Archivi tag: cosplayer

Cosplay e Psicologia: Identità, Autostima e Benessere Mentale

L’arte di “creare e vivere” un personaggio attraverso il cosplay va ben oltre il semplice divertimento. Per molti, il cosplay rappresenta un’esperienza trasformativa, un mezzo per esplorare la propria identità, potenziare l’autostima e costruire relazioni sociali significative. Negli ultimi anni, psicologi e sociologi hanno approfondito il fenomeno, mettendo in luce il suo impatto sul benessere psicologico e sulla costruzione del sé.

Il cosplay offre la possibilità di esplorare aspetti inespressi della propria personalità, permettendo ai partecipanti di sperimentare nuovi ruoli e comportamenti. Questa pratica può rivelarsi uno strumento utile per scoprire potenzialità latenti, superare paure e limiti personali ed esprimere emozioni e desideri che nella vita quotidiana rimarrebbero sopiti. Per molti, il cosplay diventa un rifugio emotivo, un modo per affrontare esperienze dolorose come il bullismo, la depressione o la solitudine, trovando nel personaggio scelto una fonte di forza e conforto.

La psicoanalista Adelia Lucattini ha recentemente commentato sul AdnKronos:

“Tanti ragazzi, considerati timidi e chiusi  col tempo si sono sbloccati poiché indossare un costume aiuta a superare la timidezza poiché permette di attingere a una fiducia interiore che non si sapeva di avere. Inoltre, frequentando questo ambiente, trovano l’energia per costruire i loro costumi, la forza di uscire dal guscio protettivo della propria casa o stretta cerchia di amici, allargano la rete sociale, stringono nuove relazioni. Condividere la stessa passione, accomuna e avvicina, fa sentire di essere parte di un gruppo vivace, che attraverso un serissimo gioco delle parti, allontana tristezza e solitudine, regalando attimi di intensa felicità… Travestirsi e giocare a essere qualcun altro ha origini antiche. Come avviene in teatro, anche il cosplay è un veicolo di espressione che permette di giocare creativamente con la propria identità. È indubbio che il cosplay offra benefici psicologici a chi lo pratica. Tuttavia, come ogni attività, in alcuni adolescenti o giovani, più fragili, può essere estremizzato e divenire un’ossessione che non permette di uscire dal personaggio. Per molti rappresenta un modo per affrontare sotto mentite spogli, alcuni aspetti negativi o tristi della propria vita e per condividerli con gli amici con cui hanno in comune la stessa passione. In tutti favorisce un’appartenenza, ad un gruppo e a qualcosa di più grande, durevole, stabile e organizzato. È un luogo interno ed esterno, uno spazio transizionale, in cui rendere presenti i ricordi, far vivere i propri sogni, scoprire le attitudini personali e rivitalizzare i desideri”.

Oltre a questi benefici psicologici, il cosplay stimola la creatività sia nella realizzazione dei costumi sia nell’interpretazione del personaggio. Questa pratica richiede una ricerca approfondita sugli abiti, sullo stile e sulle caratteristiche del personaggio scelto, oltre a capacità manuali per la creazione di costumi e accessori. Inoltre, il cosplay implica una componente teatrale: per impersonare al meglio un personaggio, è necessario padroneggiarne espressioni, pose e gestualità.

Un altro aspetto fondamentale è l’effetto del cosplay sull’autostima. Essere apprezzati per il proprio lavoro e la propria performance può avere un impatto positivo sulla percezione di sé. Molti cosplayer affermano di sentirsi più sicuri nei panni del loro personaggio preferito che nella vita di tutti i giorni. Per alcuni, il cosplay diventa anche un mezzo per esplorare e affermare la propria identità di genere, scegliendo personaggi che riflettono le proprie preferenze o sfidano gli stereotipi tradizionali.

Un elemento chiave del fenomeno è la dimensione sociale. Il cosplay permette di entrare in contatto con una comunità di appassionati che condividono gli stessi interessi, favorendo la nascita di amicizie e collaborazioni. Partecipare a eventi e convention offre opportunità di socializzazione, di scambio di consigli e di crescita personale. Nonostante la comunità sia spesso accogliente, però, non mancano le sfide legate all’accettazione: alcuni cosplayer subiscono giudizi esterni che etichettano questa passione come infantile o bizzarra, mentre all’interno del fandom possono emergere discriminazioni legate all’aspetto fisico o alla fedeltà con cui viene rappresentato un personaggio.

Un ulteriore problema riguarda la sessualizzazione del cosplay. Molti partecipanti, soprattutto donne, riferiscono episodi di molestie durante eventi pubblici o shooting fotografici. La percezione del cosplay come un’attività sessualizzata può portare a comportamenti inappropriati, rendendo necessaria una maggiore sensibilizzazione al rispetto e al consenso.

Infine, il fenomeno del “cosplay burnout” è un aspetto da considerare. L’impegno richiesto nella realizzazione di costumi elaborati e la pressione sociale per eccellere possono generare ansia e stress. La ricerca della perfezione e la competizione all’interno della community possono portare alcuni cosplayer a sentirsi sopraffatti, mettendo a rischio il loro benessere mentale. Per questo motivo, è importante mantenere un approccio equilibrato al cosplay, ricordando che il divertimento e l’espressione personale sono gli elementi più importanti.

In definitiva, il cosplay è molto più di un semplice hobby: rappresenta un mezzo di espressione personale, un’opportunità di crescita e un rifugio emotivo. Sebbene vi siano sfide da affrontare, i benefici psicologici del cosplay sono innegabili. Questa pratica consente di sviluppare fiducia in sé stessi, esplorare la propria identità e creare connessioni significative con gli altri. Per chi lo vive con passione, il cosplay non è solo un travestimento, ma una vera e propria forma d’arte che arricchisce la vita di chi lo pratica.

Cosplay e Identità di genere: creazione di nuovi mondi e autoespressione culturale

Il cosplay, fenomeno che nasce negli anni ’80 in Giappone, è passato da una pratica esclusiva legata agli anime e manga giapponesi a una vera e propria forma d’arte globale. Oggi, il cosplay abbraccia una vasta gamma di universi narrativi, che spaziano dai film hollywoodiani ai videogiochi, e si è evoluto ben oltre la mera espressione ludica. Oltre alla dimensione creativa e di svago, il cosplay offre uno spazio unico per esplorare e ridefinire l’identità di genere. Esaminando questa pratica attraverso le lenti della psicologia, dell’antropologia e della sociologia, si può osservare come il cosplay diventi uno strumento potente per sperimentare ruoli di genere alternativi, sfidare le norme sociali e immaginare nuove possibilità per l’individuo.

Un Rifugio per l’Identità di Genere

Dal punto di vista psicologico, il cosplay rappresenta una piattaforma sicura dove chi partecipa può esplorare e manifestare identità di genere alternative, senza la pressione dei giudizi esterni. Questo aspetto è particolarmente significativo per le persone che si trovano in un processo di scoperta del proprio genere, come gli individui transgender o non binari. Il cosplay consente loro di sperimentare con il proprio corpo e ruolo di genere, adottando personaggi di un genere diverso dal proprio. In questo ambiente di accettazione, il cosplay si configura come una forma di esplorazione che offre benessere psicologico e permette una profonda introspezione.

Le teorie psicologiche, come quelle di Erik Erikson, che esplorano l’identità, suggeriscono che gli individui attraversano fasi di sperimentazione prima di raggiungere una definizione stabile del sé. Il cosplay, in questo contesto, funge da esperienza attiva di esplorazione, un terreno fertile che favorisce la crescita psicologica e aiuta gli individui a definire chi sono al di fuori delle pressioni sociali.

Fluidità e Ruoli di Genere

Dal punto di vista antropologico, il cosplay sfida le strutture tradizionali di genere. In molte culture occidentali, i ruoli di genere sono stati storicamente rigidamente imposti, ma le sottoculture nerd e otaku hanno aperto la strada a un approccio più fluido e dinamico. In particolare, la pratica del “crossplay”, che consiste nel travestirsi da personaggi di un genere opposto, è ormai ampiamente diffusa e rappresenta un modo per esplorare la fluidità di genere.

In Giappone, inoltre, la separazione tra i generi è ancor più sfumata. Il fenomeno del bishōnen, che si riferisce a personaggi maschili dai tratti androgini, così come la presenza di idol che interpretano ruoli maschili, testimoniano una maggiore accettazione della fluidità di genere in certi ambienti giovanili e artistici. Questo approccio alla fluidità di genere si riflette nel cosplay, che diventa un terreno fertile per sfidare le convenzioni tradizionali e sperimentare identità non necessariamente legate al sesso biologico.

