La Rivoluzione degli Headset XR nella Chirurgia di Precisione

Nel mondo della chirurgia di precisione, l’introduzione degli headset XR (Extended Reality) ha segnato una svolta significativa. Questi dispositivi, che includono realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR) e realtà mista (MR), offrono ai chirurghi strumenti avanzati per migliorare l’accuratezza e l’efficacia degli interventi chirurgici. Tra gli headset XR più avanzati, l’Apple Vision Pro sta emergendo come uno strumento indispensabile per i chirurghi. Grazie alla sua capacità di sovrapporre immagini digitali al mondo reale, l’Apple Vision Pro permette ai medici di visualizzare strutture anatomiche complesse in 3D durante gli interventi, migliorando la precisione delle procedure e riducendo i rischi per i pazienti.

Recenti dati confermano che sempre più medici stanno facendo affidamento sull’Apple Vision Pro per condurre operazioni chirurgiche, soprattutto quelle che richiedono una precisione particolare. Un esempio tangibile proviene dal GEM Hospital di Chennai, in India, dove i medici stanno integrando l’uso del Vision Pro nelle loro pratiche chirurgiche, specialmente durante interventi laparoscopici. Questa tecnica chirurgica, che punta a ridurre al minimo l’invadenza attraverso piccole incisioni, si sposa perfettamente con le funzionalità del Vision Pro. Gli utilizzi del visore Apple sono stati molteplici, spaziando dalla risoluzione di problemi alla cistifellea al trattamento del cancro allo stomaco, delle fistole ed ernie. Il dottor R. Parthasarathy, COO presso il GEM Hospitals, specializzato in gastroenterologia e chirurgia, con ben 30 operazioni all’attivo utilizzando il Vision Pro, sottolinea i vantaggi che questo strumento offre:

“Con il Vision Pro, non sperimento ritardi nella trasmissione dei dati. Ottengo una visione più chiara e rimango connesso al mondo reale durante l’intervento. Inoltre, se necessario, posso visualizzare una scansione TC contemporaneamente ad altre finestre sullo schermo del visore, il che rende il monitoraggio dell’operazione molto più efficiente”.

L’Apple Vision Pro si sta affermando quindi come una risorsa fondamentale per i chirurghi, offrendo loro un accesso immediato e dettagliato a una vasta gamma di dati clinici durante l’operazione. Questo permette loro di prendere decisioni più informate e di mantenere il controllo totale sull’intervento in tempo reale. Inoltre, la possibilità di effettuare chiamate tramite FaceTime con colleghi per una seconda opinione durante l’operazione aggiunge un ulteriore livello di sicurezza e collaborazione al processo chirurgico.

Gli headset XR, come l’Apple Vision Pro, stanno rivoluzionando la chirurgia di precisione, offrendo strumenti che migliorano la sicurezza, l’efficacia e l’efficienza degli interventi chirurgici. Con il continuo sviluppo di queste tecnologie, possiamo aspettarci ulteriori miglioramenti nella cura dei pazienti e nelle prestazioni dei professionisti sanitari.

Occhiali AR olografici: la rivoluzione è vicina?

Dimenticate visori ingombranti e scomodi: il futuro della realtà aumentata è qui, racchiuso in un paio di occhiali sottili e leggeri. I ricercatori dell’Università di Stanford hanno infatti svelato un prototipo rivoluzionario che sfrutta l’imaging olografico potenziato dall’intelligenza artificiale per proiettare immagini 3D direttamente sulle lenti.

Addio visori pesanti, benvenuti occhiali discreti:

Basta con visori che deformano la realtà e causano fastidiosi mal di testa. Questi occhiali AR olografici appaiono normali all’esterno, ma al loro interno nascondono un mondo di possibilità. Immaginate un chirurgo che visualizza in tempo reale le informazioni su un intervento complesso o un meccanico che riceve istruzioni dettagliate per riparare un motore. Le applicazioni sono infinite e la tecnologia, finalmente, è pronta per il grande salto.

