Chirurgia veterinaria e Realta Estesa: le nuove tecnologie per la cura dei nostri pet

La medicina veterinaria ha fatto passi da gigante negli ultimi anni grazie all’avanzamento delle tecnologie, che hanno rivoluzionato il modo in cui vengono eseguiti gli interventi chirurgici sugli animali. La realtà estesa (XR), che include la realtà aumentata (AR), la realtà virtuale (VR) e la realtà mista (MR), sta diventando sempre più importante in questo settore, soprattutto con l’introduzione di dispositivi all’avanguardia come Apple Vision Pro e Meta Quest 3.

Recentemente, anche in Italia, è stata introdotta un’importante innovazione nella chirurgia veterinaria. L’utilizzo dei visori Apple ha permesso ai veterinari di operare con una precisione e sicurezza senza precedenti.

Questa collaborazione pionieristica ha aperto nuove prospettive nel campo della chirurgia veterinaria, offrendo una visione dettagliata del campo operatorio.

La Clinica Veterinaria di Roma “Giaconella” ha compiuto un passo avanti significativo nel campo della chirurgia veterinaria, portando avanti il primo intervento chirurgico al mondo in laparoscopia e tecnica mista utilizzando un visore di tipo commerciale. Questo evento non solo ha aperto nuove possibilità nel settore veterinario, ma potrebbe anche portare a significativi risparmi economici e a una riduzione delle controversie legali nel campo medico.

GIORNALE VR

L’utilizzo del visore commerciale ha permesso di abbattere drasticamente i costi di accesso a questa tecnologia, riducendo i costi rispetto alle attrezzature specialistiche tradizionali. Inoltre, ha innalzato il livello di qualità tecnologica, portando a una rivoluzione nel settore medico e chirurgico. La combinazione del visore e della tecnica della laparoscopia ha aperto nuovi orizzonti nella medicina veterinaria. Il team di 8 persone che ha partecipato all’intervento includeva tre medici veterinari chirurghi, tre assistenti e due tecnici esperti di innovazione. Il Dottor Roberto Giaconella, uno dei pionieri italiani della chirurgia laparoscopica, ha guidato l’operazione dimostrando la sua competenza nel campo. Affrontare le sfide legate a questa nuova tecnologia è stato un processo impegnativo, gestito con maestria dal Project Innovation Manager della clinica, Fabrizio Giaconella. Sono state superate sfide come l’integrazione del visore con l’attrezzatura esistente e la formazione dei chirurghi sull’utilizzo della nuova tecnologia.

Grazie al visore, è stato possibile diagnosticare in modo accurato durante l’intervento, consentendo al team di adattarsi prontamente a situazioni inaspettate, come la scoperta di una gatta incinta con feti morti che stavano causando complicazioni.

Grazie a collaborazioni con aziende e università, si sta sviluppando software innovativo per la formazione e la diffusione delle conoscenze nella “laparoscopia assistita in VR”, anticipando un futuro in cui l’innovazione trasformerà radicalmente il panorama della sanità, a vantaggio di tutti.

Un’altra esperienza di successo è stata condotta presso l’AniCura Ospedale Veterinario I Portoni Rossi, utilizzando i visori Apple e la piattaforma Surgeree di Touchlab. Il Dr. Stefano Nicoli e il suo team hanno introdotto un nuovo standard nella chirurgia veterinaria, integrando soluzioni in 3D, Realtà Virtuale, Realtà Aumentata, IoT Industriale e CAD, per rivoluzionare il settore veterinario e offrire cure più precise ed efficaci.

Queste esperienze dimostrano il grande potenziale dei visori AR di Apple per migliorare la salute degli animali e aprire nuove possibilità nel campo medico, economico e tecnologico.

Ora, l’attenzione si focalizza sulla formazione dei medici e sulla diffusione di queste nuove tecniche chirurgiche per massimizzare l’impatto positivo sulla salute animale e umana. In aggiunta alla chirurgia, i visori AR di Apple potrebbero essere utilizzati nel training di futuri medici, nell’informare i pazienti in modo dettagliato e nella riabilitazione cognitiva, psichiatrica e fisico-motoria. Il Vision Pro potrebbe essere sfruttato non solo per la diagnosi di condizioni di salute mentale, ma anche per migliorare il benessere generale dei pazienti.

Come la Realtà Estesa (XR) ucciderà il metaverso

Le contingenze mondiali contemporanee stanno costantemente lo scenario della socialità e della fruizione stessa della realtà che ci circonda. In merito a ciò, come sempre accaduto nella storia, l’uomo non si ferma, ma si reinventa e adatta le nuove esigenze della domanda aprendo nuovi scenari e opportunità. Oggi ci troviamo in una vera e propria Rivoluzione di cui non esiste ancora un paradigma perché ogni giorno si creano nuove opportunità e nuove sfide. La capacità di coinvolgere attraverso contenuti sempre più immersivi diventa così uno dei fattori di successo di una tecnologia rispetto ad un’altra.

