Star Trek per tutti: i Borg

Oggi parliamo dei Borg. Nell’universo di Star Trek, sono rare le specie aliene “villain”, che rimangono tali per tutte le serie. Klingon, Romulani, Cardassiani, Dominio, Cambianti, sono tutte razze che inizialmente appaiono ostili alla Federazione, ma poi accade qualcosa che le fa in qualche modo “convertire”. Alcune di esse si alleano (come i Klingon), altre entrano a far parte della Federazione (come i Romulani), altre stipulano trattati di pace e cessano le ostilità. In tutte poi, c’è sempre qualcuno che “esce dagli schemi” e finisce per affezionarsi ai nostri eroi, anche se la sua specie continua ad essere ostile.

Ma non per tutte le specie incontrate negli anni è così. Ce ne sono due che non si alleano mai. Anzi, una che non si allea mai e una che, grazie a un evento particolare, cambia parzialmente. Chi non si allea mai sono i Gorn; razza predatoria rettiliana, che vede gli umanoidi come cibo e quindi li caccia. Chi invece appare ostile per il 99% della durata di tutto il franchise, ma poi cambia sono i Borg. E oggi, parlerò proprio di loro.

I Droni Borg

I Borg sono una razza umanoide-cibernetica i cui membri non appartengono, almeno in origine, tutti alla stessa specie. Si può dire che il “Borg” sia la componente artificiale, mentre gli assimilati sono solo involucri in cui installare le nanosonde. Gli umanoidi assimilati sono definiti “droni”. Ogni drone è collegato agli altri suoi simili tramite il collettivo Borg ed è privato della sua coscienza individuale. Ai droni non viene riconosciuto neanche un nome proprio. Si distinguono tra di loro infatti tramite designazioni numeriche, che vengono assegnate in base alla propria Unimatrice di riferimento. Il drone più famoso, poi tornata umana, è Sette di Nove, conosciuta anche semplicemente come Sette, il cui nome completo è “7 di 9, terziario aggiunto dell’Unimatrice 1”. Prima di essere assimilata, Sette era un’umana Terrestre e il suo nome era Annika Hansen. Un altro Drone degno di nota è lo stesso Capitano Jean-Luc Picard. Considerato dalla Regina l’unico in grado di avere un nome. Infatti, invece di una designazione numerica, quando viene assimilato il nostro Capitano diventa “Locutus” (colui che porta la parola). Stesso destino di suo figlio, il giovane Jack Crusher-Picard, che viene assimilato con la designazione di “Vox” (la voce). In Star Trek: Lower Decks invece, il giovane Guardiamarina Brad Boimler, viene assimilato per finta in una simulazione olografica e assume il nome di “Excretus”.

La Regina

La Regina è un particolare tipo di Drone. L’unico in grado di conservare una propria individualità, sebbene sia anch’essa legata alla Collettività. Col tempo abbiamo assodato che esistono diverse Regine Borg sparse nella galassia, anche se non ci è dato sapere quante.

Cubo Borg

Il Cubo è una delle principali astronavi  utilizzate dai Borg. Si tratta, per l’appunto, di un cubo delle dimensioni di 3 Km cubici. Al suo interno non sono presenti strutture come una plancia, alloggi per l’equipaggio, sala macchine o sale tattiche. La tecnologia è sparsa in modo omogeneo in tutta la nave. Al centro del Cubo c’è il Plesso Centrale, una struttura che collega la nave e tutti i suoi droni alla Collettività. Potrebbe essere considerato esso stesso una plancia di comando, in quanto è da lì che arrivano tutti gli ordini della Regina ed è da lì che i droni comunicano con lei. I Cubi sono dotati sia di propulsione a curvatura, che di transcurvatura, che li rende ancora più veloci di ogni altra nave federale (e non) esistente (tranne della Discovery, che viaggia con il motore a Spore). Ogni Cubo è dotato di armamenti in grado di poter fronteggiare da solo anche 40 astronavi.  Le armi sono distrubuite lungo tutta l’area esterna, in modo da non avere punti ciechi.

