ChatGPT e i generatori di prompt: potenzia le tue conversazioni AI

ChatGPT ha rivoluzionato il modo di interagire con l’intelligenza artificiale. Ma per sfruttare appieno il suo potenziale, servono i prompt giusti. Ecco come i generatori di prompt possono aiutarti a creare conversazioni AI più efficaci e coinvolgenti.

Cosa sono i prompt e perché sono importanti?

I prompt sono le istruzioni che diamo ai chatbot AI per guidare le loro risposte. Sono fondamentali per ottenere:

  • Contesto: I prompt chiariscono all’AI l’argomento della conversazione.
  • Qualità: Un prompt ben strutturato porta a risposte migliori.
  • Personalizzazione: I prompt permettono di personalizzare le risposte in base alle proprie esigenze.
  • Funzionalità avanzate: I prompt giusti possono sbloccare funzioni come la generazione di codice o la risoluzione di problemi.

5 generatori di prompt per ChatGPT:

  1. Generatore di prompt per ChatGPT di Hugging Face: https://huggingface.co/facebook/bart-base/
  2. Generatore di prompt di ChatX.ai: https://chatx.ai/
  3. Generatore di prompt di NeuralWriter: https://neuralwriter.com/
  4. Generatore di prompt di Arvin.chat
  5. Generatore di prompt di Feedough

Come utilizzare i generatori di prompt:

  1. Scegli un generatore: Ogni generatore ha i suoi punti di forza. Scegli quello che meglio si adatta alle tue esigenze.
  2. Inserisci le tue informazioni: Fornisci al generatore un contesto chiaro su cosa vuoi ottenere dalla conversazione.
  3. Genera il prompt: Il generatore creerà un prompt personalizzato per te.
  4. Usa il prompt in ChatGPT: Incolla il prompt in ChatGPT e avvia la conversazione.

Esempi di utilizzo:

  • Scrittori: Superare il blocco dello scrittore, trovare idee per storie, sviluppare personaggi.
  • Marketer: Creare contenuti per i social media, scrivere campagne email, generare idee per prodotti.
  • Studenti: Fare ricerche, preparare presentazioni, scrivere saggi.
  • Professionisti: Tradurre documenti, scrivere riassunti, generare report.

I generatori di prompt sono uno strumento prezioso per chiunque voglia sfruttare appieno le potenzialità di ChatGPT. Con un prompt ben strutturato, puoi avere conversazioni AI più produttive, creative e coinvolgenti.

ChatGPT è uno strumento potente, ma ha bisogno di una guida. I generatori di prompt ti aiutano a creare i prompt giusti per ottenere il massimo da ogni conversazione. Utilizza questi strumenti per sbloccare il potenziale di ChatGPT e portare le tue interazioni AI a un livello superiore.

L’impatto dei Social nella società moderna. Pro e contro della più grande rivoluzione della storia

L’ingresso nel mainstream di Internet ha cambiato la società in maniera notevole. L’impatto più forte lo hanno dato sicuramente i Social Network, unendo in un’unica piattaforma profili personali e professionali, gruppi di discussione, messaggistica istantanea e intrattenimento. Ma tutti questi cambiamenti sono davvero così positivi? O celano qualcosa per cui bisogna prestare particolare attenzione? Cerchiamo di capirlo insieme.

Web 1.0: La Nascita del Web Statico

Negli anni ’90, il Web 1.0 segnò l’inizio della presenza online. I siti web erano statici, fornendo informazioni di base senza molte interazioni utente. La navigazione era limitata e la condivisione di contenuti era spesso unidirezionale. E molto spesso, data la difficoltà nel caricare ogni volta le pagine online, i siti non erano aggiornati regolarmente. Tuttavia c’erano le mailing list, ovvero gruppi di discussione via mail in cui i vari utenti si mettevano in contatto e parlavano dei propri argomenti preferiti. In ultimo, arrivò mIRC. Un sistema di chat basato sul protocollo IRC (Internet Relay Chat) in cui utenti da tutto il mondo potevano creare stanze di chat e parlare al loro interno.

