Star Wars: Episodio I – La minaccia Fantasma

Il 2024 sarà un anno di celebrazioni per Star Wars, poiché segnerà il 25º anniversario dell’uscita di uno dei film che ha segnato una svolta nella saga: Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma. Questo film è stato è il quarto film (primo, nella linea temporale) e ha fatto il suo debutto cinematografico il 19 maggio 1999, sedici anni dopo l’ultimo film della trilogia originale, Il ritorno dello Jedi. Diretto da George Lucas, che ha anche scritto la sceneggiatura, il film è stato un grande evento per i fan della saga e ha introdotto una nuova generazione di personaggi e una magia molto apprezzata dalle persone.

Il cast del film includeva attori del calibro di Liam Neeson, Ewan McGregor, Natalie Portman, Jake Lloyd e molti altri. La trama seguiva le avventure del maestro Jedi Qui-Gon Jinn e del suo apprendista Obi-Wan Kenobi, mentre cercavano di proteggere la regina Amidala in un pericoloso viaggio attraverso la galassia.

Ma il film ha anche introdotto uno dei personaggi più iconici della saga: il giovane Anakin Skywalker, interpretato da Jake Lloyd. Anakin era un umile schiavo su Tatooine con un’incredibile sensibilità alla Forza, ma ancora lontano dall’essere avviato al cammino dei Jedi.

Star Wars Ep I in 3D la minaccia fantasma Trailer Italiano

Le relazioni sono tese tra la Federazione dei Mercanti ed il pianeta di Naboo. Il Senato , decide di inviare come ambasciatori il Maestro Jedi Qui-Gon Jinn ed il suo allievo Obi-Wan Kenobi, ormai giunto alla fine dell’addestramento, dalla giovane regina del pianeta, Amidala, in modo da scongiurare una eventuale guerra. Purtroppo, i negoziati di pace non hanno luogo perché i rappresentanti della Federazione, consigliati dal perfido Darth Sidious, decidono di eliminare i due Jedi, i quali riescono tuttavia a fuggire sfuttando una delle navi da sbarco della federazione. Sul pianeta i due Jedi hanno uno strano incontro con un idigeno, Jar Jar che quida gli eroi nella citta’ sottomarina dei Gungan. Nel frattempo, i droidi da combattimento della Federazione sbarcano sul pianeta e catturano la Regina, che pero’ grazie all’aiuto di Qui-Gon ed Obi-Wan, scampati per miracolo ad un viaggio sottomarino, riece a fuggire con la sua nave per dirigersi a Coruscant, sede del governo centrale, per chiarire la sua posizione al senato. Prima di lasciare il pianeta per recarsi a Coruscant, Qui-Gon deve confrontarsi con Darth Maul, il terribile allievo di Darth Sidious.

Ma la nave stellare, essendo stata colpita proprio in fase di decollo, perde di energia. Qui Gon non ha altra scelta di porta la comitiva nel vicino pianeta di Tatooine per le doverose riparazioni alla nave. Qui i protagonisti incontrano un giovane schiavo, Anakin Skywalker, che li aiuta ad acquistare i pezzi di ricambio per la loro astronave vincendo una pod-race. La Forza e’ potente in lui e Qui-Gon si batte per ottenere la sua liberta’, desiderando di istruirlo. La comitiva giunge a Coruscant. Amidala, consigliata dal senatore Palpatine, chiede e ottiene una mozione di sfiducia verso l’attuale cancelliere. Intanto Anakin viene portato davanti al consiglio Jedi. Il capo di tale assemblea, il venerabile maestro Yoda, decide che il bambino non può essere indirizzato verso le vie della Forza, essendo titubante del futuro del ragazzo stesso.

Amidala, Jar Jar, due Jedi e il giovane Skywalker decidono di tornare su Naboo per porre fine personalmente all’assedio da parte della Federazione. Una volta tornata sul pianeta, la regina ottiene l’aiuto dei Gungan per combattere contro i droidi schierati dalla Federazione e riconquista il controllo di Naboo. I buffi anfibi organizzano una grande battaglia, e senza armi sofisticate hanno la meglio sulla DROIDE ARMATA. In questo scontro risulta fondamentale l’apporto di Anakin, che da solo distrugge l’astronave che controlla i droidi. Durante le battaglie, Qui-Gon e Obi-Wan devono scontrarsi con Darth Maul, il quale, dopo un epico scontro riesce ad uccidere il Maestro ma finisce per soccombere di fronte all’abilita’ del suo talentuoso allievo. In punto di morte, Qui-Gon chiede a Obi-Wan di occuparsi di Anakin e di indirizzarlo verso il Lato Luminoso della Forza, in modo da farne un valoroso Cavaliere Jedi.

