Lutto nel mondo dei videogiochi: addio a Matt Shell, leggenda di Star Wars

Il mondo dei videogiochi piange la scomparsa di Matt Shell, ex-direttore marketing di LucasArts e figura chiave nel successo dei videogiochi di Star Wars. Scomparso a causa di un infarto, Shell lascia un vuoto incolmabile nel settore che ha contribuito a plasmare con il suo talento e la sua passione per decenni.

Una carriera costellata di successi: Nel corso della sua lunga carriera, Matt Shell ha dato vita a titoli iconici come Star Wars Jedi: Survivor, Return to Monkey Island, LEGO Star Wars: The Skywalker Saga e Star Wars: Squadrons. Il suo ruolo di Marketing Director è stato fondamentale nel portare i giochi di Star Wars al più vasto pubblico possibile, facendoli conoscere e amare da generazioni di appassionati.

Un tributo dai colleghi e dalla community: La notizia della sua scomparsa ha suscitato un’ondata di cordoglio da parte della community videoludica e dei suoi colleghi del settore. Geoff Keighley, creatore dei The Game Awards, ha ricordato Shell con affetto, condividendo un’intervista realizzata durante la Star Wars Celebration del 2007. Ray Almeda, Global PR per EA Sports, ha espresso il suo dolore per la perdita di un amico e ha sottolineato il contributo di Shell nel portare i giochi di Star Wars in tutto il mondo. Tony Rowe, professore di Game Design e Produzione ed ex collega di Shell presso LucasArts, ha elogiato la sua capacità di guidare e ispirare gli altri.

Un’eredità indelebile: La scomparsa di Matt Shell lascia un vuoto profondo nel mondo dei videogiochi, ma la sua eredità vivrà attraverso i giochi che ha contribuito a creare e nei cuori di coloro che sono stati influenzati dalla sua dedizione e dal suo talento.

#MattShell #StarWars #LucasArts #Videogiochi #Morte #Lutto #Ricordo #Eredità

Indiana Jones and the Last Crusade: The Action Game

Trentacinque anni fa, in concomitantanza con l’uscita nei cinema del leggendario film Indiana Jones e l’ultima crociata, i videogiocatori di tutto il mondo hanno potuto appassionarsi alle avventure dell’archeologo più famoso del mondo con alcuni tie-in davvero epocali: Indiana Jones and the Last Crusade: The Action Game (da non confondersi con l’omonima avventura “punta e clicca” o con il gioco del 1991 per Nes) è stato pubblicato nel 1989 da Lucasfilm Games, basato sul film omonimo . Il gioco è stato rilasciato per ZX Spectrum , Amstrad CPC , Commodore 64 , Atari ST , Amiga , IBM PC , MSX , Master System , NES , Game Boy , Sega Genesis e Game Gear .

Atari ST Longplay - Indiana Jones and the Last Crusade - The Action Game

Il gioco, realizzato con una grafica 2D molto semplice, riusciva comunque a catturare l’atmosfera dell’epoca e a trasportare i giocatori all’interno delle epiche avventure di Indy alla ricerca del santo Graal. Sono presenti molte delle ambientazioni caratteristiche del film, come il castello nazista, la Bibbia a casa di Herman, la cattedrale di Venezia e il temibile Zeppelin.

Il sistema di gioco era piuttosto basilare, con il protagonista che doveva superare vari ostacoli come piattaforme mobili, trappole e nemici armati. Indiana poteva attaccare sia a mani nude che con la sua fidata frusta, e come nel film doveva superare anche dei puzzle e cercare di risolvere enigmi. I controlli erano piuttosto intuitivi, ma non particolarmente precisi e responsivi, il che rendeva alcune sequenze di gioco frustranti e difficili da superare.

La colonna sonora del gioco era composta da brani della colonna sonora originale del film, che contribuivano a creare l’atmosfera giusta e a far sentire il giocatore come se fosse veramente all’interno delle avventure di Indiana Jones.