Immagini 3D di qualità eccellente:

Dimenticate la grafica approssimativa e poco realistica dei visori AR di oggi. Grazie all’intelligenza artificiale e ai dispositivi nanofonici, questi occhiali offrono immagini 3D di qualità eccezionale, integrate perfettamente con il mondo reale. Niente più approssimazioni digitali o fastidiosi ritardi di immagine.

Oltrepassando i limiti della realtà aumentata odierna:

I visori AR tradizionali soffrono di due grandi problemi: l’ingombro e la scarsa rappresentazione della profondità. Questi occhiali li superano entrambi: sono leggeri e comodi da indossare, e l’intelligenza artificiale ottimizza la profondità degli ologrammi, creando un’esperienza immersiva e realistica senza precedenti.

Come funzionano?

Al posto di lenti di ingrandimento e telecamere, questi occhiali utilizzano minuscoli display olografici che proiettano le immagini 3D attraverso motivi incisi sulle lenti. In questo modo, la luce viene riflessa all’interno della lente e raggiunge direttamente l’occhio dell’utente, creando un’illusione perfetta di sovrapposizione tra realtà e mondo virtuale.

Il futuro è qui:

Come afferma il professor Gordon Wetzstein, uno dei ricercatori coinvolti nel progetto, “gli occhiali olografici non hanno mai avuto un grande successo commerciale, ma forse ora hanno finalmente trovato la loro killer app”. Con questa tecnologia rivoluzionaria, la realtà aumentata è pronta a sconvolgere il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo con il mondo che ci circonda. Preparatevi a un futuro dove la realtà e l’immaginazione si fondono in un’unica, straordinaria esperienza.

Visori AR/VR: effetti collaterali?Tunneling?!

I visori per la realtà virtuale e aumentata (AR/VR) stanno diventando sempre più popolari, ma c’è da fare attenzione a possibili effetti collaterali.

Uno studio di Stanford ha esaminato l’uso prolungato di visori come Apple Vision Pro e Meta Quest 3, evidenziando alcuni potenziali problemi:

Problemi di percezione della profondità: gli utenti potrebbero avere difficoltà a valutare la distanza degli oggetti o a muoversi in modo sicuro.
Malessere da simulatore: nausea, vertigini e mal di testa sono alcuni dei sintomi più comuni.
Dissonanza cognitiva: il cervello potrebbe avere difficoltà a distinguere tra realtà virtuale e realtà reale, causando problemi con attività quotidiane come camminare o mangiare.

Lo studio sottolinea che i sintomi sono più gravi con Meta Quest 3 rispetto ad Apple Vision Pro, ma entrambi i visori possono causare problemi.

Quali sono i rischi a lungo termine?

Ancora non lo sappiamo, ma è importante essere consapevoli dei potenziali effetti collaterali e utilizzare i visori con cautela.

Ecco alcuni consigli:

Fai pause regolari: non utilizzare il visore per più di 30 minuti consecutivi.
Ascolta il tuo corpo: se ti senti nauseato o stordito, smetti di utilizzare il visore.
Fai attenzione all’ambiente circostante: assicurati di avere abbastanza spazio per muoverti in sicurezza.
Non utilizzare il visore se sei stanco o stressato.

I visori AR/VR possono essere una tecnologia fantastica, ma è importante usarli in modo responsabile per evitare problemi.

Perdere la vista ai lati: cause, sintomi e cure della visione a tunnel

La visione periferica, o campo visivo, ci permette di vedere ciò che ci circonda senza dover muovere gli occhi. La sua perdita, chiamata anche visione a tunnel, può avere diverse cause e impatti significativi sulla vita quotidiana.

Quali sono i sintomi?

Difficoltà a vedere al buio
Problemi di orientamento
Sensazione di guardare attraverso un tubo stretto
Percezione di aree cieche nel campo visivo

Cosa può causare la visione a tunnel?

Glaucoma: una malattia che danneggia il nervo ottico.
Ictus oculari: occlusioni che bloccano il flusso sanguigno all’occhio.
Distacco della retina: una condizione in cui la retina si separa dalla parte posteriore dell’occhio.
Danni cerebrali: causati da ictus, malattie o lesioni.
Neurite ottica: un’infiammazione del nervo ottico.
Altre cause: traumi cranici, compressione del nervo ottico, etc.

