Saiyuki. Il viaggio in Occidente: la vera storia di Goku

Forse non tutti sanno che molti manga e anime Giapponesi sono tratti da vere leggende: tra di queste, forse la più importante per tutti gli appassionati di “made in Japan” è proprio quella che riguarda il personaggio di Goku ovvero Saiyuki. Il viaggio in Occidente è una leggenda, appartenente al gruppo dei quattro grandi romanzi classici della letteratura cinese,  e fu pubblicata anonimamente nel 1590 circa. Sebbene non sia pervenuta alcuna prova materiale relativa all’identità dello scrittore, lo si attribuisce tradizionalmente all’erudito Wú Chéng’ēn e fa parte di un’enorme raccolta, il Daitoseikiki, scritta intorno al VII sec d.C. dal monaco buddista Hsuan Tsang.

La leggenda narra del viaggio di un monaco  buddista Sanzo Hoshi verso ovest, viaggio che assume contorni mitici alla stregue dei racconti omerici per noi occidentali. Tra tutte le leggende la più famosa è proprio quella dello scimmiotto.

Son Goku è un astuto quanto borioso scimmiotto dalla forza sovrumana e dagli imprevedibili poteri magici. Nato da un masso millenario sul monte Kakazan, che appena nato si proclama re delle scimmie. Grazie agli insegnamenti di un vecchio saggio, Son Goku apprende l’arte di mutare forma, di generare la copia di se stesso e di utilizzare la nuvoletta d’oro Kuda come mezzo di trasporto. Non contento di tali poteri, Son Goku si reca al palazzo del Re Dragone e si fa consegnare il Nyoibo, un bastone estensibile (con cui nell’antichità le divinità crearono la Via Lattea!). Dopo sette anni, Son Goku fa ritorno al suo regno e trova i sudditi sotto l’attacco dei demoni. Ma Goku, ormai molto potente, li sconfigge. La sua arroganza non conosce davvero precedenti, infatti con l’andar del tempo diviene così prepotente nei confronti delle altre scimmie, da attirare l’attenzione del’Imperatore Celeste, il quale decide di affidargli il compito di sorvegliare le stalle. Ovviamente non felice di questo lo scimmiotto inizia a compiere una serie di atti malvagi. Nemmeno l’intervento del figlio dell’Imperatore basta a placare la sua ira. Deve perciò intervenire il Grande Budda in persona, che solo grazie alla sua infinita saggezza riesce a rinchiuderlo in una grotta perché mediti sul suo comportamento.L’Illuminato lo sconfigge con un trucchetto e rinchiude Goku in una montagna per riflettere su ciò che ha compiuto.

I lamenti di Son Goku devono attendere 500 anni prima di essere uditi dal monaco buddista Sanzo Hoshi, che libera lo scimmiotto a patto che lo accompagni in un viaggio verso Occidente per recuperare i pezzi del puzzle di Oshaka ed essere ammessi all’omonima scuola buddista.. Perché Son Goku non possa tentare la fuga, il monaco gli cinge il capo con una cerchietto d¹oro capace di inibirgli i poteri fino a renderlo docile e servile. Il viaggio è appassionante e avventuroso, e lungo la strada i due incontrano bizzarri personaggi, come Sagomo, un drago acquatico, il demone-maiale Hakkai e i demoni Ginkaku e Kinkaku e il kappa Sa Gojo, che via via si uniscono al bizzarro gruppo di avventurieri. Sanzo e i suoi nuovi compagni dovranno arrivare fino alla terra di Tenjiku, dove grazie ai poteri magici del ventaglio Bashoosen, riuscirà e recupera i sacri testi.

Il viaggio narrato in questo leggendario romanzo pare essere ispirato al pellegrinaggio del monaco Tsuang Hsuan, che nel settimo secolo il andò dalla Cina all’India per recuperare i testi delle scritture buddiste. Ma ciò che è certo è che questa storia ha ispirato alcuni dei più celebri serial del fumetto dell’animazione giapponese, tra cui il blockbuster “Dragon Ball” di Akira Toriyama, il più recente Saiyuki di Kazuya Minekura, la versione fantascientifica Starzinger di Leiji Matsumoto, il divertentissimo The Monkey di Osamu Tezuka o il sexy Saiyuki, realizzata da Go Nagai,  e dei lungometraggi La principessa dal ventaglio di ferro, Le 13 fatiche di Ercolino, Doraemon: Nobita no parallel Saiyūki, Il regno proibito, e Journey to the West: Conquering the Demons, oltre a venire spesso parodiato in innumerevoli altri fumetti, cartoni, e videogiochi (tra questi ultimi, il più noto è SonSon). Anche i protagonisti del manga Inuyasha presentano delle affinità con i personaggi del romanzo.

