Magic The Gathering: Banditi di Crocevia Tonante

Magic: The Gathering segna quota 100: arriva infatti la centesima espansione del leggendario gioco di carte intitolata Banditi di Crocevia Tonante, con un’uscita internazionale prevista per il 19 aprile e il Play Network di Wizards of the Coast che la distribuirà nei negozi a partire dal 12 aprile. Questo evento è senza dubbio uno dei momenti più significativi della primavera del 2024 per gli appassionati di cardgame, poiché non solo rappresenta un traguardo storico per Magic: The Gathering, ma porta con sé una serie di novità emozionanti sia dal punto di vista narrativo che dal punto di vista del gameplay.

Magic: The Gathering ha incantato milioni di giocatori in tutto il mondo da trent’anni, grazie alla costante innovazione rappresentata da nuove carte, mazzi ed espansioni che continuano a rinnovare e arricchire l’esperienza di gioco. Banditi di Crocevia Tonante si colloca in questa tradizione, presentando un tema western (arricchito da elementi fantastici) che trasporta i giocatori nella frontiera americana del diciannovesimo secolo, esplorando il lato più selvaggio e ribelle di quel periodo.

Le nuove meccaniche introdotte in Banditi di Crocevia Tonante offrono una varietà di approcci strategici e tattiche che si adattano perfettamente al tema criminale dell’espansione. Parole chiave come “Fuorilegge”, “Commettere un Crimine”, “Frenesia”, “Tramare” e “Cavalcatura” portano una freschezza al gameplay, offrendo ai giocatori nuove sfide da affrontare e strategie da sperimentare. In particolare, la dinamica delle taglie aggiunge un elemento divertente e stimolante al contesto del Commander, coinvolgendo i giocatori in un minigioco intrigante che li porta a catturare personaggi per ricevere ricompense.

L’estetica delle carte di Banditi di Crocevia Tonante è altrettanto spettacolare, con terre base, terre doppie, personaggi leggendari, locandine di ricercati e carte di notizie che riflettono perfettamente il tema western e fantasy dell’espansione. L’uscita dell’espansione è prevista per il 12 aprile per gli eventi prerelease e il 19 aprile per la vendita generale, con la possibilità di giocarla su MTG Arena a partire dal 16 aprile. I giocatori potranno acquistare pacchetti di Buste di Gioco, Collector Booster, Commander Deck e il Bundle che include 9 buste di gioco, 30 terre e accessori.

Magic The Gathering: Banditi di Crocevia Tonante  si presenta come un’espansione epica che non solo celebra il passato glorioso di Magic: The Gathering, ma guarda al futuro con nuove idee, meccaniche innovative e un tema coinvolgente che catturerà l’immaginazione dei giocatori di tutto il mondo. Sia che siate nuovi giocatori o veterani di lunga data, questa espansione promette di offrire un’esperienza di gioco indimenticabile e avvincente.

Gigitex: ritorno al Western!

Il fascino del fumetto western è intramontabile nei fumetti umoristici di Alberto Simioni. Gigitex è alla sua seconda uscita con la consolidata casa editrice Festina Lente Edizioni con una raccolta di avventure che vanno dal 1979 al 1982. Una conferma nel suo vasto catalogo di letture proposte per far ridere e sorridere a qualsiasi età. Oggi già disponibile nelle fumetterie, librerie e online.

Gigitex è un biondo pistolero dal cuore d’oro e dalla fama spesso sopravvalutata. Nato nel 1971 e pubblicato con grande successo di pubblico in Italia e all’estero fino al 1990, anno della prematura scomparsa del suo autore, Gigitex è uno scanzonato fumetto umoristico che trae ispirazione dal genere cinematografico degli spaghetti western. L’autore, Alberto Simioni, nel segno grafico come nelle gag svela la sua ammirazione per alcuni grandi maestri del fumetto comico italiano: Jacovitti, Bonvi, Rebuffi, Del Principe, Sangalli e Clod. Fonti autorevoli del fumetto umoristico, facilmente riconoscibili anche dai più giovani appassionati. È dunque un west scanzonato e molto italiano quello in cui si sviluppano le gag e le avventure eroicomiche del protagonista e quelle oniriche del suo abbondante e ingombrante alter-ego Gigifat. A partire dai primi anni Ottanta, Simioni approda a una splendida sintesi creativa che ne rende il tratto al tempo stesso sicuro e originale, fornito di una morbidezza degna di un virtuoso della matita, per questo le sue avventure restano ancora attuali e apprezzate dai nuovi lettori.

