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“The Monkey”: L’horror che porta l’angoscia di Stephen King al grande schermo

Il 2025 si preannuncia un anno da brivido per gli appassionati di horror psicologico. The Monkey, diretto da Oz Perkins, è pronto a invadere il grande schermo, portando con sé tutta l’inquietudine del racconto omonimo di Stephen King. Se il nome del maestro del brivido non è già abbastanza di richiamo, l’adattamento di questo racconto si preannuncia come una delle esperienze più agghiaccianti del genere. Già il titolo – The Monkey – fa presagire qualcosa di sinistro e oscuro, e questo film non deluderà le aspettative. Con una trama avvincente e un’atmosfera che promette di tenere gli spettatori col fiato sospeso, The Monkey segna il secondo adattamento cinematografico del racconto, dopo The Devil’s Gift di Kenneth J. Berton nel lontano 1984.

La storia di The Monkey è un mix perfetto di paura sovrannaturale e angoscia psicologica. I protagonisti sono Hal e Bill, due fratelli gemelli che nel passato sono legati a un evento tragico: la misteriosa scomparsa del loro padre, un marinaio mercantile. Durante una visita in soffitta, i due trovano un giocattolo appartenuto al padre, una scimmia meccanica con piatti che battono ogni volta che viene mossa. La scoperta è tutt’altro che banale, perché la scimmia è maledetta: ogni volta che i piatti suonano, qualcuno muore. Hal, fin da subito, è convinto che il giocattolo sia la causa della morte del loro padre e della catena di eventi che seguiranno. Ma la maledizione sembra non volerli lasciare in pace. Decidono di liberarsi della scimmia, ma il male torna a manifestarsi anni dopo, scatenando una serie di morti misteriose. Quando, ormai adulti, Hal e Bill si rendono conto che l’incubo non è finito, sono costretti a unire le forze per fermare definitivamente la maledizione che perseguita la loro famiglia. Il trailer del film è già un’anticipazione di ciò che ci aspetta, con una donna che pronuncia le parole “Tutti muoiono” e una scena scioccante in cui Hal estrae un dito umano dalla bocca della scimmia, chiedendo al fratello se va tutto bene. L’inquietudine è palpabile, e le scene rivelano la potenza di un male che non vuole essere fermato.

Un cast di talento per The Monkey

Il cast di The Monkey promette di essere una delle forze centrali del film. A partire da Theo James, che interpreta i gemelli Hal e Bill da adulti. Il suo volto è noto a molti grazie alla saga Divergent, ma anche alle serie The White Lotus e The Gentlemen. Al suo fianco troviamo Christian Convery nei panni di Hal e Bill da bambini, un giovane talento che ha già impressionato in Sweet Tooth e Sweet Girl. Ma non finisce qui: Elijah Wood, che tutti ricordano nel leggendario ruolo di Frodo ne Il Signore degli Anelli, porta la sua innata inquietudine in un personaggio misterioso. Anche Tatiana Maslany, protagonista di She-Hulk: Attorney at Law, si unisce al cast, aggiungendo un altro volto noto per i fan delle serie TV. Il film vede anche la partecipazione di Colin O’Brien, Rohan Campbell e Sarah Levy, che contribuiranno a creare un’atmosfera di crescente tensione e paura. Ogni attore sembra essere perfetto per il ruolo che ricopre, e non c’è dubbio che il loro talento aggiunga ulteriore valore a un progetto già carico di potenziale.

La regia di Oz Perkins, che ha già dimostrato la sua maestria con Gretel & Hansel e alcuni episodi di The Twilight Zone, sembra la scelta ideale per raccontare questa storia. Perkins è un esperto nel creare un’atmosfera tesa e psicologicamente disturbante, e The Monkey non farà eccezione. L’abilità del regista nel manipolare le emozioni degli spettatori sarà uno degli aspetti da tenere d’occhio.

