Star Wars: Episodio I – La minaccia Fantasma

Il 2024 sarà un anno di celebrazioni per Star Wars, poiché segnerà il 25º anniversario dell’uscita di uno dei film che ha segnato una svolta nella saga: Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma. Questo film è stato è il quarto film (primo, nella linea temporale) e ha fatto il suo debutto cinematografico il 19 maggio 1999, sedici anni dopo l’ultimo film della trilogia originale, Il ritorno dello Jedi. Diretto da George Lucas, che ha anche scritto la sceneggiatura, il film è stato un grande evento per i fan della saga e ha introdotto una nuova generazione di personaggi e una magia molto apprezzata dalle persone.

Il cast del film includeva attori del calibro di Liam Neeson, Ewan McGregor, Natalie Portman, Jake Lloyd e molti altri. La trama seguiva le avventure del maestro Jedi Qui-Gon Jinn e del suo apprendista Obi-Wan Kenobi, mentre cercavano di proteggere la regina Amidala in un pericoloso viaggio attraverso la galassia.

Ma il film ha anche introdotto uno dei personaggi più iconici della saga: il giovane Anakin Skywalker, interpretato da Jake Lloyd. Anakin era un umile schiavo su Tatooine con un’incredibile sensibilità alla Forza, ma ancora lontano dall’essere avviato al cammino dei Jedi.

Star Wars Ep I in 3D la minaccia fantasma Trailer Italiano

Le relazioni sono tese tra la Federazione dei Mercanti ed il pianeta di Naboo. Il Senato , decide di inviare come ambasciatori il Maestro Jedi Qui-Gon Jinn ed il suo allievo Obi-Wan Kenobi, ormai giunto alla fine dell’addestramento, dalla giovane regina del pianeta, Amidala, in modo da scongiurare una eventuale guerra. Purtroppo, i negoziati di pace non hanno luogo perché i rappresentanti della Federazione, consigliati dal perfido Darth Sidious, decidono di eliminare i due Jedi, i quali riescono tuttavia a fuggire sfuttando una delle navi da sbarco della federazione. Sul pianeta i due Jedi hanno uno strano incontro con un idigeno, Jar Jar che quida gli eroi nella citta’ sottomarina dei Gungan. Nel frattempo, i droidi da combattimento della Federazione sbarcano sul pianeta e catturano la Regina, che pero’ grazie all’aiuto di Qui-Gon ed Obi-Wan, scampati per miracolo ad un viaggio sottomarino, riece a fuggire con la sua nave per dirigersi a Coruscant, sede del governo centrale, per chiarire la sua posizione al senato. Prima di lasciare il pianeta per recarsi a Coruscant, Qui-Gon deve confrontarsi con Darth Maul, il terribile allievo di Darth Sidious.

Ma la nave stellare, essendo stata colpita proprio in fase di decollo, perde di energia. Qui Gon non ha altra scelta di porta la comitiva nel vicino pianeta di Tatooine per le doverose riparazioni alla nave. Qui i protagonisti incontrano un giovane schiavo, Anakin Skywalker, che li aiuta ad acquistare i pezzi di ricambio per la loro astronave vincendo una pod-race. La Forza e’ potente in lui e Qui-Gon si batte per ottenere la sua liberta’, desiderando di istruirlo. La comitiva giunge a Coruscant. Amidala, consigliata dal senatore Palpatine, chiede e ottiene una mozione di sfiducia verso l’attuale cancelliere. Intanto Anakin viene portato davanti al consiglio Jedi. Il capo di tale assemblea, il venerabile maestro Yoda, decide che il bambino non può essere indirizzato verso le vie della Forza, essendo titubante del futuro del ragazzo stesso.

Amidala, Jar Jar, due Jedi e il giovane Skywalker decidono di tornare su Naboo per porre fine personalmente all’assedio da parte della Federazione. Una volta tornata sul pianeta, la regina ottiene l’aiuto dei Gungan per combattere contro i droidi schierati dalla Federazione e riconquista il controllo di Naboo. I buffi anfibi organizzano una grande battaglia, e senza armi sofisticate hanno la meglio sulla DROIDE ARMATA. In questo scontro risulta fondamentale l’apporto di Anakin, che da solo distrugge l’astronave che controlla i droidi. Durante le battaglie, Qui-Gon e Obi-Wan devono scontrarsi con Darth Maul, il quale, dopo un epico scontro riesce ad uccidere il Maestro ma finisce per soccombere di fronte all’abilita’ del suo talentuoso allievo. In punto di morte, Qui-Gon chiede a Obi-Wan di occuparsi di Anakin e di indirizzarlo verso il Lato Luminoso della Forza, in modo da farne un valoroso Cavaliere Jedi.

Una delle cose che il film è stato più apprezzato dei fan era l’introduzione di personaggi iconici come Jar Jar Binks, il Gungan alieno ben intenzionato e invadente, e il maestro Jedi Qui-Gon Jinn, interpretato da Liam Neeson. Mentre Jar Jar Binks è stato criticato per l’essere troppo infantile e irritante, la performance di Neeson è stata ampiamente apprezzata.

Il film è stato pieno di effetti speciali e scene d’azione emozionanti, particolarmente quella dell’epica battaglia sui campi di battaglia di Naboo e la spettacolare corsa dei pod nell’arena di Tatooine. Inoltre, il duello finale tra Qui-Gon Jinn, Obi-Wan Kenobi e Darth Maul è stato uno dei momenti più memorabili del film, con la colonna sonora di John Williams che ha posto in evidenza l’intensità dell’azione. Tuttavia, il film non ha soddisfatto completamente le aspettative dei fan della saga, alcuni hanno criticato lo sviluppo del personaggio di Anakin, mentre altri ritenevano che Jar Jar Binks fosse troppo irksome. Inoltre, la presenza di CGI ovunque ha ricevuto alcune critiche per l’accantonamento dell’uso degli sfondi reali. Nonostante i suoi difetti, Star Wars: Episodio I – La minaccia Fantasma è stato un successo al botteghino, incassando $1,027 miliardi in tutto il mondo.

Nonostante abbia avuto colpi di scena e critiche, Star Wars: Episodio I – La minaccia Fantasma è comunque riuscito nell’intenzione di essere un film emozionante e divertente, con scene iconiche e memorabili e un nuovo cast di personaggi che hanno conquistato il cuore dei fan del franchise.