Nel corso delle varie storie interagiscono con Gigitex sia alcuni personaggi storici realmente esistiti (Daniele Comboni, Buffalo Bill, Ulisse Grant, ecc.) simpaticamente rivisitati, sia una schiera di personaggi di contorno che sono la chiara trasposizione in chiave western di certe figure tipiche della vita di paese nostrana (Clint il beone, l’oste Nisio, Lara la maestrina, Houdine il medico, padre Gionata, ecc.). Curato da Franco Carrara, storico amico e collaboratore di Alberto Simioni, con la copertina di Giorgio Cavazzano e la postfazione a cura di Daniele Bevilacqua, il volume, realizzato recuperando le tavole originali dell’autore, raccoglie le storie pubblicate tra il 1979 e il 1982.

La breve carriera artistica di Alberto Simioni, scomparso nel 1990 a soli 38, si è quasi interamente svolta nel contesto dell’editoria cattolica, in particolare sul mensile dei padri comboniani di Verona Il Piccolo Missionario e su Il giornalino. Nonostante la prematura scomparsa, in circa 20 anni di attività, ha realizzato oltre duemila tavole a fumetti, senza contare le centinaia di illustrazioni e disegni, oggi purtroppo difficilmente rintracciabili, realizzati nelle più svariate occasioni per l’editoria, la pubblicità e l’associazionismo. Edizione a cura di Franco Carrara. Postfazione di Daniele Bevilacqua. Copertina di Giorgio Cavazzano Interventi grafici sulle tavole di Monica Venzo e Laura Fongaro.

Il genere western negli anime e manga

Il genere western negli anime e manga è una forma di espressione artistica che si ispira alla tradizione cinematografica e letteraria del western americano. Si tratta di opere che ambientano le loro storie nel selvaggio West, o in scenari simili, come lo spazio o il Giappone futuristico. Il genere western negli anime e manga ha avuto origine negli anni ’50 e ’60, quando alcuni autori giapponesi, come Osamu Tezuka e Leiji Matsumoto, furono influenzati dai film western di Hollywood. Questi autori crearono opere come Angel Gunfighter, Black Tiger e Gun Frontier, che mescolavano elementi tipici del western, come pistoleri, banditi, indiani e cavalli, con elementi fantastici, come alieni, robot e viaggi nel tempo.
Il genere western negli anime e manga ha avuto una rinascita negli anni ’90 e 2000, grazie al successo di opere come Cowboy Bebop e Outlaw Star, che trasportavano il western nello spazio, creando il sottogenere dello space western. Queste opere si caratterizzavano per la loro atmosfera noir, la loro colonna sonora jazz e blues, e i loro personaggi anticonformisti e carismatici, che vivevano di avventure e caccia alle taglie. Altre opere dello space western sono Trigun, Grenadier e Steel Ball Run, che aggiungevano anche elementi comici, ecchi e soprannaturali alle loro storie.
Un altro sottogenere del western negli anime e manga è quello che ambienta le storie in un Giappone alternativo o futuristico, dove il western si mescola con la cultura e la storia giapponese. Alcune opere di questo tipo sono Samurai Champloo, che unisce il western con il samurai e il hip hop, Kōya no Shōnen Isamu¹, che racconta le avventure di un ragazzo che sogna di diventare un cowboy nel Giappone del XIX secolo, e Zombiepowder, che narra le vicende di un gruppo di cacciatori di una polvere magica che può resuscitare i morti.
Il genere western negli anime e manga è quindi un genere vario e originale, che riesce a combinare elementi diversi tra loro, creando storie avvincenti e coinvolgenti. Il genere western negli anime e manga è anche una testimonianza della capacità degli autori giapponesi di assimilare e reinterpretare le influenze culturali provenienti dall’Occidente, dando vita a opere uniche e innovative..

La serie animata di The Lone Ranger

Aggiungiamo un nuovo capitolo nella descrizione di serie animate tratte da serie televisive più o meno di successo o tratte anche da serie a fumetti, quella di cui parliamo in questo frangente è una serie di genere western, di cui avevo visto anche la sua controparte dal vivo, e per via della sua particolarità, mi è rimasta nella memoria, “The Lone Ranger”, conosciuto da noi come “Il Ranger Solitario”. Serie animata del 1980 prodotta dalla famosa casa di produzione Filmation, di cui abbiamo già parlato, in collaborazione con la “Lone Ranger Television Inc.”, composta da una sola stagione per un totale di 14 episodi, ispirata dall’omonimo personaggio del 1933 creato da George W. Trendle.

