Una Rosa a Torino: un tributo a Lady Oscar a Torino

La seconda edizione della mostra evento “Una Rosa a Torino” dedicata a Lady Oscar, il manga molto amato e famosa, è stata finalmente annunciata grazie ad un comunicato ufficiale dell’organizzazione di Bm Srl event. L’evento si terrà presso l’Adalesia Hotel in Via XX Settembre 7/a a Torino, e sarà curato da Antonella Bovino e Fabiana Macaluso insieme alla scrittrice di libri fantasy Elena Romanello, esperta in opere riguardanti Lady Oscar.

L’inaugurazione della mostra collettiva avrà luogo il 13 luglio alle 16:00, in presenza della scrittrice Elena Romanello che presenterà le sue ultime pubblicazioni e accompagnerà gli ospiti con conferenze e raduni dei fan. L’evento sarà aperto e visitabile tutti i giorni dalle 11:00 alle 19:00 fino al 28 luglio.

La mostra è stata concepita come un vero e proprio evento d’arte dedicato al mondo del manga, in coincidenza con la ricorrenza della Presa della Bastiglia il 14 luglio, data inclusa nell’evento. Tra gli ospiti speciali vi sarà la compagnia teatrale de I Giocolieri delle Stelle, proveniente da Viareggio, che presenterà il fan film “Due destini travolti dalla rivoluzione” diretto da Yatta.

Durante la giornata dedicata ai cosplayers dei manga, sarà possibile partecipare a proiezioni, workshop e performance dal vivo. Sono previsti premi artistici per le opere più significative e originali, assegnati dai partner dell’organizzazione, tra cui anche un premio speciale per la visita virtuale all’installazione su Lady Oscar nella Reggia di Versailles con l’ospite Mister Rubin da Second Life.

I partecipanti riceveranno un attestato di Merito Artistico, patrocinato da vari partners dell’evento tra cui Italia Arte Editore e il Museo MIIT. Le iscrizioni per partecipare alla mostra sono aperte fino al 30 maggio 2024, e possono essere effettuate contattando BM SRL tramite antonella.bm.events@gmail.com / 0039- 392 2610002.

Non perdetevi l’opportunità di partecipare a questo eccezionale evento d’arte dedicato al mondo di Lady Oscar a Torino, con una vasta gamma di opere esposte, performance dal vivo e premi artistici in palio. Un’occasione da non perdere per gli amanti del manga e dell’arte in generale.

Giocattorino in Piazza Statuto di Torino il 16 marzo 2024

Il prossimo sabato 16 marzo 2024, tutti gli amanti dei giochi d’epoca, dei fumetti, dei vinili e del tempo libero non possono assolutamente perdere l’evento Giocattorino che si terrà nella consueta location di piazza Statuto di Torino. Dopo le edizioni passate a San Pietro in Vincoli e ai Docks Dora, l’appuntamento si preannuncia ricco di sorprese e divertimento.

Tra gli ospiti presenti, non può mancare il Goblin, che renderà ancora più speciale questa mostra mercato dedicata ai giochi di ogni tipo: balocchi antichi, giochi da collezione, educativi ed ecologici saranno solo alcune delle proposte in esposizione. Inoltre, potrete trovare anche fumetti, narrativa per ragazzi, libri antichi, fuori catalogo e vinili.

KODAK Digital Still Camera

Durante l’evento, la saggista Elena Romanello, studiosa dei manga, degli anime e, in particolare, parlerà dei suoi progetti su Lady Oscar (Versailles no Bara)  insieme a Fabio Jubei Valerio, redattore di Mondo Japan. Sarà un’occasione unica per scoprire nuovi dettagli sul mondo della letteratura e del fumetto.

Non mancheranno poi le sessioni di gioco, con la possibilità di partecipare a giochi da tavolo come Pitch Car, giochi di ruolo come Planescape, D&D, e Rayn organizzati da La Compagnia della Fenice. Infine, anche il Doctor Who Italian Fan Club sarà presente con i loro giochi, e chiunque vorrà potrà anche salutare un Dalek!

Un viaggio nelle Meraviglie, l’exhibit fantastica a Torino!

