La tredicesima edizione di “Soncino Fantasy”: 25 Aprile 2024

La tredicesima edizione della manifestazione “Soncino Fantasy” si terrà il 25 Aprile 2024 nella suggestiva Rocca di Soncino CR, un evento imperdibile per gli appassionati delle opere di J.R.R. Tolkien e del Fantasy in generale. Fin dalle prime edizioni, la Manifestazione ha attirato un vasto pubblico, con migliaia di visitatori affascinati e più di 3.500 bambini completamente coinvolti nell’atmosfera fantastica.

Lo spirito della manifestazione si concentra sui due grandi classici del genere, Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, offrendo un’esperienza straordinaria sia ai più piccoli che agli adulti. L’Animazione per Bambini sarà il fulcro dell’evento, ispirata alla magia delle pellicole cinematografiche e coinvolgerà i partecipanti in spettacoli e animazioni mozzafiato, permettendo loro di vestirsi e truccarsi come veri personaggi della saga.

Durante la giornata, i bambini avranno l’opportunità di essere protagonisti di una spettacolare “Grande Battaglia Finale” contro le forze del male, arricchendo l’esperienza con momenti epici e coinvolgenti. Oltre alle animazioni per bambini, la Manifestazione prevede la partecipazione di artisti e spettacoli ispirati al mondo di Tolkien, insieme ad altre rappresentazioni che celebrano il Medioevo e il Fantasy in generale, creando un’atmosfera incantata e straordinaria.

Le diverse Aree Tematiche offriranno ai visitatori un’ampia varietà di banchi e botteghe, con un’area principale dedicata al mercatino Tolkieniano e altre aree collaterali incentrate sul Fantasy e sull’artigianato storico. Con oltre 100 Espositori presenti, i visitatori avranno la possibilità di esplorare le diverse zone espositive all’interno e all’esterno della Rocca, vivendo un’esperienza completa e coinvolgente. Durante la Manifestazione, tutte le operazioni di compravendita saranno regolate con l’uso della “Moneta Elfica”, creando un’atmosfera magica e immersiva. Il Banco del Cambio sarà a disposizione dei visitatori per convertire la moneta corrente e permetterà di effettuare ogni tipo di operazione in qualsiasi momento della giornata.

Soncino Fantasy” rappresenta un’occasione unica per immergersi in un mondo fantastico e magico, dove la fantasia e la creatività si uniscono per creare un’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti. Con un programma ricco di eventi e spettacoli, la Manifestazione promette emozioni e divertimento per grandi e piccini, regalando momenti indimenticabili da vivere insieme.

Grande successo della mostra “Tolkien. Uomo, Professore, Autore” a Napoli

La mostra su Tolkien a Napoli ha riscosso un notevole successo, con ben 35mila visitatori in sole tre settimane. Questo evento, promosso dal Ministero della Cultura in collaborazione con l’Università di Oxford, ha avuto un impatto significativo sulla comunità culturale e ha attirato un pubblico variegato, in particolare una platea più giovane rispetto alle mostre tradizionali. A settant’anni dalla pubblicazione del Il signore degli Anelli e dopo la prima tappa a Roma, che coincideva con i 50 anni dalla scomparsa dell’autore, arriva a Napoli la grande esposizione dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo che ha plasmato una nuova mitologia per il mondo contemporaneo e lo ha reso uno degli autori più letti del pianeta.

Un’immersione nell’universo da lui creato che si realizza mediante un articolato percorso espositivo tra manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e opere d’arte ispirate alle visioni letterarie di un autore unico e poliedrico. Uomo del suo tempo, romanziere, linguista e filologo, il Professore di Oxford viene raccontato nella sua complessità artistica e umana.

L’inaugurazione della mostra, avvenuta il 16 marzo a Palazzo Reale di Napoli con la presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, è stata un momento importante per celebrare il lavoro svolto con impegno e dedizione. Il successo registrato durante le prime settimane della mostra conferma l’importanza e la rilevanza dell’autore Tolkien nella letteratura mondiale.

Sangiuliano ha sottolineato l’entusiasmo e il coinvolgimento del pubblico, in particolare delle nuove generazioni, nell’esplorare la vita e le opere di Tolkien. Questo interesse crescente dimostra la perdurante rilevanza dei valori fondamentali presenti nelle opere di Tolkien, come la solidarietà, l’amicizia e la salvaguardia dell’umano.