https://www.youtube.com/watch?v=3mY-P-HILMI

Far West, queste sono le avventure di un uomo appartenente ai Rangers che porta sul volto  una maschera celando il suo vero aspetto. Tutti lo conoscono con l’appellativo di “Lone Ranger” (il Ranger Solitario), ad accompagnarlo nelle sue avventure vi è un nativo americano suo amico fedele di nome Tonto. Il pittoresco duo, vagabonda per tutto il selvaggio west, dalle praterie sconfinate, alle moderne città, fino agli avamposti di frontiera e i vari “pueblos”, per raddrizzare i torti e riportare la legge e l’ordine dove essa è carente, consegnando i colpevoli alla giustizia. Infatti sia Lone Ranger che Tonto, non temono nessuno, rapinatori di banca, ribelli indiani, uomini d’affari senza scrupoli e scienziati pazzi, essi li affrontano senza nessuna paura utilizzando non solo pistole, fucili o lazo, ma a volte anche solo la loro astuzia e intelligenza. Alla fine sconfitto il male, Lone Ranger dona una pallottola d’argento a quelle persone che hanno lottato con lui per riportare la giustizia e poi essi cavalcano verso il tramonto dirigendosi verso una nuova e indimenticabile avventura al grido di Lone Ranger “Forza Silver! Vai!”

Come avevo accennato in precedenza, questa serie mi piaceva per alcune particolarità, la prima è a chiusura dell’episodio dove mentre Lone Ranger e Tonto si allontanano, alcune persone vanno verso chi li ha aiutati e chiedono “ma chi è quell’uomo mascherato?” e la risposta immancabile “lui è il Lone Ranger” e con l’impennata del Lone Ranger sul suo bianco cavallo “yahoo Silver!”, l’altra particolarità è la sigla utilizzata anche per la serie televisiva, il famoso brano di Gioachino Rossini il tema del Gugliemo Tell. Poi come la maggior parte delle serie Filmation, alla fine vi era il solito messaggio morale tipico della casa di produzione, con protagonisti in questo caso lo stesso Lone Ranger oppure il suo amico Tonto. Nonostante non abbiano fatto molti episodi, la serie non esce penalizzata, anzi ogni episodio si rivede sempre volentieri in quanto l’azione, l’ironia e la dinamicità che vi sono in ogni avventura rendono piacevole la visione, peccato che in Italia abbia avuto pochissimi passaggi e solo sulle reti locali.

BraveStarr, lo sceriffo spaziale

Moltissime sono le serie animate che sono state realizzate negli ultimi decenni, e molte sono anche le case di produzione che hanno partecipato a tale realizzazione, alcune di esse hanno continuato la loro attività, altre invece hanno chiuso o perché fallite, oppure assorbite da altre major o semplicemente han cessato l’attività; però possiamo dire che se non tutte, la maggior parte di esse sono rimaste nel ricordo di ognuno di noi, in quanto con le loro opere ci hanno lasciato un piacevole ricordo indelebile della nostra infanzia.

Una delle serie di cui vorrei parlare oggi, è quella di Bravestarr, serie animata della Filmation prodotta verso la fine degli anni 80, in un’unica stagione comprendente un film d’animazione pilota e 65 episodi. Questa serie era una miscellanea di fantascienza e western, infatti tutte le avventure si svolgono non sulla Terra, ma su una colonia mineraria denominata New Texas. Contemporaneamente al successo della serie, venne creata tutta una serie di action figure raffiguranti i personaggi della serie.

Come ogni serie della filmation, alla fine di ogni puntata, era presente un messaggio morale, dove alcuni dei protagonisti si rivolgono al pubblico ricordando il tema principale della puntata facendo riflettere il giovane spettatore, temi come il non litigare tra amici con idee differenti dalle proprie, la collaborazione reciproca, ascoltare i propri genitori anche se essi sembrano troppo severi, questi solo per fare alcuni esempi, ma in particolare in alcuni casi hanno accennato anche a problemi di natura molto serie e attuale, infatti uno degli episodi intitolato “The Price”, in Italia  intitolato come “Il Prezzo”, parla del problema della droga dilagante tra i giovani, infatti nell’episodio due ragazzi vengono spinti da un losco figuro a provare una droga chiamata Spin, mentre uno dei due riesce a rifiutare i falsi paradisi che genera lo Spin, il secondo ne diviene totalmente dipendente e alla fine nonostante l’intervento di Bravestarr, il ragazzo muore di overdose e infatti l’episodio si chiude con Sciaman che guarda il tramonto in lacrime, senza sigla e finale in completo silenzio.

https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=sCo6cdUHolE

 