La teoria della performatività di Judith Butler, che concepisce il genere come una serie di atti performativi piuttosto che come un’entità fissa, trova una concreta applicazione nel cosplay. Quando un cosplayer interpreta un personaggio del sesso opposto, non sta semplicemente imitandolo, ma sta partecipando attivamente alla costruzione e reinvenzione del genere stesso, esplorando il concetto di genere come fluido e in continua evoluzione.

Comunità e Inclusività

Il cosplay non è solo un fenomeno individuale, ma è fortemente radicato in una dimensione comunitaria. Le fiere, le convention e le piattaforme online come Instagram, Reddit e Discord offrono spazi dove l’espressione di genere attraverso il cosplay non solo è accettata, ma celebrata. All’interno di queste comunità, la diversità delle identità di genere viene riconosciuta e supportata, creando un ambiente di accoglienza dove ognuno può sentirsi libero di esprimersi senza timore di discriminazioni.

Tuttavia, al di fuori di questi spazi, alcuni cosplayer che sfidano le tradizionali aspettative di genere possono affrontare reazioni negative. Ad esempio, mentre le donne che si travestono da personaggi maschili tendono ad essere più facilmente accettate, gli uomini che si travestono da personaggi femminili possono essere oggetto di stereotipi e pregiudizi. Questo squilibrio evidenzia le persistenti disuguaglianze di genere nella società.

Nonostante queste difficoltà, le comunità di cosplay si stanno evolvendo, abbracciando sempre di più il concetto di autodeterminazione di genere. Movimenti come “Cosplay is for everyone” contribuiscono a creare spazi più inclusivi, dove ogni identità di genere è celebrata e accolta. Questi ambienti sono diventati luoghi di empowerment, dove le persone possono esplorare liberamente il proprio genere, senza limitazioni, e sfidare le convenzioni senza compromessi.

Il Cosplay come Arte e Strumento di Trasformazione Sociale

Il cosplay, oltre a essere un fenomeno culturale e creativo, è un atto artistico che richiede competenze tecniche avanzate. Dalla progettazione dei costumi all’uso di materiali complessi come resine e schiume, la creazione di un costume richiede grande dedizione. Questo processo creativo non è solo un’espressione di abilità manuale, ma anche una forma di narrazione e di immersione profonda nel personaggio. I cosplayer, infatti, non si limitano a vestirsi, ma interpretano il personaggio, adottandone comportamenti, atteggiamenti e movimenti, rendendo il cosplay una performance vivente.

In eventi come le convention, la performance diventa un momento di interazione con il pubblico, trasformando l’esperienza del cosplay in un’arte condivisa. Questi eventi sono l’occasione per le persone di trascendere la realtà e vivere esperienze uniche, sfidando le convenzioni quotidiane attraverso la magia della trasformazione.

Dal punto di vista sociologico, il cosplay ha creato una comunità globale che celebra la diversità e la creatività, purtroppo non priva di difficoltà. Ad esempio, le molestie durante gli eventi e la percezione del cosplay come un passatempo infantile sono problematiche che alcune persone affrontano. Movimenti come “Cosplay is not consent” lavorano per sensibilizzare e creare ambienti di rispetto, dove tutti possano sentirsi sicuri di esprimere se stessi.

Il cosplay è un fenomeno in continua evoluzione, che ha attraversato diversi ambiti della cultura popolare e si è radicato in una varietà di contesti culturali e sociali. Non è solo una forma di intrattenimento, ma un potente strumento di autoespressione che consente alle persone di esplorare, contestare e ridefinire l’identità di genere. In un mondo dove le norme di genere sono spesso rigide, il cosplay offre un’opportunità unica di sperimentare nuove versioni di sé, senza limiti né confini. Come fenomeno culturale e sociale, il cosplay celebra la diversità, promuove l’inclusività e crea spazi di rispetto reciproco, contribuendo a una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’autodeterminazione di genere. Con la sua capacità di sfidare le convenzioni e abbracciare la trasformazione, il cosplay continua a unire le persone, celebrando la magia del cambiamento e dell’auto-esplorazione.

Zoomarine 2025: Inclusività e Divertimento Accessibile con Gilet Sensoriali e Concerto LisTeam Rock’et

Zoomarine, il parco tematico alle porte di Roma, ha deciso di puntare su un’inclusività senza barriere con la sua nuova iniziativa per il 2025, un programma di sensibilizzazione che si pone l’obiettivo di rendere il divertimento accessibile a tutti. L’iniziativa, intitolata “Insieme oltre le parole”, si concentra sul superamento delle barriere silenziose che ancora oggi limitano l’accesso ai parchi di divertimento per le persone con disabilità, in particolare per le persone sorde.

Una delle novità più significative del progetto è l’introduzione ufficiale dei gilet sensoriali, già sperimentati la scorsa stagione. Questi dispositivi innovativi sono pensati per rendere l’esperienza di visita ancora più immersiva per i visitatori sordi, sia bambini che adulti. Grazie alla tecnologia avanzata, i gilet sensoriali sono in grado di trasmettere vibrazioni che permettono di percepire il suono in modo differente, offrendo così una fruizione completa delle attrazioni, con o senza apparecchio acustico. I visitatori che usufruiranno di questa tecnologia potranno entrare gratuitamente al parco, semplicemente presentando una certificazione che attesti la loro condizione all’ingresso.

Il parco si conferma quindi un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza di intrattenimento che non faccia sentire nessuno escluso. La campagna di sensibilizzazione proseguirà con un evento speciale il 16 febbraio 2025, quando si terrà un concerto della LisTeam Rock’et, una band che unisce la passione per la musica e i cartoni animati con l’inclusività del linguaggio dei segni (LIS). LisTeam Rock’et, nata nel maggio 2022, è composta da un gruppo di giovani musicisti che vogliono portare il messaggio della musica universale, capace di unire generazioni diverse attraverso il linguaggio dei cartoni animati. Questo concerto si preannuncia come un’esperienza unica, dove la musica e il linguaggio dei segni si fonderanno in un’esplosione di energia e colori.

LisTeam Rock’et non è solo una band che fa musica, ma è anche un progetto sociale che ha già partecipato a numerose iniziative benefiche, tra cui eventi a Roma e Ravenna in aiuto delle vittime delle alluvioni, e collaborazioni con fiere nipponiche e artisti storici dell’animazione. Il loro obiettivo è quello di raggiungere un pubblico trasversale, senza limiti di età, e portare un messaggio positivo e inclusivo a tutti.

Inoltre, per rendere questa giornata ancora più speciale, Zoomarine ha deciso di offrire un’opportunità imperdibile per i cosplayer. Chi parteciperà all’evento in costume, infatti, avrà diritto a un ingresso gratuito, grazie a un’offerta speciale che prevede un “2×1”. Un’occasione unica per unire la passione per il cosplay con una giornata di divertimento e inclusività.

Zoomarine si conferma quindi come un parco che va oltre il semplice concetto di intrattenimento, mettendo al centro l’inclusività e l’accessibilità, offrendo a tutti la possibilità di vivere un’esperienza unica e coinvolgente. L’appuntamento del 16 febbraio è solo il primo di una serie di eventi che segneranno una nuova stagione di divertimento senza barriere.

Per maggiori informazioni sull’evento e per scoprire tutte le novità di Zoomarine, è possibile visitare il sito ufficiale  zoomarine.it.

Manifesto Programmatico: Inclusione e Diversità nel Cosplay

Il cosplay non è solo un hobby, ma una forma d’arte che permette di esprimere la propria identità, superare barriere sociali e creare una comunità inclusiva e accogliente. Per garantire che questa pratica rimanga un’esperienza positiva e aperta a tutti, è essenziale adottare principi di inclusione e rispetto, valorizzando la diversità come un elemento fondamentale.

1. Il Cosplay è per Tutti
Indipendentemente dall’età, dal genere, dall’etnia, dall’orientamento sessuale o dalle capacità fisiche, ogni individuo ha il diritto di esprimersi attraverso il cosplay. La rappresentazione dei personaggi non deve essere vincolata da stereotipi o canoni estetici imposti, ma deve celebrare la libertà individuale e la creatività.

2. Superare gli Stereotipi
Il cosplay non deve essere visto come un’attività infantile o superficiale, ma come un potente mezzo di espressione artistica e personale. È importante combattere i pregiudizi che riducono questa pratica a una semplice esibizione o a una forma di esibizionismo, riconoscendo il valore culturale e sociale che porta con sé.

