Han & Leia perchè si sono lasciati?

Perché la coppia stellare per antonomasia si è separata? Han Solo e la Principessa Leia hanno rappresentato per decenni il simbolo dell’amore perfetto, quello tra ragion di stato e ragion di cuore, e tutti noi, vedendo il settimo capitolo della saga di Star Wars ci siamo chiesti… perché è finita? La risposta che ci siamo dati, ovviamente, si riferiva al tradimento del figlio Ben Solo / Kylo Ren, come probabile motivo per la fine di un rapporto… ecco non è andata proprio così. Nel libro “canonico” Star Wars Aftermath: Empire’s End in uscita in USA i due protagonisti dopo aver vissuto una storia d’amore fantastica culminata con la nascita di Ben … ma mentre la serietà della Principessa, ora Generale, ha costretto Leia in una vita monotona dedicata alla politica il nostro contrabbandiere stellare ha subito un processo regressivo basato sulla noia: la noia di non dover più vivere nascosto dall’impero e dai gangster stellari, la noia di non dover più combattere in prima persona contro nemici sempre più pericolosi, la noia di non poter scorrazzare per la galassia in lungo e in largo con la sua carretta spaziale (che tra l’altro avevo perso).

Citiamo dunque un passo del volume: “È stata dura per Han. Non lo diceva a voce alta, ma lei lo vedeva nei suoi occhi. Suo marito aveva bisogno di qualcosa da fare. È annoiato. Chewbecca è partito alla ricerca della sua famiglia (probabilmente “Star Wars Holiday Special” diverrà presto canonico!). mentre Luke è in giro per la Galassia a imparare nuovi segreti Jedi. Han Solo, invece, non aveva nulla da contrabbandare, nessun posto in cui scommettere, nessuna folle ribellione per cui combattere”.

Insomma non è stato Kylo Ren a far “scoppiare” la coppia galattica, ma la Noia,molto più nefasta di qualsivoglia strumento Sith!

Let’s Play a Roma

Let’s Play è un nuovissimo festival del Videogioco e si terrà dal 15 al 19 marzo 2017. Una occasione straordinaria per il pubblico degli appassionati, ma anche per gli operatori del mondo videogame e le istituzioni, che potranno per la prima volta confrontarsi insieme sul futuro economico del settore e su tutti gli intrecci, già sviluppati e ancora da sviluppare, tra mondo videoludico e le realtà del patrimonio culturale e turistico, dell’istruzione, della salute, dello sport. Let’s Play sarà ospitato in una location straordinaria, in uno dei punti più belli e innovativi della città: il Guido Reni District. I capannoni industriali delle vecchie officine novecentesche dell’Esercito, oggi trasformate in un luogo di cultura ed eventi, accoglieranno gli appassionati che vorranno conoscere e provare, oltre ai grandi classici, nuovi giochi, ma anche i bambini e i giovani che vorranno cimentarsi nella programmazione e avvicinarsi al mondo degli sviluppatori, i docenti che vorranno aggiornarsi rispetto ai nuovi metodi di apprendimento basati sull’interattività del videogioco, gli YouTubers che parleranno di creatività e dedizione, originalità e voglia di divertire. Parallelamente, gli spazi di via Guido Reni saranno animati da un calendario fitto di incontri tra operatori italiani e internazionali, esperti, giornalisti e istituzioni.

Roma diventerà la capitale del videogioco, ospitando importanti anteprime come Tekken 7 e Little Nightmares di Bandai Namco Entertainment o Horizon Zero Dawn e Gran Turismo Sport di Sony Interactive Entertainment, che porterà anche PlayStation VR. E ancora, sarà possibile cimentarsi con la nuova console Nintendo Switch, giocando con titoli molto attesi come Legend of Zelda: Breath of the Wild e Mario Kart 8 Deluxe. Sarà presente anche Nintendo 3DS con Super Mario Sports Superstars. Durante Let’s Play saranno oltre 30 i titoli giocabili: For Honor e Ghost Recon: Wildlands di Ubisoft, Nier Automata, Sniper Elite 4 e Berserk and the Band of the Hawk distribuiti da Koch Media e LEego: Worlds di Warner Bros, sono solo alcuni dei giochi più attesi. Microsoft sarà presente con ben 4 titoli di grande successo: Gears of War 4, Recore, Forza Horizon 3 e Halo Wars 2. Quattro titoli anche per Activision: Call of Duty: Infinite Warfare, Destiny: i signori del ferro, Skylander Imaginators e Overwatch della Blizzard. EA farà giocare a Titanfall 2, FIFA 17 e Battlefield 1. 2K è presente con i propri titoli sportivi, NBA 2K17, WWE 2K17 e con Mafia III, l’ultimo capitolo della famosa ed acclamata serie. Infine, tra i protagonisti più attesi di questo Festival, le italianissime Milestone e 505 Games, che saranno presenti con le loro simulazioni di guida sportiva: Ride 2 e Valentino Rossi the game per la prima, Assetto Corsa e Rocket League per la seconda.  Tantissimi tornei PRO e FOR FUN da vivere con emozione durante i 5 giorni di Let’s Play. Titoli storici e tante novità per competere, emozionarsi e vincere premi meravigliosi.  Non solo tanto divertimento ma anche una serie di appuntamenti importanti, incontri e dibattiti che mettono insieme istituzioni, esperti e addetti di settore.Una serie di incontri per riflettere sul percorso di affermazione dell’industria videoludica italiana quale player internazionale nello sviluppo dell’impresa, della cultura e della creatività.

«Sarà un evento ludico e culturale», racconta Giovanna Marinelli, coordinatrice di Let’s Play, che è organizzato da Let’s Play Srl, Q Academy Impresa Sociale e Aesvi, l’associazione Editori e sviluppatori di videogiochi. Si parlerà dunque anche delle nuove applicazioni dei videogame. Per i musei, per esempio. Già oggi la Domus Aurea ha un gioco che aiuta i turisti a visitare i suoi spazi e, attraverso la realtà virtuale li riporta all’epoca dell’impero. Da poco sono stati finanziati due progetti analoghi per i musei archeologici di Taranto e di Reggio Calabria.

Il Festival è promosso da QAcademy e Let’s Play in collaborazione con AESVI Associazione Editori e Sviluppatori Videogiochi Italiani, con il sostegno del MiBACT e della Regione Lazio e il patrocinio di numerose istituzioni pubbliche locali e nazionali.

