Cosa vuol dire Waifu?

Il waifuismo è abbastanza recente nella cultura otaku, Google registra la prima apparizione significativa della parola Waifu nel novembre 2007, tuttavia la parola Waifu ha una storia più estesa al di fuori della cultura otaku. Il termine Waifu è preso in prestito dall’inglese e appare nel lessico giapponese all’inizio degli anni ’80; il suo significato è semplice: un personaggio femminile immaginario che un fan considera la sua anima gemella.

Waifu / w ī foo / ( sostantivo ) 1. personaggio immaginario verso cui una persona sente affetto. 2. personaggio immaginario considerato coniuge. 3. Parola giapponese derivata dalla parola inglese “wife”. Husbando è l’equivalente maschile del termine., mai waifu

Le dinamiche tra marito e moglie continuarono a cambiare in modi che rendevano il modo tradizionale di riferirsi a una donna come una moglie, offensiva per le giovani coppie. Kanai, la parola per moglie che usa due caratteri cinesi che significa “dentro casa” è diventata discutibile per molte giovani donne. Allo stesso modo, la parola per marito, shujin o danna, si traduce approssimativamente in “padrone”. Poiché queste parole non corrispondono alla loro relazione, molte coppie hanno adattato le parole inglesi marito e moglie. Naturalmente, le parole sono leggermente cambiate nella pronuncia. La wife (moglio) divenne waifu. Il Husband (marito) è diventato hazu.

Queste parole sono state lentamente raccolte dai fan americani di anime / manga e sono state usate per riferirsi ai loro personaggi immaginari preferiti. Si pensa che l’anime Azumanga Daioh sia uno degli anime che ha reso popolare l’uso della parola waifu (Waifu, 2010). Tuttavia, le parole erano nel lessico giapponese e usate dagli anime molto prima di questa divulgazione.

In ogni caso, una waifu è un personaggio immaginario che una persona ama e alcune persone si avvicinano casualmente al waifuismo. È qualcosa di divertente e temporaneo e dall’altro lato ci sono quelli che prendono sul serio il rapporto, indossano una fede nuziale per simboleggiare il matrimonio con la loro waifu. Tentano anche di basare le loro decisioni su ciò che la loro Waifu vorrebbe.

Alle Waifu, in Giappone è dedicato addiritura una festività che si celebra ogni anno il primo agosto!

Chiudiamo qui questo articolo anche se ci sarebbero gli aspetti psicologi e sessuali, ma non credo che questa sia la sede adatta, quindi ci fermeremo qui, ma vi lascio con due siti internet che riguardano le waifu;

Cosplay: quando la passione diventa sexy!

L’arte del Cosplay sta vivendo una sorprendente evoluzione che non può passare inosservata. Sempre più frequentemente, i costumi indossati dagli appassionati tendono ad essere eccessivamente provocanti, spingendo molti a puntare sull’aspetto sessuale nella speranza di ottenere visibilità e guadagnare denaro grazie ai social media.

Il Cosplay, una volta considerato solo un passatempo, si è rapidamente trasformato in un lavoro a tempo pieno per molti appassionati. Grazie alla possibilità di condividere i propri costumi e ricevere apprezzamenti dai fan attraverso i social network, molte persone stanno trovando un modo per monetizzare questa passione.

Ma fino a che punto questi sviluppi influenzano la genuinità dell’arte del cosplay?

Questo fenomeno può essere compreso solo facendo un passo indietro. Le eroine dei fumetti, provenienti dagli Stati Uniti, dal Giappone e dall’Italia, sono spesso rappresentate come donne sexy. Questo accade anche per i personaggi maschili, sebbene per motivi diversi. Nonostante il pubblico dei fumetti abbia subito notevoli cambiamenti negli ultimi decenni, chi pratica il cosplay deve confrontarsi con costumi succinti, come gonne corte, trasparenze e panci in evidenza. Sfortunatamente, non mancano insulti e critiche sessuali, dimostrazione di un’antica mentalità maschilista ancora radicata.