La mostra ha rappresentato non solo un’opportunità per scoprire e apprezzare l’eredità letteraria di Tolkien, ma anche un momento di riflessione e di celebrazione della dimensione umana e dei valori intrinseci alle sue opere. Il successo ottenuto a Napoli è quindi una conferma della validità del lavoro svolto e della capacità di coinvolgere il pubblico in un viaggio emozionante attraverso il mondo fantastico creato da Tolkien.

Il 25 Marzo è il “Tolkien reading Day”

Il 25 Marzo è il Tolkien reading Day (la giornata della lettura di Tolkien) che prende ispirazione al giorno in cui avvenne la caduta di Sauron nella Guerra dell’Anello e che segna anche il passaggio dalla Terza alla Quarta Era. Il primo “Tolkien reading Day” fu organizzato dalla Tolkien Society nel 2003 per incoraggiare i fan a celebrare e promuovere la vita e le opere di J.R.R. Tolkien.

John Ronald Reuel Tolkien, nato il 3 gennaio del 1892 presso Bloemfontein capoluogo dello Stato Libero dell’Orange è forse l’autore che più ha influenzato la cultura popolare dell’ultimo secolo. Le sue opere sono arrivate anche alle generazioni più giovani, grazie alle trasposizioni cinematografiche del regista Peter Jackson.

Prima di diventare un importante professore di Oxford e prima di scrivere i suoi capolavori, J.R.R. Tolkien era un giovane studioso di filologia inglese, arruolatosi volontario per combattere in Francia nella Prima Guerra Mondiale ha vissuto gli orrori della trincea che lo portarono a cambiare profondamente, ripudiò infatti i conflitti e dedicò tutta la sua vita all’amore per sua moglie Edith, all’insegnamento e alla creazione letteraria.

Durante il  periodo di insegnamento ad Oxford iniziò la stesura dei primi lavori realizzando l’intero nucleo narrativo della Saga dell’Anello. Il primo libro è “Lo Hobbit”, pubblicato nel 1936 che rappresenta l’inizio di un epico e iconico ciclo di romanzi che Tolkien scriverà in circa quindici anni, considerato da subito considerato una pietra miliare del genere, Lo Hobbit fu il fulcro dell’elaborazione del regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo.  Il Signore degli Anelli,  ambientato alla fine della Terza Era dell’immaginaria Terra di Mezzo, è stato scritto a più riprese tra il 1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955.  Vincitore dell’International Fantasy Award e del Prometheus Hall of Fame Award, il romanzo è stato dichiarato ​​libro preferito del millennio dai clienti Amazon nel 1999 e il romanzo più amato della Gran Bretagna di tutti i tempi dalla BBC The Big Read nel 2003. Il suo adattamento cinematografico vede un cast stellare che includeva Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Liv Tyler, Sean Astin e Orlando Bloom. La trilogia de Il Signore degli Anelli ha ottenuto 17 premi Oscar, incluso quello per il miglior film. Dopo “Il Signore degli Anelli”, Tolkien scrive anche diversi saggi sulla fiaba e sui miti celtici (“Tree and Leaf”, “Albero e Foglia”, 1955), racconti brevi (“On Fairy-Stories” e “Leaf by Niggle”, rispettivamente del 1938 e 1939) e infine due romanzi lunghi, ovvero “The Adventures of Tom Bombadil” (1962) e “The Homecoming of Beorthnoth Beorhthelm’s Son” (1975). John Ronald Reuel Tolkien muore a Bounemouth, presso lo Hampshire, il 2 settembre 1973.

La bellezza de Il Signore degli Anelli e di tutte le opere ambientate ad Arda (Il SimarillionI figli di HurinRacconti IncompiutiLe Avventure di Tom BombadilBeren e Luthien) hanno il potere e la bellezza di una fiaba senza tempo, di una verità sempre attuale, hanno la forza della vita che scorre incessante e luminosa, increspata da pericoli e difficoltà ma sempre ricca di speranza. Amata da un pubblico mondiale e apprezzata da molti artisti (fra cui si ricordino i Beatles, ammiratori estasiati dell’opera i quali ne proposero, molto prima dei film di Peter Jackson, la trasposizione cinematografica al grande Stanley Kubrick, con la clausola di far parte del cast), l’opera di Tolkien è oggi custodita e costantemente rielaborata dal figlio Christopher, al quale il padre ha affidato tutto il suo patrimonio letterario e grazie al cui impegno e dedizione molte opere hanno visto la luce della pubblicazione postuma. Entusiasmante, coinvolgente e meravigliosa, quella de Il Signore degli Anelli è un’avventura al di là del tempo e dello spazio, dove realtà e immaginazione si fondono dando vita ad un sogno interminabile.

