Na-no Na-no. 45 anni fa nasceva il mito di Mork & Mindy

Na-no Na-No, oggi il leggendario telefilm di Mork & Mindy, che ha lanciato il mai abbastanza compianto Robin Williams compie quarantacinque anni! La serie, anzi come si chiamavano al tempo “sitcom” è stata trasmessa dal 14 settembre 1978 al 27 maggio 1982 contribuendo alla fama di uno dei più amati attori di Hollywood degli ultimi decenni. Mork & Mindy, che inizialmente si sarebbe dovuta chiamare Marlo e Melissa, ha avuto un grande successo di pubblico e di critica, vincendo diversi premi e nomination, tra cui un Emmy Award e un Golden Globe per Robin Williams.

Mork e Mindy - Sigla iniziale

Mork & Mindy è probabilmente una delle sitcom più famose e di successo degli anni ’70 e ’80. La serie , nata come spin-off di Happy Days, dove il personaggio di Mork era apparso per la prima volta: l’idea del concpet è venuta a Garry Marshall, l’ideatore di Happy Days, grazie a un suggerimento del figlio. Il bambino allora chiese al padre perché nella sua serie non ci fossero uomini spaziali. Da qui, Marshall decise di sfruttare la popolarità degli alieni grazie a Guerre Stellari, facendo apparire il personaggio di Mork prima in Happy Days e poi nella sua propria serie.

Il telefilm ha avuto quattro stagioni, per un totale di 94 episodi, trasmessi dal 1978 al 1982 sulla rete ABC. In Italia, le prime due stagioni sono state trasmesse su Rai 2 nel 1979, mentre le altre due su Italia 1 nel 1984.Nelle prime due stagioni, Mork aveva la voce di Oreste Lionello, mentre nelle stagioni successive ha avuto la voce di Sandro Pellegrini. La sigla italiana della serie, intitolata “Na-no Na-no”, era interpretata da Bruno d’Andrea. Il video della sigla di coda negli anni ’80 e ’90 mostrava Mork che volava tra le stelle nel suo uovo-spaziale, ed è stato realizzato da Manfredo Manfredi e Antonio Raparelli della RAI.

La serie che ha anche ospitato alcuni attori famosi come guest star, tra cui David Letterman, William Shatner, Morgan Fairchild e Raquel Welch, ha anche lanciato la carriera di Pam Dawber, che ha interpretato Mindy, la ragazza che ospita Mork nella sua soffitta e cerca di insegnargli le usanze umane.

La trama della serie si basa sul contrasto tra la cultura di Mork, proveniente dal pianeta Ork, e quella degli esseri umani. Mork è stato inviato sulla Terra dal suo superiore Orson per studiare il comportamento umano e riferirgli le sue osservazioni alla fine di ogni episodio. Mork è dotato di alcuni poteri soprannaturali, come la telecinesi e la capacità di fermare il tempo, ma li usa raramente e solo per scopi benigni. Mork è anche affascinato dalle cose più semplici della vita terrestre, come il cibo, la musica, il sesso e l’amicizia. Mindy è una ragazza dolce e intelligente, che lavora in un negozio di strumenti musicali e ha una famiglia composta dal padre Fred, dalla nonna Cora e da vari amici e vicini. Mindy aiuta Mork a capire il mondo che lo circonda e lo difende dalle situazioni imbarazzanti in cui si caccia.

Robin Williams - 2 of my Favorite Scenes from Mork & Mindy

Nella serie, Robin Williams ha avuto il suo primo ruolo importante da protagonista che lo ha reso famoso a livello internazionale. Le sue doti istrioniche hanno contribuito all’enorme successo del telefilm, che ha addirittura superato Happy Days nella classifica degli ascolti negli Stati Uniti.  I comportamenti di Mork, come sedersi sulla spalliera del divano o bere con il dito, sono diventati degli stereotipi diffusi e hanno contribuito al successo di Robin Williams. A sorpresa, l’attore stesso ha improvvisato queste idee durante il provino.