L’era dei social media e delle piattaforme come OnlyFans o Patreon ha contribuito a rendere accettata e persino incentivata l’adozione di costumi sessualizzati. Appartenere alla comunità dei cosplayer sembra richiedere la produzione di contenuti erotici al fine di ottenere riconoscimento e visibilità. Molti cosplayer hanno abbracciato completamente questa tendenza e hanno trasformato il cosplay in una redditizia professione, grazie a sponsorizzazioni, partecipazioni ad eventi e vendita di foto o merchandise.

Tuttavia, è importante ricordare che questa ricerca di denaro e visibilità ha portato a una distorsione del vero spirito del cosplay. L’autentica passione per l’interpretazione dei personaggi sembra essere stata soppiantata dalla ricerca di contenuti sessualizzati, a scapito della creatività e dell’amore per l’arte stessa del cosplay.

Un altro aspetto importante da considerare riguarda l’impatto che piattaforme come OnlyFans hanno avuto sulla comunità dei cosplayer. Inizialmente presentata come un luogo in cui condividere passioni e talenti con il mondo, negli ultimi anni OnlyFans si è trasformata in una piattaforma influenzata da contenuti per adulti. Questo ha generato preoccupazione tra i cosplayer che utilizzano tale piattaforma come fonte di guadagno, poiché molti di loro hanno scelto di vendere contenuti sessuali anziché celebrare la creatività intrinseca al cosplay stesso. Ciò solleva interrogativi riguardo a possibili effetti dannosi che questa direzione potrebbe avere sulla comunità dei cosplayer.

È importante sottolineare che le scelte dei cosplayer riflettono anche le preferenze del pubblico. Se c’è una domanda per questo genere di contenuti e le persone sono disposte a pagare per ottenerli, allora è comprensibile considerare il cosplay come una professione vera e propria. Indipendentemente dalla natura sessualizzata dei contenuti, rimane evidente l’impegno dedicato dai cosplayer all’attenzione per i dettagli dei costumi, delle ambientazioni e delle abilità fotografiche, di registrazione e di montaggio. Pertanto, nonostante le criticità che circondano questa forma di intrattenimento, è giustificato considerare il cosplay come un vero e proprio lavoro, anche se ciò significa adattarsi a una tendenza che sembra allontanarsi dal suo autentico scopo.

Cosa sono i breast-feeding tutorial che stanno invadendo Instagram?

Le modelle di OnlyFans hanno trovato un modo astuto per aggirare le regole di Instagram: il breast-feeding tutorial. Questa nuova tendenza vede le modelle fingere di allattare al seno dei neonati utilizzando bambole finte, consentendo loro di mostrare il seno senza essere bloccate dal social network e al contempo promuovere i loro contenuti erotici su OnlyFans.

La politica di Instagram riguardo alle immagini di nudo è ferma, ma le immagini di donne che allattano al seno sono ammesse. Questo ha aperto la porta a un nuovo trucco utilizzato dalle modelle di OnlyFans che stanno sfruttando al meglio questa falla per aumentare la propria visibilità.Tuttavia, questa strategia ha causato una certa agitazione soprattutto tra le mamme che condividono vere esperienze sull’allattamento. Le mamme fake si confondono con quelle reali, creando una certa confusione e distorto il significato di un gesto così intimo e naturale come l’allattamento al seno.

Mentre le modelle di OnlyFans cercano di ottenere vantaggi personali da questo trucco, è importante ricordare che l’allattamento al seno è un momento sacro che non dovrebbe essere strumentalizzato a fini commerciali. L’allattamento dovrebbe essere visto come un gesto di amore e cura per il proprio bambino, non come uno strumento per vendere contenuti erotici.

Sopratutto alla vigilia della Festa della Donna, in un contesto globale in cui molte mamme lottano quotidianamento per nutrire i propri figli, l’uso dell’allattamento al seno per scopi superficiali e privi di significato è decisamente discutibile. È necessario mantenere il rispetto per questo gesto naturale e non permettere che venga distorto a fini puramente commerciali.

Farplane: il locale cyber sexy di Osaka

Oltre all’iconico locale goth Rock Bar Midian, la vivace e stimolante vita notturna di Osaka offre un altro luogo affascinante in cui immergersi in un universo fetish cyber-psichedelico: il Farplane. Questo incantevole bar accoglie i visitatori con una musica dance allegra e coinvolgente, rendendolo uno dei posti migliori in cui trascorrere una serata indimenticabile nella città giapponese.