Buon Compleanno J. R. R. Tolkien!

John Ronald Reuel Tolkien è forse l’autore che più ha influenzato la cultura popolare dell’ultimo secolo. Grazie alle trasposizioni cinematografiche del regista Peter Jackson e alla serie di Amazon Prime Video “Gli Anelli del Potere”, il suo complesseo immaginario è arrivato anche alle generazioni più giovani, alimentando ancor di più l’interesse verso i suoi capolavori Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.

J. R. R. Tolkien nasce proprio  il 3 gennaio del 1892  in una località del Sudafrica, precisamente presso Bloemfontein capoluogo dello Stato Libero dell’Orange.

Prima di diventare un importante professore di Oxford, molto prima di scrivere i suoi capolavori, J.R.R. Tolkien era un giovane studioso di filologia inglese, che si era arruolato volontario per combattere in Francia nella Prima Guerra Mondiale. Gli orrori della trincea lo cambiarono profondamente, portandolo a ripudiare i conflitti e a dedicare tutta la sua vita all’amore per sua moglie Edith, all’insegnamento e alla creazione letteraria.

Proprio il  periodo di insegnamento ad Oxford concede all’autore la stesura dei primi lavori e la realizzazione dell’intero nucleo narrativo della Saga dell’Anello. Il primo libro è “Lo Hobbit”, pubblicato nel 1936 e subito considerato una pietra miliare del genere, nonché tappa fondamentale per l’autore. È da quest’opera, infatti, che Tolkien elabora il suo regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo. “Lo Hobbit” è solo l’inizio di un epico e iconico ciclo di romanzi che Tolkien scriverà in circa quindici anni. Il Signore degli Anelli ,  ambientato alla fine della Terza Era dell’immaginaria Terra di Mezzo, è stato scritto a più riprese tra il 1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955.  Opera letteraria di fama mondiale e vincitore dell’International Fantasy Award e del Prometheus Hall of Fame Award, il romanzo è stato dichiarato ​​libro preferito del millennio dai clienti Amazon nel 1999 e il romanzo più amato della Gran Bretagna di tutti i tempi dalla BBC The Big Read nel 2003. Il suo adattamento cinematografico, ad opera della New Line Cinema e del regista Peter Jackson, ha guadagnato un totale di quasi 6 miliardi di dollari in tutto il mondo. Con un cast stellare che includeva Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Liv Tyler, Sean Astin e Orlando Bloom, la trilogia de Il Signore degli Anelli ha ottenuto 17 premi Oscar, incluso quello per il miglior film. Dopo “Il Signore degli Anelli”, Tolkien scrive anche diversi saggi sulla fiaba e sui miti celtici (“Tree and Leaf”, “Albero e Foglia”, 1955), racconti brevi (“On Fairy-Stories” e “Leaf by Niggle”, rispettivamente del 1938 e 1939) e infine due romanzi lunghi, ovvero “The Adventures of Tom Bombadil” (1962) e “The Homecoming of Beorthnoth Beorhthelm’s Son” (1975). John Ronald Reuel Tolkien muore a Bounemouth, presso lo Hampshire, il 2 settembre 1973.

Per festeggiare al meglio il Compleanno di Tolkien, ogni anno, proprio il 3 gennaio, la Tolkien Society incoraggia i fan di tutto il mondo a festeggiare il Professore di Oxford con una semplice cerimonia di brindisi (in inglese: Tolkien Birthday Toast). Alle 21:00 ora locale, alza un bicchiere e brinda al compleanno di questo autore molto amato. Il brindisi è semplicemente: “Il professore!”. Tutto quello bisogna fare è alzare un bicchiere della tua bevanda preferita (non necessariamente alcolica) e pronunciare le parole prima di bere un sorso.

Tolkien. Uomo, Professore, Autore alla Reggia di Venaria nel 2024

Un evento irrinunciabile si terrà a novembre 2024 alla Reggia di Venaria. Stiamo parlando di una mostra “Tolkien. Uomo, Professore, Autore” dedicata al leggendario J.R.R. Tolkien, l’autore di “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli”. Dopo il grande successo ottenuto presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma , adesso è pronta a stupire anche il pubblico piemontese.