Siamo nel XXIII secolo, l’umanità si è spinta a esplorare lo spazio e durante questo periodo ha incontrato nuove razze con cui vivere in armonia e nuovi mondi da colonizzare. Infatti la nostra storia si svolge a più di 600 parsec di distanza dalla Terra e più precisamente sul pianeta New Texas, come dice il nome stesso, esso e la nuova frontiera del genere umano, infatti nonostante New Texas sia quasi completamente desertico, tanto da ricordare il nostrano Nevada, esso è ricco di Kerium, un singolare minerale che, grazie alle sue proprietà, può essere utilizzato per moltissimi scopi, come fonte energetica oppure per usi commerciali e militari.Però tale minerale ha attirato non solo i minatori e i coloni in cerca di una nuova vita, ma anche fuorilegge e bande di malfattori pronti a tutto per depredare tali ricchezze, infatti su questo mondo di frontiera si vive coma una specie di nuovo far west, con tanto di cow boy, diligenze e risse nel Saloon locale dell’unica grande città battezzata Fort Kerium. Tra questi criminali il più pericoloso è Tex Hex un terrestre dalle fattezze di Zombie al soldo di un antico spirito malvagio chiamato Stampede. A difesa degli onesti abitanti di Fort Kerium contro Tex Hex e la sua banda, vi è un tutore della legge, un Marshal chiamato Bravestarr, un terrestre di origine nativoamericana che grazie agli insegnamenti del suo maestro Sciaman ha imparato a usare i poteri dei suoi totem sciamanici che gli conferiscono incredibili poteri semplicemente invocandoli ed essi sono:

  • L’udito del Lupo, che conferisce a Bravestarr un udito eccellente
  • La velocità del Puma con essa Bravestarr ottiene la velocità del suono
  • La vista del Falco con essa Bravestar ha una visuale dall’alto per un raggio di chilometri
  • La forza dell’Orso Bravestarr con questo potere ottiene una forza sovrumana

Ma ad aiutarlo nella lotto contro i malvagi, Bravestarr può anche contare sull’aiuto dei suoi amici primo tra Trenta Trenta ultimo esponente della razza degli equestroidi, una sorta di cavallo antropomorfo che all’occorrenza diventa la cavalcatura di Bravestarr, e armato del suo fucile Sarah-Jane aiuta Bravestarr nella sua lotto contro le malefatte di Tex Hes, e grazie alla loro affiatata amicizia riusciranno sempre ad avere la meglio sui malvagi e a far rispettare la legge su Fort Kerium e tutto New Texas.

Divertente, piena di azione e avventura, Bravestarr è una serie che ad ogni episodio riempie la giornata di allegria, specie con la mescolanza di cowboy armati di laser e diligenze volanti, il miscuglio tra fantascienza e Western è così ben riuscito da rendere ogni episodio unico nel suo genere, con una ricca dose di battute umoristiche e anche di momenti seri.

 

 

 

Tex e il Signore degli abissi

Sempre in argomento di cinecomics, vedendo in tv “Ombre Rosse” di John Ford, con il grande John “Duca” Wayne, film per altro molto bello, e risistemando la mia collezione di fumetti “Tex”, mi è venuto in mente il classico “flash”, inteso come lampo vero e proprio, non come il personaggio di Barry Allen, “ma io Tex l’ho visto in carne e ossa!”. Infatti avevo ragione, di Tex fecero un film, oltretutto di produzione completamente italiana.

Diretto da Duccio Tessari, il film venne alla luce col titolo: “Tex e il Signore degli Abissi”, alla metà degli anni ’80. Per il ruolo di Tex venne scelto l’attore Giuliano Gemma, già protagonista di film western come “Una pistola per Ringo” e “Il ritorno di Ringo”. Per i ruoli rispettivi di Kit Carson e dell’amico pellerossa Tiger Jack, vennero scelti William Berger e Carlo Mucari. Per la realizzazione del film vennero prese come spunto delle storie a fumetti dello stesso Tex, “El Morisco”, “Sierra Encantada” e “Il Signore dell’Abisso”.

https://www.youtube.com/watch?v=HZ06f55i45I

Durante una perlustrazione, alcuni pellerossa trovano delle misteriose pietre di colore verde. Col tempo, si viene a scoprire che queste pietre hanno la capacità di mummificare qualunque essere vivente che colpiscono e renderlo più duro della roccia. Da quel momento nella regione, un misterioso Stregone, grazie all’utilizzo di queste magiche pietre, sta dominando con pugno di ferro e terrore. Per risolvere questo mistero, viene inviato il Ranger Tex Willer, accompagnato dai sui amici e compagni Kit Carson e Tiger Jack. Dopo molte peripezie tra i canyon, varie sparatorie e agguati, riescono a scoprire il covo dello Stregone e dove egli trova le pietre magiche. Alla fine Tex e i suoi amici riusciranno a sconfiggerlo e a distruggere le pietre una volta per tutte.