Son Goku. Lo scimmiotto di pietra

Un romanzo per tutti, riccamente illustrato, dall’elegante confezione cartonata: finalmente anche in lingua italiana la versione giapponese della leggenda cinese dello scrittore Wu Ch’eng En riedita da Shigeo Matsueda! Son Goku è un astuto quanto borioso scimmiotto dalla forza sovrumana e dagli imprevedibili poteri magici, la cui arroganza non conosce davvero precedenti, tanto che nemmeno l’Imperatore Celeste riesce infatti a porgli un freno!
Sulla cima di una montagna sacra, un magico uovo di pietra si schiude e dà alla luce uno scimmiotto astuto, veloce, indicibilmente forte e del tutto irrispettoso delle gerarchie. Per questa ragione, l’imperatore Celeste tenta di imbrigliarlo, prima con le lusinghe, poi con la forza. Ma Son Goku non ha bisogno di catene, bensì di una guida, ed è per questo che il monaco errante Sanzo Hoshi lo porta con sé in una grande avventura attraverso l’Oriente misterioso, che metterà alla prova il suo spirito indomito. Armato di un Bastone Magico e in sella alla sua Nuvola d’Oro volante, Son Goku affronta mille sfide insieme ai suoi compagni di viaggio, il maiale trasformista Cho Hakkai e lo spirito acquatico Sa Gojo.
Il viaggio narrato in questo leggendario romanzo pare essere ispirato al pellegrinaggio del monaco Tsuang Hsuan, che nel settimo secolo il andò dalla Cina all’India per recuperare i testi delle scritture buddiste. Ma ciò che è certo è che questa storia ha ispirato alcuni dei più celebri serial del fumetto dell’animazione giapponese, tra cui DRAGON BALL di Akira Toriyama, il più recente SAIYUKI di Kazuya Minekura, la versione fantascientifica STARZINGER di Leiji Matsumoto, il divertentissimo THE MONKEY di Osamu Tezuka e decine di altri ancora! Un’occasione irripetibile per scoprire come tutto è iniziato, per essere catapultati in un mondo magico e suggestivo che solo le grandi leggende all¹origine di ogni epopea fantasy possono evocare.

I protagonisti di Gensōmaden Saiyūki

Scopriamo insieme qualche informazione sui protagonisti della serie “Gensōmaden Saiyūki”:

Genjo Sanzo è un monaco davvero anticonformista, un tipetto pericoloso che non sembra portato per il cammino spirituale della religione buddista che pure dovrebbe seguire. Quasi fosse anche lui un demone, Sanzo e’ un tipo che rompe tutte le regole, una vera minaccia per la societa’. Fuma, beve, gioca d’azzardo e spara con estrema semplicità alle persone che lo disturbano con la sua West e Smith. Sanzo è un tipo pericoloso e si dimostra molto duro quando desidera il rispetto dalla gente non solo come rappresentante di Buddha. Arrogante, egocentrico, eppure dotato di carisma e di autorevolezza nel prendere decisioni, Sanzo è alla ricerca dei segni dei suoi familiare e dei suoi maestri, massacrati dagli spiriti. Sta cercando uno scritto perso del sanzoboshi precedente. Sanzo è un uomo a tratti insopportante,  ha 23 anni ed è testardo e egocentrico, ma è affascinante la sua capacità di prendere sempre decisioni prudenti ed ha un’ attitudine al comando fantastica. Usa le scritture sacre e la sua West and Smith per combattere i demoni.Nel suo viaggio verso Occidente, Sanzo è accompagnato da due demoni dalle sembianze umane e da uno scimmiotto, ma non è affatto contento di averli con sé. Le sue frasi favorite sono “a voi il dado” e “sto andando ucciderlo”. Le sue armi importanti sono i sultras del cielo e una pistola che può disintegrare i demoni.

Son Goku sembra un amabile scimmiotto, eppure è un demone nato dai massi del monte Kakazan, assorbendo in questo modo sia l’essenza della Terra che quella del Cielo.Prima di incontrare Sanzo e assumere sembianze umane, Goku era una scimmia educata e intelligente, leader di tutte le scimmie.Sotto forma di uomo, e’ un teenager pieno di energia, giocoso e ottimista. Da bambino commise un crimine contro il Cielo e rimase imprigionato sotto la montagna delle 5 dita per cinquecento anni come punizione.Non pensa a nient’altro che non sia il cibo e lo svago. Difficilmente pensa a qualcosa di serio e profondo.Combatte con un’asta Nyoi d’oro che si puo’ allungare e accorciare a suo piacimento.