3. Accoglienza e Rispetto nella Comunità
La comunità cosplay deve essere un ambiente sicuro e accogliente per tutti. Il rispetto reciproco è essenziale: ogni cosplayer deve sentirsi libero di interpretare il personaggio che preferisce senza paura di giudizi negativi o discriminazioni.

4. Il Consenso è Fondamentale
Partecipare al cosplay non significa accettare qualsiasi tipo di interazione o contatto non richiesto. La campagna “Cosplay is not Consent” deve essere un principio cardine di ogni evento: chiunque desideri scattare foto o interagire con un cosplayer deve prima chiedere e ottenere il suo consenso.

5. Combattere il Body Shaming
Nessuno dovrebbe sentirsi escluso dal cosplay a causa del proprio aspetto fisico. Ogni corpo è adatto al cosplay, e il body shaming è un comportamento inaccettabile che deve essere contrastato con fermezza all’interno della comunità.

6. Valorizzare le Diverse Identità di Genere
Il cosplay offre un’opportunità unica per esplorare l’identità di genere in modo libero e senza restrizioni. Il crossplay e il gender-bending devono essere celebrati come forme di espressione autentiche e legittime, senza che nessuno venga discriminato per le proprie scelte.

7. Supporto ai Cosplayer con Disabilità
Gli eventi cosplay devono garantire accessibilità e inclusività per tutti i partecipanti. La presenza di strutture adeguate e l’adozione di misure di supporto sono fondamentali per permettere a chiunque di vivere appieno l’esperienza del cosplay senza barriere.

8. Prevenzione delle Molestie e delle Discriminazioni
Le fiere e le convention devono adottare politiche chiare contro le molestie e la discriminazione. Devono essere istituiti punti di ascolto e supporto per chi subisce abusi o comportamenti inappropriati, e gli organizzatori devono impegnarsi attivamente per garantire un ambiente sicuro.

9. Educazione e Sensibilizzazione
L’inclusione e la diversità nel cosplay devono essere promosse attraverso campagne di sensibilizzazione, workshop e iniziative educative. La comunità deve essere informata sui temi della rappresentazione, del rispetto e dell’integrazione, favorendo una crescita culturale collettiva.

10. Il Cosplay Come Strumento di Empowerment
Il cosplay non è solo divertimento, ma può avere un impatto positivo sul benessere psicologico di chi lo pratica. Può aiutare a sviluppare autostima, fiducia in se stessi e capacità di socializzazione. Ogni persona che si avvicina al cosplay deve sentirsi incoraggiata a esprimere il proprio potenziale senza timori o limitazioni.

Questi dieci principi rappresentano una base per costruire un ambiente cosplay più inclusivo, rispettoso e aperto a tutti. Il cosplay è un’arte che si crea e si vive insieme, e solo attraverso il rispetto reciproco e la valorizzazione della diversità possiamo garantire che questa meravigliosa forma di espressione rimanga un luogo sicuro e accogliente per tutti.

Buone pratiche da adottare immediatamente!

La comunità cosplay italiana è cresciuta nel tempo, diventando un ambiente vivace e ricco di creatività, dove la passione per i costumi e i personaggi prende vita. Per mantenere un clima sereno e inclusivo, è importante adottare alcune buone pratiche che rendano l’esperienza piacevole per tutti.

Il rispetto reciproco è essenziale: ogni cosplayer dovrebbe sentirsi libero di interpretare il personaggio che ama, senza temere giudizi o critiche. Commenti negativi sull’aspetto fisico, sul genere o sulla fedeltà del costume possono minare la fiducia e il divertimento di chi partecipa. Un altro principio fondamentale è il consenso. Prima di scattare una foto o interagire con un cosplayer, è sempre bene chiedere il permesso. Il movimento “Cosplay is not Consent” ricorda che indossare un costume non significa accettare attenzioni indesiderate, e gli organizzatori degli eventi dovrebbero garantire un ambiente sicuro per tutti.

L’inclusione gioca un ruolo chiave nella comunità. Ogni appassionato, indipendentemente dall’identità di genere, dall’orientamento sessuale, dall’etnia o dalle capacità fisiche, dovrebbe sentirsi accolto e rispettato. Rendere gli eventi accessibili e adottare misure contro ogni forma di discriminazione aiuta a creare un ambiente più aperto e sereno.

Un altro aspetto importante è la sensibilizzazione. Workshop, dibattiti e momenti di confronto possono aiutare a diffondere la cultura del rispetto e a integrare meglio chi si avvicina per la prima volta al mondo del cosplay. Infine, il supporto reciproco è ciò che rende speciale questa comunità. Scambiarsi consigli, aiutarsi nella realizzazione dei costumi e condividere la propria esperienza contribuisce a creare legami e a far sentire tutti parte di qualcosa di più grande.

Seguire queste semplici regole aiuta la comunità cosplay italiana a restare un ambiente positivo e stimolante, dove ciascuno può esprimersi senza paura di giudizi. Il cosplay è prima di tutto un’arte e un momento di divertimento collettivo, e solo con il rispetto e la valorizzazione della diversità potrà continuare a crescere.

 

Zoomarine: Il Parco Divertimenti e Acquatico di Roma che Celebra 20 Anni di Magia

Zoomarine, il parco divertimenti situato a Torvaianica, nel comune di Pomezia, in provincia di Roma, rappresenta una delle destinazioni preferite per famiglie e amanti della natura. Inaugurato nel settembre del 2005, Zoomarine è un parco che unisce la passione per l’educazione ambientale alla voglia di divertimento, creando un mix unico tra giardino zoologico, parco acquatico e tematico. Nel 2025, il parco celebrerà il suo ventesimo anniversario, un traguardo significativo che testimonia l’evoluzione e il consolidamento della sua offerta e della sua missione di sensibilizzazione sull’ecosistema marino.

Con una superficie di 40.000 m² e oltre 400 animali, Zoomarine è il primo giardino zoologico riconosciuto in Italia e si distingue per la varietà delle sue attrazioni, che spaziano dai classici spettacoli con delfini e leoni marini a attrazioni acquatiche mozzafiato. Ogni anno, il parco arricchisce la propria offerta con eventi speciali, nuove attrazioni e iniziative educative che coinvolgono il pubblico in un’esperienza unica.

L’ispirazione per Zoomarine arriva dalla struttura omonima presente dal 1989 ad Albufeira, in Portogallo. La filosofia del parco si rifà al modello di grandi parchi acquatici e zoologici internazionali, come SeaWorld, combinando la bellezza degli spettacoli dal vivo con la cura per la conservazione e l’educazione ambientale. La struttura iniziale, gestita dalla Mundo Aquático, ha visto diversi ampliamenti e miglioramenti nel corso degli anni, con l’introduzione di nuove attrazioni e percorsi interattivi che hanno trasformato il parco in una delle principali attrazioni turistiche del Lazio.

Dal 2015, la proprietà è passata alla multinazionale messicana The Dolphin Company, che ha continuato a innovare e rinnovare il parco con nuovi investimenti. Zoomarine, infatti, è un luogo in continuo cambiamento, dove ogni anno viene aggiunta una nuova attrazione per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più variegato. Tra le novità più significative, l’introduzione di montagne russe, come “Vertigo” e “Squalotto”, e l’apertura di nuovi parchi acquatici con scivoli come Aquatube, Kamikaze e Toboca, sono solo alcuni degli esempi di come il parco abbia saputo evolversi nel corso degli anni.

Le principali attrazioni di Zoomarine sono rappresentate dalle sue spettacolari dimostrazioni con animali marini. I visitatori possono assistere a spettacoli mozzafiato con delfini, leoni marini e otarie presso l’area Dolphin Discovery Stadio, mentre gli spettacoli di rapaci e pappagalli completano l’esperienza educativa e di intrattenimento del parco. Ogni spettacolo è pensato per sensibilizzare il pubblico sulla conservazione della fauna marina e sulla protezione degli ecosistemi naturali.

Zoomarine non è solo un parco zoologico, ma anche una destinazione perfetta per un giorno di svago in famiglia. Con oltre 30 attrazioni, tra cui giostre per bambini e percorsi acquatici, il parco offre una varietà di attività che spaziano dai classici giochi da luna park a spettacolari attrazioni acquatiche, come il “Blue River”, il log flume che permette di navigare su tronchi di legno, e “Laguna dei Pirati”, una splash battle che diverte grandi e piccini.

