69° Anniversario de “Il Signore degli Anelli”

Il 29 luglio 1954 vedeva per la prima volta la luce nelle librerie l’opera magna di J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli. Un libro che, più de lo Hobbit, ha segnato la prima metà del XX secolo. È infatti grazie a Tolkien che nella letteratura Europea e Mondiale nasce un genere letterario tutto nuovo. Pubblicato a distanza di molti anni rispetto alle avventure di Bilbo Baggins, forse non ebbe lo stesso strepitoso successo.Il Signore degli Anelli, infatti ci trasporta lontani da quel mondo fiabesco e sognante de Lo Hobbit, dove spesso e volentieri la narrazione si interrompe con canzoni e filastrocche.

The Lord of Rings (questo il suo titolo in lingua originale), ci mostra una Terra di Mezzo (Middle Earth) più cruda, che si trova a combattere per la sua stessa sopravvivenza e per quella dei suoi abitanti e che spesso e volentieri ci mostra sprazzi di un passato fatto di lotte e guerre ancor più sanguinose , verso nemici molto più potenti e pericolosi dello Stesso Sauron. Si percepisce in quest’opera, l’intenzione di Tolkien di creare un mondo attorno alle lingue da lui inventate e la voglia di fornire alla sua Terra. L’Inghilterra una saga di cui è sprovvista, desiderio che poi verrà concretizzato nelle varie stesure del Silmarillion e ancor prima dei Racconti Ritrovati, entrambi pubblicati postumi e curati da uno dei figlio Christopher Tolkien.Auguriamo dunque un buon compleanno a quest’opera che ci ha fatto sognare e che ha tenuto sveglie a fantasticare svariate generazione, con la speranza che non tramonti mai!

P.S: una piccola chicca per chi fosse curioso e volesse approfondire e buttarsi a capofitto in questo mondo fantastico:

Le 20 cose da sapere sul Signore degli Anelli

Un villaggio hobbit in Abruzzo

A Bucchianico, in provincia di Chieti, grazie a Nicolas Gentile, un pasticcere di 37 anni appassionato del fantasy e in particolare del Signore degli anelli, sta venendo alla luce, non senza alcune difficoltà, un vero e proprio villaggio Hobbit.

Sicuramente il paesaggio abruzzese con la tranquillità che ne caratterizza la zone rurali e i suoi paesaggi ricchi di montagne e vegetazione non possono che essere una cornice perfetta per questo progetto. Sono proprio queste caratteristiche di vita e paesaggistiche che hanno stuzzicato la fantasia di Nicolas, che ha paragonato gli abruzzesi agli Hobbit per le loro peculiarità di gente che ha dei ritmi lenti e legati alla terra.

Come primo passo Nicolas ha provveduto ad acquistare un terreno dove costruire la sua casa, molto simile a quella di Bilbo Baggins, dove trascorrere il suo tempo libero immerso nella tranquillità che quel luogo gli offre. Per festeggiare questo piccolo successo ha realizzato una sorta di festa inaugurale prendendo spunto dalla festa di compleanno di Bilbo e in molti hanno risposto al suo invito, segno di un grande gradimento da parte della comunità.

Dato il successo iniziale e inaspettato, Nicolas ha cavalcato l’onda e ora vuole trasformare il suo progetto di vita in qualcosa di più ambizioso creando una vera e propria contea, la Contea Gentile. Anche il suo profilo social (anche se questo non è molto Hobbit) ha un certo seguito e la sua pagina ha raggiunto in breve tempo circa 22.000 follower. A settembre verrà lanciato un crowdfunding per permettere a Nicolas, che purtroppo non è riuscito a ottenere finanziamenti perché il suo progetto non è stato considerato abbastanza interessante, la realizzazione del suo sogno da condividere con chi ha un cuore Hobbit. Questo è importante anche ai fini turistici, non solo per lo scopo che Nicolas si propone, ossia quello di ripercorrere una vera e propria esperienza di vita Hobbit portando al tempo stesso alla scoperta della sua regione, per cui non ha importanza in quali vesti verrà riconosciuto il suo progetto a livello burocratico ma quello che conta è il valore aggiunto che propone di offrire.