Gli scopi dei Borg

I Borg sono una razza molto logica e calcolatrice. Molto più dei Vulcaniani. A differenza dei nostri amici dalle orecchie a punta infatti, essi non hanno nessuno scrupolo per chi non considerano abbastanza evoluto. La loro missione infatti consiste nell’andare alla ricerca di nuovi mondi e, quando essi trovano un pianeta in buone condizioni, ne analizzano tutti gli aspetti; compresi gli abitanti. Se trovano interessante sia il pianeta che la razza che lo abita, procedono con il processo di assimilazione. Si tratta di una procedura mediante la quale i Borg catturano e modificano gli essere umanoidi, aggiungendo loro parti meccaniche per renderli Borg.

L’Unimatrice 0

Quando un Borg ha bisogno di riposo, va a posizionarsi all’interno della sua alcova per un ciclo rigenerativo. Lì i droni più fortunati possono entrare nell’ Unimatrice 0, in cui sperimentano una mutazione recessiva. La mutazione recessiva è un malfunzionamento del drone avvenuto in fase di assimilazione. L’ Unimatrice 0 è un luogo virtuale con le sembianze di una foresta tropicale in un’isola deserta. In questo luogo, i Borg tornano (seppur virtualmente) alla loro natura precedente l’assimilazione. Tuttavia, al loro risveglio nessun Borg ricorda l’esperienza trascorsa. L’esistenza di questo mondo virtuale è celata alla Regina Borg. Un giorno Axum, uno dei droni fortunati, costruisce un nanovirus in grado di mascherare la traccia biochimica dei droni dotati di mutazione recessiva. Egli entra poi in contatto con Sette di Nove e insieme cercano di trasferire il virus anche al di fuori dell’ Unimatrice 0 per consentire anche agli altri droni di sperimentare la mutazione recessiva.

La Battaglia di Wolf 359

In data stellare 43989.1, corrispondente al nostro 28 dicembre 2366 (fonte: Istituto di Tecnologia Daystrom), l’Enterprise – D venne inviata a indagare sulla colonia di New Providence sul pianeta Jouret IV, dato che da più di 12 ore si era perso ogni contatto con loro. All’arrivo, l’equipaggio del Capitano Picard trovò la colonia completamente distrutta. Dopo una serie di indagini, si scoprì che le armi usate per spazzarla via fossero di natura Borg. Venne dato allarme giallo a tutta la flotta e, qualche ora dopo, la USS Lalo comunicò di essere entrata in contatto con un oggetto Cubo Borg. L’Enterprise corse a dare assistenza, ma durante una prima battaglia, il Capitano Jean-Luc Picard venne catturato dai Borg e assimilato, con la designazione di Locutus. I Borg hanno così la meglio sull’Enterprise, in quanto sfruttano le conoscenze tattiche federali rubate a Picard, ora Locutus.

Mentre il Cubo si dirige verso il sistema solare alla volta della Terra, 40 navi della flotta lo seguono, mentre l’Enteprise rimane indietro a causa dei gravi danni subiti. Lo raggiungono nei pressi della stella Wolf 359. dove inizia una sanguinosa battaglia. Solo grazie a uno stratagemma dell’Enterprise appena riparata, la flotta riesce ad avere la meglio. L’equipaggio dell’Enterprise, ora sotto il comando di Riker, riesce a liberare il Capitano Picard e a indurre i Cubo all’autodistruzione con un virus.

I Nuovi Borg

Nella seconda stagione di Star Trek: Picard, assistiamo ad un fatto singolare. Nel 2024, prima di tornare al presente, la Regina Borg del futuro alternativo creato da Q assimila la dottoressa Jurati. Ma questa assimilazione somiglia più a una fusione delle menti vulcaniana in quanto le due “compagne” sentono le emozioni l’una dell’altra e Jurati alla fine riesce a “controllare” in un certo qual modo la Regina. Così, la nuova Regina ha anche sentimenti umani e decide di non assimilare più i futuri droni con la forza, bensì di creare con le nuove specie una sorta di collegamento mentale, per cui chi viene assimilato lo faccia volontariamente. E magari conservi anche la sua individualità. Quando poi si torna al presente, scopriamo che questi “nuovi Borg” vogliono allearsi temporaneamente alla Federazione, per difendere l’Universo da una minaccia in arrivo da un condotto di transcurvatura, di cui neanche gli stessi Borg sanno niente. si deduce che questi Borg non sono connessi alla Collettività, ma ne abbiano creata una indipendente. Infatti nella terza stagione, non vengono minimamente menzionati.