Le Vacanze Romane di Natalie Portman per Thor: Love and Thunder 

Per celebrare la presenza nelle sale italiane del film Marvel Studios Thor: Love and Thunder, Natalie Portman è stata protagonista di un iconico video musicale e di un servizio fotografico presso il Parco Archeologico di Ostia Antica.

Thor: Love and Thunder | Natalie Portman + Sweet Child O' Mine = ❤️ + ⚡

Per il video musicale, che vuole essere una celebrazione del women empowerment presente anche nel film, sono state selezionate 100 musiciste rock: 15 batterie, 19 bassi, 40 chitarre, 18 tastiere e 8 violini del Saint Louis College of Music, tra le più rinomate realtà didattiche musicali di eccellenza di respiro europeo. Dirette dal Direttore Stefano Mastruzzi, insieme nella fantastica location del Capitolium di Ostia Antica, tempio romano costruito durante il regno di Adriano (120 d.C.), hanno suonato l’arrangiamento del brano Sweet Child O’ Mine, uno dei più grandi successi rock dei Guns N’ Roses protagonista della colonna sonora del film Marvel Studios Thor: Love and Thunder.

Thor Love and Thunder | Ostia fashion backstage

Inoltre, l’attrice premio Oscar Natalie Portman è stata protagonista di un iconico servizio fotografico tra le rovine di Ostia Antica: tra le location scelte per lo shooting, Il Mosaico delle Terme dei Sette Sapienti, Schola del Traiano e le Terme del Foro. Durante l’età imperiale, Ostia Antica fu un importantissimo centro commerciale e portuale e oggi, insieme a Pompei, è il sito archeologico più grande del pianeta con un’area di 150 ettari.

 
Sempre in occasione dell’arrivo del film nelle sale italiane, Natalie Portman ha stupito il pubblico e i fan con una visita a sorpresa al The Space Cinema Moderno di Roma: gli spettatori hanno accolto con grande entusiasmo l’attrice che li ha salutati e augurato loro una buona visione.

Thor: Love and Thunder | Natalie Portman sorprende i fan a Roma

Inoltre, Natalie Portman ha sorpreso alcuni bambini, bambine e famiglie del network di Famiglie Arcobaleno e Sport Senza Frontiere, charity partner di lunga data di Disney Italia. In particolare, i bambini e le bambine hanno potuto incontrare l’attrice e porle domande sul film a seguito di una proiezione, in italiano con sottotitoli in ucraino, a loro dedicata. Oltre alle Famiglie Arcobaleno, supportate dall’omonima associazione che lotta per il riconoscimento di ogni tipo di famiglia, l’iniziativa ha coinvolto anche un gruppo di famiglie ucraine seguite da Sport Senza Frontiere nel centro estivo Joy for Ukraine, che accoglie 160 persone per promuove l’inclusione sociale attraverso lo sport, corsi di italiano, counselling psicologico e attività ludico ricreative.

“La mia vita con John F. Donovan” di Xavier Dolan

 

Ancora una volta un cast d’eccezione per Xavier Dolan: in La mia vita con John F. Donovan ad affiancare la star de Il trono di spade Kit Harington, Jacob Tremblay e i premi Oscar Natalie Portman, Kathy Bates e Susan Sarandon.

Un film che segna il debutto hollywoodiano di Dolan e che vede riportati sul grande schermo tutti i temi che lo hanno reso famoso nel mondo: la relazione madre/figlio, l’omosessualità, l’infanzia. Rupert Turner (Ben Schnetzer), giovane attore, decide di raccontare la vera storia di John F. Donovan (Kit Harington), star della televisione americana scomparsa dieci anni prima, che in una corrispondenza epistolare gli aveva aperto le porte del cuore, svelando i turbamenti di un segreto celato agli occhi di tutti. Ne ripercorre così la vita e la carriera, dall’ascesa al declino, causato da uno scandalo tutto da dimostrare.

La mia vita con John F. Donovan | Trailer Ufficiale Italiano HD

DAL 27 GIUGNO AL CINEMA

un film di

XAVIER DOLAN

 

con

KIT HARINGTON

NATALIE PORTMAN

JACOB TREMBLAY

KATHY BATES

SUSAN SARANDON

THANDIE NEWTON

BEN SCHNETZER

Thor di Kenneth Branagh

Thor, diretto da Kenneth Branagh nel 2011, è un film che ha conquistato il grande schermo. Ispirato al personaggio dei fumetti Marvel e al dio della mitologia norrena, Thor è il quarto film del Marvel Cinematic Universe ed è interpretato dall’affascinante Chris Hemsworth nel ruolo del protagonista. Il cast include anche Natalie Portman, Tom Hiddleston, Stellan Skarsgård, Kat Dennings, Clark Gregg, Colm Feore, Ray Stevenson, Idris Elba, Jaimie Alexander, Rene Russo e Anthony Hopkins.

La trama del film ruota attorno al protagonista Thor, che, dopo aver scatenato una guerra con i Giganti di Ghiaccio a causa della sua arroganza, viene esiliato da suo padre Odino e spedito sulla Terra, chiamata anche Midgard. Thor fa la conoscenza di Jane Foster, una giovane e brillante scienziata, e insieme a lei cerca un modo per tornare ad Asgard, la sua patria. Nel frattempo, deve anche affrontare suo fratello Loki, che si è impossessato del trono di Asgard. La pellicola si conclude con una scena dopo i titoli di coda diretta da Joss Whedon.

Inizialmente, l’unione tra Kenneth Branagh e Thor può sembrare bizzarra, considerando che il regista è noto per le sue performance teatrali di spessore, soprattutto quelle delle opere di Shakespeare. Tuttavia, Branagh ha avuto un legame con i fumetti Marvel sin dagli anni ’60, attratto dai vivaci colori delle copertine e in particolare da quella di “The Mighty Thor”.La vera affinità tra Branagh e Thor risiede nella natura tragica della storia del personaggio, scritta da Stan Lee e Jack Kirby. Thor è un eroe muscoloso e coraggioso, ma anche estremamente arrogante, convinto di avere sempre ragione grazie alla sua immensa forza. Questa sua arroganza lo porta a commettere atti sconsiderati e a provocare conflitti, che lo portano all’esilio e alla perdita dei suoi poteri.

Durante il suo tempo sulla Terra, Thor impara importanti lezioni di umiltà e umanità, grazie all’amore che sviluppa per Jane Foster. Tuttavia, il suo ritorno ad Asgard e il recupero del trono non sono così semplici, poiché suo fratello Loki tramava alle sue spalle per prendere il suo posto come re. Ciò rende il film una sorta di Caino e Abele con un supereroe come protagonista.