Dal 10 al 24 febbraio 2024, presso l’hotel Adalesia di Torino, ci si potrà perdere nelle meravigliose atmosfere dell’evento espositivo “Un viaggio nelle Meraviglie“, un’iniziativa nata dalla collaborazione  tra BM srl e la famosa scrittrice Elena Romanello, dopo il successo ottenuto con la mostra “Lady Oscar Una Rosa a Torino“. Un viaggio nelle Meraviglie” promette di offrire un’esperienza straordinaria agli amanti dell’arte: la mostra sarà caratterizzata da un insieme di opere d’arte ispirate a figure iconiche dell’immaginario, quali Alice nel paese delle meraviglie, Dorothy de Il mago di Oz, Sarah di Labyrinth, Pollon, Nadia de Il mistero della pietra azzurra, Creamy, Sailor Moon, le Gothic Lolita, Buffy e le sorelle Halliwell di Streghe. Queste magnifiche e amate figure verranno celebrate attraverso quadri, sculture, oggetti artigianali e tanto altro.

Uno degli appuntamenti più attesi dell’esposizione, sarà la partecipazione, il prossimo 24 febbraio, de I Giocolieri delle Stelle, una compagnia teatrale proveniente da Viareggio con una vera passione per i fanfilm. Durante la kermesse torinese sarà infatti presentato il fanfilm “I miti dell’Olimpo“, che getta luce in maniera ironica e divertente su figure mitologiche tra leggenda e manga come Pollon, Athena, Zeus e molti altri. La regia è stata curata da Yattaa, rinomato nel panorama artistico per la sua capacità di creare produzioni coinvolgenti e di grande impatto emotivo.

Trailer Fanfilm ' I Miti dell'Olimpo' con Athena, Pollon, Zeus ecc. by I Giocolieri delle Stelle

La proiezione del fanfilm avrà luogo alle ore 15, permettendo al pubblico di immergersi completamente nella mitologia greca. Ma la vera ciliegina sulla torta sarà la presenza degli attori del cast, pronti a rispondere alle domande e a condividere le loro esperienze sul set.

Un altro nome di spicco che sarà presente durante l’evento è la famosa scrittrice Elena Romanello, autrice di numerosi libri di successo. La presenza di una figura così autorevole contribuirà sicuramente ad arricchire l’iniziativa, offrendo agli spettatori l’opportunità di ascoltare i suoi pensieri e le sue idee sulla creazione artistica. Ad affiancare Elena nella conduzione dell’evento ci sarà Antonella di Bm Event Art, che garantirà un’atmosfera piacevole e coinvolgente per tutti i presenti.

Non resta che segnare questa data sul calendario e non perdere l’occasione di partecipare a “Un viaggio nelle Meraviglie” per godere di una iniziativa indimenticabile all’insegna dell’arte e della cultura.

Enciclopedia del fantasy di Elena Romanello

Il termine inglese fantasy può essere tradotto come “immaginazione”. Per questo è utilizzato per definire un genere di letteratura che non ha confini.Diffusosi tra Ottocento e Novecento in ambito anglosassone, il Fantasy affonda le proprie radici nella fiaba e nell’epica, dalle quali ha attinto elementi caratterizzanti come l’importanza del viaggio iniziatico, la presenza della magia, l’esistenza di creature non umane o sovrumane, la serie di prove che bisogna affrontare e la varietà di immaginari geografici.

Negli anni è andato oltre la narrativa, sviluppandosi attraverso molteplici media e arti e diventando uno dei generi più amati.

Elena Romanello ne ha ricostruito origini ed evoluzione, realizzando una vera e propria enciclopedia di questa materia in continua crescita: “Enciclopedia del fantasy”, pubblicata da Edizioni NPE.

Un volume che analizza filoni, autori, illustratori e icone che hanno fatto la storia del genere, passando in rassegna fumetti, manga, anime, cartoni animati, cinema, serie tv, giochi, musica, gettando uno sguardo sulle sue influenze nella società. Un viaggio tra passato, presente e futuro del Fantasy. In libreria dal 9 febbraio

La leggenda di Lady Oscar di Elena Romanello

Quarant’anni fa arrivava sugli schermi italiani Lady Oscar, appassionando più di una generazione di spettatori. Cinquant’anni fa usciva in Giappone sulle pagine del settimanale Margaret Comics Versailles no Bara di Riyoko Ikeda, un manga destinato a cambiare le donne e non solo. La leggenda di Lady Oscar di Elena Romanello, edito da Anguana, racconta l’epopea dell’eroina per antonomasia dell’ultimo mezzo secolo, vista in tutte le sue sfaccettature.