Una delle cose che il film è stato più apprezzato dei fan era l’introduzione di personaggi iconici come Jar Jar Binks, il Gungan alieno ben intenzionato e invadente, e il maestro Jedi Qui-Gon Jinn, interpretato da Liam Neeson. Mentre Jar Jar Binks è stato criticato per l’essere troppo infantile e irritante, la performance di Neeson è stata ampiamente apprezzata.

Il film è stato pieno di effetti speciali e scene d’azione emozionanti, particolarmente quella dell’epica battaglia sui campi di battaglia di Naboo e la spettacolare corsa dei pod nell’arena di Tatooine. Inoltre, il duello finale tra Qui-Gon Jinn, Obi-Wan Kenobi e Darth Maul è stato uno dei momenti più memorabili del film, con la colonna sonora di John Williams che ha posto in evidenza l’intensità dell’azione. Tuttavia, il film non ha soddisfatto completamente le aspettative dei fan della saga, alcuni hanno criticato lo sviluppo del personaggio di Anakin, mentre altri ritenevano che Jar Jar Binks fosse troppo irksome. Inoltre, la presenza di CGI ovunque ha ricevuto alcune critiche per l’accantonamento dell’uso degli sfondi reali. Nonostante i suoi difetti, Star Wars: Episodio I – La minaccia Fantasma è stato un successo al botteghino, incassando $1,027 miliardi in tutto il mondo.

Nonostante abbia avuto colpi di scena e critiche, Star Wars: Episodio I – La minaccia Fantasma è comunque riuscito nell’intenzione di essere un film emozionante e divertente, con scene iconiche e memorabili e un nuovo cast di personaggi che hanno conquistato il cuore dei fan del franchise.

Buon viaggio Christopher Lee, il signore oscuro del cinema

Una brutta notizia per tutti gli appassionati di fantascienza e fantasy, è venuto a mancare il grande Christopher Lee. L’attore di origine italiana ( Christopher Frank Carandini Lee) si è spento a 93 anni domenica alle 8.30 del mattino, al Chelsea and Westminster Hospital di Londra, la notizia è stata diffura prima dal Telegraph e, purtroppo, confermata dal Guardian e dall’Hollywood Reporter. La notizia è stata diffusa solo oggi per motivi strettamente familiare. Dracula, Conte Dooku, Saruman, queste sono solo tre delle grandi interpretazioni dell’attore che conta ben 275 ruoli entrando di diritto nelle leggende del cinema.

L’attore, che aveva festeggiato lo scorso 27 maggio il suo 93simo compleannno, inizia la sua carriera cinematografica alla fine degli anni Quaranta, con film come Il mistero degli specchi (1948), di Terence Young, Amleto (1948), di Laurence Olivier, e Sarabanda tragica (1948), di Basil Dearden. Dieci anni dopo, s’impone come interprete principale degli horror della Hammer, insieme a Peter Cushing. Da La maschera di Frankenstein (1957) e Dracula il vampiro (1958), di Terence Fisher, a Il mistero di Sleepy Hollow (1999), di Tim Burton, Christopher Lee è stato mostro, vampiro e mummia. Christopher Lee ha un rapporto molto conflittuale con il personaggio che lo ha reso celebre, Dracula: in una masterclass di due ore tenuta a Trieste nel 2009, dove l’attore ha ripercorso la sua carriera, Lee non ha mai nominato il famoso vampiro. Il giorno seguente ha addirittura rifiutato di autografare un poster del film Dracula per un suo fan, firmando invece il restante materiale che gli veniva offerto.

Nella sua carriera ha interpretato il ruolo del diabolico Dr. Fu Manchu, quello di Sherlock Holmes, del fratello di Holmes, Mycroft, e persino di Henry Baskerville. Attore di notevole talento, è stato spesso nel cast di grandi produzioni europee e americane.

Dal 2001 interpreta il malvagio Saruman nella trilogia de “Il Signore degli anelli” di J.R.R. Tolkien, diretti da Peter Jackson e, successivamente in quella dello Hobbbit. E’ l’unico attore del cast ad aver conosciuto l’autore della saga letteraria.

Il 13 giugno 2009 è stato insignito del titolo di Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico (KBE). Nel 2001 era già stato nominato Commendatore dell’Ordine (CBE).

Il 15 marzo 2010 ha pubblicato un concept album symphonic metal dal titolo Charlemagne – By the Sword and the Cross assieme ad un’orchestra. Partecipa nel 2010 alla riregistrazione dell’album Battle Hymns del gruppo epic metal Manowar andando ad interpretare la voce narrante all’epoca rivestita da Orson Welles.

Negli anni più recenti ha interpretato il conte Dooku nella nuova trilogia di Guerre Stellari diventando un’icona per i fan mondiali della saga di George Lucas.

Lee è entrato nel Guinness dei primati come l’attore vivente più citato sugli schermi. Ha inoltre partecipato come voce narrante a più album della saga del gruppo musicale power metal neoclassico italiano Rhapsody of fire.