Sha Gogyo è un demone acquatico, rude e selvaggio al primo sguardo, ma con le sembianze di un giovanotto robusto.22 anni, gli occhi rossi come i capelli, Gojyo a prima vista potrebbe sembrare un tranquillo e obbediente monaco.In realta’ e’ un playboy chiassoso e un po’ rozzo, gran fumatore, ma anche un fratellone giocoso.E’ il migliore amico di Hakkai ma è in pessimi rapporti con Sanzo (e’ il suo Shun You, che tradotto dal cinese letteralmente significa “cattivo amico”, ma in realta’ esprime la situazione in cui due amici hanno una cattiva influenza l’uno sull’altro)e sparla di continuo delle abitudini dello scimmiotto Son Goku.Ama le donne, ma a volte non può soffrirle, ed inoltre sembra sia alla ricerca di qualcuno nel corso del viaggio. Gojo è un demone mezzo-sangue, e per mantenere le forme umane non deve indossare il dispositivo di controllo della potenza di cui Goku e Hakkai hanno bisogno per controllare la loro forza demoniaca.Ama usare i coltelli ed eccelle nel combattimento fisico, dall’alto del suo 184 cm di altezza.Nel viaggio, oltre ad aiutare Sanzo, Gojo è anche alla ricerca di suo fratello maggiore, che gli ha salvato la vita portandolo via a sua madre, ma lo ha poi abbandonato quando ancora era bambino.

Cho Hakkai, sembra un affascinante giovane dal caldo sorriso. Molto riservato, nessuno sa mai se sia felice o triste. A volte tira fuori il suo lato più dolce e accattivante, altre il suo affilato coltello proveniente dal suo torbido passato.Estramamente calmo, con una tale  gentilezza dei odi che può tranquillamente ottenere tutto, anche dai nemici .Dovere principale di Hakkai,  oltre assistere nella lotta Sanzo, è  osservare i due scapestrati demoni che accompagnano il bonzo, quasi come una sorta di baby sitter.Sembra non essere mai preoccupato e sempre ha un sorriso caldo sulla sua faccia.  Dei quattro, è il più delicato ma anche il più mortale.Tipo sfuggente e un po’ sulle nuvole, Hakkai e’ un po’ il fratello maggiore che si prende cura degli altri membri del gruppo.Dotato di capacita’ di percezione molto acute. normalmente e’ molto calmo e va facilmente d’accordo con tutti, nemici compresi, ma gli altri sanno che c’è in lui un lato oscuro e minaccioso, che riemerge di tanto in tanto dagli ossessivi ricordi del passato.Il suo occhio destro è quasi completamente cieco, postumo da una lotta durissima nel passato.Nella lotta, Hakkai usa solitamente le arti di Kikou o alcune suggestioni mentali ma anche il suo sorriso è un’arma.È il proprietario del piccolo drago “jeep” che può trasformarsi nel veicolo. L’orecchino che porta sul suo orecchio sinistro è per controllare la sua forma demoniaca e mantenere sembianze umane.

Gensōmaden Saiyūki. Il viaggio in occidente secondo Minekura Kazuya

Gensōmaden Saiyūki è il manga scritto dalla sensei Minekura Kazuya. Ispirato a un classico racconto dell’epica cinese del XVI secolo, Saiyuki ci trasporta nel favoloso regno di Tenjiku, nelle lontane terre dell’Ovest, dove gli umani e i demoni sono sempre vissuti pacificamente. Improvvisamente, l’equilibrio viene turbato da qualcuno che sta cercando di far risorgere Gyumao, un feroce demone che cinquecento anni prima era stato sconfitto e ucciso dal principe Nataku.

I cinque Dei che comandano il Paradiso, allarmati dalla minaccia, affidano a un monaco il compito di recarsi nel regno di Tenjiku e scoprire chi stia cercando di sovvertire l’ordine naturale delle cose, ponendo al suo fianco 3 demoni che dovrebbero guidarlo nel lungo viaggio . Ma Genjo Sanzo, il prescelto per la missione, non è proprio il tipico monaco che ci si potrebbe aspettare…

 La prima volta ho visto l’anime su MTV non sono rimasto soddisfattissimo della grafica, ma mi sono ricreduto. Tutti i personaggi sono molto complessi e carismatici e ho imparato ad amare il contrasto psicologico con il quale Minekura ha caratterizzato i suoi eroi. Insomma francamente anche ora non sono riuscito ben a capire l’esatta ubicazione dei personaggi e la loro natura, in parole povere è difficile capire chi è davvero il cattivo nella trama!!

La serie animata

 La serie tv di 48 episodi inizia nelle sacre terre di Togenkyo, che è la terra santa in cui esseri umani e demoni vivono insieme pacificamente. Comunque dopo che il tentativo di qualcuno di usare insieme l’arte della chimica e della magia per restituire la vita a Gyumao, il demone eccellente che è stato ucciso e sepolto in Tenjiku da Nataku Taishi, uno dei cinque dii che regolano il cielo, gli dei, allarmati da un simile tentativo che minerebbe per sempre la pace tra specie tanto faticosamente mantenuta nei secoli, contattano a loro volta un monaco, Genjo Sanzo, e gli assegnano il compito di scoprire chi stia cercando di sovvertire l’ordine naturale delle cose. Al suo fianco tre demoni, con il compito di aiutarlo nella sua missione: Son Goku, Cho Hakkai, Sha Gojyo. La serie segue i quattro personaggi nel loro viaggio, durante il quale impareranno molto l’uno dall’altro e tenteranno di sconfiggere il demone maligno per riportare la tranquillità nelle terre di Togenkyo.