Web 2.0: L’interattività e l’avvento dei Social

Con l’avvento del nuovo millennio, il Web 2.0 ha portato un cambiamento epocale. I siti non erano più semplici vetrine, ma piattaforme interattive. Si è cominciato con i Blog, in cui ognuno era libero di scrivere i propri pensieri e pubblicarli online e i Forum, dove persone legate dagli stessi interessi aprivano thread di discussione e si scambiavano opinioni (un’evoluzione delle mailing list e di mIRC). Contemporaneamente, alcuni portali offrivano software di messaggistica istantanea, come MSN, Skype o ICQ. Dai portali dei forum, le persone si scambiavano il proprio contatto e chattavano singolarmente. Infine, è stato il momento dei Social Network, che univano tutto ciò di cui sopra in un’unica piattaforma.

Mobile Revolution: Web ovunque, sempre

Con la proliferazione degli smartphone, il web è diventato mobile. La navigazione da dispositivi mobili è diventata la norma, spingendo gli sviluppatori a creare siti web e app che offrissero un’esperienza ottimale su schermi più piccoli. Qui le persone hanno cominciato a sentire il bisogno di stare connessi h24. E sempre qui, anche il modo di informarsi ha cominciato a cambiare. Avendo la possibilità di consultare i Blog di informazione e i gruppi di discussione sui Social in qualsiasi momento della giornata, non si sente più il bisogno, ad esempio, di comprare il giornale. La velocità con la quale ci si informa ora è talmente elevata che nel momento in cui un quotidiano esce in edicola, le notizie sono già vecchie.

Web 3.0: L’Intelligenza Artificiale

La terza fase del web ha portato l’evoluzione più straordinaria di sempre: l’ IA. Algoritmi di Intelligenza Artificiale sempre più capaci di auto-apprendere e in grado di comunicare con noi con un linguaggio naturale. E recentemente anche video e foto generati da IA. video e foto in grado di riprodurre la realtà con una precisione al limite del fotorealismo.

SEO: L’Importanza di Essere Rilevanti

Con ogni fase, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è diventata essenziale. Dal Web 1.0, dove le keyword erano la chiave, all’era attuale, dove la qualità del contenuto, la velocità del sito e l’esperienza utente sono fondamentali, l’SEO ha seguito il passo delle trasformazioni digitali.

Pro e Contro del Web di oggi

Quindi, ricapitolando, oggi possiamo informarci alla velocità della luce tramite siti di informazione aggiornati h24, possiamo condividere i nostri pensieri e le nostre opinioni sui Social e abbiamo la possibilità di interrogare le IA per avere informazioni su tutto. In più, possiamo generare immagini e video solo descrivendo quello che vogliamo vedere. A cosa porta tutto questo? Analizziamone i pro e i contro:

Web 3.0: Pro

Tra i pro del Web di oggi c’è sicuramente la facilità nel reperire le informazioni e la possibilità di condividere tutto nei gruppi di discussione. Immaginate un gruppo Telegram o WhatsApp i cui partecipanti sono per la maggior parte ricercatori, che condividono i risultati delle proprie ricerche con altri colleghi da ogni parte del mondo e confrontano i vari risultati. Con lo scambio di informazioni ognuno può implementare la propria ricerca e inserire nuovi dati, arrivando a conclusioni sempre più dettagliate e precise. Ogni ricercatore poi, può pubblicare la sua ricerca sul proprio blog universitario, o su siti specializzati (come Nature) e condividere i risultati con un pubblico ancora più ampio. In questo modo, il progresso viaggia più velocemente.

Web 3.0: Contro

Il contro del Web di oggi è in pratica lo stesso motivo che lo rende un Pro. Ovvero la velocità delle informazioni e la possibilità di condividere le proprie opinioni. Fino a qualche anno fa, c’erano determinate categorie di persone, talvolta pericolose, che non si azzardavano a condividere le proprie opinioni neanche al bar. Sto parlando di terrapiattisti, no-vax, neonazisti, razzisti e estremisti vari. Ma mentre i terrapiattisti non recano danno a nessuno, gli altri purtroppo sì. Ed ecco che nascono i gruppi contro la medicina tradizionale, che incoraggiano chi ha malattie gravi a curarsi con una spremuta d’arancia o i gruppi estremisti che fomentano odio e istigano alla violenza. Queste persone hanno scoperto che in giro per il mondo esiste altra gente come loro e ora è più facile organizzarsi. Il modo in cui reperiscono le informazioni è lo stesso di qualsiasi altra persona, ma il problema sono le fonti. Molto spesso queste persone aprono blog complottisti e iniziano a diffondere informazioni false. E chi è nella cerchia le prende per buone e accusa gli altri di essere disinformati. E oltre questo ciclo di ignoranza, grazie a certi meccanismi si sviluppano sempre più odio, intolleranza, violenza e cyberbullismo.