Nonostante le sue limitazioni tecniche, Indiana Jones and the Last Crusade: The Action Game era un gioco divertente e coinvolgente per i fan della saga. Offriva un’esperienza di gioco fedele all’universo cinematografico di Indiana Jones e riusciva a catturare l’immaginazione dei giocatori che potevano finalmente rivivere le gesta dell’archeologo più famoso del cinema.

Il remake di Knights of the Old Republic

Knights of the Old Republic è senza dubbio uno dei franchise più amati nel mondo dei videogiochi di ruolo spaziale western. Dopo l’annuncio del remake nel 2021, i fan erano in trepidante attesa di novità sullo sviluppo del gioco. E finalmente, dopo mesi di incertezza, arrivano alcuni aggiornamenti positivi che fanno ben sperare per il futuro.  Durante un’intervista esclusiva con IGN, il CEO di Saber Interactive, Matthew Karch, ha condiviso importanti dettagli sul remake di Knights of the Old Republic, svelando che il gioco è ancora in fase di sviluppo nonostante la separazione da Embracer Group. Questa notizia ha rassicurato i fan preoccupati che il progetto potesse essere stato abbandonato definitivamente.Karch ha dichiarato con determinazione:

“Stiamo lavorando duramente per portare avanti il gioco e superare le aspettative dei consumatori”.

Queste parole sono un segnale positivo per tutti i fan che non vedono l’ora di rivivere l’epica avventura di KOTOR sulle moderne piattaforme di gioco. Nonostante non siano stati rivelati ulteriori dettagli sullo sviluppo del gioco, l’impegno e la dedizione del team di Saber Interactive lasciano intendere che il remake potrebbe richiedere ancora un po’ di tempo. Tuttavia, i fan possono finalmente guardare con ottimismo al futuro di Knights of the Old Republic dopo un periodo di incertezza e attesa.

Indiana Jones e l’ultima crociata The Graphic Adventure

Mentre tutta la galassia dei videogiocatori è in fermento per il nuovo gioco “Indiana Jones e l’antico Cerchio“, vi vogliamo parlare di una vera e propria “leggenda”, pubblicata esattamente 35 anni fa. Stiamo parlando “Indiana Jones e l’ultima crociata: The Graphic Adventure“, senza dubbio uno dei capolavori videoludici di tutti i tempi. Pubblicato nel 1989 da Lucasfilm Games, in concomitanza con l’uscita del film omonimo, questo gioco di avventura grafica ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dei videogiochi.

INDIANA JONES e L'ultima Crociata - Soluzione [ITA] Longplay no commentary

Il titolo utilizza il motore SCUMM, che è stato introdotto nei giochi precedenti firmati dalla Lucasfilm e ha contribuito a definire il genere delle avventure grafiche in quel periodo. Grazie a questa innovativa piattaforma, il gioco riesce a offrire una straordinaria esperienza di gioco, che unisce una trama coinvolgente, enigmi stimolanti e un’ambientazione appassionante.

La trama del gioco si basa sul film omonimo e segue fedelmente le gesta dell’archeologo più famoso del mondo, Indiana Jones, mentre cerca di trovare il Santo Graal prima dei nazisti, intenti a utilizzarlo per sfruttarne i poteri misteriosi. Il giocatore impersona Indy e si trova coinvolto in un’avventura epica che lo porterà in giro per il mondo, affrontando sfide emozionanti, risolvendo enigmi intricati e interagendo con personaggi memorabili.

La grafica del gioco è davvero impressionante per l’epoca. I dettagli dei luoghi visitati da Indy sono curati e ricchi di sfumature, riuscendo a creare un’atmosfera coinvolgente e realistica. Gli sprite dei personaggi sono ben realizzati e la loro animazione fluida conferisce un senso di vita all’interno del gioco.

La colonna sonora è un altro punto di forza di “Indiana Jones e l’ultima crociata: The Graphic Adventure”. Le musiche si adattano perfettamente all’azione e alle diverse ambientazioni, riuscendo a trasmettere un senso di avventura e mistero. Inoltre, il doppiaggio dei personaggi è di alta qualità, con voci ben scelte che rendono ancora più coinvolgenti i dialoghi.