Cinquant’anni fa, il 2 settembre 1973, il mondo della letteratura ha perso uno dei suoi talenti più brillanti: J.R.R. Tolkien. L’autore inglese ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della letteratura mondiale grazie alla sua geniale creazione di un universo mitologico coinvolgente e unico nel suo genere. Ora, una mostra straordinaria sta girando l’Italia per celebrare il suo genio creativo, e a novembre 2024 arriverà presso la Reggia di Venaria.

Cultura, l’8 novembre al MiC presentazione della mostra "TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore"

La mostra si propone di raccontare la figura di Tolkien non solo come autore di romanzi fantasy, ma anche come uomo, professore, linguista, illustratore e ambientalista. Attraverso una parte scientifica e una parte multimediale, i visitatori potranno conoscere meglio la biografia di Tolkien, le sue fonti di ispirazione, le sue lingue inventate, le sue mappe e le sue illustrazioni.

Inaugurata a Roma il 16 novembre 2023, questa esposizione ha offerto ai visitatori l’opportunità di immergersi nella vita privata e professionale di Tolkien grazie a una ricca collezione di manoscritti, lettere, fotografie e opere d’arte ispirate al suo mondo fantastico, i visitatori hanno potuto scoprire i segreti dietro la sua straordinaria creatività. Inoltre, la mostra ha evidenziato il rapporto speciale che Tolkien aveva con l’Italia, un amore dichiarato per la lingua italiana e per luoghi come Venezia e Assisi, che l’autore ha visitato nel 1955.

L’esposizione Torinese, che si aprirà nell’autunno 2024, offrirà ai visitatori un’esperienza immersiva senza precedenti. I due pilastri dell’opera di Tolkien, “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli,”, avranno un ruolo centrale in questa mostra, mostrando il percorso creativo dell’autore e l’evoluzione dei suoi personaggi e delle sue storie nel corso degli anni. Ma non è tutto. Il percorso espositivo darà ai visitatori l’opportunità non solo di immergersi nel mondo fantastico creato da Tolkien, ma anche di scoprire il lato umano e professionale dell’autore. Inoltre, la mostra includerà anche materiali legati agli adattamenti cinematografici, come la celebre trilogia di “Il Signore degli Anelli” diretta da Peter Jackson.

La Reggia di Venaria, con la sua spettacolare e suggestiva cornice barocca, fornirà il luogo ideale per questa esposizione unica nel suo genere. Quindi segnatevi questa data: novembre 2024. Non perdete l’occasione di immergervi nel mondo incantato di J.R.R. Tolkien e di scoprire tutti i segreti dietro le sue opere letterarie che hanno affascinato milioni di lettori in tutto il mondo. Non ve ne pentirete!

Come scrivono gli Elfi. Manuale di calligrafia Tengwar

Eterea Edizioni ha pubblicato “Come Scrivevano gli Elfi. Manuale di calligrafia Tengwar” di Roberto Fontana, un saggio che esplora il tema della scrittura elfica inventata da J.R.R. Tolkien nei suoi romanzi. Fontana, saggista e calligrafo, è un membro a pieno titolo dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e ha un background artistico infallibile.

«Alla base c’è l’invenzione delle lingue. Le storie sono state scritte per fornire un mondo alle lingue, e non il contrario.»

J.R.R. Tolkien, Lettere, lettera n. 165

Il libro affronta l’importanza delle lingue, in particolare quelle elfiche, per Tolkien, sottolineando come furono proprio le lingue a motivarlo nella creazione del suo immenso Legendarium, da cui nacque in seguito “Il Signore degli Anelli“. L’autore spiega che le lingue elfiche sono uno degli aspetti più affascinanti dell’universo di Tolkien, con i loro segni chiamati tengwar che compongono un alfabeto intricato e melodico.

Ma come si usano e si scrivono queste lingue elfiche?

Come si leggono i tengwar? Fontana risponde a tutte queste domande nel suo manuale completo, che include anche una sezione sulla calligrafia elfica.

La fantasia inesauribile di Tolkien ha prodotto non solo saghe di successo come “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit“, ma anche numerosi linguaggi completi di lessico, grammatica e sintassi. Inoltre, Tolkien ha creato alfabeti propri per queste lingue, con le rune ed i tengwar che danno vita alle loro scritture specifiche.

Il saggio di Fontana, come afferma il giornalista, offre una panoramica sulle lingue di Arda, l‘ambientazione del legendarium tolkieniano, e si addentra nel mondo degli alfabeti Tengwar e dei sistemi di scrittura elfici, che seguono regole evolutive nel corso dei millenni della storia dei personaggi dei romanzi di Tolkien. Il libro propone anche tecniche calligrafiche per migliorare la resa artistica della scrittura Tengwar. Infine, l’autore ha creato un gadget avvincente per tutte le età e le capacità: un kit per montare l’Unico Anello con l’iscrizione in tre stili differenti.