L’importanza strategica del SEO

Una grossa mano ai siti di informazione può darla il SEO. Quando un sito è ottimizzato, appare in alto nei motori di ricerca. Il problema è che una persona disinformata e disinformatrice può comunque aprirsi un blog e scrivere quello che vuole in chiave SEO. Se poi usa titoli click-bait e riesce ad attirare proseliti, il suo blog apparirà sempre in testa alle ricerche, a discapito di chi le informazioni le reperisce da fonti ufficiali certificate. E quindi il problema si ripresente.

Quindi?

Quindi? Come possiamo fare per aggirare la disinformazione online? Patentino per il web? Censura? Limitazione alla pubblicazione dei contenuti per determinati utenti recidivi?La disinformazione online è un fenomeno sempre più diffuso e pericoloso, che mina la credibilità delle fonti informative, la fiducia nelle istituzioni e la convivenza civile. Come possiamo contrastarla efficacemente, senza limitare la libertà di espressione e il diritto all’informazione?Una possibile soluzione è quella di promuovere una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte degli utenti dei social network, che sono spesso i principali veicoli di notizie false, manipolate o tendenziose. Per farlo, occorre innanzitutto educare le persone a verificare le informazioni che ricevono e condividono, a confrontare le fonti, a riconoscere i segnali di qualità e affidabilità, a evitare di cadere in trappole emotive o cognitive.Inoltre, occorre incentivare la creazione e la diffusione di contenuti informativi di qualità, che siano basati su fatti verificabili, che rispettino i principi deontologici del giornalismo, che offrano una pluralità di punti di vista e che siano trasparenti sulle proprie fonti e metodologie. Questo richiede un impegno da parte dei produttori di informazione, ma anche un sostegno da parte delle piattaforme digitali, che devono garantire una maggiore visibilità e accessibilità a questi contenuti, oltre che una maggiore protezione da attacchi informatici o intimidazioni.Infine, occorre rafforzare il ruolo della società civile, delle organizzazioni non governative, delle istituzioni educative e culturali, che possono svolgere un’azione di sensibilizzazione, monitoraggio, contrasto e prevenzione della disinformazione online. Queste realtà possono creare reti di collaborazione, offrire servizi di verifica e fact-checking, organizzare campagne di informazione e formazione, coinvolgere i cittadini in iniziative di partecipazione e dialogo.

Scraping: cos’è e come usarlo per migliorare il SEO

Lo scraping è una tecnica che permette di estrarre dati da siti web in modo automatico. Questa tecnica può essere utilizzata per una varietà di scopi, tra cui il miglioramento del SEO.

Come funziona lo scraping

Lo scraping utilizza un software, chiamato scraper, per analizzare il codice HTML di un sito web. Il software è in grado di identificare i dati che si desidera estrarre, come ad esempio i titoli, i testi, le immagini o i prezzi. Una volta identificati i dati, il software li copia e li salva in un file.

Come utilizzare lo scraping per migliorare il SEO

Lo scraping può essere utilizzato per migliorare il SEO in diversi modi. Ad esempio, può essere utilizzato per:

  • Raccogliere dati per l’analisi dei backlink

I backlink sono un importante fattore di ranking per i motori di ricerca. Lo scraping può essere utilizzato per raccogliere dati sui backlink di un sito web, come ad esempio la qualità dei siti che linkano, la posizione dei link e il numero di link. Questi dati possono essere utilizzati per identificare opportunità di miglioramento del SEO.

  • Generare contenuti

Lo scraping può essere utilizzato per generare contenuti per un sito web, come ad esempio articoli di blog, notizie o liste di prodotti. I contenuti generati da scraping possono essere utilizzati per migliorare la visibilità del sito web nei risultati di ricerca.