Situato nel cuore del quartiere Amemura di Osaka, il Farplane non si definisce semplicemente un bar e un negozio di abbigliamento sexy, ma uno spazio “alla moda, erotico e divertente”. Tuttavia, questa modesta definizione è quasi inadeguata per descrivere la sua eccentricità. Ciò che era iniziato nel 2005 come un piccolo negozio di abbigliamento con elementi stravaganti e sensuali si è gradualmente trasformato in qualcosa di più grande. Oggi, il negozio di abbigliamento continua a prosperare, ma è il bar che attira l’attenzione con la sua reputazione di essere uno dei luoghi più stimolanti e unici per trascorrere una serata a Osaka.

L’esperienza al Farplane è folle e surreale fin dal momento in cui si varca la sua soglia. Gli ospiti vengono accolti da uno scenario straordinario, con un gigantesco fallo di cartapesta, gambe cibernetiche appese alle pareti e una miscela intensa di colori e disegni che ricorda un viaggio lisergico. Anche senza aver ancora bevuto nulla, basta entrare nel Farplane per sentirsi in uno stato di ebbrezza.

Questo luogo è ben lontano dall’atmosfera mistica del tempio Senkoji e Santuario Namba Yasaka. Appena si varca la soglia del Farplane, sembra di entrare in un mondo completamente diverso dalla realtà quotidiana. Gli abiti stravaganti del personale richiamano immagini avventurose di creature fantascientifiche dai colori vivaci, mentre il design degli interni evoca uno stile familiare solo alla famiglia Addams. Non sorprenderti se vedrai qualcuno legato e imbavagliato sul palco, perché al Farplane è una pratica del tutto normale, persino in un tranquillo martedì sera. Ma non lasciarti ingannare dalle apparenze, perché il Farplane accoglie tutti con le braccia aperte (e forse anche con delle manette, se così si desidera).

Gli eventi organizzati al Farplane comprendono regolari spettacoli di burlesque e l’annuale Farplane Night, un’iconica festa fetish che richiama centinaia di persone fuori dall’ordinario. Durante questa straordinaria notte, tutti si godono la musica e gli spettacoli senza limiti di genere fino all’alba. Gli spettacoli passati hanno incluso band, DJ, ballerini di pole dance e perfino performance sadomaso dal vivo.

Se ti trovi a Osaka durante la Farplane Night, partecipare è un must assoluto: si tratta di una festa fetish di enormi proporzioni che con spettacoli di burlesque, ballerini di pole dance e performance eccentriche e sadomaso. È un evento unico nel suo genere, che attira una folla variegata e pronta a mettere da parte le inibizioni per vivere un’esperienza indimenticabile nella vivace vita notturna di Osaka.

Perché negli anime esce il sangue dal naso?

Quando si guarda un anime, è molto probabile incontrare una delle gag più famose e ricorrenti dell’animazione giapponese: il sangue dal naso. In molti anime, quando un personaggio maschile, di solito un giovane e sano ragazzo, vede una ragazza poco vestita, completamente nuda e/o in una posa seducente, la sua pressione sanguigna aumenta e il sangue inizia a fuoriuscire dal naso, a gocciolare o addirittura a spruzzare.

Ma da dove proviene questa strana abitudine?

Si tratta di una vecchia credenza popolare giapponese che associa il sangue dal naso all’eccitazione o ai pensieri sessuali. Questa credenza potrebbe essere radicata nel fatto che l’epistassi, o emorragia nasale, è più comune negli uomini che nelle donne. Tuttavia, ultimamente questa gag comica si è estesa anche ai personaggi femminili, che ne soffrono a causa di pensieri “peccaminosi”.

Sebbene ci sia una base reale dietro questa credenza popolare, è interessante notare che nella realtà le epistassi colpiscono più comunemente i giovani e gli anziani, anziché i giovani adulti. Ad esempio, in alcuni anime come Ranma ½, è il giovane Ryoga a soffrire di sanguinamenti continui dal naso, e non il vecchio Happosai.