Maniac Mansion 2: Day of the Tentacle

Day of the Tentacle è un videogioco prodotto da LucasArts e pubblicato nel 1993, si tratta di un’avventura grafica a scorrimento laterale considerata uno dei capolavori del genere.

La trama del gioco è molto interessante e coinvolgente. Il gioco inizia quando il personaggio principale, Bernard Bernoulli, insieme ai suoi amici Hoagie e Laverne, vengono teletrasportati nel tempo grazie a una macchina del tempo creata dallo scienziato pazzo Dottor Fred Edison. Il loro obiettivo è quello di impedire al malvagio Tentacolo Viola, una creatura aliena mutante, di prendere il controllo del mondo. La missione dei protagonisti è quella di riportare il presente nello stato originale sconfiggendo il nemico. La trama di Day of the Tentacle è molto ben strutturata e coinvolgente, i personaggi sono divertenti e ben caratterizzati, e il gioco è pieno di humour e gag che lo rendono estremamente godibile.

Il gioco presenta una grafica semplice ma molto curata, caratterizzata da toni vivaci e colorati. Il gameplay è basato sulla risoluzione di enigmi e puzzle che richiedono intelligenza e logica da parte del giocatore. Day of the Tentacle non è un gioco semplice e il suo livello di difficoltà aumenta man mano che si progredisce.

Uno degli aspetti più interessanti del gioco è il sistema di controllo, che prevede l’utilizzo di tre personaggi in contemporanea. Infatti, durante il gioco il giocatore dovrà passare da un personaggio all’altro per risolvere determinati enigmi. Questo meccanismo rende il gioco molto dinamico e coinvolgente, e richiede al giocatore una grande attenzione e concentrazione.

Day of the Tentacle ha avuto un grande successo di pubblico e critica, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Il gioco è considerato uno dei capolavori del genere e ha influenzato molti videogiochi che sono venuti dopo: Day of the Tentacle è un gioco che ha segnato la storia dei videogiochi. La sua trama coinvolgente, la grafica curata e l’humour che caratterizzano il gioco lo rendono un titolo indimenticabile per i veri appassionati del genere. Se non lo hai mai giocato, non perdere l’occasione di provarlo, ti divertirai sicuramente.

Gran Cosplay contest di Cartoomics 2017

Cosplaycity ed Epicos presentano Il Gran Cosplay contest di Cartoomics 2017, domenica 5 Marzo 2017, alle ore 14.00 presentato da Luca Panzieri & Gianluca Falletta: ospiti speciali, giurie eccezionali per un’edizione memorabile, ricordiamo che venerdì, è la giornata gratuita per i cosplayer che entrano gratis, presentandosi agli ingressi di Fiera MIlano Rho in costume. Ecco tutte le informazioni utili per partecipare. Per chiedere ulteriori informazioni, potete scrivere direttamente sulla pagina (link).Ricordiamo a tutti che i costumi dei cosplayers che partecipano al contest possono essere ispirati ad anime, card game, cartoons, comics, fantasy, film, fumetti, giochi di ruolo, gothic, jrock, manga, pubblicità, quiz, telefilm, videogame, e original.

CATEGORIE PREMIATE
Miglior Cosplay Maschile
Miglior Cosplay Femminile
Miglior Gruppo
Miglior Coppia
Miglior Interpretazione
Miglior Videogame
Premio Original
Simpatia
Best Under 14
Miglior Accessorio

LA GIURIA
La Giuria  ècomposta da membri di spicco del panorama cosplay e avrà come presidente un’ospite speciale, il Campione Nazionale Emanuele Brigandì! Al suo fianco ci saranno Gabriele Gabbo Valenti, Chiara Madonia,Marco Callioni ed infine la testimonial del cosplay contest di Cartoomics 2017, Sara MartinI giurati valuteranno ogni concorrente in base alle seguenti caratteristiche: somiglianza globale al personaggio, fattura e difficoltà del costume, interpretazione dei tratti caratteristici del personaggio stesso e originalità e valore artistico della performance. Le decisioni della giuria sono inappellabili.
Le premiazioni avverranno a 20 minuti dalla fine della gara.

LE ISCRIZIONI
La raccolta delle iscrizioni verrà effettuata direttamente in Fieramilanocity Rho, presso l’apposita postazione nei pressi del palco domenica 05 Marzo dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Si raccomanda massima PUNTUALITA’, alle ore 13.00 le iscrizioni saranno chiuse in maniera CATEGORICA. L’iscrizione è il momento per:
• Consegnare un’immagine su foglio A4, a colori, del personaggio o del gruppo che si intende iscrivere.
• Firmare la liberatoria necessaria per l’iscrizione (o presentarla nel caso il modulo sia già stato scaricato on line e precompilato); in caso di gruppi, la liberatoria deve essere firmata da ciascun componente il gruppo, e la responsabilità della correttezza dei dati e compilazione della modulistica è affidata al capo-gruppo.
• Consegnare le basi per eventuali interpretazioni (i supporti accettati sono ESCLUSIVAMENTE pendrive USB e schede SD; i formati accettati sono mp3, wav, NO IPOD, IPHONE, IPAD);
ricordiamo che eventuali mix di pezzi sono esclusivamente a cura dei concorrenti e debbono essere consegnati già pronti e mixati.
• Chiedere qualsiasi informazione o spiegazione circa lo svolgimento del Contest.
Una volta effettuata l’iscrizione, non sarà in alcun modo possibile, per nessuna ragione, modificare l’ordine di sfilata.

IL CONTEST
Il contest sarà presentato da Luca Panzieri e Gianluca Falletta e seguirà la seguente scaletta:
14:30 inzio Contest
Sfilata Singoli e Gruppi senza interpretazione
Sfilata Singoli e Gruppi con interpretazione
19:00 premiazioni
L’accesso al palco sarà regolato da personale dell’organizzazione che inviterà i cosplayer a salire sul palco rispettando l’ordine di chiamata (che rispecchia esattamente quello di iscrizione). Sul palco verranno messi a disposizione 2 microfoni a filo per i concorrenti, ma se siete un gruppo numeroso onde evitare problemi di sorta, consigliamo vivamente una base playback.

