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Harry Potter: i maghi delle torte. La nuova serie che unisce magia e pasticceria

Se siete appassionati del mondo magico di Harry Potter e della pasticceria, preparatevi a vivere un Natale davvero speciale. A partire dal 13 dicembre, infatti, sarà disponibile in anteprima su discovery+ la nuova serie “Harry Potter: i maghi delle torte”, che arriverà ufficialmente su Food Network il 19 dicembre alle 22:00. E credetemi, non avreste mai pensato che potesse esserci un incrocio così magico tra il mondo dei dolci e quello del mago più famoso al mondo.

La premessa di questa serie è tanto semplice quanto affascinante: nove squadre di pasticcieri professionisti e cake designer si sfideranno a colpi di spatola per creare torte ispirate ai luoghi e ai personaggi più iconici della saga di Harry Potter. Ma ciò che rende davvero unica questa competizione è l’ambientazione: tutto avverrà nei mitici Warner Bros. Studios di Leavesden, a Londra, dove sono stati girati molti dei film della saga. Immaginate di guardare torte incredibili che riproducono luoghi magici come Diagon Alley, la Foresta Proibita o la Sala Grande di Hogwarts, il tutto mentre i giudici valutano ogni creazione tra un incantesimo e l’altro.

A condurre la gara ci saranno niente meno che i gemelli Weasley, James e Oliver Phelps. I due attori, che hanno interpretato i celebri Fred e George, aggiungeranno il loro tocco di ironia e simpatia a questa sfida dolciaria, regalando anche qualche battuta e aneddoto dal set. Ma i veri protagonisti della serie saranno senza dubbio i pasticcieri e i loro capolavori zuccherosi, che promettono di lasciare senza parole anche i fan più esigenti.

Non si tratta solo di una semplice gara di cucina, però. Durante le sei puntate, i fan della saga avranno l’occasione unica di incontrare alcune delle star dei film, come Warwick Davis (il professor Filius Vitious), Evanna Lynch (Luna Lovegood) e Bonnie Wright (Ginny Weasley). Oltre a giudicare le torte, questi attori condivideranno ricordi e curiosità dal dietro le quinte dei film, regalando ai fan un’esperienza ancora più immersiva nel mondo di Harry Potter.

E come se non bastasse, alcune delle creazioni più riuscite avranno la possibilità di essere assaporate in prima persona da alcuni fortunati fan, che avranno l’opportunità di provare i dolci preparati durante la gara. Un vero e proprio sogno per ogni appassionato di cucina e di Harry Potter.

Per tutti gli appassionati italiani, l’appuntamento è fissato per il 19 dicembre su Food Network, ma se non riuscite a resistere, potete già fare un salto su discovery+ per l’anteprima a partire dal 13 dicembre. Harry Potter: i maghi delle torte promette di essere un’esperienza unica, che unirà la magia della saga a quella della pasticceria, creando un mix irresistibile di dolci, divertimento e nostalgia. Preparatevi a scoprire una nuova faccia del magico mondo di Harry Potter, quella più zuccherata e creativa, che renderà il vostro Natale ancora più speciale.

Star Trek: Discovery – Una Nuova Frontiera tra Innovazione e Tradizione

Quando ho iniziato a guardare Star Trek: Discovery, ero molto scettica. Essendo una novellina dell’universo di Star Trek, ho cominciato con i nuovi film e solo in seguito ho esplorato alcuni episodi della Serie Originale e quasi tutta The Next Generation. Ora, pur non avendo ancora una conoscenza enciclopedica della saga, sento di poter offrire un’analisi personale di questa serie che, nel bene e nel male, ha rinnovato il franchise. Star Trek: Discovery, la sesta serie ambientata nell’universo fantascientifico di Star Trek (settima, se consideriamo anche la serie animata), è stata ideata da Bryan Fuller e Alex Kurtzman per CBS All Access. Ambientata dieci anni prima degli eventi della Serie Classica, segue le avventure della USS Discovery e del suo equipaggio nella ricerca di nuovi mondi e nuove civiltà.