Ma è nella meccanica di gioco che brilla davvero questo capolavoro. I puzzle proposti sono stimolanti e ben congegnati, offrendo una sfida appagante per i giocatori. Inoltre, il sistema di dialoghi è particolarmente ben sviluppato, permettendo al giocatore di scegliere diverse opzioni durante le conversazioni e influenzare così l’andamento della storia.

Un altro punto di forza del gioco è l’ottima integrazione tra la trama del film e la dinamica dei videogiochi. Non si tratta semplicemente di una riproduzione del film, ma di un’esperienza interattiva unica, che permette ai giocatori di immergersi completamente nel mondo di Indiana Jones, esplorandolo e facendo proprie le sue gesta eroiche.

ScummVM: l’emulatore dei giochi punta e clicca arriva sull’App Store con tante novità

ScummVM è un emulatore molto popolare che permette di giocare a numerosi titoli punta e clicca e avventure grafiche del passato su diverse piattaforme. Questo software è nato come un progetto per far girare i giochi della LucasArts che utilizzavano il sistema SCUMM (Script Creation Utility for Maniac Mansion), un motore di gioco che ha fatto la storia del genere. Con il tempo, ScummVM ha ampliato il suo supporto a molti altri giochi e motori di gioco, diventando una vera e propria collezione di emulatori.

L’ultimo aggiornamento del 2023 ha portato ScummVM sull’App Store, rendendolo disponibile per gli utenti di dispositivi iOS. Questa è una grande notizia per gli appassionati di questo genere di giochi, che ora possono godersi i loro titoli preferiti anche su iPhone e iPad.

Ma non solo: l’aggiornamento ha introdotto anche tante altre novità e miglioramenti, che riguardano sia i motori di gioco che le piattaforme supportate. Vediamoli nel dettaglio.

  • Nuovi motori di gioco e giochi supportati: Il team di sviluppo di ScummVM ha lavorato intensamente per migliorare i motori di gioco esistenti e aggiungerne di nuovi. La lista dei giochi supportati è notevolmente cresciuta, includendo 50 nuovi titoli come Syberia, Gobliiins 5, Technobabylon, e molti altri. Tra i nuovi motori di gioco aggiunti, spiccano quelli per i giochi della Coktel Vision, della Revolution Software, della Adventure Soft, della Wyrmkeep Entertainment, e della Pendulo Studios. Inoltre, sono stati aggiunti anche i motori per i giochi della Humongous Entertainment, della The Adventure Company, della Microids, e della Cyan Worlds.
  • Miglioramenti delle piattaforme supportate: Un importante passo avanti è stato fatto per rendere ScummVM accessibile su diverse piattaforme. Il porting di RetroArch è stato completamente riscritto per garantire maggiore stabilità e funzionalità. Anche il porting per Atari è stato completamente rivisto, migliorando notevolmente la compatibilità con una vasta gamma di giochi. Tuttavia, il porting per Atari FireBee continua a utilizzare la libreria SDL per offrire un’esperienza di gioco fluida. Inoltre, il team di sviluppo di ScummVM si è unito al progetto Backyard Sports Online, consentendo ai giocatori di godersi titoli come “Backyard Football” e “Backyard Baseball 2001” su Internet con altri utenti.
  • Ottimizzazione delle prestazioni grafiche: L’aggiornamento ha introdotto anche un’ottimizzazione delle prestazioni grafiche utilizzando istruzioni specifiche della CPU come SSE, AVX2 e NEON per migliorare il disegno grafico negli engine AGS e in alcune routine generiche. Ciò ha portato a un notevole aumento delle prestazioni, con velocità di disegno incrementate fino a 14 volte in molti casi.
  • Aggiornamento automatico e versione per Android: Gli appassionati di ScummVM possono scaricare l’emulatore dall’App Store. Per gli utenti di Windows, macOS e sistemi Ubuntu Snap o Flatpack, è disponibile anche un aggiornamento automatico per passare alla versione 2.8.0 di ScummVM. Per quanto riguarda la versione per Android, è attualmente in fase di Open Beta e sarà presto disponibile per il download.