Cosa fare se si sospetta una perdita di visione periferica?

Consultare immediatamente un oculista per un esame approfondito della vista.
Se la perdita è improvvisa, rivolgersi al pronto soccorso oculistico. Un distacco della retina richiede un trattamento tempestivo per evitare danni permanenti.

Esistono cure?

Non esiste una cura per la perdita permanente della visione periferica.
Il trattamento dipende dalla causa.
Per il glaucoma, i colliri e la chirurgia possono aiutare a controllare la pressione oculare e prevenire ulteriori danni.
La terapia visiva può aiutare a recuperare parte del campo visivo perso in alcuni casi.
Occhiali speciali e dispositivi ottici possono migliorare la mobilità per chi ha visione a tunnel.
Per la guida, è necessario consultare uno specialista di ipovisione per valutare se la vista residua soddisfa i requisiti di legge.

Consigli per vivere con la visione a tunnel:

Imparare a utilizzare al meglio la vista centrale.
Sviluppare strategie per compensare la perdita di visione periferica.
Evitare situazioni di pericolo.
Richiedere supporto a familiari e amici.
Consultare un professionista della riabilitazione visiva per ricevere aiuto e consigli.

Ricorda: la salute dei tuoi occhi è importante. Se hai dubbi o sospetti una perdita di visione periferica, non esitare a consultare un oculista.

ASUS AirVision M1: gli occhiali per la realtà aumentata che rivoluzionano il modo di lavorare

Gli occhiali per la realtà aumentata (AR) stanno diventando sempre più popolari, grazie alle loro potenzialità per migliorare la produttività e la creatività. ASUS, uno dei principali produttori di hardware e software tecnologici, ha recentemente presentato gli AirVision M1, un nuovo modello di occhiali AR che promette di rivoluzionare il modo di lavorare.

Caratteristiche principali

Gli AirVision M1 sono caratterizzati da un design leggero e confortevole, che li rende adatti per l’uso prolungato. Sono dotati di un display OLED da 1080p che offre immagini nitide e realistiche. I sensori integrati consentono di tracciare i movimenti degli occhi e della testa, fornendo un’esperienza di realtà aumentata coinvolgente e immersiva.

Applicazioni

Gli AirVision M1 possono essere utilizzati per una vasta gamma di applicazioni professionali, tra cui:

  • Formazione e simulazione: gli AirVision M1 possono essere utilizzati per creare ambienti di apprendimento virtuali che consentono agli studenti di sperimentare situazioni reali senza rischi.
  • Progettazione e ingegneria: gli AirVision M1 possono essere utilizzati per visualizzare modelli 3D e simulare processi produttivi.
  • Assistenza clienti: gli AirVision M1 possono essere utilizzati per fornire assistenza remota agli utenti, consentendo agli operatori di vedere e interagire con il dispositivo dell’utente in tempo reale.

Prezzi e disponibilità

Gli AirVision M1 saranno disponibili a partire da luglio 2024 al prezzo di 1.999 euro.

Conclusione

Gli AirVision M1 sono un prodotto innovativo che ha il potenziale per rivoluzionare il modo di lavorare. Sono leggeri, confortevoli e offrono una serie di funzionalità avanzate che li rendono adatti per una vasta gamma di applicazioni professionali.

Meta Quest 3: avrà bisogno di giochi per competere

Meta ha distribuito sei cuffie VR in sette anni, ma solo una di esse, il Quest 2, è stata un successo. L’azienda ha venduto 20 milioni di cuffie Quest, ma la maggior parte delle vendite sono state registrate durante la pandemia, quando gli adulti cercavano un modo per fuggire dalle loro case.

Da allora, Meta ha lottato per giustificare il suo investimento nella realtà virtuale. Il metaverso, il concetto su cui l’azienda ha puntato, è ancora in fase di sviluppo e non è chiaro se sarà mai in grado di attirare un pubblico ampio.

Il Meta Quest 3, che sarà lanciato domani, costa 499 dollari. È un miglioramento rispetto al Quest 2 in termini di hardware, ma avrà bisogno di giochi di alta qualità per competere con le altre cuffie VR in arrivo sul mercato.