ESIBIZIONE
Una volta sul palco, il partecipante sfila sulla passerella per mostrarsi alla giuria e procedere, se prevista, con una esibizione, la cui lunghezza massima dovrà rispettare la tabella che segue:
Singoli e gruppi senza interpretazione (solo sfilata): max 40 secondi. Se non verrà fornita alcune base musicale, l’organizzazione provvederà a metterne una predefinita che rispetti comunque i tempi previsti per la passerella.
Singoli: 1 minuto
Gruppi fino a 4 persone: 2 minuti
Gruppi da 5 a 10 persone: 3 minuti
Gruppi oltre 10 persone: 4 minuti
Alla fine del tempo concesso il cosplayer dovrà lasciare il palco indipendentemente dal fatto che abbia o meno terminato la propria performance. Le esibizioni che sforeranno i tempi stabiliti, saranno interrotte al termine del tempo standard, per rendere la sfilata più fluida e dare a tutti la stessa possibilità di esibirsi.

IMPORTANTE
Non sono ammesse coreografie o performance contenenti atti osceni e volgari.
Non sono ammessi armi vere, esplosivi, kabuki da esterno o accessori con fiamme (chiedere conferma allo staff).
Non sono permessi atti riconducibili al reato di blasfemia o odio razziale e che offendano comunque il comune senso del pudore.
Ogni interpretazione di cattivo gusto, contro qualunque legge applicabile o l’inosservanza delle regole provocherà l’immediata squalifica dal contest e l’interruzione della performance stessa.
I cosplayers partecipanti alla gara accettano implicitamente in toto il presente regolamento; l’organizzazione si riserva a proprio insindacabile giudizio e in qualsiasi momento di allontanare o escludere anche senza preavviso chi non rispetta il presente regolamento.
L’organizzazione si riserva il diritto di modificare questo regolamento senza preavviso; la versione definitiva sarà comunque disponibile per la consultazione presso la postazione iscrizioni.

Per qualunque informazione non esitate a scriverci, Cartoomics è lieta di ospitarvi nella città dei cosplayers, vi aspettiamo a CosplayCity!

Alla scoperta dei Promessi Sposi… a fumetti!

Dal 25 febbraio al 7 maggio WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano, allestisce una mostra davvero unica dedicata a uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana: “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni così come è stato raccontato, reinterpretato, ridotto e parodiato dall’illustrazione e dal fumetto. La mostra è realizzata in collaborazione con il Centro Studi Manzoniani, il Sistema Museale Urbano Lecchese, la Civica Raccolta di Stampe Bertarelli, la Biblioteca Sormani e Pixartprinting.

Un percorso affascinante e mai proposto prima porta il visitatore alla scoperta del mondo manzoniano raccontato per immagini partendo dalla prima versione illustrata del capolavoro, la cui edizione definitiva era già illustrata da Francesco Gonin nel 1840 per preciso volere dello stesso Manzoni, per passare poi a una lunga galleria di divertenti parodie come le disneyane “I Promessi Paperi” e “I Promessi Topi”, quella con i Flintstones protagonisti o la più recente firmata da Marcello Toninelli. Preziose anche le sezioni dedicate alle più riuscite riduzioni “serie” a fumetti: dalla primissima con esposti i preziosissimi originali di Domenico Natoli realizzati nel 1953 per la Magnesia S. Pellegrino agli originali della magistrale versione disegnata da Paolo Piffarerio per Il Giornalino, fino alla recentissima versione a fumetti della vera vita della Monaca di Monza disegnata da Alessandro La Monica per WOW Spazio Fumetto in occasione della mostra allestita ai Musei Civici di Monza.

Non manca uno sguardo attento al collezionismo, con una serie di cartoline tratte dal film di Eleuterio Rodolfi del 1913, via via fino alle storiche figurine Liebig, al cinema e gli sceneggiati televisivi con manifesti cinematografici e contributi video, dal film del 1941 con Gino Cervi allo storico sceneggiato RAI del 1967, fino al kolossal firmato da Nocita nel 1989 e le diverse versioni dedicate alla Monaca di Monza, parodie comprese. A rendere il tutto ancora più affascinante è una sezione dedicata alla scoperta della Milano secentesca in cui Alessandro Manzoni ambientò il suo romanzo.

Alessandro Manzoni inizia a concepire l’idea di un romanzo nel 1821, stimolato dai romanzi storici del contemporaneo Walter Scott, e genera tra il 1821 e il 1823 una prima stesura, dal titolo provvisorio ” Fermo e Lucia”. Compie poi una profonda revisione del testo, modificando anche il titolo provvisorio in “Gli sposi promessi”, dando finalmente alle stampe l’opera con il titolo definitivo “I promessi sposi”, pubblicato a fascicoli dal 1825 al 1827 in un’edizione conosciuta come “la Ventisettana”. Mentre la sua fama si accresce in tutta Europa, Manzoni inizia un processo di profonda revisione linguistica del testo: convinto che l’unica vera lingua italiana possa essere solo quella parlata a Firenze dalle persone colte, si reca nel capoluogo toscano proprio nel 1827, dove ha modo di incontrare importanti personalità, come Giacomo Leopardi e il granduca Leopoldo II di Toscana. Il romanzo “I Promessi Sposi”, dopo la proverbiale “risciacquatura in Arno” vede finalmente la luce nel 1840, detta “la Quarantana”, in un’edizione definitiva uscita a dispense insieme con la “Storia della colonna infame”.

“I Promessi Sposi” è però un romanzo fortemente legato alla sua rappresentazione grafica. L’edizione “ventisettana” del romanzo, non illustrata, era stata ampiamente copiata in tutta Italia in edizioni non autorizzate (in un Paese ancora diviso e in assenza di norme a tutela del diritto d’autore) spesso arricchite da poche illustrazioni di scarsa qualità, naturalmente senza interpellare Alessandro Manzoni, che quindi, per l’edizione definitiva del suo romanzo, cerca con convinzione un illustratore di talento e adatto per completare l’opera narrativa. Lo trova finalmente nel giovane artista torinese Francesco Gonin, che realizza una quantità di illustrazioni senza precedenti. Gonin lavora a stretto contatto con Manzoni, realizzando centinaia di immagini che raccontano ogni momento importante del romanzo, con straordinaria aderenza al testo e di perfetto supporto a questo, in un’impaginazione diretta dallo scrittore stesso.