  • Eseguire ricerche di mercato

Lo scraping può essere utilizzato per eseguire ricerche di mercato, come ad esempio per identificare i prodotti o i servizi più popolari o per determinare il prezzo di mercato di un prodotto o servizio. Queste informazioni possono essere utilizzate per migliorare le strategie di marketing e vendite.

Considerazioni etiche e legali

Lo scraping può essere utilizzato per scopi etici o non etici. È importante utilizzare lo scraping in modo responsabile e nel rispetto della legge.

In particolare, è importante rispettare i termini di servizio dei siti web da cui si estraggono i dati. Molti siti web vietano lo scraping, quindi è importante verificare prima di utilizzare questa tecnica.

Conclusione

Lo scraping è una tecnica potente che può essere utilizzata per migliorare il SEO in diversi modi. Tuttavia, è importante utilizzare lo scraping in modo responsabile e nel rispetto della legge.

Verifica il posizionamento sito web su Google con queste indicazioni

Sapevi che la verifica posizionamento sito su Google è uno dei primi passi da fare per la riuscita del tuo nuovo progetto?

L’ambizione di coloro che hanno un sito internet è essere primi nelle ricerche di Google. Un desiderio legittimo, visto il tempo dedicato, le risorse e il denaro speso per creare il tuo progetto.

Allora, quali cose devi fare per ottenere i primi posti su Google?

I motori di ricerca come Google e Bing sono le fonti principali per rendere visibile il  tuo sito nel web. 

Il sito in questione deve comparire nelle SERP di Google (la pagina dei risultati del motore di ricerca) per le keyword correlate al tuo business.

Molto spesso, ahinoi, alcuni siti internet non sono presenti su Google a causa di una mancata o sbagliata attività SEO, di conseguenza, facile a capirsi, non sono visibili sul web e non ottengono traffico.

Quali metodi puoi usare per fare la verifica posizionamento sito su Google

  • Ricerca manuale
  • Tool di monitoraggio come SEMrush o Ubersuggest
  • Google Search Consolle

Per ottenere un buon posizionamento, devi verificare il tuo punto di partenza, ovvero la condizione attuale del tuo sito, e metterlo a confronto con le linee guida che i motori di ricerca ci impongono. Cercheremo, in questo articolo, di descrivere brevemente quali sono e come possono aiutarti a raggiungere l’obiettivo.

Linee guida per il posizionamento sui motori di ricerca 

Per far in modo che un sito internet sia ben posizionato nelle SERP di Google vi sono dei parametri da rispettare che si possono riassumere in:

  • Ricerca di parole chiave attinenti e in linea con il proprio business;
  • Fruibilità da PC, Tablet e Mobile;
  • Il sito deve avere una buona usabilità;
  • I contenuti devono essere di qualità;
  • Deve essere veloce e avere un’ottima SEO OnPage e OffPage;
  • Deve essere autorevole e rilevante per il settore di attinenza.

Se il tuo sito rispetta queste linee guida, quando effettui la verifica posizionamento sito su Google aumenterai tangibilmente le possibilità di trovarti al primo posto su Big G.

Utilizza i motori di ricerca come Google, Yahoo! e Bing

Per ottimizzare il sito web per i motori di ricerca, è necessario utilizzare i vari strumenti messi a disposizione da Google, come ad esempio, Google Analytics.

 Questi strumenti permettono di scoprire dove si posiziona il proprio sito internet rispetto ai concorrenti.

Fare la verifica posizionamento sito su Google è una parte importantissima di ogni strategia SEO.

Se vogliamo ottenere maggiore visibilità sul web, questa procedura, naturalmente, è solo il primo passo di una complessa attività SEO.

Gli strumenti come Google Search Consolle e Google Analytics, consentono di analizzare il rendimento del sito quando le persone digitano determinate parole chiave nella barra di ricerca.

Il processo di aggiornamento dell’algoritmo di Google fa in modo che il posizionamento delle parole chiave sia in continuo cambiamento; per questo la verifica posizionamento sito su Google ha un ruolo importantissimo per il proprio sito web.

Verifica sito online

Il primo passo da compiere per verificare il posizionamento del sito su Google è quello di effettuare la ricerca manualmente, cioè cercare direttamente su Google la parola chiave lavorata di cui si è certi di essersi posizionati in prima pagina.

