Passion, Strength, Power. Star Wars Exhibition in Giappone

La mostra “Passion, Strength, Power” dedicata alla galassia Star Wars è un evento straordinario che celebra la visione artistica e creativa di 13 artisti provenienti da tutto il mondo. Ogni opera esposta è un’interpretazione unica e personale dei personaggi iconici della saga, realizzata attraverso una varietà di tecniche e media. Tra gli artisti presenti alla mostra ci sono nomi di rilievo come Hajime Sorayama, noto per le sue collaborazioni con marchi di fama internazionale come BVLGARI e DIOR. Ogni artista ha un forte legame con i personaggi di Star Wars, e questo si riflette nelle loro opere che vengono esposte con orgoglio e passione.

La mostra si terrà prima a Shibuya a Tokyo, per poi trasferirsi a Shinsaibashi ad Osaka, offrendo al pubblico due occasioni per immergersi completamente nell’universo di Star Wars attraverso gli occhi di artisti eccezionali. Non si tratta solo di una mostra d’arte, ma di un’esperienza che unisce culture e visioni diverse in un unico progetto che celebra la potenza dell’immaginazione e della creatività.

Prendete un aereo e nonn perdete l’opportunità di visitare questa straordinaria mostra che promette di emozionare e ispirare tutti gli appassionati di Star Wars e di arte contemporanea. Un viaggio attraverso le stelle e le menti dei talentuosi artisti che hanno dato vita a opere straordinarie e indimenticabili.

Takerufuji: una nuova stella nel firmamento del sumo

Il 24enne Takerufuji ha compiuto un’impresa storica vincendo un torneo di massima divisione al suo debutto nel sumo professionistico, un evento che non accadeva da 110 anni.

Una vittoria contro ogni pronostico

Domenica a Osaka, Takerufuji ha trionfato al makuuchi, la massima divisione del sumo, sconfiggendo in finale Gonoyama, un lottatore più esperto. La sua vittoria è stata ancora più sorprendente considerando un brutto infortunio alla caviglia che lo aveva costretto a lasciare l’arena in sedia a rotelle il giorno prima.

Un talento precoce e un record eguagliato

Takerufuji, il cui vero nome è Mikiya Ishioka, proviene dalla prefettura di Aomori ed è considerato uno dei più promettenti lottatori di sumo della sua generazione. Con 13 vittorie e 2 sconfitte nel torneo, ha eguagliato il record di 11 incontri consecutivi vinti stabilito dal leggendario yokozuna Taiho nel 1960.

Un esempio di riscatto per il sumo

Takerufuji rappresenta una speranza per il sumo, uno sport che negli ultimi anni ha dovuto affrontare diverse critiche per episodi di bullismo e abusi. La sua giovane età, il suo talento e la sua tenacia lo rendono un modello positivo per le nuove generazioni di lottatori.

Un’importante tradizione giapponese

In Giappone, il sumo ha una grande rilevanza ed è considerato una disciplina nazionale. I lottatori più forti sono delle vere e proprie celebrità e godono di grande fama e contratti molto remunerativi.

La stagione del sumo professionistico

La stagione del sumo professionistico è strutturata in sei tornei honbasho, tre a Tokyo e tre tra Osaka, Nagoya e Fukuoka. I lottatori combattono per migliorare la propria posizione nella classifica generale in base ai risultati ottenuti in ciascun torneo.

Un’impresa da non dimenticare

La vittoria di Takerufuji è un evento storico che segna l’inizio di una nuova era nel sumo. Il suo talento e la sua dedizione lo proiettano verso un futuro radioso e fanno di lui un esempio da seguire per tutti gli atleti.

Farplane: il locale cyber sexy di Osaka

Oltre all’iconico locale goth Rock Bar Midian, la vivace e stimolante vita notturna di Osaka offre un altro luogo affascinante in cui immergersi in un universo fetish cyber-psichedelico: il Farplane. Questo incantevole bar accoglie i visitatori con una musica dance allegra e coinvolgente, rendendolo uno dei posti migliori in cui trascorrere una serata indimenticabile nella città giapponese.

