Buon compleanno Leonardo Da Vinci

“Chi non stima la vita, non la merita”

Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci, nato il 15 aprile 1452 a Vinci, un piccolo paese toscano, è una figura che incarna l’essenza del Rinascimento e il suo spirito di scoperta e innovazione. La sua vita e le sue opere continuano a influenzare e ispirare innumerevoli generazioni, rendendolo uno dei geni più celebri della storia umana.

La Gioventù di Leonardo

Leonardo nacque da una relazione illegittima tra Ser Piero, un notaio, e Caterina, una donna del posto. Nonostante le sue origini umili, Leonardo mostrò fin da giovane un talento straordinario per l’arte e la scienza. La sua formazione iniziò nella bottega di Andrea del Verrocchio a Firenze, dove apprese non solo le tecniche artistiche, ma anche l’importanza dell’osservazione scientifica.

L’Artista e il Scienziato

Leonardo non si limitò mai a una sola disciplina. Come artista, creò alcune delle opere più iconiche della storia, come la Gioconda e L’Ultima Cena. Come scienziato e inventore, studiò anatomia, ottica, idraulica e volo, anticipando molte scoperte future. Tuttavia, la sua tendenza a procrastinare e la sua ricerca incessante della perfezione lo portarono a lasciare molte opere incompiute.

I Segreti di Leonardo

Molto della vita di Leonardo è avvolto nel mistero. Le sue annotazioni, scritte al contrario in un codice speculare, sono state oggetto di studio e speculazione per secoli. Alcuni segreti, come le tecniche precise che usava nei suoi dipinti o le sue scoperte scientifiche personali, sono morti con lui nel 1519 a Amboise, in Francia.

L’Eredità di un Genio

La curiosità insaziabile di Leonardo e la sua vasta gamma di interessi lo hanno reso un simbolo dell’umanesimo rinascimentale. La sua eredità non è solo nelle sue opere d’arte, ma anche nel suo approccio multidisciplinare alla conoscenza, che continua a essere un modello per l’educazione e la creatività.

Leonardo da Vinci rimane un faro di ingegno e creatività, un uomo che ha trascorso la sua vita cercando di comprendere e rappresentare il mondo intorno a lui. La sua influenza si estende ben oltre il suo tempo e il suo luogo di nascita, toccando ogni angolo del mondo e ogni campo dell’ingegno umano.

A Verona, la XIX edizione di Model Expo Italy: 9 e 10 marzo 2024

Sempre più ricca di contenuti e di eventi: si presenta così la 19^ edizione di Model Expo Italy che quest’anno vedrà in fiera dai modelli delle grandi macchine di Leonardo Da Vinci a nuovi modelli di galeoni. Due giorni dedicati anche al mondo comics&games, ai mattoncini colorati più famosi al mondo, con una nuova area di 200 metri quadrati di costruzione libera, e alla creatività con il Creativity Village.

Sabato 9 e domenica 10 marzo a Veronafiere torna Model Expo Italy, la rassegna dedicata principalmente al modellismo che negli anni si è arricchita di nuove aree, dal comics&games ai mattoncini colorati più famosi al mondo, alla creatività. Dopo il successo dell’ultima edizione e 18 anni di storia alle spalle, Model Expo Italy è un punto di riferimento in Italia nel settore del modellismo. Sono oltre 100 le associazioni presenti, tra cui DLF Modellismo & Storia di Pontassieve (FI) che rappresenta il mondo del dinamico e dello statico. Quest’anno la Battaglia dei galeoni presenta modelli nuovi di imbarcazioni che hanno combattuto nei mari caraibici, tra cui la Santísima Trinidad, la San Francisco de Asís e la Nuestra Señora de Atocha. Per la prima volta verrà ricostruita in fiera la 24 Ore di Le Mans del 1970, la famosa sfida tra Ferrari e Porsche, nell’anno in cui venne stabilita una modifica alla partenza.

Per approfondire la storia e la scienza ci sarà una nuova sezione dedicata alle grandi macchine di Leonardo Da Vinci, favolose invenzioni che hanno anticipato le grandi scoperte scientifiche, tra cui la barca a pale che verrà portata nella Grande Vasca per una dimostrazione dinamica. Il mondo della scienza entra in contatto con quello della fantascienza all’interno del Play District grazie alla nuova collaborazione con Comics&Science, realtà che realizza una serie di pubblicazioni a fumetti e nel 2016, sotto la cura di Symmaceo Communications, diventa una collana di CNR Edizioni, etichetta editoriale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). L’obiettivo di Comics&Science è promuovere il rapporto tra Scienza e Intrattenimento, nella convinzione che entrambi costituiscano momenti formativi importanti per la crescita dell’individuo e del cittadino, in linea con gli obiettivi di Model Expo Italy.