Per vedere delle versioni a fumetti de “I promessi sposi” occorre però fare un salto di oltre un secolo. Il fumetto italiano, concepito fino agli anni Sessanta per essere rivolto principalmente ai ragazzi, ha spesso affiancato la scuola, dimostrandosi un prezioso alleato per il lavoro degli insegnanti, forse anche per convincere educatori e genitori che il fumetto potesse avere anche un valore educativo e non solo di svago. Sulle maggiori testate a fumetti, come il Corriere dei Piccoli o Il Giornalino, su Vera Vita o Lo Scolaro, i ragazzi potevano trovare rubriche storiche o scientifiche e facevano capolino le versioni a fumetti dei libri che, a casa o a scuola, gli studenti si trovavano tra le mani: i romanzi di Salgari o di Verne, “I tre moschettieri”, “Pinocchio”… e naturalmente il romanzo per eccellenza della scuola italiana, ovvero “I Promessi Sposi”. Iniziando dal 1953, le versioni a fumetti del capolavoro manzoniano si sono moltiplicate, e agli adattamenti (più o meno fedeli, più o meno condensati) del romanzo si sono affiancate innumerevoli parodie. Il punto di riferimento grafico rimane in molti casi il lavoro di Francesco Gonin, ma alcuni autori preferiscono invece prendere strade differenti, anche perché nel frattempo altri illustratori o pittori si sono cimentati nell’impresa.

Curiosamente, però, la primissima versione a fumetti de “I Promessi Sposi”, non nasce per una rivista venduta nelle edicole o nelle chiese: viene realizzata nel 1953 da Domenico Natoli per un piccolo albo “a striscia” sponsorizzato dalla Magnesia San Pellegrino e viene regalato nelle farmacie. In mostra saranno esposte le tavole originali di Domenico Natoli, conservate dalla Fondazione Franco Fossati, che permetteranno di leggere la storia completa attraverso il segno del suo autore e la sua delicata colorazione. Solo due anni dopo, nel 1955, una seconda versione del romanzo viene pubblicata sulle pagine de Lo Scolaro, settimanale genovese di ispirazione cattolica, che si rifà soprattutto al film diretto da Mario Camerini nel 1941. L’intento educativo è evidente, dato che in calce alle tavole a fumetti (senza nuvolette, ma solo con didascalie) vengono pubblicati dei passi scelti del romanzo. La trasmissione dello sceneggiato “I Promessi Sposi”, nel 1967, è un grande evento che incolla al teleschermo oltre 18 milioni di telespettatori. Un kolossal del genere riaccende l’attenzione sul romanzo di Manzoni, e infatti vedono la luce in contemporanea due diverse iniziative ispirate al romanzo: un nuovo adattamento a fumetti firmato da Michele Gazzarri e Sergio Zaniboni e un album di figurine allegato al Corriere dei Piccoli, illustrato da Aldo Di Gennaro e Bruno Faganello. L’album propone alcuni brevi passi del romanzo con illustrazioni in cui i volti dei personaggi sono gli stessi del piccolo schermo: Nino Castelnuovo, Paola Pitagora, Luigi Vannucchi, Salvo Randone… La versione di Gazzarri e Zaniboni invece, pur uscendo insieme allo sceneggiato, non si richiama ad esso, anche se sulla copertina i volti dei protagonisti sono incorniciati da uno schermo televisivo.

Nel 1984, invece, in occasione del bicentenario della nascita di Alessandro Manzoni, viene pubblicata per la prima volta quella che a tutti gli effetti è ritenuta la versione più completa e ricca del romanzo: un adattamento realizzato per il settimanale Il Giornalino, scritto da Claudio Nizzi e disegnato da Paolo Piffarerio.I testi riescono a condensare in sole 80 pagine tutti i momenti più importanti del romanzo, adattandoli con un linguaggio chiaro e comprensibile ai giovani lettori di oggi, mentre Piffarerio realizza meravigliose tavole caratterizzate dalla grande attenzione per i costumi e la ricostruzione storica del periodo.
Grazie alla collaborazione con il Sistema Museale Urbano Lecchese, che si è incaricato della loro conservazione, sarà possibile ammirare in mostra le più belle tavole originali di Paolo Piffarerio, frutto di un lungo lavoro di ricerca e documentazione nelle zone in cui è ambientato il romanzo.

Altrettanto ricco è il filone delle parodie: la primissima viene pubblicata sulla rivista satirica Marc’Aurelio negli anni Cinquanta, ma la più famosa è probabilmente “I Promessi Paperi”. Come spesso accade nel mondo Disney, questa versione non può certo dirsi fedele al romanzo, dato che questa volta il matrimonio “s’ha da fare”, affinché il signorotto Don Paperigo possa liberarsi della scocciatrice di Monza Gertruda, rifilandola al poeta Paperenzo Strafalcino. La Banda Disney tornerà “sul luogo del delitto” nel 1989 con “I Promessi Topi”, pubblicata in occasione di un altro kolossal televisivo, prodotto dalla RAI con un cast internazionale. Quelle Disney non sono però le uniche parodie dedicate al capolavoro di Manzoni: a cimentarsi con il capolavoro manzoniano sono stati i maggiori eroi del fumetto umoristico, come Geppo, Alan Ford e gli Antenati. L’ultima versione comica porta la firma di Marcello Toninelli, già autore della Divina Commedia a fumetti. Lo spirito dissacrante è massimo, pur mantenendo i riferimenti all’opera originale.