La produzione e il lavoro dietro le quinte

La produzione di The Monkey è affidata a Atomic Monster Productions, la compagnia di James Wan, il regista dietro successi come The Conjuring, Saw e Insidious. Questo legame con Wan promette una fusione perfetta tra orrore psicologico e horror sovrannaturale. Le riprese del film sono state effettuate a Vancouver tra il 5 febbraio e il 22 marzo 2024, con un team che ha lavorato intensamente per portare sul grande schermo una storia tanto avvincente quanto terrificante. La sceneggiatura, scritta dallo stesso Perkins, è tratto dal celebre racconto di Stephen King, The Monkey, pubblicato per la prima volta nel 1980 sulla rivista Gallery e successivamente incluso nella raccolta Skeleton Crew del 1985.

The Monkey è atteso nei cinema statunitensi il 21 febbraio 2025, e le aspettative sono davvero alte. Gli appassionati di horror e i fan di Stephen King sono pronti a vedere una nuova interpretazione del suo racconto, che promette di essere tanto affascinante quanto terrificante. Il film mescola il sovrannaturale con il thriller psicologico, creando una storia che si sviluppa lentamente in un crescendo di paura e tensione. Gli spettatori si troveranno coinvolti in un’esperienza che va oltre il semplice spavento, esplorando la psicologia dei protagonisti mentre cercano di affrontare una maledizione che li ha perseguitati fin da bambini.

In conclusione, The Monkey è un film che unisce l’arte del raccontare storie terrificanti e il potere della mente umana nel fronteggiare il male. Con un cast straordinario, una regia esperta e la firma di Stephen King sulla sceneggiatura, il film si prepara a essere uno dei momenti più attesi del 2025 per tutti gli appassionati di horror. Chi è pronto a vivere il terrore che una scimmia maledetta può portare? Non resta che segnare sul calendario il 21 febbraio 2025, la data in cui l’incubo avrà inizio.

Elijah Wood protagonista al Gamics Cesena: dal 30 novembre al 1 dicembre 2024

Forte del successo della scorsa edizione, sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre 2024, Cesena Fiera si trasformerà nuovamente n un autentico paradiso per gli amanti del fumetto, dei videogiochi e della cultura pop. Il mitco Gamics Cesena, occuperà ben 16.000 metri quadrati di pura fantasia e intrattenimento, offrendo un’esperienza unica nel suo genere. Organizzato da Hidden Door S.r.l e Blue Raincoat S.r.l, con il patrocinio del Comune di Cesena, questo evento straordinario rappresenta un’importante opportunità per collezionisti e appassionati di esplorare le ultime novità e tendenze del settore.

Tra le star che parteciperanno all’evento, spicca Elijah Wood, uno degli attori più talentuosi della sua generazione. Con una carriera che vanta oltre 30 anni, Wood è noto per film iconici come Eternal Sunshine of the Spotless Mind e, sopratutto, per aver interpretato Frodo Baggins nella trilogia de Il Signore degli Anelli. Durante Gamics, i fan avranno l’opportunità di ottenere autografi e foto con lui, oltre a partecipare a un talk aperto, condotto da Mario Petillo. Non perdere l’occasione di incontrare questa icona del cinema!

Gamics Cesena offre molto di più che semplici stand di fumetti e gadget. I visitatori potranno scoprire un’area dedicata ai videogiochi di nuova generazione, insieme a una straordinaria sezione di retrogaming, che vanta ben 100 console vintage e oltre 100 cabinati da sala giochi. Per gli appassionati dei mattoncini, ci sarà un’area di oltre 2000 metri quadrati interamente dedicata, dove sarà possibile cimentarsi in attività creative e scoprire nuove costruzioni.