Grandi novità arrivano anche dalla Brick Arena dove sarà esposto un diorama di 4 metri di lunghezza in stile giapponese, realizzato appositamente per l’occasione, e Micropolis, città realizzata in scala molto ridotta a più mani da moltissimi afol-adult fan of LEGO® e che si arricchirà di qui ai prossimi mesi di grattacieli, alberi, scuole. La Brick Arena è anche sinonimo di tavoli pieni di chili e chili di mattoncini sfusi, sia della serie Lego®️ che della serie Duplo®️, dove l’unico limite è la fantasia. Questo spazio di circa 200 metri quadrati è curato da Mo.C.Bricks – Modena Collectors of Bricks -, Associazione di Promozione Sociale riconosciuta dalla regione Emilia Romagna, nata a Modena nel 2017 da un gruppo di ragazzi appassionati dei famosi mattoncini Lego®️.

Con un unico biglietto sarà possibile visitare anche la 64^ edizione di Elettroexpo, e la quarta edizione del Creativity Village, dove sarà possibile acquistare e partecipare a laboratori di arti manuali, home-decor e artigianato creativo, ideati in collaborazione con gli espositori, per esaltare la sapienza del fare e le arti manuali.

Il calendario delle principali festività Nerd

Chi dice che i Nerd sono solitari e antisociali verrà sbugiardato da quante festività ogni anno sono dedicate al popolo “dei secchioni”. Oltre alle “festività comandata” come il Capodanno, Pasqua, Natale, Halloween, San Valentino, l’Epifania e la Festa della mamma o del papà, ci sono davvero tantissime “giornate” speciali, internazionali, mondiali, galattiche che vanno ricordate per essere celebrate e abbiamo provato a creare un intenso calendario con le principali festività per veri nerd con qualche spunto per festeggiarle al meglio!

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Leonardo cartografo: come ha fatto a riprodurre la mappa di Imola?

Il mistero della cartina di Imola di Leonardo da Vinci è un enigma affascinante che ha catturato l’interesse degli studiosi e degli appassionati di storia dell’arte. Questo straordinario disegno realizzato per Cesare Borgia nel 1502 è un capolavoro che ha anticipato le tecniche cartografiche del futuro, suscitando domande sulla precisione e l’innovazione impiegate dal Genio.

Ma come è possibile che Leonardo fosse riuscito a riprodurre con così grande precisione la città romagnola di Imola? Quali erano le motivazioni dietro la scelta di disegnare la mappa entro una circonferenza con 64 raggi? E in che modo ha saputo prefigurare le tecniche cartografiche future con questo lavoro straordinario?

Commissionata da Cesare Borgia per motivi militari durante il soggiorno di Leonardo a Imola nell’autunno del 1502, la mappa rivela un’analisi dettagliata del territorio e una precisione sorprendente. Prima di concentrarsi sulla Rocca Sforzesca, il Genio ha studiato attentamente la geografia circostante, creando così una rappresentazione innovativa e accurata.

Il contributo di Leonardo alla cartografia è stato definito da Martin Kemp come una rivoluzione rinascimentale nel campo. Attualmente conservata presso la Casa reale britannica a Windsor, la pianta di Imola rappresenta un’importante testimonianza dell’abilità e della visione innovativa di Leonardo, che ha saputo coniugare passato e futuro in un’unica opera d’arte.

Il fascino e l’enigma che avvolgono le opere di Leonardo da Vinci continuano ad alimentare la curiosità e l’ammirazione del pubblico contemporaneo. Il mistero della pianta di Imola è solo uno degli interrogativi che circondano la straordinaria figura di quest’artista e scienziato, il cui genio ha anticipato il futuro in molteplici campi del sapere umano.

Al-Jazari, il genio medievale che inventò i robot

Quando si pensa ai robot, si immagina spesso una realtà futuristica, fatta di intelligenza artificiale, automazione e innovazione tecnologica. Tuttavia, le origini della robotica risalgono a un’epoca molto più remota, quando un uomo di straordinario ingegno si dedicò alla progettazione e alla costruzione di macchine automatizzate, che oggi possiamo definire dei veri e propri robot.