Forse non tutti sanno che Mork è collegato “in qualche modo” alla saga di Star Trek a cominciare dall’iconico gesto di saluto di Mork, “Na-no Na-no”, ispirato a quello dei Vulcaniani. Inoltre il costume indossato da Robin Williams quando atterrò sulla Terra era infatti già stato utilizzato dal personaggio del Colonnello Green in un episodio di della saga di Gene Roddenberry … È stato solamente modificato per questa nuova apparizione. Dopotutto, Mork & Mindy e Star Trek erano prodotti dalla stessa casa di produzione, la Paramount, e ci sono state diverse interazioni tra i due progetti. Come abbiamo già accennato William Shatner, interprete del capitano Kirk nella serie degli anni ’60, è apparso come ospite in un episodio della sitcom. E curiosamente, Shatner è stato pagato non con denaro, ma con indumenti.

Shatner nel nuovo film di Tarantino?

Il regista Tarantino, ha confessato che sarebbe intrigato dal poter dare vita a una versione estesa di uno storico episodio di Star TreK: The Next Generation, L’Enterprise del passato (Yesterday’s Enterprise).

Nel 2015, nel Nerdist PodcastQuentin Tarantino presente per la promozione di The hateful eight, alla domanda su come avrebbe reagito alla possibilità di dirigere un film legato a Star Wars avrebbe risposto questo:

“La risposta corretta a questa domanda è che sarei più propenso a dirigere un film su Star Trek piuttosto che uno di Star Wars. Adoro Star Wars e via dicendo, ma non ho proprio considerato l’dea, come se dovessi farlo, ci ho fatto qualche pensierino”

Tarantino confessa che la sua passione per Star Trek è merito di William Shatner (il capitano Kirk), ha apprezzato il reboot di Abrams del 2009, ma non ha amato Star Trek Into Darkness, in particolare per il Khan di Benedict Cumberbatch.

All’inizio aveva pensato a qualcosa del tipo: La città sull’orlo del sempre (The city on the edge of forever), per poi passare all’idea di una storia incentrata sui viaggi nel tempo, fino ad arrivare all’Enterprise del passato. Il regista confessa di adorare la serie Next Generation e in particolare la storia dei viaggi nel tempo e mutamenti di linee temporali. L’Enterprise-D comandata da Picard incontra un’anomalia temporale, da cui fuoriesce la USS Enterprise-C, comandata dal capitano Rachel Garrett, andata distrutta nella battaglia di Narenda III, salvando una colonia Klingon da un attacco lampo romulano. Il sacrificio del vascello della Flotta Stellare aveva contribuito a distendere i rapporti tra la Federazione e l’Impero Klingon, ma la sua comparsa nel futuro porta alla destabilizzazione totale della linea temporale, che ora vede la Federazione in guerra con l’Impero. Questo episodio porta anche al ritorno di un personaggio molto amato: Tasha Yar, che darà vita a un paradosso temporale con cui l’equipaggio di Picard dovrà poi confrontarsi nelle successive stagioni, ovvero la temibile agente della Tal Shiar romulana Sela. Ovviamente tutto ciò si discosta dalla serie originale, trattandosi appunto di Next Generation, ma tutto è possibile, anche la modifica dello script.

Ora però, veniamo a sapere da Twitter che, al “vecchio” Kirk, ossia William Shatner, non dispiacerebbe  tornare a vestire i panni del suo personaggio più celebre: James Tiberius Kirk a patto che se lo script del nuovo film fosse interessante. L’ultima volta che Shatner è apparso nella saga era il 1994, in Star Trek: The Next Generation. Mentre nel 2009, ha rifiutato di apparire nel reboot della saga con un piccolo cameo.

 

Shatner, aveva già palesato la sua ostilità circa la propria assenza nei precedenti reboot della serie, lamentandosi su come non fosse stato coinvolto, criticando ironicamente la scelta di Nimoy nell’accettare un ruolo nel nuovo corso di Star Trek. Ovviamente l’attore non è nuovo nel commentare senza freni qualsiasi cosa, come abbiamo visto nello scambio di tweet con Jason Isaac, il capitano Lorca di Star Trek Discovery, su un suo eventuale cameo nella nuova serie, che al momento non si è visto, chissà, magari nella seconda stagione?
Lo script sarà sviluppato da Mark L. Smith, ma attualmente la Paramount non ha ancora approvato la produzione del lungometraggio.

Star Trek II – L’ira di Khan

Star Trek II – L’ira di Khan (Star Trek II: The Wrath of Khan), noto nel fandom anche con l’acronimo TWOK o la sigla ST II, è un film di fantascienza del 1982 diretto da Nicholas Meyer. Il film è stato scritto da Meyer, Harve Bennett e Jack B. Sowards, ed è stato prodotto dalla Paramount Pictures.