ZAGOR TV : Breve Clip da Tex e il signore degli abissi

Per poterlo rendere più verosimile al fumetto, il regista Duccio Tessari, introdusse durante il film, varie scene statiche, sperando che la cosa potesse essere apprezzata dal pubblico e dai fan, ma, nonostante tutto, compresa la sceneggiatura dello stesso Bonelli, creatore del personaggio, il film fu un vero e proprio flop cinematografico. Pur avendo eseguito una bella interpretazione, Giuliano Gemma venne criticato dai fan, che ritennero l’attore fisicamente non idoneo per la parte di Tex. Alla fine anche lo stesso Bonelli non fu soddisfatto della riuscita del film, ritenendo che poteva essere realizzato molto meglio.

In effetti con “Tex e il Signore degli Abissi“, per chi ha letto i fumetti, questo film non ha molto a che vedere, però come western è tutto sommato discreto e può essere visto senza né lode né frode. Si tratta di un altro esempio di film che se avesse avuto un altro titolo, oppure i protagonisti non fossero stati quelli, magari avrebbe avuto un’accoglienza migliore da parte del pubblico.

Vampires

Nei giorni scorsi stavo guardando alcuni vecchi film, uno in particolare mi aveva fatto riflettere su una cosa, anche se centra poco con oggi il film che stavo guardando parlava di un gruppo di persone specializzato nella caccia ai fantasmi (ma questa è un altra storia); e guardando il film rivedo la scena del loro spot pubblicitario “avete problemi di spiriti, spiritelli e fantasmi? La vostra televisione è posseduta da un poltergeist? Chi chiamerai?” e ripensando al film al loro spot, mi è venuta in mente una domanda “ma se invece dei fantasmi i problemi fossero i vampiri? Chi davvero chiamerai?”, per me la risposta, grazie alla mia memoria sulle vecchie glorie era una sola, la Vampiri S.p.A..

https://www.youtube.com/watch?v=19X6lHqPgpo

la Vampiri S.p.A. È  appunto è una squadra composta da persone con varie specializzazioni tra cui un prete, il loro compito infatti ed essere ingaggiati per eliminare i Vampiri. Questa squadra, appare in un film diretto da John Carpenter nel 1998 interpretato da James Woods, già visto in film come Videodrome e nella serie tv Shark, nel ruolo di Jack Crow il capo della Vampiri S.P.A., da Daniel Baldwin e Maximilian Schell; questo film è tratto dal romanzo omonimo, intitolato appunto Vampires che tratta della storia di questo gruppo, che ufficialmente sono “cacciatori di vampiri a pagamento”, ufficiosamente sono ai diretti ordini segreti del Vaticano.

Il film discosta notevolmente dal romanzo, infatti nel romanzo; molto bello per chi avesse la possibilità di reperirlo; si fanno accenni ad altre squadre che si occupano di altri “problemi” come i “Licantropi”, cosa che nel film è stata volutamente omessa, oltre ad alcuni personaggi, anche l’ambientazione e la trama principale cambia, ovviamente, quasi radicalmente, che pur mantenendo i toni horror, tipici dei film sui vampiri, il film e più  caratterizzato come se fosse un western alla John Ford e Howard Hawks, pieni di azione e di sparatorie. Pur mescolando i generi quello Horror, e quello western, Carpentern è riuscito a tirar fuori un buon film ricco di colpi di scena, di azione e di avventura capaci di incollare lo spettatore alla propria sedia, con me è successo. Approfittando del successo del film, Carpentern decise di produrre a sue spese un seguito affidando alla regia Tommy Lee Wallace e interpretato dal cantante Jon Bon Jovi con  il ruolo di protagonista, intitolato “il Cacciatore delle Tenebre”, ma non ebbe lo stesso successo di Vampires.