Nel corso degli anni, Zoomarine ha visto l’introduzione di nuovi elementi che hanno arricchito ulteriormente l’offerta del parco. Ad esempio, “Hawaii”, un playground acquatico, e “Flow Rider”, una delle attrazioni più moderne, che simula il surf, sono stati accolti con entusiasmo dal pubblico. Inoltre, l’arrivo di attrazioni più complesse, come “Galeone Maledetto”, una horror house che aggiunge un tocco di mistero al parco, e “Terra dei Draghi”, una dark ride che trasporta i visitatori in un’avventura fantasy, hanno permesso a Zoomarine di ampliare il proprio pubblico e offrire nuove esperienze.

Zoomarine è anche un esempio di attenzione alla sostenibilità, impegnandosi nella ricerca e nella conservazione dell’ecosistema marino, con progetti specifici dedicati alla protezione delle specie a rischio e alla promozione di comportamenti responsabili verso l’ambiente. In questo contesto, le aree come “Oasi delle tartarughe” e “Spiaggia dei Pinguini” non solo permettono ai visitatori di ammirare queste straordinarie creature, ma rappresentano anche una risorsa educativa per sensibilizzare sul rispetto degli habitat naturali.

Concludendo, Zoomarine rappresenta una delle principali attrazioni turistiche della Capitale, un luogo che fonde l’educazione con il divertimento e che continua a evolversi per offrire esperienze sempre più coinvolgenti. A vent’anni dalla sua apertura, il parco si prepara a festeggiare un lungo percorso di successi, portando avanti il suo impegno nel preservare il patrimonio naturale marino e offrendo al pubblico esperienze indimenticabili, con un mix perfetto di natura, spettacolo e divertimento.

Le reazioni dei cosplayer alla scoperta di essere in un video: tra emozioni, diritti e dinamiche sociali

Il mondo del cosplay rappresenta un affascinante intreccio di creatività, identità personale e dinamiche sociali. Durante eventi e fiere, i cosplayer sono spesso al centro dell’attenzione, trasformandosi in figure iconiche per il pubblico, i fotografi e i videomaker. Ma cosa accade quando un cosplayer scopre, magari per caso, di essere apparso in un video girato durante uno di questi eventi senza esserne stato avvisato? Questa esperienza può generare una vasta gamma di reazioni, che riflettono non solo la psicologia individuale, ma anche le implicazioni sociali e i diritti connessi all’immagine personale.

Per molti cosplayer, questa scoperta può essere fonte di gioia e soddisfazione. Il loro lavoro, spesso frutto di mesi di dedizione e impegno, viene riconosciuto e celebrato, portando a una sensazione di apprezzamento. Soprattutto per chi è alle prime armi, trovarsi in un video rappresenta un momento di convalida, una prova che il proprio costume o la propria performance sono stati notati. Questa reazione, però, non si limita a un senso di orgoglio individuale; è anche un riflesso dell’importanza della condivisione e della comunità nel mondo del cosplay. I video, infatti, sono strumenti potenti per ampliare il dialogo culturale attorno a questa pratica, trasformando i singoli in ambasciatori di una creatività collettiva.

Tuttavia, non tutte le reazioni sono così entusiastiche. Per alcuni, scoprire di essere in un video può generare sorpresa, mista a curiosità. Questi cosplayer tendono a indagare sull’origine del filmato, cercando di ricostruire il contesto e capire come sono stati rappresentati. Si tratta di un comportamento che denota un forte desiderio di controllo sulla propria immagine e sul modo in cui il proprio lavoro viene percepito. Questa reazione, se analizzata sotto una lente psicologica, evidenzia il legame profondo tra identità personale e rappresentazione pubblica, un tema particolarmente rilevante in un’epoca in cui le immagini sono costantemente condivise e giudicate sui social media.

Per altri, però, questa esperienza può essere motivo di imbarazzo o disagio. Non tutti i cosplayer si sentono sempre sicuri del proprio lavoro, e vedersi in un video può scatenare un senso di autocritica accentuata. In alcuni casi, questo può portare a una riflessione costruttiva, spingendo a migliorare e crescere. Ma per chi è più vulnerabile al giudizio altrui, il timore di essere esposti a critiche pubbliche può diventare opprimente. Qui emerge il lato più delicato del rapporto tra creatività e visibilità, un equilibrio complesso che richiede sensibilità da parte di chi crea e condivide contenuti.

Un tema cruciale che attraversa queste reazioni è quello del consenso.

Sebbene le fiere siano spazi pubblici, molti cosplayer ritengono essenziale essere informati quando vengono ripresi. Questo bisogno non riguarda solo la salvaguardia della privacy, ma tocca questioni più ampie legate al rispetto reciproco e al diritto di controllare la propria immagine. Essere filmati senza consenso può far sentire alcune persone violate nella loro intimità, soprattutto se hanno avuto esperienze negative in passato o se appartengono a categorie che subiscono spesso discriminazioni o stereotipi. In questo contesto, il consenso non è solo una questione di cortesia, ma un elemento fondamentale per creare un ambiente inclusivo e rispettoso.

D’altra parte, per i cosplayer che vedono il loro hobby in modo professionale, apparire in un video può rappresentare un’importante opportunità. Per molti performer e cosmaker esperti, la visibilità è una forma di promozione del proprio lavoro. Un video ben realizzato può trasformarsi in una vetrina per raggiungere nuovi fan, attirare collaborazioni o consolidare il proprio brand personale. Tuttavia, anche in questi casi, la gestione consapevole della propria immagine rimane cruciale, dimostrando quanto sia sottile il confine tra opportunità e sfruttamento.

Alla base di tutte queste reazioni vi è la complessità del rapporto tra il singolo individuo e la comunità.

Il mondo del cosplay, con la sua combinazione unica di espressione personale e dinamiche collettive, è uno specchio della società contemporanea, dove le identità si costruiscono e si negoziano continuamente. Ogni video girato durante un evento non è solo una registrazione visiva, ma un frammento di questo dialogo più ampio, un momento in cui creatività, emozioni e diritti si intrecciano.

Per questo motivo, il rispetto del consenso e una maggiore consapevolezza da parte dei videomaker sono fondamentali per garantire che questa pratica rimanga un’esperienza positiva per tutti. Educare i partecipanti e i creatori di contenuti sul valore dell’immagine personale e sull’importanza di chiedere il permesso non solo protegge i diritti individuali, ma contribuisce a costruire una comunità più coesa e rispettosa. In definitiva, le reazioni dei cosplayer alla scoperta di essere in un video raccontano molto più che un semplice aneddoto; rivelano le dinamiche profonde di un mondo in cui creatività, identità e diritti si incontrano, aprendo spazi di riflessione per tutti.

La pericolosità del trend ‘sputo fatti oggettivi sul cosplay’: perché giudicare un’arte è un post da Evitare

Nella galassia a volte soffocante dei social, dove ogni opinione trova spazio e ogni dibattito può esplodere in un istante, un fenomeno preoccupante sta prendendo piede: il trend di “sputo fatti oggettivi sul cosplay”, ispirato, se così si può dire, su quello delle cosiddette “sputosentenze”. Questo trend critico purtroppo si basa spesso sull’espressione di giudizi rapidi e assoluti, a volte senza alcuna riflessione approfondita sui fruitori della nostra amata arte “che si crea e si vive”. La causa di questo comportamento? La velocità e la superficialità con cui le opinioni vengono espresse sui social, dove la rapidità diventa più importante della sostanza.

Questo disdicevole atteggiamento ha colpito il mondo del cosplay, trasformandosi in un terreno fertile per critiche sterili e, soprattutto, per il body shaming. Un fenomeno che, purtroppo, sta crescendo in maniera allarmante. Sotto l’etichetta di “sputare fatti oggettivi sul cosplay“, molte persone non solo esprimono giudizi su corpi “non conformi” ma, con arroganza, alimentano pregiudizi legati all’aspetto fisico di chi decide di vivere questa forma d’arte. La triste realtà è che queste critiche non solo sono ingiuste, ma danneggiano anche la cultura del cosplay, una cultura che è ben lontana dal ridursi a un semplice travestimento.

Il cosplay, infatti, è molto di più di una moda passeggera. Si tratta di un’arte che abbraccia molteplici discipline: creatività, sartoria, ingegneria e, soprattutto, una passione smisurata per i personaggi che si interpretano. I cosplayer non si limitano a indossare un costume, ma impiegano ore e ore di lavoro per realizzare veri e propri capolavori, che raccontano la loro visione di un personaggio. Ma questo impegno, così come il legame con la comunità che accompagna ogni cosplayer, viene troppo spesso ignorato o, peggio, svilito da chi si lancia in critiche gratuite senza nemmeno tentare di comprendere il valore di questa forma di espressione.