Situato nel cuore del quartiere Amemura di Osaka, il Farplane non si definisce semplicemente un bar e un negozio di abbigliamento sexy, ma uno spazio “alla moda, erotico e divertente”. Tuttavia, questa modesta definizione è quasi inadeguata per descrivere la sua eccentricità. Ciò che era iniziato nel 2005 come un piccolo negozio di abbigliamento con elementi stravaganti e sensuali si è gradualmente trasformato in qualcosa di più grande. Oggi, il negozio di abbigliamento continua a prosperare, ma è il bar che attira l’attenzione con la sua reputazione di essere uno dei luoghi più stimolanti e unici per trascorrere una serata a Osaka.

L’esperienza al Farplane è folle e surreale fin dal momento in cui si varca la sua soglia. Gli ospiti vengono accolti da uno scenario straordinario, con un gigantesco fallo di cartapesta, gambe cibernetiche appese alle pareti e una miscela intensa di colori e disegni che ricorda un viaggio lisergico. Anche senza aver ancora bevuto nulla, basta entrare nel Farplane per sentirsi in uno stato di ebbrezza.

Questo luogo è ben lontano dall’atmosfera mistica del tempio Senkoji e Santuario Namba Yasaka. Appena si varca la soglia del Farplane, sembra di entrare in un mondo completamente diverso dalla realtà quotidiana. Gli abiti stravaganti del personale richiamano immagini avventurose di creature fantascientifiche dai colori vivaci, mentre il design degli interni evoca uno stile familiare solo alla famiglia Addams. Non sorprenderti se vedrai qualcuno legato e imbavagliato sul palco, perché al Farplane è una pratica del tutto normale, persino in un tranquillo martedì sera. Ma non lasciarti ingannare dalle apparenze, perché il Farplane accoglie tutti con le braccia aperte (e forse anche con delle manette, se così si desidera).

Gli eventi organizzati al Farplane comprendono regolari spettacoli di burlesque e l’annuale Farplane Night, un’iconica festa fetish che richiama centinaia di persone fuori dall’ordinario. Durante questa straordinaria notte, tutti si godono la musica e gli spettacoli senza limiti di genere fino all’alba. Gli spettacoli passati hanno incluso band, DJ, ballerini di pole dance e perfino performance sadomaso dal vivo.

Se ti trovi a Osaka durante la Farplane Night, partecipare è un must assoluto: si tratta di una festa fetish di enormi proporzioni che con spettacoli di burlesque, ballerini di pole dance e performance eccentriche e sadomaso. È un evento unico nel suo genere, che attira una folla variegata e pronta a mettere da parte le inibizioni per vivere un’esperienza indimenticabile nella vivace vita notturna di Osaka.

Rock Bar Midian: a Osaka il tempio del Dark

Osaka è una citta magica, anzi molto oscura! Dopo avervi parlato del tempio infernale di Senkoji e del Santuario Namba Yasaka, lasciamo il misticisimo e concentriamoci sul divertimento! La città nipponica ospita un’interessante attrazione notturna per gli appassionati di heavy metal e gli adepti delle arti oscure!: il Rock Bar Midian. In questo locale unico nel suo genere, è possibile immergersi in un’atmosfera diabolica e godere di un’esperienza indimenticabile.

Sin dal momento in cui si mette piede nel locale, si viene avvolti da una combinazione di colori nero e rosso e da un arredamento che rivela la sua natura gotica. Lo sguardo cade su bottiglie di vino di Dracula e statue rappresentanti il Baphomet, mentre l’heavy metal riecheggia nell’aria accompagnato da video musicali proiettati sui monitor.