Si tratta di Badi-az- Zaman al Jazari, uno studioso musulmano, matematico, ingegnere e, soprattutto, un innovatore nato in Jazaria [nell’odierna Turchia] durante la dinastia Artuqide, nel XII secolo. Al-Jazari fu il primo a ideare e realizzare dispositivi meccanici controllati da vari sistemi idraulici, come orologi ad acqua, fontane musicali, automi umanoidi e animali, e persino una banda di musicisti robotica.

Al-Jazari fu anche il primo a scrivere un manuale dettagliato su come costruire queste macchine, . nei suoi scritti, che sonk considerati una delle opere più importanti dell’ingegneria antica, Al-Jazari descrisse con precisione ogni dettaglio delle sue creazioni, fornendo disegni, schemi, misure e istruzioni passo-passo. Grazie a questa chiarezza e completezza, molti artigiani e scienziati successivi furono in grado di riprodurre e migliorare le sue invenzioni, che furono precursori dei robot moderni.

 

Tra le macchine più sorprendenti di Al-Jazari, vi fu il primo robot umanoide programmabile, che realizzò nel 1206. Si trattava di un servo meccanico che poteva versare dell’acqua o del vino in una coppa, a seconda della posizione di una leva. Il servo era in grado di eseguire diverse azioni, come muovere la testa, le braccia e le gambe, e persino parlare. Questo robot fu una dimostrazione pratica del concetto di automazione, che sarebbe stato sviluppato solo secoli dopo.

Al-Jazari fu un genio medievale che anticipò di molto la moderna robotica, ma la sua opera fu a lungo dimenticata o trascurata dal mondo occidentale. Solo negli ultimi decenni, grazie agli studi di storici e ingegneri, il suo contributo è stato riconosciuto e apprezzato. Oggi, le sue macchine sono esposte in diversi musei e sono fonte di ispirazione per gli appassionati e i professionisti della robotica.

La genialità del Quoziente intellettivo!

Ultimamente si parla tanto (forse troppo) di intelligenza artificiale che ormai passa in secondo piano quella umana! Come la AI è ancora semisconosciuta e dà adito a migliaia di teorie spesso superficiali o approssimative, così anche la mente umana è oggetto di speculazioni e luoghi comuni difficili da analizzare e confutare perché ormai insiti nella cultura di massa.

Nella descrizione dell’intelligenza di una persona, spesso si fa riferimento al quoziente intellettivo (QI) dei geni del passato, come Leonardo Da Vinci, Isaac Newton e Albert Einstein. Tuttavia, questi punteggi sono solo stime, perché questi scienziati non hanno mai svolto un test del QI. L’utilità del test del QI come strumento di misurazione dell’intelligenza è da tempo oggetto di discussione e studio, poiché presenta limiti e rischi.

Uno dei principali limiti del test del QI è la sua attendibilità limitata al di fuori dei punteggi vicini alla mediana della popolazione. I punteggi distanti da questa mediana possono essere influenzati da variabili fuorvianti, rendendo un punteggio basso non un criterio sufficiente per diagnosticare una disabilità intellettiva e un punteggio alto non un indicatore di genialità. Pertanto, attribuire punteggi stratosferici a grandi scienziati del passato è insensato.

Uno studio condotto da Terman, che valutò diverse persone, dimostrò che nessuno di loro si rivelò un genio come Freud o Piaget. Inoltre, molte persone dello studio di Terman non riuscirono a ottenere una laurea o un lavoro di alto livello. Inoltre, alcune donne non ottennero successi nonostante avessero un QI superiore a 180. Questi risultati mettono in dubbio l’ipotesi che un alto QI sia indicativo di genialità.

Alcuni partecipanti scartati dallo studio di Terman, come Luis Walter Álvarez e William Shockley, alla fine hanno avuto successo come fisici e sono stati premiati con il Nobel per la Fisica. Altri scartati, come Yehudi Menuhin e Isaac Stern, sono diventati grandi violinisti. Questi esempi dimostrano che il successo e la genialità non sono necessariamente correlati al QI.

Inoltre, i risultati del test del QI possono variare a seconda del test utilizzato e del momento in cui viene svolto. Pertanto, ottenere un punteggio significativo su un determinato test può non essere rappresentativo della vera intelligenza di una persona.

