Pink Heart Jam di Shikke

Per la gioia degli appassionati e delle appassionate di manga Boys’ Love, Star Comics si prepara a pubblicare Pink Heart Jam di Shikke. La miniserie in due volumi, prima opera della promettente autrice di BL ad arrivare in Italia, figura anche tra i vincitori dei ChilChil BL Awards 2023, nella categoria “Best Comics”. Ricordiamo che Pink Heart Jam di Shikke non si risparmia sui contenuti espliciti ed è pertanto rivolto ad un pubblico adulto.

Yuki Haiga, un ragazzo di campagna, si è adattato rapidamente alla vita universitaria e grazie al suo carattere socievole si è fatto subito benvolere da tutti. Un giorno, al club degli strumenti polifonici incontra il musicista Ryo Kanae, ma nonostante sia rimasto colpito dalla sua impressionante esecuzione alla chitarra, non riesce a trovare l’occasione giusta per parlargli. Finché una sera, seguendo il consiglio dei suoi senpai, Haiga decide di andare in un locale per incontri gay. Ed è proprio qui che, confuso sulla sua sessualità, si ritrova faccia a faccia con il suo idolo, Kanae!

Questa infuocata storia di passione sarà disponibile in due edizioni: un Regular Box, contenente la miniserie completa in due volumi, e un Deluxe Box. Quest’ultimo, oltre ai due volumi in edizione deluxe, comprende diversi gadget speciali: un libretto con contenuti extra, una illustration card, un segnalibro a forma di chitarra e una meravigliosa coppia di stand up figure. Il Deluxe Box uscirà inoltre in anteprima e sarà disponibile solo in fumetteria e sui canali Star Comics a partire dal 26 marzo. L’uscita del box regular, invece, è prevista per il 16 aprile in fumetteria, libreria e store online. I due volumi saranno anche disponibili in formato digitale e, per scoprire le prime pagine della storia, è disponibile un’anteprima online gratuita.

In & Out. L’eccezionale commedia con Kevin Kline compie 25 anni!

Il 13 Gennaio 1998, esattamente 25 anni fa, usciva nelle sale italiane una commedia meravigliosa chiamata In & Out. Diretto da Frank Oz e interpretato da Kevin Kline, Matt Dillon, Tom Selleck e Joan Cusack, il film ha ricevuto una nomination al Premio Oscar per la miglior attrice non protagonista.

In & Out è stato uno dei pochi film commedia hollywoodiani dell’epoca a trattare il tema dell’omosessualità, e ha ottenuto grande notorietà per il bacio di 12 secondi tra Kevin Kline e Tom Selleck. La pellicola è una divertente, brillante ed elegante commedia sentimentale, ricca di stereotipi, superficialità e una velata satira sociale. Il film si ispira al discorso di Tom Hanks alla vittoria dell’Oscar per Philadelphia, in cui dedicò il premio ai suoi amici gay Rawley Farnsworth e John Gilkerson, definendoli due uomini meravigliosi.

In & Out - Trailer

Il film ruota attorno alla storia di Howard Brackett, un insegnante di letteratura inglese amato dai suoi studenti e appassionato di poesia e di Barbra Streisand. Howard, pronto a sposare la sua fidanzata Emily Montgomery, si trova in una piccola cittadina dell’Indiana chiamata Greenleaf. L’attesa per l’esito della candidatura all’Oscar del suo ex allievo Cameron Drake è palpabile in città, soprattutto dopo che questi vince il prestigioso premio e dedica la sua vittoria al professor Brackett, rivelando al mondo intero che egli è gay. La reazione degli abitanti di Greenleaf e di coloro che conoscono Howard è di sconvolgimento, ma soprattutto lo stesso insegnante è sorpreso dalla dichiarazione del suo ex allievo. Inizia un periodo di confusione e interrogativi per Howard, che cerca in ogni modo di dimostrare la sua eterosessualità, anche tentando di consumare per la prima volta un rapporto sessuale con Emily. Tuttavia, Howard si rende conto di non poter farlo.

L’arrivo in città di un reporter gay, Peter Malloy, sconvolge ulteriormente la vita di Howard, che riceve consigli e supporto dal giornalista. Anche se inizialmente rifiuta di riconoscere la sua vera identità, la situazione si complica durante il suo matrimonio con Emily, quando alla domanda se sposarla risponde di essere gay. La comunità di Greenleaf si schiera a fianco di Howard, manifestando il loro sostegno e accettazione nei suoi confronti. Alla fine, Howard viene licenziato dalla scuola ma, nonostante tutto, partecipa alla cerimonia di consegna dei diplomi dei suoi studenti per dimostrare il suo supporto verso di loro.

Il film si conclude con una celebrazione dalla quale partecipano tutti i personaggi, inclusi i genitori di Howard, Cameron e Emily. Howard viene premiato da Cameron con il suo Oscar, simbolo di accettazione e sostegno. La scena si conclude con una festa in cui tutti ballano e si divertono insieme, dimostrando che l’amore e l’accettazione possono superare ogni pregiudizio.