Per effettuare la verifica posizionamento sito su Google con questo metodo, la ricerca deve essere fatta rigorosamente in incognito, aprendo una nuova finestra del browser.

Questo eviterà di avere risultati falsati da visite pregresse a causa dei famosi cookie.

Inoltre se l’obiettivo del proprio sito è quello di posizionarsi per una ricerca locale, come ad esempio “dentista Roma”, non si può pretendere di comparire in una ricerca più generica e non geolocalizzata (non è detto che se si è posizionati in prima pagina con la chiave “dentista Roma” lo saremo anche per la chiave molto più generica “Dentista”).

Naturalmente bisogna analizzare i risultati di ricerca anche da mobile, perché potrebbero essere diversi dalle ricerche effettuate da desktop.

Il limite della verifica posizionamento sito su Google con il metodo della ricerca in incognito, è che quando si fa una ricerca per una determinata parola chiave, il risultato si basa solo su di essa, non tenendo in considerazione che il sito potrebbe essersi posizionato per altre keyword correlate e ricevere traffico da esse.

Esistono dei Tool o software che sono in grado di restituire il ranking completo del proprio progetto con tutte le parole chiave rilevanti comprese quelle non lavorate direttamente.

Tool di Google 

Come accennato qualche riga fa, per il monitoraggio delle keyword e la verifica posizionamento sito su Google ci sono diversi tool.

Alcuni sono:

  • Ubersuggest
  • SEMrush
  • MOZ
  • Isearch from
  • Whats My Serp

SEMrush, ad esempio, è utile per verificare il posizionamento del sito in lingue differenti. Questo tool permette di capire con quali keyword il sito è posizionato su Google.

Inoltre questo tool consente anche di analizzare i competitor: come agiscono e quali parole chiave utilizzano per posizionarsi tra le prime pagine di Google.

SEMrush permette anche di creare progetti e tenere traccia dell’andamento del proprio sito e quello dei nostri competitor.

Ubersuggest è un tool simile a SEMrush che consente di trovare centinaia di parole chiave che ruotano intorno a una determinata tematica.

Questo tool si concentra maggiormente sulle long tail o kewords a coda lunga, che hanno una capacità maggiore di convertire rispetto alle parole chiave secche.

Tramite Ubersuggest sarai in grado di capire cosa cercano gli utenti su internet e con quali termini di ricerca per trovare prodotti, informazioni e servizi.

Ranking sito web 

Per analizzare il ranking del tuo sito web puoi utilizzare Google Search Consolle

Nella sezione rendimento > Risultati di ricerca, si trovano le query che nel tempo hanno ottenuto più click, puoi vedere le impressioni, la posizione e capire quali pagine del sito hanno generato maggiore traffico.

Tramite questo tool gratuito di Google puoi ottenere molte più informazioni di quanto immagini.

Aggiungi contenuti rilevanti al tuo sito web 

Per migliorare il posizionamento del sito web, è importante inserire contenuti pertinenti e rilevanti alle pagine web.

Fare questo aiuterà Google a capire di cosa parla il sito internet e di conseguenza lo inserirà nel motore di ricerca.

Tramite questo articolo abbiamo visto come effettuare una verifica posizionamento sito su Google e quali tool utilizzare. 

Con questi suggerimenti potrai analizzare la tua strategia SEO e agire di conseguenza. 