Dunque, sebbene il test del QI sia uno strumento utile per valutare l’intelligenza media della popolazione, presenta limiti e non dovrebbe essere considerato l’unico indicatore di genialità. L’attribuzione di punteggi stratosferici a grandi geni del passato è insensata, e l’estrema variabilità dei risultati dimostra la limitatezza del test del QI negli estremi.

Io, Leonardo: la firma di Leonardo Da Vinci ora è un marchio registrato

Una partnership importante quella annunciata tra la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e la IBC di Lugano. L’accordo è stato fortemente voluto dalle due realtà per divulgare la firma autentica di Leonardo Da Vinci rinvenuta alla pagina 1054 del Codice Atlantico e il grande patrimonio della Pinacoteca.

Elisabetta Treggiari, CEO di IBC Lugano ha dichiarato:

“I disegni di Leonardo sono delle vere e proprie opere d’arte e la sua firma stessa è un’opera d’arte, un disegno, una linea fluida, moderna ed elegante, un segno di autentico design. Sarà un elemento prezioso per le aziende che sapranno leggere e interpretare questa espressione di Leonardo per caratterizzare e rendere uniche le loro collezioni. E’ incredibile anche la modernità del design che si evince in una firma del 1478″.

Leonardo è il primo designer italiano in assoluto, da sempre in anticipo sui tempi. Non solo ha inventato nuove cose, ma ha anche ideato concetti e progetti che l’umanità ha impiegato secoli per implementare e sviluppare, un visionario che ha unito arte e scienza alla perfezione, il primo designer moderno di tutti i tempi, il vero antesignano dei designer italiani. Autorizzare la concessione in licenza del segno “Io, Leonardo” significa autorizzare la realizzazione di collezioni ispirate a Leonardo, al suo stile e genio e renderle preziose, uniche ed esclusive. “Io, Leonardo” è oggi un Marchio registrato e potrà essere usato solo con l’autorizzazione della Biblioteca Ambrosiana e solo per realizzare oggetti di indubbio prestigio e bellezza, che siano manifesto ed espressione della grandezza di Leonardo.

“Queste collezioni raggiungeranno direttamente le case e la vita di tutti i giorni delle persone che amano il design, la cultura, la bellezza, l’arte, ed è questo il nostro obiettivo”.

Le aziende licenziatarie avranno a disposizione non solo la cifra “Io, Leonardo”, ma anche l’ispirazione dei disegni originali di Leonardo: oggetti, invenzioni, macchine, disegni di progetti e poi i disegni dei 60 solidi matematici del De Divina Proportione e i famosi nodi vinciani, i giochi di linee che si intrecciano senza fine e che sono il simbolo oggi dell’amore eterno e dell’infinito.

 “Io, Leonardo” è l’espressione della grandezza di Leonardo e il Collegio dei Dottori che governa la Biblioteca Ambrosiana ha deciso di registrare il segno per poter tutelare queste nuove collezioni da contraffazioni e usi non autorizzati a scopi commerciali. Per la prima volta un museo decide di registrare un’opera o una parte di un’opera in questo caso, per salvaguardare il suo patrimonio artistico, manifestando la volontà di diffonderlo ma anche di difenderlo da chi vorrebbe sfruttarlo in modo non consono all’importanza e al valore di quello che rappresenta. Ancora una volta, come fin dal 1607, la Biblioteca Ambrosiana si dimostra all’avanguardia nel mondo nel divulgare e promuovere la cultura con tutti gli strumenti disponibili del suo tempo, in ogni epoca, e sempre nel rispetto dei più alti principi morali.

 

Tratto e per approfondire: notizia24ore.blogspot.com/2023/05/io-leonardo-la-firma-di-leonardo-da.html.

Gianluca Falletta ospite al Malnisio Science Festival

Il Malnisio Science Festival – il festival friulano dedicato alla scienza – si sta affermando come uno degli appuntamenti dell’autunno.
Il 4 ottobre si inaugura la terza edizione, sempre nella splendida cornice della centrale Pitter a Montereale Valcellina (PN), per dare vita a un festival in cui la scienza è raccontata a voce, con gli interventi di 30 illustri relatori, con i sensi grazie agli esperimenti dei punti esperienziali, con gli occhi per i video e mostre e anche con … i fumetti.

