Cronache di Arda: I Cacciatori di frodo

Cronache di Arda: I Cacciatori di Frodo è una straordinaria continuazione del fantasy ispirato alla Terra di Mezzo, che promette emozioni e profondità ancora maggiori rispetto al precedente capitolo. Dopo la caduta dell’Oscuro, un nuovo pericolo minaccia l’equilibrio di Arda, e il Regno Nascosto degli Elfi sembra essere la chiave per comprendere questa nuova minaccia.

In questa avventura, due eroi improbabili si mettono nuovamente in viaggio, ignari di ciò che li attende. Solo l’aiuto di amici esperti come i Cacciatori potrà aiutarli a risolvere l’intricata vicenda che li coinvolge. L’intervento di artisti del calibro di Fabio Celoni, Paolo Mottura e Donald Soffritti, sui testi di Roberto Arduini, garantisce un’opera meticolosa e appassionante, un sincero tributo alle opere fantasy di Tolkien.

In un’atmosfera tolkeniana reinterpretata con uno stile disneyano, siamo trasportati in un mondo fantastico popolato da Cavalieri Neri, Orchi e Goblin, e dominato dall’Oscuro, il terribile nemico che i nostri protagonisti devono affrontare. La nuova alleanza tra umani, Nani ed Elfi si rivelerà fondamentale per fronteggiare le minacce che affliggono Arda, mentre nuovi personaggi e enigmi arricchiscono il racconto, offrendo una lettura avvincente e ricca di colpi di scena.

Attraverso disegni di Umberto Sacchelli e Mirko Babboni, supervisati da Giorgio Cavazzano, Cronache di Arda: I Cacciatori di Frodo ci immerge in un viaggio entusiasmante e avvincente, che esplora le terre elfiche con una combinazione di avventura, humor e suspense. Un’opera straordinaria che rinnova il leggendario mondo creato da Tolkien, offrendo ai lettori un’esperienza magica e indimenticabile.

Il 25 Marzo è il “Tolkien reading Day”

Il 25 Marzo è il Tolkien reading Day (la giornata della lettura di Tolkien) che prende ispirazione al giorno in cui avvenne la caduta di Sauron nella Guerra dell’Anello e che segna anche il passaggio dalla Terza alla Quarta Era. Il primo “Tolkien reading Day” fu organizzato dalla Tolkien Society nel 2003 per incoraggiare i fan a celebrare e promuovere la vita e le opere di J.R.R. Tolkien.

John Ronald Reuel Tolkien, nato il 3 gennaio del 1892 presso Bloemfontein capoluogo dello Stato Libero dell’Orange è forse l’autore che più ha influenzato la cultura popolare dell’ultimo secolo. Le sue opere sono arrivate anche alle generazioni più giovani, grazie alle trasposizioni cinematografiche del regista Peter Jackson.

Prima di diventare un importante professore di Oxford e prima di scrivere i suoi capolavori, J.R.R. Tolkien era un giovane studioso di filologia inglese, arruolatosi volontario per combattere in Francia nella Prima Guerra Mondiale ha vissuto gli orrori della trincea che lo portarono a cambiare profondamente, ripudiò infatti i conflitti e dedicò tutta la sua vita all’amore per sua moglie Edith, all’insegnamento e alla creazione letteraria.

Durante il  periodo di insegnamento ad Oxford iniziò la stesura dei primi lavori realizzando l’intero nucleo narrativo della Saga dell’Anello. Il primo libro è “Lo Hobbit”, pubblicato nel 1936 che rappresenta l’inizio di un epico e iconico ciclo di romanzi che Tolkien scriverà in circa quindici anni, considerato da subito considerato una pietra miliare del genere, Lo Hobbit fu il fulcro dell’elaborazione del regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo.  Il Signore degli Anelli,  ambientato alla fine della Terza Era dell’immaginaria Terra di Mezzo, è stato scritto a più riprese tra il 1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955.  Vincitore dell’International Fantasy Award e del Prometheus Hall of Fame Award, il romanzo è stato dichiarato ​​libro preferito del millennio dai clienti Amazon nel 1999 e il romanzo più amato della Gran Bretagna di tutti i tempi dalla BBC The Big Read nel 2003. Il suo adattamento cinematografico vede un cast stellare che includeva Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Liv Tyler, Sean Astin e Orlando Bloom. La trilogia de Il Signore degli Anelli ha ottenuto 17 premi Oscar, incluso quello per il miglior film. Dopo “Il Signore degli Anelli”, Tolkien scrive anche diversi saggi sulla fiaba e sui miti celtici (“Tree and Leaf”, “Albero e Foglia”, 1955), racconti brevi (“On Fairy-Stories” e “Leaf by Niggle”, rispettivamente del 1938 e 1939) e infine due romanzi lunghi, ovvero “The Adventures of Tom Bombadil” (1962) e “The Homecoming of Beorthnoth Beorhthelm’s Son” (1975). John Ronald Reuel Tolkien muore a Bounemouth, presso lo Hampshire, il 2 settembre 1973.