Branagh ha cercato di restare fedele al linguaggio e al tono dei fumetti originali, utilizzando un linguaggio ricco e leggero, talvolta simile a quello delle opere di Shakespeare ambientate nelle corti nobiliari. Inoltre, ha dato grande importanza all’architettura nel film, mescolando tradizioni del modernismo con elementi dell’arte norvegese, creando così un mondo visivamente sorprendente.

Thor è un personaggio molto amato dai fan dei fumetti e rappresenta anche un simbolo di eroismo personale che affascina il pubblico. Non è solo un supereroe muscoloso, ma anche un personaggio complesso che deve affrontare le proprie debolezze e imparare importanti lezioni di vita. L’attore Chris Hemsworth confessa di aver sempre sognato di interpretare un supereroe fin da bambino, ed è entusiasta di far parte del mondo Marvel sul grande schermo. Nonostante le sfide che il personaggio di Thor affronta nel film, Hemsworth tornerà presto a vestire i panni dell’eroe nel prossimo capitolo della Marvel, “The Avengers”, diretto da Joss Whedon, che riunirà tutti i supereroi della casa in un’epica avventura. In conclusione, l’unione tra i due mondi di Kenneth Branagh e Thor può sembrare inizialmente improbabile, ma si rivela invece un’affinità elettrica. Grazie a un mix di teatro shakespeariano, fumetti Marvel, e una buona dose di umanità, la collaborazione tra Branagh e Thor ha dato vita a un film che riesce a essere sia un’epica avventura supereroistica che una tragedia intima.

Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith

Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith è uno dei film più iconici e amati della serie di Star Wars, diretto da George Lucas. Il film è stato rilasciato nel 2005 come il terzo e conclusivo episodio della trilogia prequel e costituisce l’anello di congiunzione tra la nuova trilogia (episodi I, II e III) e la trilogia originale (episodi IV, V e VI), chiudendo la storia iniziata ventotto anni prima: è l’episodio in cui lo Jedi Anakin Skywalker abbraccia il Lato Oscuro della Forza diventando così il malvagio Dart Fener. Lucas aveva da tempo dichiarato come questo sarebbe stato, dopo i due prequel dedicati ad un pubblico più giovane, l’episodio più cupo e, in qualche modo, più violento dell’intera saga.

Il film fu presentato, fuori concorso, al 58° Festival di Cannes, il 15 maggio 2005, per poi essere distribuito nelle sale negli USA e nel resto del mondo a partire da mercoledì 19 maggio 2005 in Italia il film è uscito nelle sale il 20 maggio 2005 con anteprima nazionale il 19 maggio. La vendetta dei Sith è uno dei maggiori incassi nella storia del cinema, classificandosi quindicesimo, mentre è secondo nella lista dei film della saga, dietro soltanto a La minaccia fantasma. Il film è considerato da molti superiore ai primi due prequel, anche per il modo in cui si riallaccia senza sfasature al primo, originale episodio, Una nuova speranza.

Le guerre dei cloni, tra le truppe della repubblica ed i ribelli separatisti, a tre anni dal loro inizio, sono in pieno svolgimento. La galassia è bruciata dal suo fuoco devastatore, e l’influenza del Lato Oscuro della forza si è diffusa ovunque. Il generale separatista Grievous ha colpito al cuore la Repubblica rapendo il Cancelliere repubblicano Palpatine, che governa sulla Galassia da oltre dieci anni. Creatura massacrata in battaglia molto tempo prima, recuperata dal conte Dooku e da lui dotata di arti ed organi artificiali, Grievous divenne un temibile essere cibernetico, metà alieno e metà cyborg, addestrato nell’uso della spada laser. Egli risponde direttamente agli ordini del fantomatico Darth Sidious. Nessuno sa, però, che Palpatine e Darth Sidious sono la stessa persona e che tutta la guerra dei cloni, compreso il “finto” rapimento, è volta a creare una situazione di disordine e caos per permettere al Cancelliere di acquisire sempre più potere raggiungendo così il suo vero scopo, fondare un Impero Galattico. Ignaro di ciò, Obi-Wan Kenobi, diventato generale come tanti altri Jedi, organizza insieme ad Anakin, ormai diventato quasi un fratello per lui, una spedizione spaziale per salvare il Cancelliere. Nel frattempo la battaglia infuria sui cieli di Coruscant. Penetrati nella nave ammiraglia dei separatisti, i due Jedi raggiungono il prigioniero Palpatine, affrontando il conte Dooku. Dopo aver messo fuori gioco Obi-Wan, Dooku si scaglia su Anakin, ma costui, tentato nuovamente dal Lato Oscuro, lo sconfigge e, spronato dagli incitamenti del Cancelliere, gli taglia la testa vendicandosi della gravissima ferita che il Conte gli aveva recato.

Dopo la morte di Dooku e la vittoria dell’esercito dei cloni repubblicani nei cieli di Coruscant, il comando dei separatisti viene assunto dal Generale Grievous. Purtroppo l’Invisible Hand, la nave comandata da Grievous, ha subito diversi attacchi e sta per precipitare verso il pianeta. Il Generale approfitta dello stato d’allarme e scappa attraverso i gusci di salvataggio, non lasciando via d’uscita per gli altri. Anakin prende il controllo della nave e, con un brusco atterraggio d’emergenza, riesce a salvare Obi-Wan e Palpatine. Liberato il Cancelliere, il Consiglio degli Jedi ora deve preoccuparsi di stanare gli ultimi avanzi dei separatisti. Anakin, al ritorno dalla missione, incontra Padmé, che ha sposato in segreto tre anni prima, e lei gli comunica di essere in attesa di un bambino. Dopo la liberazione, la condotta di Palpatine desta una viva preoccupazione nel Consiglio degli Jedi: i suoi poteri decisionali aumentano a dismisura, divenendo addirittura perman
enti. ? evidente che le pur straordinarie capacità di Palpatine di annebbiare le menti dei Jedi sono infine giunte a un limite ed è per questo che egli nomina il fidato amico Anakin quale suo personale rappresentante presso il Consiglio. Lo scetticismo del Consiglio nei confronti di Anakin, giudicato troppo giovane per farne parte, contribuirà ad allontanare il giovane Skywalker dai Jedi e a porlo sempre più sotto l’ala protettiva del Cancelliere.