La serie è stata annunciata nel 2015, con Fuller inizialmente alla guida del progetto come showrunner, ruolo poi passato a Gretchen J. Berg e Aaron Harberts. Tra i produttori figura anche Eugene Roddenberry, figlio del creatore della saga. Sonequa Martin-Green interpreta Michael Burnham, una protagonista il cui nome maschile è un richiamo alle scelte anticonvenzionali tipiche della saga.

Un’Impronta Moderna e il Peso delle Aspettative

Il mio primo impatto con Discovery è stato quello di trovarmi di fronte a un prodotto fortemente influenzato dallo stile di J.J. Abrams: ritmo frenetico, effetti visivi spettacolari e personaggi inizialmente sembravano ricalcare archetipi prevedibili. Per chi è abituato alla filosofia più riflessiva delle serie classiche, questo può risultare destabilizzante. Eppure, la serie riesce a far breccia nel cuore dello spettatore. Nuovi equipaggi, nuove divise, nuove tecnologie della Flotta Stellare: con il tempo, tutto diventa familiare, tanto da sembrare un’estensione naturale dell’universo di Star Trek.

Uno degli elementi più innovativi di Discovery è la sua apertura verso tematiche di inclusività e diversità. La protagonista è una donna afroamericana, Michael Burnham, destinata a diventare il capitano. La serie introduce anche la prima coppia gay ufficiale del franchise, composta dagli ufficiali Paul Stamets (Anthony Rapp) e Hugh Culber (Wilson Cruz), affrontando in modo sensibile e realistico il loro rapporto. Dalla terza stagione, entrano in scena anche personaggi transgender e non binari, come Gray Tal (Ian Alexander) e Adira Tal (Blu del Barrio), rendendo Discovery una delle serie di fantascienza più rappresentative in termini di diversità.

Pur essendo affezionata alle trame episodiche autoconclusive di The Next Generation, devo ammettere che il formato serializzato di Discovery funziona. Ogni stagione è costruita come un grande film, con una qualità cinematografica elevata: effetti visivi di alto livello, scenografie immersive e una colonna sonora potente accompagnano dialoghi intensi e momenti di forte pathos. Spesso mi sono ritrovata con gli occhi lucidi, segno che, nonostante il cambio di stile, la serie riesce a trasmettere emozioni profonde. Il tributo ai personaggi storici e all’iconica Enterprise è evidente e sentito, culminando in momenti di pura epicità nei combattimenti finali.

Dopo aver superato i dubbi iniziali, posso dire con certezza che Star Trek: Discovery merita di essere rivalutata. Non è perfetta: alcuni snodi narrativi sono forzati, e il focus sul dramma a volte sacrifica l’esplorazione e la riflessione filosofica tipiche della saga. Tuttavia, ha saputo portare Star Trek nel futuro senza dimenticare il passato, lasciando il segno nel cuore di chi è disposto ad accoglierne il cambiamento. Un viaggio che, nonostante tutto, vale la pena intraprendere.

L’evoluzione di una serie tra prequel e futuro

“Star Trek: Discovery” ha rappresentato una delle incarnazioni più audaci dell’iconico franchise di Star Trek, portando i fan in un viaggio tra le origini della Federazione e un futuro mai esplorato prima. Con effetti visivi all’avanguardia, colpi di scena narrativi e un cast carismatico, la serie ha saputo conquistare e dividere il pubblico sin dal suo esordio. Ripercorriamo insieme il percorso della USS Discovery, stagione dopo stagione.

 

La Prima Stagione: Un prequel controverso e spettacolare

Il debutto di “Star Trek: Discovery” nel settembre 2017 ha suscitato grande entusiasmo e dibattito tra gli appassionati. Ambientata dieci anni prima degli eventi della serie classica, la stagione ha messo in scena la guerra tra la Federazione e l’Impero Klingon, scatenata dall’ammutinamento di Michael Burnham. Il personaggio di Burnham, interpretato da Sonequa Martin-Green, è stato al centro della narrazione, lottando per riscattarsi dopo aver inavvertitamente dato inizio a un conflitto galattico.