Il film è stato il secondo della serie di Star Trek ad essere prodotto, ma il primo ad avere una trama completamente originale. La trama segue l’equipaggio della USS Enterprise mentre si imbarca in una missione per salvare i suoi amici dalle grinfie di Khan Noonien Singh, un ex-criminale che cerca vendetta contro il capo dell’Enterprise, il Capitano Kirk. Uno dei punti salienti del film è la performance di Ricardo Montalbán, che riprende il ruolo di Khan dalla serie televisiva di Star Trek del 1967. Montalbán è efficace nel mostrare la sete di vendetta di Khan, il suo odio e la sua follia.

La regia di Nicholas Meyer è straordinaria e crea una tensione costante, mantenendo lo spettatore sulla punta delle sue dita mentre cerca di capire cosa accadrà successivamente. Il ritmo del film è equilibrato, con azione intensa ben bilanciata con momenti più tranquilli di sviluppo del personaggio e di approfondimento della trama. Ma ciò che rende veramente grande Star Trek II – L’ira di Khan è l’approfondimento dei personaggi. La trama mostra come il Capitano Kirk abbia difficoltà a gestire il suo passato, il suo attaccamento alle persone che ama e la sua carriera di ufficiale della Flotta Stellare. Spock, il primo ufficiale dell’Enterprise, affronta il destino del suo pianeta natale e cerca la sua posizione all’interno del suo ruolo nell’equipaggio.

Il film ha anche una canzone premiata con il premio Oscar, “Theme from Star Trek II: The Wrath of Khan” di James Horner. La colonna sonora contribuisce a creare un’atmosfera di suspense, emozione e azione.

In sintesi, Star Trek II – L’ira di Khan è un film che appassiona, emoziona e intrattiene allo stesso tempo. La trama intelligente, la regia di Meyer, le performance di Montalbàn e la colonna sonora di Horner contribuiscono a creare una miscela perfetta di fantascienza, azione, emozione e umanità. Se sei appassionato di Star Trek o più in generale di film di fantascienza, questo film non ti deluderà.

Il Capitano Kirk alla Festa dell’Unità

Sembrava una bufala dei social eppure è tutto vero: il Capitano Kirk, il vero e unico, torna in Italia e va alla Festa dell’Unità… Ok sembra uno scherzo ma è la verità! A condire le classiche salsicce alla brace e discorsi politici grazie al solito, grande impegno (e non siamo sarcastici!) dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” e Ultimo Avamposto, il leggendario William Shatner torna nella penisola e aspetta i fan proprio a Bologna, nelle giornate del 16, 17 e 18 settembre 2016 al Parco Nord.

Il capitano più amato di sempre (anche se lo scrivente ama alla follia Jeanluc Picard) sarà protagonista di una serie incontri con la stampa e incontrerà il suo pubblico stellare (su prenotazione): inoltre per tutti i trekker, e non solo, sarà allestita una mostra con memorabilia e costumi della serie classica. Tornando seri sulla Festa dell’Unità di Bologna, William Shatner è stato invitata per omaggiare la saga di Star Trek che ha tratta, nel corso di tante dedica, se pur con una metafora fantascientifica, tanti temi d’attualità  dall’omosfobia alla lotta al razzismo, dalla bioetica al rispetto per il diverso.

Trovate tutte le informazioni qui: www.startrek50.it   |  www.facebook.com/events/307730772915026/

 

Starcon 2016: ritorna Kirk!

Per festeggiare i 50 anni di Star Trek, Bellaria Igea Marina si veste a festa con 4 giorni dedicati alla fantascienza, alla scienza, al divertimento. Dal 19 al 22 maggio torna al Palacongressi e nelle zone limitrofe la STARCON 2016. Un evento che racchiude al suo interno le più importanti realtà del fandom nazionale ed internazionale. Lo STIC – Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”, che festeggia i suoi primi 30 anni, ed Ultimo Avamposto organizzano la kermesse che al suo interno ospita appuntamenti ed eventi a tutto tondo: la STICCON 30, la convention dei fan di Star Trek, la YAVINCON 13, dedicata ai fan di Star Wars, ITALCON 42 la  convention di fantascienza letteraria, REGENERATION ONE, appuntamento dei fan di Doctor Who e, novità del 2016, la STARCONCOMIS, appuntamento tra fumetti, eventi e cosplay. I “comics” saranno protagonisti di uno spazio dedicato all’esterno del palacongressi: una tensosotruttura ospiterà memorabilia e spazi per incontri. Un palco allestito nelle vicinanze ospiterà invece momenti di spettacolo e l’immancabile cosplay.