Tuttavia, il Consiglio sembra capire la situazione che si va delineando e la mossa dei Jedi, infatti, non si fa attendere: Obi Wan, per ordine di Yoda, incarica Anakin di tenere sotto controllo il Cancelliere. Se questi non rimetterà i poteri speciali alla fine della guerra civile, dovrà essere deposto dalla carica di statista.Mentre Obi Wan si dirige verso Utapau, dove i cloni hanno localizzato il rifugio personale di Grievous e Yoda va verso Kashyyyk per combattere a fianco dei suoi compagni Wookiee, il fascino di Palpatine inizia ad esercitare un’influenza sempre più forte su Anakin Skywalker. L’idea di tradire un amico e un benefattore come Palpatine appare al giovane Jedi come vile e meschina. Il Cancelliere percepisce il conflitto che dilania l’anima di Skywalker e al tempo stesso la forte paura di perdere Amidala, come, anni prima, aveva perduto l’amata madre Shmi. Decide quindi di agire per portare a sé Anakin Skywalker, colui che, secondo la Profezia, avrebbe dovuto riportare l’equilibrio nella Forza.

L’occasione è una serata all’Opera Galattica, organizzata per celebrare la vittoria nella battaglia di Coruscant. Il diabolico Sith spiega ad Anakin come lo scopo sia dei Jedi che dei Sith sia quello di raggiungere un sempre maggior potere: quello che stanno facendo i Jedi chiedendogli di spiarlo sarebbe infatti l’ultima mossa di un complesso piano volto a rimuoverlo dalla poltrona di Cancelliere al fine prendere il potere sulla Repubblica.Per attrarlo verso il Lato Oscuro decide quindi di raccontargli la storia di Darth Plagueis “il saggio” che, ossessionato dalle possibilità di arrivare all’immortalità, infine vi riuscì arrivando a conoscere alcuni dei più profondi e oscuri segreti della Forza, compreso il Lato Oscuro.Palpatine dice infine ad Anakin che l’apprendista di Plagueis uccise il suo Maestro mentre stava dormendo. La rivelazione finale arriva più tardi, quando Anakin si reca nello studio del Cancelliere per riferirgli dell’avvenuta uccisione di Grievous: il Cancelliere ha gettato la maschera, è l’Oscuro Signore dei Sith che tutti cercavano.

Fortemente confuso, Anakin va dal Maestro Windu, e gli comunica la clamorosa scoperta. Windu organizza una squadra di Jedi per arrestare Palpatine ma impedisce ad Anakin di unirsi a loro. Quest’ultimo, chiuso nella Sala del Consiglio, si ricorda delle parole dell’Oscuro Signore e, pur di non perdere l’amata Padmé, corre all’ufficio del Cancelliere per impedire che questi venga ucciso. Windu, assieme a Kit Fisto, Agen Kolar, e Saesee Tiin tentano di arrestare il Supremo Cancelliere Palpatine che, affermando di controllare già il Senato, ingaggia un duello per eliminare i Jedi. Fisto, Kolar, e Tiin vengono uccisi in breve mentre Windu riesce a resistere ai potenti attacchi del Sith e a stenderlo vicino alla finestra. Anakin, che ha ormai raggiunto il posto, è ancora fortemente indeciso su chi salvare, ma interviene a favore di Palpatine, credendo che gli Jedi volessero di fatto prendere il potere, e causa così la morte di Windu.

Rimasto sfigurato in seguito alla lotta, Palpatine inizia il giovane al Lato Oscuro, ribattezzandolo Dart Fener, e lo manda insieme ai cloni al Tempio Jedi con l’incarico di distruggere ogni singolo Jedi. Anakin ha ormai fatto la sua scelta: giura fedeltà al Signore Oscuro. Soltanto unendosi a lui avrebbe potuto salvare Amidala.Su Utapau, Obi Wan, una volta ucciso Grievous, viene a sua volta aggredito quasi fatalmente dai cloni, che per ordine di Palpatine hanno iniziato a massacrare gli Jedi per tutta la galassia, a seguito dell’Ordine 66, già pronto ad essere applicato da molto tempo. In una seduta speciale del Senato, Palpatine accusa gli Jedi di alto tradimento: secondo la sua ricostruzione uno di loro, Dooku, ha guidato la guerra civile appena terminata, e un altro, Windu, ha cercato di ucciderlo. Pertanto, essi dovranno pagare con la morte il prezzo del loro tradimento, giustificando così la diramazione dell’Ordine 66; in realtà è l’apice di una catena di eventi pianificata e orchestrata alla perfezione da Palpatine stesso in decine di anni. Nella stessa circostanza, si autoproclama Imperatore Galattico: sotto scroscianti applausi muore così la libertà della Galassia.Al Tempio Jedi, però, Obi-Wan si incontra con Yoda e, guardando le registrazioni, osservano con orrore gli omicidi di Anakin che non ha esitato a uccidere persino i piccoli padawan. Yoda decide dunque di andare personalmente ad affrontare l’Imperatore Palpatine, mentre Obi-Wan sarebbe andato incontro ad Anakin.Yoda va così incontro a Darth Sidious. I due si sfidano nel mezzo del senato, in quel momento vuoto, distruggendo ogni piattaforma, nelle quali sedevano i senatori. Quello che un tempo era un simbolo di libertà e democrazia è ormai solo un ammasso di rovine. Palpatine ha la meglio e Yoda si vede costretto a scappare.

Sul pianeta Mustafar, intanto, Anakin, sempre più corrotto dal Lato Oscuro, uccide i capi separatisti rimasti, incluso il viceré Nute Gunray. Poco dopo, viene raggiunto da Padmé che, sconvolta per l’accaduto, parla con lui, ma quando Anakin vede Obi-Wan sulla passerella dell’astronave, credendo la moglie l’avesse tradito, cerca di strangolarla con i poteri della forza.  Allora Obi Wan, vedendo il suo allievo tentare di uccidere la moglie, ingaggia con lui un duello feroce al cui termine Anakin perde le gambe ed un braccio, per poi bruciare a contatto con la lava incandescente che scorre sul pianeta, venendo carbonizzato.Salvato per miracolo dall’Imperatore Palpatine, Anakin viene operato d’urgenza, e nel suo corpo vengono impiantate protesi cibernetiche ad alta tecnologia. Stravolto più nell’anima che nel corpo, muta definitivamente il suo aspetto in Dart Fener.Sul letto di morte, Padmé Amidala mette al mondo due gemelli, dei quali sceglie i nomi: Luke e Leila. Bail, Yoda e Obi-Wan si riuniscono sulla Tantive IV e decidono sul da farsi riguardo i gemelli. I due piccoli, per volere di Yoda e Obi Wan vengono separati e condotti in luoghi dove i due Sith non percepiranno la loro presenza. Yoda si esilierà su Dagobah in quanto ha fallito la missione e Obi-Wan porterà il piccolo Luke su Tatooine, dagli zii, mentre si allenerà per mettersi in contatto con il defunto maestro Qui-Gon Jinn e imparare a diventare un tutt’uno con la Forza. Leila verrà invece affidata al Senatore Organa e alla moglie, che da tempo desiderava una figlia, su Alderaan. Alla fine il senatore Organa ordina al capitano Raymus Antilles di fare cancellare la memoria al droide protocollare C-3PO.