La particolarità del Midian è il suo accordo con la richiesta dei clienti. Ogni avventore può chiedere una canzone hard rock o metal e Fu-Ki, la celebrità del Visual Kei e già cantante dei Blood, accontenterà volentieri la richiesta musicale, creando un’esperienza musicale unica. Inoltre, il Midian si distingue per la vasta selezione di cocktail dai nomi suggestivi e satanici.

Il Bar Midian è anche un luogo di tributo per Taiki-san, il defunto mago del territorio satanico di Osaka e sovrano del club gotico Black Veil. Nonostante la morte di Taiki nel 2022, la sottocultura da lui coltivata continua a vivere. Il negozio Territory, purtroppo temporaneamente chiuso, riaprirà presto e gli appassionati potranno acquistare talismani occulti, bizzarri e oscuri direttamente dal loro sito web. Le feste di Halloween dell’epoca di Taiki, conosciute come Black Veil, non sono state dimenticate e si sono svolte di recente.

L’unica sfida che potreste affrontare è trovare il Midian. Tuttavia, una volta individuato il cartello sulla sinistra, si potrà facilmente raggiungere il locale situato al secondo piano dell’edificio Kano Dai-1 Leisure, in Doyamacho, Kita-Ku, Osaka. Il Rock Bar Midian rappresenta un’esperienza unica per gli amanti dell’heavy metal e del goth, un luogo in cui l’atmosfera oscura si fonde con le note potenti del rock, creando un’esperienza che non ha paragoni.

Il Santuario Namba Yasaka a Osaka

Dopo aver parlato del tempio infernale di Senkoji continuiamo il nostro viaggio “demoniaco” ad Osaka. Anche il Santuario Namba Yasaka è un luogo di culto davvero unico nel suo genere: questa struttura shintoista risale al 1975 e presenta un design che lascia senza fiato. Con un enorme portale demoniaco e alberi di ciliegio che adornano i dintorni, è facile capire perché il Namba Yasaka sia considerato uno dei santuari più caratteristici di questa città.

A soli 5 minuti a piedi dal famoso complesso commerciale di Namba Parks, il Santuario Namba Yasaka offre una piacevole fuga dal caos consumistico di questa parte della città. Gli edifici originali del santuario sono andati perduti durante i raid aerei e gli incendi, ma le ricostruzioni del dopoguerra sono state realizzate nei minimi dettagli. Durante la primavera, il terreno del santuario si riempie di spettacolari alberi di ciliegio in fiore, attirando numerosi visitatori.

Anche se a prima vista sembra un portale diretto nelle fauci di Lucifero, in realtà il Namba Yasaka rappresenta un leone ruggente, non un demonio. Una leggenda locale narra che la divinità protettrice del santuario inghiotta gli spiriti maligni con le sue possenti zanne. Ed è proprio in vista di questa storia che i fedeli possono acquistare le speciali ema a tema, delle tenere targhette di legno, sulle quali scrivere i propri desideri e le proprie intenzioni.

Il tempio Senkoji: le porte dell’Inferno ad Osaka

Il Tempio Senkoji a Osaka è un luogo storico e affascinante che ha una storia di 1.300 anni. Fu costruito dal principe Shotoku, una figura importante nella storia giapponese, e la sua sala Yakushi-do ha dato inizio allo sviluppo della città. Sebbene una parte della sala principale sia stata distrutta da un incendio durante una guerra civile, è stata successivamente ricostruita e rimane un edificio di grande importanza storica.Oggi, il tempio Senkoji presenta mostre uniche, soprattutto nella sala dell’inferno chiamata Jigoku-do. Secondo gli insegnamenti buddisti, il destino dopo la morte dipende dalle azioni compiute durante la vita ed è deciso da Enma Daio, il giudice dell’aldilà. Ciò che rende il Jigoku-do speciale è la possibilità di incontrare Enma Daio mentre si è ancora in vita.