Se questo articolo vi è piaciuto e vi interessa l’argomento, vi invito a seguire tutti gli altri articoli della serie Star Trek Per Tutti, basta seguire il mio profilo autore e cercarli. Se volete poi, ho anche una serie su Star Trek sui miei canali YouTube e TikTok. Grazie a tutti e ci vediamo nei prossimi articoli!

Star Trek: Strange New Worlds – Il trailer della stagione 2

A poco meno di due mesi dall’uscita della seconda stagione di Star Trek: Strange New Worlds, Paramount+ ha rilasciato sul suo canale YouTube ufficiale il primo trailer. Nel video, nonostante si tratti solo di una presentazione, non mancano le sorprese. A iniziare ai Klingon.

Come ricorderete, nelle prime due stagioni di Star Trek: Discovery (serie di cui Star Trek: Strange New Worlds è lo spin-off), avevamo assistito a un (brutto) restyling dei Klingon. I classici alieni umanoidi con la cresta erano diventati mostruosi. Tanto che io stesso mi chiedevo quanto avesse bevuto quella sera il padre di B’Elanna Torres.

Altra sorpresa è l’introduzione ufficiale nel cast di Paul Wesley nei panni del Tenente James T. Kirk. Lo avevamo visto alla fine della prima stagione, ma in un futuro alternativo e in veste di Capitano. Una è tornata a bordo e Uhura pare abbia ricevuto una promozione.

Star Trek: Strange New Worlds sarà trasmesso su Paramount+ a partire dal 25 Giugno. Per chi non avesse ancora fatto l’abbonamento, vi ricordo che a partire da oggi, potrete rivedervi tutta la prima stagione su Pluto Tv, per 30 giorni. Dopodiché la premier della seconda stagione sarà streammata in contemporanea sia su Pluto Tv che su Paramount+.

Ma adesso, godiamoci il trailer!

Star Trek: Strange New Worlds | Second Season Teaser Trailer (2023)

Spazio, ultima frontiera… Come vedere Star Trek?

Spazio, ultima frontiera, questi sono i viaggi dell’astronave Enterprise, la sua missione è quella di esplorare strani e nuovi mondi alla ricerca di nuove forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare lì dove nessun uomo è mai giunto prima.

Con questa frase iniziava negli anni ’60 la seconda più longeva serie tv di fantascienza (la prima è Doctor Who), sicuramente quella con il maggior numero di episodi ed ore di show televisivo.

Questo articolo è scritto per i neofiti e tutti coloro che, preoccupati dalla quantità di materiale, restano storditi e nonostante l’interesse, tentennano ad avvicinarsi realmente a STAR TREK chiedendosi:

In che ordine va guardato?

Qui ci soffermeremo quindi su due aspetti specifici: l’ordine di produzione e la storyline.

Per approfondire quello che invece racconta Star Trek suggeriamo di approfondire l’argomento nell’articolo 50 anni di Star Trek, più in là dell’ultima frontiera.

Iniziamo a fare un quadro generale della produzione e dell’ambientazione.

Star Trek è stato ideato da un ex pilota militare, poi poliziotto di Los Angeles: Gene Roddenberry.
Appassionato di fantascienza e western aveva già redatto sceneggiature e creato serie tv ma MAI di fantascienza. Nel 1964 ebbe l’idea di Star Trek, una serie tv che, con la scusa dei viaggi stellari, esplorava l’animo umano in molteplici sfaccettature.

Dopo la produzione di quella prima serie tv Roddemberry portò sugli schermi il primo di numerosi spin off: Star Trek The Next Generation. Seguirono altre serie tv e film. Ad oggi la produzione è attivissima con ben 5 serie tv confermate ed altri progetti in fase embrionale.

A livello cinematografico esiste anche un reboot che è “stranamente” canon il cui autore è J.J. Abhrams e che da il via a quello che viene chiamato Star Trek Kelvinverse.

La saga di Star Trek è ambientata principalmente tra il 22° ed il 24° secolo… ma ultimamente si è affacciata al 32° secolo.

Tornando alle serie TV ed ai film, li andiamo a elencare per anno di produzione affiancando i titoli con l’anno dell’ambientazione. Non spaventatevi dalla quantità, per godersi una serie tv non è necessario vederle tutte!