Hugo Cabret di Martin Scorsese

Martin Scorsese ha realizzato il suo primo film in 3D, Hugo Cabret, presentandolo con grande successo sia al Festival di New York sia, al festival del Cinema di Roma. Un successo meritatissimo secondo critica e pubblico non solo grazie alla storia, veramente intensa e bella, ma anche per la qualità della regia e pe ril 3D davvero bello e di superiore valore.

Parigi, 1931. Il dodicenne orfano Hugo Cabret vive in una stazione, custodendo un automa costruito dal padre che nasconde una storia magica. Nelle sue scorribande attraverso la città si imbatte nell’eccentrica Isabelle, che gli fa conoscere l’illusionista e pioniere del cinema Georges Melies (interpretato dal Premio Oscar Ben Kingsley), finendo risucchiato in una magica avventura.

George Melies è il geniale regista e illusionista francese della fine dell’ottocento, un personaggio fuori dal comune: se i Fratelli Lumière hanno inventato il cinema George Mèlies ha inventato come fare cinema introducendo e sperimentando numerose novità tecniche e narrative.A lui è attribuita l’invenzione del cinema di finzione (che filma mondi “diversi dalla realtà”) e di numerose tecniche cinematografiche, in particolare del montaggio, la caratteristica più peculiare del nascente linguaggio cinematografico. È universalmente riconosciuto come il “padre” degli effetti speciali.

Tratto da “La straordinaria invenzione di Hugo Cabret” di Brian Selznick, autore della sceneggiatura de l’Ultimo samurai, il film di Scorsese, con le scenografie di Dante Ferretti, ha vinto ben cinque Premi Oscar nel 2012: un’opera che è la dimostrazione tangibile di cosa si può fare quando il 3D non è mero mezzo per nascondere le scelte infelici della sceneggiatura o l’inettitudine di attori e registi.

Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith

Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith è uno dei film più iconici e amati della serie di Star Wars, diretto da George Lucas. Il film è stato rilasciato nel 2005 come il terzo e conclusivo episodio della trilogia prequel e costituisce l’anello di congiunzione tra la nuova trilogia (episodi I, II e III) e la trilogia originale (episodi IV, V e VI), chiudendo la storia iniziata ventotto anni prima: è l’episodio in cui lo Jedi Anakin Skywalker abbraccia il Lato Oscuro della Forza diventando così il malvagio Dart Fener. Lucas aveva da tempo dichiarato come questo sarebbe stato, dopo i due prequel dedicati ad un pubblico più giovane, l’episodio più cupo e, in qualche modo, più violento dell’intera saga.

Il film fu presentato, fuori concorso, al 58° Festival di Cannes, il 15 maggio 2005, per poi essere distribuito nelle sale negli USA e nel resto del mondo a partire da mercoledì 19 maggio 2005 in Italia il film è uscito nelle sale il 20 maggio 2005 con anteprima nazionale il 19 maggio. La vendetta dei Sith è uno dei maggiori incassi nella storia del cinema, classificandosi quindicesimo, mentre è secondo nella lista dei film della saga, dietro soltanto a La minaccia fantasma. Il film è considerato da molti superiore ai primi due prequel, anche per il modo in cui si riallaccia senza sfasature al primo, originale episodio, Una nuova speranza.

Le guerre dei cloni, tra le truppe della repubblica ed i ribelli separatisti, a tre anni dal loro inizio, sono in pieno svolgimento. La galassia è bruciata dal suo fuoco devastatore, e l’influenza del Lato Oscuro della forza si è diffusa ovunque. Il generale separatista Grievous ha colpito al cuore la Repubblica rapendo il Cancelliere repubblicano Palpatine, che governa sulla Galassia da oltre dieci anni. Creatura massacrata in battaglia molto tempo prima, recuperata dal conte Dooku e da lui dotata di arti ed organi artificiali, Grievous divenne un temibile essere cibernetico, metà alieno e metà cyborg, addestrato nell’uso della spada laser. Egli risponde direttamente agli ordini del fantomatico Darth Sidious. Nessuno sa, però, che Palpatine e Darth Sidious sono la stessa persona e che tutta la guerra dei cloni, compreso il “finto” rapimento, è volta a creare una situazione di disordine e caos per permettere al Cancelliere di acquisire sempre più potere raggiungendo così il suo vero scopo, fondare un Impero Galattico. Ignaro di ciò, Obi-Wan Kenobi, diventato generale come tanti altri Jedi, organizza insieme ad Anakin, ormai diventato quasi un fratello per lui, una spedizione spaziale per salvare il Cancelliere. Nel frattempo la battaglia infuria sui cieli di Coruscant. Penetrati nella nave ammiraglia dei separatisti, i due Jedi raggiungono il prigioniero Palpatine, affrontando il conte Dooku. Dopo aver messo fuori gioco Obi-Wan, Dooku si scaglia su Anakin, ma costui, tentato nuovamente dal Lato Oscuro, lo sconfigge e, spronato dagli incitamenti del Cancelliere, gli taglia la testa vendicandosi della gravissima ferita che il Conte gli aveva recato.