La mostra si apre con una sezione dedicata alla figura di Alessandro Manzoni e alla sua opera, focalizzando l’ambientazione. Manzoni sceglie il XVII secolo perché si tratta di un periodo particolarmente conflittuale e turbolento, specchio della situazione di duecento e di quattrocento anni dopo, e occasione per un’indagine sulle radici dell’arretratezza italiana. Lo sfondo milanese diventa, all’interno del percorso espositivo, un’occasione per scoprire una città di Milano davvero poco conosciuta, molto diversa da oggi ma anche dagli anni del Manzoni. Ripercorrendo insieme a Renzo il centro della città, si scoprono strade, piazze, palazzi, un Duomo molto diversi da quelli che conosciamo. Un viaggio nel tempo reso possibile dalla contrapposizione tra mappe e stampe delle diverse epoche, grazie anche alla collaborazione della Civica Raccolta di Stampe Bertarelli (la più ampia collezione italiana, conservata al Castello Sforzesco). Sono poi inquadrati alcuni aspetti importanti del romanzo, utili per la sua comprensione, come il particolare contesto storico in cui si svolge la vicenda e le fonti di cui il Manzoni ha potuto servirsi (prima fra tutte la testimonianza di Giuseppe Ripamonti), e la storia editoriale del romanzo, tra la prima edizione del 1827, quella definitiva del 1840, le edizioni successive, i fascicoli settimanali illustrati di editori come Sonzogno e Perino. Grazie alla collaborazione con il Centro Nazionale di Studi Manzoniani e con la Casa Manzoni di Milano sono esposti numerosi esemplari illustrati de “I Promessi Sposi”, sia edizioni della Ventisettana pubblicate nei vari stati italiani negli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento, sia edizioni ufficiali della Quarantana con disegni di importanti artisti, come Gustavo Rosso, noto come Gustavino. Il successo del romanzo è testimoniato anche da una ricca selezione di edizioni straniere, provenienti da Francia, Spagna e Germania, dove fu tradotta addirittura la Ventisettana, fino a edizioni cinesi, giapponesi ed egiziane.

Una seconda area della mostra presenta i principali personaggi del romanzo, utilizzando anche le differenti trasposizioni a fumetti, segnalando curiosità e aneddoti legati alle varie versioni. Vengono mostrate alcune caratteristiche proprie dei diversi fumetti, come la maggior attenzione data a un personaggio o un’interpretazione particolare del testo manzoniano. Il percorso sui personaggi contiene inoltre approfondimenti sulle figure del romanzo ispirate a persone reali, come l’Innominato o la Monaca di Monza. A quest’ultima la Fondazione Franco Fossati ha già dedicato (da settembre 2016 a febbraio 2017) la mostra “La Monaca di Monza – dal romanzo al cinema al fumetto”, esposta ai Musei Civici di Monza (un importante gioiello conservativo ed espositivo con il quale il Museo del Fumetto ha stretto un rapporto di gemellaggio). In quell’occasione è stata raccontata a fumetti la vera storia di Gertrude/Marianna de Leyva, disegnata dal giovane autore Alexander Tripood (Alessandro La Monica), le cui tavole originali sono esposte anche a WOW Spazio Fumetto.Sarà poi presente un divertente schema che permetterà di ripassare i momenti più importanti del capolavoro di Manzoni utilizzando i disegni di Marcello Toninelli tratti dal suo recentissimo volume “Renzo e Lucia – i Promessi Sposi a fumetti”.

L’ultima parte della mostra passa in rassegna le varie trasposizioni dei Promessi Sposi, serie e parodistiche, concentrandosi sulle diverse versioni a fumetti del capolavoro manzoniano sviluppate nel secondo Dopoguerra, dagli anni Cinquanta a oggi. Delle edizioni di Domenico Natoli per Magnesia San Pellegrino e di Claudio Nizzi e Paolo Piffarerio per Il Giornalino sono presenti le tavole originali, ma trovano spazio anche i fumetti pubblicati dal Corriere dei Piccoli, dall’editore Gino Sansoni, da Lo Scolaro e così via. Chiudono il percorso le parodie: Promessi Paperi, Promessi Topi, Promessi Diavoli, parodie con Alan Ford e i Flinstones, quella di Marcello Toninelli e altre.

Manifesti cinematografici, locandine, fotobuste, cartoline e video raccontano il parallelo percorso cinetelevisivo dei Promessi Sposi nell’arco di un secolo, dal film muto del 1913 di Eleuterio Rodolfi a quello del 1941 di Mario Camerini, dal lungometraggio di Mario Maffei del 1964 al celebre sceneggiato televisivo di Sandro Bolchi del 1967, fino alla spassosissima versione del Trio Lopez-Marchesini-Solenghi e ai “Promessi Sposi in 10 minuti” del gruppo comico Oblivion, diventato virale qualche anno fa su Youtube.

La mostra allo WOW Spazio Fumetto vede il coinvolgimento di numerose altre realtà culturali milanesi e lombarde, la proposta e la pubblicizzazione di “percorsi manzoniani” e lo sviluppo di attività didattiche sul territorio, secondo un progetto collaborativo tra operatori di settori diversi della città, nell’ambito di Cultura, Turismo ed Educazione. Nel corso della mostra, infatti, diverse realtà museali milanesi collaboreranno per dare vita a una Tre Giorni Manzoniana, tre intense giornate in cui ciascun museo metterà a disposizione le proprie opere e le proprie risorse, contribuendo con le specifiche competenze alla riscoperta dei Promessi Sposi e dei suoi personaggi, sulle tracce di Renzo per strade che conducono ai luoghi della città nel Seicento, ma anche di Alessandro Manzoni e della vita intellettuale di Milano nell’Ottocento e ancora, a saperli vedere, sono identificabili nella metropoli del Duemila.

http://www.museowow.it/wow/

Cos’è la Psycho cartomanzia?

Psycho cartomanzia è un termine che si riferisce alla pratica di usare le carte da gioco o le carte dei tarocchi per scopi psicologici o terapeutici. Si basa sull’idea che le carte possano riflettere gli stati d’animo, i pensieri, i desideri e i conflitti interiori di una persona, e che possano aiutare a esplorare il proprio inconscio e a trovare soluzioni ai propri problemi .

La psycho cartomanzia non è una forma di divinazione o di predizione del futuro, ma piuttosto uno strumento di autoconoscenza e di crescita personale. Le carte non hanno un significato fisso o universale, ma vanno interpretate in base al contesto, alla domanda e alla sensibilità di chi le legge e di chi le consulta. Le carte possono stimolare la fantasia, l’intuizione, la creatività e il dialogo interiore, e possono favorire la comprensione di sé e degli altri .

La psycho cartomanzia può essere praticata da soli o con l’aiuto di un professionista qualificato, come uno psicologo, un psicoterapeuta, un counselor o un coach. In questo caso, il ruolo del professionista è quello di guidare il consultante nella lettura delle carte, senza imporre la propria visione o giudizio, ma facilitando la riflessione e l’espressione delle proprie emozioni e sensazioni. Il professionista può anche integrare la psycho cartomanzia con altre tecniche o metodologie, a seconda delle esigenze e degli obiettivi del consultante .