Roberto Fontana, autore apprezzato di generi fantasy in Italia e all’estero, è anche un calligrafo esperto delle lingue e delle calligrafie della Terra di Mezzo. Ha già pubblicato altri saggi sul mondo di Tolkien, tra cui “Guida per viaggiatori nella Terra di Mezzo” ed è socio dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Fontana ha inoltre tradotto diverse opere tolkieniane ed è autore di racconti fantasy e di una saga delle “Guerriere Drago”. Con una laurea in ingegneria nucleare, l’autore mette ora al centro della sua vita la scrittura e la ricerca calligrafica.

Lo Hobbit a Fumetti illustrato da David Wenzel

In una nuova edizione a fumetti, “Lo Hobbit” di J.R.R. Tolkien ha trovato nuova vita. La minuziosa trasposizione a fumetti del libro classico è stata curata dall’illustratore David Wenzel e dagli autori Charles Dixon e Sean Deming.
Gli eventi narrati in questa versione a fumetti seguono fedelmente la trama dell’opera originale. Lo spettacolare viaggio di Bilbo Baggins, hobbit tranquillo e contento, che si unisce al mago Gandalf e ai tredici nani nel tentativo di recuperare il tesoro rubato a questi ultimi, si rivelerà essere pieno di pericoli. Bilbo, che alla fine dovrà affrontare da solo il drago più temuto e custode del tesoro rubato, Smaug, riuscirà a superare lo sfidato viaggio.
Le illustrazioni di Wenzel sono un’eccellente combinazione di disegno tradizionale e tecniche di acquarello. Mentre le scene di dialogo sono rappresentate con il solito tratto, le parti della narrazione sono illustrate con didascalie che sovrastano le figure. Questa scelta è necessaria per riportare in modo sintetico molte parti del libro che non si sarebbero potute rappresentare con le figure sole.
Pubblicato per la prima volta in tre volumi nel 1989-1990, “Lo Hobbit” è stato successivamente ristampato dall’editrice italiana Rusconi nel 1997, e passò alla Bompiani, dopo che la pubblicazione delle opere di Tolkien venne trasferita.
In questa nuova edizione, l’immaginario di “Lo Hobbit” viene riportato in forma più semplice e ancora più fiabesca, per far conoscere ai giovani la fantastica dimensione dell’universo di Tolkien. L’opera, che ha conquistato generazioni di lettori, ha trovato un nuovo e interessante spazio nella forma dei fumetti. Grazie alla fedeltà all’originale e alla visione innovativa di Wenzel, questo adattamento a fumetti di “Lo Hobbit” è un’opera da apprezzare sia dai giovani sia dagli adulti.

L’Hotel degli Hobbit: l’esperienza da sogno nel cuore del Messico

Avete mai sognato di vivere nella magica Terra di Mezzo, circondati da spettacolari paesaggi e immersi nella natura? Bene, adesso potete rendere questo sogno realtà grazie all’incredibile Hotel Tapasoli, situato a Xilitla, in Messico. Questo straordinario hotel, costruito dal brillante imprenditore messicano Alberto Muñoz González, offre ai visitatori una vera e propria esperienza da hobbit, con camere che sono autentiche riproduzioni delle caratteristiche case dei personaggi creati da J.R.R. Tolkien.

Immerso nella splendida città surrealista di Xilitla, famosa per i suoi meravigliosi paesaggi tropicali e le architetture mozzafiato, l’Hotel Tapasoli è composto da sei tane sotterranee che possono ospitare due o quattro persone. Ogni camera è stata costruita utilizzando solo materiali naturali e seguendo un approccio eco-friendly per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente circostante. Con uno sguardo attento alla sostenibilità delle risorse naturali, Muñoz González ha creato un’attrazione che non solo attrae turisti da tutto il Messico, ma anche visitatori internazionali.

Ma l’Hotel Tapasoli non è solo un luogo da sogno per gli amanti di Tolkien.

Questo progetto ha avuto un impatto significativo sulla comunità locale, contribuendo allo sviluppo dell’artigianato di Xilitla e aprendo nuove opportunità economiche per la zona. Grazie al successo dell’hotel, i prodotti regionali sono diventati famosi e hanno portato benefici tangibili all’economia locale.