Gli Episodi

Episodio 1 – Verso il lontano Ovest
Genjyo Sanzo, come ordinatogli dai Sanbutsushin, deve riunirsi ai suoi vecchi compagni, Goku, Gojyo e Hakkai per intraprendere un lungo viaggio che li porterà nel regno di Tenjiku, nelle lontane terre dell’ovest. Lo scopo della loro missione è quella di fermare la follia dilagante di cui cadono preda i demoni e impedire la resurrezione di Gyumao, un feroce demone che cinquecento anni prima era stato sconfitto e ucciso dal principe Nataku.

Episodio 2 – La guida per il Regno Dei Morti
Giunti in vista di un villaggio, Sanzo e compagni decidono di passare la notte in una locanda. Qui fanno amicizia con il gestore e la sua giovane figlia, Homei, molto apprezzata da Goku per le sue doti culinarie. La ragazza manifesta presto il suo odio per i demoni, colpevoli dell’uccisione di un suo amico di infanzia, tanto che il gruppo decide di tacere circa la vera natura di Goku, Gojyo e Hakkai. Durante la notte, i quattro subiscono il primo attacco da parte del nemico e inevitabilmente, durante lo scontro, Homei scopre che anche Goku è un demone.

Episodio 3 – Il luogo in cui si può trovare dio
Nell’attraversare un tratto montuoso, Sanzo e compagni si ritrovano di fronte a un vecchio tempo buddista, in cui cercheranno ospitalità per la notte. I bonzi prima riluttanti ad acconsentire la richiesta, una volta capito che il bonzo del gruppo di viaggiatori è Sanzo Hoshi, diventano oltremodo accomodanti e servili, trovandosi però di fronte a una persona ben diversa da quella che immaginavano.

Episodio 4 – Lacrime rosse
Sanzo e compagni fanno la conoscenza di Shunrei, una ragazza il cui fidanzato era un demone di nome Jien. Gojyo, sentendo quel nome crede che si tratti del suo fratellastro, ma finirà per scoprire che è solo un banale caso di omonimia.

Episodio 5 – Il bellissimo sicario
Yaone, la fedele alchimista del principe Kogaiji, riesce a farsi affidare la missione di eliminare il gruppo di Sanzo. Infiltratasi come cameriera in una locanda in cui prevedeva che Sanzo e compagni si sarebbero fermati, cerca di avvelenarli, ma invano. Sconfitta in combattimento da Hakkai, la ragazza cerca di suicidarsi per la vergogna, ma Kogaiji la fermerà trovandosi così faccia a faccia con i quattro viaggiatori.

Episodio 6 – Il bonzo-demone del Iyufu
Durante una notte di temporale Sanzo ritorna con la mente a 10 anni prima, rivivendo il giorno in cui il suo amato maestro morì. Quella stessa sera, incontra un amico del passato Shuei, un bonzo completamente divorato da un incantesimo che egli ha usato su se stesso.

Episodio 7 – Un addio al tramonto
Goku, sconvolto per aver visto Sanzo cadere ferito sotto i suoi, occhi perde completamente il controllo, al punto di spezzare il dispositivo che gli permetteva di mantenere la forma umana. Completamente fuori di sé, attacca Rikudo che si sottrae dalla lotta con la promessa di tornare per la resa dei conti. A fermare la furia di Goku è Kanzeon Bosatsu, che discesa/o dai cieli, pone un altro diadema sulla fronte del demone. Poco dopo aver ripreso conoscenza, Sanzo decide di andare in cerca di Rikudo, la cui morte sarà in realtà una liberazione dal tormento inflittogli dal jyufu.

Episodio 8 – L’uomo che prevede la morte
Giunti in una ridente cittadina, Sanzo e compagni incontrano Chin’iso, un misterioso veggente che pare conoscere il passato di Hakkai. Mentre la conversazione tra lo strano individuo e i protagonisti sta per farsi animata, fa la sua apparizione un gigantesco Shikigami che comincia a seminare il panico nel villaggio. A sbarazzarsene è però Lirin, la sorella minore di Kogaiji, scappata dal castello per recuperare il sutra del cielo demoniaco.

Episodio 9 – Il Banchetto dei combattimenti
Giunti in una ridente cittadina, Sanzo e compagni incontrano Chin’iso, un misterioso veggente che pare conoscere il passato di Hakkai. Mentre la conversazione tra lo strano individuo e i protagonisti sta per farsi animata, fa la sua apparizione un gigantesco Shikigami che comincia a seminare il panico nel villaggio. A sbarazzarsene è però Lirin, la sorella minore di Kogaiji, scappata dal castello per recuperare il sutra del cielo demoniaco.