Uno degli elementi più controversi è stato il restyling dei Klingon, con un aspetto più alieno e aggressivo, caratterizzato dalla mancanza di capelli e tratti fisiologici più marcati. Questa scelta ha diviso il pubblico, con alcuni fan nostalgici che hanno criticato il cambiamento, mentre altri hanno apprezzato l’evoluzione visiva della razza guerriera. Un altro punto chiave della stagione è stata la rivelazione che il capitano Gabriel Lorca (Jason Isaacs) proveniva dall’universo dello specchio, un colpo di scena che ha ribaltato le aspettative dei fan e aggiunto uno strato di complessità alla trama.

La stagione si è conclusa con un cliffhanger mozzafiato: la Discovery, di ritorno dall’universo dello specchio, ha incontrato la leggendaria USS Enterprise, promettendo ai fan un legame diretto con la serie classica.

La Seconda Stagione: Un ritorno alle radici con Pike e Spock

Confermato il successo della prima stagione, CBS ha rinnovato la serie, portando una nuova direzione narrativa. La seconda stagione ha visto l’ingresso del capitano Christopher Pike (Anson Mount) alla guida della Discovery, mentre la storia si è concentrata sui misteriosi segnali rossi e sulla minaccia rappresentata dall’IA Controllo, desiderosa di sterminare la vita senziente.

L’inserimento di Spock (Ethan Peck), fratellastro di Michael Burnham, ha rafforzato i legami con il canone classico, offrendo una versione del personaggio più giovane e tormentata. La stagione ha riportato in primo piano lo spirito dell’esplorazione e della diplomazia, pur mantenendo un ritmo serrato e sequenze d’azione spettacolari. Il finale ha segnato una svolta epocale: per salvare la galassia, la Discovery ha viaggiato nel futuro, separandosi definitivamente dalla timeline classica di Star Trek.

 

La Terza Stagione: Un salto nel XXXII secolo

Annunciata nel febbraio 2019, la terza stagione ha spinto il franchise in territori inesplorati, ambientandosi oltre 900 anni nel futuro. La Federazione, un tempo faro di civiltà e progresso, è frammentata a causa del Grande Fuoco, un evento catastrofico che ha distrutto il dilitio e paralizzato la Flotta Stellare.

Michael Burnham e il suo equipaggio si sono ritrovati a dover ricostruire l’eredità della Federazione, affrontando la minaccia della Catena Smeraldo e scoprendo l’origine del disastro. Sebbene la stagione abbia introdotto nuove razze e dinamiche, la narrazione ha sofferto di una certa discontinuità, con un focus più frammentato rispetto alle precedenti stagioni.

La Quarta Stagione: Una minaccia cosmica e il primo contatto

Con il rinnovo annunciato a ottobre 2020, la quarta stagione ha visto Michael Burnham promossa a capitano della Discovery, mentre la Federazione ha cercato di ricostruire i legami con i pianeti separatisi in seguito al Grande Fuoco. Tuttavia, una nuova minaccia ha messo a repentaglio la pace: un’anomalia spaziale di origine sconosciuta ha iniziato a distruggere interi pianeti. La stagione ha introdotto la Specie Dieci-C, un’entità aliena proveniente da oltre la Grande Barriera galattica, con un linguaggio e una biologia completamente diversi da qualsiasi altra razza mai incontrata. Il tema del primo contatto è tornato centrale nella narrazione, enfatizzando i valori fondanti di Star Trek: comprensione, diplomazia e convivenza pacifica.

Quinta Stagione

La quinta stagione, annunciata come l’ultima della serie, ha portato la Discovery in una caccia al tesoro galattica alla ricerca di un’antica tecnologia perduta, capace di alterare il destino dell’universo. Michael Burnham e il suo equipaggio si sono trovati a competere con fazioni rivali, esplorando mondi pericolosi e scoprendo segreti nascosti della Federazione. Questa stagione ha cercato di tornare alle radici dell’avventura e dell’esplorazione, bilanciando azione e introspezione. Il finale ha chiuso molte delle trame principali, offrendo un degno addio alla serie e lasciando aperta la possibilità di futuri spin-off ambientati in questo periodo della storia di Star Trek.

