Timeshifters di Davide Zampatori

Quando il vostro mondo viene messo sottosopra e venite scagliati lontano dal luogo dove abitate, dovete adattarvi, cambiare e se serve, diventare addirittura una dea. Solo così capirete come ci si sente ad avere il potere del tempo dalla vostra e quando avrete compreso, sarete solo all’inizio di un viaggio nell’eternità. Morrigan era una donna qualsiasi prima di essere arruolata tra i viaggiatori del tempo noti come timeshifters, trasformandosi nella vera dea della violenza celtica. Abbandonata dal proprio insegnate per motivi oscuri, la novella viaggiatrice temporale si trova ad affrontare la sua nuova vita, armata delle meraviglie di una tecnologia sconosciuta. Nel suo primo viaggio nel tempo incontra Clenia, una gorgone che diventa sua allieva e quindi una timeshifter come la stessa Morrigan. Proprio quando il lavoro di mentore sembra completato e Morrigan può tornare ai suoi studi sulla linea temporale, ecco che arriva la sua versione più anziana con degli avvertimenti.

Così dopo tutto questo tempo e dopo tante fatiche il menestrello, alias Davide Zampatori, è riuscito nell’ardua impresa, dopo aver pensato di non riuscire, quando aveva smesso di cercare e persino mentre pensava di lasciar perdere editori e autopubblicazioni, ecco che arriva Timeshifters: l’autore, dal suo blog http://menestrelloitinerante.blogspot.it/, ringrazia il suo editore Lettere Animate  che lo ha sopportato in questa vera e propria odissea, tra domande e insistenze, ringrazia Bestia (Ilaria), che gli ha fornito sempre consulenze e consigli e ringrazia tutti i suoi supporter che lo hanno seguito sul web e lo fa rendendo pubblico un brano del suo racconto che qui riportiamo.

A dire il vero non so bene da dove sia arrivato, sta di fatto che il mio nome è Morrigan, ma non sono sempre stata chiamata in questo modo, una volta ero una persona completamente diversa.
Credo che iniziò tutto quando andai via di casa, ero una ragazza di appena vent’anni, impelagata come tutti nella scoperta della mia vita da adulta, sicuramente oppressa dalle prove a cui mi sottoponevo per dimostrare al resto del mondo che potevo cavarmela, senza rendermi conto che stavo sprofondando nella spirale che inghiotte tutta l’umanità. Avevo trovato un lavoro decente, una casa piccola e accogliente da arredare a piacimento e tante altre cose che potevano tenermi impegnata fino a trovare un uomo con cui condividere la vita. Tentavo inutilmente di rendermi indipendente e finii per condannarmi alla stessa vita che non avrei mai voluto fare, imprigionata dai doveri di un’adulta.
Quando rimasi incinta compresi. C’erano voluti sei anni per capire ciò che non andasse nella mia vita e dieci minuti per rimettere insieme i pezzi: decisi di abortire, mandando a monte la mia relazione e lasciai il lavoro per andarmene dalla città che mi aveva vista tanto stupida. Volevo e potevo essere libera, ottenere qualsiasi cosa e quando finalmente ero sola nella mia macchina, diretta verso il Texas compresi che avevo fatto il mio primo passo verso ciò che volevo diventare.
Fu allora che conobbi il professor Hubert Silver: un vecchietto simpatico che passava le giornate lavorando nel proprio laboratorio, a cui serviva una domestica per rassettare la casa un paio di volte a settimana. Il professore sembrava ossessionato dalla leggendaria pietra filosofale, dai libri che vedevo nella sua immensa libreria aveva passato una vita a studiarne le leggende, ma il suo passato di professore di fisica lo rendeva l’uomo perfetto per una simile passione.
Non ricordo quanto tempo restai in quella piccola cittadina del Texas, ma al mio trentesimo compleanno Silver mi regalò una collana d’oro e diamanti, rifinita elegantemente e dall’aspetto fin troppo costoso per un professore dell’università pubblica. Accettai promettendo di passare da lui il giorno seguente per festeggiare, ma andai a far valutare la collana. La purezza dell’oro e dei diamanti ne faceva uno dei gioielli più preziosi al mondo e benché neanche il valutatore credesse a quei dati, la somma che mi venne offerta superava quella di cui avessi bisogno per vivere in quella cittadina per alcuni decenni. Rifiutai.

