Centuria: un nuovo astro oscuro nel firmamento del dark fantasy?

Dalle tenebre emerge un nuovo eroe, un’opera che riecheggia gli echi di Berserk.

Dopo il successo di Chainsaw Man, il mangaka Tatsuki Fujimoto ha svelato al mondo un altro talento nascosto tra le pieghe del suo staff: Tohru Kuramori. Un artista che, con il suo manga “Centuria”, ha conquistato il web e acceso i cuori degli amanti del dark fantasy.

Un tratto grafico che evoca l’oscurità di Berserk

Kuramori ha saputo catturare l’attenzione dei lettori con il suo stile unico, in particolare nel sesto capitolo, dove ha dato vita a una splash page mozzafiato. Un’immagine inquietante che raffigura una gigantesca mostruosità, metà lupo e metà umana, disegnata con maestria e precisione.

Paragoni inevitabili con il capolavoro di Kentaro Miura

Inevitabilmente, i fan di Berserk hanno subito accostato Centuria al capolavoro di Kentaro Miura, soprattutto per quanto riguarda le illustrazioni. Un paragone che risuona come un’eredità da raccogliere, un testimone da portare avanti nel segno del dark fantasy.

Un’opera in continua crescita, un’attesa che alimenta la speranza

Il capitolo 6 di Centuria ha già superato le 255 mila visite su MangaPlus, un numero che lascia presagire un futuro radioso per quest’opera. I fan attendono con trepidazione l’uscita del capitolo 377 di Berserk, ma nel frattempo possono immergersi nell’universo narrativo di Kuramori, sperando che la qualità dei disegni rimanga sempre altissima.

Un’opera da non perdere per gli amanti del dark fantasy

Centuria è un’opera che si candida a diventare un nuovo punto di riferimento per gli amanti del dark fantasy. Un manga che, con il suo tratto grafico evocativo e la sua trama ricca di mistero, saprà conquistare i cuori di chi ama le storie cupe e avvincenti.

Non è la fine del mondo: il libro di Hannah Ritchie che ci invita a sperare

“The Not the End of the World” di Hannah Ritchie è un libro che sfida le narrazioni pessimiste sul futuro del nostro pianeta. Attraverso un’analisi rigorosa dei dati e una scrittura accessibile, l’autrice dimostra che, nonostante le sfide che ci troviamo ad affrontare, abbiamo fatto progressi significativi nella lotta contro i problemi ambientali.

Un messaggio di speranza e di azione

Ritchie non nega le difficoltà che ci attendono, come la crisi climatica, la perdita di biodiversità e le disuguaglianze sociali. Tuttavia, sottolinea che è importante concentrarsi sui progressi compiuti e sulle soluzioni che già esistono.

L’autrice sostiene che la chiave per un futuro migliore sta nel collaborare a livello globale e investire in soluzioni innovative. Invita i lettori a non lasciarsi scoraggiare dalle notizie negative e ad adottare un atteggiamento positivo e proattivo.

Un libro per tutti

“The Not the End of the World” è un libro che può essere apprezzato da un vasto pubblico. È scritto in modo chiaro e conciso, con un linguaggio comprensibile anche a chi non ha una formazione scientifica.

Il libro è ricco di dati e grafici, ma Ritchie riesce a renderli accessibili e interessanti anche per i lettori non esperti.

Un invito a cambiare prospettiva

“The Not the End of the World” è un libro che ci invita a cambiare la nostra prospettiva sul futuro del pianeta. Ci offre un messaggio di speranza e di azione, dimostrandoci che è possibile costruire un futuro migliore per tutti.

Scintilla: un romanzo fantasy per sognare il futuro

Scintilla, il nuovo romanzo di Nadia Terranova, edito da Mondadori, è una favola moderna che invita a riflettere sull’importanza del rapporto tra uomo e natura.

Un’avventura magica e poetica

La storia ruota attorno ad Antonio, un bambino che vive in una casa ai bordi di una città mitica. Un giorno, mentre aspetta il ritorno della madre, partita per proteggere la natura minacciata dagli uomini, incontra una misteriosa bambina dai capelli rossi come il fuoco: Scintilla.