Naturalmente, vivere l’esperienza di una notte in una di queste case hobbit ha un prezzo elevato, che ammonta a 2.600 dollari per quattro persone. Tuttavia, coloro che decidono di investire in questa esperienza unica non resteranno delusi. L’incantevole atmosfera dell’hotel e il paesaggio mozzafiato della Huasteca messicana trasporteranno i visitatori in un mondo magico, così come descritto nei libri di Tolkien.

Quindi, se amate Tolkien, le suggestive case hobbit e l’ecologia, non potete perdervi l’Hotel Tapasoli a Xilitla, in Messico. Questo posto straordinario vi offrirà l’opportunità di immergervi nella natura, vivere in un vero e proprio sogno e di entrare in contatto con la magia delle opere di Tolkien. Cosa state aspettando? Preparatevi a vivere un’esperienza da libro, che difficilmente dimenticherete!

Il Mithril: un metallo fantastico che sfida la scienza

Il Mithril è uno dei metalli più leggendari e desiderati del mondo fantasy. Appare nelle opere di J.R.R. Tolkien, come “Il signore degli anelli” e “Lo Hobbit”, dove viene descritto come un metallo argenteo, leggero e resistente, capace di resistere al fuoco e alla magia. Il Mithril era estratto dai nani nella miniera di Moria, ma dopo il risveglio di un balrog, la miniera fu abbandonata e il metallo divenne rarissimo. Solo i nani e gli elfi sapevano come lavorare il Mithril, creando armi, armature e gioielli di grande valore. Tra gli oggetti più famosi fatti di Mithril ci sono la cotta di maglia che Bilbo regalò a Frodo, l’anello elfico Nenya indossato da Galadriel e le porte di Moria decorate con l’ithildin, una lega di Mithril che rifletteva la luce della luna e delle stelle.

Ma il Mithril esiste solo nelle storie di Tolkien o potrebbe esistere anche nella realtà?

Questa domanda ha incuriosito molti fan del genere fantasy, ma anche alcuni scienziati che hanno cercato di trovare una risposta basandosi sui dati disponibili. La risposta non è semplice, ma ci porta a scoprire fenomeni sorprendenti che avvicinano la realtà alla fantasia.

Il Mithril e i fulmini

Una delle fonti di ispirazione per il Mithril potrebbe essere stata la fulgurite, un minerale che si forma quando un fulmine colpisce il suolo. La fulgurite è composta da sabbia o roccia fusa dal calore del fulmine, che può raggiungere temperature superiori ai 30.000°C. La fulgurite ha un aspetto vetroso e ramificato, simile a un fulmine fossilizzato. Alcune fulguriti possono essere lunghe anche diversi metri e avere una forma tubolare.

La fulgurite è stata studiata da diversi scienziati, tra cui il professor Matthew Pasek dell’Università della Florida, che ha recentemente pubblicato uno studio su “Nature Communications Earth & Environment”. Pasek ha analizzato una sostanza sconosciuta trovata in Florida vicino agli alberi colpiti dai fulmini. Questa sostanza si è rivelata essere una nuova forma di fulgurite, con caratteristiche particolari che la rendono simile ai minerali spaziali.

Pasek ha scoperto che questa fulgurite contiene elementi rari come l’iridio, il platino e l’osmio, che sono tipici degli asteroidi e delle meteoriti. Questi elementi sono presenti in tracce nel suolo terrestre, ma vengono concentrati dalla scarica elettrica del fulmine. Inoltre, questa fulgurite ha una struttura cristallina diversa dalle altre fulguriti conosciute, che la rende più simile a una roccia che a un vetro. Questa scoperta dimostra che i fulmini possono creare nuovi minerali con proprietà uniche, che potrebbero essere utilizzati per scopi scientifici o tecnologici. Tuttavia, questi minerali sono molto rari e difficili da trovare in natura, quindi non sono paragonabili al Mithril per abbondanza e utilità.

Il Mithril e la chimica

Un altro modo per cercare di capire se il Mithril potrebbe esistere nella realtà è basarsi sulla chimica. Il Mithril è descritto come un metallo argenteo, leggero e resistente, quindi dovrebbe appartenere al gruppo degli elementi metallici della tavola periodica. Tuttavia, nessuno degli elementi metallici conosciuti ha tutte le caratteristiche del Mithril.