La vendetta dei Sith ha spinto la saga di Star Wars a nuove vette in termini di azione e dramma, ma anche di temi complessi. Il film ha portato la serie a culmine perfetto della caduta di Anakin Skywalker, che perde la sua buona reputazione e la sua lealtà ai Jedi in favore del proprio egoismo e della sua sete di potere. La performance di Hayden Christensen come Anakin Skywalker ha suscitato molte critiche, ma ha anche portato la serie a nuovi livelli di complessità e profondità. Inoltre, il film ha espresso un forte messaggio sui pericoli del potere assoluto e della corruzione, mentre la strenua difesa del Senato della Repubblica da parte dei Sith ha suscitato molte riflessioni sui rischi dell’hacktivism e della sicurezza informatica. In conclusione, Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith è uno dei film più importanti e influenti della serie di Star Wars e della cinematografia. Ha portato la serie ad un culmine quasi perfetto, non solo nell’azione, ma anche nella trama e nella complessità dei temi. Sebbene abbia avuto alcune critiche, la vendetta dei Sith è sicuramente uno dei punti di forza della saga di Star Wars.

Star Wars: Episodio II – L’attacco dei Cloni

“Star Wars: Episodio II – L’attacco dei Cloni” è stato uno dei film più attesi del 2002. Diretto da George Lucas, questo secondo episodio della nuova trilogia racconta la storia che ha portato all’inizio della Guerra dei Cloni, il conflitto che ha scosso tutta la galassia.

E’ un periodo difficile per la Repubblica, alcuni sistemi si stanno staccando stanchi di sopportare le rigide regole diplomatiche e il continuo intervento dei Cavalieri Jedi nei loro affari. Questi separatisti sono guidati dal misterioso conte Dooku, il maestro Jedi di Qui Gon, che ha deciso di abbandonare l’uso della Forza per dedicarsi alle questioni politiche. Per paura di un’invasione il senato della repubblica cerca di approvare la nascita di un potente esercito per dare aiuto ai Jedi in battaglia. Ma i senatori Bail Organa e Padme Naberrie (ex regina di Naboo) cercano di opporsi per non scatenare una guerra civile. La stessa Padme, sempre accompagnata dal fido R2D2, decide di recarsi a Coruscant per votare contro questa delibera ma viene attaccata da un misterioso assalitore.

Palpatine decide di dare alla giovane senatrice due speciali guardie del corpo, il maestro Jedi Obi-Wan Kenobi ed il suo padawan Anakin Skywalker, vecchi amici della stessa Padme. I due riescono ben presto ad identificare l’assalitore nella persona di Zam Wessel, una cacciatrice di taglie mutaforme. Ma proprio mentre i due Jedi cercano di interrogarla entra in scena il suo complice, uccide Zam e scappa velocemente. Mentre Anakin scorta Padme alla natia Naboo, dove la senatrice potrà rimanere al sicuro, Obi-Wan scopre da alcuni indizi lasciati dal cacciatore, che il suo equipaggiamento proviene da un pianeta sconosciuto, Camino e decide di recarvisi. Giunto sul posto scopre che gli abitanti di Camino stanno costruendo un esercito di cloni per la repubblica da un uomo di nome Jango Feet, il Jedi non ha difficoltà ad identificare questo personaggio come il misterioso complice e assassino di Zam. Obi-Wan contatta il maestro Yoda, che rimane sconcertato ed incredulo sulla costruzione di questo esercito, non campendo chi possa avere ordinato ai clonatori la sua creazione, e consiglia al Jedi di catturare Feet ed interrogarlo. Ma il cacciatore di taglie e il suo giovane figlio Boba sfuggono dopo un epica battaglia al maestro Kenobi e si rifugiano in un pianeta di nome Geonosis. Intanto su Naboo tra Anakin e Padme nasce un sentimento particolare che conquista immediatamente il cuore dei due giovani. Ma Anakin in sogno scopre che su madre sta soffrendo e decide di recarsi con la sua amata sul pianeta Tatooine per rivedere la madre. Arrivati sul pianeta vengono accolti dai vecchi amici Watto e il droide C3-PO, Anakin scopre che la madre si è sposata con un certo Lars ma è stata catturata da circa un mese dai predoni Tusken. Anakin si reca di gran carriera con la sua moto-scooter dai predoni, abbraccia per l’ultima volta la madre che spira fra sue braccia e in impeto d’ira stermina i predoni di Tatooine.

Intanto Obi-Wan scopre che su Geoinosis, la federazione dei Mercanti ed i separatisti stanno costruendo un enorme esercito di droidi per portare un attacco alla repubblica, manda un messaggio ad Anakin e al consiglio Jedi per avvertigli del problema e per chiedere soccorsi, ma proprio prima che riesca a fuggire viene catturato dal Conte Dooku,.  Il vecchio Jedi gli propone a Obi-Wan di unirsi a lui per scongiurare il pericolo che il signore dei Sith, Darth Sidious, prenda il controllo sul senato, il giovane jedi non accetta credendo che Dooku stesse mentendo. Su Coruscant, la capitale, si decide quindi che è opportuno utilizzare l’esercito dei Cloni creato su Camino per difendersi dall’aggressione dei separatisti e vengono dati al cancelliere Palpatine pieni poteri speciali.