La bellezza de Il Signore degli Anelli e di tutte le opere ambientate ad Arda (Il SimarillionI figli di HurinRacconti IncompiutiLe Avventure di Tom BombadilBeren e Luthien) hanno il potere e la bellezza di una fiaba senza tempo, di una verità sempre attuale, hanno la forza della vita che scorre incessante e luminosa, increspata da pericoli e difficoltà ma sempre ricca di speranza. Amata da un pubblico mondiale e apprezzata da molti artisti (fra cui si ricordino i Beatles, ammiratori estasiati dell’opera i quali ne proposero, molto prima dei film di Peter Jackson, la trasposizione cinematografica al grande Stanley Kubrick, con la clausola di far parte del cast), l’opera di Tolkien è oggi custodita e costantemente rielaborata dal figlio Christopher, al quale il padre ha affidato tutto il suo patrimonio letterario e grazie al cui impegno e dedizione molte opere hanno visto la luce della pubblicazione postuma. Entusiasmante, coinvolgente e meravigliosa, quella de Il Signore degli Anelli è un’avventura al di là del tempo e dello spazio, dove realtà e immaginazione si fondono dando vita ad un sogno interminabile.

Un appassionato di hobbit realizza il suo sogno

Avete mai sognato di vivere nella Terra di Mezzo, tra gli hobbit? Se la risposta è sì, allora la storia di questo signore vi farà sognare ad occhi aperti.

Dopo aver terminato la sua carriera lavorativa, Stuart Grant, un bisnonno di 90 anni, appassionato delle opere di Tolkien, ha deciso di realizzare il suo sogno: costruire una casa di hobbit nel suo giardino.

La casa è stata ricavata da una vecchia cantina e da un seminterrato, e si trova a circa 1,2 metri sotto il livello del suolo. L’ingresso è una graziosa porta verde, simile a quella dei film di Peter Jackson.

L’interno della casa è arredato in stile hobbit, con elementi naturali come pietra e legno. La camera da letto è piccola, ma confortevole, e il calore è garantito da un camino aperto. I servizi igienici sono anch’essi in stile hobbit, ma non mancano di comfort.

L’uomo vive nella sua casa di hobbit da diversi anni ed è molto felice. Dice di sentirsi come se fosse tornato a casa, e di trovare nella sua dimora pace e tranquillità.

La sua casa è diventata una vera attrazione, e viene visitata da persone da tutto il mondo. È un esempio di come la passione e la creatività possano trasformare un sogno in realtà.

Ma ci credete che questa ‘Hobbit House’ è la creazione di un fan di Tolkien che però non ha mai visto la trilogia cinematografica de “il Signore degli Anelli”?

Come realizzare una casa di hobbit

Se anche voi sognate di vivere in una casa di hobbit, ci sono alcune cose da tenere a mente. Innanzitutto, è importante scegliere un terreno adatto, che sia in piano o con una leggera pendenza. La casa dovrà essere costruita sotto il livello del suolo, per imitare le vere dimore degli hobbit.

Per quanto riguarda i materiali, è consigliabile utilizzare pietra e legno, che sono i materiali tradizionali utilizzati dagli hobbit. L’interno della casa può essere arredato con mobili e oggetti in stile hobbit, che si possono trovare in negozi specializzati o online.

Realizzare una casa di hobbit può essere un progetto impegnativo, ma è sicuramente gratificante. Se avete la passione per gli hobbit e il fai da te, non lasciatevi scoraggiare e mettetevi all’opera!

Le fonti bibliografiche e le ispirazioni di Tolkien per il Signore degli Anelli

Il Signore degli Anelli è un’opera monumentale, che ha affascinato generazioni di lettori di tutto il mondo. La sua ricchezza di dettagli, la sua complessità e la sua capacità di trasportare il lettore in un mondo fantastico sono frutto di un’attenta ricerca e di una profonda ispirazione.

Le fonti bibliografiche

Tolkien era un uomo di vasta cultura, e le sue opere sono permeate da riferimenti a miti, leggende e tradizioni di tutto il mondo. Tra le fonti bibliografiche che hanno influenzato il Signore degli Anelli, si possono citare:

  • La mitologia nordica: Tolkien era un grande appassionato della mitologia norrena, e molti elementi del Signore degli Anelli, come la figura di Gandalf o la simbologia dell’anello, sono ispirati a questa tradizione.
  • La mitologia celtica: Tolkien era anche affascinato dalla mitologia celtica, e ne ha ripreso alcuni elementi, come la figura della fata o l’uso della magia.
  • La letteratura medievale: Tolkien era un profondo conoscitore della letteratura medievale, e molti elementi del Signore degli Anelli, come la struttura narrativa o il mondo immaginario, sono ispirati a questa tradizione.
  • La Bibbia: Tolkien era un cristiano devoto, e la Bibbia è una fonte importante di ispirazione per il Signore degli Anelli. Ad esempio, la figura di Gandalf è ispirata al profeta Elia, e la storia di Frodo è un’allegoria del viaggio spirituale dell’uomo.