È importante precisare che l’inferno buddista non ha connessioni con il Diavolo della religione ebraica/cristiana, ma presenta parallelismi visivi e narrativi. Secondo la versione buddista dell’inferno, coloro che accumulano cattivo karma in questa vita possono aspettarsi di essere torturati da demoni dall’aspetto infernale.

L’ingresso del Jigoku-do è spaventoso. Appena entrati, si incontra un orco dall’aspetto terrificante che si erga dalla mano destra. Questo dettaglio e l’oscurità della sala creano un’atmosfera inquietante. Il Tempio Infernale Senko-Ji è un luogo affascinante situato vicino a Osaka, che ha suscitato molta curiosità grazie alle esplorazioni del National Geographic. Questi templi, noti per rappresentare l’inferno secondo la mitologia buddista, mostrano le sofferenze che attendono nel regno infernale dell’esistenza samsarica.

SONO FINITO NELL'INFERNO DI OSAKA!

Il Tempio Senko-Ji, appartenente alla setta Kōyasan Shingon, è gestito da monaci e volontari noti per la loro ospitalità. Con solo 100 yen, è possibile accedere alla Sala dell’Inferno e ammirare la statua di Datsue-ba. Questa statua rappresenta una vecchia donna che si diceva si sedesse vicino al fiume Sanzu nel mondo sotterraneo buddista, torturando le anime mentre cercavano di attraversare il fiume. Si crede che Datsue-ba faccia sì che le anime adulte si tolgano i vestiti e, se non ne hanno, spogli loro la pelle.

Le aree dei templi e dei parchi infernali buddisti sono spesso caratterizzate da statue che raffigurano persone mutilate e torture, con un’estetica cruda ispirata ai cartoni animati. Nella versione asiatica dell’inferno, è sempre presente un grande wok pieno di vittime che urlano mentre vengono bollite vive nell’olio di arachidi, un’immagine davvero terrificante.

Raggiungendo il Tempio Senko-Ji, si può ammirare una grotta illuminata da un grande mandala a LED circondato da statue di Buddha. Qui si può sedersi e percepire la potenza del chi. Il tempio ospita anche un pittoresco laghetto con pesci koi e una statua di Ippon Fudoson, l’iracondo distruttore del male. La nebbia che avvolge la statua aggiunge un tocco teatrale mentre i visitatori si lavano le mani.

Oltre al Tempio Infernale Senko-Ji, ci sono altri templi infernali buddisti in tutto il Giappone, come il museo infernale di Izu Gokurakuen e la grotta infernale del tempio Kōsanji a Kyoto. Questi luoghi sono ricchi di diorami, statue, opere d’arte e mostre interattive che comunicano gli insegnamenti dell’inferno buddista, mostrando il destino bruciante che attende i peccatori. Molti di questi luoghi offrono anche esperienze kitsch, come tavole con le spalle mancanti che permettono ai visitatori di fingere di essere Enma o Yama, i giudici dell’aldilà e re dell’inferno.

Per raggiungere il Tempio Infernale Senko-Ji, è possibile prendere un treno dal centro di Osaka e arrivare al quartiere di Hirano in circa 40 minuti. Questa periferia storica, abitata principalmente da persone anziane, crea un’atmosfera simile a un film horror. L’indirizzo del Tempio Infernale di Osaka è 4 Chome-12-21 Hirano Honmachi, Hirano Ward, e l’accesso al tempio avviene attraverso un cancello situato all’interno della galleria commerciale Hirano Honmachi.

Donkey Kong Country arriva a Super Nintendo World

Universal Studios Japan ha annunciato che il parco tematico dedicato al mondo di Super Mario si espanderà presto con una nuova area dedicata a Donkey Kong.

L’area, intitolata “Donkey Kong Country”, aprirà i battenti nella primavera del 2024 e sarà caratterizzata da un’ambientazione tropicale, con piante, animali e cascate che richiamano le atmosfere dei videogiochi della serie.

https://youtu.be/OY_v1w9ALC8?si=IHFtTHCi0KRkEWrg

Tra le attrazioni principali della nuova area ci sarà un roller coaster chiamato “Mine Cart Madness”, che porterà i visitatori in un viaggio attraverso la giungla, inseguiti dalla tribù Tiki Tak.