Dopo la morte di Dooku e la vittoria dell’esercito dei cloni repubblicani nei cieli di Coruscant, il comando dei separatisti viene assunto dal Generale Grievous. Purtroppo l’Invisible Hand, la nave comandata da Grievous, ha subito diversi attacchi e sta per precipitare verso il pianeta. Il Generale approfitta dello stato d’allarme e scappa attraverso i gusci di salvataggio, non lasciando via d’uscita per gli altri. Anakin prende il controllo della nave e, con un brusco atterraggio d’emergenza, riesce a salvare Obi-Wan e Palpatine. Liberato il Cancelliere, il Consiglio degli Jedi ora deve preoccuparsi di stanare gli ultimi avanzi dei separatisti. Anakin, al ritorno dalla missione, incontra Padmé, che ha sposato in segreto tre anni prima, e lei gli comunica di essere in attesa di un bambino. Dopo la liberazione, la condotta di Palpatine desta una viva preoccupazione nel Consiglio degli Jedi: i suoi poteri decisionali aumentano a dismisura, divenendo addirittura perman
enti. ? evidente che le pur straordinarie capacità di Palpatine di annebbiare le menti dei Jedi sono infine giunte a un limite ed è per questo che egli nomina il fidato amico Anakin quale suo personale rappresentante presso il Consiglio. Lo scetticismo del Consiglio nei confronti di Anakin, giudicato troppo giovane per farne parte, contribuirà ad allontanare il giovane Skywalker dai Jedi e a porlo sempre più sotto l’ala protettiva del Cancelliere.

Tuttavia, il Consiglio sembra capire la situazione che si va delineando e la mossa dei Jedi, infatti, non si fa attendere: Obi Wan, per ordine di Yoda, incarica Anakin di tenere sotto controllo il Cancelliere. Se questi non rimetterà i poteri speciali alla fine della guerra civile, dovrà essere deposto dalla carica di statista.Mentre Obi Wan si dirige verso Utapau, dove i cloni hanno localizzato il rifugio personale di Grievous e Yoda va verso Kashyyyk per combattere a fianco dei suoi compagni Wookiee, il fascino di Palpatine inizia ad esercitare un’influenza sempre più forte su Anakin Skywalker. L’idea di tradire un amico e un benefattore come Palpatine appare al giovane Jedi come vile e meschina. Il Cancelliere percepisce il conflitto che dilania l’anima di Skywalker e al tempo stesso la forte paura di perdere Amidala, come, anni prima, aveva perduto l’amata madre Shmi. Decide quindi di agire per portare a sé Anakin Skywalker, colui che, secondo la Profezia, avrebbe dovuto riportare l’equilibrio nella Forza.

L’occasione è una serata all’Opera Galattica, organizzata per celebrare la vittoria nella battaglia di Coruscant. Il diabolico Sith spiega ad Anakin come lo scopo sia dei Jedi che dei Sith sia quello di raggiungere un sempre maggior potere: quello che stanno facendo i Jedi chiedendogli di spiarlo sarebbe infatti l’ultima mossa di un complesso piano volto a rimuoverlo dalla poltrona di Cancelliere al fine prendere il potere sulla Repubblica.Per attrarlo verso il Lato Oscuro decide quindi di raccontargli la storia di Darth Plagueis “il saggio” che, ossessionato dalle possibilità di arrivare all’immortalità, infine vi riuscì arrivando a conoscere alcuni dei più profondi e oscuri segreti della Forza, compreso il Lato Oscuro.Palpatine dice infine ad Anakin che l’apprendista di Plagueis uccise il suo Maestro mentre stava dormendo. La rivelazione finale arriva più tardi, quando Anakin si reca nello studio del Cancelliere per riferirgli dell’avvenuta uccisione di Grievous: il Cancelliere ha gettato la maschera, è l’Oscuro Signore dei Sith che tutti cercavano.

Fortemente confuso, Anakin va dal Maestro Windu, e gli comunica la clamorosa scoperta. Windu organizza una squadra di Jedi per arrestare Palpatine ma impedisce ad Anakin di unirsi a loro. Quest’ultimo, chiuso nella Sala del Consiglio, si ricorda delle parole dell’Oscuro Signore e, pur di non perdere l’amata Padmé, corre all’ufficio del Cancelliere per impedire che questi venga ucciso. Windu, assieme a Kit Fisto, Agen Kolar, e Saesee Tiin tentano di arrestare il Supremo Cancelliere Palpatine che, affermando di controllare già il Senato, ingaggia un duello per eliminare i Jedi. Fisto, Kolar, e Tiin vengono uccisi in breve mentre Windu riesce a resistere ai potenti attacchi del Sith e a stenderlo vicino alla finestra. Anakin, che ha ormai raggiunto il posto, è ancora fortemente indeciso su chi salvare, ma interviene a favore di Palpatine, credendo che gli Jedi volessero di fatto prendere il potere, e causa così la morte di Windu.