1966/1969 – Star Trek The Original Serie (TOS) – 3 Stagioni
Ambientazione: 2266-2269
Capitano: James T. Kirk

1979 – Star Trek: The Motion Picture
Ambientazione: 2273

1981 – Star Trek II: L’ira di Khan
Ambientazione: 2285

1984 – Star Trek III: Alla ricerca di Spock
Ambientazione: 2285

1986 – Star Trek IV: Rotta verso la Terra
Ambientazione: 2285

1987/1994 – Star Trek The Next Generation (TNG) – 7 stagioni
Ambientazione: 2364-2370
Capitano: Jean Luc Picard

1989 – Star Trek V: L’ultima frontiera
Ambientazione: 2287

1991 – Star Trek VI: Viaggio verso l’ignoto
Ambientazione: 2293

1993/1999 – Star Trek Deep Space Nine (DS9) – 7 stagioni
Ambientazione: 2369-2375
Comandante/Capitano: Benjamin Sisko

1994 – Star Trek VII: Generazioni
Ambientazione: 2371

1995/2001 – Star Trek Voyager (VOY) – 7 stagioni
Ambientazione: 2371-2378
Capitano: Kathryn Janeway

1996 – Star Trek VIII: Primo Contatto
Ambientazione: 2373

1998 – Star Trek IX: Insurrezione
Ambientazione: 2375

2001/2005 – Star Trek Enterprise (ENT) – 4 stagioni
Ambientazione: 2151-2161
Capitano: Jonathan Archer

2002 – Star Trek X: Nemesi
Ambientazione: 2379

2017/in corso – Star Trek Discovery (DISC) – 4 Stagioni (in produzione)
Ambientazione: 2256 – XXXII° secolo
Protagonista: Michael Burnham

2018 – Short Treks 1
Web Episodes di introduzione alla seconda stagione di Discovery

2019 – Short Treks 2
Web Episodes di introduzione alla terza stagione di Discovery e prima di Picard

2020/in corso – Star Trek Picard (PIC) – 2 Stagioni (in produzione)
Ambientazione: 2385 – 2401
Protagonista: Ammiraglio Jean Luc Picard

2020/in corso – Star Trek Strange New Worlds (SNW) – 1 Stagione (in produzione)
Ambientazione: 2259
Protagonista: Capitano Christopher Pike

Infine le due serie animate:

2020/in corso – Star Trek Lower Decks (LD/LDS) – 2 Stagioni (in produzione)
Ambientazione: 2380
Protagonisti: personaggi dei ponti inferiori

2021/in corso – Star Trek Prodigy (PRO) – 1 Stagioni (in produzione)
Ambientazione: 24° secolo
Protagonisti: Gruppo di adolescenti

Ma, quindi, come si guarda Star Trek?

Dipendentemente da che tipo di persone siete ovviamente potreste apprezzare la visione della saga in maniera differente. Potreste vederla in ordine di produzione come sopra elencata oppure in base alla storia. Per chi è restio a guardare serie con “effetti speciali antiquati” consigliamo di vedere Star Trek in funzione della Storyline quindi come segue:

  1. Star Trek Enterprise
  2. Star Trek Discovery (Stagione 1 e 2)
  3. Star Trek Strange New Worlds
  4. Star Trek The Original Serie (Opzionale, resta una serie tv vecchio stampo episodica e senza archi narrativi)
  5. FILM da Star Trek The Motion Picture a Star Trek VI(Necessario vedere prima di Star Trek II l’episodio della serie classica “Spazio Profondo”)
  6. Star Trek The Next Generation (Stagione 1-4)
  7. Star Trek Deep Space Nine (Stagione 1-3 da vedere in parallelo a TNG)
  8. Star Trek Voyager (Stagione 1 da vedere in parallelo DS9 Stagione 4)
  9. FILM Star Trek VIII
  10. Proseguire in parallelo con Voyager e Deep Space Nine fino alla fine di DS9
  11. FILM Star Trek IX
  12. Proseguire fino alla fine di Voyager
  13. FILM Star Trek X
  14. Star Trek Lower Decks
  15. Star Trek Picard
  16. Star Trek Discovery (Stagione 3 e 4)

Esiste anche una Serie Animata degli anni 70 ma che Roddenberry definì NON-CANON.