L’assurdo di queste “sputosentenze” è che non solo ignorano il lavoro e la passione che ci sono dietro ogni costume, ma si fondano su pregiudizi radicati, come l’idea che il cosplay sia un’attività esclusiva per “nerd” o per chi non ha un corpo perfetto. Questi preconcetti non solo sono errati, ma sono dannosi per la cultura del cosplay, che dovrebbe, al contrario, celebrare la diversità e l’inclusività. Così, sebbene ci siano ancora voci che denigrano il cosplay come una “perdita di tempo” o un “tentativo di cercare attenzioni”, la realtà è che per moltissimi è una passione autentica e una delle forme più pure di espressione artistica.

In parallelo, alcuni post di questo trend riguardano gli organizzatori di eventi o di cosplay contest o di singole giurie di gare cosplay. Anche in questo caso, putroppo, si nota uno leggero scollamento tra la realtà dei fatti e commenti affrettati. In primis, vorrei chiarire che nessuno è infallibile e che nessuno è scevro da critiche sul proprio operato.

L’uomo che fa molto sbaglia molto; l’uomo che fa poco sbaglia poco; l’uomo che non fa niente non sbaglia mai; ma non è un uomo”.

[Confucio].

In prima persona, posso dire che ho affrontato numerose situzioni “difficili” quando ho organizzato o presentato dei Contest, decisioni che non ho condiviso oppure problematiche da affrontare che richiedevano azioni veloci e, ammetto, anche superficiali per raggiungere un obiettivo a favore del corretto svolgimento della produzione. Non è una giustificazione ma un semplice dato di fatto: dunque accetto da sempre ben volentire le critiche, quelle ragionate, quelle consapevoli, anzi reputo siano uno strumento fondamentale per una crescita comune (o per un litigio, per carità, ma almeno con cognizione di causa!).  Quelle rapide, sterili, approssimative, rischiano invece di chiudere un dialogo che potrebbe invece essere arricchente.

La bellezza del cosplay, per chi lo fruisce o per chi crea occasioni di aggregazione, sta nella sua capacità di unire persone con background diversi, in uno spazio dove ognuno può esprimere la propria individualità attraverso la creatività e l’interpretazione.

La vera sfida, quindi, è saper rispettare il lavoro altrui, senza essere schiavi della superficialità che impera sui social. Esprimere la propria opinione è legittimo, anzi fondamentale, ma dovrebbe essere fatto con consapevolezza, riflessione e, soprattutto, rispetto. In un mondo in cui la comunicazione è sempre più immediata, sarebbe importante riscoprire il valore del dialogo costruttivo e dell’ascolto attivo, soprattutto quando si tratta di temi che coinvolgono la passione e la dedizione di persone che, senza far rumore, contribuiscono a rendere il nostro mondo un posto più creativo e interessante.

Per fortuna, esiste un controtrend che sta cercando di emergere: una crescente consapevolezza che, prima di giudicare, sia necessario fermarsi a riflettere. È un segno positivo che, lentamente, si stia diffondendo l’idea che l’espressione di un’opinione debba essere sempre accompagnata da una riflessione profonda e, soprattutto, dal rispetto per chi la pensa diversamente. Solo così potremo costruire un dibattito sano, dove le opinioni contrastanti non siano viste come una minaccia, ma come una risorsa per crescere insieme.

 

Ankonalley: Un Magico Pomeriggio con Harry Potter a Ancona

Il 5 gennaio 2025, Ancona diventerà il palcoscenico di un incontro magico che farà vivere ai fan di Harry Potter un’esperienza da brivido, tanto per i più giovani quanto per i più grandi. In un pomeriggio che promette di essere indimenticabile, Piazza Stamira si trasformerà nell’incantevole Bosco degli Elfi, pronto a ospitare uno degli eventi più attesi dell’Epifania: Ankonalley.

Il nome stesso evoca un’immagine magica e affascinante, richiamando alla mente la famosa Diagon Alley, la strada dei maghi di Londra che, nel mondo di Harry Potter, è il punto di partenza per chiunque voglia entrare nel mondo della magia. Qui, nel cuore di Ancona, l’atmosfera si farà incantata, e i partecipanti potranno passeggiare per un quartiere che sembra uscito direttamente dai libri della saga di Joanne K. Rowling. In una scenografia che ricorderà l’immaginaria Londra dei maghi, sarà possibile scoprire e acquistare incantesimi, pozioni e libri per il proprio percorso di studi a Hogwarts, proprio come farebbero gli studenti che frequentano la scuola di magia.

L’evento, completamente gratuito, si svolgerà dalle 16:30 alle 19:00, offrendo l’opportunità di immergersi nel magico mondo di Harry Potter attraverso il coinvolgimento di cosplayer che vestiranno i panni dei personaggi più iconici della saga. Sarà possibile incontrare Harry, Hermione, Ron e tanti altri protagonisti, pronti a regalare sorrisi e autografi a chi vorrà scattare qualche foto. I visitatori non dovranno temere la noia, perché l’evento sarà arricchito da giochi, attività di animazione e momenti di intrattenimento pensati per tutti, dai bambini ai fan più esperti.

L’organizzazione di questo evento è stata curata con passione dall’associazione “Fantasia, Sogno e Realtà”, che, con il patrocinio del Comune di Ancona, ha dato vita a una manifestazione che trasforma un pomeriggio qualsiasi in un’occasione per rivivere le emozioni del mondo di Harry Potter. Si tratta di un’ottima opportunità per famiglie e appassionati di scoprire una nuova dimensione della città, attraverso un evento che non solo celebra la magia della saga, ma invita anche a riscoprire il fascino di Piazza Stamira e dei suoi dintorni.

Questo incontro magico, che si inserisce perfettamente nelle celebrazioni del weekend dell’Epifania, rappresenta un’occasione unica per fare un salto nel fantastico universo di Harry Potter senza dover fare il lungo viaggio fino a Londra. Ankonalley si prepara così a diventare un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati della saga, grandi e piccini.

L’appuntamento è quindi per domenica 5 gennaio 2025, dalle 16:30 alle 19:00, in Piazza Stamira. Un evento imperdibile che, senza dubbio, lascerà un ricordo magico nella memoria di chi avrà la fortuna di parteciparvi.

Cosplay & Comics Day – Christmas Edition: a Patti il Natale si veste di magia

A Patti si respira aria di festa, ma con un tocco decisamente nerd. L’associazione culturale La Ciurma, con il patrocinio e la co-organizzazione del Comune di Patti, ha deciso di riportare in scena uno degli eventi più amati dagli appassionati di fumetti, anime e videogiochi: il Cosplay & Comics Day – Christmas Edition. Dopo il grande successo dello scorso anno, l’edizione 2024 promette di essere ancora più coinvolgente e ricca di sorprese.

L’appuntamento è fissato per il 22 dicembre, dalle 10:00 in poi, negli spazi interni del palazzo comunale di piazza Mario Sciacca. Sarà una giornata interamente dedicata al mondo del cosplay e della cultura pop, con un programma che saprà catturare l’attenzione di grandi e piccini.

Ad attendere i visitatori ci saranno conferenze tematiche dedicate a fumetti, manga e cultura nerd, incontri con autori e illustratori, e persino un’area riservata ai giochi, dai videogiochi ai classici giochi da tavolo. Non mancherà, ovviamente, il momento più atteso da tutti: il Cosplay Contest, in cui i cosplayer potranno sfoggiare i loro costumi e le loro interpretazioni davanti a una giuria.

Ma il Cosplay & Comics Day – Christmas Edition non si ferma qui. L’atmosfera natalizia sarà protagonista con i mercatini di Natale, dove sarà possibile acquistare gadget, action figure e oggetti a tema. A stuzzicare l’appetito ci penserà il Christmas Street Food Village, un tripudio di sapori dolci e salati perfetti per ricaricare le energie durante la giornata. E per chi ha voglia di divertimento extra, ci sarà anche un’area in stile Luna Park, pensata per il divertimento di grandi e piccoli.

A chiudere in bellezza l’evento sarà il concerto dal vivo del gruppo Atmosfera Blu, che regalerà al pubblico un gran finale all’insegna della musica e delle emozioni.