Gli elementi metallici più vicini al Mithril per colore sono l’argento, il platino e il palladio, ma questi metalli sono pesanti e morbidi, quindi non adatti a fare armi e armature. Gli elementi metallici più vicini al Mithril per leggerezza sono il litio, il berillio e il magnesio, ma questi metalli sono poco resistenti e facilmente infiammabili, quindi non adatti a resistere al fuoco e alla magia. Gli elementi metallici più vicini al Mithril per resistenza sono il titanio, il cromo e il tungsteno, ma questi metalli sono scuri e densi, quindi non adatti a riflettere la luce e a essere lavorati facilmente.

Quindi, il Mithril non può essere un elemento metallico puro, ma potrebbe essere una lega di più elementi. Una lega è una miscela di due o più metalli che ha proprietà diverse dai metalli che la compongono. Per esempio, l’acciaio è una lega di ferro e carbonio che è più resistente del ferro puro. Il bronzo è una lega di rame e stagno che è più duro del rame puro. L’oro bianco è una lega di oro e palladio che è più chiaro dell’oro puro.

Tuttavia, anche le leghe conosciute non hanno tutte le caratteristiche del Mithril. La lega più vicina al Mithril per colore è l’argento sterling, una lega di argento e rame che ha un aspetto lucido e brillante. Ma l’argento sterling è pesante e si ossida facilmente, quindi non adatto a fare oggetti duraturi. La lega più vicina al Mithril per leggerezza è il magnesio-alluminio, una lega di magnesio e alluminio che ha un peso specifico molto basso. Ma il magnesio-alluminio è poco resistente e molto reattivo, quindi non adatto a resistere a urti e calore. La lega più vicina al Mithril per resistenza è il titanio-alluminio, una lega di titanio e alluminio che ha una resistenza meccanica molto alta. Ma il titanio-alluminio è scuro e difficile da lavorare, quindi non adatto a fare oggetti eleganti e raffinati.

Quindi, il Mithril non può essere una lega conosciuta, ma potrebbe essere una lega sconosciuta di elementi rari o artificiali. Un elemento artificiale è un elemento che non esiste in natura, ma viene creato in laboratorio o in reattori nucleari. Per esempio, il tecnecio, il promezio e il plutonio sono elementi artificiali che hanno applicazioni mediche, industriali o militari. Alcuni elementi artificiali hanno proprietà insolite, come la radioattività o la superconduttività.

Tuttavia, anche gli elementi artificiali non hanno tutte le caratteristiche del Mithril. Gli elementi artificiali più vicini al Mithril per colore sono il roentgenio e il copernicio, due elementi superpesanti che dovrebbero avere un aspetto argenteo. Ma questi elementi sono instabili e decadono in pochi secondi, quindi non adatti a fare oggetti permanenti. Gli elementi artificiali più vicini al Mithril per leggerezza sono il francio e l’astato, due elementi radioattivi che hanno un peso atomico molto basso. Ma questi elementi sono tossici e scompaiono in poche ore, quindi non adatti a fare oggetti sicuri. Gli elementi artificiali più vicini al Mithril per resistenza sono il dubnio e il seaborgio, due elementi transuranici che dovrebbero avere una durezza elevata. Ma questi elementi sono rari e costosi da produrre, quindi non adatti a fare oggetti abbondanti.

Quindi, il Mithril non può essere un elemento artificiale puro, ma potrebbe essere una lega di elementi artificiali o di elementi ancora sconosciuti alla scienza. Un elemento sconosciuto è un elemento che non è stato ancora scoperto o sintetizzato dagli scienziati, ma che potrebbe esistere secondo le teorie fisiche o matematiche.

Il 50° anniversario della morte di J. R. R. Tolkien

Tra gli scrittori del secolo scorso, anzi probabilmente della storia della letteratura moderna, John Ronald Reuel Tolkien si distingue per la sua abilità e la sua profondità nel creare mondi fantastici. Le sue opere non sono solo storie avventurose in luoghi incantati, ma anche simboli carichi di senso. Con opere come “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit“, Tolkien ha esplorato i temi fondamentali della letteratura, elevandoli ad una nuova dimensione: il conflitto tra il bene e il male, la scoperta di sé, il percorso dell’eroe e l’importanza dell’amicizia si fondono in modo sublime, conquistando generazioni di lettori e ispirando anche il cinema e la cultura pop.

Tolkien merita di essere riconosciuto come il creatore di un universo immaginario e come il fornitore di un viaggio emotivo e intellettuale al contempo. Nel suo capolavoro “Il Signore degli Anelli“, la complessità dei personaggi, le sfumature morali e il costante riferimento alla lotta tra la luce e l’ombra riflettono le tensioni del mondo reale.

