L’Uovo di Pasqua de Il Signore degli Anelli: un’esperienza dolce per tutti i fan di Tolkien

Un Uovo per ghermirli e nel cioccolato intrappolarli! I fan del Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien possono ora rendere ancora più magico il loro periodo pasquale con un regalo speciale: l’Uovo di Pasqua al cioccolato finissimo al latte con il 30% di cacao, ispirato alla trilogia epica. Questo uovo, dal peso di 240 grammi, porta il nome di “The Lord of the Rings” ed è stato realizzato da Witor’s, la rinomata azienda italiana del cioccolato fondata nel 1959.

Witor’s, fondata da Roberto Bonetti a Cremona nel 1959, ha come obiettivo quello di condividere la passione per il cioccolato offrendo prodotti innovativi e di alta qualità, adatti al consumo giornaliero. Tra le prime creazioni di Witor’s c’era il Boero, un geniale connubio tra cioccolato extra fondente, liquore e ciliegie. Oltre all’Uovo di Pasqua del Signore degli Anelli, l’azienda ha nel suo catalogo anche golosità ispirate ad altre saghe popolari come Harry Potter, Curioso come George e Bridgerton.

L’Uovo di Pasqua del Signore degli Anelli è un’idea originale e divertente per i fan della saga fantasy di Tolkien. All’interno dell’uovo di cioccolato finissimo al latte di Witor’s si trova una sorpresa a tema, che può essere una statuetta, un anello, una collana o altro. Se sei un appassionato delle avventure di Frodo, Gandalf, Aragorn e compagni, o vuoi fare un regalo speciale a qualcuno che ama questa saga, non puoi perderti l’opportunità di acquistare questo uovo di Pasqua del Signore degli Anelli.

L’uovo di Pasqua, in generale, è un simbolo antico che rappresenta la vita, la nascita e la rinascita. Nella tradizione cristiana, l’uovo simboleggia anche la resurrezione di Gesù. A Pasqua, è comune regalare e scambiare uova di cioccolato decorate e con una sorpresa al loro interno per augurare felicità e prosperità. Alcune uova di Pasqua sono ispirate a film, cartoni animati, videogiochi o altri temi popolari, per soddisfare i gusti e le passioni di grandi e piccini.

L’Uovo di Pasqua ispirato all’opera di Tolkien può essere acquistato online sul sito ufficiale del marchio o può essere già trovato sugli scaffali dei migliori supermercati italiani al prezzo di circa 10 euro. Non vediamo l’ora di leggere le recensioni di coloro che hanno già acquistato questo delizioso prodotto e di scoprire insieme a loro quali sorprese si nascondono dentro il guscio di cioccolato.

Come sono cambiati i giochi da tavolo e di ruolo in Italia dagli anni ’80 ad oggi

I giochi da tavolo così come i giochi di ruolo sono forme di intrattenimento che richiedono l’uso di una superficie di gioco, dei pezzi o delle carte, e delle regole che stabiliscono gli obiettivi e le azioni possibili dei giocatori. Si tratta di attività ludiche che coinvolgono la fantasia, la strategia, la cooperazione o la competizione, e che possono avere diversi temi, ambientazioni e meccaniche. Ma come sono nati e si sono evoluti questi giochi in Italia? Quali sono stati i fattori che hanno influenzato la loro diffusione e la loro percezione da parte del pubblico? E quali sono le caratteristiche e le tendenze dei giochi da tavolo e di ruolo di oggi? Questo articolo cercherà di rispondere a queste domande, analizzando il fenomeno dei giochi da tavolo e di ruolo dal punto di vista antropologico, cioè come espressione della cultura e della società italiana.

Le origini dei giochi da tavolo e di ruolo in Italia

I giochi da tavolo e di ruolo non sono un’invenzione recente, ma hanno una storia millenaria che affonda le radici nelle antiche civiltà. Già nell’antico Egitto, in Mesopotamia, in Cina e in India si praticavano giochi da tavolo che richiedevano l’uso di dadi, pedine, segnalini e tavole. Alcuni di questi giochi, come il Senet egizio, il Ludus duodecim scriptorum romano, il Go cinese e il Chaturanga indiano, sono considerati i precursori di giochi moderni come il Backgammon, gli Scacchi, il Dama e il Monopoli.

In Italia, i giochi da tavolo hanno avuto una lunga tradizione, soprattutto nel periodo medievale e rinascimentale, quando erano apprezzati sia dalle classi nobili che dal popolo. Tra i giochi più diffusi, si possono citare il Gioco dell’oca, il Gioco delle tre carte, il Gioco del morra, il Gioco della palla, il Gioco del lotto e il Gioco del tarocco, quest’ultimo considerato l’antenato dei giochi di carte collezionabili. Questi giochi avevano spesso una funzione educativa, morale, religiosa o politica, e riflettevano i valori e le credenze dell’epoca. Ad esempio, il Gioco dell’oca simboleggiava il percorso della vita umana, con le sue difficoltà e le sue opportunità, mentre il Gioco del tarocco rappresentava la gerarchia sociale e le virtù cristiane.