Il primo capitolo racconta la vita e le altre opere oltre ad Oscar di Riyoko Ikeda, l’autrice di Versailles no Bara, un’artista che ha osato cambiare il modo in cui si raccontavano le storie disegnate alle giovanissime. Una carriera che dura da oltre mezzo secolo, durante le quali la sensei è stata disegnatrice, sceneggiatrice, storica, femminista e anche soprano, non lasciando mai indifferenti e diventando un modello di vita per più generazioni di lettrici e mangaka.

Il secondo capitolo esamina il manga di Versailles no Bara, letteralmente La rosa di Versailles o Le rose di Versailles, con la sua genesi, la sua storia, i suoi rapporti con la realtà e tutti i seguiti che ha avuto, perché nonostante il finale sia definitivo Oscar e gli altri sono tornati in varie incarnazioni. Come un manga per un pubblico per ragazzine, almeno sulla carta, sconvolse l’editoria e perché.

Il terzo capitolo presenta i vari adattamenti oltre all’anime che sono stati fatti di Versailles no Bara, dalle più versioni dello spettacolo del Takarazuka allo sfortunato film dal vivo di Jacques Demy, che però regalò all’anime il titolo con cui è diventato famoso, senza dimenticare il balletto, il musical di Andrea Palotto, lo spettacolo e il fan film dei Giocolieri delle Stelle, e altri esperimenti in materia. Del resto, la storia è talmente intrigante che si presta.

Nel quarto capitolo si parla dell’anime, che ha reso celebre la storia di Oscar ideata da Riyoko Ikeda in tutto il mondo. Un capolavoro scoperto in ritardo in Giappone, che si presentava con uno staff di prim’ordine, dai disegni di Shingo Araki e Michi Himeno alla regia di Osamu Dezaki, senza dimenticare la colonna sonora da kolossal cinematografico di Kouji Makaino.  A sovraintendere tutto la TMS di Yutaka Fujioka. I 40 episodi di Lady Oscar hanno tutti il loro perché e il loro spazio nell’economia della storia, non ci sono buchi vuoti e filler.

Nel capitolo quinto ci sono le sinossi e i commenti di ogni singolo episodio, con curiosità e elementi importanti, con la ripresa dei dialoghi come sono stati recitati dai doppiatori nella versione italiana, ricordando come ogni fan ha il suo episodio del cuore. Oscar e André sono i protagonisti di questa epopea, i personaggi che restano dentro agli appassionati, ma la storia di Lady Oscar vede altre figure, reali e immaginarie.

Il capitolo sesto racconta i personaggi, tra manga ed anime, e la loro evoluzione, con somiglianze e differenze con la loro controparte reale per quelli storici, partendo dai protagonisti e comprimari per arrivare anche alle comparsate.
Perché nessun personaggio è banale in questa vicenda.

La storia di Versailles no Bara o Lady Oscar è ricca di tematiche e archetipi: il capitolo settimo cerca di tracciare un percorso attraverso i tanti spunti che offre, dal tema delle rose al rapporto tra romanzo e verosimile, dalla mancanza di un lieto fine alla differenza tra amore e infatuazione, dalla questione sociale al rapporto tra Oriente e Occidente, passando per la scelta di personaggi adulti e i richiami all’opera lirica e alla tragedia classica. 40 anni fa Lady Oscar arrivava sui nostri teleschermi, ottenendo un successo senza pari, duraturo nel tempo.

Il capitolo ottavo è proprio su questo rapporto appassionato e unico, tra la Rosa di Versailles e l’Italia, attraverso le repliche dell’anime, le varie edizioni del manga, le sigle, le uscite nostrane, le mostre, gli eventi, gli omaggi, la moda, il doppiaggio, la fortuna critica, le visite di Riyoko Ikeda e altro ancora. Lady Oscar non è stato solo un successo italiano, perché è noto e amato ai quattro angoli del mondo.

Il capitolo nono racconta dei viaggi in tutti i continenti che ha fatto La Rosa di Versailles, partendo ovviamente dalla Francia, dove arrivò dopo di noi e dove è amatissimo, per arrivare poi in Germania, Spagna, Est Europa, Scandinavia, America latina, Asia, Paesi arabi e Regno Unito e USA, che l’hanno scoperta per ultimi adorandola.In Giappone Versailles no Bara è un mito, un cult, un fenomeno di costume, sedimentato in maniera diversa.