Al momento sono in produzione le seguenti serie:

  • Star Trek DISC season 5
  • Star Trek PIC season 3
  • Star Trek Lower Decks (Serie animata)
  • Star Trek Section 31 (Relativa ai servizi segreti della Federazione)
  • Star Trek Strange New Worlds season 2

Ci auguriamo che questa guida introduttiva possa essere un valido riferimento sulla visione di questa incredibile saga. Parleremo poi in maniera più approfondita di tematiche e serie tv specifiche.

Se siete curiosi, commentate e fate domande, vi potremmo fare articoli ad hoc!

5 Reboot, remake, prequel e sequel degni di nota (+1)

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una travolgente invasione di eroi dal passato. Tra reboot, remake, prequel e sequel siamo stati sommersi da prodotti misti tra il classico e il nuovo. Alcuni hanno arricchito i rispettivi franchise, altri hanno dato loro il leggendario colpo di grazia. I vari registi hanno sicuramente donato i loro contributi, ma non tutti sono riusciti a tenere alta l’asticella. Il paragone con l’originale è sempre dietro l’angono. Come lo sono anche i fan più accaniti, che già per il fatto di leggere “remake” si infiammano. Alcune persone partono prevenute nel vedere un nuovo lavoro dedicato a un vecchio franchise. Ma non sempre il nuovo è per forza peggiore del vecchio. In questo articolo cercherò di elencare quasi siano i miei preferiti tra i vari remake, reboot, prequele sequel, e perché. Ma ricordatevi sempre una cosa: una recensione esprime solo il punto di vista di chi la scrive. Se sarete d’accordo con me, vuol dire che abbiamo qualcosa in comune. Se non lo foste, è bello confrontarsi. E io invito comunque tutti a seguire il proprio istinto e andare al cinema, o sulle note piattaforme online a guardare i film e le serie che più vi piacciono senza alcun pregiudizio. Fatta questa premessa, ecco a voi una selezione di remake, reboot, prequel e sequel degne di nota!

Masters of the Universe: Revelation – Sequel di HE-MAN (serie Netflix)

Iniziamo la nostra analisi di remake, reboot, prequel e sequel con un sequel. Masters of the Universe: Revelations, prodotto da Netflix. È il sequel diretto di He Man and the Masters of the Universe del 1983. Da non confondere della sua serie-sorella di Netflix, che porta lo stesso titolo del grande classico anni ’80 ed è un reboot.

La trama (contiene spoiler)

La serie inizia come una qualsiasi delle puntate “classiche”, con quell’atmosfera da commedia fantasy, con i cattivi che non sono mai realmente cattivi. Durante la festa per la promozione di Teela a nuova Man-at-arms, Skeletor giunge al Castello di Grayskull sotto mentite spoglie e prende in ostaggio la Maga. Lei chiama He-Man telepaticamente e Adam riceve il messaggio. Dopo aver messo al sicuro gli invitati, Adam rimane da solo con Cringer e i due si trasformano. Adam cambia totalmente aspetto e si trasforma nell’uomo più forte dell’universo. Più alto, più muscoloso e con tono di voce più profondo. Arrivati a Grayskull, parte il classico scontro con Skeletor e il suo esercito. Ma l’idillio della commedia fantasy finisce subito. Skeletor uccide Moss Man, scatenando la furia di He-Man, che a sua volta infilza Skeletor con la sua spada, attivando per sbaglio un meccanismo interno del castello in grado di sconvolgere l’intera esistenza. Per fermare l’onda distruttiva che esce dal castello, He-Man cerca di contenerne l’energia, scaricandosi e tornando ad essere Adam. Proprio davanti a Teela. Proprio un attimo prima di morire, insieme a Skeletor, nell’esplosione generata. Skeletor è morto, il suo esercito ritirato e il pianeta è in festa. Ma gli eterniani sono altresì sconvolti dalla morte del loro campione He-Man e del giovane principe Adam. E Teela è la più sconvolta di tutti: ha perso il suo migliore amico e il suo eroe, proprio un attimo dopo aver scoperto che erano la stessa persona. Come andrà avanti Eternia senza il suo campione?

Voltron: Legendary Defender – Reboot di Voltron: Defender of the Universe (serie Netflix)

Voltron: Legendary Defender è il reboot di Voltron: Defender of the Universe (conosciuto anche come Golion!). La serie è prodotta da Dreamworks e World Events Production, animata da Mir e distribuita su Netflix.