Apple, Sony e Valve stanno tutte lavorando a nuove cuffie VR. Apple Vision Pro sarà una cuffia di fascia alta che costerà 3.500 dollari. Sony PlayStation VR2 è già stata annunciata, ma non è ancora chiaro quando sarà disponibile. Valve SteamVR è una piattaforma di realtà virtuale già consolidata, ma non ha ancora rilasciato una nuova cuffia da diversi anni.

Meta ha bisogno di convincere i giocatori che il Quest 3 è la scelta migliore sul mercato. L’azienda ha già acquisito diversi studi di sviluppo di giochi, ma è ancora presto per dire se sarà in grado di produrre un titolo killer app che possa attirare un pubblico di massa.

Alcuni segnali sono incoraggianti. Ubisoft ha annunciato che Assassin’s Creed Nexus VR sarà un gioco completo disponibile solo in VR. Mark Zuckerberg ha anche accennato a un’esperienza ufficiale di realtà mista Lego.

Tuttavia, Meta ha bisogno di fare di più se vuole che il Quest 3 sia un successo. L’azienda ha bisogno di una serie di giochi di alta qualità che possano dimostrare che la realtà virtuale è una piattaforma di gioco valida.

Meta e LG Electronics: una collaborazione per sfidare Apple nel metaverso?

Dagli ultimi rumor che provengono dalla Corea del Sud, sembra che Meta stia lavorando con LG Electronics per lo sviluppo di un nuovo visore per la realtà virtuale e aumentata (VR/AR) che possa competere con il Vision Pro di Apple.

La collaborazione tra le due aziende sarebbe una grande opportunità per LG Electronics, che potrebbe così entrare nel mercato del metaverso con un prodotto di alto livello. Il visore, infatti, potrebbe sfruttare componenti di varie aziende del gruppo coreano, come LG Display, LG Innotek e LG Energy Solution.

LG Electronics ha depositato un brevetto legato alla Realtà Mista nel 2019, ambito nel quale è impegnata con ricerca & sviluppo.

Se la collaborazione tra Meta e LG Electronics dovesse concretizzarsi, sarebbe un’importante mossa strategica per entrambe le aziende. Meta avrebbe un nuovo visore di alto livello a un prezzo più accessibile rispetto al Vision Pro di Apple, mentre LG Electronics entrerebbe nel mercato del metaverso con un prodotto competitivo.

In precedenza, erano circolate indiscrezioni di un nuovo visore frutto di una collaborazione tra Samsung e Meta, un dispositivo premium con costo previsto intorno ai 2000 dollari, e dunque più “appetibile” rispetto al Vision Pro di Apple.

Resta ad ogni modo da vedere se il visore di Meta realizzato con Samsung o LG sarà in grado di eguagliare le funzionalità offerte da quello Apple, ed essere prodotto a costi inferiori.

Sony (partner di Apple per il Vision Pro) ha recentemente svelato prezzo e dettagli di ECX344A, micro display OLED con risoluzione 4K (3.552 x 3.840 pixel) pensati espressamente per visori AR/VR. I prezzi di questi display, al cambio attuale, sono di 1.000 euro per singolo display.

Questo dato fa comprendere il perché del costo finale elevato di Vision Pro, che negli Stati Uniti è indicato di 3.499 dollari tasse escluse.

Se Meta e LG Electronics dovessero riuscire a produrre un visore VR/AR con un prezzo inferiore ai 2.000 dollari, senza rinunciare alle funzionalità offerte dal Vision Pro, potrebbero avere un’arma in più per competere con Apple in questo mercato ancora in fase di sviluppo.

Il Fashion (ri)scopre la Realtà Estesa

Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un’incredibile evoluzione nella tecnologia di Realtà Aumentata e XR applicata al mondo del Fashion, a partire dai famosi Google Glass che hanno debuttato all’inizio degli anni 2010. Ora, il nuovo visore per la realtà aumentata di Apple, chiamato Vision Pro, sembra essere la prossima grande rivoluzione nel campo della tecnologia e già l’industria del Fashion è pronto a cavalcare questa imminente rivoluzione digitale.