I giochi di ruolo, invece, sono una forma di gioco più recente, che nasce negli Stati Uniti negli anni ’70, come evoluzione dei wargame, cioè dei giochi da tavolo che simulano battaglie e conflitti militari. Il primo e più famoso gioco di ruolo è Dungeons & Dragons, creato nel 1974 da Gary Gygax e Dave Arneson, che introduce il concetto di interpretare un personaggio immaginario in un mondo fantastico, guidato da un narratore che stabilisce le regole e le situazioni. Dungeons & Dragons si ispira alla letteratura fantasy, in particolare alle opere di J.R.R. Tolkien, e dà origine a un genere di giochi che si basano su sistemi di regole, di statistiche, di dadi e di schede dei personaggi.

In Italia, i giochi di ruolo arrivano alla fine degli anni ’70, grazie all’importazione e alla traduzione di Dungeons & Dragons e di altri giochi simili. Il primo gioco di ruolo italiano è Lupo Solitario, pubblicato nel 1984 da Edizioni EL, che si basa sui libri-game omonimi di Joe Dever. Lupo Solitario è un gioco di ruolo semplificato, che si può giocare anche da soli, seguendo le indicazioni di un libro che presenta le avventure e le scelte possibili. Negli anni ’80, i giochi di ruolo in Italia hanno un discreto successo, soprattutto tra i giovani appassionati di fantasy e di fantascienza, che trovano nei giochi di ruolo un modo per esprimere la loro creatività e la loro identità.

L’evoluzione dei giochi da tavolo e di ruolo in Italia dagli anni ’90 ad oggi

Gli anni ’90 sono un periodo di crisi e di cambiamento per i giochi da tavolo e di ruolo in Italia. Da un lato, infatti, i giochi da tavolo tradizionali subiscono la concorrenza dei videogiochi, che offrono una maggiore interattività, grafica e realismo. Dall’altro, i giochi di ruolo devono affrontare la diffusione di false accuse e pregiudizi, che li collegano a fenomeni di satanismo, violenza e devianza. Queste accuse sono alimentate da alcuni casi di cronaca nera, come il delitto di Chiavenna e il delitto di Novi Ligure, in cui i responsabili sono stati erroneamente etichettati come giocatori di ruolo. In realtà, non esiste alcuna prova scientifica che dimostri una correlazione tra i giochi di ruolo e i comportamenti antisociali, anzi, molti studi evidenziano i benefici dei giochi di ruolo per lo sviluppo cognitivo, sociale e affettivo dei giocatori.

Nonostante le difficoltà, i giochi da tavolo e di ruolo in Italia non scompaiono, ma si trasformano e si adattano ai nuovi gusti e alle nuove esigenze del pubblico. Tra gli anni ’90 e gli anni 2000, infatti, si assiste a una vera e propria rinascita dei giochi da tavolo e di ruolo, grazie all’influenza di due correnti principali: i giochi in stile tedesco e i giochi di ruolo dal vivo.

I giochi in stile tedesco, o eurogame, sono giochi da tavolo che si caratterizzano per la loro semplicità, eleganza, originalità e varietà. Si tratta di giochi che privilegiano la strategia, la cooperazione, il bilanciamento e il tema, rispetto alla fortuna, alla competizione, alla complessità e alla simulazione. I giochi in stile tedesco sono nati e si sono diffusi in Germania, dove i giochi da tavolo sono una parte importante della cultura e della vita sociale, e hanno ricevuto il riconoscimento del prestigioso premio Spiel des Jahres. Alcuni esempi di giochi in stile tedesco sono Il signore degli anelli, Carcassonne, Puerto Rico, Agricola e Ticket to Ride.

I giochi di ruolo dal vivo, o live action role-playing game (LARP), sono giochi di ruolo che si svolgono in ambienti reali, in cui i giocatori interpretano i loro personaggi con costumi, accessori e recitazione. Si tratta di giochi che richiedono una maggiore immersione, partecipazione e coinvolgimento, e che possono avere diversi generi, scenari e regolamenti. I giochi di ruolo dal vivo sono nati e si sono diffusi in Europa, dove esistono diverse associazioni e manifestazioni dedicate a questa forma di gioco. Alcuni esempi di giochi di ruolo dal vivo sono Vampire: The Masquerade, Cthulhu Live, La terra di Mezzo e Dragonbane.