Episodio 10 – Il falso salvatore
Sanzo e compagni giungono in un villaggio, dove vengono accolti con tutti gli onori perché secoli prima, un ‘precedente Sanzo’ aveva salvato la cittadina dall’attacco dei demoni, sennonché fanno la loro comparsa quattro individui che sostengono di essere il ‘vero gruppo di Sanzo’. Il caso vuole che il capo villaggio creda a questi ultimi e faccia rinchiudere i nostri eroi in prigione con l’accusa di essersi spacciati per le persone che in realtà sono. L’attacco del demone Akatsuki, darà modo al ‘vero gruppo di Sanzo’ di scagionarsi dalle accuse.

Episodio 11 – Il Dio della morte che ride
Chin’iso torna all’attacco ed è ormai chiaro che il suo vero obiettivo è Hakkai. Il misterioso indovino è infatti l’unico sopravvissuto della tribù di Hyakuganmao, che fu sterminata da Hakkai, quando ancora si chiamava Cho Gono, per salvare Kanan, la sua fidanzata.

Episodio12 – In attacco e in difesa contro l’oscurità
Lo scontro con Chin’iso giunge al suo culmine. Hakkai, fingendosi sotto il controllo del finto indovino, riesce a prenderlo di sorpresa, dandogli il colpo che segnerà la vittoria dei nostri eroi.

Episodio 13 – Il frutto che chiama la morte
Sanzo e compagni giungono in un monastero, dove vengono accolti da due giovani discepoli, Chinpu e Mingetsu, che offrono loro un pasto composto unicamente da pochi semi di una pianta chiamata Ninjinka. Sanzo, Gojyo e Hakkai, percepiscono subito che i due bonzi sono in realtà dei demoni e decidono di lasciare il monastero senza toccare cibo. Goku invece è convinto che i due abbiano buone intenzioni e per dimostrare agli amici che si sbagliano, torna da loro e mangia i semi del Ninjinka, scoprendone subito le drastiche conseguenze.

Episodio 14 – Una promessa reciproca
Sanzo e compagni giungono in una nuova città. Fissata la partenza per l’indomani mattina, Gojyo decide di darsi alla sua attività preferita: rimorchiare. La fortuna però non è dalla sua parte e viene ‘accalappiato’ da una bambina che vuole assoldarlo per vendicarsi del demone che ha ucciso i suoi genitori. Lo scontro con l’avversario è più difficile del previsto e solo l’intervento di Sanzo e gli altri salveranno Gojyo da morte certa.

Episodio 15 – Legame rosso
In una notte di pioggia, Gojyo ripensa al giorno di tre anni prima, quando incontrò per la prima volta i suoi tre attuali compagni di viaggio. Hakkai, che al tempo si chiamava ancora Cho Gono, venne soccorso e curato da Gojyo che, pur non sapendo nulla di lui, cercò anche di difenderlo da Sanzo e Goku, incaricati di catturarlo per aver sterminato due intere tribù di demoni per vendicarsi della morte della sua fidanzata.

Episodio 16 – Inno ai vivi
Continua il racconto di come Sanzo, Gojyo, Goku e Hakkai si incontrano. Cho Gono, sfuggito a Sanzo e Goku si dirige verso il castello di Hyakuganmao per recuperare il corpo di Kanan, ma viene però sorpreso da un superstite della tribù dei corvi delle tenebre. I tre futuri amici gli vengono in aiuto ed egli si consegna poi a Sanzo che lo porta al cospetto dei sanbutsushin; questi concedono a Cho Gono l’opportunità di farsi una nuova vita con un nuovo nome: Cho Hakkai.

Episodio 17 – Paradiso senza fine
Sanzo e compagni, attraversando il deserto, si imbattono in una demone che li guida nella città di Tofugai. I demoni, una volta entrati, si trasformano in statue di pietra e Sanzo, l’unico del gruppo a non subire questa sorte, indagherà su quello che sta succedendo in questa remota cittadina

Episodio 18 – La verità della giustizia
Gojyo e Hakkai incontrano un vecchio amico che ora fa parte della squadra speciale anti demone Fanlon. Da lui scoprono che la squadra ha catturato una demone che capiscono essere Yaone. Hakkai convince gli altri ad andare in suo soccorso pur sapendo che questo potrebbe significare scontrarsi con il loro amico Tonpu.

Episodio 19 – Le fanciulle del dolore
Genjyo Sanzo e compagni incontrano quattro graziose ragazze in difficoltà e si fermano subito per aiutarle. La simpatia tra i due gruppi nasce subito, eccezion fatta per Sanzo che sembra essere molto scettico nei confronti delle nuove conoscenze. Il ‘bonzo corrotto’ ha tutte le ragioni per esserlo, le quattro sono infatti delle demoni che, minacciate da Oki, hanno il compito di eliminare il gruppo di Sanzo.