Le ispirazioni personali

Oltre alle fonti bibliografiche, Tolkien ha tratto ispirazione anche dalla sua personale esperienza di vita. Ad esempio, la sua infanzia in campagna ha contribuito a creare l’atmosfera magica del mondo di Arda, mentre la sua esperienza della Prima Guerra Mondiale ha influito sulla descrizione della guerra del Signore degli Anelli.

Conclusione

Il Signore degli Anelli è un’opera complessa e ricca di significati, che ha saputo affascinare generazioni di lettori. La sua ricchezza di dettagli, la sua complessità e la sua capacità di trasportare il lettore in un mondo fantastico sono frutto di un’attenta ricerca e di una profonda ispirazione.

Alcune curiosità

  • Tolkien ha iniziato a scrivere il Signore degli Anelli nel 1937, ma l’opera è stata pubblicata solo nel 1954, in tre volumi.
  • Tolkien ha lavorato al Signore degli Anelli per circa quindici anni, e ha scritto più di 1.000 pagine di manoscritto.
  • Il Signore degli Anelli è stato tradotto in più di 38 lingue ed è uno dei libri più venduti di tutti i tempi.

The Lord of the Rings: Return to Moria, data di uscita e trailer di gameplay

The Lord of the Rings: Return to Moria, il survival cooperativo ambientato nel mondo de Il Signore degli Anelli, ha finalmente una data di uscita ufficiale. Il gioco sarà disponibile in anteprima su PC e PlayStation 5 il 24 ottobre 2023, mentre su Xbox Series X|S arriverà nei primi mesi del 2024.

In occasione della Gamescom 2023, lo sviluppatore Free Range Games e il publisher North Beach Games hanno annunciato che Return to Moria sarà disponibile in versione digitale per PC e PlayStation 5 il 24 ottobre 2023. L’edizione fisica per PlayStation 5 sarà invece disponibile a partire dal 5 dicembre. I possessori di Xbox Series X|S dovranno aspettare ancora un po’, visto che la data di uscita su questa piattaforma non è ancora stata rivelata ufficialmente.

Per combattere l’attesa, Free Range Games ha pubblicato un nuovo trailer di gameplay di 13 minuti, che mostra in dettaglio le meccaniche di gioco di Return to Moria.

The Lord of the Rings: Return to Moria - 13 Minutes of Exclusive Gameplay | gamescom 2023

Il gioco ci permetterà di vivere una nuova avventura di genere survival crafting ambientata nella Quarta Era de Il Signore degli Anelli. I giocatori vestiranno i panni di alcuni nani che dovranno avventurarsi all’interno della città perduta di Moria, l’antica capitale del regno dei nani della Terra di mezzo.

The Lord of the Rings: Return to Moria è un gioco molto atteso dai fan della saga, che potranno finalmente mettere le mani su questo titolo a partire dal prossimo ottobre.

69° Anniversario de “Il Signore degli Anelli”

Il 29 luglio 1954 vedeva per la prima volta la luce nelle librerie l’opera magna di J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli. Un libro che, più de lo Hobbit, ha segnato la prima metà del XX secolo. È infatti grazie a Tolkien che nella letteratura Europea e Mondiale nasce un genere letterario tutto nuovo. Pubblicato a distanza di molti anni rispetto alle avventure di Bilbo Baggins, forse non ebbe lo stesso strepitoso successo.Il Signore degli Anelli, infatti ci trasporta lontani da quel mondo fiabesco e sognante de Lo Hobbit, dove spesso e volentieri la narrazione si interrompe con canzoni e filastrocche.

The Lord of Rings (questo il suo titolo in lingua originale), ci mostra una Terra di Mezzo (Middle Earth) più cruda, che si trova a combattere per la sua stessa sopravvivenza e per quella dei suoi abitanti e che spesso e volentieri ci mostra sprazzi di un passato fatto di lotte e guerre ancor più sanguinose , verso nemici molto più potenti e pericolosi dello Stesso Sauron. Si percepisce in quest’opera, l’intenzione di Tolkien di creare un mondo attorno alle lingue da lui inventate e la voglia di fornire alla sua Terra. L’Inghilterra una saga di cui è sprovvista, desiderio che poi verrà concretizzato nelle varie stesure del Silmarillion e ancor prima dei Racconti Ritrovati, entrambi pubblicati postumi e curati da uno dei figlio Christopher Tolkien.Auguriamo dunque un buon compleanno a quest’opera che ci ha fatto sognare e che ha tenuto sveglie a fantasticare svariate generazione, con la speranza che non tramonti mai!