“Star Trek: Discovery” ha percorso una strada audace e innovativa, spingendo il franchise in nuove direzioni. Nonostante le critiche legate a scelte estetiche e narrative, la serie ha saputo mantenere vivo lo spirito dell’esplorazione, rinnovando il mito di Star Trek per una nuova generazione di spettatori. Con la quinta stagione che segna la conclusione ufficiale della serie, il futuro della USS Discovery potrebbe continuare sotto forma di progetti spin-off o film. La missione iniziata oltre cinquant’anni fa continua a ispirare, dimostrando che, nell’universo di Star Trek, l’esplorazione e la scoperta non finiscono mai.

La Deepcon ritorna dal 14 al 17 Marzo 2024 presso l’Ambasciatori Place Hotel di Fiuggi

Il Comitato Organizzatore della Deepcon è lieto di annunciare che la Deepcon 24 si terrà dal 14 al 17 Marzo 2024 presso l’Ambasciatori Place Hotel di Fiuggi (FR).

L’ospite d’onore internazionale della Deepcon 24 sarà lo scultore e scenografo Brian Muir. A lui dobbiamo scenografie ed oggetti iconici che sono immediatamente riconoscibili dal grande pubblico. È suo il casco di Darth Vader e quello indossato dagli stormtrooper di Star Wars, sua l’arca dell’alleanza de I predatori dell’arca perduta, sua la scenografia del tempio Thug di Indiana Jones e il tempio maledetto… si potrebbe continuare all’infinito citando numerosi film delle maggiori saghe hollywoodiane: Alien, James Bond, Harry Potter, Il Pianeta delle Scimmie, Avengers, Mission: Impossible e molti altri. Gli appassionati non possono lasciarsi scappare l’occasione di incontrare questo eccezionale artista che ha partecipato alle maggiori produzioni cinematografiche degli ultimi cinquant’anni.

Fabiana Redivo è una delle più note scrittrici fantasy (e non solo) italiane. Scoperta da Gianfranco Viviani, che la fa esordire nel 2000 con il primo volume della Saga di Derbeer dei Mille Anni, lascia il lavoro da cancelliere per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Nel corso della sua carriera mostra una grande versatilità, spaziando dal fantasy al romance, da un omaggio alla sua meravigliosa Trieste a un testo autobiografico in cui racconta la propria esperienza di madre adottiva. Oltre a scrivere, tiene corsi di scrittura creativa ed è un’apprezzatissima editor. Da vari anni organizza due premi letterari: il Trofeo Cittadella dedicato al fantasy italiano e il Trofeo Cassiopea per i romanzi di fantascienza italiani. 

Loredana Atzei è un’appassionata di fumetti e fantascienza ed è un’eclettica illustratrice e fumettista che vanta diverse pubblicazioni che spaziano dal mecha sardo Gaurru-Z alla collana di fumetti promossa dal Journal of Cultural Heritage Crime passando per rivisitazioni satiriche degli Avengers. È laureata in biologia ed è un’amante della vita all’aria aperta, attività che l’ha condotta a conoscere ogni più sperduto sito archeologico della sua amata Sardegna. Come se tutto questo non bastasse, Loredana è una apprezzata critica musicale e pubblica regolarmente recensioni di spettacoli lirici. 

Nicola Marco Camedda è l’autore della saga Star Cluster Zero, una space opera di vasto respiro costruita all’interno di un originale e complesso universo narrativo che, senza far mancare l’azione, esplora le tematiche dell’ambivalenza del progresso tecnologico tra opportunità e pericolo. 

Grazie alla collaborazione dei nostri amici dello Stargate di Sassari, siamo lieti di annunciare il ritorno di due graditi ospiti dell’edizione 22: Daniele Fiori e Giovanni Sau di Original Boardgames, ideatori indipendenti di giochi da tavolo e di carte assolutamente originali. In attività insieme dal 2015, hanno all’attivo numerosi giochi autoprodotti e prototipi pronti per essere acquisiti dalle case editrici per essere immessi nella grande distribuzione. Ci illustreranno le loro ultime creazioni. 

Il modulo di iscrizione è disponibile nell’apposita sezione del sito deepcon.itRimanete in contatto per seguire tutti gli aggiornamenti, ultimissime notizie e annunci.