Non mancheranno anche eventi dal vivo, come il concerto di Cristina D’Avena, che si esibirà sabato 30 novembre. Questa icona delle sigle animate ha segnato l’infanzia di milioni di fan con le sue canzoni indimenticabili. Da Doraemon a Holly e Benji, Cristina incanterà il pubblico con uno show dal vivo che promette emozioni forti. Domenica 1 dicembre, il palco sarà riservato a Claudio Moneta, la voce italiana di Goku in Dragon Ball Super, nonché di altri celebri personaggi dei cartoni animati. Moneta, attore e doppiatore di grande esperienza, intratterrà il pubblico con aneddoti e curiosità sulla sua carriera. In aggiunta, il capitano Giorgio Vanni si esibirà con la sua band, i Figli di Goku, per un concerto che riproporrà i più grandi successi delle sigle animate.

I visitatori di Gamics Cesena potranno anche partecipare a gare di cosplay, dove talentuosi cosplayer di tutti i livelli mostreranno i loro costumi, con premi assegnati da una giuria d’eccezione. Inoltre, sono previsti workshop creativi e panel di discussione sulla TV dei ragazzi, rendendo l’evento un’ottima occasione per interagire e scoprire nuovi aspetti del mondo nerd. La sezione retro dei videogiochi sarà un must per i nostalgici, con cabinati arcade e retroconsole disponibili per il gioco libero. I partecipanti potranno rivivere i grandi classici degli anni ’80 e ’90, come Pac-Man, Metal Slug e Crash Bandicoot, senza la necessità di gettoni, per un divertimento senza limiti.

Con la sua combinazione di ospiti d’eccezione, eventi dal vivo e una vasta gamma di attività, Gamics Cesena si preannuncia come un weekend imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti, videogiochi e cultura pop. Che si tratti di collezionare gadget unici, incontrare i propri idoli o semplicemente godere dell’atmosfera vibrante dell’evento, Gamics è il luogo dove i sogni diventano realtà. Non perdere l’occasione di essere parte di questo straordinario evento a Cesena Fiera!

The Last Witch Hunter – L’ultimo cacciatore di streghe

Kaulder, ultimo discendente di un’antica stirpe di cacciatori di streghe, porta su di sé il peso di una maledizione, scagliata dalla Regina delle Streghe da lui uccisa, che lo ha condannato all’immortalità. L’uomo ha dovuto, così, sopportare la perdita dalla moglie e dalla figlia, ma la Regina ora è risorta ed è in cerca vendetta. Il fantasy si fonde con l’azione e un pizzico di horror in un film spettacolare che porta il protagonista di “Fast & Furious” a caccia di creature demoniache.

Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica

Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica (Dirk Gently’s Holistic Detective Agency) è una serie televisiva statunitense creata da Max Landis per BBC America e basata sull’omonimo personaggio della saga di romanzi Dirk Gently’s Holistic Detective Agency di Douglas Adams, già autore della Guida galattica per gli autostoppisti. Interpretata da Samuel Barnett nei panni del detective Dirk Gently e Elijah Wood nei panni del suo riluttante assistente Todd. Il trailer della serie ha debuttato al San Diego Comic Con 2016. La serie ha debuttato negli Stati Uniti d’America il 22 ottobre 2016 ed è stata rinnovata per una seconda stagione di 10 episodi il 21 novembre 2016, purtroppo il 19 dicembre 2017 BBC America ha cancellato la serie.

Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica è un thriller comico che segue le bizzarre avventure dell’eccentrico detective “olistico” Dirk Gently e del suo riluttante assistente Todd, mentre affrontano un grande e apparentemente insensato mistero, attraversando percorsi improbabili con uno stuolo di personaggi selvaggi e a volte pericolosi, mentre ogni episodio li porta sempre più vicini alla verità. Ho trovato la prima stagione carina, mi ha abbastanza tenuta incollata allo schermo e la scelta degli attori mi è piaciuta. Anche qui sono stupita dal fatto che la serie sia stata cancellata  dopo la seconda stagione, lasciando in sospeso molti elementi. Per quanto riguarda la seconda stagione sembra molto più fantasy della prima, Dirk per qualche oscuro motivo è più “spento” del solito, spaesato di fronte al caos che ha portato nella vita dell’amico Todd, mentre quello entusiasta è proprio Todd, anche se forse lo è solo perché più concentrato nella ricerca della redenzione nei confronti della sorella e tormentato da continui attacchi di pararibulite (la malattia immaginaria da cui è affetta anche Amanda).