Queste due correnti hanno contribuito a rinnovare e a diversificare l’offerta dei giochi da tavolo e di ruolo in Italia, attirando nuovi giocatori e creando nuove opportunità di socializzazione e di divertimento. Inoltre, hanno favorito la nascita e la crescita di editori, autori, illustratori, critici e organizzatori italiani, che hanno dato vita a una vera e propria industria del gioco, capace di produrre e di esportare giochi di qualità e di successo. Tra i giochi da tavolo e di ruolo italiani più noti, si possono citare Bang!, Dixit, Sine Requie, Brancalonia e Lex Arcana.

Le caratteristiche e le tendenze dei giochi da tavolo e di ruolo in Italia oggi

Oggi, i giochi da tavolo e di ruolo in Italia sono un fenomeno in crescita e in trasformazione, che riflette le caratteristiche e le tendenze della società e della cultura italiane. Alcuni dei fattori che hanno contribuito a questo sviluppo sono:

  • La diffusione di internet e dei social media, che hanno permesso ai giocatori di informarsi, di comunicare, di condividere e di organizzare le loro partite online, superando le barriere geografiche e sociali. Internet e i social media hanno anche favorito la creazione e la diffusione di contenuti digitali legati ai giochi da tavolo e di ruolo, come blog, podcast, video, recensioni, guide e tutorial, che hanno contribuito a promuovere e a valorizzare il mondo del gioco.
  • La crisi economica e sociale, che ha spinto molte persone a cercare forme di intrattenimento economiche, accessibili e gratificanti, che offrano una via di fuga dalla realtà e una possibilità di aggregazione e di solidarietà. I giochi da tavolo e di ruolo, infatti, sono attività che richiedono poco investimento in termini di denaro, tempo e spazio, ma che offrono molto in termini di divertimento, apprendimento e relazioni.
  • La riscoperta e la rivalutazione della cultura ludica, che ha portato a una maggiore consapevolezza e a una maggiore apertura verso i benefici e i valori dei giochi da tavolo e di ruolo, sia per i singoli che per la collettività. I giochi da tavolo e di ruolo, infatti, sono attività che stimolano la creatività, la logica, la memoria, la fantasia, la cooperazione, la competizione, la comunicazione, l’espressione, l’identità, la cultura e la cittadinanza.

Questi fattori hanno determinato una maggiore domanda e una maggiore offerta di giochi da tavolo e di ruolo in Italia, che si sono arricchiti e diversificati in termini di generi, temi, meccaniche e formati. Alcune delle caratteristiche e delle tendenze dei giochi da tavolo e di ruolo in Italia oggi sono:

  • La convergenza e l’ibridazione tra i giochi da tavolo e i giochi di ruolo, che hanno portato alla creazione di giochi che combinano elementi di entrambe le forme di gioco, come la narrazione, la strategia, l’interpretazione, la simulazione e la casualità. Alcuni esempi di giochi che rientrano in questa categoria sono Gloomhaven, Pandemic Legacy, 7th Continent e The King’s Dilemma.
  • La personalizzazione e la customizzazione dei giochi da tavolo e di ruolo, che hanno permesso ai giocatori di modificare, adattare e creare i loro giochi, in base ai loro gusti, alle loro esigenze e alle loro risorse. Questa tendenza si manifesta sia nella produzione di giochi fai-da-te, sia nell’uso di piattaforme online che offrono strumenti e risorse per la creazione e la condivisione di giochi, come BoardGameGeek, Roll20, Tabletop Simulator e RPG Maker.
  • L’innovazione e la sperimentazione dei giochi da tavolo e di ruolo, che hanno portato alla nascita di giochi che sfidano le convenzioni, le aspettative e i limiti dei giochi tradizionali, proponendo nuove esperienze, nuove modalità e nuovi significati. Questa tendenza si manifesta sia nella produzione di giochi che usano materiali, formati e tecnologie originali, sia nell’uso di giochi che trattano temi, problemi e questioni attuali e rilevanti, come la diversità, l’ambiente, la politica e la storia.

In conclusione, i giochi da tavolo e di ruolo in Italia sono una realtà dinamica, variegata e vitale, che rappresenta una forma di cultura e di società in continua evoluzione. I giochi da tavolo e di ruolo, infatti, non sono solo un passatempo, ma un modo di pensare, di sentire, di comunicare e di vivere. I giochi da tavolo e di ruolo, inoltre, non sono solo un prodotto, ma un processo, che coinvolge la creazione, la fruizione, la condivisione e la trasformazione dei giochi e dei giocatori. I giochi da tavolo e di ruolo, infine, non sono solo un divertimento, ma un impegno, che richiede la partecipazione, la collaborazione, la riflessione e la critica dei giochi e della realtà.

Buon Compleanno J. R. R. Tolkien!