Rimasto sfigurato in seguito alla lotta, Palpatine inizia il giovane al Lato Oscuro, ribattezzandolo Dart Fener, e lo manda insieme ai cloni al Tempio Jedi con l’incarico di distruggere ogni singolo Jedi. Anakin ha ormai fatto la sua scelta: giura fedeltà al Signore Oscuro. Soltanto unendosi a lui avrebbe potuto salvare Amidala.Su Utapau, Obi Wan, una volta ucciso Grievous, viene a sua volta aggredito quasi fatalmente dai cloni, che per ordine di Palpatine hanno iniziato a massacrare gli Jedi per tutta la galassia, a seguito dell’Ordine 66, già pronto ad essere applicato da molto tempo. In una seduta speciale del Senato, Palpatine accusa gli Jedi di alto tradimento: secondo la sua ricostruzione uno di loro, Dooku, ha guidato la guerra civile appena terminata, e un altro, Windu, ha cercato di ucciderlo. Pertanto, essi dovranno pagare con la morte il prezzo del loro tradimento, giustificando così la diramazione dell’Ordine 66; in realtà è l’apice di una catena di eventi pianificata e orchestrata alla perfezione da Palpatine stesso in decine di anni. Nella stessa circostanza, si autoproclama Imperatore Galattico: sotto scroscianti applausi muore così la libertà della Galassia.Al Tempio Jedi, però, Obi-Wan si incontra con Yoda e, guardando le registrazioni, osservano con orrore gli omicidi di Anakin che non ha esitato a uccidere persino i piccoli padawan. Yoda decide dunque di andare personalmente ad affrontare l’Imperatore Palpatine, mentre Obi-Wan sarebbe andato incontro ad Anakin.Yoda va così incontro a Darth Sidious. I due si sfidano nel mezzo del senato, in quel momento vuoto, distruggendo ogni piattaforma, nelle quali sedevano i senatori. Quello che un tempo era un simbolo di libertà e democrazia è ormai solo un ammasso di rovine. Palpatine ha la meglio e Yoda si vede costretto a scappare.

Sul pianeta Mustafar, intanto, Anakin, sempre più corrotto dal Lato Oscuro, uccide i capi separatisti rimasti, incluso il viceré Nute Gunray. Poco dopo, viene raggiunto da Padmé che, sconvolta per l’accaduto, parla con lui, ma quando Anakin vede Obi-Wan sulla passerella dell’astronave, credendo la moglie l’avesse tradito, cerca di strangolarla con i poteri della forza.  Allora Obi Wan, vedendo il suo allievo tentare di uccidere la moglie, ingaggia con lui un duello feroce al cui termine Anakin perde le gambe ed un braccio, per poi bruciare a contatto con la lava incandescente che scorre sul pianeta, venendo carbonizzato.Salvato per miracolo dall’Imperatore Palpatine, Anakin viene operato d’urgenza, e nel suo corpo vengono impiantate protesi cibernetiche ad alta tecnologia. Stravolto più nell’anima che nel corpo, muta definitivamente il suo aspetto in Dart Fener.Sul letto di morte, Padmé Amidala mette al mondo due gemelli, dei quali sceglie i nomi: Luke e Leila. Bail, Yoda e Obi-Wan si riuniscono sulla Tantive IV e decidono sul da farsi riguardo i gemelli. I due piccoli, per volere di Yoda e Obi Wan vengono separati e condotti in luoghi dove i due Sith non percepiranno la loro presenza. Yoda si esilierà su Dagobah in quanto ha fallito la missione e Obi-Wan porterà il piccolo Luke su Tatooine, dagli zii, mentre si allenerà per mettersi in contatto con il defunto maestro Qui-Gon Jinn e imparare a diventare un tutt’uno con la Forza. Leila verrà invece affidata al Senatore Organa e alla moglie, che da tempo desiderava una figlia, su Alderaan. Alla fine il senatore Organa ordina al capitano Raymus Antilles di fare cancellare la memoria al droide protocollare C-3PO.