Ospite d’onore e celebrato speciale William Shatner, l’interprete del mitico Capitano Kirk, che torna a Bellaria Igea Marina dopo 11 anni (era infatti stato ospite nel 2005). Assieme a lui altri interpreti e protagonisti del mondo della fantascienza: Terry Farrell e Chase Masterson, protagoniste di Star Trek Deep Space Nine, Sylvester McCoy una delle incarnazioni di Doctor Who, Nalini Krishan direttamente da Star Wars Episodio II “L’attacco dei cloni”, Manu Intiraymi da Star Trek Voyager, le attrici Barbara Luna, Celeste Yarnall e Lee Meriwether, lo scrittore e saggista Jean Pierre Fontana e tanti altri ospiti internazionali. Ricco anche il parterre di ospiti italiani: Leo Ortonali autore di Rat Man,  il regista Francesco Cinquemani, la disegnatrice Claudia Balboni, lo scrittore Alessandro Bottero e tanti altri. Nello spazio scientifico della sala Jupiter convengi e momenti divugativi con gli esperti Michele Romeo, Paolo Attivissimo, Dario Kubler e Adrian Fartade.

Un altro imperdibile appuntamento per i partecipanti della STARCON 2016, la possibilità di vedere il trailer del nuovo film STAR TREK BEYOND. Il terzo capitolo della “nuova era” della saga, vedrà la luce proprio nell’anno del cinquantenario di Star Trek. Il trailer accenderà ancora di più la curiosità di fan ed appassionati che potranno vederlo in attesa dell’uscita ufficiale. Ogni nuovo tassello di Star Trek ha sempre generato dibattiti accesi, discussioni appassionate e tanta sorpresa. Siamo sicuri che anche in questa occasione non mancheranno tutti questi elementi.

Tanti eventi si susseguiranno nel corso delle quattro giornate, tra giochi, incontri, momenti di spettacolo. Durante la STARCON verrà assegnato anche il Premio Italia, riconoscimento dedicato alla fantascienza letteraria.

www.starconitalia.com

 

Star Trek IV: Rotta verso la Terra

Rotta verso la Terra (Star Trek IV: The Voyage Home), noto nel fandom anche con le sigle TVH o ST IV, è il quarto capitolo della serie cinematografica di Star Trek, uscito nelle sale nel 1986. Diretto da Leonard Nimoy, che interpreta anche il personaggio di Spock, questo film ha rappresentato un grande successo al botteghino grazie alla sua accattivante trama e alla brillante interpretazione del cast.

La storia del film vede l’equipaggio dell’Enterprise tornare sulla Terra per cercare di salvare il pianeta dall’imminente estinzione. Un gruppo di enormi creature marine, chiamate Cetacei, sono la chiave del problema, ma si trovano nel futuro, impossibilitando la loro salvaguardia. Per risolvere la situazione, l’equipaggio decide di viaggiare indietro nel tempo fino al 1986, per recuperare delle balene giganti e riportarle al presente. La trama del film è avvincente ed emozionante, portando lo spettatore in un viaggio nel tempo ed esplorando temi importanti come la conservazione dell’ambiente e la cooperazione internazionale. Oltre alla componente sci-fi, il film riesce a toccare corde emotive e sociali, senza mai perdere di vista l’umorismo che caratterizza la serie.

Star Trek IV: Rotta verso la Terra mette in luce anche la bravura degli attori che interpretano i personaggi. William Shatner, nella parte del capitano Kirk, si dimostra una volta di più in grado di ispirare coraggio e leadership, mentre Leonard Nimoy, riprendendo la parte di Spock, riesce a combinare umanità ed estraneità nelle sue performance. Il resto del cast, composto da DeForest Kelley, James Doohan, George Takei, Walter Koenig, Nichelle Nichols e Persis Khambatta, è altrettanto notevole nella recitazione. A completare la bellezza del film sono le spettacolari sequenze di effetti speciali, che rendono concreti gli elementi fantascientifici della trama. Dalla visione futuristica dell’Enterprise alle creature marine, tutto è perfettamente realizzato e convincente.