La Trama (contiene spoiler)

La Galaxy Garrison, agenzia spaziale terrestre nata dalla collaborazione tra tutte le agenzie del pianeta, organizza la prima spedizione umana su Kerberos, la luna di Plutone. Lì i tre membri dell’equipaggio vengono rapiti dai Galra, antica razza aliena il cui impero va avanti da millenni alla conquista dell’Universo, distruggendo civiltà e schiavizzando intere razze. Anni dopo, sulla Terra precipita una capsula. All’interno viene trovato Shiro, uno dei tre membri dell’equipaggio, dato per disperso. Shiro inizia a parlare dei Galra ma nessuno gli dà troppo conto, pensando fosse semplicemente shockato dal trauma. Tuttavia, Shiro è cambiato. Ha un braccio meccanico e la capsula con cui è arrivato ha una tecnologia non terrestre. Gli unici che gli credono subito e si uniscono a lui sono il suo vecchio allievo Keith e i suoi compagni di corso all’accademia della Garrison Pidge, Lance e Hunk. Seguendo alcune tracce, i 5 scoprono una grotta con nascosto all’interno un enorme leone robot di colore blu. Lance riesce ad attivarlo e questo li porta in pochi minuti sul lontano pianeta Arus. Lì fanno la conoscenza della Principessa Aurora di Altea, uno dei regni sottomessi dai Galra e del suo consigliere Coran. Aurora spiega ai 5 che i Galra hanno distrutto la sua gente diecimila anni prima e lei e Coran sono stati in criostasi fino a quel giorno nell’attesa che qualcuno li liberasse. Secondo le profezie dovevano arrivare su Arus 5 campioni in grado di pilotare i 5 leoni robot che uniti fra loro avrebbero formato il potente Voltron, leggendario difensore della galassia costruito 10 mila anni prima dal gran consiglio alteano. E così i 5 protagonisti si ritrovano a pilotare il robot più potente della storia e cercano di fare di tutto per fermare i Galra ed evitare così alla Terra il destino di Altea.

Blade Runner 2049 – Sequel di Blade Runner (film)

Blade Runner 2049 è il sequel della popolare pellicola di Ridley Scott del 1982. Diretto da Dennis Villeneuve, con la sceneggiatura di Hampton Fancher e Michael Green. Basato sul romanzo Il Cacciatore di Androidi di Philip K. Dick. Con Ryan Gosling nel ruolo dell’ Agente K e Harrison Ford nel suo storico ruolo di Rick Deckard. Nel cast compare anche Jared Leto.

La Trama (contiene spoiler)

Siamo nel 2049, 30 anni dopo le vicende narrate nel primo film. I replicanti Nexus sono di nuovo in rivolta e questo ha provocato la loro definitiva messa al bando. La Tyrell Corporation è in bancarotta e il mondo sta affrontando una crisi senza precedenti. Tale crisi, ha permesso la creazione di un monopolio bio ingegneristico, il cui capo è Niander Wallace, la cui azienda lavora nella cultura sintetica. Grazie a lui, vengono scongiurate le carestie e i replicanti vengono reintrodotti nella vita civile, con la produzione di nuovi modelli, molto più obbedienti e affidabili dei precedenti. Tuttavia, la divisione Blade Runner è ancora attiva e il suo compito è quello di ritirare i vecchi modelli della serie Nexus 8, considerati una minaccia. L’Agente K è alla ricerca di Sapper Morton, un replicante ex medico militare disertore. Durante le sue ricerche, K si imbatte in un segreto sepolto da tempo che potrebbe far precipitare nel caos ciò che è rimasto della società. La sua scoperta lo spinge alla ricerca di Rick Deckard, un ex-Blade Runner della polizia di Los Angeles sparito nel nulla da 30 anni.

Final Fantasy VII Remake – remake di Final Fantasy VII (videogame)

Apriamo una piccola parentesi videludica con Final Fantasy VII Remake, remake del famosissimo gioco della Square-Enix del 1997. Uscito nel 2020 su PlayStation 4, XBox One e PC. In realtà, rispetto al gioco originale, qui ci troviamo in presenza di un remake parziale, riguardante solo una prima parte di gioco. La seconda parte, chiamata Final Fantasy VII Rebirth è prevista su PlayStation 5 per la fine del 2023 o l’inizio del 2024.

