Eternity. L’odio come cura di bellezza

Sergio Bonelli Editore presenta “Eternity: L’odio come cura di bellezza”, il quinto episodio della serie futuristica ideata da Alessandro Bilotta, che vede come protagonista il giornalista Alceste Santacroce. Il volume è introdotto dallo stesso Bilotta e la copertina è stata realizzata da Sergio Gerasi.

In questo albo, Bilotta e Sergio Ponchione si immergono nelle vicende del giornalista tempestoso che si trova ad interrogarsi insieme ai lettori sulla vera natura della vita vissuta rispetto a quella immaginata. Secondo Bilotta, non ci sono dubbi che la vita immaginata abbia un peso maggiore rispetto a quella vissuta. La trama si svolge in un ambiente cinematografico, dove la divina Minerva Monet brilla come una stella luminosa, ammirata e venerata da tutti, tranne che da Alceste Santacroce. Il giornalista mondano mette in discussione le virtù della diva, sollevando sospetti su di lei. Sorprendentemente, potrebbe avere ragione. Per diventare la più grande diva italiana, oltre al fascino e alle capacità attoriali, è necessario nutrire un odio e un desiderio di distruzione profondi.

Alessandro Bilotta, autore di numerose serie a fumetti in Italia e in Francia, ha collaborato con artisti del calibro di Carmine Di Giandomenico, dando vita a opere come “Le strabilianti vicende di Giulio Maraviglia” e “La Dottrina”. Ha scritto per “Dylan Dog” e per DC Comics, vincendo prestigiosi premi come il Gran Guinigi e il Micheluzzi.

Sergio Ponchione, illustratore di fama internazionale, ha pubblicato opere in diversi paesi ed è noto per i suoi libri come “Obliquomo” e “Grotesque”. Ha lavorato con marchi di moda e pubblicazioni prestigiose come Linus e Wired. Per Sergio Bonelli Editore ha disegnato personaggi come Jonathan Steele e Mercurio Loi, e ha vinto premi come il Gran Guinigi e il Micheluzzi.

“Eternity: L’odio come cura di bellezza” è un capitolo avvincente e profondo che esplora il lato oscuro del mondo dello spettacolo, attraverso gli occhi del giornalista Alceste Santacroce. Una saga futuristica che mette in discussione l’idea di bellezza e il valore della vita immaginata rispetto a quella vissuta.

Senza bandiere e uniti a Handala per chiedere un immediato cessate il fuoco su tutti i fronti di guerra

Il 22 luglio 1987, a Londra, veniva ucciso a colpi di pistola Naji al-Ali, uno dei più celebri e controversi disegnatori palestinesi, che con le sue vignette satiriche denunciava le ingiustizie e le violenze subite dal suo popolo. Nato nel 1938 in un villaggio della Galilea, al-Ali era stato costretto a fuggire con la sua famiglia nel 1948, dopo la creazione dello stato di Israele, e a rifugiarsi in un campo profughi in Libano. Lì aveva scoperto la sua passione per il disegno e si era unito al movimento nazionalista arabo, da cui era stato poi espulso per la sua indipendenza di pensiero. Nel 1963 si era trasferito in Kuwait, dove aveva iniziato a lavorare come vignettista per diverse riviste e giornali del mondo arabo, tra cui Al Qabas, per il quale lavorava al momento del suo assassinio.

La sua opera più famosa e significativa era Handala, un bambino di dieci anni, scalzo e stracciato, che si presentava sempre di spalle, con le mani dietro la schiena, in segno di rifiuto e protesta. Handala rappresentava il simbolo della resistenza e dell’identità palestinese, ma anche della povertà e della sofferenza dei rifugiati. Al-Ali aveva scelto di fermare l’età del suo personaggio a dieci anni, la stessa che aveva quando era stato costretto a lasciare la sua terra, e aveva dichiarato che Handala avrebbe potuto crescere solo quando fosse tornato in Palestina. Il nome Handala derivava da una pianta locale, il handhal, che produce un frutto amaro e che ha radici profonde e resistenti.