Il capitolo decimo racconta tutte le tappe di questo, tutte le iniziative editoriali, dalle varie versioni dei manga agli artbook, gli eventi, le citazioni, le mostre, per raccontare una storia che va avanti da mezzo secolo ma che ha ancora molto da dire, anche perché è nostalgia ma anche attualità, verso un personaggio e una vicenda che non tramontano mai. Con la sua opera, Riyoko Ikeda ha cambiato in maniera definitiva il mondo degli shojo e quello dei manga, creando un nuovo archetipo potente con cui confrontarsi.

Il capitolo undicesimo esamina l’impatto di Oscar sulla cultura otaku, tra citazioni, personaggi simili, da Flora di Jeeg robot d’acciaio alla Stella della Senna passando per le guerriere Sailor, musica, la moda Gothic Lolita e come sono cambiati gli shojo e le mangaka grazie alla Rosa di Versailles. Il tragico finale di Lady Oscar spinge da decenni il fandom a inventare finali alternativi e a creare nuovi universi.

Oscar è di ciascun appassionato che segue e ama questa storia da anni e il capitolo dodicesimo racconta il fandom, tra collezionismo, fanart, dojinshi, fanfiction, siti, cosplay e mille altri modi di essere creativi. Un modo per scoprire come chi ama Oscar la porta nel proprio cuore e a lei dedica tributi di vario genere, partendo dalla situazione italiana.

Quello che ha conquistato anche i più scettici in Lady Oscar è l’ottima cornice storica, e il capitolo tredicesimo parla appunto di questo. I luoghi e i fatti reali, la figura di Maria Antonietta tra realtà e fantasia, il vero generale Jarjayes, le possibili ispiratrici di Oscar e le altre storie di finzione ambientate all’epoca della Rivoluzione francese sono gli argomenti, tenendo conto che Berubara è considerata una delle migliori opere di finzione in tema. Oscar è una donna guerriera, archetipo antico e non sono di fantasia.

Il capitolo quattordicesimo cerca di raccontare le storie delle tante guerriere tra realtà e finzione che si sono succedute nei vari angoli del mondo, tra Oriente e Occidente, nei poemi epici, nelle fiabe, nei fumetti, nei manga, al cinema, nei romanzi, nei serial TV, e nei campi di battaglia reali. Oscar è una delle migliori incarnazioni di questo archetipo ma non è l’unica.

L’ultimo capitolo, il quindicesimo, racconta l’importanza di Oscar ieri ed oggi come icona e come eroina assoluta, che resta immanente e su cui ci sarà sempre da dire, per come ha saputo colpire più generazioni e persone di tutto il mondo.

Il libro è poi arricchito da un’appendice con curiosità, un glossario e le immancabili bibliografia, filmografia e sitografia, oltre che ai ringraziamenti.

La leggenda di Lady Oscar fa parte di un progetto più ampio in tema che comprende:
  • Fanfiction in tema;
  • Una novelizzazione;
  • Una linea editoriale;
  • Un’associazione culturale;
  • Una sceneggiatura per un live action;
  • Una e-zine tre o quattro volte all’anno;
  • Grafiche;
  •  Video;
  • Conferenze on line;
  • Sito ladyoscar40anni.altervista.org

Tutte cose che non si esauriranno nel 2022 ma che continueranno negli anni successivi, approfittando di anniversari e di voglia di fare cultura.

Nel 2012 l’autrice Elena Romanello aveva scritto il saggio Il mito di Lady Oscar per Seneca edizioni, per il trentennale dell’anime in Italia e il quarantennale del manga in Giappone. Nel 2015 ne uscì una nuova edizione, con il titolo Il mondo di Lady Oscar, per Anguana, con alcuni ampliamenti. L’autrice si è inoltre negli anni occupata di Oscar per altre testate, sui fumetti e non, e ha tenuto conferenze e incontri in tema. La copertina del libro estesa, con alette e le meravigliose immagini di Rosi Dotti. La leggenda di Lady Oscar è acquistabile in tutte le librerie fisiche e on line. Gli altri libri scritti dall’autrice de La leggenda di Lady Oscar: Saggistica su manga, anime e serial cult, studi sul fantasy, due romanzi di genere fantastico. www.elenabastet.altervista.orgwww.elenaromanello.altervista.org.