Un’amicizia speciale

Insieme, Antonio e Scintilla trascorrono notti piene di stelle, giocando e ridendo. La bambina di fuoco accende nel cuore di Antonio scintille di felicità e gli mostra un pezzettino di futuro, un mondo in cui l’uomo vive in armonia con la natura.

Un messaggio importante per le nuove generazioni

Scintilla è un romanzo poetico e avventuroso che affronta temi importanti come l’ambiente, la speranza e il futuro del pianeta. Una lettura ricca di magia e immaginazione, perfetta per bambini e adulti che desiderano sognare un mondo migliore.

L’ombra dello scorpione: Un incubo post-apocalittico firmato Stephen King

Immagina un mondo decimato da un’epidemia apocalittica. Solo pochi sopravvissuti vagano per una terra desolata, alla ricerca di una speranza che sembra ormai estinta. Tra loro c’è Randall Flagg, un uomo misterioso e carismatico che sembra possedere poteri soprannaturali.

L’ombra dello scorpione, pubblicato nel 1978, è un romanzo post-apocalittico di Stephen King che esplora temi come la sopravvivenza, la speranza e la natura del bene e del male. Un’opera inquietante e riflessiva che ha conquistato un posto d’onore tra i classici del genere.

Perché L’ombra dello scorpione è un libro così speciale?

  • Un’atmosfera apocalittica: King dipinge un quadro vivido e terrificante di un mondo devastato dalla malattia, dove la morte è sempre in agguato. La tensione e l’angoscia sono palpabili in ogni pagina.
  • Personaggi memorabili: Flagg è un personaggio carismatico e ambiguo che cattura l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine. Accanto a lui, troviamo una serie di figure tormentate e disperate, ognuna con la propria storia da raccontare.
  • Un viaggio verso l’ignoto: I sopravvissuti di L’ombra dello scorpione si ritrovano a vagare per un mondo sconosciuto, alla ricerca di una nuova dimora e di un futuro migliore. Il loro viaggio è pieno di pericoli e imprevisti, ma anche di momenti di speranza e di solidarietà.
  • Un’esplorazione profonda della natura umana: In un mondo dominato dalla disperazione, i personaggi di L’ombra dello scorpione si trovano ad affrontare le loro paure più profonde e a fare scelte difficili che metteranno alla prova la loro moralità. King ci mostra come l’uomo possa reagire di fronte all’apocalisse e come la speranza possa nascere anche nelle situazioni più buie.

Se sei un fan della narrativa post-apocalittica, L’ombra dello scorpione è un libro da non perdere.

Poupelle della città dei camini: anime contro le oppressioni, due perdenti indimenticabili

Poupelle della città dei camini è un anime del 2020 diretto da Yūsuke Hirota e prodotto dallo Studio 4°C, finalmente disponibile in Italia grazie a Plaion Pictures. Un’opera che mescola steampunk, poesia e momenti toccanti per un messaggio contro ogni oppressione.

Trama:

Lubicchi, un ragazzo senza amici, vive in una città soffocata da una cappa di fumo. Un giorno incontra Poupelle, un buffo mostro fatto di spazzatura. Insieme, intraprenderanno un viaggio per scoprire se oltre il fumo ci siano le stelle.

Un grido contro le dittature:

L’anime usa la metafora di una città cupa e opprimente per condannare le dittature che tolgono la libertà di sognare. Lubicchi e Poupelle, due emarginati, diventano gli eroi che risvegliano la popolazione dal torpore.

Personaggi memorabili:

Lubicchi e Poupelle sono due personaggi indimenticabili: il primo è un ragazzino puro e sognatore, il secondo un essere buffo e gentile. La loro amicizia è il motore della storia.

Edizione homevideo:

L’edizione blu-ray di Plaion Pictures è eccellente: video e audio di alta qualità, booklet di 16 pagine e 4 card da collezione.