“Lo Hobbit o la riconquista del tesoro” di J. R. R. Tolkien

“Lo Hobbit o la riconquista del tesoro”, il romanzo di J.R.R. Tolkien che descrive le avventure di Bilbo Baggins e il “furto” dell’anello di Gollum, è stato originariamanete pubblicato nel lontano 21 settembre 1937.

“Se vi piacciono i viaggi fuori del confortevole e accogliente mondo occidentale, oltre il confine delle Terre Selvagge, e poi tornare a casa, e pensate di poter provare un certo interesse per un umile eroe, ecco la storia di questo viaggio e di questo viaggiatore.”

Questo romanzo è considerato il prequel de Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings), pubblicato tra il 1954 ed il 1955 in 3 volumi.: il primo romanzo fantasy dell’autore è una sorta di premessa a quella che è l’opera più famosa dello scrittore inglese.  I toni sono quelli leggeri e scanzonati delle fiabe di avventura. Ricco di momenti esilaranti, il romanzo non manca di capitoli coinvolgenti e parentesi profondamente malinconiche che lo rendono adatto anche ad un pubblico “più adulto”. E’ in questo romanzo che comincia la delineazione degli usi e costumi degli hobbit, i piccoli “mezzuomini” dai piedi pelosi e dalla scorza più dura di una noce, che Tolkien amerà descrivere nelle sue storie.

Le avventure di Bilbo Baggins iniziano con l’arrivo di Gandalf il Grigio a Hobbiville seguito dopo poco da alcuni Nani che gli propongono di andare a caccia del Drago Smog che infesta la Montagna Solitaria, missione che viene portata a termine dopo numerosi incontri e scontri (fra cui ad esempio i famosi tre Troll cui fa riferimento lo stesso Bilbo ne “Il Signore degli Anelli” e che si vedono ne “La Compagnia dell’Anello di Peter Jackson”). Nodo cruciale delle avventure a venire è la scoperta di un Anello da parte di Bilbo in fuga dagli Orchi nel viaggio di andata.

Da segnalare anche le canzoni, vera chicca dell’intera opera tolkieniana, che variano dalle allegre ballate dei nani, ai ridicoli canti di guerra degli orchi, alle dolci strofe delle ninna nanne elfiche, per raggiungere il loro culmine con il “canto del re sotto la montagna” dei nani che insieme al leggendario tesoro del loro popolo cercano le proprie radici nella loro terra natale.

Il romanzo ha venduto oltre 140 milioni di copie in tutto il mondo e ha ispirato numerosi adattamenti cinematografici, teatrali, musicali e videoludici. Lo stile narrativo di Tolkien, ricco di humour, poesia e mitologia, ha influenzato generazioni di scrittori e artisti.

Lo Hobbit può essere considerato l’antesignano di tutta l’opera narrativa sulla Terra di Mezzo; in esso hanno principio o spunto, anche se in forma di abbozzo rispetto a quanto sarà il corpus finale dell’opera, gli altri libri. L’Unico Anello sarà il tema centrale de Il Signore degli Anelli, mentre le antiche spade elfiche di Gondolin riportano alle storie narrate nel Silmarillion, opus maximum dell’autore, lasciato incompiuto e pubblicato postumo dal figlio. Il tema dell’eroismo è centrale nell’opera, che è stata vista come una metafora della Prima guerra mondiale dove contadini o persone della campagna in genere sono costrette a compiere atti di eroismo.

Lo Hobbit è un romanzo che mescola avventura, magia, umorismo e moralità. Il protagonista, Bilbo, è un personaggio che cresce e matura nel corso della storia, passando da un timido e pacifico hobbit a un eroe coraggioso e generoso. Il libro esplora temi come l’amicizia, il valore, la lealtà, la guerra, la cupidigia e il destino. Lo Hobbit è anche una celebrazione della fantasia e dell’immaginazione, che permettono di creare mondi meravigliosi e affascinanti. Lo Hobbit è un libro che ha incantato e continua ad incantare milioni di lettori in tutto il mondo, regalando loro emozioni, sogni e speranze.

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