Intanto, Anakin su Naboo è come impazzito per la morte della madre,  ma quando riceve il messaggio del maestro corre in suo aiuto su Geonosis. Padme e Anakin però non hanno più fortuna di Obi-Wan e vengono anch’essi catturati. Tutto questo mente i droidi R2 e C3Po danno veramente spettacolo con una serie di gag spassosissime nelle quali C3Po, fatto a pezzi  viene trasformato in due droidi da combattimento della federazione. Padme ed Anakin vengono condannati all’Arena, durante il tragitto, la senatrice, sicura dell’imminente morte, rivela il suo amore per il giovane Padawan porgendoli un ultimo (almeno secondo lei) appassionante bacio. Nell’arena i due vengono incatenati insieme ad Obi-Wan, che in tono sarcastico ringrazia il suo discepolo di essere giunto in suo soccorso. Vengono introdotte nell’arena 3 mostruose creature, ma con infinita scaltrezza i tre eroi riescono non solo a liberarsi, ma anche ad vere la meglio suoi mostri. Intervengono allora decine di droidi da combattimento, per porre fine alla vita dei tre protagonisti. Ma in quel momento, il consiglio Jedi imbocca nell’arena per salvare i tre malcapitati. La battaglia è ardua e cruenta, molti Jedi muoiono ma con loro anche il cacciatore Jango Feet, trafitto dalla lama viola del maestro Windu. Ma 20 Jedi, se pur potenti non possono competere contro  l’intero esercito della federazione. Proprio quando il Conte Dooku chiede la resa ai Windu, ecco che interviene Yoda con il neonato esercito della repubblica e dar man forte ai Jedi.

L’esercito dei droidi è in rotta e Dooku, salvati i piani dell’arma finale dei Geonosis (la Morte Nera !!!!!!!!!!!!!!!),  fugge verso il suo hangar per scappare dal pianeta. Obi-Wan e Anakin lo inseguono e una volta raggiuntolo lo sfidano con risultanti davvero pessimi, il vecchio conte ha acquisito i poteri dei Sith e la sua lama brilla di colore rosso. Kenobi giace ferito a terra, accanto a lui il suo discepolo Anakin al quale è stato mozzato un braccio. Dooku sta per partire, quando sopraggiunge lo stesso Yoda che era stato a suo tempo suo maestro. I due iniziano a combattere in uno scontro tra l’epico e l’impossibile, ma il conte con un astuto quanto bieco stratagemma distrae Yoda e riesce a fuggire, rintanandosi a Coruscant nella reggia del suo nuovo maestro Darth Sidious. Mentre il Consiglio Jedi si riunisce per decidere come affrontare questo ritorno massiccio del Lato Oscuro nella Galassia, a Naboo, Padme e Anakin, con un braccio nuovo di zecca, coronano il loro sogno d’amore e si sposano con i due droidi R2 e C3 Po (ritornato integro) come testimoni.

L’episodio II è stato un punto di svolta per la saga di Star Wars. Ha introdotto il personaggio di Dooku e dato maggiori approfondimenti sui personaggi di Anakin e Amidala. Il film ha anche presentato il personaggio di Jango Fett, l’originale possessore dell’armatura del famoso Boba Fett. “Star Wars: Episodio II – L’attacco dei Cloni” è stato apprezzato per la sua storia più complessa e per i miglioramenti apportati alla tecnologia digitale. Sebbene non sia stato accolto calorosamente dalla critica, il film ha continuato il successo della saga di Star Wars e ha preparato il terreno per il culmine della trilogia con “Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith“.

Padmé Amidala: regina, guerriera, madre

Padmé Amidala è un personaggio del franchise di Star Wars, presente nella trilogia prequel e interpretata da Natalie Portman. Padmé è una delle figure più importanti della saga, essendo la moglie del Cavaliere Jedi Anakin Skywalker e la madre di Luke Skywalker e Leia Organa, due dei più grandi eroi della galassia. Padmé è stata una leader coraggiosa e idealista, che ha servito come Regina e poi Senatrice di Naboo, e che ha lottato per la pace e la democrazia nella Repubblica Galattica. La sua vita e la sua morte hanno avuto conseguenze drammatiche per il destino della galassia, segnata dalla nascita dell’Impero Galattico e dalla caduta degli Jedi.

Questo articolo ripercorre la biografia di Padmé Amidala, analizzando il suo ruolo e la sua personalità nelle diverse fasi della sua esistenza, dalla sua ascesa al potere come Regina di Naboo, alla sua relazione segreta con Anakin Skywalker, fino alla sua tragica fine su Polis Massa.

Regina di Naboo

Padmé Naberrie nacque nel 46 BBY (Before the Battle of Yavin) in un villaggio di montagna sul pianeta Naboo, da una famiglia di nobili origini. Fin da bambina, Padmé dimostrò una notevole intelligenza, sensibilità e spirito di servizio, dedicandosi al volontariato e alla politica. A soli otto anni, aiutò gli abitanti del mondo di Shadda-bi-Boran ad evacuare il loro sistema stellare morente; a undici anni divenne Allieva Legislatrice, e si distinse all’interno del Programma Legislativo Giovanile tanto da essere eletta a soli dodici anni supervisore della città di Theed, capitale di Naboo.

La tradizione di Naboo, che non aveva pregiudizi riguardo l’età degli individui ai vertici del potere, facilitò l’ascesa al potere di Padmé. Nel 32 BBY, a soli quattordici anni, Padmé fu eletta democraticamente Regina di Naboo, assumendo il nome regale di Amidala. Come Regina, Padmé si impegnò a difendere gli interessi e i valori del suo popolo, promuovendo la cultura, l’arte, l’educazione e la cooperazione tra le diverse specie che abitavano il pianeta, in particolare i Gungan, una razza anfibia spesso in conflitto con gli umani.

Invasione di Naboo

Poco dopo la sua elezione, Padmé dovette affrontare una grave crisi politica, causata dal blocco commerciale imposto dalla Federazione dei Mercanti, un’organizzazione criminale che agiva sotto l’influenza di un misterioso signore dei Sith, Darth Sidious. La Federazione, infatti, voleva costringere Naboo a firmare un trattato che avrebbe legittimato la sua occupazione militare del pianeta, in cambio della fine del blocco. Padmé, tuttavia, si rifiutò di cedere al ricatto, e resistette all’invasione con l’aiuto di due Jedi, Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi, inviati dal Cancelliere Supremo Finis Valorum per negoziare una soluzione pacifica.