La psycho cartomanzia è una pratica che richiede curiosità, apertura mentale, rispetto e responsabilità. Non è una scienza esatta, né una magia, né una religione. È una forma di arte e di gioco, che può arricchire la vita di chi la sperimenta con consapevolezza e libertà .

Ambientazioni fantastiche e come crearle!

Vuoi scrivere la tua storia, ma non sai come strutturarne l’ambientazione, dove partire e come descriverne le città, ma soprattutto hai paura che iniziando a parlare di elfi e gnomi perderai il filo del discorso? Bene! Questa guida fa per te, Davide Zampatori ha creato un progetto su Wattpad per guidarti negli insidiosi meandri di un mondo fantastico, con l’aiuto di esempi di saghe che hanno fatto la storia del genere.

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Vi riportiamo la risposta dell’autore alla domanda sul “perché” di questo progetto:

“Quando ho iniziato a scrivere mi facevo tante domande, molte delle quali nel tempo si sono rivelate inutili al fine dello scrivere. Purtroppo all’inizio nessuno scrittore sa quali siano le domande giuste da farsi, vuole scrivere e lo fa perché gli piace, il resto viene dopo… Le risposte che cercava il novellino che era in me non erano del tutto inutili, ma quando scrivi di luoghi che non esistono, razze fantastiche e poteri sovrannaturali, l’immaginazione del lettore dev’essere stuzzicata al punto giusto, non si può scadere nella banalità, né esagerare. Per questo dopo anni di lavoro e tante pagine, posso dire che la domanda di uno scrittore del fantastico deve farsi è una sola. Come si scrive un romanzo fantastico? Per ottenere la risposta ci è voluta tanta fatica: prove e pagine buttate (non ho neanche il coraggio di contarle), perché se vuoi fare una cosa bene e vuoi farla godere anche a chi ti legge, devono esserci delle regole. Quelle stesse regole che fanno di un mondo immaginario qualcosa su cui puoi mettere le mani… magari ritrovandoti a passeggiare in strada, per fermarti alla tua taverna preferita a fare due chiacchiere col vecchio Muddy, mentre una delle sue ragazze ti serve una pinta di birra scura della Marca della Siepe. Perché tutti lo sanno che la sua taverna è la migliore e se non dovesse starvi bene, come dice sempre Muddy, andate a farvi arruffare le piume altrove! Effettivamente però come si scrive un romanzo fantastico? Dal mondo che andremo a creare, sia una galassia o un regno. A questo servono le ambientazioni, danno lo sfondo, vi raccontano che il Boccale Ammantato di Muddy si trova nella città di Idonrat e visto che lui è un personaggio famoso, vi raccontano anche la sua storia.L’ambientazione fantastica è una storia, mettetevi comodi e preparatevi, perché a prescindere da quali siano le vostre armi, se schede di personaggi o parole di un romanzo, il viaggio sarà pieno di un mondo d’immensa meraviglia!”.

Per scoprire il progetto ecco il link che fa per voihttps://www.wattpad.com/369841569-ambientazioni-del-fantastico-premessa

Davide Zampatori (Roma, 1986); lavora come sistemista in un parco divertimenti, è un cronico lettore di fantascienza, soprattutto quella d’oltreoceano. Dal 2011 gestisce il blog di racconti a puntate Menestrello Itinerante, mentre dal 2012 collabora con la rivista online Fralerighe, mentre in passato alcuni suoi racconti sono comparsi su Stanza251. Nel 2014 Timeshifters, romanzo precedentemente comparsa su Menestrello Itinerante, viene pubblicato con Lettere Animate Editore. Il 2015 lo vede tra i fondatori del collettivo di scrittura “Scrittori in corso” di cui è anche curatore, mentre nel 2016 è tra gli autori di ALIA Evo 2.0, curata da Massimo Citi e Silvia Treves.

Delitto agli Albori della Storia di Rosanna Picotti

Delitto agli Albori della Storia è un thriller storico, ambientato nel III° millennio prima della nostra era, un misterioso delitto a cavallo del tempo. Scritto da una incredibile autrice qual è Rosanna Picotti che ha infuso in esso tutte le sue passioni: la lettura, l’archeologia, il mistero e l’intrigo, l’onestà, la lealtà e l’amicizia. E’ pubblicato on-line per tutti i supporti elettronici, pc, smartphone, tablet, kindle sul sito delos.digital in home page, oppure cercandolo nella collana Odissea Digital # 61 (acquistabile su Delos Store, Amazon.it, Google Play e Kobo).

Chi, come, quando, perché, a chi giova? Sono le domande valide ancora oggi sulla scena di un delitto. Ma quale peso possono avere, se l’omicidio su cui si indaga è avvenuto nel III° millennio avanti Cristo? Durante l’occupazione nazista di Roma, mentre scappa dalla sua casa cercando di sottrarsi alla cattura, un archeologo di fede ebraica viene salvato e nascosto nei sotterranei vaticani da un vecchio amico diventato sacerdote. In solitudine ha la possibilità di continuare il suo lavoro sui reperti trovati nella sua ultima campagna di scavi. Traducendo le tavolette di terracotta, fitte di caratteri cuneiformi, si imbatte in una specie di “diario”, compilato da uno scriba sumero del III° millennio prima della nostra era, improvvisatosi detective. Seguiremo con lui l’avvincente racconto di antichi delitti e di vicende che hanno cambiato la storia di un antichissimo impero.

Rosanna Picotti nasce a Spoleto e vive a Roma da moltissimo tempo. Ha fatto studi artistici. Ha lavorato e lavora come architetto degli interni presso negozi di arredamento. Le sue passioni sono, da sempre, la lettura e l’archeologia. Questo è il suo primo romanzo.

Per infohttp://delos.digital/9788825400922/delitto-agli-albori-della-storia o su facebook https://www.facebook.com/Rosanna.Picotti

La decima edizione di Cusplay Pisa: il 4 e il 5 Marzo 2017

Il Cusplay Pisa è un festival, giunto alla decima edizione, dedicato a fumetti,videogiochi,animazione,cosplay e cultura giapponese che si svolgerà a Pisa il 4 e il 5 Marzo 2017 presso il Palazzo dei Congressi.Tantissimi stand provenienti da tutte le zone d’Italia, aree videogames e retrogames in continua espansione, spettacoli, ospiti e concerti completano la nostro offerta!