Nell’ottobre 2021, Mark Zuckerberg ha annunciato che Facebook avrebbe cambiato nome in Meta l’abbreviazione di qualcosa chiamato metaverso. Secondo Mark Zuckerberg, il metaverso è:

“un Internet incarnato in cui invece di limitarsi a visualizzare il contenuto, ci sei dentro“.

Il metaverso secondo Zuckerberg e i “teorici della prima ora”, avrebbe dovuto, creando mondi virtuali fruibili attraverso gli avatar, inglobare alcuni grandi megatrend contemporanei come i social network, l’online gaming in 3d e la creazione di contenuti multimediali da parte degli utenti, creando envirornment 3D in cui gli utenti possono abitare e interagire. Sebbene il metaverso divida le opinioni, molte aziende di tecnologia stanno ancora investendo in questi nuovi mondi virtuali. Negli ultimi anni, il metaverso è stato visto come la prossima grande frontiera della tecnologia, tuttavia, con l’avvento “tangibile” della realtà estesa (XR, Extended Reality), ci si chiede se il metaverso non sia già destinato a diventare obsoleto prima ancora di venire completamente sviluppato.

D’altro canto, la tecnologia della realtà estesa (XR) sta rapidamente diventando una realtà quotidiana per molte persone. La realtà estesa potrebbe cambiare completamente la nostra interazione sociale e la nostra esperienza su Internet. La mixed reality crea un ambiente completamente nuovo in cui gli utenti possono interagire con elementi digitali nel mondo reale, creando un’atmosfera ancora più coinvolgente e personalizzata. Ad esempio, gli utenti possono guardare un’opera d’arte virtuale mentre camminano per una galleria d’arte reale, o possono vedere come appare un mobile nella loro casa prima di acquistarlo. Ma non solo. Ci sono molte altre applicazioni interessanti per la XR. Ad esempio, potrebbe consentire alle persone di partecipare a riunioni aziendali virtuali, offrendo una soluzione efficace per lavorare in remoto. Inoltre, potrebbe creare esperienze di gioco ancora più coinvolgenti e realistiche.

In questo contesto, Apple ha presentato il suo nuovo dispositivo, il Vision Pro, che ha funzionalità avanzate di realtà estesa. Zuckerberg è preoccupato dalla concorrenza con Apple in questo settore che sta per evolvere, grazie proproa alllla tecnologia XR, non solo il mercato social/entertainment ma proprio il concetto di fruizione del mondo quotidiano. Ovviamente, come successe per la prima versione dell’iPhone, non sarà il Vision Pro a rivoluzionare d’emblee il settore: dopotutto il suo elevatissimo costo, la durata esigua della batteria e l’iniziale mancanza di app native appositamente sviluppate, saranno ancora un freno, come ha affermato il creatore del mitico iPod, Tony Fadell. per l’effettiva, immediata, diffusione di questa tecnologia

In ogni modo, qualunque sarà il device che si imporrà realmente sul mercato nei prossimi anni, La mixed reality evolverà ogni aspetto delle nostre vita così come anche il modo in cui ci rapportiamo con altre persone su Internet. Invece di scrivere post sui social media, potremmo diventare parte di una comunità XR, dove possiamo parlare con le persone e interagire con loro in un ambiente di lavoro appositamente creato per una condivisione quasi “col pensiero”. Ciò potrebbe creare una nuova forma di socializzazione online, dove gli utenti possono sentirsi “presenti” l’uno con l’altro in un modo completamente nuovo senza pad, senza tastiere, senza tocco.

Per carità, il metaverso così come fino ad ora lo abbiamo concepito non è stato un totale «flop»: ha allargato gli orizzonti verso quella che sarà a breve la «realtà mediata» in cui ogni elemento della realtà sarà presto «aumentato» è arricchito di informazioni e messaggi. Grazie alle nuove opportunità offerte dai device XR presto sarà possibile creare e vivere realtà immersive versatili e modulabili «davanti agli occhi» degli utenti. La stessa visione potrà essere dunque adattata a seconda delle proprie esigenze descrivendo una realtà ibrida ma tangibile in cui i protagonisti tornano ad essere gli esseri umani …non gli avatar

Tuttavia, il successo di questi dispositivi non è ancora certo, dato che devono essere sviluppati in modo da risultare familiari e intuitivi ai consumatori. La tecnologia XR inoltre potrebbe portare a un aumento dell’isolamento sociale, poiché gli utenti trascorrerebbero sempre più tempo “con un visore indosso” che socializzando davvero col persone accanto. Secondo alcuni analisti, c’è il rischio di dipendenza dalla tecnologia e di disturbi del sonno a causa del tempo trascorso davanti a schermi luminosi direttamente piantati sui proprio occhi. Il futuro del metaverso e della realtà estesa (XR) dipenderà probabilmente dalle innovazioni e dalla creatività degli sviluppatori e delle aziende tecnologiche che saranno in grado di offrire nuove e interessanti esperienze ai consumatori.

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