Nella realtà, le cause di un’epistassi possono essere molteplici, tra cui traumi, infezioni gravi, allergie, aria secca e una varietà di malattie e condizioni, inclusa l’ipertensione. La maggior parte delle epistassi proviene dalla parte anteriore del naso, dove si trovano numerosi capillari che si possono facilmente rompere. È importante sottolineare che l’epistassi non è causata da un aumento della pressione sanguigna dovuto all’eccitazione sessuale.

In definitiva, il sangue dal naso nei anime potrebbe essere un’esagerazione comica di una credenza popolare, ma nella realtà, le cause e le condizioni che lo provocano sono molto più complesse e diverse.

No, in areoporto non si può andare in Cosplay di Cyberpunk: Edgerunner

Kine Chan, una cosplayer/influencer brasiliana nota per i suoi contenuti pazzi su Onlyfans, ha vissuto una disavventura da far rimanere di stucco. Immaginatevi la scena: Kine, con un outffit molto Sexy di Rebecca, un personaggio di Cyberpunk: Edgerunner, si è presentata all’aeroporto di Navegantes con l’intenzione di volare verso un evento cosplay. Ma purtroppo per lei, l’idea geniale di indossare un costume succinto e minimal non è stata apprezzata dalle autorità dell’aeroporto. Hanno bocciato il suo look “fuori dalle righe”, costringendola a rinunciare al volo.

Immaginate la delusione di Kine mentre cercava di imbarcarsi: era pronta a spaccare la scena con il suo outfit da cyberpunk, ma invece si è ascoltata una voce fuori campo che le diceva di tornare a casa e cambiarsi perché quello che indossava non era appropriato. Che delusione!

Ma l’influencer non si è lasciata abbattere facilmente.

Ha subito condiviso la sua disavventura sui social, mettendo in mostra le immagini dell’incidente aeroportuale. Con il suo umorismo contagioso, ha raccontato la situazione noiosa in cui si è trovata. “Ho vissuto una situazione molto noiosa questo fine settimana!” ha dichiarato Kine sui social.

Possiamo solo immaginare la faccia dei passeggeri che si sono trovati di fronte a Kine, con il suo costume provocante e aderente. Probabilmente hanno pensato di essere finiti in un futuro cyberpunk al quale non erano pronti a partecipare. Ma non c’è da preoccuparsi, ragazzi! Kine non si dà per vinta facilmente e di certo non rinuncerà al suo evento cosplay. Tornerà a casa, cambierà il suo outfit scandaloso con qualcos’altro di altrettanto divertente e si presenterà all’evento come se niente fosse.

Oppaidius Desert Island

Oppaidius Desert Island! è stato pubblicato su Steam dopo il successo su Kickstarter: è arrivato il tempo per questa Visual Novel Made in Italy per adulti di essere finalmente giocata! Il piccolo studio indipendente italiano SbargiSoft, composto dall’artista Vittorio Giorgi e dal programmatore Matteo Benin, ha pubblicato su Steam il suo ultimo lavoro: la Visual Novel di stampo nipponico, dallo stile “retro” anni ’90, Oppaidius Desert Island! Dopo aver raggiunto su Kickstarter 11.662€ di finanziamento, adesso il gioco viene pubblicato rispettando i tempi previsti su Steam, per PC Windows, Mac e Linux, al costo di 7.99€.

 

Oppaidius Desert Island! official trailer!

Oppaidius Desert Island! è una Visual Novel per adulti, che fa proseguire in modo digitale nel nuovo millennio la tradizione italiana del fumetto erotico d’autore e delle classiche commedie sexy con delle protagoniste maggiorate. Con più di 200 frame di animazione disegnati a mano, una colonna sonora incredibile con vari musicisti ospiti giapponesi, uno stile nostalgico anni ’90 e una appassionante storia, Oppaidius Desert Island! si propone come una proposta originale nel panorama videoludico odierno.