Informazioni sull’Autore

Sabrina Tocco

https://www.italywm.com/

Fonte: Article-Marketing.it

Il triste epilogo degli Elenchi telefonici …

Negli ultimi decenni, il mondo ha assistito a un’enorme evoluzione nella tecnologia delle comunicazioni, che ha portato a una rivoluzione digitale senza precedenti. Questi cambiamenti hanno trasformato radicalmente il modo in cui otteniamo informazioni e interagiamo con il mondo che ci circonda, rendendo obsoleti molti strumenti e mezzi di comunicazione che un tempo erano indispensabili. Un esempio lampante di questo cambiamento è l’obsolescenza degli antichi elenchi telefonici, come le pagine gialle o bianche, che sono state sostituite da risorse online più efficienti e convenienti.
Un tempo, le pagine gialle erano una risorsa indispensabile per le persone, che le usavano per trovare numeri di telefono, indirizzi e informazioni su aziende e servizi locali. L’elenco telefonico, le pagine bianche, distribuito annualmente, conteneva un elenco di tutti i numeri di telefono della comunità, organizzati in ordine alfabetico. Le pagine gialle, in particolare, offrivano l’elenco delle aziende e dei servizi locali, con informazioni utili come gli indirizzi, gli orari di apertura e i numeri di telefono. Le pagine gialle erano anche un mezzo di pubblicità per le aziende, che pagavano per avere uno spazio maggiore o una posizione più visibile nell’elenco.
Tuttavia, con l’avvento di internet e la crescente diffusione dei dispositivi mobili, le pagine gialle sono diventate obsoleti, in quanto non sono più in grado di competere con le numerose risorse digitali disponibili. Oggi, possiamo facilmente trovare le informazioni di cui abbiamo bisogno utilizzando motori di ricerca come Google o Bing, oppure attraverso le molteplici app per smartphone che ci permettono di cercare aziende locali e servizi. Queste risorse digitali offrono molti vantaggi rispetto alle pagine gialle, tra cui:
  • La possibilità di ottenere informazioni aggiornate in tempo reale, senza dover attendere la distribuzione annuale dell’elenco telefonico, che poteva facilmente diventare obsoleto nel giro di pochi mesi.
  • La possibilità di accedere a una quantità illimitata di informazioni, che vanno oltre i semplici numeri di telefono e indirizzi, e includono anche recensioni, valutazioni, foto, video, siti web, menu, prezzi, offerte e molto altro.
  • La possibilità di filtrare e ordinare i risultati in base a vari criteri, come la distanza, la popolarità, la categoria, il prezzo, la disponibilità e così via.
  • La possibilità di visualizzare la posizione geografica delle aziende e dei servizi su una mappa e di ottenere indicazioni stradali per raggiungerli, sfruttando il GPS integrato nei dispositivi mobili.
  • La possibilità di interagire direttamente con le aziende e i servizi, tramite chiamate, messaggi, email, prenotazioni, acquisti, pagamenti e così via.
Questo cambiamento ha avuto un impatto significativo sulla pubblicità locale, che si è dovuta adattare a questa nuova realtà spostando i propri investimenti pubblicitari dai tradizionali elenchi telefonici alle piattaforme digitali. Le campagne pubblicitarie online hanno dimostrato di essere più efficaci ed economiche, permettendo alle aziende di raggiungere un pubblico più ampio e specifico, basato su vari fattori come la posizione, gli interessi, il comportamento, le preferenze e così via. Inoltre, le piattaforme digitali offrono anche la possibilità di monitorare e analizzare i risultati delle campagne pubblicitarie, in termini di visibilità, clic, conversioni, feedback e così via.
Inoltre, il declino delle pagine gialle ha anche avuto un impatto positivo sull’ambiente, riducendo il consumo di risorse naturali e la produzione di rifiuti. Prima dell’avvento delle versioni online, gli elenchi telefonici venivano stampati in enormi quantità, consumando risorse naturali come l’acqua e l’energia. Inoltre, molti di questi elenchi finivano in discariche senza essere letti o utilizzati, creando ulteriore spreco di risorse e danneggiando l’ambiente. L’eliminazione della necessità di stampare centinaia di pagine di elenchi telefonici ha portato a un risparmio di risorse e ha contribuito agli sforzi di sostenibilità ambientale.
In conclusione, le pagine gialle e gli altri antichi elenchi telefonici sono diventati obsoleti a causa dei rapidi progressi tecnologici e dell’avvento di internet e dei dispositivi mobili, che hanno reso disponibili risorse digitali più efficienti e convenienti. Oggi, possiamo trovare informazioni in tempo reale, accurate e dettagliate, grazie alle numerose risorse digitali disponibili. Questo cambiamento ha anche avuto un impatto positivo sull’ambiente, riducendo il consumo di risorse naturali e la produzione di rifiuti. Senza dubbio, il declino delle pagine gialle rappresenta un esempio di come la tecnologia stia trasformando radicalmente il nostro modo di vivere e di interagire con il mondo che ci circonda.