Episodio 20 – La trappola delle sabbie
Il gruppo di Sanzo giunge in villaggio in pieno deserto dove stranamente l’arrivo del bonzo non è accolto con l’usuale entusiasmo. Un anno prima infatti, un altro Sanzo giunse nella cittadina, ma un demone del deserto, saputo che lui si trovava là, lo aveva attaccato e divorato. Genjyo Sanzo decide così di recarsi nella tana del demone per recuperare il sutra dell’origine celeste dell’universo che doveva appartenere al suo omonimo, ma finisce per essere catturato anche lui.

Episodio 21 – La furia che porta alla distruzione
Sanzo e compagni sono prigionieri di Lenri, una demone decisa a divorare il suo ‘secondo Sanzo’. Mentre Goku, Gojyo e Hakkai cercano di evadere dalla cella in cui sono rinchiusi, Sanzo riesce a liberarsi dall’incantesimo che lo tiene immobilizzato e si scontra contro la demone. Quando il bonzo sembra avere la meglio, lei lo avvelena a tradimento. Come se ciò non bastasse il castello sotterraneo in cui si trovano i nostri eroi comincia a crollare e solo l’intervento di Kogaiji li salverà da morte certa. Purtroppo Hakuryu è in pessime condizioni e non può trasformarsi in fuoristrada e per portare Sanzo al villaggio prima che il veleno lo uccida c’è un solo modo: utilizzare il drago volante con cui Kogaiji è arrivato sul posto. Questi si offre di darglielo nel caso i tre riescano a batterlo. Goku, sapendo di non avere speranze in forma umana, si toglie il diadema d’oro…

Episodio 22 – Alla fine della battaglia
Goku, senza più controllo comincia ad attaccare anche Gojyo e Hakkai che cadono sotto i suoi colpi. Sanzo, nonostante sia agonizzante per il veleno che ha in corpo riesce però a rimettergli il diadema.

Episodio 23 – Il prezzo dell’obbedienza
Gli abitanti di uno sfortunato villaggio sono costretti, ogni anno, a offrire in sacrificio ai demoni di un castello una donna. Questa volta si tratta di una ragazza che somiglia molto a Kanan e Hakkai è più che mai deciso a impedire che lei vada incontro a questo triste destino.

Episodio 24 – Legame rosso
Gojyo incontra una ragazza che ha avuto un figlio da un demone e che per questo è ritenuta responsabile della siccità che affligge il villaggio in cui vive. Ni decide di sfruttare la disperazione della donna per trasformarla in un demone, dandole la forza di vendicarsi di tutte le angherie subite. Gojyo riuscirà però a fermarla.

Episodio 25 – Il sicario che fa rabbrividire dalla paura
Sanzo e compagni si trovano a dover affrontare quello che è sicuramente il più temibile dei loro avversari: Lirin, la sorellastra di Kogaiji. Questa riuscirà a prendere sotto il suo comando tre demoni che ovviamente non immaginano contro chi saranno mandati a combattere…

Episodio 26 – Il grido che non si sente
Gyokumen Koshu solleva Kogaiji dall’incarico di eliminare il gruppo di Sanzo. A compiere tale missione viene inviata la squadra dei Tekki, il cui capo, Rashu sarà l’unico a creare dei problemi ai nostri eroi.

Episodio 27 – Discesa. Il dio principe della guerra
Mentre una nuova orda di demoni al servizio di Gyokumen Koshu è sulla tracce del gruppo di Sanzo, fanno la loro entrata in scena tre nuovi personaggi, anch’essi interessati ai sutra dell’origine celeste dell’universo. Il caso li porta nella stessa locanda in cui si sono fermati Sanzo e compagni, che questa volta si trovano al cospetto di avversari decisamente fuori dal comune: Homura, Zenon e Shien sono infatti tre dei il cui fine è quello di conquistare il mondo celeste attraverso il potere dei cinque sutra. Ciò che lascia particolarmente sorpresi i nostri eroi è il fatto che Homura sembra conoscere Sanzo che però, come prima di lui Kanzeon Bosatsu, chiama con il nome di Konzen Doji.

Episodio 28 – Segnali di fumo della rivolta
Homura decide di fare di una torre il suo quartier generale, affrontando i demoni che la abitano da solo. La sua memoria torna poi al passato, quando Sanzo, al tempo Konzen, incontrò Son Goku per la prima volta. Prima di scontrarsi nuovamente contro Sanzo e compagni, il dio della guerra decide di andare a ovest, al castello di Hoto, per recuperare il sutra del cielo sacro.