Le vignette di al-Ali non risparmiavano nessuno: criticavano aspramente non solo l’occupazione e la repressione israeliana, ma anche la corruzione e la complicità dei regimi arabi, la violenza e l’intolleranza dei gruppi estremisti, la passività e l’ipocrisia della comunità internazionale. Per questo motivo, al-Ali si era fatto molti nemici e aveva ricevuto numerose minacce di morte. Il suo omicidio, avvenuto sotto gli occhi di molti testimoni, non è mai stato chiarito. La polizia britannica arrestò un sospetto, un palestinese che si dichiarò un doppio agente al servizio dell’OLP e del Mossad, ma non riuscì a provare la sua colpevolezza. Alcune fonti indicarono il Mossad come il mandante dell’attentato, altre puntarono il dito contro l’OLP o contro altri gruppi palestinesi rivali. Al-Ali fu sepolto nel cimitero islamico di Brookwood, vicino a Londra, dopo che il suo desiderio di essere tumulato nel campo profughi di Ain al-Hilweh, accanto al padre, si rivelò impossibile da realizzare.

A trentasei anni dalla sua morte, l’opera e il messaggio di al-Ali sono ancora vivi e attuali, e Handala è diventato un’icona della causa palestinese, presente sui muri, sui manifesti, sui tatuaggi e sui gioielli di molti palestinesi e di chi si schiera dalla loro parte. In questi giorni, in occasione dell’anniversario dell’assassinio di al-Ali, un gruppo di fumettisti italiani ha voluto rendere omaggio al grande artista con un’iniziativa originale e significativa. Si tratta di una tavola in cui sono ritratti più di cento personaggi, tratti da fumetti famosi o meno, che danno le spalle al lettore, proprio come Handala. L’idea è nata dalla disegnatrice Francesca Ghermandi, che ha coinvolto altri settantanove colleghi, tra cui Ivan Manuppelli Hurricane, Giorgio Franzaroli e Matilde della Eris Edizioni. Ogni autore ha scelto un personaggio a cui è legato e lo ha disegnato di spalle, accanto a Handala, in un gesto di solidarietà e di richiesta di un cessate il fuoco incondizionato su tutti i fronti di guerra. Tutti nessuno escluso.

L’iniziativa ha riscosso un grande successo in Italia, dove la tavola è stata pubblicata su vari siti e social network, e ha suscitato l’interesse e l’ammirazione di molti lettori e appassionati di fumetti. Ma non solo. L’iniziativa si è diffusa anche in altri Paesi, grazie alla rete e alla condivisione di molti artisti e attivisti. Il 31 dicembre 2023, il mangaka Tokushige Kawakatsa, l’artista Mariko Matsushita e la fotografa Zohre Miha hanno lanciato un appello agli autori giapponesi e non solo, invitandoli a disegnare un proprio personaggio in stile Handala, utilizzando l’hashtag #withHandala. L’appello ha avuto una vasta eco su X, dove il post di Kawakatsa ha raggiunto oltre due milioni di persone. Da allora, centinaia di contributi sono stati pubblicati online, con autori di tutto il mondo che si sono uniti alla causa. Tra i personaggi disegnati di spalle, si possono riconoscere figure famose come Naruto, Astro Boy, Hello Kitty, Pikachu, Doraemon, Totoro, Sailor Moon, Lupin III, Batman, Spider-Man, Superman, Wonder Woman, Mickey Mouse, Snoopy, Calvin e Hobbes, Mafalda, Corto Maltese, Dylan Dog, Tex Willer, Diabolik, Hugo Pratt, Moebius, Hergé e molti altri.

Nel frattempo, Eris Edizioni ha reso disponibile in download gratuito sul proprio sito il volume Filastin, dedicato a Naji al Ali e pubblicato originariamente nel 2013. Il volume è un tributo all’artista e alla sua eredità, che continua a ispirare le persone in tutto il mondo a lottare per la pace e la giustizia in Palestina. Il libro raccoglie una selezione di vignette di al-Ali, accompagnate da testi di vari autori che ne illustrano la vita e l’opera, il contesto storico e politico in cui si è sviluppata, il significato e la portata del suo messaggio. Il libro contiene anche una prefazione di Leila Khaled, la nota attivista palestinese che fu amica di al-Ali e che compare in alcune delle sue vignette.

L’iniziativa dei fumettisti italiani per il cessate il fuoco in Palestina ha dimostrato che l’arte può essere un potente strumento di cambiamento sociale e politico, capace di sensibilizzare l’opinione pubblica e di creare legami e solidarietà tra persone di culture e paesi diversi. Con l’allargamento dell’iniziativa a livello globale, c’è la speranza che sempre più persone si uniscano alla causa e si alzi una voce forte e unita per la pace e la giustizia in Palestina, una terra martoriata da un conflitto che dura da decenni e che ha causato migliaia di morti e di sfollati.