P.S: una piccola chicca per chi fosse curioso e volesse approfondire e buttarsi a capofitto in questo mondo fantastico:

Le 20 cose da sapere sul Signore degli Anelli

Magic: The Gathering – Il Signore degli Anelli: Racconti della Terra di Mezzo

Oggi è stato rilasciato Magic: The Gathering – Il Signore degli Anelli: Racconti della Terra di Mezzo, l’ultima espansione del famoso gioco di carte collezionabili, dedicata alla trilogia classica di J.R.R. Tolkien. Questo non è certo il primo “crossover” che Wizards of the Coast realizza, poiché negli ultimi mesi ha prodotto Mazzi a tema Transformers, Warhammer 40,000, Fortnite, Street Fighter, Walking Dead, Stranger Things e molti altri per la linea di Magic chiamata Mondi Altrove. Risulta quindi meno sorprendente del solito!

Tra le nuove meccaniche dell’espansione c’è “L’Anello ti tenta”. Certi tipi di carte attiveranno questa meccanica, permettendo al giocatore di ricevere un emblema chiamato L’Anello. Viene prestata particolare attenzione a una specifica carta-guida che deve essere tenuta in campo, in modo che gli effetti siano chiari. Ogni volta che l’emblema viene attivato, la creatura designata come Portatrice dell’Anello guadagnerà nuove abilità, ma che potrebbero essere pagate dal giocatore stesso, anche con punti vita. Si presenta anche la meccanica del Cibo, sfruttata proprio dalle creature degli Hobbit. Ad esempio, “La Seconda Colazione” permette di creare una carta pedina di Cibo, che può essere sacrificata per dare al giocatore 3 punti vita. Bisogna fare attenzione, però, perché non sono solo gli hobbit ad essere interessati al cibo e alla sua importanza nella Terra di Mezzo. Tra le carte ci sono anche mostri e creature che cercano di ottenere questo ben di Dio (come un delizioso hobbit). Un’altra meccanica chiamata Ammasso Orchi, già vista in passato, è stata riproposta, questa volta in versione orchesca. Questo meccanismo evoca una pedina Armata Orchesca 0/0 che, grazie ad effetti speciali di carte specifiche, si potenzia continuamente con segnalini +1/+1, diventando quindi sempre più spaventosa.

Inoltre, è stato possibile vedere le terre base della Terra di Mezzo come carte Mana. La galleria mostra le 5 terre base, tra cui spiccano le Rive dell’Anduin (utilizzate come Isola), il picco Caradhras con il suo Passo Cornorosso (trasformato in Montagna) e le Paludi Morte (indovinate un po’ cosa diventano?). Ci sono due varianti per ogni tipo di terra.

La Wizards of the Coast aveva già mostrato alcune delle nuove carte Showcase Ring, ovvero versioni alternative delle carte originali con l’incisione dell’Unico Anello. La Compagnia dell’Anello è quasi al completo, anche se personaggi come Gandalf hanno più varianti disponibili (Gandalf il Grigio, il Bianco e l’Amico della Contea). Nella galleria si possono vedere Sauron, Aragorn e Gandalf il Bianco, con rarità “Rara Mitica”. C’è anche una novità per i collezionisti, le nuove Carte Scena senza bordo. Queste carte, messe una fianco all’altra, formano scene epiche dai romanzi, come ad esempio la Battaglia dei Campi del Pelennor, composta da ben 18 carte disposte su tre file da 6.

E infine, per fare la felicità dei collezionisti, ci sono ben nove diverse illustrazioni dei Nazgul, proprio come nel libro. Sono state mostrate diverse nuove carte in arrivo a fine giugno, e sia i collezionisti che i giocatori possono farsi un’idea di ciò che li aspetta, sia per quanto riguarda le nuove meccaniche che il set presenta.

Per celebrare il lancio e attrarre nuovi giocatori, Wizards of the Coast ha creato un Kit Iniziale che include due mazzi e due carte speciali Foil (Aragorn & Arwen per un mazzo, Sauron per l’altro), perfetto per imparare a giocare. Ma c’è anche un dettaglio unico e geniale dal punto di vista del marketing: una bustina di carte conterrà l’Unico Anello, una carta Foil premium con lamina d’oro in rilievo, numerata 1 di 1 e scritte in elfico. Questa carta è presente solo nelle bustine Collector Booster in lingua inglese, che sono tra le più costose disponibili oggi. Ci sono altre carte con l’Unico Anello, ma questa è l’unica con le scritte in elfico e una numerazione limitata. La probabilità di trovarla è estremamente bassa, e alcuni collezionisti erano già disposti a pagare cifre folli per averla già prima del lancio del set. Si dice che un collezionista, Francisco Rubio, proprietario del negozio di carte Gremio de Dragones a Valencia, abbia offerto 2 milioni di euro (2,2 milioni di dollari) per ottenerla, includendo anche un viaggio a Valencia e una paella in uno dei ristoranti locali. Ora, immaginate la vostra faccia se troverete questa carta in una bustina. Coltiverete lo spirito del collezionista e la custodirete gelosamente, sussurrando di tanto in tanto “il mio tesoooooro”. Su Amazon, potete trovarla a 27€.