Star Trek: Short Treks

“Star Trek: Short Treks” è una serie antologica  di cortometraggi, creata da Bryan Fuller e Alex Kurtzman, ambientati nell’universo di Star Trek che offre agli spettatori un’esperienza unica e avvincente. Ogni episodio presenta una storia diversa e coinvolgente, permettendo ai fan di esplorare nuovi aspetti e dettagli dei personaggi e dell’universo di Star Trek. Ideata inizialmente come serie complementare a Star Trek: Discovery, la serie è composta da cortometraggi della durata di 10-20 minuti che utilizzano i set e i personaggi delle serie attuali di Star Trek, come Discovery, Picard e Strange New Worlds.

Ogni episodio di Star Trek: Short Treks presenta una storia autoconclusiva che offre un’opportunità per esplorare ulteriormente la trama, i personaggi e i temi chiave di Star Trek: Discovery e dell’intero universo di Star Trek. Dopo aver firmato un accordo per espandere il franchise televisivo di Star Trek, Kurtzman ha annunciato Short Treks nel luglio 2018 come il primo progetto di questa espansione.

I primi quattro episodi sono stati trasmessi tra ottobre 2018 e gennaio 2019, durante il periodo tra la prima e la seconda stagione di Discovery. Gli episodi sono stati principalmente prodotti utilizzando il cast e lo staff di Discovery, incluso il compositore Jeff Russo responsabile della colonna sonora della serie. Le riprese sono state effettuate a Toronto, in Canada, sul set della serie madre. Nel gennaio 2019 sono stati aggiunti due nuovi cortometraggi e sono stati annunciati quattro nuovi episodi live action nel giugno 2019. La seconda stagione di Short Treks è stata trasmessa tra ottobre 2019 e gennaio 2020, tra la seconda stagione di Discovery e la prima stagione di Picard. Gli episodi animati sono stati realizzati dalla casa di effetti speciali Pixomodo, mentre le nuove composizioni musicali sono state supervisionate da Michael Giacchino.

La serie, che ha ricevuto recensioni positive ed è stata candidata a diversi premi, inclusa una nomination ai Primetime Emmy Awards, è stata elogiata per la sua capacità di raccontare storie emozionanti e significative in un breve lasso di tempo, mantenendo comunque la qualità e la profondità che caratterizzano il franchise. Gli attori sono eccellenti nel ruolo dei loro personaggi e la regia è impeccabile, creando un’atmosfera avvincente e coinvolgente. I fan di Star Trek apprezzeranno sicuramente “Star Trek: Short Treks” per la sua capacità di esplorare nuove sfaccettature dell’universo di Star Trek e per l’esperienza cinematografica di alta qualità che offre. In definitiva, una serie che non delude le aspettative e che merita di essere vista da tutti i fan dello spazio e della fantascienza.

Feltrinelli Comics & Games riapre le porte dell’Area Gaming

Fortnite, League of Legends, Apex Legends, Call of Duty: Warzone e Counter-Strike: Global Offensive, alcuni dei videogame più giocati al mondo protagonisti dei tornei esport più appassionanti in assoluto, su pc gaming super performanti a completa disposizione di tutti i clienti che per un’ora intera potranno sentirsi dei pro-player. È così che lo spazio Feltrinelli Comics & Games di Piazza Piemonte a Milano riapre le porte dell’esclusiva Area Gaming, con una speciale promozione aperta a tutti che ottimizza l’acquisto e fa vivere una nuova esperienza di gioco direttamente in store.

Fino al 30 settembre, basterà comprare un fumetto, un giocattolo o un gioco in scatola in tutti i negozi laFeltrinelli di Milano per ricevere in omaggio un’ora di gioco nell’esclusiva Area Gaming della libreria laFeltrinelli di Piazza Piemonte. Dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.00, ben 6 postazioni di gioco allestite al top – e in totale sicurezza – saranno a disposizione dei tantissimi appassionati di videogiochi e soprattutto di esport, un fenomeno in crescita esponenziale che vanta milioni di follower.