Perché guardarlo:

  • Un messaggio forte contro le oppressioni.
  • Disegni bellissimi e animazione eccellente.
  • Personaggi memorabili e una storia commovente.
  • Un’edizione homevideo di alta qualità.

Cosa non va:

  • Il ritmo è piacevole, ma ci sono alcuni brevi passaggi a vuoto.

Consigliato a:

  • Appassionati di anime e film d’animazione.
  • Amanti delle storie poetiche e commoventi.
  • Chiunque voglia vedere un film che lotta contro le oppressioni.

Poupelle della città dei camini è un anime imperdibile che vi farà ridere, piangere e riflettere. Un’opera che ci ricorda che la speranza e l’amicizia possono sconfiggere anche le oppressioni più dure.

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Stanco di distopie? Scopri il Cosypunk, il futuro pieno di speranza

Cosypunk: la nuova frontiera della fantascienza

Stanco di distopie e apocalissi?

Ecco il Cosypunk, la fantascienza “accogliente” che celebra le piccole gioie della vita. Immaginate un futuro pieno di speranza, dove la tecnologia è al servizio del benessere e le persone si aiutano a vicenda. Niente supereroi o supercattivi, solo storie di vita quotidiana, amicizie e avventure interstellari.

Se ti piace il senso di meraviglia e l’ottimismo, il Cosypunk è perfetto per te!

Scopri di più:

  • Cos’è il Cosypunk?

Il Cosypunk è un filone della fantascienza che si concentra sulle emozioni positive, le relazioni umane e la bellezza del quotidiano.

  • Quali sono i temi principali?

Amicizia, amore, scoperta di sé, rispetto per l’ambiente e cooperazione interspecie.

  • Quali sono gli autori più famosi?

Becky Chambers, Ann Leckie, Ursula K. Le Guin, Iain M. Banks

  • Perché leggere il Cosypunk?

Per evadere dalla negatività del mondo reale e immergersi in un futuro pieno di speranza.

  • Dove posso trovare libri Cosypunk?

Nelle librerie online e fisiche, oppure su siti web come Amazon, Mondadori e IBS.

Alcuni esempi di libri Cosypunk:

  • Un salmo per il robot di Becky Chambers
  • La mano sinistra delle tenebre di Ursula K. Le Guin
  • The Culture di Iain M. Banks
  • Ancillary Justice di Ann Leckie

Se sei pronto a vivere un’avventura fantascientifica diversa dal solito, prova il Cosypunk!

“In fondo al pozzo”: il fumetto di Zerocalcare sulla vicenda di Ilaria Salis

Zerocalcare, il celebre fumettista romano, ha dedicato una storia a fumetti alla vicenda di Ilaria Salis, l’antifascista italiana arrestata in Ungheria con l’accusa di aver aggredito dei neonazisti durante una manifestazione. Il fumetto, intitolato “In fondo al pozzo”, è stato pubblicato sul numero 1545 della rivista Internazionale e reso disponibile online gratuitamente.

Il fumetto racconta le vicende giudiziarie attraversate nell’ultimo anno da Ilaria Salis, 39 anni, insegnante di italiano per stranieri a Budapest. Il 11 febbraio 2023, durante il Giorno dell’Onore, uno dei principali raduni neonazisti europei, Salis viene arrestata con altre due persone con l’accusa di aver ferito due manifestanti di estrema destra, appartenenti al gruppo Blood and Honour. Secondo la procura ungherese, Salis avrebbe agito nell’ambito di un’associazione a delinquere tedesca, l’Hammerband, e rischierebbe fino a 20 anni di carcere.

Da allora, Salis è confinata in un carcere di massima sicurezza di Budapest, dove subisce condizioni disumane e degradanti. Gli avvocati difensori denunciano la mancanza di prove, la violazione dei diritti umani e la natura politica del processo. Le immagini di Salis portata in aula in catene, con le manette ai polsi e i piedi legati da cinture di cuoio chiusi con lucchetti, hanno suscitato sdegno e indignazione in Italia e nel mondo.