Si passa poi alle Buste dell’Espansione, il modo più tradizionale per collezionare il nuovo set. Qui i prezzi si fanno “interessanti”: una singola bustina costa 9€, mentre una scatola di bustine dell’espansione, con 30 bustine e una carta bonus Foil, può arrivare fino a 270€. Di solito, a questo prezzo, si comprano le scatole Collector Booster, molto ambite dai collezionisti.

Fantasy nella Torre. Viaggio nella vita e nell’opera di J.R.R. Tolkien

Vite di Sogni presenta l’evento “Fantasy nella Torre”  dedicato ai bambini e ai ragazzi della Scuola Primaria di primo e secondo grado: un viaggio nella Vita e nell’opera di J.R.R.Tolkien aspetta i giovani “hobbit” in questa iniziativa culturale patrocinata dal Comune di Noale. Nata da un progetto di Vite di Sogni, questa manifestazione si svolgerà presso la Torre delle Campane di Noale (VE), in Piazza Castello, dal 2 all’11 giugno 2023. Durante il percorso espostivo saranno svelati i segreti della vita di J.R.R. Tolkien , il padre della letteratura Fantasy, in una rassegna di illustrazioni di Maria Distefano, tratte dalla Biografia illustrata “L’Albero e il Mago” edita da l’Arco e la Corte e dai “Tarocchi Perduti” di Eterea Edizioni, opere scritte da Paola Ancilotto e con la veste grafica di Carmen Perin.

John Ronald Reuel Tolkien, nato il 3 gennaio del 1892 presso Bloemfontein capoluogo dello Stato Libero dell’Orange è forse l’autore che più ha influenzato la cultura popolare dell’ultimo secolo. Le sue opere sono arrivate anche alle generazioni più giovani, grazie alle trasposizioni cinematografiche del regista Peter Jackson.

Prima di diventare un importante professore di Oxford e prima di scrivere i suoi capolavori, J.R.R. Tolkien era un giovane studioso di filologia inglese, arruolatosi volontario per combattere in Francia nella Prima Guerra Mondiale ha vissuto gli orrori della trincea che lo portarono a cambiare profondamente, ripudiò infatti i conflitti e dedicò tutta la sua vita all’amore per sua moglie Edith, all’insegnamento e alla creazione letteraria.

Durante il  periodo di insegnamento ad Oxford iniziò la stesura dei primi lavori realizzando l’intero nucleo narrativo della Saga dell’Anello. Il primo libro è “Lo Hobbit”, pubblicato nel 1936 che rappresenta l’inizio di un epico e iconico ciclo di romanzi che Tolkien scriverà in circa quindici anni, considerato da subito considerato una pietra miliare del genere, Lo Hobbit fu il fulcro dell’elaborazione del regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo. Il Signore degli Anelli,  ambientato alla fine della Terza Era dell’immaginaria Terra di Mezzo, è stato scritto a più riprese tra il 1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955.  Vincitore dell’International Fantasy Award e del Prometheus Hall of Fame Award, il romanzo è stato dichiarato ​​libro preferito del millennio dai clienti Amazon nel 1999 e il romanzo più amato della Gran Bretagna di tutti i tempi dalla BBC The Big Read nel 2003. Il suo adattamento cinematografico vede un cast stellare che includeva Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Liv Tyler, Sean Astin e Orlando Bloom. La trilogia de Il Signore degli Anelli ha ottenuto 17 premi Oscar, incluso quello per il miglior film. Dopo “Il Signore degli Anelli”, Tolkien scrive anche diversi saggi sulla fiaba e sui miti celtici (“Tree and Leaf”, “Albero e Foglia”, 1955), racconti brevi (“On Fairy-Stories” e “Leaf by Niggle”, rispettivamente del 1938 e 1939) e infine due romanzi lunghi, ovvero “The Adventures of Tom Bombadil” (1962) e “The Homecoming of Beorthnoth Beorhthelm’s Son” (1975). John Ronald Reuel Tolkien muore a Bounemouth, presso lo Hampshire, il 2 settembre 1973.

La bellezza de Il Signore degli Anelli e di tutte le opere ambientate ad Arda (Il SilmarillionI figli di HurinRacconti IncompiutiLe Avventure di Tom BombadilBeren e Luthien) hanno il potere e la bellezza di una fiaba senza tempo, di una verità sempre attuale, hanno la forza della vita che scorre incessante e luminosa, increspata da pericoli e difficoltà ma sempre ricca di speranza. Amata da un pubblico mondiale e apprezzata da molti artisti (fra cui si ricordino i Beatles, ammiratori estasiati dell’opera i quali ne proposero, molto prima dei film di Peter Jackson, la trasposizione cinematografica al grande Stanley Kubrick, con la clausola di far parte del cast), l’opera di Tolkien è oggi custodita e costantemente rielaborata dal figlio Christopher, al quale il padre ha affidato tutto il suo patrimonio letterario e grazie al cui impegno e dedizione molte opere hanno visto la luce della pubblicazione postuma. Entusiasmante, coinvolgente e meravigliosa, quella de Il Signore degli Anelli è un’avventura al di là del tempo e dello spazio, dove realtà e immaginazione si fondono dando vita ad un sogno interminabile.