Questa manifestazione è stata ideata nel 2011 da Pandolfi Michael che, fondando l’omonima associazione culturale, ha dato il via alla nascita di un festival che mancava fortemente alla città di Pisa. Un divertimento semplice, efficace e di grande aggregazione quello del Cusplay Pisa che riguarda le tematiche del fumetto, videogioco, animazione, cosplay e cultura giapponese. A partire dal 2015 la società “Uplay Eventi” entra a far parte dello staff organizzativo e garantirà ulteriori possibilità di sviluppo professionali sia per quanto riguarda l’organizzazione generale sia per quanto riguarda l’area videogames del festival. Grazie alla Uplay Eventi il Cusplay Pisa raggiungerà nuovi standard qualitativi! Press Start entra a far parte dell’organizzazione del Cusplay Pisa per l’edizione del 9 Ottobre 2016, sarà fondamentale il loro supporto per quanto riguarda il mondo del videogioco. Il loro obiettivo sarà la gestione dell’area videogames del festival, la diffusione della cultura sportiva legata agli E-Sports e perchè no la creazione di Store esclusivi. Lo staff lavorerà per questi obiettivi e per l’arrivo di risorse utili ad un sempre miglioramento del festival e delle attività proposte. Presto Press Start avrà un ruolo sempre più importante all’interno del progetto. Terminata la nona edizione (marzo 2016) A.I.C. entra nel festival a supporto dell’associazione culturale Cusplay Pisa e della Uplay Eventi. Questo importante accordo permetterà il raggiungimento di nuovi obiettivi fissati dall’organizzazione principale ed una sicura crescita del festival nella location del “Palazzo dei congressi di Pisa”.

Il 5 marzo 2017 con inizio alle ore 11:30, si svolgerà gran galà del famoso concorso fotografico, il concorso fotografico a tema cosplay più grande del mondo! Davanti alle telecamere un grande talk show con vari ospiti accoglierà tutti i vincitori del concorso fotografico. Saranno analizzate tutte le foto vincenti nelle 15 categorie in gara ed il fotografo polacco Mateusz Zahora (Studio Zahora) annuncerà la TOP10 della categoria “Miglior foto in assoluto”, categoria importantissima con una targa come premio per le 10 migliori foto pervenute in gara e con 3 grandi premi economici in palio per le prime tre foto classificate! Ecco i verdetti già usciti a fine contest il 28 gennaio 2017 http://cusplaypisa.altervista.org/joomla/concorso-fotografico/verdetti-finali

In questa edizione la gara cosplay del Cusplay Pisa sarà realizzata Domenica 5 Marzo con inizio (puntualissimo) alle ore 14:30. Sarà possibile iscriversi all’interno della manifestazione nell’apposito stand dell’area palco domenica a partire dalle ore 11:00 fino all’esaurimento massimo della tempistica a disposizione.Le iscrizioni si svolgeranno in fiera (non ci saranno iscrizioni online), domenica 5 marzo a partire dalle ore 11:00 presso l’apposito banco iscrizioni all’interno dell’auditorium del Palazzo dei Congressi. Il termine delle iscrizioni è dato dal termine della tempistica totale dedicata alle iscrizioni, se volete partecipare iscrivetevi il prima possibile! Tentare di iscriversi a ridosso dell’inizio della gara potrebbe risultare impossibile qualora la tempistica prevista fosse esaurita!

Realizzata da Umberto Moroni fondatore di Tomb Raider Italy, Fansite Ufficiale di Tomb Raider andrà in scena il 4 marzo (alle 14:00 con replica alle 18:00) una conferenza sulla fantastica saga videoludica di Tomb Raider” per di mantenere aggiornati i fans con le ultime novità sul mondo di Tomb Raider e Lara Croft (giochi, fumetti, romanzi, ecc…). La conferenza prenderà in esame tutta la storia della saga , ciò che è accaduto dopo l’era della Core Design/Eidos Interactive e l’arrivo della Crystal Dynamics/Square Enix con il riavvio di Tomb Raider ma non solo! Si aggiornerà il pubblico sulle ultime novità come i nuovi fumetti, romanzi, spin-off e molto altro ancora. Infine tutti i passi della celebrazione dei vent’anni della saga avvenuta lo scorso anno (2016) e ci sarà piccolo accenno sul prossimo capitolo della nuova serie! Un evento bellissimo che ogni fan della serie o della bella Lara Croft non può farsi scappare!

Fomentatissimo ospite della manifestazione toscana, fratellino di mille avventure, ecco il nostro Leon Chiro. Conosciuto nel campo sportivo come ex campione ed atleta nazionale, vincitore di numerose medaglie d’oro nel territorio italiano. Ha lavorato precedentemente nel campo della moda e nutre una grande passione per i Videogames al livello Hardcore. Specializzato nella costruzione di armi, armature ed accessori, dedica molto tempo alla cura del make-up e interpretazioni sceniche dei propri cosplay che, salvo collaborazioni o parti sartoriali complicate, sono per la maggior parte realizzati dalle sue mani. Tutti i suoi cosplay sono marcati da una grande passione, cuore e da ciò che ha delineato la sua fama, il #Fomento. L’aspetto positivo di ogni elemento, il vivere al massimo ogni momento della propria vita e l’essere carichi, dinamici e motivati. Momentaneamente lavora come Professional Cosplayer in giro per il mondo, collabora con diversi brand come Cool2U (Community Manager e Cosplayer), Ubisoft (Cosplayer), Cosplay Mat e CosAll (Testimonial). In gran parte delle convention alle quali ha presenziato come ospite speciale, Leon Chiro ha tenuto numerose conferenze \ panel sulla sua esperienza internazionale con il Cosplay, tutorial e Q&A (domande e risposte dal pubblico). Leon ha lavorato anche come presentatore ufficiale di numerosi eventi. Leon Chiro ha accumulato molta esperienza sul palco, a partire dagli studi di recitazione e teatro, alle numerose gare cosplay alle quali ha partecipato e vinto, sia nel panorama italiano (come Romics, Lucca Comics ecc) che Europeo (Japan Expo) . L’elemento che ha sempre differenziato le sue performance è l’aspetto interpretativo. Il suo sogno più grande è continuare a viaggiare e girare il mondo, conoscere e collaborare con grandi artisti internazionali espandendo i propri orizzonti professionali, raccogliere soddisfazioni e successi con il proprio lavoro ed espandere ovunque il significato e positività del suo motto ‘fomento’.

