La Terra di Mezzo torna a vibrare. Dopo mesi di speculazioni e silenzi, Amazon Prime Video ha finalmente acceso la fiaccola dell’attesa: la terza stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è ufficialmente in produzione e promette di portarci nel cuore più oscuro e drammatico della Seconda Era. Le riprese sono in corso agli Shepperton Studios, nel Regno Unito, nuovo quartier generale della serie che, stagione dopo stagione, si candida sempre più a essere il kolossal televisivo fantasy definitivo.
Dove ci eravamo lasciati
Il finale della seconda stagione aveva chiuso i battenti con una nota amara: la battaglia di Eregion, segnata dallo scontro feroce tra Elfi e Orchi, aveva rivelato quanto profonda fosse la rete di inganni tessuta da Sauron. Tra le macerie della guerra e i destini spezzati, un dettaglio aveva catturato l’attenzione dei fan: la consegna a Elendil di una spada leggendaria da parte della regina Míriel. Ora, a distanza di anni dagli eventi narrati finora, la terza stagione ci trasporterà direttamente nel cuore della Guerra fra gli Elfi e Sauron, il vero crocevia che segnerà la nascita dell’Oscurità e la disperata resistenza della Luce.
The sword of the Faithful. pic.twitter.com/dL9erhNJdC
— The Lord of the Rings (@TheRingsofPower) September 10, 2025
Il ritorno di Elendil e la Spada dei Fedeli
Il teaser diffuso da Prime Video, breve ma carico di simbolismo, ha mostrato Elendil (interpretato da Lloyd Owen) mentre brandisce la cosiddetta Spada dei Fedeli. Secondo molti, si tratta di una reinterpretazione di Narsil, l’arma che alla fine della Seconda Era spezzerà l’Unico Anello dalla mano di Sauron.
Che si tratti di un cambio di nome o di una scelta narrativa per sottolineare l’unità dei Númenóreani fedeli a Elendil, poco importa: quella lama è destinata a entrare nella leggenda, e i fan già pregustano il momento in cui il mito incontrerà la storia.
Vecchie glorie e nuovi volti
Il cast storico torna quasi al completo: Morfydd Clark nei panni di Galadriel, Charlie Vickers come Halbrand/Sauron, Ismael Cruz Córdova nei panni dell’elfo Arondir e Robert Aramayo nel ruolo di Elrond, solo per citarne alcuni. Ma non mancano sorprese: Sam Hazeldine prende definitivamente il posto di Joseph Mawle come Adar, mentre nomi di spessore come Ciarán Hinds, Rory Kinnear e Tanya Moodie arricchiscono la rosa dei personaggi chiave.
E poi ci sono i nuovi arrivi che alimentano le teorie dei fan: Andrew Richardson, elegante e carismatico, che potrebbe incarnare un Elfo in esilio o un nobile Númenóreano; Zubin Varla, perfetto per un consigliere dalla doppia faccia; Adam Young, enigmatico e inquietante, forse destinato a incarnare l’ombra nascente di un apprendista stregone.
La forgiatura dell’Unico: il peccato originale della Terra di Mezzo
Se c’è un evento che definisce la Seconda Era, è la creazione dell’Unico Anello. La terza stagione si concentrerà proprio su questo momento di svolta: Sauron, ancora nella sua fase manipolatrice e “artigiana”, non ha ancora la piena conoscenza necessaria per forgiare l’arma definitiva. Per completare il suo progetto, ha bisogno delle competenze di Celebrimbor, e questo legame forzato tra maestro elfico e Signore Oscuro diventa il cuore pulsante della narrazione.
La forgiatura non è solo un gesto tecnico: è un atto mitologico, un rituale di potere destinato a condannare intere generazioni. Vederlo sullo schermo sarà come assistere a un sacrilegio che riscrive il destino di Arda.
Númenor: l’Atlantide della Terra di Mezzo
Un altro tassello centrale sarà il destino di Númenor, l’isola regale che si avvicina pericolosamente alla sua rovina. Ar-Pharazôn, sedotto dalle promesse di grandezza, spingerà il suo popolo verso una caduta epocale che riecheggia il mito di Atlantide. L’affondamento dell’isola sarà una delle sequenze più attese e spettacolari: un evento che segnerà la fine di un’epoca e l’inizio dell’ultima, disperata alleanza tra Elfi e Uomini.
Galadriel, tra vendetta e redenzione
La Galadriel di Morfydd Clark continua a dividere il pubblico, ma la sua caratterizzazione guerriera e impetuosa si prepara a raggiungere nuove vette di intensità. Dopo il confronto con la verità su Halbrand, la sua lotta interiore tra sete di vendetta e ricerca di redenzione potrebbe aprire la strada all’introduzione di Celeborn e Celebrían, gettando le basi per la nascita del futuro regno di Lothlórien.
Produzione da kolossal
Dietro la macchina da presa troviamo un trio di registi d’eccezione: Charlotte Brändström, Sanaa Hamri e Stefan Schwartz, già noto per serie come The Boys e Luther. Alla sceneggiatura, oltre agli showrunner Payne e McKay, collaborano penne come Justin Doble e Ben Tagoe.
Le riprese, iniziate nel maggio 2025, hanno segnato un cambiamento significativo: dalla Nuova Zelanda al Regno Unito. Una scelta che potrebbe modificare il linguaggio visivo della serie, ma che mantiene altissime le aspettative grazie alla cura maniacale di scenografie e costumi.
Quando arriverà la stagione 3?
Non c’è ancora una data ufficiale, ma i pronostici più affidabili parlano di un debutto tra fine 2026 e inizio 2027. L’attesa sarà lunga, ma la promessa è quella di un’esperienza televisiva che non ha nulla da invidiare ai kolossal cinematografici. Con un budget da capogiro e una visione ambiziosa, Gli Anelli del Potere punta a ridefinire ancora una volta il fantasy sul piccolo schermo.
Un’epopea che divide e conquista
C’è chi accusa la serie di essersi allontanata dallo spirito più puro del legendarium di Tolkien, e chi invece la celebra per la sua capacità di reinterpretare la Seconda Era in chiave moderna e spettacolare. Quel che è certo è che la terza stagione si preannuncia come il vero punto di svolta: qui si forgia il mito, qui si decide se la luce avrà ancora la forza di resistere al buio che avanza.
La parola ora passa a voi, amici di CorriereNerd.it. Quale storyline attendete con più ansia? La caduta di Númenor, la forgiatura dell’Unico, o l’evoluzione di Galadriel? Scriveteci le vostre teorie nei commenti e condividete l’articolo: la strada verso Mordor è appena iniziata, e la comunità nerd non può che percorrerla insieme.