In & Out - Test

In & Out sdogana la tematica gay in una produzione per il grande pubblico, sfidando con ritmo frizzante le regole sociali del tempo. La pellicola rappresenta la prima vera e propria presa di posizione collettiva contro l’omofobia. La scena cult in cui tutti gli abitanti del paese si alzano in difesa del professore, esclamando: “Anch’io sono gay!”, rimane memorabile.

Nonostante siano trascorsi venticinque anni dalla sua uscita, il film ancora oggi invita alla riflessione attraverso il percorso del suo protagonista, che con difficoltà si muove verso l’accettazione di sé e quella dei suoi familiari circa il proprio orientamento sessuale. La maschilità culturale è mostrata in modo caricato nella scena in cui Howard riascolta un “corso di virilità” in audiocassette, cercando risposte sulla sua identità sessuale. In & Out è un cult che funziona perché tratta una tematica fondamentale come l’omosessualità senza risultare pesante o irriverente. La società può essere cambiata, ma il messaggio del film resta attuale.

Sulu loves Sulu: la strana polemica arcobaleno

L’equipaggio della nuova Enterprise non è mai stato così contemporaneo! In questa settimana è stato infatto presentato il navigatore Hikari Sulu (interpretato in questo reboot da John Co) come primo personaggio gay del nuovo corso inaugurato da JJ Abrams (la rinomata timeline Kelvin). Nel prossimo film vedremo una scena, probabilmente un flashback, in cui Sulu sarà assieme al suo compagno e a loro figlia. Questa notizia ha ovviamente scosso la rete e gli appassionati hanno avuto reazioni molto diverse fra loro! Quello che fa più riflettere è stata l’accanita controversia scatenata proprio da George Takei, il Sulu originale, vera e propria icona per i diritti della comunità LGBT in cui egli sostiene che questa scelta di sceneggiatura stravolge la cura creatività originale del leggendario Gene Roddenberry: in un’intervista a Hollywood Reporter, Takei, pur essendo lieto che sull’Enterprise ci sia finalmente un personaggio gay non si è dichirato contento che questo sia un personaggio delineato così meticolosamente proprio dal creatore della serie originale nell’anno in cui si celebra i 50 anni dalla prima serie TV.

Simon Pegg, che aveva già ricevuto una critica da Takei quando aveva condiviso questa scelta durante la scrittura del film, ha dichiarato in una recentissima intervita: “Adoro e rispetto George Takei. Il suo cuore, il suo coraggio e il suo umorismo sono fonte di grande ispirazione. Comunque, riguardo a ciò che pensa del nostro Sulu, devo dissentire rispettosamente. Ha ragione, è un peccato, è un peccato che la versione cinematografica dell’universo più tollerante e inclusivo della fantascienza non abbia mai avuto un personaggio LGBT finora. Avremmo potuto inserire un nuovo personaggio gay, ma lui o lei sarebbe stato definito principalmente dalla sua sessualità: sarebbe stato il “personaggio gay”, anzichè semplicemente un essere umano. Sarebbe stata una concessione solo simbolica.” aggiungendo “È un’idea che mi piace perché suggerisce che in un ipotetico multiverso, tra tutte le realtà alternative, siamo tutti LGBT in una realtà o in un’altra”.

Riguardo alla critica di Takei sul fatto che così il buon Sulu potrebbe sembrare che ha mantenuto “per 50 anni” segreta la sua sessualità, lo stesso Pegg ribatte “Non è che si è nascosto. Semplicemente, la cosa non è mai emersa prima”, ovvero non è mai stata mostrata agli spettatori una indicazione sul suo orientamento sessuale. Va fatto notare che nella serie televisiva Sulu non ha mai avuto rapporti sentimentali: solo in un romanzo del 1995 si parla di un rapporto casuale con una donna”.

Anche il nuovo Spock, Zachary Quinto, interviene sull’argomento essendo anche lui, proprio come George Takei, un esponente della comunità LGBT: “… mi ha deluso sapere che George non abbia approvato la cosa. Capisco che sia molto legato a questo personaggio e abbia con lui un rapporto molto personale, ma sin dal 2009 abbiamo stabilito, con il primo “nuovo” Star Trek, che questo è un universo alternativo rispetto alla serie originale. La mia speranza è che George cambi idea dopo che avrà visto la risposta enormemente positiva, in particolare da parte dei giovani, che verranno rincuorati e ispirati dalla splendida e raffinata raffigurazione di qualcosa che penso che ormai venga accettata sempre di più nelle società di tutto il mondo, come è giusto che sia”. Dopotutto anche Spock è estremamente diverso dalla serie originale, basti pensare al suo rapporto amoroso con la bella Uhura, Zoe Saldana: ma dopotutto, anche questa scelta creativa non fu accolta da tutti i fan in modo positivo! Che dire? L’amore nell’Enterprise è sempre difficile… tranne che per il dongiovanni Kirk!

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