Vitercomix entra in RIFF – Rete Italiana Festival di Fumetto

Vitercomix, il festival del fumetto della città di Viterbo, è entrato nella Rete Italiana Festival del Fumetto. Lo ha comunicato il consigliere comunale Sergio Insogna, ideatore, cofondatore e appassionato di fumetti, a pochi giorni dall’ufficializzazione da parte della stessa RIFF.  Il consorzio raccoglie 30 tra le migliori kermesse italiane – si legge nel comunicato a firma del presidente Diego Lazzari e del direttore artistico Marco Cannavò – selezionate in base alla radicalizzazione e sinergia col proprio territorio e alla qualità del programma offerto, in grado di attirare un pubblico numeroso ed eterogeneo da tutta la penisola.  Ospiti di prestigio come il maestro argentino Horacio Altuna, il copertinista di Dylan Dog Gigi Cavenago, il celeberrimo duo Lillo & Greg, le firme storiche di Braccio di Ferro Dossi e Sangalli, Fabio Civitelli disegnatore di Tex. La qualità delle mostre espositive in vari spazi della città e tutti gli eventi collaterali hanno catturato l’attenzione dei fondatori della rete sulla manifestazione viterbese.

L’associazione Vitercomix ha inoltre valorizzato il lavoro di diversi artisti, investendo risorse in prima persona, come nei prodotti editoriali a firma di Sudario Brando (FGIUS) e il portfolio dei cani supereroi di Filippo Paparelli, o il teatro dei burattini a tema fumetto di Mariangela di Luzio. Ha evidenziato, con mostre espositive, le qualità degli autori locali, come Fernando Proietti, Oscar Celestini, Rosita Amici e Livia De Simone.

Lo spirito di Vitercomix si coniuga anche con tutti gli obiettivi che hanno originato il RIFF: lo sviluppo di nuove iniziative sinergiche tra i festival associati e operatori del fumetto (come la collaborazione con la Biblioteca delle Nuvole di Perugia); l’estensione delle attività ad azioni comuni con le altre componenti della filiera del fumetto, oltre alla richiesta di introduzione di misure straordinarie e ordinarie di sostegno in favore dei Festival, la prima delle quali è stata accolta e concretizzata nel bando Promozione Fumetto 2021.

Il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, ha così commentato:

“Un riconoscimento che fa bene agli organizzatori del festival e anche alla città di Viterbo. Un risultato che va a valorizzare il lavoro svolto fino a oggi in termini di organizzazione e qualità degli appuntamenti proposti”.

L’assessore alla cultura e al turismo Marco De Carolis ha continuato:

“Un festival che merita attenzione e considerazione: in più occasioni abbiamo potuto apprezzare i vari appuntamenti. Non ultimo, quello organizzato lo scorso agosto a piazza San Lorenzo nell’ambito dell’estate viterbese. Ci auguriamo di ospitare presto una nuova edizione del festival Vitercomix”.

L’assessore allo sviluppo economico e alle attività produttive Alessia Mancini ha aggiunto:

“Un settore molto seguito quello del fumetto. Una passione senza età, coltivata da ragazzi e adulti. Eroi senza tempo, amati da più generazioni. L’ingresso di Vitercomix nella Rete Italiana Festival del Fumetto rappresenta un riconoscimento alla qualità del festival stesso e prima ancora alla validità del progetto in cui fin da subito hanno creduto gli organizzatori. Sono certa che il festival richiamerà a Viterbo non solo i tanti addetti ai lavori che ruotano attorno a questo mondo, ma anche tantissimi appassionati del genere”.

Il festival Vitercomix ha il patrocinio del Comune di Viterbo e della Fondazione Carivit. La stessa Fondazione Carivit ha ospitato una delle prime edizioni presso lo Spazio attivo Lazio Innova di Valle Faul.

La Rete Italiana Festival di Fumetto è attualmente composta da: ARF! Festival (Roma), Comicon (Napoli), Etna Comics (Catania), Lucca Comics & Games (Lucca), Treviso Comic Book Festival (Treviso), ArtMay Sound (Bolzano), ALEComics (Alessandria), B-Geek (Bari), Bergomix (Bergamo), BilBOlbul (Bologna), Cesena Comics & Stories (Cesena), Festival del Nerd (Foggia), Lanciano Nel Fumetto, Ludicomix (Empoli), Lucca Collezionando (Lucca), Paff-Pensieri a Fumetti (Modena), Palermo Comic Convention (Palermo), Pescara Comix (Pescara), Rapalloonia (Rapallo), Porte Aperte Festival (Cremona), Prato Comics + Play (Prato), Riminicomix (Rimini), San Beach Comix (San Benedetto del Tronto), Le Strade del Paesaggio (Cosenza), Smack! (Genova) Tiferno Comics (Città di Castello), Torino Comics (Torino), Varchi Comics (Varchi), Venezia Comics (Venezia), Vitercomix (Viterbo).