John Ronald Reuel Tolkien è forse l’autore che più ha influenzato la cultura popolare dell’ultimo secolo. Grazie alle trasposizioni cinematografiche del regista Peter Jackson e alla serie di Amazon Prime Video “Gli Anelli del Potere”, il suo complesseo immaginario è arrivato anche alle generazioni più giovani, alimentando ancor di più l’interesse verso i suoi capolavori Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.

J. R. R. Tolkien nasce proprio  il 3 gennaio del 1892  in una località del Sudafrica, precisamente presso Bloemfontein capoluogo dello Stato Libero dell’Orange.

Prima di diventare un importante professore di Oxford, molto prima di scrivere i suoi capolavori, J.R.R. Tolkien era un giovane studioso di filologia inglese, che si era arruolato volontario per combattere in Francia nella Prima Guerra Mondiale. Gli orrori della trincea lo cambiarono profondamente, portandolo a ripudiare i conflitti e a dedicare tutta la sua vita all’amore per sua moglie Edith, all’insegnamento e alla creazione letteraria.

Proprio il  periodo di insegnamento ad Oxford concede all’autore la stesura dei primi lavori e la realizzazione dell’intero nucleo narrativo della Saga dell’Anello. Il primo libro è “Lo Hobbit”, pubblicato nel 1936 e subito considerato una pietra miliare del genere, nonché tappa fondamentale per l’autore. È da quest’opera, infatti, che Tolkien elabora il suo regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo. “Lo Hobbit” è solo l’inizio di un epico e iconico ciclo di romanzi che Tolkien scriverà in circa quindici anni. Il Signore degli Anelli ,  ambientato alla fine della Terza Era dell’immaginaria Terra di Mezzo, è stato scritto a più riprese tra il 1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955.  Opera letteraria di fama mondiale e vincitore dell’International Fantasy Award e del Prometheus Hall of Fame Award, il romanzo è stato dichiarato ​​libro preferito del millennio dai clienti Amazon nel 1999 e il romanzo più amato della Gran Bretagna di tutti i tempi dalla BBC The Big Read nel 2003. Il suo adattamento cinematografico, ad opera della New Line Cinema e del regista Peter Jackson, ha guadagnato un totale di quasi 6 miliardi di dollari in tutto il mondo. Con un cast stellare che includeva Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Liv Tyler, Sean Astin e Orlando Bloom, la trilogia de Il Signore degli Anelli ha ottenuto 17 premi Oscar, incluso quello per il miglior film. Dopo “Il Signore degli Anelli”, Tolkien scrive anche diversi saggi sulla fiaba e sui miti celtici (“Tree and Leaf”, “Albero e Foglia”, 1955), racconti brevi (“On Fairy-Stories” e “Leaf by Niggle”, rispettivamente del 1938 e 1939) e infine due romanzi lunghi, ovvero “The Adventures of Tom Bombadil” (1962) e “The Homecoming of Beorthnoth Beorhthelm’s Son” (1975). John Ronald Reuel Tolkien muore a Bounemouth, presso lo Hampshire, il 2 settembre 1973.

Per festeggiare al meglio il Compleanno di Tolkien, ogni anno, proprio il 3 gennaio, la Tolkien Society incoraggia i fan di tutto il mondo a festeggiare il Professore di Oxford con una semplice cerimonia di brindisi (in inglese: Tolkien Birthday Toast). Alle 21:00 ora locale, alza un bicchiere e brinda al compleanno di questo autore molto amato. Il brindisi è semplicemente: “Il professore!”. Tutto quello bisogna fare è alzare un bicchiere della tua bevanda preferita (non necessariamente alcolica) e pronunciare le parole prima di bere un sorso.

Un appassionato di hobbit realizza il suo sogno

Avete mai sognato di vivere nella Terra di Mezzo, tra gli hobbit? Se la risposta è sì, allora la storia di questo signore vi farà sognare ad occhi aperti.

Dopo aver terminato la sua carriera lavorativa, Stuart Grant, un bisnonno di 90 anni, appassionato delle opere di Tolkien, ha deciso di realizzare il suo sogno: costruire una casa di hobbit nel suo giardino.

La casa è stata ricavata da una vecchia cantina e da un seminterrato, e si trova a circa 1,2 metri sotto il livello del suolo. L’ingresso è una graziosa porta verde, simile a quella dei film di Peter Jackson.

L’interno della casa è arredato in stile hobbit, con elementi naturali come pietra e legno. La camera da letto è piccola, ma confortevole, e il calore è garantito da un camino aperto. I servizi igienici sono anch’essi in stile hobbit, ma non mancano di comfort.

L’uomo vive nella sua casa di hobbit da diversi anni ed è molto felice. Dice di sentirsi come se fosse tornato a casa, e di trovare nella sua dimora pace e tranquillità.