Un conflitto che ha visto nascere e fallire diversi tentativi di pace, come gli accordi di Camp David del 1978 e del 2000, gli accordi di Oslo del 1993 e del 1995, la road map del 2003, l’iniziativa di Ginevra del 2004, la conferenza di Annapolis del 2007, i colloqui di Washington del 2010 e di Gerusalemme del 2013. Un conflitto che ha diviso anche i palestinesi tra le diverse fazioni politiche e militari, come l’OLP, il Fatah, il Fronte Popolare, il Fronte Democratico, il Jihad Islamico, il Hamas e altri. Un conflitto che ha generato una grave crisi umanitaria, soprattutto nella Striscia di Gaza, sottoposta a un blocco israeliano dal 2007, e in Cisgiordania, dove si moltiplicano le colonie israeliane e il muro di separazione. Un conflitto che ha provocato anche numerose violazioni dei diritti umani, da parte di entrambe le parti, come documentato da varie organizzazioni internazionali, tra cui Amnesty International, Human Rights Watch e Oxfam.

Di fronte a questo scenario, la voce degli artisti e dei fumettisti può sembrare debole e inutile, ma in realtà è una voce potente e necessaria, che può contribuire a rompere il silenzio e l’indifferenza, a creare consapevolezza e solidarietà, a stimolare il dialogo e la comprensione, a esprimere la speranza e la resistenza. Questo è il senso dell’iniziativa #withHandala, che vuole essere un omaggio a Naji al-Ali e al suo personaggio, ma anche un messaggio di pace e di giustizia per la Palestina e per tutti i popoli oppressi e in guerra. Un messaggio che si diffonde attraverso il linguaggio universale dell’arte e del fumetto, che può raggiungere e coinvolgere persone di ogni età, cultura e provenienza. Un messaggio che si ispira al motto di al-Ali: “Non ho mai cercato di essere un eroe, ma ho sempre cercato di essere un essere umano”.

Apericomics di Asti (Seconda edizione) a Fuoriluogo, 17 Giugno 2023

Una giornata da trascorrere con i propri disegnatori preferiti gustando un aperitivo. E’ questo lo spirito di Apericomics Asti, l’evento che si svolgerà sabato 17 giugno dalle 15 alle 20 presso Fuoriluogo a Asti in via Govone 15. Una formula tutta nuova per la nostra città, organizzata da uno dei più famosi cosplayer italiani Fabio Aquilino, con la collaborazione dell’associazione Atf, dell’associazione Creative Comics e di Fuoriluogo.

Sono moltissimi artisti, tra i più importanti in Italia, che parteciperanno all’iniziativa: Sergio Ponchione (Obliquomo, Mercurio Loi, Gli uomini della settimana); Andrea Ferraris (Topolino, Churubusco, La lingua del diavolo); Giuseppe di Bernardo (L’insonne, Diabolik), Claudio Chiaverotti (sceneggiatore Dylan Dog e creatore Morgan Lost);Stefano Fantelli (sceneggiatore Zagor); Marco Mastrazzo (copertinista DC Marvel speciali Dylan Dog); Alessio Moroni (Zombicide, Dragonero); Le Diabolike Giulia F. Massaglia e Stefania Caretta (Diabolik, Dylan Dog); Sergio Cabella (Topolino, PK, Beo lo scarabeo); Ugo Verdi (Legs Weaver, Doyle, Calypso); Federica Di Meo (Somnia, Rabbids); Gaia Fredella (Dailan Doc), Andrea Osella (Orsa Maggiore, Robottoni fanart); Luciano Costarelli (Planet Dead, copertinista Doyle e illustratore di merchandising del mercato giapponese in Italia per serie come Dragon ball, Uomo tigre e Pokémon); Daniele Statella (Dampyr, Martin Mystère, Julia); Moise (Ondino, vignette umoristiche).

La formula è quella che ad ogni aperitivo consumato sarà associato anche uno sketch che sarà eseguito <in diretta> dal fumettista preferito ed un portfolio di 6 stampe inedite esclusive, tre a colori e tre in bianco e nero con stampa tipografica su cartoncino lucido 250 gr., Di cui una Diabolika ad opera del super ospite di questa edizione Giuseppe di Bernardo : il costo delle tre cose abbinate sarà di 22 euro e ci sarà la possibilità anche di spedizione (a carico dell’ acquirente) per i non intervenuti all’evento fisicamente grazie alla Fumetteria astigiana Fumetti Store di Asti. Fumetti Store (scrivere per info spedizioni).