Vittorio Giorgi ha dichiarato:

“È stata dura completare il gioco secondo le date programmate.. soprattutto considerato che nell’ultimo anno ci siamo sentiti con Matteo solo su Skype per le problematiche legate al Covid, ma con tanta passione e qualche ora di sonno in meno, siamo soddisfatti di aver mantenuto le promesse!”

Un nuovo Record Mondiale…?!? Oppaidius Desert Island! contiene più di 140 frame di animazione disegnati a mano solamente per i seni delle eroine… siamo di fronte a un nuovo record per l’animazione a mano in un videogioco…? Disponibile anche la prima parte: Oppaidius Tropical Cruise! che si può scaricare gratis su Steam! Non è una demo, è un ricco prologo da più di 18.000 parole per Oppaidius Desert Island! Questo titolo, tutto italiano, è la conclusione della saga, con una lunga storia da più di 33.000 parole.

Degna di nota soprattutto la colonna sonora “retro” in sintesi FM creata col chip Yamaha YM2151. Più di 20 incredibili tracce audio originali create di Luca Della Regina (Xydonia, Steel Assault) e tantissime collaborazione “made in Japan”: in primis, il leggendario compositore Keiji Yamagishi della serie videoludica di Captain Tsubasa (Holly & Benji) e Ninja Gaiden ospite con una traccia inedita. Inoltre tanti altri usicisti “All-Star” ospiti giapponesi, tra cui Masashi Kageyama (Gimmick!, Sunsoft), Tsuyoshi Kaneko (SEGAGAGA, Gainax, serie di Yakuza)
 e Sizlla Okamura, autore della colonna sonora dello sparatutto cult per NeoGeo “Viewpoint”!

Keiji Yamagishi ha dichiarato:

“Sono sempre davvero grato agli stranieri per il loro rispetto verso i videogiochi “retro” giapponesi. E ancora, dall’Italia ho ricevuto una richiesta ricca di entusiasmo: “Abbiamo bisogno di una traccia come quella di Mark Lenders (Kojiro Hyuga) per Nintendo NES per il nostro prossimo gioco!”, mi ha detto Vittorio.  Ho pensato che avrei dovuto rispondere a tanta passione con una nuova traccia, così ho deciso di partecipare. Farò del mio meglio per creare una musica che non sarà inferiore a quella di Mark Lenders (Kojiro Hyuga) che ho fatto 30 anni fa. Spero apprezzerete il mio lavoro.”

Oppaidius Summer Trouble!

Vittorio Giorgi della SbargiSoft, artista e sviluppatore di videogamee italiano, ha fatto partire la campagna una fortunata campagna Kickstarter per il suo primo gioco, la visual novel “ecchi” di stampo nipponico, in stile anni ’90, Oppaidius Summer  Trouble! Con l’obiettivo raggiunto in 6 giorni, grazie al contributo di ben centoundici utenti che hanno raccolto 1500 euro in pochissimo tempo, adesso l’operazione si focalizza sul raggiungimento di alcuni “stretch goal”.

Il termine “oppai” descrive ironicamente le donne “maggiorate” tipiche nella tradizione fumettistica/animazione nipponica, protagoniste di numerose visual novel davveri spinte. Similmente la parola “ecchi”  viene usatanello slang per indicare fantasie erotiche e allusioni sessuali: come aggettivo assume il significato di “osceno”, “lascivo” e “frivolo”; mentre come verbo con quello di far qualcosa di “zozzo” o anche del semplice “dormire assieme”. Su questa scia, Oppaidius Summer Trouble! tratta di un nerd sempre chiuso in casa, che preferisce di gran lunga passare il tempo coi videogiochi piuttosto che mettere piede fuori dalla sua stanza. Ma, questa estate la sua vita sta per cambiare, dato che è stato praticamente forzato dal suo amico Jimmy a premere il tasto “pausa” sulle sue tendenze agorafobiche per provare a conoscere meglio Serafina, la ragazza dei suoi sogni… che si è appena trasferita alla porta accanto!

Oppaidius Summer Trouble! NOW LIVE ON KICKSTARTER!