Il Vision Pro segue una tendenza già avviata da altre aziende come Microsoft, Google e Meta, che stanno lavorando per fondere sempre di più il mondo reale con quello virtuale.

Ma cosa significa tutto questo per il mondo della moda?

Sappiamo già che la gamification è un obiettivo importante per i marchi di lusso, che cercano di popolare il Metaverso e creare versioni digitali dei loro prodotti più iconici. Marchi come Gucci, Prada e Valentino hanno già integrato servizi di prova virtuale sui loro siti web, consentendo ai clienti di provare gli accessori o persino intere collezioni in realtà aumentata. L’utilizzo dei visori potrebbe rappresentare una soluzione interessante anche per stimolare l’interesse verso i negozi fisici.

Al momento, il Vision Pro è principalmente lanciato per migliorare l’esperienza di streaming, di gioco e di lavoro, ma potrebbe in futuro integrarsi con le app dei marchi di lusso. Apple ha sempre saputo come far leva sull’appeal estetico dei propri prodotti, rendendoli parte integrante dell’outfit. Pensiamo solo all’Apple Watch o agli AirPods Max che hanno influenzato il ritorno delle cuffie oversize. Il marchio Apple potrebbe fare la differenza rispetto ad altri visori già presenti sul mercato.

Nel frattempo, le applicazioni più popolari della realtà aumentata includono gli smart mirror, che vengono sempre più utilizzati nel settore della moda e del beauty per il visual merchandising e la pubblicità. Offrono un valore aggiunto in termini di promozione gratuita grazie ai contenuti generati dagli utenti. Marchi come Coach, Tommy Hilfiger e L’Oréal hanno già collaborato con piattaforme di realtà aumentata per offrire esperienze uniche ai propri clienti. Inoltre, piattaforme come Over e Spatial hanno organizzato sfilate virtuali, in cui hanno partecipato marchi di moda importanti come Dolce & Gabbana, Gucci e Tommy Hilfiger.

In sintesi, ci sono molte opportunità per sperimentare con la realtà aumentata nel mondo della moda. Apple ha un impatto significativo nel settore, influenzando anche i marchi di lusso che si adattano alle evoluzioni dei prodotti Apple. Il Vision Pro potrebbe vendere da 200.000 a oltre 1 milione di unità nel primo anno, secondo Business of Fashion. Solo il tempo dirà se queste nuove tecnologie avranno davvero successo, ma è certo che la moda sta spostando sempre di più verso l’intrattenimento e la dimensione del gioco, aprendo nuove possibilità per i marchi di lusso e i consumatori.

Come la Realtà Estesa (XR) ucciderà il metaverso

Le contingenze mondiali contemporanee stanno costantemente lo scenario della socialità e della fruizione stessa della realtà che ci circonda. In merito a ciò, come sempre accaduto nella storia, l’uomo non si ferma, ma si reinventa e adatta le nuove esigenze della domanda aprendo nuovi scenari e opportunità. Oggi ci troviamo in una vera e propria Rivoluzione di cui non esiste ancora un paradigma perché ogni giorno si creano nuove opportunità e nuove sfide. La capacità di coinvolgere attraverso contenuti sempre più immersivi diventa così uno dei fattori di successo di una tecnologia rispetto ad un’altra.

Nell’ottobre 2021, Mark Zuckerberg ha annunciato che Facebook avrebbe cambiato nome in Meta l’abbreviazione di qualcosa chiamato metaverso. Secondo Mark Zuckerberg, il metaverso è:

“un Internet incarnato in cui invece di limitarsi a visualizzare il contenuto, ci sei dentro“.

Il metaverso secondo Zuckerberg e i “teorici della prima ora”, avrebbe dovuto, creando mondi virtuali fruibili attraverso gli avatar, inglobare alcuni grandi megatrend contemporanei come i social network, l’online gaming in 3d e la creazione di contenuti multimediali da parte degli utenti, creando envirornment 3D in cui gli utenti possono abitare e interagire. Sebbene il metaverso divida le opinioni, molte aziende di tecnologia stanno ancora investendo in questi nuovi mondi virtuali. Negli ultimi anni, il metaverso è stato visto come la prossima grande frontiera della tecnologia, tuttavia, con l’avvento “tangibile” della realtà estesa (XR, Extended Reality), ci si chiede se il metaverso non sia già destinato a diventare obsoleto prima ancora di venire completamente sviluppato.