Su prenotazione, per i bambini e i ragazzi ci sarà una guida alla mostra con lettura animata e laboratori didattici. Per informazioni: 041.5897268/275, L’evento “Fantasy nella Torre. Viaggio nella vita e nell’opera di J.R.R. Tolkien” è diviso in due parti
  • Gli alunni che aderiranno, saranno accolti nella bellissima Torre delle Campane dal1’autrice Paola Ancilotto e dall’illustratrice Maria Distefano, le quali faranno per loro una lettura animata del libro “L’Albero e il Mago” (L’Arco e la Corte Editore), biografia illustrata dell’autore del Signore degli Anelli, J. R .R .Tolkien. Seguirà la guida alla mostra di illustrazione: salendo via via nella Torre si incontreranno i principali personaggi del vastissimo universo immaginario creato dallo scrittore.
  • In cima alla Torre, alla fine del percorso, gli alunni parteciperanno ad un laboratorio artistico a tema (distinto per fasce d’età), della durata di 45 minuti circa, condotto dall’illustratrice Maria Distefano con la collaborazione della Graphic Design Carmen Perin.

 

 

Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere (prima serie)

Il significato del titolo della serie de “Il Signore degli Anelli” non sfuggirà ai fan di  J.R.R. Tolkien. “Gli Anelli del Potere” indentifica immediatamente una storia epica che salda insieme gli eventi più importanti della Seconda Era di Tolkien: la forgiatura degli iconici anelli. Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere (The Lord of the Rings: The Rings of Power) è stata creata da J. D. Payne e Patrick McKay, basata sulle appendici del romanzo Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien. 

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere - Teaser Trailer | Prime Video

Gli showrunner J.D. Payne & Patrick McKay hanno spiegato:

“… il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere unisce tutte le storie principali della Seconda Era della Terra di Mezzo: la forgiatura degli anelli, l’ascesa di Sauron l’Oscuro Signore, l’epica storia di Númenor e l’Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini…Sino ad oggi, gli spettatori hanno visto sullo schermo solamente la storia dell’Unico Anello – ma prima che ce ne fosse uno, ce n’erano molti… e siamo entusiasti di condividere la loro epica storia”.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere di Prime Video ha portato per la prima volta sugli schermi le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo. Questo dramma epico si svolge migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, e porterà gli spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità.

Gli eventi mostrati nella serie sono ambientati durante la Seconda Era della Terra di Mezzo, migliaia di anni prima degli eventi raccontati ne Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.

La serie, lanciata in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori in tutto il mondo, ha come executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, J.A. Bayona, Belén Atienza, Justin Doble, Jason Cahill, Gennifer Hutchison, Bruce Richmond e Sharon Tal Yguado, e i produttori Ron Ames e Christopher Newman. Wayne Che Yip è co-executive producer e regista con J.A. Bayona e Charlotte Brändström.

 

Moltissimi elementi della serie sono stati realizzati artigianalmente e, allo stesso modo, Prime Video ha deciso di forgiarne fisicamente il titolo nella fonderia di un fabbro, versando rovente metallo fuso in legno intagliato a mano con la forma delle lettere. Un processo catturato in slow motion per un live-action video. Il logotitolo realizzato su misura è stato creato in metallo argentato con versi elfici incisi su ciascun carattere.

YouTube video player

 

Amazon ha dichiarato che la sua attesissima serie “Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere” ha conquistato più di 25 milioni di spettatori nel mondo nel suo primo giorno di messa in onda lo scorso 04 settembre 2022, battendo tutti i record precedenti e divenendo il più grande debutto nella storia di Prime Video. 

Jennifer Salke, head of Amazon Studios, ha commentato

 

“È in qualche modo appropriato che le storie di Tolkien – tra le più popolari di tutti i tempi e che molti considerano la vera origine del genere fantasy – ci abbiano condotto sino a questo momento d’orgoglio… Sono molto grata al Tolkien Estate – e ai nostri showrunner J.D. Payne e Patrick McKay, al produttore esecutivo Lindsey Weber, al cast e alla crew – per il loro instancabile impegno collettivo e la loro sconfinata energia creativa. E sono le decine di milioni di fan che hanno visto la serie – chiaramente appassionati quanto noi della Terra di Mezzo – la reale misura del nostro successo”.