Già teatro di tantissime dirette streaming targate Lucca Comics & Games dalle presentazioni e le anteprime di board game, fumetti e manga, agli eventi di charity legati al mondo del gioco di ruolo o gli show match esport con diversi gaming influencer e team di giocatori professionisti, finalmente l’Area Gaming riapre le porte al pubblico per mostrare lo spazio Feltrinelli Comics & Games al gran completo: un luogo unico dove il gioco digitale e fisico, insieme al mondo fantasy e alla letteratura disegnata, si fondono per regalare quella magia che solo le passioni sanno dare.

Star Trek: Legend per Apple Arcade

Scopriamo su Trekmovie una grande novità per gli appassionati di Star Trek, il lancio di un nuovissimo gioco di ruolo, sviluppato da Emerald City Games, Star Trek: Legends è disponibile per gli abbonati ad Apple Arcade su tutte le piattaforme iOS, inclusi iPhone, iPad, Mac e Apple TV. Il passato, il presente e il futuro della fortunata saga fantascientifica scontrano in Star Trek: Legends, pubblicato da Tilting Point – già creatori di Star Trek Timeline. Il gioco presenta una trama nuova di zecca dell’autore di fumetti Mike Johnson, oltre alla possibilità di utilizzare gli iconici personaggi dell’intero franchise di Star Trek, tra cui la serie originale , The Next Generation , Deep Space Nine, Voyager , Enterprise, Discovery e Picard. Per scaricare Star Trek: Legends , vi consigliamo di accedere al link: apple.co/-StarTrek.

Secondo Tilting Point, il gameplay si basa ovviamente nell’esplorazione galattica e “in scelte significative”. Star Trek: Legends consente ai giocatori di comandare la nave della Flotta Stellare USS Artemis e di entrare nel misterioso Nexus, una dimensione in cui scopriranno nuovi mondi e personaggi di tutte le varie serie di Star Trek . Ma le cose, nel Nexus non saranno così semplici: i giocatori e il loro equipaggio devono indagare e prevenire così una crisi spazio-temporale.

Le funzionalità aggiuntive di Star Trek: Legends includono:

  • Squadra di sbarco: i giocatori possono reclutare da più di 40 personaggi leggendari di Star Trek, tra cui Kirk, Spock, Jean-Luc Picard, Janeway, Data, Burnham e altri (con personaggi aggiuntivi che si uniscono al gioco regolarmente), e inviarli in missioni critiche.
  • Il ponte di comando : i giocatori possono assegnare il proprio equipaggio al ponte della USS Artemis per supportare la squadra di sbarco, facendo così la differenza tra il successo e il fallimento della missione.
  • Tattica diretta : usando le abilità e abilità uniche del loro personaggio, come la “presa vulcaniana” di Spock o il letale Bat’leth di Worf, i giocatori possono sconfiggere e sopraffare i nemici in sequenze di combattimento cinematografiche.
  • Grafica sbalorditiva : con un sistema grafico dinamico che fornisce un’esperienza a livello delle più blasonate console, i giocatori possono esplorare mondi 3D splendidamente resi e personaggi animati direttamente dai loro dispositivi Apple.
  • Eventi uniciStar Trek: Legends includerà aggiornamenti periodici a episodi e sfide speciali, nonché eventi giornalieri, settimanali e a tempo limitato, per espandere ulteriormente la storia del gioco e il viaggio del giocatore.

 

 

Da Discovery: gli spazzolini del futuro

Alcuni di voi ricorderanno la scena piuttosto intima di Discovery, quando Paul Stamets e il dottor Hugh Culber, con indosso i pigiami ufficiali della flotta stellare si lavano i denti. I protagonisti di questo articolo sono però i due spazzolini da denti.

Quegli spazzolini infatti esistono davvero e sono appena arrivati in Italia. Creati da una azienda svedese Foreo, il loro nome è Issa 2. Si tratta di spazzolini elettrici a pulsazioni soniche e rendono la fantascienza realtà, anche se sicuramente non si tratta della prima volta, con un’ora di carica attraverso un cavo USB garantiscono 365 lavaggi, altro elemento tecnologico che lo rende lo spazzolino del futuro è un timer integrato, per evitare uno spazzolamento eccessivo, inoltre è dotato di 16 velocità.

Unico limite il prezzo un po’ elevato, ma per uno spazzolino delicato e tecnologico forse il gioco vale la candela.