Il filo conduttore 2019 sarà la “creatività nella scienza”, mentre resta intatta la formula fatta di oltre 30 conferenze gratuite, che si tengono nei giorni 5 e 6 ottobre in parallelo e si alternano ogni 45 minuti.  Una scienza per tutti, raccontata per far conoscere le più interessanti novità medicina, glaciologia, psicologia fisiologica, astrofisica, ingegneria chimica, nutraceutica, fumetti scientifici, farmacologia, robotica, comunicazione della scienza. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

E così, in questo weekend “creativo” sarà una continua scoperta passando dall’orologio che misura l’origine della vita agli effetti sul cervello delle pratiche meditative e contemplative, dal modo in cui si formano le connessioni nervose al viaggio alla scoperta dei neutrini, dai robot bio-ispirati, pensati poter lavorare a contatto con il corpo umano, all’uso del fumetto, potente strumento per divulgare la scienza. “Il format è fresco e piacevole, con tempi veloci e presentazioni vivaci. Ogni utente dovrà decidere chi e cosa seguire, perché in ogni istante ci saranno almeno due interventi che si svolgono contemporaneamente. È una soddisfazione vedere crescere ogni anno il festival, sia nei numeri del pubblico che nel numero dei partner scientifici e nei sostenitori.” – sottolineano Eleonora Gobbato, assessore nel Comune di Montereale Valcellina e Andrea Paroni, organizzatori del Malnisio Science Festival.

Ospite di domenica 6 Ottobre sarà Gianluca Falletta, creativo italiano specializzato in entertainment e amusement, concorrente nella stagione 2018-2019 di “Italia’s Got Talent”. Gianluca ha partecipato, come fondatore di Satyrnet, alla produzione del Festival del Fumetto di Romics, RomaComics & Games, Gaming e Cartoon Days e ora collabora con i principali festival italiani quali LuccaComics & Games, Milano Cartoomics e Napoli Comicon. Dopo “l’apprendistato” presso Filmmaster Events, una delle più importanti agenzie di eventi al mondo, Gianluca si occupa di creare ride e parchi di divertimento a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World e Luneur Park cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l’esigenza di offrire esperienze innovative e immersive per il pubblico. Gianluca è stato selezionato perchè artefice di un immaginario, destinato soprattutto ai più piccoli, che ha saputo veicolare messaggi positivi volti a valorizzare curiosità, estro e fantasia.

Lo speech di Gianluca Falletta, che è in programma alle ore 16.00 di domenica 6 Ottobre, avrà come tema “Come la cultura può trasformarsi in experience”. Il concetto alla base di questo intervento è l’edutainment. Una parola dai mille significati, spesso molto abusata, che descriverò come la possibilità di divulgare concetti scientifici, artistici, storici o antropologici immergendo, letteralmente, gli spettatori in un contesto digitale interattivo in cui ogni singolo tema di un’esposizione può essere esplorato, toccato, analizzato e vissuto in un’esperienza multimediale e multisensoriale. Questo modo innovativo di fare divulgazione consente alla cultura di “uscire” più facilmente dai luoghi a essa solitamente deputati, raggiungendo nuove locazioni: strutture industriali, spazi adibiti ad altre mansioni, ma anche luoghi destinati all’entertainment, come parchi divertimento, centri commerciali e programmi TV. Dopotutto, realizzare contenuti-tributo alla nascita dell’Universo, alla teoria dell’evoluzione di Darwin e alla figura di Leonardo Da Vinci in un talent Show televisivo è stato un azzardo mediatico che non solo ha emozionato milioni di telespettatori, ma aveva l’obiettivo di fornire loro un piccolo spunto per approfondire tematiche scientifiche e artistiche più ampie. Grazie alle experience digitali, alle exhibit e alle installazioni visuali interattive, ora, si può creare un legame più forte e diretto tra il divulgatore e il fruitore: una sintesi multimediale in cui entrare e toccare con mano i temi trattati.

Il programma completo su: https://www.malnisiosciencefestival.com/

Segreti e debolezze dei grandi geni

Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Oscar Wilde, ognuno di questi personaggi nasconde dei segreti insospettabili. Eccentricità, superstizioni, ipocondria, e molte altre stranezze umanizzano il volto di personaggi da sempre associati alla perfezione assoluta e a un intelletto sopraffino. Questo volume svela le piccole debolezze e le grandi manie di 100 geni della storia, rivelandone l’identità solo alla fine di ogni biografia. Quindi non solo un libro per scoprire i segreti più nascosti dei grandi geni, ma anche una sorta di gioco per misurare la propria conoscenza e stimolare l’intuito.
 

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