Il debutto di ScummVM sull’App Store è un grande passo avanti per gli amanti dei giochi punta e clicca e avventure grafiche del passato. Grazie al lavoro svolto dal team di sviluppo, ora è possibile giocare a una vasta gamma di titoli su diverse piattaforme, offrendo un’esperienza di gioco nostalgica e appagante.

Ghostbusters: The Adventure Game

A poche ore dall’uscita del teaser trailer del quarto capitolo “ufficiale” della amatissima saga dei Ghostbusters, ci fa piacere condividere questo interessante idea di sviluppo nata dai fan! Ghostbusters: The Adventure Game è un nascente progetto per un gioco “vintage” ispirato proprio al capolavoro “Gosthbusters” che sta cercando sostenitori su KickStarter

Per Massimiliano Mapelli e per gli altri  sviluppatori del progetto, il primo capitolo dei Ghostbusters è stata una sorta di rivoluzione copernicana del cinema. Secondo loro, la storia di questo media può essere diviso tra il periodo “Ante Ghostbusters” e “Post Ghostbusters”.

Negli anni, hanno giocato a quasi tutti i giochi creati basati su questo fantastico titolo, ma hanno sempre sentito la mancanza di un gioco che si concentrasse sulle vicende del primo film, senza la componente “arcade” ma incentrato sul ragionamento: esattamente come avveniva le indimenticabili “avventure punta e clicca” rese celebri dalla LucasArts.

Dunque, delusi dalla mancanza di un gioco del genere sul mercato, questi talentuosi creativi hanno deciso di crearselo da soli insieme a un gruppo di amici appassionati di tecnologia. Così, stanno sviluppando il primo adventure game punta-e-clicca di Ghostbusters. Nonostante sia un lavoro impegnativo, stanno vivendo un’esperienza divertente e gratificante. Attualmente, sono in discussione con Sony per ottenere i diritti necessari per il gioco.

Tuttavia, hanno capito che per dare un valore aggiunto al loro progetto, avevano bisogno di una mano in più. Pertanto, hanno deciso di chiedere l’aiuto di tutti attraverso una campagna Kickstarter che presto prenderà il via. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi per assicurarsi che il progetto abbia tutte le caratteristiche del miglior gioco possibile da produrre. Per chiunque sia incuriosito, è possibile trovare il link della campagna del gioco qui:  kickstarter.com/projects/bbsoft/ghostbusters-the-adventure-game.

The Secret of Monkey Island

Strano a dirsi ma non abbiamo ancora parlato del leggendario videogioco “The Secret of Monkey Island”, la mitica avventura punta e clicca sviluppata nel 1990 dalla Lucasfilm Games, oggi nota come LucasArts, e ideata da Ron Gilbert con l’apporto rilevante di Michael Land nelle musiche e di Steve Purcell nella grafica. Il gioco segue le disavventure del protagonista Guybrush Threepwood, un giovane pirata di belle speranze ma dallo scarso talento!

Monkey Island (nessuno conosce il vero segreto…), considerato uno dei giochi più influenti e amati di tutti i tempi, ha fatto la sua prima apparizione nel 1990 in floppy disk per Atari ST, Macintosh e Personal Computer, dotato di grafica EGA a 16 colori (oppure in CGA a 4 colori). Fu una delle prime avventure grafiche (insieme a Loom) ad utilizzare un sistema di scaling dei personaggi, in grado di ingrandire o rimpicciolire le sprite in base alla loro posizione sullo schermo. Alcuni mesi dopo uscirono un’altra versione PC, dotata di grafica ridisegnata in formato VGA a 256 colori, e la versione Amiga, che utilizzava gli sprite della versione EGA con gli sfondi in VGA, ridotti però a 32 colori effettivi, e con arrangiamento musicale da parte di Chris Hülsbeck. Un’ulteriore versione PC fu pubblicata nel giugno del 1992: questa volta in CD-Rom, sfruttava tracce audio e utilizzava una versione aggiornata dell’interfaccia grafica. La vecchia versione utilizzava infatti l’interfaccia già vista in titoli come Maniac Mansion e Zak McKracken and the Alien Mindbenders, dotata di dodici “verbi” e con inventario testuale; la nuova versione riduce i verbi a nove (eliminandone tre poco usati), e aggiunge le icone per gli oggetti nell’inventario. La versione CD-Rom sarà poi convertita per FM Towns e Sega CD.