Google diventa maggiorenne

Google cambia il suo algoritmo più di 500 volte all’anno ogni anno, per perfezionarlo continuamente e rispondere in modo più adeguato alle richieste dei suoi utenti con risultati di qualità. E’ freschissima la notizia di un ultimo (e importante) aggiornamento dell’algoritmo Google Penguin, che ora gira in real time nel core di Google: questo significa che mentre prima era azionato a spot (come un interruttore) ora Penguin è sempre attivo. Con questa modifica, i dati monitorati da Penguin vengono aggiornati in tempo reale e i cambiamenti saranno visibili molto più velocemente con effetto quasi immediato dopo la successiva scansione della pagina. Si tratta di una modifica molto importante, anche quando sia necessario uscire da una situazione di penalizzazione: in questa ipotesi, potrebbe infatti essere sufficiente una scansione/reindicizzazione della pagina “ripulita” dagli spam link in ingresso per riportarla nelle SERP del motore di ricerca.

Il processo evolutivo che sta alla base del continuo aggiornamento di Google ha come obiettivo quello di rendere il sistema sempre più adeguato e rispondente alle esigenze dei suoi utilizzatori: ovvero, gli utenti che effettuano ogni giorno ricerche e consultazioni tramite questo motore di ricerca. Con il passare degli anni la SEO (Search Engine Optimization ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca) è diventata così sempre più complessa: mentre agli inizi era sufficiente modificare i meta-tag e aumentare ibacklink verso un pagina, negli anni i motori di ricerca hanno imparato a distinguere i contenuti di qualitàe a combattere lo spam, rendendo sempre più difficile il “farsi ingannare”. Così, i nuovi algoritmi mirano a comprendere il significato semantico dei testi, progredendo nel settore dell’intelligenza artificiale e nel costruire delle basi di conoscenza.

Cosa sono i motori di ricerca?

I motori di ricerca sono strumenti essenziali per trovare informazioni in un’internet sempre più vasta e complessa. Svolgono un ruolo cruciale nel fornire risultati pertinenti e di qualità a milioni di utenti ogni giorno.

Il funzionamento di un motore di ricerca può sembrare semplice, ma in realtà coinvolge un intricato processo che include raccolta, indicizzazione e classificazione dei contenuti online.

Iniziamo dalla raccolta. I motori di ricerca utilizzano “bot” o “crawler” per visitare e analizzare le pagine web. Questi bot sono programmi automatizzati che esplorano costantemente il web, seguendo i link presenti in ogni pagina. Durante questo processo, raccolgono informazioni sul contenuto delle pagine, inclusi testi, immagini e link.

Una volta che il bot ha raccolto tutte queste informazioni, le consegnano al motore di ricerca. Il motore di ricerca esegue poi un processo di indicizzazione, che consiste nel creare un indice di tutte le informazioni raccolte dai bot. Questo indice viene organizzato in modo da rendere più semplice la successiva ricerca e recupero delle informazioni.

La fase successiva è quella della classificazione. I motori di ricerca utilizzano algoritmi complessi per analizzare e valutare la rilevanza dei contenuti rispetto alle richieste degli utenti. Gli algoritmi prendono in considerazione vari fattori, come la presenza di parole chiave, la popolarità del sito e la struttura del sito stesso, per determinare la rilevanza e la posizione dei risultati di ricerca.

Quando un utente inserisce una query di ricerca, il motore di ricerca confronta la stringa di ricerca con l’indice precedentemente creato. Utilizzando gli algoritmi, il motore di ricerca identifica i risultati più rilevanti e li presenta all’utente in ordine di importanza.

È importante sottolineare che i motori di ricerca non accedono a tutte le informazioni presenti su internet. Piuttosto, cercano di indicizzare e catalogare il maggior numero possibile di pagine web, ma le pagine possono essere escluse per vari motivi, come ad esempio problemi di accessibilità o politiche di indicizzazione dei contenuti dettate dai proprietari dei siti.

Inoltre, è fondamentale per i motori di ricerca mantenere i loro algoritmi aggiornati e adattarsi al continuo mutamento del web. Poiché internet è un’entità in continua evoluzione, i motori di ricerca devono essere in grado di raccogliere e analizzare constantemente le nuove informazioni che vengono pubblicate.

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