Stati Uniti, New Messico, vicino ad una piccola cittadina di provincia, un gruppo di persone sono nei pressi di una casa abbandonata, e si stanno armando di tutto punto con un variopinto arsenale, da come si stanno preparando sembra che debbano affrontare una specie di guerra personale, con il gruppo, vi è un prete e lo sceriffo locale, in vece di osservatore e pronto ad eseguire gli ordini del capo del misterioso gruppo di “armigeri” che lo accompagna. Il capo di questo gruppo di persone che può permettersi di dare ordini anche ad uno sceriffo è Jack Crow, lui ed i suoi uomini fanno parte della Vampiri S.p.A., infatti lo sceriffo locale, notando un numero eccessivo di persone che scomparivano misteriosamente, e dopo che le varie indagini non avevano portato a nulla, tramite canali “non ufficiali” si era rivolto a Crow e la sua squadra, e dalle loro indagini il problema delle sparizioni erano “Vampiri” e dopo alcune ricerche erano riusciti a scoprire il covo dei colpevoli, davanti alla casa abbandonata che stanno presidiando. Dopo lunghi preparativi, la squadra è pronta ad entrare in azione prima che il sole tramonti, infatti la luce solare è l’unica arma definitiva contro i vampiri; appena entrati, dopo una breve esplorazione della casa, Crow ed i suoi vengono attaccati da un branco di vampiri, dopo una furiosa lotta, li “crociati” della Vampiri S.p.A., riescono ad avere la meglio e a sterminare tutti i vampiri all’interno di essa. Scende la sera, e il gruppo si rintana in un motel e si dedica ai festeggiamenti per la vittoria ottenuta, e grazie all’aiuto dello sceriffo si divertono tutti con abbondanza di alcol  e prostitute; però non tutti sono in vena di divertirsi, infatti Crow rimugina sul fatto che tra i cadaveri dei succhiasangue che hanno eliminato, non vi era traccia del “Maestro”, il vampiro anziano che ha creato quel nido; nel frattempo un oscura figura si avvicina nel motel dove i cacciatori di vampiri stanno festeggiando,  appena giunto, si avventa sui cacciatori e grazie alla sua forza sovrumana li elimina tutti senza sforzo alcuno, infatti egli è il maestro che Crow e la sua banda non avevano trovato nel covo, colti di sorpresa, gli unici che si salvano dal massacro sono lo stesso Crow il suo braccio destro Montoya e Katrina una delle prostitute intervenute alla festa. Durante la rocambolesca fuga, prima di sfuggire al Maestro, Crow sente che lo apostrofa chiamandolo per nome con la promessa di rivederlo in tempi brevi. Appena arrivati in un luogo che credono sicuro, Crow e Montoya si separano, Montoya si reca presso un albergo della zona insieme a Katrina, che invece di lasciarla andare la tengono con loro, infatti la ragazza era stata morsa dal Maestro e vogliono sfruttando il legame telepatico che il Maestro ha con i suoi figli, utilizzarla per rintracciare il vampiro, invece Crow si dirige presso la diocesi dove lo attende il Cardinale Alba, il suo “diretto superiore” presso la Santa Sede; qui Jack riferisce quanto accaduto al Cardinale anche il fatto che il vampiro era a conoscenza del suo nome e ciò gli ha fatto quasi intuire che il covo e il successivo attacco alla sua squadra fosse in realtà una trappola, finito il racconto il Cardinale Alba riferisce che altri gruppi di cacciatori sono stati sterminati e che le stragi riconducano ad un unico vampiro, lo stesso che ha attaccato Jack, il Cardinale riferisce anche che il vampiro si chiama Valek, ed è considerato il primo vampiro riconosciuto dalla Chiesa,e che egli da molti secoli è in cerca di un antichissima reliquia, una particolare e antica croce, che grazie ad essa e all’esecuzione di un antico e preciso rituale permetterebbe a Valek e ad ogni vampiro di poter sopravvivere sotto la luce diretta dei raggi solari. Il Cardinale Alba affida la nuova missione di eliminare Valek a Crow e come supporto spirituale gli affida il suo assistente padre Guiteau, mentre il Cardinale riferirà i nuovi avvenimenti direttamente alla Santa Sede. Nel frattempo Montoya tiene sotto stretta sorveglianza Katrina, per evitare che possa fuggire e raggiungere Valek e anche per individuare lo stesso usando il legame tra maestro e “figlio”; però in un momento di distrazione, Montoya viene morso da Katrina in un momento di furia, però al sopraggiungere dell’amico Jack, Montoya tiene nascosto l’incidente avvenuto. Jack finalmente riunito con Montoya decidono di interrogare Katrina per individuare Valek, dopo una serie di tentativi, riescono nel loro intento e grazie alla ragazza, Jack e la sua nuova banda, riescono a scoprire che Valek è riuscito ad impadronirsi dell’antica croce che era nascosta in un lontano monastero, e per poter compiere il rituale che gli permetterà di resistere alla luce del sole, insieme ad altri sette maestri vampiri, ha preso il possesso di un villaggio sterminando e vampirizzandone gli abitanti. Grazie al legame empatico di Katrina, Jack, Montoya e padre Guiteau riescono a scoprire dove si trova il villaggio “conquistato da Valek, e senza perdere tempo si dirigono alla meta, giunti sul posto decidono di sfruttare il fatto che Valek sembra non aver ancora portato a compimento iol rituale e che è ancora giorno, per poter eliminare pian piano tutti i vampiri Valek compreso. Purtroppo però per i nostri eroi, la notte cala prima del previsto, così Jack e i suoi amici si ritrovano circondati da un grosso branco di vampiri, trovandosi in inferiorità numerica, Jack e i suoi amici cercano di scappare, ma la fuga per tutti e di breve durata, infatti padre Guiteau finisce sotto le macerie di una casa, Montoya viene aggredito da Katrina che sotto il controllo di Valek ha l’ordine di ucciderlo, l’unico ad essere ancora vivo e Jack, che viene catturato illeso.