 

 

Il Signore degli Anelli è un fenomeno culturale che ha catturato l’immaginazione di generazioni di fan, sia attraverso il libro sia sul grande schermo. L’opera letteraria è stata vincitrice degli International Fantasy Award e del Prometheus Hall of Fame Award, nel 1999 il romanzo de Il Signore degli Anelli è stato nominato dai clienti Amazon come il libro preferito del millennio e, nel 2003, dal programma della BBC The Big Read come il romanzo più amato di tutti i tempi in Gran Bretagna. Gli adattamenti cinematografici di New Line Cinema e del regista Peter Jackson, hanno guadagnato in tutto a livello mondiale una somma pari quasi a 6 miliardi di dollari. Con un cast stellare tra cui Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Liv Tyler, Sean Astin e Orlando Bloom, la trilogia de Il Signore degli Anelli  ha conquistato un totale di 17 premi Oscar, tra cui anche l’Oscar al miglior film.

Laura “Penelope” Gattin, la magia della creatività

Laura Penelope Gattin è una talentuosa cosplayer di Ferrara che abbiamo conosciuto sul web e di cui vogliamo condividere con voi la splendida creatività. Laureata in Economia e di professione impiegata, Laura nonostante studi e professione poco attinenti all’arte, ha una passione di lunga data per anime, manga, film (in particolare appartenenti al settore Fantasy), per la cultura nipponica e, ovviamente, per il cosplay. Relativamente a quest’ultimo, la svolta che l’ha portata a far parte di tale mondo, è giunta nel 2019, con la prima partecipazione da spettatrice al Lucca Comics & Games, dove ha potuto per la prima volta assistere a questa magia, ripromettendosi di tornare dall’anno successivo come cosplayer.

Il primo “amore” sono stati per lei i cartoni animati trasmessi negli anni ’80, e proprio per celebrare alcuni dei suoi favoriti ha scelto di portare in vita i personaggi di Pollon (“Pollon Combina Guai”), Lamù e Yu Morisawa (“L’Incantevole Creamy)”; successivamente, in seguito all’uscita delle versioni cinematografiche delle più famose opere Tolkieniane, ha avuto una vera folgorazione per i personaggi elfici de “Il Signore Degli Anelli”, diventati per lei di grande ispirazione, a cui ha dedicato un continuo lavoro di miglioramento al fine di renderli il più credibili possibile.

Tra questi ultimi Galadriel è in assoluto il suo personaggio prediletto, quello a cui si sente più legata e con il quale si sente più in sintonia. Della Custode di Nenya ha impersonato due versioni (anche se in realtà il primo Cosplay della Saga che ha interpretato, è stato Tauriel da “Lo Hobbit”). Laura racconta che, nonostante il suo sogno fosse portare in scena la Dama di Lothlorien fin dal principio, ne aveva una tale venerazione e la considerava così complessa e lontana dalla sua immagine fisica, da dover elaborare questo progetto per due anni prima di convincersi a tentarne la preparazione. 

Altri personaggi da lei interpretati sono le vampire Selene e Sonja dalla saga di “Underworld”, Uhura da “Star Trek Beyond” e Diane della serie anime “The Seven Deadly Sins” / “Nanatsu no taizai”. Dalle ultime idee è nato anche un personaggio Steampunk, con un piccolo richiamo al suo grande amore per i felini.

 Per la realizzazione degli abiti e degli accessori per i suoi cosplay, Penelope si affida a sarte professioniste e cos-maker di fiducia, in quanto, suo malgrado, non ha potuto finora formarsi con competenze sartoriali. Poterli creare personalmente sarebbe per lei una grande soddisfazione, tuttavia al momento, in considerazione del poco tempo a disposizione, preferisce concentrarsi su interpretazione e make-up, che ritiene comunque elementi non meno importanti.

Laura svela di avere una visione del cosplay di tipo “purista”, per cui pensa che per essere bravi cosplayer siano fondamentali innanzitutto la passione per il personaggio (si dovrebbe sentire secondo lei una connessione, un legame con chi si rappresenta), lo studio delle sue caratteristiche sia fisiche che caratteriali, l’attenzione al dettaglio e la fedeltà nella rappresentazione. Su tali basi, a suo avviso, il risultato finale è legato a diversi fattori, non solo alla qualità dei costumi e degli accessori, al make-up e all’interpretazione, poiché ella ritiene che il cosplay interpretato sia del tutto apprezzabile quando riconoscibile, anche se non perfetto, ma creato nel rispetto delle proprie capacità e dei propri mezzi, con il desiderio di portare alla luce il personaggio amato. Afferma in modo convinto che gli elementi più importanti sono che il personaggio sia riconoscibile e che renderlo reale ci dia gioia e ci permetta di abbandonare per qualche ora problemi e ruoli che a volte ci stanno stretti nella nostra quotidianità.