Donne di magia. Streghe e maghe nella cultura del fantastico di Elena Romanello

“Donne di magia. Streghe e maghe nella cultura del fantastico” è un saggio dell’autrice “nerd” Elena Romanello che esamina come la donna con poteri magici è stata vista nelle narrazioni, soprattutto quelle di genere fantastico, dai miti alle fiabe per arrivare alla modernità, tra romanzi, film, fumetti, cartoni animati e serie televisive.

L’immaginario occidentale è il più presente nelle pagine del libro, ma non bisogna dimenticare l’apporto dato alla figura della strega dal Giappone, che con la majokko in tutte le sue declinazioni ha creato un’alternativa alla donna o ragazza magica dal punto di vista di un’altra cultura che non aveva conosciuto la persecuzione contro le streghe.

Le storie citate appartengono essenzialmente alla fiaba, all’epica, al mito, al fantasy, all’horror e alla fantascienza, con connessioni anche con la realtà storica della caccia alle streghe, soprattutto per alcune particolarmente interessanti. Approfondito e curioso, questo testo si apre a una lettura sfiziosa e a una ricerca atta a ripercorrere le produzioni degli ultimi decenni, oltre che alla scoperta di come le streghe siano tornate, cambiate e rimaste per sempre nelle storie che si amano leggere, guardare, scrivere.

Elena Romanello, torinese, nerd e appassionata di fantasy e di serie TV, gattofila, cura vari blog in tema ed è autrice di saggi su cartoni animati, telefilm e generi. Autrice anche qui su Satyrnet (clicca qui per leggere i suoi articoli) vi consigliamo di approfondire alcuni suoi saggi: Regine, draghi e guerrieri, la guida non ufficiale a Game of ThronesOnce upon a time. Fiabe, fantasy e serie televisiveEravamo tutti innamorate di Terence…

Qui, invece, potete leggere un’intervista esclusiva all’autrice.

La riscossa delle Nerd di Elena Romanello

La riscossa delle Nerd. La storia del girl power nell’era dell’intrattenimento è un saggio di Elena Romanello, edito dalle Edizioni Npe, che ha l’obiettivo di mostrarci uno spaccato acuto e articolato sul mondo nerd al femminile.

Negli ultimi anni sono aumentate sempre di più sia le autrici di romanzi di genere fantastico e di fumetti sia le protagoniste femminili all’interno delle storie: fantasy, fantascienza e fumetti si sono dimostrati un ottimo mezzo per scardinare gli stereotipi di genere e creare nuovi modelli. L’immaginario fantastico si è quindi confrontato con l’altra metà del cielo, ponendo le basi per la nascita di un fandom femminile creativo e sempre più influente.

Da Alice nel paese delle meraviglie a Wonder Woman, da Ripley di Alien a Lady Oscar, da Lamù a Sailor Moon, da Leia a Clarice Sterling, da Scully a Xena, da Daenerys alla Doctor Who donna: decine e decine di personaggi che ispirano ogni giorno nuove nerd e otaku hanno rappresentato una crescita esponenziale negli ultimi anni di questo fenomeno tutto al femminile, aumentando di conseguenza anche il numero di fan in tutto il mondo. Come già avvenuto da decenni in Giappone, dove l’universo femminile è stato da sempre presente all’interno di anime, manga ed eventi fieristici dedicati, negli ultimi tempi, anche grazie al boom dei cinecomics e al successo di alcune grandi scrittrici (in Italia ad esempio, pensiamo al successo di Licia Troisi nel settore della letteratura fantasy), anche l’Occidente ha visto un’esplosione totale di questo mondo in tutti gli ambiti.  Collezioniste, autrici, fumettiste, cosplayer e tanto altro ancora, tutte unite sotto il segno del Girl (nerd) power!

Elena Romanello, torinese, nerd e appassionata di fantasy e di serie TV, gattofila, cura vari blog in tema ed è autrice di saggi su cartoni animati, telefilm e generi. Autrice anche qui su Satyrnet (clicca qui per leggere i suoi articoli) vi consigliamo di approfondire alcuni suoi saggi: Regine, draghi e guerrieri, la guida non ufficiale a Game of ThronesOnce upon a time. Fiabe, fantasy e serie televisiveEravamo tutti innamorate di Terence…. Qui, invece, potete leggere un’intervista esclusiva all’autrice.