Ci saranno bacchette magiche, collegamenti tra mondi lontani alla Once Upon a Time. Si apre, infatti, un universo magico parodia delle fiabe, con due famiglie – i nobili Dengdamor e i villici dai capelli rosa Trost – in conflitto tra loro. Non manca il perfido Mago (John Hannah).

Qui l’interrogativo è appunto come questo mondo debba fondersi con la nostra realtà, nel frattempo Todd è ancora alla ricerca della sorella fuggitiva Amanda (Hannah Marks), in fuga dall’Ala Nera assieme a Vogel (Osric Chau). Sembra davvero Once Upon a Time, coi personaggi che si trovano catapultati in mondi diversi e portali magici. La connessione si trova invece in un oscuro limbo.

Nella casa chiave di tutto (la casa dentro la casa), ci sono i disegni di un bambino, ricoperti da carta da parati, questi mostreranno il cielo di Wendimoor con una luna antropomorfa, e nella foresta troviamo strani e valorosi protagonisti, intelligenti e talvolta sanguinari. Nonostante calzamaglie, capelli  rosa e bottoni nelle barbe, mentre il mondo reale sembra confuso e pavido a tratti infantile. Susan Boreton (Amanda Walsh), sarà una improbabile villain assieme al Mago.

Casalinga frustrata frutto di una infanzia rovinata e quindi pessima adulta si impossessa di una bacchetta magica che  le consente sì di migliorare la sua vita ma più di ricondurla a quello che sognava nella sua infanzia. Altri personaggi imbranati sono i due ufficiali di polizia, lo sceriffo Sherlock Hobbs (Tyler Labine), e la sua vice Tina Tevetino (Izzie Steele), ex-tossica. Per i due è tutto un grande gioco, seguendo Dirk e la sua squadra nel mistero che affonda le radici nell’America rurale degli anni ’60.

La stravolta Bart invece dimostra di perso troppo presto il conforto dell’amicizia con Panto Trost (Christopher Russell), testimoniando il tragico tradimento di Ken (Mpho Koaho), che punta alla scalata ai vertici dell’Ala Nera.

Un paio di cose mi hanno fatto pensare anche a Donny Darko, poi vedrete perché e a Dark, coi fenomeni elettromagnetici. Mi sento di consigliarne la visione, per quanto assurda questa serie possa essere ha del potenziale, quindi guardatela! Peccato che la cancellazione ci abbia lasciato con un palmo di naso. Di nuovo.

Qualche dettaglio in più: Gently nasceva nel primo romanzo intitolato Dirk Gently, agenzia di investigazione olistica, pubblicato in patria nel 1987, il seguito, La lunga oscura pausa caffè dell’anima  è del 1988, mentre resta incompleto Il salmone del dubbio, a causa della morte dell’autore.

Nel 2010 la BBC Four ha fatto uscire il pilot cui seguono gli altri tre episodi nel 2012. Anche qui la serie venne cancellata. La sceneggiatura di questa serie non è un adattamento di nessuno dei romanzi, ma riprende personaggi e situazioni già apparsi nei libri e li intreccia in una nuova storia incentrata sul detective Dirk. Howard Overman ha chiarito come lui non abbia nemmeno tentato di adattare la storia vista nei libri, in quanto «impossibile da adattare, specialmente con i fondi della BBC Four».

 

 

La Compagnia dell’Anello

Pochi film negli ultimi anni hanno creato un’atmosfera di fibrillante attesa come La compagnia dell’anello, atto primo della trilogia de Il signore degli anelli diretta da Peter Jackson e interpretato da Elijah Wood, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Liv Tyler, Cate Blanchett, Ian Holm, Sean Bean, Christopher Lee. L’attesa è dovuta all’indiscusso valore della fonte letteraria, ovvero l’omonimo romanzo di John R.R. Tolkien divenuto, dalla sua pubblicazione (1954-55), testo di culto e libro per antonomasia del genere fantasy. La traslazione cinematografica del regista neozelandese ha l’indiscutibile merito di proiettarci senza sforzo apparente nell’arduo territorio del meraviglioso, direttamente all’interno del mito, con un sostanziale aiuto di effetti speciali ipertecnologici ma non invasivi ai fini della storia.