*** Attenzione! Prima di ordinare il tuo Apericomics inviatiamo a chiedere sempre l’autore di proprio interesse in quanto non tutti dei sopra elencati aderiscono alla formula, ma sono presenti all’evento con proprio materiale in esposizione/vendita o solamente x firmacopie!***

Ci sarà anche la possibilità di acquistare i volumi degli autori presenti e farseli Autografare sempre dalla Fumetteria Fumetti Store che sarà presente all’evento.

La Scuola di Fumetto di Asti

Gli ospiti d’onore saranno gli allievi della Scuola di Fumetto di Asti che riceveranno nell’occasione l’attestato di frequenza per il 2022-23. Invitato speciale sarà il sindaco di Asti Maurizio Rasero. I <premiati> saranno più di 70. Sono coloro che hanno frequentato durante l’anno 2022-23 i corsi di Scuola di Fumetto, di Manga, di Illustrazione per Adulti, di Acquerello, la nuova My manga Academia e di Fumetto Umoristico.

A rappresentare la Scuola, il preside Mauro Ferro, il direttore artistico Marco Avoletta, il presidente dell’associazione Atf a cui è affidata la gestione della Scuola Enzo Armando e gli insegnanti Sergio Ponchione, Federica di Meo, Alessio Moroni, Elena Barberis, Letizia Veiluva, Barbara Fantaguzzi, Fabio Aquilino e Moise.

Tre incontri con gli autori

Lungo il pomeriggio si svolgeranno tre incontri curati dal giornalista Guido Tiberga e coordinati dall’organizzatore Fabio Aquilino. Il primo alle 16 vedrà salire sul palco di Fuoriluogo il nicese Marco Mastrazzo copertinista di moltissimi comics DC Marvel oltre che per l’Italia degli special dell’indagatore dell’incubo Dylan Dog.

Alle 16,30 sarà la volta di Giuseppe di Bernardo con la sua “Notte de L’insonne” edita da Cut-Up edizioni di cui ci svelerà tutti i segreti dell’edizione oltre che ovviamente a qualche domanda in coda su Diabolik, famosissimo personaggio a cui l’autore presta le matite da anni;

Alle 17,00 toccherà alla consegna degli attestati ai ragazzi della Scuola di fumetto di Asti e per chiudere alle 18,00 con Federica di Meo scopriremo come ora sia possibile pubblicare manga in Italia e non solo e proporre i propri lavori e chi può darci una mano a debuttare in questo mondo!

Per info: facebook.com/events/568279602153561/.

Sventurata la terra che ha bisogno di (super)eroi

“Sventurata la terra che ha bisogno di (super)eroi” è il tema scelto parafrasando la celebre frase di B. Brecht, per proporre una riflessione sulla figura del supereroe, di questi tempi davvero pervasiva, sia in chiave archetipica che nella sua veste attualizzata. 60 gli autori, tutti i protagonisti della rinascita della scena indy, invitati a dare la loro interpretazione al tema, che per sua natura si presta a molteplici letture, incarnando valori opposti e contrastanti. Questo è il risultato!

 

AUTORI: Miguel Angel Martin, Aleksandar Zograf, Giuseppe Palumbo, AlePOP, David Vecchiato, Ausonia, Marco Corona, Massimo Giacon, Rathiger, Otto Gabos, Sergio Ponchione, Valerio Bindi, Lucio Villani, Maicol e Mirco, Stefano Misesti, Tuono Pettinato, Alberto Pagliaro, Davide Reviati, Paolo Parisi, Giorgio Santucci, SerpeInSeno, Alessandro Vitti, Alberto Corradi, Rudy De Amicis, Rocco Lombardi, Lorenzo Manià, Giacomo Monti, Giacomo Nanni, Giuseppe Manunta, Stefano Palumbo, Simon Panella, Gianluca Romano, Alessio Spataro, Alessandro Tota, Thomas Bires, Dario Morgante, Francesco Cattani, Lorenzo Ceccotti/LRNZ, Barbara Fagiolo, Sara Pavan, Marco K Polenta, Armin Barducci, Sonia Zucchini, Manuel de Carli, Mirko Benotto, Smoky Man, Claudio Calia, Stefano Centonze, Maria Pia Cinque/MP5, Vincent Filosa, Manuele Fior, Mabel Morri, Luisa Montalto, Niccolò Storai, Daniele Catalli, Stefano Biagiotti, Oscar Celestini, Alvise Rossi, Gordana Basta.

 

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