Regine, draghi e guerrieri, la guida non ufficiale a Game of Thrones

Regine, draghi e guerrieri, la guida non ufficiale a Game of Thrones, di Elena Romanello ed edito da Ultralit edizioni, ci porta nel magico continente di Westeros, alla scoperta della ricca narrazione della saga di Game of Thrones

Un mondo immaginario. Personaggi fantastici. Una lingua inventata. Un pubblico reale, ampio e internazionale. Nata come adattamento televisivo del ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, la serie Game of Thrones (Il trono di spade) in otto stagioni ha conquistato pubblici diversi e lontani, registrando ascolti record e generando un fandom straordinariamente attivo. La serie, che detiene il primato di programma televisivo più piratato al mondo, ha vinto 59 Premi Emmy su 160 nomination totali. Ma soprattutto, Game of Thrones ha di fatto cambiato il modo di narrare le storie in TV, proponendo una nuova percezione del genere fantasy, da tanti ancora considerato di nicchia. Fenomeno letterario e televisivo, di fandom e di costume, la serie viene per la prima volta indagata e illustrata in una guida non ufficiale, che esplora nei dettagli e da più punti di vista il suo universo, le figure che lo abitano, gli intrighi politici, economici e religiosi, le dinamiche sociali. Il manuale completo per immergersi nei vari regni, scoprire i loro segreti e rivedere con occhi nuovi tutte le stagioni della mitica serie.

Elena Romanello, torinese, nerd e appassionata di fantasy e di serie TV, gattofila, cura vari blog in tema ed è autrice di saggi su cartoni animati, telefilm e generi.
Nella sua  attività di scrittura sulla cultura nerd non poteva non occuparsi della saga di Game of Thrones e, con questo suo scritto “Regine, draghi e guerrieri” ci ha condotti in un bel viaggio per Westeros prendendo in considerazione non solo le otto stagioni della serie tv ma anche gli altri libri di Martin, contestualizzandoli in precedenti opere della letteratura fantasy, del cinema e soprattutto della televisione. L’autrice ha apprezzato in particolare tre aspetti della saga di Martin: la costruzione narrativa di un mondo complesso con richiami a varie epoche storiche della vita reale; i personaggi, dove nessuno è un eroe assoluto, e i colpi di scena.  Come lei stessa ha dichiarato:

non sono molte le serie che hanno cambiato la televisione, Twin PeaksX-FilesLostBuffy, ma credo che a questa galleria bisogna aggiungere Game of Thrones.

La casata preferita di Elena Romanello, quella Stark, di cui ama in particolare Arya in cui ha ritrovato “una Lady Oscar in erba più spietata”. Sempre creando un paragone con il capolavoro di Riyoko Ikeda, l’autrice ha avuto il timore di una vera e propria ecatombe, avvenuto solo parzialmente. Ora, Elena è in attesa, come tutti i fan della saga, dei nuovi libri e dei vari spin.off televisivi in programma per i prossimi anni … magari tornerà a farci esplorare con arguzia, ironia e senso critico l’universo fantasy di Martin!

Once upon a time. Fiabe, fantasy e serie televisive

Once upon a time. Fiabe, fantasy e serie televisive di Elena Romanello, edito da Yume, del 2019 è un affascinante viaggio alla scoperta di una grande produzione ABC “C’era una Volta”, creata dagli scrittori di Lost, Edward Kitsis ed Adam Horowitz. La saga prende in prestito elementi e personaggi dai classici film della Disney (e dalla letteratura occidentale, dal folklore e dalle fiabe popolari) portandoli ai giorni nostri. Uno spin-off, C’era una volta nel Paese delle Meraviglie, composto da 13 episodi, è andato in onda dal 2013 al 2014 per essere poi cancellato dopo solo una stagione.