La sua casa è diventata una vera attrazione, e viene visitata da persone da tutto il mondo. È un esempio di come la passione e la creatività possano trasformare un sogno in realtà.

Ma ci credete che questa ‘Hobbit House’ è la creazione di un fan di Tolkien che però non ha mai visto la trilogia cinematografica de “il Signore degli Anelli”?

Come realizzare una casa di hobbit

Se anche voi sognate di vivere in una casa di hobbit, ci sono alcune cose da tenere a mente. Innanzitutto, è importante scegliere un terreno adatto, che sia in piano o con una leggera pendenza. La casa dovrà essere costruita sotto il livello del suolo, per imitare le vere dimore degli hobbit.

Per quanto riguarda i materiali, è consigliabile utilizzare pietra e legno, che sono i materiali tradizionali utilizzati dagli hobbit. L’interno della casa può essere arredato con mobili e oggetti in stile hobbit, che si possono trovare in negozi specializzati o online.

Realizzare una casa di hobbit può essere un progetto impegnativo, ma è sicuramente gratificante. Se avete la passione per gli hobbit e il fai da te, non lasciatevi scoraggiare e mettetevi all’opera!

L’Aquila: grande successo per la mostra multimediale “Il Potere degli Anelli” di Salvatore Santangelo

Se pensiamo alla letteratura Fantasy non possiamo non pensare a J.R.R. Tolkien: il progetto multimediale “Il Potere degli Anelli” (nato da una idea di Salvatore Santangelo) è pensato proprio per raccontare questa profonda simbiosi attraverso un percorso espositivo ricco ed eterogeneo che unisce plastici, libri, giochi, grafiche e disegni ispirati allo straordinario mondo del grande autore de Il Signore degli Anelli.

A L’Aquila, durante lo scorso weekend – nella splendida cornice dell’Emiciclo – più di 3000 visitatori hanno potuto ammirare questa esposizione. Assieme alle opere di Alessia Di.Diggi, sono stati proposti degli allestimenti realizzati dal maestro Giuseppe Rava (che per la prima volta si è cimentato con l’immaginario tolkieniano) e dall’artista aquilano Domenico Impelluso: attraverso la pittura, la scultura e il modellismo, gli appassionati hanno visto materializzarsi alcune delle scene e dei personaggi più iconici dell’opera del Professore di Oxford. Il tutto è stato corredato da panelli illustrativi delle radici culturali dell’opera di quello che è a tutti gli effetti uno degli ultimi demiurghi. Questa iniziativa si sviluppa a cavallo di due importante anniversari: i 50 anni dalla morte del Professore di Oxford (2023) e i 70 dalla prima edizione de Il Signore degli Anelli (1954) e proprio per questo verrà proposta (nei prossimi mesi) anche in altre location (tra queste Pescara, Roma e di nuovo L’Aquila).

Alla realizzazione hanno dato il loro contributo L’Aquila che Rinasce, Gente e Territori, Light’sOn, Mokona’s, Studio Comunico e gli alunni della Roma Film Academy, inoltre la mostra è sostenuta anche da un contributo del Fondo PSMSAD dell’INPS dedicato alla promozione di progetti culturali.

Vittoria per gli eredi di Tolkien in una battaglia legale contro un plagiatore

La fondazione che gestisce il patrimonio letterario di J.R.R. Tolkien, il celebre autore de “Il Signore degli Anelli”, ha ottenuto due sentenze favorevoli contro un romanziere americano che aveva copiato il suo capolavoro. Demetrious Polychron, l’autore di “The Fellowship of the King”, dovrà pagare una multa salata e smettere di pubblicare e sfruttare il suo libro, che riprende personaggi, ambientazioni e trama dei romanzi di Tolkien. La causa è stata portata avanti dagli avvocati di Klaris Law, uno studio di New York specializzato nella difesa dei diritti d’autore, che ha agito per conto della The Estate of Tolkien, la fondazione che rappresenta gli eredi dello scrittore britannico.

Il giudice del tribunale di Los Angeles ha riconosciuto la violazione del copyright e ha emesso un’ingiunzione permanente che impedisce a Polychron di continuare a diffondere il suo libro e di creare altre opere derivate da quelle di Tolkien. Lo studio legale Maier Blackburn, che ha assistito la The Estate of Tolkien nel Regno Unito, ha dichiarato:

Questa è una vittoria importante per la The Estate of Tolkien, che garantirà una maggiore tutela delle opere di Tolkien. Questo caso riguardava un plagio evidente e commerciale de “Il Signore degli Anelli”, e speriamo che il divieto e le spese legali siano abbastanza per scoraggiare altri potenziali imitatori.