Zerocalcare, con il suo stile ironico e graffiante, cerca di fare luce su questa intricata vicenda, mettendo in evidenza le contraddizioni e le responsabilità del sistema giudiziario ungherese, ma anche le complicità e le omissioni del governo italiano. Il fumettista non si limita a raccontare i fatti, ma li inquadra nel contesto politico e sociale dell’Ungheria, governata da Viktor Orban, il leader populista e autoritario che ha fatto dell’antieuropeismo, della xenofobia e dell’antisemitismo i suoi cavalli di battaglia.

“In fondo al pozzo” è una storia di nazisti, di galera e di responsabilità, ma anche di solidarietà, di resistenza e di speranza. È una storia che ci riguarda tutti, perché ci ricorda che la democrazia, i diritti e la libertà non sono mai scontati, ma vanno difesi e conquistati ogni giorno. È una storia che merita di essere letta, condivisa e diffusa, perché la verità e la giustizia possano trionfare.

Per leggere il fumetto di Zerocalcare, clicca qui.

Cronache delle Terre Devastate

Ben ritrovati a tutti, dopo un bel po’ di assenza, ritorno proponendovi un bel libro di fantascienza, scritto da un autore italiano di nome Michele Scalini, autore di altri volumi come Dark World (2020), Io sono Joe (2015), da un Altro Mondo (2021) e tanti altri. quello di cui voglio parlarvi oggi è il primo di una trilogia di cui anche il secondo capitolo, Fuga dalle Terre Devastate,  è già stato pubblicato e il terzo, al momento di questa recensione,  dovrebbe essere in fase di preparazione e pubblicazione. Cronache delle Terre Devastate, parla di un pianeta Terra ormai devastato un mondo post-apocalittico dove ormai vige la legge del più  forte e dove quel po’ di parvenza di umanità sembra essersi ormai estinta come la maggior parte del genere umano stesso, in questo mondo di violenza, cannibali e disperazione, un mondo che miscela l’epopea del vecchio west con le ambientazioni alla Mad Max, vengono narrate le gesta delle genti che popolano tali terre che lottano o subiscono per poter vivere un giorno di più.

Trama

L’impatto con i detriti di una cometa e una seguente guerra nucleare, distruggono il pianeta rendendolo un posto arido e sabbioso. Tra cambiamenti climatici e violenza causata dai pochi sopravvissuti, un uomo solitario si fa strada attraverso le terre devastate in cerca di un veicolo che possa permettergli di raggiungere la costa, dove crede che la civiltà sia rifiorita come un tempo.Sulla sua strada incontra una città chiamata WreckageTown, dove i sopravvissuti assemblano veicoli ricavando i pezzi da altri relitti. In cambio di un veicolo funzionante, si offre di recuperare dei mezzi rubati da alcuni banditi al signore della sabbia che regna su quelle terre. Unitosi ad uno dei comandanti di WreckageTown raggiunge l’accampamento dei banditi e si prepara per recuperare quanto rubato. Quando scopre che non ha a che fare con dei banditi, ma con comuni persone, tenterà di salvare quella gente dalla follia del signore della sabbia.

L’Autore Michele Scalini

“Lo spazio è troppo vasto per soffermarci ad osservare un’unica stella.” Michle Scalini nasce nel 1974 a Jesi, dove vive tutt’ora. Ha conseguito gli studi presso una scuola di formazione professionale ed ha lavorato per anni nel settore dell’automazione industriale, svolgendo l’attività all’estero e su territorio nazionale. Amante della lettura, è cresciuto coi classici come “Papillon”, “L’isola del tesoro” e i romanzi di avventura del mitico personaggio Conan. In seguito si è dedicato a letture più specifiche riguardanti la mitologia antica, il mondo del mistero e la geopolitica. Michele è appassionato di film e di serie televisive di fantascienza, con un’innata curiosità rivolta verso quegli scenari post-apocalittici che hanno ispirato alcuni suoi romanzi. Circa sei anni fa, scopre la passione per la scrittura: accadde quasi per caso, in un periodo difficile, dove si trova ad affrontare un lungo periodo senza lavoro. Una mattina, decide di cercare in rete, dei suggerimenti per reinventare la propria vita, per cercare nuovi stimoli, nel tentativo di risollevarsi da quella situazione. Trova una lista di attività da valutare. Le consulta con attenzione, cercando di capire quale fosse più adatta a se. A metà della lista trova scritto “scrivi un libro”. Legge quella voce diverse volte fino a dire a se stesso “ok, scriviamo un libro”. Da quel giorno non si è più fermato, non riesce più a farne a meno. Da quel giorno ha scoperto una nuova parte di se che neanche sapere di avere.