I due Jedi riuscirono a liberare Padmé e alcuni dei suoi fedeli, e la portarono a bordo della loro nave, con l’intento di raggiungere il pianeta Coruscant, sede del Senato Galattico, per chiedere aiuto alla Repubblica. Durante il viaggio, però, la nave fu danneggiata dal fuoco nemico, e dovette atterrare sul pianeta Tatooine per effettuare delle riparazioni. Qui, Padmé conobbe per la prima volta Anakin Skywalker, un giovane schiavo dotato di una straordinaria sensibilità alla Forza, che si offrì di aiutarli vincendo una pericolosa gara di pod. Padmé rimase colpita dal coraggio e dalla gentilezza di Anakin, e instaurò con lui un legame di amicizia e di affetto.

Battaglia di Naboo

Dopo aver lasciato Tatooine, Padmé e i Jedi arrivarono finalmente su Coruscant, dove Padmé si presentò davanti al Senato per denunciare la situazione di Naboo e chiedere l’intervento della Repubblica. Tuttavia, il Senato si dimostrò inefficiente e corrotto, e il Cancelliere Valorum fu destituito da una mozione di sfiducia promossa dal Senatore di Naboo, Palpatine, che si candidò come suo successore. Padmé, delusa e frustrata, decise di tornare su Naboo per organizzare una resistenza armata contro la Federazione, con l’aiuto dei Jedi e dei Gungan, con cui stipulò un’alleanza storica. Padmé, infatti, riconobbe il capo dei Gungan, Boss Nass, come sovrano legittimo di Naboo, e gli chiese il suo aiuto in cambio della promessa di una futura convivenza pacifica tra i due popoli.

Padmé e i suoi alleati elaborarono un piano per liberare Naboo: i Gungan avrebbero attirato le forze della Federazione in una battaglia campale, mentre un gruppo di piloti avrebbe attaccato la nave comando nemica dallo spazio, e Padmé e i Jedi avrebbero assaltato il palazzo reale per catturare i leader della Federazione e costringerli a ritirarsi. Il piano, però, incontrò diverse difficoltà: i Gungan furono sopraffatti dai droidi da battaglia, i piloti non riuscirono a penetrare lo scudo della nave comando, e i Jedi dovettero affrontare un temibile Sith, Darth Maul, che uccise Qui-Gon Jinn e ferì Obi-Wan Kenobi. Padmé, però, non si arrese, e con l’aiuto di alcuni dei suoi guardie e di Anakin, che si era infiltrato nella nave comando, riuscì a raggiungere la sala del trono e a disarmare i leader della Federazione, ponendo fine all’invasione. Obi-Wan, poi, riuscì a sconfiggere Darth Maul, e Anakin distrusse la nave comando, disattivando tutti i droidi da battaglia. La battaglia di Naboo si concluse con una vittoria dei nativi, che celebrarono la loro liberazione e la loro unione con una grande festa.

Senatrice di Naboo

Padmé Amidala fu una senatrice di Naboo nel Senato Galattico, dopo aver completato il suo mandato come regina del suo pianeta. Come senatrice, Padmé si impegnò a difendere i valori di pace, giustizia e democrazia, e si oppose alla creazione di un esercito della Repubblica e alle misure autoritarie del cancelliere Palpatine. Padmé fu una delle fondatrici del Movimento dei Lealisti, un gruppo di senatori fedeli al cancelliere e alla Repubblica, e del Gruppo Delegati, un’organizzazione segreta che si opponeva alla deriva dittatoriale del cancelliere. Padmé fu anche una delle principali sostenitrici del dialogo con i separatisti, che avevano scatenato la guerra dei cloni contro la Repubblica. Padmé fu una senatrice rispettata e influente, che si guadagnò l’ammirazione e l’amicizia di molti suoi colleghi, come Bail Organa, Mon Mothma, Onaconda Farr e Jar Jar Binks.

Relazione con Anakin Skywalker

Durante il suo soggiorno su Naboo, Padmé si riavvicinò ad Anakin, e i due iniziarono a provare dei sentimenti reciproci, che però erano proibiti dal Codice Jedi, che vietava agli Jedi di avere legami affettivi. Padmé cercò di resistere al suo amore per Anakin, ma non riuscì a negare i suoi sentimenti, soprattutto quando i due furono catturati dai separatisti su Geonosis, e condannati a morte nell’arena. Prima di affrontare il loro destino, Padmé confessò ad Anakin di amarlo, e i due si baciarono. Fortunatamente, i due furono salvati dall’arrivo di Obi-Wan e di un esercito di cloni, creato segretamente su Kamino da un misterioso Jedi, Sifo-Dyas. La battaglia di Geonosis segnò l’inizio della Guerra dei Cloni, un conflitto galattico tra la Repubblica e i separatisti, guidati dal Conte Dooku, un ex Jedi caduto al Lato Oscuro.

Dopo la battaglia, Padmé e Anakin si sposarono segretamente su Naboo, con la sola presenza di C-3PO e R2-D2 come testimoni. I due dovettero però separarsi subito dopo, per dedicarsi ai loro rispettivi ruoli nella guerra. Padmé continuò a svolgere il suo lavoro di senatrice, cercando di trovare una soluzione pacifica al conflitto, e opponendosi alle misure autoritarie e restrittive imposte dal Cancelliere Palpatine, che aveva ottenuto dei poteri speciali dal Senato per gestire la crisi. Padmé si unì al Comitato per la Pace, un gruppo di senatori che promuovevano il dialogo con i separatisti, e fondò il Gruppo Delegati, un’organizzazione segreta che si opponeva alla deriva dittatoriale del Cancelliere.

Padmé e Anakin si incontrarono raramente durante la guerra, e comunicarono principalmente tramite ologrammi. I due si amavano profondamente, ma il loro matrimonio era costantemente minacciato dalle circostanze e dai segreti. Padmé, infatti, non sapeva che Anakin era tormentato da incubi premonitori, che gli mostravano la sua morte durante il parto. Anakin, invece, non sapeva che Padmé era incinta di due gemelli, che aveva scoperto durante una visita medica. Padmé cercò di rassicurare Anakin, dicendogli che il loro amore li avrebbe protetti, ma Anakin era sempre più spaventato e insicuro, e iniziò a dubitare della lealtà di Padmé e degli Jedi.