In sintesi, Star Trek IV: Rotta verso la Terra è un film imperdibile per tutti gli amanti della serie Star Trek e della cinema di fantascienza in generale. Con la sua trama interessante, il suo cast di talento e la sua messa in scena spettacolare, il film rappresenta un’autentica pietra miliare del genere e continua a essere amato dai fan di tutto il mondo, anche a 35 anni dalla sua uscita.

Star Trek V – L’ultima frontiera

Star Trek V – L’ultima frontiera (Star Trek V: The Final Frontier), noto nel fandom anche con le sigle TFF e ST V,  è il quinto film della celebre serie di Star Trek, uscito nelle sale nel 1989. Il film è stato diretto da William Shatner, l’attore che interpreta il leggendario capitano Kirk della nave USS Enterprise.

La trama del film è basata sulla ricerca dell’origine dell’esistenza, e il viaggio che il Capitano Kirk e il suo equipaggio intraprendono per scoprire la verità. La storia si apre con l’introduzione di Sybok, il fratellastro di Spock, interpretato dall’attore Laurence Luckinbill. Sybok è un vulcaniano che ha abbandonato il logorio della razionalità per abbracciare la fede, e ha l’ambizione di trovare la “Città di Sha Ka Ree”, una leggendaria località situata all’estremità della galassia, dove si dice che si trovi Dio. Il film è pieno di sorprese e momenti emozionanti, con scene di combattimento spettacolari, intrighi politici e momenti di umorismo. La scena più memorabile del film è una rappresentazione fantastica del volo di Kirk e Spock in una roccia spaziale, con un tema musicale travolgente e una fotografia eccezionale.

Nonostante il successo della serie e il coinvolgimento di William Shatner come regista, Star Trek V – L’ultima frontiera è stato accolto con scarso entusiasmo dai critici e dal pubblico. Molti hanno giudicato il tema di ricerca religiosa poco compatibile con la serie di Star Trek, cui la fantascienza e la tecnologia sono stati sempre le forze trainanti. Inoltre, molti fan hanno notato una scarsa coerenza con le precedenti opere della serie, e alcune degli elementi di storytelling del film sono sembrati implausibili. Tuttavia, nonostante le critiche negative, Star Trek V – L’ultima frontiera rimane una prova apprezzabile della creatività di William Shatner e del successo di Star Trek come una delle saghe fantascientifiche più amate del mondo. Il film è anche ricordato per la presenza di molte celebrità del mondo della fantascienza, tra cui George Takei (Sulu), Nichelle Nichols (Uhura) e Walter Koenig (Chekov).

In definitiva, Star Trek V – L’ultima frontiera non è probabilmente il capitolo migliore della serie cinematografica, ma rimane comunque un film d’avventura divertente e coinvolgente, con alcune scene indimenticabili e un cast affiatato di attori straordinari. La serie televisiva e cinematografica continua a conquistare e appassionare milioni di fan attraverso il mondo, dimostrando che la visione utopica di un futuro dove l’umanità ha superato le divisioni sulla Terra e si è unita per esplorare l’universo è sempre stata e rimane attuale e potente.

Star Trek VI: Rotta verso l’ignoto

Rotta verso l’ignoto (Star Trek VI: The Undiscovered Country), noto nel fandom anche con l’acronimo TUC o la sigla ST VI, è il sesto film della celebre saga di Star Trek. Uscito nel 1991, è stato diretto da Nicholas Meyer e prodotto da Leonard Nimoy. Il film è stato un successo commerciale e di critica, diventando uno dei preferiti dai fan della serie. La trama del film segue l’equipaggio dell’Enterprise nella sua ultima avventura insieme. Dopo la distruzione di Praxis, un satellite artificiale controllato dai Klingon, l’impero Klingon sta per crollare. Il cancelliere Klingon Gorkon propone un trattato di pace con la Federazione, ma viene assassinato poco dopo. Il capitano Kirk e il suo equipaggio devono indagare sulla morte di Gorkon e impedire la guerra tra la Federazione e l’Impero Klingon.

Il film presenta numerosi temi importanti, come la pace tra le nazioni, la tolleranza e la responsabilità personale. In particolare, il personaggio di Kirk ha la possibilità di confrontarsi con il suo passato e i suoi pregiudizi nei confronti dei Klingon. Il film offre anche una raffigurazione dettagliata della politica interna dell’Impero Klingon, mostrando la sua corruzione e la sua instabilità.