Nel 2004, Ron Gilbert ha pubblicato nel suo blog un saggio che scrisse nel 1989, prima di intraprendere il lavoro sul gioco. In questo testo, intitolato “Why Adventure Games Suck”, Gilbert criticava le avventure grafiche dell’epoca, e stilava un dodecalogo di fattori secondo lui necessari a rendere il genere maturo. Queste regole, come ad esempio la rimozione della “morte istantanea”, l’importanza di un obiettivo chiaro e identificabile o enigmi in grado di far avanzare la storia, furono introdotte proprio in The Secret of Monkey Island, e caratterizzarono in seguito tutta la produzione di avventure LucasArts.

La trama di “The Secret of Monkey Island” segue le avventure di Guybrush Threepwood, un giovane aspirante pirata che si reca sull’isola di Mêlée per diventare un pirata di fama mondiale. Lì incontra la bellissima governatrice Elaine Marley e si innamora di lei… ma ad attenderlo c’è anche il temibile pirata Zombie LeChuck intento a trovare la misteriosa Isole delle Scimmie per carpirne l’arcano segreto. La storia si sviluppa in modo divertente e originale, con molti momenti comici e situazioni paradossali.

Il gameplay di “The Secret of Monkey Island” è semplice ma efficace. Il gioco utilizza un’interfaccia punta e clicca per interagire, tramite verbi/azioni, con l’ambiente di gioco, risolvere puzzle e parlare con i personaggi non giocanti. Il gioco è noto per i suoi puzzle creativi e spesso surreali che richiedono ai giocatori di pensare in modo non convenzionale per risolverli. Il gioco è anche famoso per la sua capacità di mettere il giocatore in difficoltà, con risposte sarcastiche e ironiche a molte degli snodi della trama.

Uno degli elementi che rendono “The Secret of Monkey Island” unico è sicuramente la sua atmosfera. Il gioco presenta un’ambientazione tropicale, colorata e piena di vita, che si adatta perfettamente alla trama del gioco. La colonna sonora del gioco è anche un punto forte, con la famosa “Theme from Monkey Island” che ha segnato l’infanzia di molti giocatori.

Il successo di “Monkey Island” ha portato alla creazione un vero e proprio franchise: “Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge”, “The Curse of Monkey Island”, “Fuga da Monkey Island”, “Tales of Monkey Island” e il recente “Return to Monkey Island”, titoli che sono stati sempre estremamente attesi ma con altalenanti risultati di critica. Il gioco ha anche influenzato la creazione di altri giochi d’avventura, che hanno cercato di replicare lo stile umoristico e non convenzionale di “Monkey Island” ed è stato fonte di ispirazione per la saga Disney “Pirati dei Caraibi”.

“The Secret of Monkey Island” è sicuramente uno dei giochi più iconici e amati di tutti i tempi, che ha avuto un enorme impatto sulla cultura videoludica. Con la sua trama originale e divertente, il suo gameplay innovativo e la sua atmosfera unica, “Monkey Island” è un’avventura che ogni appassionato di videogiochi dovrebbe provare almeno una volta.

Indiana Jones And The Fate of Atlantis Special Edition

Indiana Jones And The Fate of Atlantis Special Edition” è un geniale progetto fan made, realizzato dal gruppo Went2Play, che aveva l’obiettivo di riportare alla luce uno dei capolavori più splendenti dell’industria videoludica mondiale: “Indiana Jones And The Fate of Atlantis” la leggendaria avventura grafica “punta e clicca” uscita nel 1992 per la LucasArts!

Indiana Jones and the Fate of Atlantis Special Edition - The Lucasarts Classic Remade!