Venti anni fa usciva al cinema “Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re”

Venti anni fa, il 17 dicembre 2003, usciva nelle sale negli Stati Uniti Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re (in Italia il 22 gennaio 2004) che conclude l’epica trilogia tolkeniana diretta da Peter Jackson, un film che mescola sapientemente le grandi gesta dei personaggi con le loro emozioni e i loro conflitti interiori. Il film è incentrato sul tema della trasformazione, sia personale che storica, che coinvolge tutti i protagonisti e il destino del Mondo di Mezzo.

Il regista Peter Jackson ha espresso così la sua visione del film prima della sua uscita nelle sale:

“Il Signore degli Anelli non è solo una storia di avventura, ma anche una storia di crescita e di cambiamento. Ogni personaggio deve affrontare delle sfide, delle tentazioni, delle scelte difficili. Il film mostra come il Bene e il Male non siano sempre chiari e distinti, ma si intreccino e si influenzino nell’anima di ognuno di noi”.

Il Signore degli Anelli: il Ritorno del Re - trailer ita 1080 HD

Il film si apre con un flashback che racconta le origini di Gollum, la tormentata creatureche persegue Frodo e Sam per impadronirsi dell’anello. Gollum era una volta uno hobbit di nome Sméagol, che venne corrotto dal potere dell’anello e ne divenne schiavo. La sua storia è emblematica della forza distruttiva dell’anello e della sua capacità di alterare le personalità di chi lo possiede o lo desidera. Gli Ent, i guardiani degli alberi, Merry e Pipino, i due hobbit che li hanno aiutati a sconfiggere Saruman, si ricongiungono alla Compagnia ad Isengard, dove recuperano il Palantir, la sfera di cristallo che permette di comunicare a distanza e di vedere il futuro. Pipino, incuriosito dall’oggetto, lo guarda e attira l’attenzione di Sauron, il Signore Oscuro che vuole conquistare il Mondo di Mezzo. Pipino ha delle visioni terribili che lo spaventano e lo turbano. Aragorn, l’erede al trono di Gondor, il regno degli uomini, ritorna a reclamare il suo diritto e a guidare la resistenza contro l’invasione di Sauron. Aragorn deve dimostrare il suo valore e il suo coraggio, ma anche la sua umanità e il suo amore per Arwen, la principessa elfica che ha rinunciato alla sua immortalità per stare con lui. Frodo e Sam nella intanto continuano loro missione di distruggere l’anello nel Monte Fato, il luogo dove è stato forgiato. Frodo e Sam sono sempre più stanchi e provati dal peso dell’anello e dalla presenza di Gollum, che cerca di ingannarli e di dividerli. Il film culmina con la battaglia finale davanti alla Porta Nera di Mordor, dove si affrontano le forze del Bene e del Male, e con il momento decisivo in cui Frodo deve gettare l’anello nel fuoco e liberarsi della sua influenza.

Il film si chiude con un epilogo che mostra le conseguenze della guerra e le scelte dei personaggi. Dopo alcuni anni, Frodo e lo zio Bilbo Baggins, che aveva trovato per primo l’anello, decidono di salutare i loro amici e di partire per le Terre Immortali, dove potranno trovare pace e guarigione.

Il Signore degli Anelli - Il Ritorno del Re, Discorso di Aragorn a Mordor

“Il ritorno del Re” è un’opera maestosa e coinvolgente, che riesce a trasmettere al pubblico la grandezza e la complessità del mondo immaginato dallo scrittore. Il film è ricco di scene spettacolari e di effetti speciali, che rendono credibili e realistiche le creature fantastiche e i paesaggi del Mondo di Mezzo. Il film è anche un’opera emotiva e profonda, che esplora i temi della lealtà, dell’amicizia, del sacrificio, della speranza e della redenzione. Il film è interpretato da un cast eccezionale, che dà vita ai personaggi con bravura e carisma. “Il ritorno del Re” è accompagnato da una colonna sonora magistrale, composta da Howard Shore, che sottolinea le atmosfere e le emozioni del film. Il film è un capolavoro del cinema fantasy, che merita di essere visto e apprezzato da tutti gli amanti del genere e non solo. Il film è una degna conclusione di una saga che ha fatto la storia del cinema e che ha appassionato milioni di spettatori in tutto il mondo.

Tolkien. Uomo, Professore, Autore alla Reggia di Venaria nel 2024

Un evento irrinunciabile si terrà a novembre 2024 alla Reggia di Venaria. Stiamo parlando di una mostra “Tolkien. Uomo, Professore, Autore” dedicata al leggendario J.R.R. Tolkien, l’autore di “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli”. Dopo il grande successo ottenuto presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma , adesso è pronta a stupire anche il pubblico piemontese.