La vendetta dei Sith ha spinto la saga di Star Wars a nuove vette in termini di azione e dramma, ma anche di temi complessi. Il film ha portato la serie a culmine perfetto della caduta di Anakin Skywalker, che perde la sua buona reputazione e la sua lealtà ai Jedi in favore del proprio egoismo e della sua sete di potere. La performance di Hayden Christensen come Anakin Skywalker ha suscitato molte critiche, ma ha anche portato la serie a nuovi livelli di complessità e profondità. Inoltre, il film ha espresso un forte messaggio sui pericoli del potere assoluto e della corruzione, mentre la strenua difesa del Senato della Repubblica da parte dei Sith ha suscitato molte riflessioni sui rischi dell’hacktivism e della sicurezza informatica. In conclusione, Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith è uno dei film più importanti e influenti della serie di Star Wars e della cinematografia. Ha portato la serie ad un culmine quasi perfetto, non solo nell’azione, ma anche nella trama e nella complessità dei temi. Sebbene abbia avuto alcune critiche, la vendetta dei Sith è sicuramente uno dei punti di forza della saga di Star Wars.

Star Wars: Episodio II – L’attacco dei Cloni

“Star Wars: Episodio II – L’attacco dei Cloni” è stato uno dei film più attesi del 2002. Diretto da George Lucas, questo secondo episodio della nuova trilogia racconta la storia che ha portato all’inizio della Guerra dei Cloni, il conflitto che ha scosso tutta la galassia.

E’ un periodo difficile per la Repubblica, alcuni sistemi si stanno staccando stanchi di sopportare le rigide regole diplomatiche e il continuo intervento dei Cavalieri Jedi nei loro affari. Questi separatisti sono guidati dal misterioso conte Dooku, il maestro Jedi di Qui Gon, che ha deciso di abbandonare l’uso della Forza per dedicarsi alle questioni politiche. Per paura di un’invasione il senato della repubblica cerca di approvare la nascita di un potente esercito per dare aiuto ai Jedi in battaglia. Ma i senatori Bail Organa e Padme Naberrie (ex regina di Naboo) cercano di opporsi per non scatenare una guerra civile. La stessa Padme, sempre accompagnata dal fido R2D2, decide di recarsi a Coruscant per votare contro questa delibera ma viene attaccata da un misterioso assalitore.

Palpatine decide di dare alla giovane senatrice due speciali guardie del corpo, il maestro Jedi Obi-Wan Kenobi ed il suo padawan Anakin Skywalker, vecchi amici della stessa Padme. I due riescono ben presto ad identificare l’assalitore nella persona di Zam Wessel, una cacciatrice di taglie mutaforme. Ma proprio mentre i due Jedi cercano di interrogarla entra in scena il suo complice, uccide Zam e scappa velocemente. Mentre Anakin scorta Padme alla natia Naboo, dove la senatrice potrà rimanere al sicuro, Obi-Wan scopre da alcuni indizi lasciati dal cacciatore, che il suo equipaggiamento proviene da un pianeta sconosciuto, Camino e decide di recarvisi. Giunto sul posto scopre che gli abitanti di Camino stanno costruendo un esercito di cloni per la repubblica da un uomo di nome Jango Feet, il Jedi non ha difficoltà ad identificare questo personaggio come il misterioso complice e assassino di Zam. Obi-Wan contatta il maestro Yoda, che rimane sconcertato ed incredulo sulla costruzione di questo esercito, non campendo chi possa avere ordinato ai clonatori la sua creazione, e consiglia al Jedi di catturare Feet ed interrogarlo. Ma il cacciatore di taglie e il suo giovane figlio Boba sfuggono dopo un epica battaglia al maestro Kenobi e si rifugiano in un pianeta di nome Geonosis. Intanto su Naboo tra Anakin e Padme nasce un sentimento particolare che conquista immediatamente il cuore dei due giovani. Ma Anakin in sogno scopre che su madre sta soffrendo e decide di recarsi con la sua amata sul pianeta Tatooine per rivedere la madre. Arrivati sul pianeta vengono accolti dai vecchi amici Watto e il droide C3-PO, Anakin scopre che la madre si è sposata con un certo Lars ma è stata catturata da circa un mese dai predoni Tusken. Anakin si reca di gran carriera con la sua moto-scooter dai predoni, abbraccia per l’ultima volta la madre che spira fra sue braccia e in impeto d’ira stermina i predoni di Tatooine.

Intanto Obi-Wan scopre che su Geoinosis, la federazione dei Mercanti ed i separatisti stanno costruendo un enorme esercito di droidi per portare un attacco alla repubblica, manda un messaggio ad Anakin e al consiglio Jedi per avvertigli del problema e per chiedere soccorsi, ma proprio prima che riesca a fuggire viene catturato dal Conte Dooku,.  Il vecchio Jedi gli propone a Obi-Wan di unirsi a lui per scongiurare il pericolo che il signore dei Sith, Darth Sidious, prenda il controllo sul senato, il giovane jedi non accetta credendo che Dooku stesse mentendo. Su Coruscant, la capitale, si decide quindi che è opportuno utilizzare l’esercito dei Cloni creato su Camino per difendersi dall’aggressione dei separatisti e vengono dati al cancelliere Palpatine pieni poteri speciali.