Unico vero quarto capitolo delle avveture del professor Henry Jones Jr., questo videogioco, a differenza delle altre avventure della Lucasarts, non ha mai avuto un remake ufficiale HD che potesse “evolvere” la grafica per palati più moderni e avvicinare un nuovo pubblicato a questo genere di videogiochi ormai dimenticati.  Per sopperire a questa lacuna, sicuramente generata da problemi di copyright tra Paramout / Lucasfilm / Disney, un talentuoso gruppo di fan si è rimboccato le maniche per la creazione remake in full HD, con nuovi ambienti semi-fotorealistici, animazioni dei personaggi di alta qualità e voci fuori campo fornite da attori professionisti. Il team di sviluppo è composto dai programmatori Yakir Israel e Glen Fernandez (che hanno utilizzato il motore di gioco “Visionaire Studio”) e dai talentuosi artisti Patrik Spacek, Luis Belerique e Doug Petty.

L’attuale build di Indiana Jones And The Fate of Atlantis Special Edition” (demo 2.0)  presenta circa 2 ore di contenuti, iniziando, proprio come il gioco originale, con Indy alla ricerca di un antico manufatto nei magazzini dell’Università di Barnett, per poi essere coinvolto in un mistero che coinvolge nazisti, Atlantide e una suua vecchia conoscenza Sophia Hapgood. Ci sono tutti gli enigmi classici e, sebbene la built termini prorio “a metà del gioco originale” (al reperimento del Dialogo Perduto di Platone) ci sono davvero tante avventure da vivere in giro per il mondo nei panni – anzi nel cappello e con la frusta – di Indiana Jones.

Fate of Atlantis Special Edition - Jones Rigging

Sicuramente i fan si sono divisi sul nuovo stile artistico  del remake di Went2Play che evolve/stravolgre il fascino originale dell’animazione in pixel art del gioco del 1992, ma non cìè dubbiio che il lavoro di questi ragazzi sia un chiaro tributo senza fini di lucro al capolavoro Lucasarts che, tra l’altro, hanno riscritto anche il gameplay introducendo una nuova interfaccia di “utilizzo” che, a differenza di altri prodotti ufficiali, di certo non fa rimpiangere la tradizionale SCUMM.

Facciamo un po’ di storia: il 22 maggio 2016, il team Went2Play ha inviato a Disney una richiesta ufficiale di approvazione in modo da ottenere una licenza da Lucasfilm per rilasciare questo ambizioso progetto; tale richiesta è stata ampliata con altri materiali inviati il 4 giugno 2016. Il 21 febbraio 2017 c’è stato un primo incontro con il rappresentante LucasArts/Disney che ha chiesto la sospensione ufficiale del progetto. Il team non si è lasciato scoraggiare e pur mettendo offline la possibilità di scaricare la built pronta in quel perioso (5 marzo 2017)

Ci è stato cortesemente chiesto dal nuovo Head of business development di LucasFilm di fermare lo sviluppo e la distribuzione della demo di Indiana Jones and the Fate of Atlantis Special Edition. Rimuoveremo il pulsante di download dal nostro sito questa domenica (5 marzo 2017). Ci è stato detto che LucasFilm non cederà la licenza di Indy a breve, quindi premmo trovare una soluzione differente o lavorare per loro“.

Il 30 aprile 2018 il coraggioso team a continato la propria battaglia invviando la “demo 2.0” che tutti conosciamo; da lì alterne vicende si sono seggeguite fino al 2022. Al contempo, lo studio ha creato una petizione ufficiale su Change.org in modo che gli stessi fan supportassero questo progetto: una call to action che a febbraio 2023 contava già 18 114 firme su 119 603 visualizzazioni e 4 928 condivisioni!

“…È molto importante mostrare il vostro interesse per questo progetto crato per tutti i fan e i sostenitori dei giochi di avventura. Se desideri vedere l’edizione speciale del Fato di Atlantide, abbiamo bisogno del tuo supporto. Tutti abbiamo lavorato a questo progetto gratuitamente e siamo molto orgogliosi del loro lavoro. Abbiamo speso molto tempo libero e sforzi per rendere questo gioco migliore di qualsiasi altro sia stato fatto prima”.