Per quanto riguarda gli Original, Laura Penelope li considera una categoria a sé del mondo cosplay e pensa che siano generalmente manifestazioni di grandi capacità artistiche, meravigliose quando non snaturano il personaggio scelto. Secondo il suo parere dovrebbero essere valutati (in particolare nei contest per esempio) come una categoria a parte, in quanto la caratteristica dell’aderenza al personaggio (fondamentale nel cosplay classico) viene a mancare. Personalmente non ama invece quando si usa il termine “Original” per giustificare cosplay improvvisati, senza un reale progetto e una costruzione sensata del personaggio.

La nostra cosplayer partecipa solitamente a pochi eventi nel corso dell’anno (in genere cinque/sei) e predilige quelli all’aperto, in particolare Il Magico Mondo del Cosplay che si svolge al Parco Giardino Sigurtà, la Fiera Comics di San Marino e il Lucca Comics & Games.

Relativamente all’evoluzione del cosplay negli ultimi anni, Laura ha l’impressione che ci sia sempre più un orientamento verso un ampliamento della concezione stessa del termine, che partendo dal rappresentare una trasposizione fedele di un personaggio di anime/manga/serie tv/videogames nella realtà, si è andato ad ampliare includendo sempre nuove categorie quali ad esempio Impersonators di personaggi famosi (attori, cantanti, personaggi pubblici),  Original, versioni Genderbender , alcune versioni Steampunk (lo Steampunk vero e proprio lo considera una categoria a sé). Con un sorriso si rifiuta di considerare nella categoria i cosiddetti “Free Hugs” e i pigiamoni 😊. Un altro cambiamento che sta progressivamente avvenendo è probabilmente la riduzione dell’età media dei cosplayer (molti più giovani entrano a fare parte di questo mondo). Laura considera inoltre uno sviluppo di questo mondo anche la nascita di nuovi business che ne derivano: nuove forme di “artigianato specializzato” (figure che spesso nascono proprio come cosplayer e poi si dedicano a varie creazioni e lavorazioni di materiali diversi e specifici in questo campo), che si occupano della creazione di costumi (diversa dalla sartoria classica per materiali, tessuti, forme), oggetti, accessori e parrucche per citare alcuni esempi.  

In questo cambiamento hanno sicuramente contribuito in maniera importante i mezzi tecnologici di comunicazione e i social network: la possibilità di mettere in contatto persone lontane con gli stessi interessi, di creare comunità virtuali, di mostrare ad altri il proprio lavoro, di confrontarsi, di informarsi su eventi del settore ed anche su attività specifiche ad esso connesse. Una tale crescita e diversificazione sarebbe stata quasi impossibile senza le tecnologie attualmente disponibili che rendono tutto virtualmente vicino e disponibile.

Tornando alla presentazione di Laura Penelope, è possibile dire che non c’è connessione tra la sua vita professionale e da cosplayer, ella ritiene infatti che questa passione sia il proprio modo di manifestare il lato artistico che possiede e che non può esprimere nelle attività quotidiane. È convinta che il cosplay abbia avuto un impatto positivo nella sua vita sociale, permettendole di far fronte alla sua timidezza, di conoscere ed apprezzare una grande varietà di persone, anche geograficamente molto distanti da lei, con passioni ed interessi comuni, alcune delle quali sono diventate cari amici. Secondo lei fare cosplay facilita non solo la socializzazione, in quanto ci si sente più liberi e più vicini a persone con cui si riesce a condividere ciò che si ama, ma aiuta anche ad esporsi di più verso gli altri, a confrontarsi e a lavorare su se stessi. Anche in questo settore a  volte purtroppo si è costretti ad imbattersi in persone che, per non conoscenza del mondo del cosplay o per mentalità chiusa o arretrata, muovono critiche ingiustificate contro questo hobby e sottovalutano l’impegno e i sacrifici che si fanno per poter dare alla luce un personaggio che si ama, ma Laura è convinta che non si debba dare credito a tali giudizi, spesso dovuti all’incapacità di comprendere qualcosa di nuovo, ma ci si debba concentrare su quanto di positivo questo il cosplay possa regalare: la soddisfazione di rendere reale un personaggio che ci ha conquistato, la possibilità di stringere nuove amicizie, il rendere felice qualcuno che apprezza ciò che si è creato, la sensazione di libertà di uscire dal quotidiano, i sorrisi dei bambini quando vedono qualcosa di magico divenuto realtà.

Penelope non si ritiene in una posizione tale da poter dare consigli ad altri cosplayer, ma ci tiene ad invitare coloro che sono interessati ad affacciarsi al mondo del cosplay a non temere limiti e giudizi, a scegliere con il cuore e fare del proprio meglio per poter conoscere questa passione coinvolgente e questo mondo fantastico e variegato.

Con un ultimo pensiero ringrazia Satyrnet per l’opportunità e lo spazio dedicatole, gli utenti per l’attenzione rivolta alla sua presentazione, e invita chi ancora non la conoscesse a visitare la sua pagina Instagram ed il suo profilo cosplay su Facebook, entrambi sotto il nome di Laura Penelope Gattin, con la speranza che possiate apprezzare i suoi lavori.

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