La parte migliore? L’ingresso è completamente gratuito, quindi non ci sono scuse per non partecipare. Che tu sia un cosplayer esperto, un fan di manga e anime o semplicemente un curioso alla ricerca di un’esperienza originale, il Cosplay & Comics Day – Christmas Edition è l’occasione perfetta per immergersi nel mondo nerd e respirare l’atmosfera magica del Natale.

Preparate i costumi, lucidate le vostre spade (finte, ovviamente!) e segnate la data: 22 dicembre. L’avventura vi aspetta a Patti!

Regali Nerd per un Natale Leggendario: Idee Uniche per Ogni Appassionato

Natale è alle porte e la corsa ai regali è già iniziata. Ma come fare in modo che il tuo dono non finisca nel limbo delle cose inutili e dimenticate? La risposta è semplice: basta pensare fuori dagli schemi e concentrarsi su ciò che veramente conta. Se vuoi lasciare il segno e non limitarti a regalare l’ennesimo gadget inutilizzato, sei nel posto giusto. Oggi ti sveleremo come trasformare ogni regalo in un gesto indimenticabile, capace di far brillare gli occhi di chi lo riceve. Non chiedere “Cosa vuoi?” Un regalo pensato, infatti, nasce dal coinvolgimento. Invece di chiedere apertamente cosa desidera il tuo amico nerd, prova a renderlo parte del processo: “Ti piace questo o preferiresti qualcos’altro?”. E, per i regali davvero importanti, l’idea di scegliere insieme è sempre un’opzione vincente.

Ora, con le luci natalizie che iniziano a brillare e le pubblicità che ci bombardano, arriva la domanda fatidica: “Cosa regalo al mio amico nerd?”. Niente paura! Se il tuo amico è un appassionato di cinema, videogiochi, cosplay o nuove tecnologie, abbiamo la guida perfetta per te. Dimentica i soliti regali scontati e preparati a sorprendere il tuo nerd con doni davvero epici.

Per il Gamer Inarrestabile

Il gamer non si accontenta mai: ha bisogno di un nuovo titolo da finire, di accessori sempre più avanzati e di un’esperienza di gioco che sia sempre più immersiva. Se vuoi vedere la sua espressione cambiare come quella di un NPC che trova un forziere d’oro, ci sono diverse opzioni che non falliranno.

Per gli amanti dei giochi strategici e caotici, un titolo come “Empire of the Ants” è una scelta perfetta. In questo gioco, i giocatori assumono il ruolo di leader di una colonia di formiche, affrontando battaglie strategiche e tattiche a livello microscopico per difendere il nido e conquistare nuovi territori. I giocatori devono ricostruire il loro nido, addestrare un esercito, allearsi con altri insetti e combattere nemici. I cambiamenti stagionali e dell’ora del giorno influenzano il gioco. Ispirato al romanzo “Le formiche” di Bernard Werber, il gioco offre sia una campagna per giocatore singolo che modalità multigiocatore. Se, invece, non sei sicuro di cosa scegliere, un abbonamento a Xbox Game Pass o PlayStation Plus potrebbe essere la chiave per un mondo intero di giochi da scoprire, un po’ come regalare un intero multiverso in una sola mossa. E se vuoi davvero puntare sugli accessori da gaming, le possibilità sono infinite. Tastiere meccaniche retroilluminate, mouse con DPI infiniti e cuffie surround 7.1: tutto ciò che si illumina come una navetta spaziale potrebbe essere il regalo perfetto.

Per il Cinefilo e Amante del Multiverso

C’è chi sogna di viaggiare nel multiverso con Spider-Man e chi non perde occasione di discutere le trasposizioni di romanzi e graphic novel. Se il tuo amico è un cinefilo, il regalo perfetto potrebbe trovarsi tra i cofanetti in edizione limitata. Immagina di regalare X-Files – La Serie Completa: ben 67 DVD che racchiudono le indagini di Mulder e Scully, perfette per chi ama le atmosfere misteriose e inquietanti.. Ma se vuoi sorprenderlo con qualcosa di davvero raro, la trasposizione a graphic novel di Napoli – New York  realizzato dalla talentuosa Arancia Studio ispirato da un manoscritto inedito firmato dai maestri Federico Fellini e Tullio Pinelli, lo stesso che ha ispirato il film omonimo di Gabriele Salvatores, ora nelle sale. Questo prezioso volume, firmato dal celebre autore francese Jean-David Morvan, realizzato in collaborazione con Tullio Pinelli, noto e apprezzato sceneggiatore.

Per il Cosplayer Creativo

Se stai cercando un regalo di Natale per un amico o un parente appassionato di cosplay, ci sono diverse idee originali che potrebbero fare al caso tuo. Il cosplay è un’arte che permette a chi lo pratica di interpretare e ricreare i personaggi preferiti da film, serie, fumetti, videogiochi e anime. Un regalo ideale per un cosplayer potrebbe essere un accessorio per il suo costume, come una parrucca, un prop, o magari un oggetto stampato in 3D. Assicurati di conoscere i suoi gusti per scegliere qualcosa che si adatti al suo stile. Un’altra opzione potrebbe essere un biglietto per un evento di cosplay, come una fiera o una convention, dove potrà incontrare altri appassionati, scoprire nuovi costumi e partecipare a workshop e spettacoli. Se preferisci qualcosa di più semplice, un libro o una rivista di cosplay potrebbe essere un’ottima scelta. Il saggio Cosplability: Diversamente uguale di Alex L. Mainardi esplora il concetto di “Cosplability”, unione di “Cosplay” e “Ability” (abilità), che sfida gli stereotipi sulla disabilità. Il libro narra la storia di Alex, che, diagnosticata con Atassia di Friedreich, una malattia neurologica degenerativa, ha usato il cosplay come mezzo per superare le barriere fisiche e sociali. Inizialmente scettica, Alex si è immersa nel mondo del cosplay nel 2003, trasformando la disabilità in un’opportunità creativa. Con oltre settanta costumi realizzati, Alex dimostra che la disabilità non è un limite alla creatività e che la società deve abbattere le barriere mentali e fisiche. Cosplability è una filosofia che promuove l’inclusione, sottolineando il diritto di ogni individuo, indipendentemente dalle sue condizioni, a partecipare e esprimere il proprio potenziale.

Per il Lettore di Fantasy e Fantascienza

Se il tuo amico ama immergersi in saghe fantasy e romanzi di fantascienza, hai diverse strade da percorrere. Nel 2024, il mercato dei libri fantasy e fantascienza registra un aumento significativo delle vendite: +27,1% a valore e +26% a copie nei primi dieci mesi, con oltre un milione di libri venduti, raggiungendo i 17,7 milioni di euro. Questo trend positivo contrasta con la flessione generale del mercato editoriale, che perde rispettivamente l’1,1% a valore e il 2,1% a copie. Il fantasy rappresenta il 10% della narrativa di genere, con 1.016 titoli pubblicati nel 2024. Tra i più venduti spiccano “Iron Flame” e “Fourth Wing” di Rebecca Yarros, seguiti da “Powerless. Potere e inganno” di Lauren Roberts e “Il problema dei tre corpi” di Cixin Liu.

Per il Tech Enthusiast e Futurista

Se hai un amico che non perde occasione per parlare di robotica e intelligenza artificiale, i regali perfetti sono quelli che guardano al futuro. Un kit di robotica educativa o un corso di programmazione AI potrebbero farlo sentire come un vero pioniere del futuro. Ma se vuoi qualcosa di davvero innovativo, occhiali AR o un kit VR per PlayStation o PC sono il regalo ideale per un’esperienza che va oltre il Natale.

Il Regalo Perfetto Esiste!

Trovare il regalo perfetto non è mai stato così semplice. Che si tratti di videogiochi, libri, accessori o gadget futuristici, ogni dono può essere reso unico con una piccola personalizzazione. E se sei ancora indeciso, una gift card o un abbonamento sono sempre una scelta sicura.Ricorda, il vero valore di un regalo non si misura in denaro, ma nel pensiero che ci metti. E per le feste in famiglia? Un cesto con piccoli doni personalizzati sarà sicuramente apprezzato da tutti, anche dai parenti acquisiti. In conclusione, il regalo perfetto è quello che nasce dal cuore, che tiene conto dei gusti di chi lo riceve e che sorprende, proprio come ogni buona storia da raccontare. Che il Natale sia con te! 🎄🎁

Uno per tutti e tutti per uno – Helldivers 2

La rassegna di giochi cooperativi contemporanei continua con Helldivers 2. Uscito per PC Windows e Playstation 5 a febbraio 2024, HD2 è stato sviluppato da Arrowhead Studios sotto l’egida di Sony. Atteso da molti fans del primo capitolo, il gioco rappresenta un salto generazionale per la saga, una delle maggiori sorprese dell’anno quanto a numero di copie vendute, e una specie di fenomeno pop. Cosplayer vestiti per l’appunto da helldivers sono stati avvistati nei maggiori eventi nazionali e internazionali quest’anno, compreso il Lucca Comics.