Saranno inoltre presenti altre attrazioni, come una zona dedicata al merchandising e un’area dove i visitatori potranno provare i tipici barili di Donkey Kong, riempiti di snack e dolciumi.

L’espansione di Super Nintendo World con la nuova area dedicata a Donkey Kong è un’ulteriore conferma della crescente popolarità del franchise di Super Mario.

Il parco tematico di Osaka è stato un successo immediato, attirando milioni di visitatori da tutto il mondo.

L’espansione con la nuova area dedicata a Donkey Kong è destinata a rendere Super Nintendo World ancora più popolare e a attirare ancora più visitatori.

Maido: a Roma l’Okonomiyaki a suon di anime!

Maido, il locale di street-food giapponese, dopo il successo di Milano e Torino, sbarca anche a Roma in Via Urbana 122. L’opening del 12 Giugno è molto atteso da tutto il popolo degli otaku capitolini, che non vedo l’ora di gustare le prelibatezze da “strada” di Osaka ascoltando i brani e le sigle dei propri anime preferiti!

Ma cosa è l’Okonomiyaki? Vi ricordate di Marrabbio, il papà di Licia nell’omonimo anime “Kiss me Licia”? Il cuoco era il titolare di un piccolo ristorante di Okonomiyaki a Osaka (manga) o Tokyo (anime) di cui il Gatto Giuliano andava ghiotto. Si tratta di una frittella di grano salata, piatto tipico, appunto, di Osaka, preparata sulla piastra teppan e “gestita” tramite le icone spatole kote che ricorda, nella forma, il pancake americano. Vi sono diverse varianti di questa pietanza, fra le quali si è distinta quella cucinata nella regione del Kansai, tanto che frequentemente l’okonomiyaki viene chiamato la “pizza di Osaka” proprio come in Kiss me Licia! L’okonomiyaki è dunque un elemento della cultura giapponese; oltre che nella serie diventata famosa in Italia per la trasposizione “live action” con Cristina D’avena, questa specialità appare spesso in tante altre manga e anime giapponesi. Citiamo ad esempio Ranma ½, dove Ukyo Kuonji, spasimante del protagonista, è un’abile cuoca di tale cibo, tanto da girare sempre con un enorme spatola, ed essere proprietaria di un piccolo locale dove cucina tale piatto. Anche in Smile Pretty Cure!, una delle protagoniste (Akane Hino) proviene da Osaka ed i suoi gestiscono un Okonomiyaki-ya. Nana, i genitori di Misato Uehara hanno un ristorante di okonomiyaki ad Osaka che vanta di essere uno dei migliori della città.

Questa leccornia, nata a quanto pare negli anni ’30 e divenuta estremamente popolare durante il secondo conflitto mondiale, è un piatto povero e nutriente, utile “base” su cui appoggiare altri cibi: il nome, infatti, può essere tradotto proprio con il concetto “come ti piace” (お好み焼き O-konomi-yaki?, letteralmente okonomi = ciò che vuoi, yaki = alla griglia)!  E proprio seguendo questa filosofia, il brand Maido, condisce l’okonomiyaki con la deliziosa, omonima, maionese giapponese, alghe verdi e scaglie di bonito (katsuobushi) che, con il calore, sembrano muoversi nel piatto.

Ovviamente da Maido si troveranno anche tutte quelle preparazioni che tutti noi conosciamo grazie proprio ai cartoni giapponesi: dai classici Onigiri in varie forme e condimenti, ai deliziosi Takoyaki (le leggendarie polpette di polpo fritte), il Katsu Sandwich, il panino ripieno di maiale fritto, il Sakana, il trancio di salmone  salsa teriyaki, la Bowl con di riso o soba croccante e, ovviamente, il “re” Ramen in tantissime versioni differenti, anche vegane. E per concludere satolli il pasto come non gustare i Mochi (dolci di pasta di riso colorati) e i Doroyaki in puro stile Doreamon?