Timeshifters

Davide Zampatori, nato e cresciuto nella capitale, è un cronico lettore di fantascienza, soprattutto quella d’oltreoceano. Ha iniziato a pubblicare le sue storie su questo blog per dimostrare, più a sé stesso che agli altri, di riuscire a portare avanti una produzione vera e propria che potesse attirare il pubblico. Menestrello Itinerante è stato quindi il laboratorio da cui Davide ha incominciato e Lerigo Onofrio Ligure, il suo pseudonimo / personaggio, era il suo strumento più preciso, oltre che la sua creatura più viva e animata. Dopo tre anni di lavoro quotidiano e di impegno, una storia pubblicata in precedenza sul blog ha visto la luce: Timeshifters, è disponibile in ebook! Collabora ormai stabilmente con la rivista online Fralerighe, mentre in passato alcuni suoi racconti sono comparsi su Stanza251. Attualmente, oltre ad aver pubblicato un racconto su Alia EVO 2.0, è curatore del collettivo di scrittori “Scrittori in Corso”.

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Ambientazioni fantastiche e come crearle!

Vuoi scrivere la tua storia, ma non sai come strutturarne l’ambientazione, dove partire e come descriverne le città, ma soprattutto hai paura che iniziando a parlare di elfi e gnomi perderai il filo del discorso? Bene! Questa guida fa per te, Davide Zampatori ha creato un progetto su Wattpad per guidarti negli insidiosi meandri di un mondo fantastico, con l’aiuto di esempi di saghe che hanno fatto la storia del genere.

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Vi riportiamo la risposta dell’autore alla domanda sul “perché” di questo progetto:

“Quando ho iniziato a scrivere mi facevo tante domande, molte delle quali nel tempo si sono rivelate inutili al fine dello scrivere. Purtroppo all’inizio nessuno scrittore sa quali siano le domande giuste da farsi, vuole scrivere e lo fa perché gli piace, il resto viene dopo… Le risposte che cercava il novellino che era in me non erano del tutto inutili, ma quando scrivi di luoghi che non esistono, razze fantastiche e poteri sovrannaturali, l’immaginazione del lettore dev’essere stuzzicata al punto giusto, non si può scadere nella banalità, né esagerare. Per questo dopo anni di lavoro e tante pagine, posso dire che la domanda di uno scrittore del fantastico deve farsi è una sola. Come si scrive un romanzo fantastico? Per ottenere la risposta ci è voluta tanta fatica: prove e pagine buttate (non ho neanche il coraggio di contarle), perché se vuoi fare una cosa bene e vuoi farla godere anche a chi ti legge, devono esserci delle regole. Quelle stesse regole che fanno di un mondo immaginario qualcosa su cui puoi mettere le mani… magari ritrovandoti a passeggiare in strada, per fermarti alla tua taverna preferita a fare due chiacchiere col vecchio Muddy, mentre una delle sue ragazze ti serve una pinta di birra scura della Marca della Siepe. Perché tutti lo sanno che la sua taverna è la migliore e se non dovesse starvi bene, come dice sempre Muddy, andate a farvi arruffare le piume altrove! Effettivamente però come si scrive un romanzo fantastico? Dal mondo che andremo a creare, sia una galassia o un regno. A questo servono le ambientazioni, danno lo sfondo, vi raccontano che il Boccale Ammantato di Muddy si trova nella città di Idonrat e visto che lui è un personaggio famoso, vi raccontano anche la sua storia.L’ambientazione fantastica è una storia, mettetevi comodi e preparatevi, perché a prescindere da quali siano le vostre armi, se schede di personaggi o parole di un romanzo, il viaggio sarà pieno di un mondo d’immensa meraviglia!”.

Per scoprire il progetto ecco il link che fa per voihttps://www.wattpad.com/369841569-ambientazioni-del-fantastico-premessa

Davide Zampatori (Roma, 1986); lavora come sistemista in un parco divertimenti, è un cronico lettore di fantascienza, soprattutto quella d’oltreoceano. Dal 2011 gestisce il blog di racconti a puntate Menestrello Itinerante, mentre dal 2012 collabora con la rivista online Fralerighe, mentre in passato alcuni suoi racconti sono comparsi su Stanza251. Nel 2014 Timeshifters, romanzo precedentemente comparsa su Menestrello Itinerante, viene pubblicato con Lettere Animate Editore. Il 2015 lo vede tra i fondatori del collettivo di scrittura “Scrittori in corso” di cui è anche curatore, mentre nel 2016 è tra gli autori di ALIA Evo 2.0, curata da Massimo Citi e Silvia Treves.

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