La Trama (contiene spoiler)

La storia è ambientata nella città di Midgar e segue le vicende di Cloud, un ex militare Soldier ora mercenario che si unisce agli Avalanche; un gruppo di ecoterroristi di cui fanno parte Barrett, Tifa, Jessie, Biggs e Wedge. Midgar è divisa in 8 settori circolari al cui centro si erige la sede centrale della Shinra Electric Power, azienda che estrae l’energia Mako dal pianeta per dare elettricità alla città. L’obiettivo di Avalanche è quello di distruggere i reattori Mako della Shinra, colpevoli di star distruggendo il pianeta. Durante una missione finita male, Cloud precipita da un reattore e si risveglia in una chiesa, dove fa la conoscenza di Aerith, una simpatica e dolce fioraia dotata di grandi poteri. Presto si scoprirà che Aerith discende da una leggendaria stirpe, conosciuta col nome di Antichi. Attorno agli Antichi si celano misteri che spingono Cloud e i suoi compagni, la Shinra e un leggendario Soldier di nome Sephiroth a scontrarsi in una serie di combattimenti epici. Ogni volta che Sephiroth si avvicina, Cloud ha delle allucinazioni. Una sorta di visioni del passato in cui c’è sempre Sephiroth, anche se quest’ultimo dichiara più volte di non conoscere Cloud così bene.

Star Trek: Strange New Worlds – prequel di Star Trek: The Original Series (serie Paramount+)

Pictured: (L-R) Celia Rose Gooding as Uhura, Melissa Navia as Ortegas, Ethan Peck as Spock, Bruce Horak as Hemmer, Anson Mount as Pike, Rebecca Romijn as Una, Jess Bush as Chapel, Christina Chong as La’an and Baby Olusanmokun as M’Benga in the official key art of the Paramount+ original series STAR TREK: STRANGE NEW WORLDS. Photo Cr: James Dimmock/Paramount+ ©2022 ViacomCBS. All Rights Reserved.

Torniamo alle serie. Come potevo esimermi dal recensire la serie del momento? Non ancora giunta in Italia ma in arrivo a Settembre sulla piattaforma di prossima apertura Paramount+, Star Trek: Strange New Worlds  (spin-off di Discovery) sarà la serie del “ritorno alle origini” per tutti i trekkies. Nel cast principale, troviamo Anson Mount nei panni del Capitano Pike, Ethan Peck nei panni di Spock e Rebecca Romijn nei panni di Numero Uno.

La Trama (contiene spoiler)

La storia, ambientata due anni dopo la scomparsa della Discovery nel Wormhole temporale che l’ha catapultata nel 32mo secolo, narra le vicende dell’equipaggio della USS Enterprise NCC-1701, con al comando il Capitano Cristopher Pike. Protagonisti principali insieme a Pike sono il Tenente e Ufficiale Scientifico Spock, la Comandante Una Ch’in Riley (meglio nota come Numero Uno), la Guardiamarina Erica Ortegas (pilota della nave), il capo della sicurezza, la Guardiamarina La’an Noonien Singh (parente del famoso Kahn) e la cadetta Nyota Uhura. In sala macchine troviamo l’andoriano Hemmer, mentre in infermeria ci sono il dottor M’Benga e l’infermiera Chapel. Come avrete notato, alcuni nomi sono ricorrenti nella serie classica, ma hanno ruoli leggermente diversi. Qui infatti Uhura è ancora una cadetta, mentre nella serie classica era Tenente. Chapel è un’infermiera, mentre nella serie classica era una dottoressa e Spock è Tenente, mentre noi lo ricordiamo Comandante. Questo perché mancano ancora 8 anni all’inizio degli episodi della serie classica, in cui il capitano è James T. Kirk. Personaggio ricorrente del cast è anche l’Ufficiale Scientifico Samuel Kirk, fratello di James. La serie non si incentra attorno a una trama unica, come è d’uso in praticamente tutte le serie di ultima generazione. Con Strange New Worlds i produttori hanno voluto riportare Star Trek alla vecchia serializzazione. Ovvero una serie di episodi legati tra loro da una linea storica comune, ma tutti autoconclusivi. Unico filo conduttore il tormento del Capitano Pike nel sapere quale sarà il suo destino (visto attraverso il cristallo del tempo Klingon in un episodio di Discovery).