Fine della guerra e morte

Nel 19 BBY, la guerra dei cloni giunse al suo culmine, con l’attacco dei separatisti a Coruscant, e il rapimento del Cancelliere Palpatine da parte del Generale Grievous, il comandante dei droidi. Anakin e Obi-Wan riuscirono a salvare il Cancelliere, e a uccidere il Conte Dooku, su ordine di Palpatine. Padmé fu felice di rivedere Anakin, e gli rivelò di essere incinta. Anakin fu inizialmente felice, ma poi fu di nuovo assalito dai suoi incubi, che gli facevano temere di perdere Padmé come aveva perso sua madre. Palpatine, che in realtà era il signore dei Sith Darth Sidious, si approfittò della paura di Anakin, e gli disse che esisteva un modo per salvare Padmé dalla morte: il Lato Oscuro della Forza. Palpatine gli rivelò di essere un Sith, e gli offrì di diventare suo apprendista, promettendogli di insegnargli il segreto per sconfiggere la morte. Anakin, sconvolto, denunciò Palpatine agli Jedi, ma poi cambiò idea, e lo aiutò a sfuggire all’arresto, tradendo gli Jedi e giurando fedeltà a Sidious, che lo battezzò Darth Vader.

Padmé assistette impotente alla caduta della Repubblica e degli Jedi, che furono sterminati da Palpatine con l’Ordine 66, un comando segreto che costrinse i cloni a rivoltarsi contro i loro generali. Padmé cercò di contattare Anakin, ma non ricevette risposta. Allora, decise di recarsi su Mustafar, il pianeta vulcanico dove Anakin si era recato per eliminare i leader dei separatisti, su ordine di Palpatine. Padmé fu accompagnata da Obi-Wan, che si era nascosto a bordo della sua nave, e che voleva affrontare Anakin per fermare la sua follia. Padmé arrivò su Mustafar, e implorò Anakin di tornare con lei, dicendogli che lo amava e che lo avrebbe aiutato a redimersi. Anakin, però, era ormai completamente dominato dal Lato Oscuro, e credette che Padmé lo avesse tradito portando Obi-Wan con sé. Anakin, allora, strangolò Padmé con la Forza, e la lasciò priva di sensi. Obi-Wan, poi, ingaggiò un duello con Anakin, che si concluse con la sconfitta e la mutilazione di quest’ultimo. Obi-Wan prese Padmé e la portò su Polis Massa, una base medica, dove Padmé diede alla luce due gemelli, che chiamò Luke e Leia, prima di morire. Le cause della sua morte non furono fisiche, ma psicologiche: Padmé aveva perso la volontà di vivere, dopo aver visto l’uomo che amava diventare un mostro.

Eredità

La morte di Padmé Amidala fu un evento tragico, che segnò la fine di un’era e l’inizio di un’altra. Padmé fu una delle ultime vittime della guerra dei cloni, e una delle prime vittime dell’Impero Galattico, che si instaurò subito dopo la sua scomparsa. Padmé fu anche una delle principali cause della caduta di Anakin Skywalker, che divenne il malvagio Darth Vader, il braccio destro di Palpatine. Anakin, infatti, si lasciò sedurre dal Lato Oscuro nella speranza di salvare Padmé, ma in realtà la condannò a morte con le sue azioni. Anakin, però, non seppe mai che Padmé aveva dato alla luce due figli, che furono nascosti da Obi-Wan e dal Maestro Jedi Yoda, per proteggerli dall’Impero e dal loro stesso padre.

Padmé, però, non fu solo una vittima, ma anche una eroina, che lasciò un’eredità di speranza e di luce nella galassia. Padmé fu una leader coraggiosa e idealista, che si batté per la pace e la democrazia, e che ispirò molte persone con il suo esempio. Padmé fu anche una madre amorevole, che diede alla luce due figli destinati a cambiare il destino della galassia. Luke e Leia, infatti, ereditarono da Padmé il suo spirito ribelle e il suo senso di giustizia, e divennero due dei più grandi eroi della galassia, che guidarono l’Alleanza Ribelle contro l’Impero, e che riuscirono a redimere Anakin, che si sacrificò per salvare Luke da Palpatine, e per distruggere il Lato Oscuro.

Padmé non doveva morire!

Padmé Amidala è stata una figura straordinaria, che ha vissuto una vita ricca di eventi e difficoltà, lasciando un’impronta indelebile nella storia della galassia. Una regina, una senatrice, una moglie e una madre, nonché una leggenda. Il suo bagliore luminoso non si è mai spento, rendendola un’icona senza tempo. La sua morte è uno dei momenti più strazianti della saga, ma ha segnato il percorso di Anakin verso il male. Tuttavia, i piani originali di George Lucas non includevano la morte di Padmé. Secondo l’idea iniziale, lei avrebbe dovuto sopravvivere al parto e nascondersi su Alderaan con Leia, morendo poi per cause sconosciute. Questo avrebbe reso la trama meno cupa e avrebbe risolto un importante buco di trama.

Nel “Episodio VI – Il ritorno dello Jedi“, quando Luke e Leia scoprono di essere gemelli, il Jedi chiede alla principessa di loro madre. Leia ricorda chiaramente sua madre, anche se era ancora bambina quando l’ha persa. Questo ha sempre lasciato perplessi i fan, poiché sembra contraddire la morte prematura di Padmé. Una teoria popolare sostiene che la sensibilità di Leia alla Forza le abbia permesso di conservare i ricordi della madre, ma questo argomento non funziona completamente poiché anche Luke è sensibile alla Forza, eppure non ha alcun ricordo di Padmé. La morte di Padmé in “Episodio III” ha creato un problema di continuità, mentre il piano originale di Lucas avrebbe reso il passaggio tra la trilogia prequel e la trilogia originale più fluido. Lucas non ha mai chiarito completamente perché abbia scelto una fine così tragica per Padmé, ma la sua sofferenza e la sua fine prematura hanno reso il percorso di Anakin/Vader ancora più intenso e drammatico. Perdere l’amore della sua vita è stata una svolta cruciale per il personaggio e ha accentuato la sua attrazione verso il Lato Oscuro.

V for Vendetta

Parlando del film “V for Vendetta” bisogna premettere che non ci troviamo di fronte ad un comune action movie, ma a qualcosa di differente. Il film dei fratelli Wachowsky fa parte di quella nuova generazione di pellicole che uniscono un virtuosismo tecnico ad una grande profondità di temi e contenuti. Queste vengono spesso premiate per la fotografia, il montaggio e la regia, ma poco compresi dal grande pubblico, in quanto trattano  temi complicati e, alle volte, disturbanti. L’argomento che accomuna le produzioni di questi registi è, come in questo caso, la Vendetta.

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