Episodio 29 – Il castello di Hoto. La caduta
Il dio principe della guerra e i suoi due compagni attaccano il castello di Hoto per impossessarsi del sutra del cielo sacro. Kogaiji, ancora incredulo per l’improvviso quanto inaspettato attacco, affronta Homura in uno scontro da cui esce inevitabilmente sconfitto; il dio riesce così a raggiungere Gyokumen Koshu, che sta cercando di fuggire con il sutra. La crudele demone è ben decisa a non cedere il prezioso rotolo, ma sarà presto costretta a capitolare. Nel frattempo Zenon incontra Soei, l’ex servitore a cui ha giurato eterna vendetta per l’omicidio della moglie. Sanzo si appresta invece a incontrare Kanzeon Bosatsu, scesa dal cielo per ricordare al bonzo quello che è stato il più importante insegnamento del suo maestro.

Episodio 30 – Biglietto per l’inferno
Homura, che ora è in possesso del sutra del cielo sacro, decide di mandare contro il gruppo di Sanzo Sogiya, un demone che egli ha piegato alla sua volontà. L’accoglienza che questi prepara ai nostri eroi è quanto di peggio potrebbero aspettarsi: i quattro si ritrovano infatti in una città completamente deserta, senza sigarette, senza alcolici e senza cibo. Non potendo aspettare in quello che per loro è un vero e proprio inferno il giorno della sfida fissato da Sogiya, Sanzo e compagni decidono di forzare il suo arrivo ripagandolo con la stessa moneta. Il demone, furente, non tarda a mostrarsi e per quanto forte, non riesce ad avere la meglio sui nostri protagonisti.

Recensione

Storia appassionante e avvincente, ha il merito di guardare alla interiorità dei personaggi in una analisi introspettiva che oppone l’ aspetto esteriore ad una interiorità fragile e delicata. I quattro protagonisti sono forti e sicuri di  se, riescono a battere migliaia di demoni e a  sopravvivere nonostante rischino costantemente la vita. In realtà ognuno di loro nasconde un trauma al proprio interno, una ferita che li rende forti contro i nemici e nei rapporti con gli altri ma deboli quando si misurano con loro stessi.la ricerca della forza,la costante fiducia in se’ stessi, la volonta’ di vivere nonostante tutto,fanno di loro,come dice Gojyo stesso”persone legate dal filo rosso del destino,niente di piu’ “.

L’autrice con le sue frasi lascia spazio alla meditazione ma e’ come se volesse dire qualcosa senza mai andare a fondo.al lettore la facoltà di interpretare, ed in modo piu’ o meno profondo,cio’ che e’ detto,gli sguardi ed i gesti di amicizia presenti in tutto il manga.

In fondo,il bello di tutta questa storia,se la si vuole leggere andando al di la’ della semplice storia di battaglie e avvenimenti e’ proprio questo: l’ amicizia, quella vera e profonda,quella che puo’ sconfinare nell’ amore,e’ quella per cui dare tutto ricevendo l’ amicizia stessa in cambio……..

 Ps. :a chiunque ami questo manga o ancora non ha avuto modo di apprezzarlo, e’ doveroso ascoltare in modo particolare le sigle e la colonna sonora dell’ anime; sono a dir poco stupende !…..

Dragon Ball GT – L’ultima battaglia (Goku Gaiden)

In Dragon Ball GT – L’ultima battaglia (Goku Gaiden) vengono raccontate le peripizie di Son Goku junior, il nipotino di Pan. Infatti sono passati ben 100 anni da quando Goku, quello grande, ha sconfitto i draghi malvagi. L’avventura comincia quando Pan prega davanti alla tomba del nonno defunto e il piccolo Goku jr. gioca con le farfalle. Dopo questa scena anch’esso si mette a pregare. Più tardi Pan dice a Goku jr. che è arrivato il momento di allenarsi. Infatti Goku jr., di aspetto uguale a quello normale nel GT, è un debole e anche un po’ “idiota”, dato che non fa’ mai le cose come vanno fatte; infatti quando gioca a baseball con gli amici, si riempie di lividi e graffi. Neanche gli allenamenti di Pan lo migliorano e rimane delusa di suo nipote.

Passano dei mesi e un giorno, alla scuola di Satan City, il “bullo” dell’istituto, Pakku, interrompe Goku jr. che stava giocando con una penna della Capsule corp., chiedendogli di allenarlo vista la sua parentela con Pan ma rimane deluso quando scopre che Goku è debole e così gli ruba la penna e fugge con i suoi due compagni. Passano dei mesi e Pan sgrida il piccolo Goku perché non è più tornato a scuola; Goku le spiega l’accaduto e lei gli dice che fa parte della famiglia Son, e che avrebbe dovuto difendersi in nome della famiglia. Quest’altra grande prova che il nipote Goku è un debole, gli provoca un infarto al cuore finendo all’ospedale. Lì Goku scoppia a piangere e prega alla nonna di non morire, perché deve proteggerlo, ma Pan dice che per guarire avrebbe dovuto avere una prova del suo coraggio. Goku torna a casa piangendo, e trova una foto di Pan da ragazza con una sfera del drago in mano. Si ricorda così delle avventure che la nonna gli ha raccontato e si ricorda così della leggenda delle 7 sfere.