Paola Barbato: “Davvero”

“Davvero”, la serie romantica e realistica creata da Paola Barbato e da lei curata insieme a Matteo Bussola, ha esordito come webcomic nel novembre 2011, pubblicato ogni lunedì e giovedì in puntate da sei tavole illustrate da artisti alle prime esperienze e prestigiose “guest star”), poiché non aveva trovato il favore degli editori, nonostante l’autrice di richiamo.

“Da tempo ne parlavo con Mauro Marcheselli, ci chiedevamo perché in Italia nessuno tentasse di scrivere una serie intimista, romantica, di formazione, uno shojomanga ma ambientato qui, nel bel paese con tutte le sue magagne. […] Per un anno avevo provato a proporre un progetto simile ad alcuni editori italiani e la risposta unanime era stata che quel genere, da noi ‘non va’, ‘non ha pubblico’. E io non capivo perché dovesse aver senso appassionarsi a vicende di ragazzi che vivono dall’altra parte del mondo, con abitudini diverse, scuole diverse, realtà lontana dalla nostra e non fosse invece possibile raccontare storie analoghe ambientate qui. Non li abbiamo i ragazzi, noi? Genitori, figli, amici, passioni, dolore, amore, rabbia? Mi sono ribellata a questa idea preconcetta, non si può decretare che una cosa non funziona se prima non si prova a farla. Così, per principio, mi sono detta: ‘Ci provo io’. Ho ideato le basi di ‘Davvero’ in una notte e il giorno dopo ho pubblicato un annuncio nel quale aprivo un ‘bando pubblico’ per disegnatori: non avevo soldi da offrire ma un po’ di visibilità sì.”

“Davvero” è una storia a puntate, a scansione settimanale di sei tavole, che racconta la quotidianità di una diciannovenne qualunque, Martina. Non ha superpoteri, non ha missioni per salvare il mondo, non ha contatti con entità ultraterrene, non vive in un tempo passato o futuro. Qui e ora Martina affronta la vita nella sua banale eccezionalità. Non è un fumetto romantico, non è un fumetto intimista, non è un fumetto di formazione, non ha pretese ne’ definizioni. E’ solo una storia. Davvero.

Quest’opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Italia.

Sventurata la terra che ha bisogno di (super)eroi

“Sventurata la terra che ha bisogno di (super)eroi” è il tema scelto parafrasando la celebre frase di B. Brecht, per proporre una riflessione sulla figura del supereroe, di questi tempi davvero pervasiva, sia in chiave archetipica che nella sua veste attualizzata. 60 gli autori, tutti i protagonisti della rinascita della scena indy, invitati a dare la loro interpretazione al tema, che per sua natura si presta a molteplici letture, incarnando valori opposti e contrastanti. Questo è il risultato!

 

AUTORI: Miguel Angel Martin, Aleksandar Zograf, Giuseppe Palumbo, AlePOP, David Vecchiato, Ausonia, Marco Corona, Massimo Giacon, Rathiger, Otto Gabos, Sergio Ponchione, Valerio Bindi, Lucio Villani, Maicol e Mirco, Stefano Misesti, Tuono Pettinato, Alberto Pagliaro, Davide Reviati, Paolo Parisi, Giorgio Santucci, SerpeInSeno, Alessandro Vitti, Alberto Corradi, Rudy De Amicis, Rocco Lombardi, Lorenzo Manià, Giacomo Monti, Giacomo Nanni, Giuseppe Manunta, Stefano Palumbo, Simon Panella, Gianluca Romano, Alessio Spataro, Alessandro Tota, Thomas Bires, Dario Morgante, Francesco Cattani, Lorenzo Ceccotti/LRNZ, Barbara Fagiolo, Sara Pavan, Marco K Polenta, Armin Barducci, Sonia Zucchini, Manuel de Carli, Mirko Benotto, Smoky Man, Claudio Calia, Stefano Centonze, Maria Pia Cinque/MP5, Vincent Filosa, Manuele Fior, Mabel Morri, Luisa Montalto, Niccolò Storai, Daniele Catalli, Stefano Biagiotti, Oscar Celestini, Alvise Rossi, Gordana Basta.

 

Intervista a Oscar Celestini

Mi chiamo Oscar Celestini, classe 1984.Non c’è molto da dire su di me, da quando mi sveglio a quando vado a dormire disegno- coloro- illustro- creo.Non è un’affermazione autocelebrativa, ma la condizione necessaria per poter vivere dignitosamente (diciamo pure da poveri contenti) facendo questo mestiere. Non credo sia nata, non la vedo come entità fisica, piuttosto come una malattia da virus, un virus che sta in incubazione qualche tempo (due o tre anni) e che poi da sfogo alla sua smania distruttrice, prendendo piede ed evolvendosi ogni giorno.Ecco direi, un virus-demone che si impossessa di te annullando la tua esistenza esterna alla passione stessa.Ci si ritrova a sfamare questo virus-diavolo ad ogni respiro.
Ovviamente non c’è possibilità di guarigione.

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