BONUS:

Star Trek: Picard – sequel di Star Trek: The Next Generation con richiami a Voyager e Deep Space 9 (serie Prime Video)

E come bonus, visto che tra i remake, reboot, prequel e sequel ho citato Strange New Worlds, ecco Star Trek: Picard. Sequel dello storico The Next Generation, ma con molti richiami anche a Voyager (uno dei personaggi è protagonista anche qui) e Deep Space 9. Quasi una serie-fanservice, piena di riferimenti al passato, siano essi a TNG, a Discovery o addirittura citazioni alla serie di Kirk.

La Trama (contiene spoiler)

Sono passati 30 anni dall’incontro con Shinzon, che ha portato alla morte di Data. Picard è un ammiraglio ormai in congedo, che vive nella sua casa a La Barre, sulla Terra, in Francia. Ha lasciato la flotta stellare dopo che essa non ha mantenuto la promessa di salvare il popolo Romulano dall’imminente esplosione della sua stella, evento che ha portato alla quasi estinzione dell’intera razza (evento descritto anche nel film cinematografico del 2009, dallo Spock anziano al giovane Kirk). I pochi romulani sopravvissuti dall’esplosione vivono ora in colonie federali sparse per la galassia, o all’interno dei vari pianeti (due di loro vivono a La Barre con Picard). La voglia di tornare nello spazio di Picard è tanta, ma la molla che lo fa scattare è l’incontro con Dahj. Una giovane ragazza che si è appena scoperta androide e muore davanti ai suoi occhi mentre cerca il suo aiuto. Così lui parte alla ricerca di Soji, sua sorella gemella, per avvertirla che qualcuno la sta cercando per uccidere anche lei. Alla fine scoprirà che le due ragazze erano figlie di Data, che lui le aveva pensate anni prima e che l’ingegnere Arik Soong (discendente del leggendario Dottor Soong) le aveva create sulla base dei sogni di Data.

Bene amiche e amici. Per oggi la mia analisi dei vari remake, reboot, prequel e sequel finisce qui. E voi cosa pensate di questi sequel, prequel, reboot e remake? Ne avete alcuni che vi sono piaciuti particolarmente anche voi?  Fatemelo sapere, io mi trovo su FacebookInstagramTikTokTelegram e Waveful. Lunga Vita e Prosperità a tutti!

RuPaul’s Drag Race rende omaggio a Number One

Le star del format RuPaul’s Drag Race stanno facendo la loro parte per promuovere il lancio di Paramount+. Questo fortunato programma Tv, conosciuto in Italia come America’s Next Drag Queen, è un reality show, ideato da RuPaul, che si basa su una competizione tra drag queen, prodotto dalla World of Wonder. Questa settimana le migliori regine dello spettacolo hanno pubblicato una serie di foto (che potete trovare su etonline.com) in cui interpretano alcuni dei look più iconici delle serie TV, dei programmi e dei film presenti sulla piattaforma. Jackie Cox, che è un vero fan e cosplayer di Star Trek, ha scelto di indossare l’uniforme di Una, Number One della USS Enterprise di Christopher Pike, apparsa per la prima volta nell’episodio pilota “The Cage” nel lontanissimo 1965 (interpretato da Majel Barrett-Roddenberry) e, più recentemente dal 2019, interpretata da Rebecca Romijn, tornata nella seconda stagione di Star Trek: Discovery. Il personaggio sarà tra i protagonisti della prossima serie Star Trek: Strange New Worlds .

La pubblicazione delle foto includeva anche questa citazione di Jackie:

“Dagli anni ’60,  Star Trek  ha abbattuto i confini e ci ha mostrato un futuro a cui tutti appartengono. Come Drag Queen, i personaggi femminili di  Star Trek  hanno continuato a ispirarmi, da Uhura, a Troi, a Janeway, a Burnham. Creato per il primo pilota di  Star Trek , il personaggio “Number One” era una donna in anticipo sui tempi come primo ufficiale intelligente, capace e comandante della Enterprise. Interpretato originariamente dalla “first lady di  Star Trek “, Majel Barrett-Roddenberry, questo personaggio avrà finalmente tutta la sua storia raccontata quando Rebecca Romjin prenderà le redini del prossimo show della Paramount +,  Star Trek: Strange New Worlds “.

Jackie Cox

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