Cinquant’anni fa, il 2 settembre 1973, il mondo della letteratura ha perso uno dei suoi talenti più brillanti: J.R.R. Tolkien. L’autore inglese ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della letteratura mondiale grazie alla sua geniale creazione di un universo mitologico coinvolgente e unico nel suo genere. Ora, una mostra straordinaria sta girando l’Italia per celebrare il suo genio creativo, e a novembre 2024 arriverà presso la Reggia di Venaria.

Cultura, l’8 novembre al MiC presentazione della mostra "TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore"

La mostra si propone di raccontare la figura di Tolkien non solo come autore di romanzi fantasy, ma anche come uomo, professore, linguista, illustratore e ambientalista. Attraverso una parte scientifica e una parte multimediale, i visitatori potranno conoscere meglio la biografia di Tolkien, le sue fonti di ispirazione, le sue lingue inventate, le sue mappe e le sue illustrazioni.

Inaugurata a Roma il 16 novembre 2023, questa esposizione ha offerto ai visitatori l’opportunità di immergersi nella vita privata e professionale di Tolkien grazie a una ricca collezione di manoscritti, lettere, fotografie e opere d’arte ispirate al suo mondo fantastico, i visitatori hanno potuto scoprire i segreti dietro la sua straordinaria creatività. Inoltre, la mostra ha evidenziato il rapporto speciale che Tolkien aveva con l’Italia, un amore dichiarato per la lingua italiana e per luoghi come Venezia e Assisi, che l’autore ha visitato nel 1955.

L’esposizione Torinese, che si aprirà nell’autunno 2024, offrirà ai visitatori un’esperienza immersiva senza precedenti. I due pilastri dell’opera di Tolkien, “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli,”, avranno un ruolo centrale in questa mostra, mostrando il percorso creativo dell’autore e l’evoluzione dei suoi personaggi e delle sue storie nel corso degli anni. Ma non è tutto. Il percorso espositivo darà ai visitatori l’opportunità non solo di immergersi nel mondo fantastico creato da Tolkien, ma anche di scoprire il lato umano e professionale dell’autore. Inoltre, la mostra includerà anche materiali legati agli adattamenti cinematografici, come la celebre trilogia di “Il Signore degli Anelli” diretta da Peter Jackson.

La Reggia di Venaria, con la sua spettacolare e suggestiva cornice barocca, fornirà il luogo ideale per questa esposizione unica nel suo genere. Quindi segnatevi questa data: novembre 2024. Non perdete l’occasione di immergervi nel mondo incantato di J.R.R. Tolkien e di scoprire tutti i segreti dietro le sue opere letterarie che hanno affascinato milioni di lettori in tutto il mondo. Non ve ne pentirete!

A Roma, l’attesissima mostra “Tolkien. Uomo-Professore-Autore”

Per celebrare il cinquantesimo anniversario della scomparsa di John Ronald Reuel Tolkien, lo scrittore e filologo inglese che ha creato il mondo fantastico della Terra di Mezzo, il 16 novembre 2023 arriva alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma la grande mostra dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo che ha plasmato una nuova mitologia per il mondo contemporaneo e lo ha reso uno degli autori più letti del pianeta. La mostra, intitolata “J.R.R. Tolkien 1973-2023 Uomo-Professore-Autore” è curata da Alessandro Nicosia e Oronzo Cilli, due esperti e appassionati di Tolkien, che hanno raccolto oltre 150 opere tra foto, documenti, filmati, lettere, ricostruzioni virtuali e gli splendidi abiti realizzati dalla cosmaker Veronica Veerena Stima, curatrice e Costumista presso Middle-Earth Costume Exhibit – Private Collection. Tra le opere esposte ci saranno anche le prime edizioni de Il Signore degli Anelli, la trilogia che ha reso famoso Tolkien in tutto il mondo e che ha ispirato numerosi adattamenti cinematografici e televisivi.

Cultura, l’8 novembre al MiC presentazione della mostra "TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore"

La mostra si propone di raccontare la figura di Tolkien non solo come autore di romanzi fantasy, ma anche come uomo, professore, linguista, illustratore e ambientalista. Attraverso una parte scientifica e una parte multimediale, i visitatori potranno conoscere meglio la biografia di Tolkien, le sue fonti di ispirazione, le sue lingue inventate, le sue mappe e le sue illustrazioni. L’immersione nell’universo da lui creato si realizza mediante un articolato percorso tra manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e opere d’arte ispirati alle visioni letterarie di un autore unico e poliedrico.

Alessandro Nicosia, intervistato da Artribune, ha spiegato che questa è la prima mostra in Italia dedicata a Tolkien e che vuole essere un omaggio al suo genio creativo e alla sua eredità culturale. Ha aggiunto che la mostra sarà anche un’occasione per avvicinare il pubblico italiano alle opere di Tolkien, che sono ancora poco conosciute e apprezzate nel nostro paese.