https://www.youtube.com/watch?v=WlL5d2GEftw

 

Il motivo di tanta pietà da parte di Valek è presto spiegato, infatti per compiere il rituale, serve oltre alla croce anche che vi sia il sacrificio di un condottiero e che il tutto sia officiato da un prete, infatti di lì a poco sopraggiunge il Cardinale Alba che confessa davanti allo stupore di Jack, che era lui a fornire le informazioni necessarie a Valek e a suggerirgli di utilizzarlo come sacrificio, il tutto per poter ottenere la vita eterna, in quanto stufo di vivere in un corpo che invecchia ogni anno che passa ha preferito allearsi col vampiro. Tutto è pronto per il rituale, che deve compiersi poco prima dell’alba, ma mentre il Cardinale sta per finire il rito, padre Guiteau e Montoya creduti da tutti morti, ritornano al villaggio per aiutare il loro amico, infatti Guiteau riesce ad uccidere il Cardinale Alba prima che finisca di compiere il rito e Montoya riesce a distrarre il resto dei vampiri per il tempo necessaria a Jack di liberarsi, in mezzo al caos generato, spuntano i primi raggi del sole che colgono impreparati la maggior parte dei vampiri riducendoli in cenere, mentre i superstiti devono rifugiarsi al sicuro dentro le case del villaggio, intanto Jack insegue Valek e dopo una lotta furibonda Jack riesce finalmente ad eliminare Valek. Ma nonostante tutto questa per Jack è una vittoria amara, infatti Montoya rivela all’amico che già in precedenza Katrina lo aveva morso ed era gia in corso il principio di vampirizzazione, egli però ricorda a Jack che nonostante ciò gli è stato vicino e gli ha salvato la vita. Jack per l’amicizia che lo lega a Montoya gli concede due giorni di vantaggio per scappare lui e Katrina, poi da quel momento sarà obbligato a dargli la caccia, e dopo avergli detto addio, insieme a padre Guiteau si dirigono al villaggio per eliminare i vampiri rimasti ancora in vita.

https://www.youtube.com/watch?v=_djcAmDJwo4

Molta più azione western che Horror, ma forse è proprio questo che ha fatto di Vampires un film un po’ fuori dal comune, uscito dai classici stereotipi del paletto nel cuore oppure della classica croce vista in controluce, infatti qui queste cose come spiega Jack Crow a Padre Guiteau servono poco o nulla, l’unica arma per combatterli è il sole e per indebolirli una buone dose di pallottole in corpo o un enorme arpione d’acciaio possono servire allo scopo. Per certi versi si potrebbe dire che questo film sarebbe uno scontro Cow-boy contro Vampiri. A mio parere è un film discreto e che si può vedere senza nessun problema e pregiudizio anche per chi ama i classici film sui vampiri, oppure le nuove versioni “sbrilluccicose”, che non vogliatemene ma io non riesco a farmeli piacere; uno dei tanti film che può far parte di una collezione di appassionati e che può essere messa nella lista per delle belle maratone notturne in compagnia di amici, bibite, panini, snack e tanta allegria, fino all’ultimo morso.

Alla prossima

By Marco Talparius Lupani

 

Western sex rock and horror

Un’antologia di racconti dell’autore Stefano Jacurti, vera icona del west del nostro paese, che descrive storie crude in cui sono protagonisti gente spietata, pronta a tutto. Tra colpi di scena e ricordi, questa raccolta passa dall’eros fino all’horror, dagli scontri con gli indiani conditi con una visione moderna “on the road”. Pagine che danno emozioni, commuovono, inorridiscono e tengono calde le suggestioni nei lettori fino all’ultima pagina!