Per info: facebook.com/maidomilano

Maido: a cena con Gatto Giuliano da Marrabbio!

Vi ricordate Marrabbio, il papà di Licia nell’omonima serie fumetto/televisiva giapponese? Se la vostra memoria non vi inganna certamente vi verrà in mente che lo scorbutico genitore gestiva in maniera strampalata una tipica tavola calda piena zeppa di strani personaggi. Il suo piatto forte era l’Okonomiyaki il più popolare piatto street food nipponico, preparato con la ormai leggendaria spatolona protagonista di numerose gag.

Oggi, grazie a Maido, un ristornate giapponese a Milano, si potrà provare dal vivo l’esperienza culinaria più divertente di anime e manga, un po’ come ad essere ad Osaka!

Poco conosciuto in Occidente, l’Okonomiyaki è però molto familiare ai fan di Kiss me Licia. Il padre di Licia, Marrabbio, aveva infatti un piccolo ristorante di Okonomiyaki di cui il Gatto Giuliano andava ghiotto. Il manga originale è ambientato ad Osaka, città d’origine dell’autrice Kaoru Tada; l’anime invece, è ambientato a Tokyo. L’okonomiyaki (お好み焼き O-konomi-yaki?, letteralmente okonomi = ciò che vuoi, yaki = alla griglia) è un piatto agro-dolce giapponese che ricorda nella forma il pancake americano. Vi sono diverse varianti di questa pietanza, fra le quali si è distinta quella cucinata nella regione del Kansai, tanto che frequentemente l’okonomiyaki viene chiamato la “pizza di Osaka” proprio come in Kiss me Licia!

L’okonomiyaki è dunque un elemento della cultura giapponese; oltre che nella serie diventata famosa in Italia per la trasposizione “live action” con Cristina D’avena, questa specialità appare spesso in tante altre manga e anime giapponesi. Citiamo ad esempio Ranma ½, dove Ukyo Kuonji, spasimante del protagonista, è un’abile cuoca di tale cibo, tanto da girare sempre con un enorme spatola, ed essere proprietaria di un piccolo locale dove cucina tale piatto. Anche in Smile Pretty Cure!, una delle protagoniste (Akane Hino) proviene da Osaka ed i suoi gestiscono un Okonomiyaki-ya. Nana, i genitori di Misato Uehara hanno un ristorante di okonomiyaki ad Osaka che vanta di essere uno dei migliori della città

Nel ristorante milanese, attraverso la grande vetrata, si può osservare e ammirare la preparazione del piatto in tutte le sue fasi. Oltre all’Okonomiyaki da Maido! si possono assaggiare altre specialità tipiche, come zuppa di miso, onighiri, edamame, yakisoba, spaghetti di grano cucinati sulla piastra e il rice burger, pollo in salsa teriyaki o manzo saltato tra due dischi di riso pressato. Maido fa parte del progetto Seguilabocca che mette al centro una concezione di ristorazione focalizzata sulla qualità degli ingredienti e sul cibo come “divertimento”. Ricercatezza, attenzione al dettaglio, cura e la vera esperienza del cibo di strada.

http://www.maido-milano.it

Nana, tornerà o non tornerà?