Tolkien ha anche un merito che pochi grandi autori possono vantare: è entrato nell’immaginario collettivo di tutti. In occasione dei cinquant’anni dalla sua scomparsa (2 settembre 1973) vogliamo ricordare con amore e rispetto l’autore che più ha influenzato la cultura popolare dell’ultimo secolo. 

J. R. R. Tolkien nasce il 3 gennaio del 1892  in una località del Sudafrica, precisamente presso Bloemfontein capoluogo dello Stato Libero dell’Orange.Prima di diventare un importante professore di Oxford, molto prima di scrivere i suoi capolavori, J.R.R. Tolkien era un giovane studioso di filologia inglese, che si era arruolato volontario per combattere in Francia nella Prima Guerra Mondiale. Gli orrori della trincea lo cambiarono profondamente, portandolo a ripudiare i conflitti e a dedicare tutta la sua vita all’amore per sua moglie Edith, all’insegnamento e alla creazione letteraria.

Proprio il  periodo di insegnamento ad Oxford concede all’autore la stesura dei primi lavori e la realizzazione dell’intero nucleo narrativo della Saga dell’Anello. Il primo libro è “Lo Hobbit”, pubblicato nel 1936 e subito considerato una pietra miliare del genere, nonché tappa fondamentale per l’autore. È da quest’opera, infatti, che Tolkien elabora il suo regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo. “Lo Hobbit” è solo l’inizio di un epico e iconico ciclo di romanzi che Tolkien scriverà in circa quindici anni. Il Signore degli Anelli ,  ambientato alla fine della Terza Era dell’immaginaria Terra di Mezzo, è stato scritto a più riprese tra il 1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955.  Opera letteraria di fama mondiale e vincitore dell’International Fantasy Award e del Prometheus Hall of Fame Award, il romanzo è stato dichiarato ​​libro preferito del millennio dai clienti Amazon nel 1999 e il romanzo più amato della Gran Bretagna di tutti i tempi dalla BBC The Big Read nel 2003. Il suo adattamento cinematografico, ad opera della New Line Cinema e del regista Peter Jackson, ha guadagnato un totale di quasi 6 miliardi di dollari in tutto il mondo. Con un cast stellare che includeva Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Liv Tyler, Sean Astin e Orlando Bloom, la trilogia de Il Signore degli Anelli ha ottenuto 17 premi Oscar, incluso quello per il miglior film. Dopo “Il Signore degli Anelli”, Tolkien scrive anche diversi saggi sulla fiaba e sui miti celtici (“Tree and Leaf”, “Albero e Foglia”, 1955), racconti brevi (“On Fairy-Stories” e “Leaf by Niggle”, rispettivamente del 1938 e 1939) e infine due romanzi lunghi, ovvero “The Adventures of Tom Bombadil” (1962) e “The Homecoming of Beorthnoth Beorhthelm’s Son” (1975). John Ronald Reuel Tolkien muore esattamente cinquant’anni fa a Bounemouth, presso lo Hampshire, il 2 settembre 1973.

In questi cinquant’anni, il geniale creatore dell’universo di Arda, è stato lodato e celebrato in molti modi, ma oggi vogliamo ricordare Tolkien come un uomo che ha seguito con fedeltà un ideale estetico che lo ha spinto a usare il mito come la forma poetica più adatta per esplorare la realtà in tutta la sua verità e ricchezza.

Questa sua eccelsa caratteristica fa di Tolkien un sublime narratore dei sentimenti che turbano l’animo umano e un cantore della bellezza di cui l’uomo è capace e da cui è circondato, come si può vedere dai suoi romanzi e forse ancor più dalle pagine del suo universo narrativo, fantastico eppur così coerente da sembrare reale, tangibile, storico, a partire dal Silmarillion che ne è il frutto più maturo. Oltre le lunghe liste di nomi, tra le righe delle cronache scandite dal ritmo maestoso tipico degli annali, nelle storie epiche e tragiche di eroi straordinari e contradditori ritroviamo certamente l’uomo, con le sue ombre e la sua eterna ricerca della luce. Ed è proprio la centralità della ricercatezza e della perfezione che permette all’opera di Tolkien di resistere magnificamente alla prova del tempo. E  del resto il tempo passato è sufficiente per non avere dubbi, come pure ci ricorda questo importante anniversario, che sarà celebrato con iniziative di rilievo in tutto il mondo.

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