Lingue di fuoco scaturiscono da un fucile negli spazi sconfinati dove un bambino è l’unico sopravvissuto di una carovana massacrata. Mentre si susseguono battaglie nella neve, lupi all’attacco e cavalleggeri che spariscono nel nulla, ecco sopraggiungere storie di disertori, di corpi che si uniscono in amplessi selvaggi e di altri maciullati dalle pallottole. La raccolta è un western che cavalca le rughe di una vecchia malata; un western nel quale, tra i conflitti a fuoco e quelli dell’anima, uomini e donne seguono una pista ad ovest di tutto. Le visioni orrorifiche della civil war e un pistolero nel buio, galoppano a fianco del sogno americano fallito, spolpato, ucciso: ma non per chi si arma per l’ultima ballata, per chi sgassa con una Harley Davidson e per chi, sulle note delle country music, ingaggia l’ultimo rodeo. Western Sex Rock and Horror è una pista costellata di conti da saldare, da una squaw bellissima, da una forca che attende. Sono storie classiche, contaminate, sanguinarie, consumate come le cicche nel posacenere di un motel del sesso on the road.

Stefano Jacurti, romano, è uno dei pilastri della cultura western in Italia, alla cui conservazione e diffusione ha contribuito sia come regista-attore dei film “Inferno bianco” e “Se il mondo intorno crepa” – autoprodotti e girati soprattutto in Italia – che come scrittore, con l’antologia di racconti “Il baule nella prateria”, il romanzo “Bastardi per stirpe” e la raccolta di pensieri “Avrei voluto essere ucciso da Clint Eastwood”. Un’artista tutto tondo dunque, Regista, attore e scrittore, di cui questa antologia, “Western Sex Rock and Horror”, è la sua quarta opera!

https://www.ibs.it/western-sex-rock-and-horror-libro-stefano-jacurti/e/9788866801702

Bambino e Trinità tornano in: Schiaffi & fagioli

Finalmente è arrivato (per il momento in versione demo) il primo videogioco ispirato alle avventure di Bambino e Trinità, protagonisti dei celebri lungometraggi Lo chiamavano Trinità e … Continuavano a chiamarlo Trinità del mitico duo formato da Bud Spencer e Terrence Hill. “Eravamo a una jam di programmatori” – racconta Leonard Menchiari, uno dei creatori di questo videogame – “abbiamo deciso di mangiare fagioli e salsiccia mentre guardavamo Lo chiamavano Trinità. L’idea iniziale è di Gerardo Verna a cui poi hanno lavorato Fabrizio Zagaglia e Marco Agricola, io mi sono limitato alla parte grafica. Costruiti i vari personaggi e le varie animazioni, ci siamo dedicati ai due protagonisti: Bud Spencer e Terence Hill“.

 

Schiaffi&Fagioli demo

Schiaffi & Fagioli si presenta come un picchiaduro a scorrimento molto semplice; si può giocare in 2 anche dalla tastiera e i comandi sono molto semplici e intuitivi. “Il videogioco vorrebbe avere anche una storia” – commenta Marco Agricola, altro membro del team di Schiaffi & Fagioli – “abbiamo avuto troppo poco tempo, ci siamo dovuti soffermare sulle meccaniche di base, abbiamo estrapolato dei dettagli divertenti dai film e li abbiamo inseriti nel gioco, come ad esempio il messicano che viene picchiato ogni volta che prova a parlare. È il mio personaggio preferito“.

Insomma, che siate fan di Trinità o apprezziate comunque le altre pellicole di Bud Spencer e Terrence Hill, potete stare tranquilli che sarete pienamente soddisfatti di averci giocato. Come già detto, Schiaffi & Fagioli non ha ancora una data d’uscita. Potete però scaricare una prima demo del gioco da qui.

Articolo di Anselmo

The Salvation, la Danimarca reinventa il West

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Nel 1870, tra colonizzatori e fuorilegge, l’immigrato Danese Jon (Mads Mikkelsen) attende da anni di portare negli Stati Uniti sua moglie e il figlio di dieci anni. Ma quando la moglie e il figlio finalmente arrivano in America, cadono entrambi vittime di un crimine orribile. Distrutto dal dolore e dalla disperazione Jon uccide il responsabile del duplice omicidio. Ma l’uccisione del responsabile scatena delle forze potenti. L’assassino che Jon ha ucciso è il fratello dello spietato colonnello Delarue, un bandito che terrorizza il villaggio di Black Creek e che è disposto a tutto per vendicare l’assassinio di suo fratello. Tradito e isolato dalla comunità, Jon, è costretto a trasformarsi da uomo pacifico a guerriero senza paura per salvare il villaggio e trovare pace.

The Salvation è un film del 2014 scritto e diretto da Kristian Levring, con protagonisti Mads Mikkelsen e Eva Green. La pellicola. presentata, fuori concorso, durante la 67ª edizione del Festival di Cannes, è costato circa 10,5 milioni di EuroLe riprese si sono svolte interamente in Sudafrica, tra Johannesburg e Cullinan.

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