Star Trek VI: Rotta verso l’ignoto è noto anche per le sue scene d’azione spettacolari e i suoi effetti speciali avanzati per l’epoca. La colonna sonora, composta da Cliff Eidelman, è stata particolarmente apprezzata per la sua modernità e la sua audacia.

Il cast del film è composto principalmente dai membri del cast della serie televisiva originale di Star Trek. William Shatner, Leonard Nimoy, DeForest Kelley, James Doohan, George Takei, Walter Koenig e Nichelle Nichols riprendono tutti i loro ruoli. Kim Cattrall, che interpreterà successivamente il personaggio di Samantha Jones in Sex and the City, fa il suo debutto nella saga di Star Trek nel ruolo della tenente Valeris.

In conclusione, Star Trek VI: Rotta verso l’ignoto è uno dei film più amati dagli appassionati della saga. Con la sua storia avvincente, il suo cast eccezionale e i suoi effetti speciali all’avanguardia, rappresenta un’ottima scelta per tutti coloro che desiderano immergersi nell’universo di Star Trek.

La serie classica di Star Trek

La serie classica di Star Trek (Star Trek TOS) è uno dei programmi televisivi più iconici di tutti i tempi. Le avventure del Capitano Kirk e dell’equipaggio dell’Enterprise sono diventate famose in tutto il mondo grazie alla loro attenzione alle problematichesociali e ai valori umani. La serie, che ha debuttato nel 1966, ha cambiato la televisione nel modo in cui ha affrontato argomenti come la diversità, la tolleranza e la pace.

La serie è stata creata da Gene Roddenberry, che ha avuto l’idea di un equipaggio di una nave spaziale sulla loro missione di esplorazione dell’universo. La serie ha seguito la nave stellare Enterprise, guidata dal Capitano James T. Kirk (interpretato da William Shatner), mentre si muoveva attraverso l’universo alla ricerca di nuovi mondi e nuove forme di vita.

La serie è stata trasmessa originariamente dal 1966 al 1969, ma il suo impatto culturale è durato molto più a lungo. La serie ha presentato uno spettacolo di fantascienza senza precedenti, che ha aperto nuove strade nella riproduzione di scene del futuro e nell’esplorazione dello spazio. Inoltre, la serie ha dimostrato che la scienza può essere inclusiva e divertente.

Star Trek ha incluso un cast internazionale tutto al femminile e composto da persone di diversa etnia, come una pratica normale e non come un’eccezione. La serie ha affrontato temi sociali come la discriminazione razziale, la povertà e la guerra. Ha anche mostrato la forza che potrebbe derivare dall’apprendimento e dalla cooperazione tra nazioni e individui. Inoltre, la serie ha rappresentato l’ingegno umano per la creazione di soluzioni intelligenti per i problemi che potrebbero emergere.

Star Trek ha anche presentato tecnologie che sarebbero state sviluppate solo in un futuro lontano. Ha immaginato aerei spaziali che erano in grado di scansionare l’universo in cerca di civiltà, armi energetiche, sistemi di teletrasporto per il trasferimento di persone e materiali da un luogo all’altro, e zaini a reazione che rendevano possibile il volo umano. Inoltre, la serie ha previsto la creazione di computer che sarebbero stati in grado di agire come interfacce amichevoli tra l’uomo e la tecnologia.

Anche se è passato più di mezzo secolo dalla sua uscita, Star Trek continua ad essere un punto di riferimento nella cultura di massa. La serie ha ispirato molteplici sequel, film e serie televisive. Molti degli ideali democratici e dei valori umani presentati in Star Trek sono ancora insegnati e diffusi in tutto il mondo. La serie è stata fondamentale nella creazione della cultura nerd, un movimento che promuove l’importanza della conoscenza e del pensiero critico.

In sintesi, Star Trek è stata una serie visionaria che ha alzato l’asticella della televisione e del cinema di fantascienza. La serie ha introdotto al pubblico molte nuove idee, tra cui l’inclusione sociale e l’importanza della cooperazione. Anche a cinquant’anni dal debutto, la serie classica di Star Trek continua a essere una fonte di ispirazione e innovazione per l’umanità.

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