Il prologo narra come Sauron, re di Mordor, forgiò diciannove anelli magici per farne dono ai signori della Terra di Mezzo, tenendo per sé l’Unico, ovvero l’anello in grado di controllarli tutti, capace di dare il potere assoluto a chi lo porta. Il malvagio signore di Mordor tentò di portare le tenebre del suo regno nel mondo, ma fu sconfitto inaspettatamente da Isidur, che gli mozzò il dito con l’anello scemando il suo potere: il re degli uomini non riuscì a distruggere l’anello scagliandolo nel vulcano del monte Fato, lasciando al grande nemico una possibilità di riconquistare il potere. La trama prende avvio nella Contea degli hobbit con i festeggiamenti per il compleanno di Bilbo Baggins, l’ultimo tra i possessori dell’anello, che parte in viaggio e lascia il gioiello in eredità al giovane parente Frodo Baggins. Quest’ultimo scoprirà la natura dell’anello dal mago Gandalf, che lo avviserà del terribile pericolo che incombe su di lui, perché Sauron sta riorganizzando le sue sinistre armate ed è in cerca del monile perduto. Intorno a Frodo, eletto portatore dell’Unico, si formerà così la Compagnia dell’anello, composta dei vari esponenti della Terra di Mezzo: i tre hobbit Sam, Pipino e Merry, il mago Gandalf, il nano Gimli, l’arciere elfico Legolas, gli uomini Bormir e Aragorn, cavaliere ramingo, discendente di Isidur ed erede al regno di Gondor.

La compagnia dell’anello procede tra fughe serrate per le sterminate miniere di Moria, agguati nei picchi nevosi, una sosta nella spettacolare città degli Elfi, sanguinosi combattimenti, atti d’eroismo ed amicizia, e gli inevitabili momenti di confusione generati dal nefasto influsso dell’anello all’interno della stessa Compagnia.

Peter Jackson è riuscito nella ciclopica impresa ricreando nel dettaglio il complesso universo tolkieniano: la grande intuizione dello scrittore britannico era stata infatti quella di ambientare la sua sterminata saga in uno scenario creato ad hoc e studiato nei minimi particolari, ovvero la fabulistica Terra di Mezzo, non luogo fantastico all’interno del quale il lettore aveva l’impressione di perdersi – Tolkien aveva addirittura coniato un idioma elfico per amplificare il realismo del meraviglioso, dettaglio peraltro felicemente ripreso da Jackson -. Lo stesso effetto è all’opera anche nel primo tassello della trilogia de Il signore degli anelli, una lunga, fantastica e divertente avventura che procede a gran ritmo per quasi tre ore, interpretata da un cast perfettamente in parte e che promette nuove emozioni nella seconda e terza parte della saga filmica (Le due torri e Il ritorno del re), per le quali il countdown è già cominciato. Il film di Columbus è puro (magico) intrattenimento, La compagnia dell’anello, nonostante l’annesso carico di merchandising, si muove dalle parti del mito.

Il Signore degli Anelli: curiosità dalla Terra di Mezzo

Il Signore degli Anelli, in originale The Lord of the Rings, è una trilogia cinematografica fantasy del regista neozelandese Peter Jackson, basata sull’omonimo romanzo scritto da John Ronald Reuel Tolkien. Insieme a Ben-Hur e Titanic, Il Ritorno del Re è il film premiato con il maggior numero di premi Oscar, 11, e complessivamente la saga è la più vittoriosa della storia: 17 statuette. Questa serie di film è celebre per l’estremo realismo degli effetti speciali, realizzati dalla società neozelandese Weta, fondata da Peter Jackson.

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