Intanto, Anakin su Naboo è come impazzito per la morte della madre,  ma quando riceve il messaggio del maestro corre in suo aiuto su Geonosis. Padme e Anakin però non hanno più fortuna di Obi-Wan e vengono anch’essi catturati. Tutto questo mente i droidi R2 e C3Po danno veramente spettacolo con una serie di gag spassosissime nelle quali C3Po, fatto a pezzi  viene trasformato in due droidi da combattimento della federazione. Padme ed Anakin vengono condannati all’Arena, durante il tragitto, la senatrice, sicura dell’imminente morte, rivela il suo amore per il giovane Padawan porgendoli un ultimo (almeno secondo lei) appassionante bacio. Nell’arena i due vengono incatenati insieme ad Obi-Wan, che in tono sarcastico ringrazia il suo discepolo di essere giunto in suo soccorso. Vengono introdotte nell’arena 3 mostruose creature, ma con infinita scaltrezza i tre eroi riescono non solo a liberarsi, ma anche ad vere la meglio suoi mostri. Intervengono allora decine di droidi da combattimento, per porre fine alla vita dei tre protagonisti. Ma in quel momento, il consiglio Jedi imbocca nell’arena per salvare i tre malcapitati. La battaglia è ardua e cruenta, molti Jedi muoiono ma con loro anche il cacciatore Jango Feet, trafitto dalla lama viola del maestro Windu. Ma 20 Jedi, se pur potenti non possono competere contro  l’intero esercito della federazione. Proprio quando il Conte Dooku chiede la resa ai Windu, ecco che interviene Yoda con il neonato esercito della repubblica e dar man forte ai Jedi.

L’esercito dei droidi è in rotta e Dooku, salvati i piani dell’arma finale dei Geonosis (la Morte Nera !!!!!!!!!!!!!!!),  fugge verso il suo hangar per scappare dal pianeta. Obi-Wan e Anakin lo inseguono e una volta raggiuntolo lo sfidano con risultanti davvero pessimi, il vecchio conte ha acquisito i poteri dei Sith e la sua lama brilla di colore rosso. Kenobi giace ferito a terra, accanto a lui il suo discepolo Anakin al quale è stato mozzato un braccio. Dooku sta per partire, quando sopraggiunge lo stesso Yoda che era stato a suo tempo suo maestro. I due iniziano a combattere in uno scontro tra l’epico e l’impossibile, ma il conte con un astuto quanto bieco stratagemma distrae Yoda e riesce a fuggire, rintanandosi a Coruscant nella reggia del suo nuovo maestro Darth Sidious. Mentre il Consiglio Jedi si riunisce per decidere come affrontare questo ritorno massiccio del Lato Oscuro nella Galassia, a Naboo, Padme e Anakin, con un braccio nuovo di zecca, coronano il loro sogno d’amore e si sposano con i due droidi R2 e C3 Po (ritornato integro) come testimoni.

L’episodio II è stato un punto di svolta per la saga di Star Wars. Ha introdotto il personaggio di Dooku e dato maggiori approfondimenti sui personaggi di Anakin e Amidala. Il film ha anche presentato il personaggio di Jango Fett, l’originale possessore dell’armatura del famoso Boba Fett. “Star Wars: Episodio II – L’attacco dei Cloni” è stato apprezzato per la sua storia più complessa e per i miglioramenti apportati alla tecnologia digitale. Sebbene non sia stato accolto calorosamente dalla critica, il film ha continuato il successo della saga di Star Wars e ha preparato il terreno per il culmine della trilogia con “Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith“.

La Compagnia dell’Anello

Pochi film negli ultimi anni hanno creato un’atmosfera di fibrillante attesa come La compagnia dell’anello, atto primo della trilogia de Il signore degli anelli diretta da Peter Jackson e interpretato da Elijah Wood, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Liv Tyler, Cate Blanchett, Ian Holm, Sean Bean, Christopher Lee. L’attesa è dovuta all’indiscusso valore della fonte letteraria, ovvero l’omonimo romanzo di John R.R. Tolkien divenuto, dalla sua pubblicazione (1954-55), testo di culto e libro per antonomasia del genere fantasy. La traslazione cinematografica del regista neozelandese ha l’indiscutibile merito di proiettarci senza sforzo apparente nell’arduo territorio del meraviglioso, direttamente all’interno del mito, con un sostanziale aiuto di effetti speciali ipertecnologici ma non invasivi ai fini della storia.