Ideata e promossa dal Ministero della cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, è la prima mostra per dimensioni mai realizzata in Italia sullo scrittore. Rispetto alle grandi retrospettive allestite a Oxford (2018), Parigi (2020) e Milwaukee (2022), che hanno esaltato particolari aspetti delle opere letterarie, quella di Roma pone al centro l’uomo, analizzando l’influenza che il suo lavoro ha avuto sul mondo dell’arte, della musica e dei fumetti.

Spazio anche agli adattamenti cinematografici vecchi e nuovi, dal film d’animazione di Ralph Bakshi alla trilogia delIl Signore degli Anelli del regista Peter Jackson, capace di rappresentare sul grande schermo una delle saghe più ambiziose e popolari della letteratura mondiale conquistando 17 premi Oscar.

La Capitale sarà la prima tappa di un percorso che proseguirà nel 2024 in altre città italiane. Dal 15 marzo al 30 giugno la mostra arriverà, infatti, al Palazzo Reale di Napoli, che, per l’occasione, aprirà nuovi spazi espositivi da poco rinnovati, le Sale Belvedere.

Cronache di Arda – le avventure di Sottocolle

Mirage Comics fa il suo ingresso nel panorama editoriale fantasy con una novità che non mancherà di far parlare di sé al Lucca Comics 2023. Si tratta della graphic novel intitolata “Cronache di Arda – le avventure di Sottocolle“, un omaggio appassionato alle saghe fantasy di J.R.R. Tolkien, che ha catturato l’immaginazione di milioni di lettori in tutto il mondo.

L’opera, caratterizzata da uno stile disneyano, rappresenta un tributo a “Il Signore degli Anelli“, il capostipite del genere fantasy, proprio in occasione del cinquantesimo anniversario dalla scomparsa dell’autore. La storia segue le imprese di due eroi insoliti: piccoli di statura e con i piedi pelosi. Mentre sono in fuga dai terribili Cavalieri Neri, da un esercito di Orchi e Goblin, i due protagonisti devono affrontare il loro peggior nemico: l’Oscuro, incarnazione del male.

La notevole qualità di questa opera è garantita dalla collaborazione di autori del calibro di Fabio Celoni, Paolo Mottura, Donald Soffritti, Roberto Arduini e dai disegnatori Umberto Sacchelli e Mirko Babboni. Inoltre, l’introduzione è firmata da Giorgio Cavazzano, un vero esperto del settore, che sottolinea l’attenzione di Mirage Comics per ogni minimo dettaglio.

Roberto Arduini, giornalista professionista e filologo germanico, noto studioso delle opere di Tolkien. Arduini è anche il direttore della rivista accademica “I Quaderni di Arda” ed è autore, curatore e traduttore di più di trenta volumi pubblicati da importanti case editrici, tra cui Bompiani, Eterea Edizioni e Marietti.

Mirko Babboni, disegnatore e colorista, ha partecipato a progetti come le storie di Geronimo Stilton per la Mondadori e ha realizzato vari fumetti per la rivista “Il Giornalino”. Attualmente, Babboni si dedica alla collana del Reame Invisibile, il suo romanzo intitolato “Fate e il Reame Invisibile” è disponibile su Amazon.

Umberto Sacchelli, dopo aver completato la sua formazione presso la Scuola dei Comics di Firenze, ha iniziato la sua esperienza artistica collaborando con riviste come “Bla Bla Bla” (BBD presse) e “Angry Birds” (Rovio) dal 2010 al 2016. Sacchelli ha inoltre contribuito a “Il Giornalino” con la serie intitolata “Nonno Nedo e la compagnia del doppio mondo” (2014-2015) ed è noto per realizzare copertine per la rivista Fumo di China.

Mirage Comics, nonostante sia una nuova realtà editoriale, ha una visione chiara del proprio percorso. L‘obiettivo principale è dare spazio e supporto a tutti gli artisti coinvolti nei progetti, unendo nomi che già hanno una solida reputazione con nuovi talenti ancora da scoprire. La casa editrice pone l’artista al centro di tutto, condividendo la sua visione e cercando di rendere ogni opera unica. L’obiettivo finale di Mirage Comics è trasformare l’illusione di emergere come artista in una realtà tangibile che possa essere toccata con mano.

Per coloro che sono interessati a conoscere maggiori dettagli su Mirage Comics e sulle sue pubblicazioni, è possibile contattare l’editore tramite l’indirizzo email info@miragecomics.com o visitando il sito web ufficiale all’indirizzo miragecomics.com. Una nuova promettente avventura nel mondo del fantasy è pronta a prendere il via, con Mirage Comics che si pone l’obiettivo di conquistare un posto di rilievo nel panorama editoriale con la sua dedizione e passione per le storie fantasy.

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