Una delle maggiori attrattive si deve probabilmente all’ambientazione. L’universo distopico di Helldivers 2 pesca visibilmente da Starship Troopers, Warhammer 40k e anche Star Wars.

Da una prospettiva in terza persona, giocheremo nei panni dei sopra-citati helldivers, soldati spaziali impegnati in una guerra senza quartiere agli alieni che minacciano la “Super Terra”. Come avrete inteso, Helldivers 2 è a sua volta uno Horde Shooter, con una community/fandom che si interseca con quella di Deep Rock Galactic, oggetto del mio precedente articolo un paio di settimane fa.

Proprio come in DRG, al primo avvio di Helldivers 2 sarete accolti da un’efficace missione d’addestramento che insegna le basi essenziali del gameplay e vi cala nell’universo del gioco, abilmente raccontato dal video iniziale, e da una miriade di dettagli sparpagliati qua e là. L’atmosfera colpisce, come pure l’ottima colonna sonora.

Degni del loro nome, gli helldivers si tuffano dallo spazio (in squadre da 1 a 4) verso mondi infernali, invasi dai feroci insetti o dai perfidi robot. Su ogni pianeta andrete a svolgere precisi obiettivi come salvare dei poveri coloni, mettere al sicuro risorse essenziali allo sforzo bellico, far saltare basi nemiche, distruggere le uova degli insetti, lanciare missili strategici contro gli alieni, e altro ancora. Una volta raggiunti gli obiettivi la squadra procederà all’estrazione via navetta spaziale per il ritorno in orbita. Si può giocare in solitaria, ma è meglio avere una squadra numerosa.

Le due “famiglie” di nemici che incontrerete non potrebbero essere più diverse. L’approccio alla missione, così come armi e accessori da portare giù in superficie, devono variare di conseguenza.

Non lasciateli avvicinare! (Fonte dell’immagine – playstation.com)

I Terminidi (gli insetti) di Helldivers 2 ricordano molto gli Aracnidi di Starship Troopers, ma come esige un buono Horde Shooter, schierano una notevole varietà di truppe diverse, ognuna con le sue particolarità. Saranno felicissimi di farvi a pezzi con mandibole e arti affilati, sciogliervi in una cascata di saliva acida o schiacciarvi in una devastante carica, solo per fare alcuni esempi.

Gli insetti sono molto orientati al combattimento corpo a corpo, e la maggior parte di loro avrà bisogno di avvicinarsi per uccidervi.

È meglio non farsi troppe illusioni sul livello di protezione offerto dalla vostra corazza. Anche gli insetti più piccoli e deboli possono farvi a pezzi in 3-4 colpi, e tutti loro amano attaccare in massa, preferibilmente da più direzioni. Non raggiungeranno i numeri visti sulle scene del famoso film, ma al loro peggio gli insetti sono in grado di esercitare una pressione schiacciante: li vedrete ovunque e le vostre armi faticheranno a tenerli a bada! Quindi come spesso avviene negli Horde Shooter, è sempre una buona idea rimanere vicino ai vostri compagni di squadra… e non lasciar avvicinare gli insetti!

Questi simpatici mostriciattoli sorvegliano i maggiori obiettivi sulla mappa (specialmente i loro nidi), la pattugliano, e reagiscono alle incursioni degli helldivers chiamando rinforzi con uno spruzzo chimico arancione. Perfino l’insetto più piccolo può richiamare un nutrito contingente di suoi amici che vi vogliono morti e non conoscono paura o ritirata.

Gli “Stratagemmi” con cui iniziate il gioco sono efficaci e affidabili, ma ce ne sono molti altri da sbloccare… (Fonte dell’immagine – Helldivers 2 Gameplay)

Per fortuna avete a disposizione un vero e proprio arsenale, composto non solo dalle vostre (moltissime) armi personali, ma da torrette, supporto aereo e dalla vostra massiccia casa-dolce-casa armata fino ai denti, il Super Destroyer. Gli “Stratagemmi” da voi scelti per la missione e le operazioni legate agli obiettivi sono accessibili dal vostro tablet da polso. All’inizio di ogni missione vedrete i vostri colleghi helldivers intenti a digitare per richiamare accessori come lo scudo personale, lo zaino delle munizioni e le vitali capsule di rifornimento. Naturalmente ci sono anche armi pesanti come lanciarazzi anticarro, cannoni portatili e mitragliatrici.

Basta comporre la sequenza giusta e una capsula come quella su cui siete appena arrivati vi consegnerà l’articolo richiesto, meglio di Amazon! Vedete solo di non finirci sotto, quando viene giù…

Digitare in modo corretto mentre siete sotto il fuoco nemico e/o a pochi secondi da una morte orribile è una delle abilità distintive di un helldiver veterano! Come pure conoscere il momento per schivare, scappare o lanciarvi a terra ed evitare una “zampetta” grande come un uomo e affilata come un rasoio, che cercava la vostra testa.

Le fabbriche di robot sfornano pericolosi automi per distruggervi meglio. (Fonte dell’immagine – playstation.com)

Gli Automaton, anche noti come i robot/bot, vantano una notevole somiglianza con i Terminator della famosa saga. Tuttavia, le armi in dotazione agli helldivers sono più che in grado di frantumare i robot più modesti con un paio di colpi. Quelli più grossi e cattivi naturalmente sono un’altra storia, ma la testa è quasi sempre un punto debole.

I robot impiegano l’approccio opposto agli insetti, perché vi attaccano principalmente dalla distanza con un gran volume di fuoco (di solito) poco preciso. La vostra armatura standard può incassare solo 3 o 4 colpi. Quindi chinarsi e cercare copertura o sparare da sdraiati ha senso, perché pochi robot si avvicinano per attaccare in corpo a corpo.

Tuttavia suddetti robot esistono, sono armati di motoseghe, assetati di sangue e (per fortuna!) rumorosi. Ecco perché i bravi helldivers si coprono le spalle a vicenda.

Gli Automaton sono ben dotati di mezzi corazzati come i carri armati, o le torrette fisse, capaci di annientarvi con una sola cannonata e inattaccabili da gran parte delle armi. La griglia di raffreddamento chiaramente indicata sul retro però è più vulnerabile.

I robot pattugliano alacremente il proprio territorio, ma tenere la distanza, stare chinati o sdraiati e indossare armature leggere aiuta a evitarli. Questi accorgimenti funzionano anche con gli insetti.

Le basi dei robot sono ben protette, circondate da filo spinato e grosse mine, e a volte difese da edifici speciali. Per esempio c’è l’odiata antenna che blocca gli Stratagemmi in una grande area, o la malefica torre con “Occhio di Sauron” capace di richiamare un’ondata all’apparenza infinita di robot di ogni misura per annichilirvi. Distruggetele in fretta!

Mentre gli insetti impiegano tunnel sotterranei per generare truppe, i robot si servono di grandi aeronavi da sbarco cariche di brutte sorprese. Un bel razzo anticarro a prua o a poppa di solito le distrugge con un colpo, ma non vengono mai sole.

Il primo incontro coi robot è spesso traumatico per gli helldivers che si sono abituati a combattere gli insetti, ed esistono player “specialisti”, i bug-divers e i bot-divers, che malgrado le richieste del comando affrontano quasi esclusivamente i propri nemici preferiti.

Un gruppo d’insetti trasformato in purè. Non esitate a scatenare la spaventosa potenza di fuoco del Super Destroyer. (Fonte dell’immagine – Helldivers 2 Gameplay)

A questo punto vorrei attirare l’attenzione sugli Stratagemmi d’attacco, i vostri “aiuti da casa”, speciale firma di Helldivers 2. Sono spesso molto potenti, spettacolari e divertenti da invocare. Il modo più semplice e rapido di eliminare un potente nemico o una massa di nemici minori, siano essi insetti o robot, è richiamare sulle loro teste il tipo giusto di attacco aereo o bombardamento dal Super Destroyer. Impiegare gli Stratagemmi spesso, al loro pieno potenziale e con precisione è un’altra abilità capace di fare la differenza per l’intera squadra e per il successo della missione.