Il prologo narra come Sauron, re di Mordor, forgiò diciannove anelli magici per farne dono ai signori della Terra di Mezzo, tenendo per sé l’Unico, ovvero l’anello in grado di controllarli tutti, capace di dare il potere assoluto a chi lo porta. Il malvagio signore di Mordor tentò di portare le tenebre del suo regno nel mondo, ma fu sconfitto inaspettatamente da Isidur, che gli mozzò il dito con l’anello scemando il suo potere: il re degli uomini non riuscì a distruggere l’anello scagliandolo nel vulcano del monte Fato, lasciando al grande nemico una possibilità di riconquistare il potere. La trama prende avvio nella Contea degli hobbit con i festeggiamenti per il compleanno di Bilbo Baggins, l’ultimo tra i possessori dell’anello, che parte in viaggio e lascia il gioiello in eredità al giovane parente Frodo Baggins. Quest’ultimo scoprirà la natura dell’anello dal mago Gandalf, che lo avviserà del terribile pericolo che incombe su di lui, perché Sauron sta riorganizzando le sue sinistre armate ed è in cerca del monile perduto. Intorno a Frodo, eletto portatore dell’Unico, si formerà così la Compagnia dell’anello, composta dei vari esponenti della Terra di Mezzo: i tre hobbit Sam, Pipino e Merry, il mago Gandalf, il nano Gimli, l’arciere elfico Legolas, gli uomini Bormir e Aragorn, cavaliere ramingo, discendente di Isidur ed erede al regno di Gondor.

La compagnia dell’anello procede tra fughe serrate per le sterminate miniere di Moria, agguati nei picchi nevosi, una sosta nella spettacolare città degli Elfi, sanguinosi combattimenti, atti d’eroismo ed amicizia, e gli inevitabili momenti di confusione generati dal nefasto influsso dell’anello all’interno della stessa Compagnia.

Peter Jackson è riuscito nella ciclopica impresa ricreando nel dettaglio il complesso universo tolkieniano: la grande intuizione dello scrittore britannico era stata infatti quella di ambientare la sua sterminata saga in uno scenario creato ad hoc e studiato nei minimi particolari, ovvero la fabulistica Terra di Mezzo, non luogo fantastico all’interno del quale il lettore aveva l’impressione di perdersi – Tolkien aveva addirittura coniato un idioma elfico per amplificare il realismo del meraviglioso, dettaglio peraltro felicemente ripreso da Jackson -. Lo stesso effetto è all’opera anche nel primo tassello della trilogia de Il signore degli anelli, una lunga, fantastica e divertente avventura che procede a gran ritmo per quasi tre ore, interpretata da un cast perfettamente in parte e che promette nuove emozioni nella seconda e terza parte della saga filmica (Le due torri e Il ritorno del re), per le quali il countdown è già cominciato. Il film di Columbus è puro (magico) intrattenimento, La compagnia dell’anello, nonostante l’annesso carico di merchandising, si muove dalle parti del mito.

Il Signore degli Anelli: curiosità dalla Terra di Mezzo

Il Signore degli Anelli, in originale The Lord of the Rings, è una trilogia cinematografica fantasy del regista neozelandese Peter Jackson, basata sull’omonimo romanzo scritto da John Ronald Reuel Tolkien. Insieme a Ben-Hur e Titanic, Il Ritorno del Re è il film premiato con il maggior numero di premi Oscar, 11, e complessivamente la saga è la più vittoriosa della storia: 17 statuette. Questa serie di film è celebre per l’estremo realismo degli effetti speciali, realizzati dalla società neozelandese Weta, fondata da Peter Jackson.

Leggi tutto “Il Signore degli Anelli: curiosità dalla Terra di Mezzo”

Talos: L’ombra del Faraone

 

Migliaia di anni fa sotto la sabbia dell’antico Egitto un Principe fu sepolto in un luogo segreto e la sua tomba sigillata in eterno perché nessun uomo dovesse più subire le sue crudeltà. Centinaia di anni dopo, siamo nel 1948, Sir Richard Turkel (Christopher Lee) a capo di una spedizione archeologica, scopre l’ingresso ad una sala sotterranea e segreta di una piramide. Qui un’ iscrizione mette in guardia i malintenzionati che intendano aprire la tomba di Talos, pena la morte. Ma Parson, l’avido socio di Turkel, incurante dell’avvertimento, viola l’interdizione e risveglia la terribile forza malefica che, come promesso, uccide chiunque disturbi il suo sonno eterno. Prima di morire, Turkel riesce a far esplodere una mina provocando un gigantesco crollo che blocca l’ingresso al luogo occulto, per sempre? No, ovvio. A distanza di mezzo secolo la nipote di Turkel, Sam, torna con un’altra spedizione nel luogo in cui il nonno ha perso la vita. Per aprire, senza saperlo, la via alla furia di Talos, che è sempre più devastante. Il suo obiettivo è guadagnare l’immortalità e ricongiungersi all’amata figlia del faraone che, secondo lui, si è reincarnata proprio in Sam…

Leggi tutto “Talos: L’ombra del Faraone”

Exit mobile version