Decide allora di partire alla loro ricerca, per guarire la nonna. Il giorno dopo Goku jr. parte alla ricerca delle sfere e incontra Pakku che gli chiede dove stia andando e Goku gli risponde di stare andando a Paozy yama. Pakku, sapendo che è una montagna che gode di cattiva reputazione perchè infestata da demoni se ne va. Durante il cammino, Goku, si mette a far pipì e un gruppo di Oolong baffuti ne approfittano per derubarlo. Goku è costretto ad andare in negozio a ricomprare tutto e qui incontra nuovamente Pakku. Esso decide di accompagnarlo nella sua avventura perché è preoccupato per la sua sorte, ma anche per cercare un po’ brivido. Dopo un po’ di camminata decidono di riposarsi. Lì Goku racconta a Pakku delle sfere del drago, di sua nonna Pan e del perché le vuole recuperare. Così Pakku, stupito, ammirando lo scopo e il coraggio nobile di Goku, gli restituisce la penna che gli aveva preso. La felicità dura ben poco: infatti 2 lupi attaccano Goku e Pakku; fortunatamente, in soccorso dei nostri amici, arriva una ragazza con i capelli neri che fa fuggire i lupi. Nessuno vede più Goku, e rimangono tutti stupiti quando esso scende da un albero altissimo e dice di non sapere come ci è arrivato. A casa della ragazza Pakku la ringrazia per aver salvato lui e Goku, ma subito dopo essa si trasforma in una strega cattiva che vuole mangiare i due ragazzi. I due se ne accorgono e tentano di scappare, ma cadono in una buca. Goku tenta di corrompere la strega dicendole che in versione ragazza è molto più bella e lei, dandogli ragione, si ritrasforma come all’inizio. Approfittando dell’occasione Goku tenta di scappare, ma la ragazza, ritrasformatasi in strega, lo cattura e gli strappa dei capelli. Dopo una dura lotta i due fuggono da una finestra. Dopo un po dal proseguo del cammino, Goku e Pakku, arrivano ad un ponte altissimo che sembra tranquillo. Passa Pakku e non succede nulla, ma quando passa Goku il ponte si spezza. Egli si aggrappa ad una corda del ponte e si arrampica; Pakku lo salva, ma cade giù dal burrone senza che Goku possa aiutarlo. Goku jr. pensando che Pakku sia morto decide di continuare il suo viaggio. Dopo un po’ Goku incontra un piccolo cucciolo d’orso che si nasconde dietro di lui, fuggendo da una rana gigante. Goku fugge, ma pensando al povero orso, prende un ramoscello e tenta di attaccare la rana. Quest’ultima ride e gli dice che sarebbe stato un buonissimo pranzetto. Goku, terrorizzato, lancia una kamehameha potentissima senza accorgersene e spazza via la rana. Poco dopo, grazie all’aiuto del cucciolo, arriva vicino ad una casa stile cinese (quella della prima puntata di DragonBall), dove prima abitavano Gohan (nonno) e il nipotino Goku.

Ma arriva la strega con due compagni, tra cui la rana che riconosce Goku e scappa portando con se i due compari. Poi arriva Yomaoh, un gigante che dice di essere capo supremo del luogo. Esso attacca Goku con dei Ki, ma questo non muore, stupendo molto Yomaoh. Così prende il cucciolo e minaccia di ucciderlo. Goku si arrabbia e si trasforma in super saiyan!! Così lo batte, facendo fuggire tutti i malvagi; poi, sviene. Quando si riprende entra nella casa dell’avo e trova la sfera del drago a quattro stelle. La prende e, fuori, prega al drago Shenron di apparire. Non succedendo niente, si arrabbia e la lancia lontano dove cade ai piedi di SON GOKU (sì, sì, quello grande!!!) e dice a Goku jr. che ha sbagliato nell’utilizzarla. Goku jr. racconta chi è e cosa ci fa lì al suo nonno che rimane stupito quando gli dice che non si allena. Così Goku grande spiega a Goku jr. che lo deve fare, dato che lui è sempre Son Goku e deve portare avanti il nome della sua famiglia di lottatori. In quel punto si sente il rumore di un elicottero. Goku va a vedere e trova Pan guarita e l’amico Pakku. Goku grande dice che ciò non l’ha fatto la sfera del drago, ma il suo coraggio. Goku jr. promette che da ora in poi si allenerà, ma in cambio Goku grande avrebbe dovuto proteggerlo. Il narratore dice che il piccolo Goku jr., con la sfera contenente lo spirito del nonno Son Gohan può pensare alla famiglia. L’elicottero si alza in cielo e scompare dietro alle montagne. Nell’ultima immagine si vede che Goku (quello grande), vedendo l’elicottero sparire, sorride.

Exit mobile version