I primi di agosto si era diffusa la notizia tra i fan, che la Yazawa avrebbe ripreso il manga Nana. Sono anni ormai che i fan attendono il ritorno delle due Nana e di tutti i loro amici, precisamente dal 2009, anno in cui la famosa mangaka si è ammalata. In realtà, a quanto pare, qualche fan si è fatto prendere troppo dall’entusiasmo, travisando le parole del magazine ROLA. La Yazawa avrebbe fatto solo alcuni riferimenti a Nana, dicendo che non le sarebbe dispiaciuto riprendere in mano la sua creatura. Questo vuol dire tutto e niente, purtroppo il Grande demone celeste è avverso ai fan di Nana e pure a me. Per quanto mi riguarda mi ero scritta da sola la mia storia ed era anche molto bella in barba alla Yazawa! Scherzi a parte, non sappiamo quali motivi ci siano dietro la sua decisione e poco si sa anche riguardo alla sua malattia, però speriamo che, se non lei, almeno qualche suo “discepolo” possa proseguire la sua opera, per non farla cadere nel vuoto, sarebbe un peccato non solo per i fan ma per la creatura forgiata e abbandonata.

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Fonte Wikipedia: Ai Yazawa (矢沢あい Yazawa Ai) (Osaka, 7 marzo 1967) è una fumettista giapponese. Il suo è un nome d’arte, tratto dal nome del cantante giapponese Eikichi Yazawa. Fin da piccola è stata un’appassionata di disegno. Durante le scuole medie inferiori ha partecipato al suo primo concorso come fumettista per la casa editrice Shūeisha (per cui scrive e disegna tuttora), vincendo il primo premio come esordiente. Oltre al disegno, Yazawa ha una grande passione per la moda com’è facilmente intuibile dai suoi fumetti costantemente curati e dettagliati nella riproduzione dell’abbigliamento, ama inoltre confezionare abiti per se stessa. Questa passione l’ha portata ad iscriversi ad un istituto di moda di Osaka, abbandonato ben presto per trasferirsi a Tokyo per dedicarsi interamente al lavoro di mangaka. Ad oggi vediamo ancora viva questa sua passione testimoniata dai frequenti richiami alla stilista Vivienne Westwood effettuati nel suo più recente manga Nana. Il primo manga pubblicato in Italia è stato Gokinjo monogatari, il quale deriva dalla serie animata conosciuta in italiano come Curiosando nei cortili del cuore. In seguito è stato pubblicato il racconto in tre volumi Kagen no tsuki pubblicato in Italia col titolo Ultimi raggi di luna. Sono inoltre stati pubblicati il seguito di Gokinjo monogatari (intitolato Paradise Kiss) e Tenshi nanka ja nai col titolo di Non sono un angelo. Nel giugno del 2009, è stato rivelato che la Yazawa aveva contratto una grave malattia, e che pertanto doveva essere ricoverata in ospedale per essere curata, interrompendo così la serializzazione di Nana. È stata dimessa dall’ospedale di Tokyo nell’aprile del 2010, ma ha dichiarato di non sapere se o quando riprenderà la lavorazione del manga.

Nana (ナナ) è uno fra i più popolari manga di Ai Yazawa, mangaka giapponese. La sua pubblicazione è iniziata il 15 maggio 2000 sulla rivista giapponese Cookie, pubblicata dalla Shūeisha. In Italia questo manga è arrivato il 22 luglio 2002, grazie alla Planet Manga. Il manga nel 2003 ha vinto il premio Shogakukan per i manga nella categoria shōjo.Dalla serie a fumetti è stato creato anche un anime televisivo, prodotto dalla Madhouse e mandato in onda in Giappone sulla Nippon Television dal 5 aprile 2006 al 27 marzo 2007. In Italia i diritti sono stati acquistati dalla Dynit e la serie è stata trasmessa sul canale MTV nel corso del 2007, e su Rai 4 dal 24 ottobre 2010 alla domenica mattina. L’anime è stato pubblicato anche per la visione in streaming su internet sulla web tv on demand Popcorn TV a partire dal 20 dicembre 2010 ed è disponibile senza limiti di tempo. Nel 2005 e nel 2006, inoltre, dalla serie sono stati tratti due lungometraggi live action. La serializzazione del manga ha spesso subito brusche interruzioni a causa dei gravi problemi di salute di cui soffre l’autrice Ai Yazawa.

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