Dalla Polonia arriva a Pisa lo studio fotografico “Studio Zahora” maestri della fotografia in generale ma anche del suo lato “Cosplay”. Lo Studio Zahora ha partecipato alla settima edizione del concorso fotografico di Cusplay Pisa risultando vincitore in varie categorie con tutte le foto inviate. Il fotografo Mateusz Zahora sarà presente al festival entrambe le giornate e potrete scattare con lui! Lo Studio Zahora sarà responsabile dei verdetti della TOP10 della categoria “Miglior foto in assoluto” del nostro concorso fotografico. Il 5 marzo 2017 durante i CUSplay PISA Awards 2017 sarà rilasciata la TOP10 sul nostro palco per le prime 3 foto qualificate con premi economici in palio (1° posto 500€, 2° posto 200€, 3° posto 100€).

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Altro meraviglioso ospite di questo edizione, grande amica di Satyrnet è Silvia Anzini. La cosplayer romana, premiata alla nona edizione del festival (marzo 2016) con il prestigiosissimo titolo “Miglior Cosplayer in Assoluto”, sarà quindi ospite del festival! Silvia assieme al fotografo polacco Mateusz Zahora e, con gli altri componenti della giuria avrà l’arduo compito dei verdetti della gara e di incoronare il nuovo “Miglior cosplayer assoluto del 2017” con il super premio dal valore di 500€!

Svetlana Quindt meglio conosciuta come Kamui Cosplay sarà presente entrambi i giorni del festival! Kamui Cosplay è considerata una delle cosplayer più abili al mondo, impressionante la sua abilità nella creazione di costumi, armature, armi e accessori vari. Kamui Cosplay sarà per la prima volta in assoluto in Italia e sarà anche giudice nella gara cosplay di domenica pomeriggio, inoltre la famosa cosplayer consegnerà anche un suo speciale trofeo. Potrete trovare l’artista anche presso il suo stand dove saranno in vendita i suoi libri e le foto! Vi ricordiamo che nella nostra gara cosplay ci sarà un incredibile premio dal valore di 500€ vedi tutti i dettagli nell’apposita sezione!

Gli Outsider cosplay saranno presenti al Cusplay Pisa: “Siamo una coppia di cosplayer Italiani, della liguria e siamo ambasciatori cosplayer italiani per il sito francese MAGGS EXPO e ambasciatori francesi COSPLAYMAT e i cosplayer ufficiali italiani dei personaggi Rin e Len da Vocaloid riconosciuti dalla casa produttrice Giapponese “Crypton”. A Rin e Len siamo molto legati e grazie ai quali abbiamo vinto il concorso fotografico mondiale a tema cosplay della manifestazione “CUSPLAY Pisa 2016” come categoria “Miglior Coppia” e come categoria “like” oltre che essere stati scelti con cinque foto nella finale del contest fotografico. Freschi vincitori anche dello stesso concorso dell’edizione 2017 nelle categorie: Miglior Coppia, Horror, Categoria like e con otto foto nella fase finale del contest tramite il passaggio delle nomination. Ci piace anche molto indossare degli original cosplay, con uno di essi abbiamo vinto il premio Comics City “Miglior maschile” al cosplay contest a Piombino (LI) nel 2016. Abbiamo anche partecipato come ospiti e giurati a diversi contest cosplay.

Always Harry Potter sarà presente alla fiera cosplay più grande del territorio pisano! Il 4 e 5 marzo vi aspettiamo al Palazzo dei Congressi di Pisa per divertirci insieme con il test di smistamento di Hogwarts e di Ilvermonry (novità esclusiva AHP!) e potrete indossare il Cappello Parlante per immortalare il magico momento dell’assegnazione della vostra casa! Inoltre ci saranno tante attività a tema come le lezioni di alcune delle materie sostenute nella scuola di Hogwarts e giochi con premi a tema Harry Potter donati dall’organizzazione del CUSplay e dall’associaizone!

Per infohttps://www.facebook.com/events/1138646542884105/ o il sito ufficiale http://www.cusplaypisa.it/

Svelati i nuovi volti dei Klingon?

Tutti i trekker di mezzo mondo sono in attesa per la nuova serieStar Trek: Discovery” targate Netflix ma le notizie sono davvero pochissime. A quanto pare, a scuotere il web ci ha pensato una comparsa,  prestata all’impero di Qo’noS (conosciuto anche come Kronos) che ha postato una foto di backstage dove si vede un gruppo di Klingon in sala trucco, la didascalia alla foto, immediatamente cancellata, recitava “Occupando il tempo con il mio equipaggio Klingon oggi sul set del nuovo Star Trek.”

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Quei cosi sono i Klingon? Vederli in effetti in questa forma “rettiloide” ci stupisce davvero ma non ci impressione, dopotutto la stessa casa di produzione della nuova serie aveva già annunciato un “cambio di rotta” per l’estetica degli alieni e, d’altro canto, i nostri amici Klingon hanno subito già diverse “trasformazioni” nella loro carriera cine/televisiva, come si può vedere in questa immagine!

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Quello che è successo dopo la pubblicazione – e l’immediata cancellazione – del post di questa compara è anche molto strano. Il figurante, raggiunto da un trekker incuriosito in chat di FB ha prontamente smentito quello che aveva scritto, rispondendo alla domanda “Ciao, scusa se ti rompo ma c’è una foto rubata in giro con dei presunti Klingon, potresti confermare o smentire che si tratti proprio di klingon?” ha risposto: “No, ho solo pensato che in qualche modo ci assomigliassero”.

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Viene il dubbio, sopratutto valutando come identiche le armature presentate da Netflix in uno speciale qualche settimana fa, che il povero figurante sia stato bruciato da una telefonata della Major che, probabilmente (come successe a qualcuno che conosciamo per una foto “presa in prestito” di Luke Skywalker prima dell’uscita di Episodio VII) ha chiesto di “dimenticare” la faccenda… Ai posteri l’ardua sentenza!

 

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