Oppaidius Summer Trouble! ha varie particolarità, come uno stile vintage anni ’90 che tocca vari aspetti del gioco: fondali in pixel art, e colonna sonora in sintesi FM realizzata col chip Yamaha YM2151, ad esempio. Il gioco ha anche dei musicisti ospiti giapponesi, tra cui Norihiko Hibino delle saghe di Metal Gear Solid e Bayonetta e, per tornare al discorso retro, anche musicisti dell’epoca NES/PC88 come Masashi Kageyama di Sunsoft (Gimmick!) e Hideki Higuchi (Clannad). La trama è funzionale, i vari character risultano simpatici e volutamente stereotipati e molte volte “tributo” di personaggi noti di quel periodo: l’art direction complessiva basta a soddisfare l’offerta di gioco di Oppaidius Summer Trouble!

Fan dei retro-game, visual novel, e anche chi apprezza un senso dell’umorismo tagliente e auto-ironico, sono invitati a scaricare la demo gratuita di Oppaidius Summer Trouble! disponibile su Steam e itch.io per PC, Mac e Linux. Il gioco sarà disponibile in anteprima al Festival del Fumetto Romics in copia fisica (solo in italiano) mentre è confermato che l’uscita della versione finale, come riportato sulla campagna Kickstarter, sarà a novembre 2018.

Cosa sono gli Hentai?

Hentai è una parola giapponese che significa “anormalità” o “metamorfosi“. In Giappone si utilizza anche con il significato di “sessualmente perverso“, ed ha una connotazione molto negativa, in quanto indica forme di “anomalia sessuale”, o di perversione.
Al di fuori del Giappone viene usato per riferirsi a opere a sfondo pornografico, divise principalemente tra hentai anime, hentai manga e videogiochi contenenti riferimenti sessuali (Eroge) o espliciti (H game). Gli Hentai sono un genere di anime e manga con contenuti erotici o pornografici che nonostante il loro contenuto sessuale,  presentano una grande varietà di stili artistici e possono coprire una vasta gamma di tematiche.

Gli hentai possono essere suddivisi in diverse categorie, come il “vanilla” che si focalizza sulle relazioni romantiche, il “tentacle” che coinvolge creature marine dotate di tentacoli, o il “futanari” che rappresenta personaggi con organi sessuali sia maschili che femminili. La varietà di temi e scene è vasta e può andare dal più innocente al più estremo.

Questo genere è spesso associato alla cultura giapponese e al concetto di “moe”, una sottocultura che celebra i personaggi di anime e manga carini e attraenti. Nell’ambito degli Hentai, le caratteristiche dei personaggi, come i grandi occhi o le forme curvilinee, sono esagerate per creare un effetto di attrazione sessuale.

Sebbene gli Hentai siano considerati per molti come opere a carattere pornografico e senza valore, molti appassionati affermano che essi offrano anche un’opportunità per esplorare temi e fantasie sessuali che non sarebbero accettate nella società tradizionale. Inoltre, alcuni ammiratori affermano che l’arte degli Hentai sia molto sofisticata e che gli artisti riescano a esprimere emozioni e intimità attraverso la rappresentazione dei corpi e dei rapporti sessuali.

Tuttavia, gli hentai sono spesso oggetto di critiche e dibattiti etici. Alcuni sostengono che possano contribuire alla sessualizzazione dei minori o alla promozione di fantasie inconsapevolmente nocive. Altri li considerano misogini o offensivi per via delle immagini di violenza sessuale spesso rappresentate.Le opinioni su questo genere variano molto e spesso si trovano contrastanti posizioni. Alcune persone trovano gli Hentai come un modo legittimo per esplorare la propria sessualità o fantasie, mentre altre li considerano offensivi o immorali. In ogni caso, è fondamentale rispettare le preferenze individuali e assicurarsi del consenso informato e volontario di tutte le persone coinvolte.

In conclusione, gli Hentai sono un genere controverso che si occupa di rappresentazioni esplicite del sesso e delle fantasie sessuali. Pur essendo associato a una cultura specifica, il loro impatto e la loro popolarità si sono diffusi in tutto il mondo. Nonostante le opinioni contrastanti, è importante comprendere che ognuno ha diritto alla propria sessualità, pur rispettando le leggi vigenti e il bene delle persone coinvolte.

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