D’altro canto, la tecnologia della realtà estesa (XR) sta rapidamente diventando una realtà quotidiana per molte persone. La realtà estesa potrebbe cambiare completamente la nostra interazione sociale e la nostra esperienza su Internet. La mixed reality crea un ambiente completamente nuovo in cui gli utenti possono interagire con elementi digitali nel mondo reale, creando un’atmosfera ancora più coinvolgente e personalizzata. Ad esempio, gli utenti possono guardare un’opera d’arte virtuale mentre camminano per una galleria d’arte reale, o possono vedere come appare un mobile nella loro casa prima di acquistarlo. Ma non solo. Ci sono molte altre applicazioni interessanti per la XR. Ad esempio, potrebbe consentire alle persone di partecipare a riunioni aziendali virtuali, offrendo una soluzione efficace per lavorare in remoto. Inoltre, potrebbe creare esperienze di gioco ancora più coinvolgenti e realistiche.

In questo contesto, Apple ha presentato il suo nuovo dispositivo, il Vision Pro, che ha funzionalità avanzate di realtà estesa. Zuckerberg è preoccupato dalla concorrenza con Apple in questo settore che sta per evolvere, grazie proproa alllla tecnologia XR, non solo il mercato social/entertainment ma proprio il concetto di fruizione del mondo quotidiano. Ovviamente, come successe per la prima versione dell’iPhone, non sarà il Vision Pro a rivoluzionare d’emblee il settore: dopotutto il suo elevatissimo costo, la durata esigua della batteria e l’iniziale mancanza di app native appositamente sviluppate, saranno ancora un freno, come ha affermato il creatore del mitico iPod, Tony Fadell. per l’effettiva, immediata, diffusione di questa tecnologia

In ogni modo, qualunque sarà il device che si imporrà realmente sul mercato nei prossimi anni, La mixed reality evolverà ogni aspetto delle nostre vita così come anche il modo in cui ci rapportiamo con altre persone su Internet. Invece di scrivere post sui social media, potremmo diventare parte di una comunità XR, dove possiamo parlare con le persone e interagire con loro in un ambiente di lavoro appositamente creato per una condivisione quasi “col pensiero”. Ciò potrebbe creare una nuova forma di socializzazione online, dove gli utenti possono sentirsi “presenti” l’uno con l’altro in un modo completamente nuovo senza pad, senza tastiere, senza tocco.

Per carità, il metaverso così come fino ad ora lo abbiamo concepito non è stato un totale «flop»: ha allargato gli orizzonti verso quella che sarà a breve la «realtà mediata» in cui ogni elemento della realtà sarà presto «aumentato» è arricchito di informazioni e messaggi. Grazie alle nuove opportunità offerte dai device XR presto sarà possibile creare e vivere realtà immersive versatili e modulabili «davanti agli occhi» degli utenti. La stessa visione potrà essere dunque adattata a seconda delle proprie esigenze descrivendo una realtà ibrida ma tangibile in cui i protagonisti tornano ad essere gli esseri umani …non gli avatar

Tuttavia, il successo di questi dispositivi non è ancora certo, dato che devono essere sviluppati in modo da risultare familiari e intuitivi ai consumatori. La tecnologia XR inoltre potrebbe portare a un aumento dell’isolamento sociale, poiché gli utenti trascorrerebbero sempre più tempo “con un visore indosso” che socializzando davvero col persone accanto. Secondo alcuni analisti, c’è il rischio di dipendenza dalla tecnologia e di disturbi del sonno a causa del tempo trascorso davanti a schermi luminosi direttamente piantati sui proprio occhi. Il futuro del metaverso e della realtà estesa (XR) dipenderà probabilmente dalle innovazioni e dalla creatività degli sviluppatori e delle aziende tecnologiche che saranno in grado di offrire nuove e interessanti esperienze ai consumatori.

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