Conclusioni

Come sempre qui di seguito vi dedico la mia opinione personale, che essendo personale, rigurada ciò che io penso di quest’opera. In primis ha molte similitudini con la saga del personaggio cinematografico creato da Mel Gibson, Mad Max iniziata col film Interceptor, infatti le ambientazioni, i personaggi che si incrociano in tale opera li ricordano molto, ma ricordano anche le varie tipologie di gente che sono descritte nelle epopee Western durante la conquista della grande frontiera oppure se vogliamo anche aggiungerci un pizzico di Nipponico, ricordano anche le ambientazione post-atomiche di Ken il Guerriero. Però per quanto Cronache delle Terre Devastate possano ricordare gli esempi che ho citato, oppure altre opere che potrebbero venirvi in mente, quello che mi ha coinvolto nella lettura di questo romanzo, e al momento della pubblicazione di questo pezzo ho quasi finito di leggere il secondo capitolo della trilogia, è per come è scritto. infatti tutto il romanzo è scritto in prima persona, tutto visto, agito e descritto dal punto di vista del protagonista, e come se fosse lui a parlarci, anzi di più da come è narrato, non leggiamo il punto di vista del protagonista, ma ci immedesimiamo nel protagonista, siamo il protagonista, vediamo coi suoi occhi, parliamo con la sua bocca, agiamo come lui agisce, c’è una tale simbiosi tra il lettore e il protagonista che durante la lettura ci fa riflettere che faremo esattamente come lui, siamo lui, e per certi versi ricorda anche  la Storia Infinita, ma in chiave che potrebbe (sperando di no) più realistica.

Ma oltre la tipologia di narrazione, è anche il protagonista che è ben fatto, egli non è un eroe, anzi quando lo acclamano come tale lui non vuole definirsi così, ma non è nemmeno un antieroe, lui ha vissuto l’apocalisse in prima persona come molti, ma a differenza di altri, invece di piegarsi agli eventi e dalla devastazione che ne è conseguita con il totale degrado dell’umanità, lui ha capito che il genere umano si è suddiviso in due tronconi, i superstiti e i sopravvissuti, i primi sono coloro che si sono piegati agli eventi della devastazione e si sono adattati accettando quello che ormai è diventato il mondo, e dove vige ormai la legge del più forte, infatti i superstiti sono quelli che ormai hanno perso ogni speranza nel futuro e sono diventati parte integrante di quello che ormai pensano che esso sia diventata la nuova civiltà, divisa in prede e predatori, mentre invece i secondi i sopravvissuti di cui più di una volta si autodefinisce il protagonista, sono coloro che sono sopravvissuti all’apocalisse e non vogliono piegarsi al nuovo ordine e che in cuor loro sanno che anche se ormai non sarà più come prima dell’apocalisse, sperano un giorno che da qualche parte la civiltà possa ritornare come i vecchi fasti di un tempo e che il genere umano possa uscire dal degrado che stà vivendo, ritornando o avvicinarsi alla gloria di un tempo, con le sue leggi, la sua economia e la tecnologia ormai perduta, e magari imparando dagli errori del passato senza ricaderci. Egli non è ne un buono nel vero senso del termine ma non è nemmeno un cattivo, è solo la persona giusta nel momento sbagliato ma la posto giusto. Io vi consiglio di dargli una lettura, si legge in maniera scorrevole senza mai annoiare e con dei bei colpi di scena

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