Helldivers 2 ha il suo modo di incoraggiare collaborazione e spirito di gruppo. Ogni helldiver può portare con sé un ventaglio limitato di armi e abilità di supporto, quindi la squadra è più forte e versatile se unita. Il gioco ha 10 livelli di difficoltà, e in quelli medio-bassi può essere utile separarsi in piccoli team per esplorare e completare velocemente obiettivi secondari, ma davanti alle peggiori minacce sarà necessario concentrare sforzi e potenza di fuoco. Una squadra dispersa e disorganizzata è debole, e i vostri nemici lo sanno.

Ricompense e risorse di gioco come crediti, esperienza e gli importanti campioni (samples) da recuperare in giro per la mappa sono in comune, ed è nel vostro interesse conservarli. Da loro dipende una vasta gamma di utilissimi upgrade!

Mentre in Horde Shooter come Deep Rock Galactic i vostri personaggi possono essere messi fuori combattimento ma non uccisi, Helldivers 2 affronta il problema in modo diverso. I Super Destroyer hanno un numero limitato di soldati da lanciare in missione. Ogni volta che cadrete, un altro eroe sarà morto per la Super Terra, e le armi e i campioni che portava rimarranno vicino al corpo. I compagni dovranno richiamare una capsula dai Super Destroyer col vostro nuovo soldato.

Anche se ben equipaggiati e supportati da armi poderose, gli helldivers sono semplici umani, spesso sfortunati e sacrificabili come le guardie imperiali di Warhammer 40k, la fanteria mobile di Starship Troopers e gli assaltatori in corazza bianca di Star Wars, che nel mito condiviso dai fans sono tutti lontani “cugini”.

L’atmosfera del gioco è molto spesso sopra le righe. Non si prende troppo sul serio, ma crea un equilibrio efficace. Da un lato ci sono piogge di proiettili ed esplosioni del cinema d’azione anni ’80-’90, dall’altro la satira bruciante che vede schiere di poveri helldiver sacrificati “per la democrazia” e sminuzzati dagli spietati insetti in una lotta impari tra semplice umano e mostro spaziale.

Quando mi sono avvicinato per la prima volta a Helldivers 2, uno dei maggiori timori veniva dalla presenza, storica nella saga, del micidiale fuoco amico. Un bravo helldiver imparerà presto ad essere prudente e non ostacolare la linea di tiro dei propri colleghi, a non finire sotto le bombe degli aerei amici e a temere la mira a volte sospetta degli artiglieri dei Super Destroyer.

Per non provocare imbarazzanti incidenti o saltare in aria, eviterete anche di scatenare i vostri Stratagemmi dove potrebbero colpire voi o i vostri amici, perché le astronavi della Super Terra, come nel film Balle Spaziali di Mel Brooks, non si fermano per nessuno. Anche le vostre amichevoli torrette automatizzate scaricheranno la loro furia sugli alieni, e pazienza per chi si trova nel mezzo.

La squadra torna a casa, coperta di gloria e budella d’insetto. (Fonte dell’immagine – Helldivers 2 Gameplay)

Per fortuna gli helldivers sanno essere amichevoli! Anche se non hanno ancora accesso a un pub-discoteca come quello dei nani di DRG, i soldati della Super Terra si incoraggiano con saluti, battono il cinque e si abbracciano come fratelli, preferibilmente per celebrare la detonazione di un missile intercontinentale su una lontana base aliena. La community è di solito amichevole e collaborativa, e coopera per raggiungere obiettivi fissati su base settimanale, come far fuori svariati milioni di robot in pochi giorni o liberare/proteggere un particolare pianeta.

Il gioco ha goduto di un successo spettacolare e sorprendente al lancio; il giudizio globale del pubblico di Steam però ha subito alti e bassi ed è Perlopiù Positivo (74%) con circa 688mila recensioni. La sua imprevista popolarità di massa ha avuto ripercussioni meno felici come carico eccessivo sui server, problemi di stabilità, disconnessioni senza ritorno e uno strano zelo nel “nerfare” (depotenziare) armi affidabili e divertenti.

Mesi fa Sony ha cercato di rendere obbligatoria la registrazione al suo Playstation Network per giocare a Helldivers 2 da PC, mossa a cui ha dovuto rinunciare davanti alla massiccia risposta negativa dalla community.

Difetti, polemiche e scelte opinabili hanno messo alla prova la pazienza dei giocatori. Tuttavia un recente, corposo update ha risolto molti dei problemi di cui Helldivers 2 soffriva, e il giudizio relativo all’ultimo mese su Steam (novembre 2024) è del 95%.

Update gratuiti hanno introdotto nuovi tipi di missione, nuovi pericolosi nemici e Stratagemmi.

I cosiddetti Premium Warbonds, pacchetti che su base quasi mensile introducono nuove armi, armature e look, invece funzionano in modo diverso. Si possono acquistare con pagamenti in denaro reale, o spendendo una specifica moneta di gioco (i “super-crediti”) da recuperare durante le missioni in luoghi seminascosti. Molte squadre sono abituate a setacciare la mappa alla ricerca di ogni risorsa utile, super-crediti inclusi.

Nel complesso parliamo quindi di un prodotto che colpisce; ben fatto, anche se dipendente come altri giochi odierni da update che possono nei fatti migliorare o peggiorare il gameplay.

Il puro divertimento e l’emozione che vengono dallo spirito di squadra, dalle disperate resistenze o dalle gesta esagerate dei vostri eroi sono il pilastro dell’esperienza, e per il team di sviluppo dovrebbe essere imperativo accontentare la grande e appassionata community del gioco.

Quindi speriamo che Helldivers 2 conservi e aumenti il suo valore.

Scopri la Spada Laser Star Wars Baylan Skoll: La Nuova Star Wars The Black Series Force FX Elite

Se sei un appassionato di Star Wars, preparati a fare spazio nella tua collezione: Hasbro Pulse ha appena lanciato un nuovo prodotto che farà impazzire ogni fan della galassia lontana lontana. Parliamo della Star Wars The Black Series Force FX Elite Baylan Skoll Lightsaber, una spada laser da collezione che non solo è un pezzo da esposizione incredibile, ma anche un must per tutti i cosplayer e gli appassionati che vogliono entrare nel vivo dell’universo di Star Wars.

Ma chi è Baylan Skoll, e perché questa spada laser è così speciale? Baylan è uno dei nuovi protagonisti di Star Wars: Ahsoka, una serie che ha introdotto nuovi volti e storie davvero intriganti. Questo guerriero esperto e misterioso vive in un momento cruciale della galassia, in cui l’Impero è crollato e gli Jedi sono ormai un ricordo lontano. La sua figura si muove in una zona grigia, tra il bene e il male, rendendolo un personaggio estremamente affascinante. E questa ambiguità è stata catturata in modo impeccabile dalla replica della sua spada laser.

La Star Wars The Black Series Force FX Elite Baylan Skoll Lightsaber è un prodotto che non delude. Ogni dettaglio, dalla realizzazione della lama alle decorazioni sull’impugnatura, è stato curato con una meticolosità che solo Hasbro sa offrire. Il risultato? Una spada laser che non è solo un oggetto da collezione, ma una vera e propria esperienza. Dotata di luci LED a intensità variabile, effetti sonori realistici e una qualità costruttiva che la rende perfetta per essere esposta o utilizzata durante un cosplay, questa spada farà sentire ogni fan come se stesse brandendo una vera spada laser, proprio come nei film.

Se c’è una cosa che possiamo dire della Black Series, è che rappresenta l’eccellenza nella produzione di oggetti da collezione. La Force FX Elite porta questa qualità a un livello superiore. Il design intricato e le dimensioni in scala reale offrono un’esperienza unica, che farà sentire chiunque la impugni come un vero Jedi o Sith. Non è solo un accessorio da sfoggiare, ma un vero e proprio pezzo da mostrare, una testimonianza del legame profondo che i fan di Star Wars hanno con l’universo creato da George Lucas.

E non dimentichiamoci che questa spada laser non è solo per i collezionisti: è perfetta anche per i cosplayer, grazie alla sua qualità premium e ai dettagli che la rendono una delle repliche più fedeli mai realizzate. Che tu voglia aggiungerla alla tua vetrina o utilizzarla come parte di un costume, la Force FX Elite Baylan Skoll Lightsaber non ti deluderà. Insomma, se sei un fan di Star Wars, questa spada è davvero un pezzo imperdibile.