La fiaba è una delle forme narrative più antiche; è nata come racconto orale partendo dall’elaborazione di miti e tradizioni del folclore ed è diventata poi letteratura scritta. Prima di ispirare film, serial TV, fumetti, cartoni animati e videogiochi, la fiaba ha intrattenuto per secoli i vari strati sociali della popolazione, dai contadini ai nobili. La serie di “Once upon a time” si ispira in particolare alle fiabe occidentali classiche, con una strizzata d’occhio anche a “Le mille e una notte” e ad alcuni classici della letteratura popolare ottocentesca, prendendo spunti da universi e autori ancora oggi letti e pubblicati. Il libro che state per leggere è un saggio che mette in condivisione due sistemi narrativi molto diversi ma che condividono la bellezza del racconto, dell’avventura e del fantastico.

L’autrice, Elena Romanello, appassionata da sempre di fiabe, grazie anche ai film Disney e non solo, ha scelto di occuparsi di una serie TV di culto diventata un “caso” negli ultimi anni, Once upon a time, andata in onda sulla ABC dal 2011 al 2018 in cui si è realizzato un “universo ideale” in cui tutte le favole (specialmente in stile Disney) sono collegate da una narrazione univoca.  Nel pantheon di personaggi che vivono in un’anonima e molto kinghiana cittadina del Maine di oggi, Storybrooke. trovano spazio eroi vecchi e nuovi, soprattutto protagoniste, comprese le recentissime Elsa di Frozen, Mulan e Merida di Brave, in un turbinio di eventi, di fatti, di colpi di scena, descritte pienamente nelle prime sei stagioni (ottime rispetto alla settima che parte zoppicando ma poi si riprende nel gran finale).

Come la stessa Elena descrive nel suo blog liberidiscrivere.com/, non è un caso che i due ideatori della serie siano Edward Kitsis e Adam Horowitz, due degli sceneggiatori di Lost, altra serie epocale: le due serie sono molto diverse, ed è tra l’altro appassionante trovare in entrambe alcuni interpreti in ruoli estremamente diversi. Once upon a time mescola storie e personaggi classici, presentando una Biancaneve guerriera, un Pinocchio insolito e che cresce, una Cenerentola latinoamericana, e regalando i due personaggi migliori, almeno a parere dell’autrice, nella schiera dei cattivi, anche se non sono liquidabili solo come cattivi. Regina, la regina cattiva di Biancaneve, regalerà le emozioni più grandi cambiando animo durante la storia e compiendo un vero e proprio viaggio dell’eroina. Tremotino, che nelle fiabe classiche era uno gnomo maligno, qui diventa un vero e proprio signore del male, la Bestia, diventato tale per salvare il figlio, compiendo anche lui un percorso incredibile di redenzione, sottolineato dalla grande interpretazione di Robert Carlyle già leggendario dai tempi di Full Monty.

Elena Romanello, torinese, nerd e otaku dai tempi di Goldrake, gattofila, cura vari blog in tema ed è autrice di saggi su cartoni animati, telefilm e generi.

Eravamo tutti innamorate di Terence…

Dal romanzo al fumetto e dal fumetto al cartone animato. Le avventure di Candy Candy rivisitate a trent’anni dal suo arrivo in Italia, la verità sul finale della storia (in Italia pesantemente modificato), le ragioni del suo successo e le controversie legali tra i detentori dei diritti che ne impediscono nuove messe in onda. Candy è stata unica, perchè cresceva, esattamente come le sue giovani spettatrici, e crescendo sperimentava nuove emozioni. Per molte bambine, oggi divenute giovani donne, quella di Candy è stata la prima vera avventura romantica, una tenera iniziazione ai turbamenti dell’amore…

 

Sfogliare queste pagine e ripercorrere le sue appassionanti avventure sarà come ritrovare una cara vecchia amica, che ci ha aiutati e accompagnati nel turbinoso passaggio dall’infanzia all’adolescenza. E rivedere i suoi libri, i fumetti, gli astucci, le bambole sarà anche un’occasione unica per ripensare a noi stessi bambini e ricordare ancora quei primi batticuori! Come tutti i volumi di questa collana, imperdibile il ricco apparato iconografico. Quasi un “come eravamo” delle emozioni. Elena Romanello, otaku di prima generazione, vive soprattutto nel web che le ha dato il dono dell’obiquità e l’ha resa famosa per i suoi fulminanti interventi sui serial televisivi più amati: da X-files a Buffy l’Ammazzavampiri. Appassionata di manga, anime, cinema e letteratura, sta completando un master di giornalismo. Per questa collana ha curato il volume dedicato a Capitan Harlock.
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