Proprio in queste ore, sul sito ufficiale del progetto è comparso un aggiornamento importante per tuti coloro che negli anni sono rimasti in attesa dell’uscita finale del progetto, bloccata dagli aventi diritto per violazione di diritti:

“… crediamo tutti fermamente che Lucasfilm/Disney capiranno che i fan possono realizzare i migliori remake. Ci sono tonnellate di persone di talento con una grande passione e amore per i leggendari giochi di avventura classici che meritano di ottenere un nuovo prodotto che supporti la tecnologia più recente e raggiunga la qualità prevista”.

Non sappiamo “come andrà a finire”, intanto vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del progetto all’indirizzo remakeofatlantis.blogspot.com (o sui social ufficiali Twitter, TicToc, Discord e Instagram), per scoprire tutte le novità e aiutare questi ragazzi nel loro nobile obiettivo di farci tornare sotto il mare alla ricerca della Città Perduta di Atlantide!

Indiana Jones and the Fate of Atlantis

Trent’anni fa, nel 1992, usciva nei negozi di  videogiochi’avventura grafica “Indiana Jones and the Fate of Atlantis”, probabilmente il gioco più bello di sempre! Questo straordinario titolo punta e clicca, sviluppato e pubblicato dalla LucasArts, creato da Hal Barwood e Noah Falstein, presenta una nuova avventura del famoso archeologo Indiana Jones questa volta alla ricerca del continente perduto di Atlantide in compagnia della sua vecchia assistente, ora medium di successo, Sophia Hapgood. A differenza del precedente gioco “The Last Crusade*, “The fate of Atlantis” non è basato sulla trama di uno dei film di Indy, bensì su una storia originale appositamente creata per esso… Storia che tutti gli appassionati avrebbero voluto come quarto capitolo cinematografico del leggendario archeologo con il cappello a falda larga!

La trama del gioco è ambientata nel 1939, alla vigilia della seconda guerra mondiale. Lo storytelling segue Indiana Jones mentre cerca di trovare la città perduta di Atlantide, una leggendaria città scomparsa nell’oceano, grazie al ritrovamento del mitico “Dialogo perduto di Platone”…. E ad un mistico artefatto denominato “pezzo di chiglia della nave”. Nel corso del gioco, il giocatore potrà esplorare diversi luoghi esotici, risolvere puzzle intricati e interagire con numerosi personaggi non giocanti.

INDIANA JONES and the Fate of Atlantis - Soluzione [ITA] Longplay no commentary

 

Una delle caratteristiche più interessanti del gioco è la scelta del giocatore nel determinare l’orientamento del gioco. Il gioco offre infatti l’inedita scelta tra tre diverse modalità di gioco direttamente inserita nello storytelling: Squadra, Ingegno e Azione. La modalità Squadra è focalizzata sulla risoluzione di puzzle in compagnia della seducente Sophia Hapgood, la modalità Ingegno sull’investigazione tramite la conversazione con i personaggi non giocanti e la modalità Azione sulla lotta e la sopravvivenza a suon di click di mouse. Queste diverse modalità offrono al giocatore un’esperienza di gioco unica e personalizzata ricongiungendosi poi nel capitolo finale all’interno della Città sommersa.

Il gioco è noto per i suoi personaggi ben sviluppati e la loro interazione con il giocatore. Indiana Jones è un personaggio carismatico e affascinante, e il gioco include molti altri personaggi interessanti e divertenti in linea con il franchise creato da George Lucas e Steven Spielberg. La storia è anche piena di intrighi e misteri, che mantengono il giocatore impegnato fino alla fine del gioco alla ricerca del modo corretto di interpretare il Diario di Platone.

La grafica e la colonna sonora del gioco sono state molto apprezzate al momento del rilascio del gioco. La grafica è in stile cartone animato e presenta una grande varietà di ambientazioni e personaggi. La colonna sonora è composta dal trio Michael Land, Clint Bajakian e Peter McConnell che hanno creato una ost accattivante e avventurosa che si adatta perfettamente al tema del gioco ispirandosi alle partiture di John Williams.

“Indiana Jones e il fato di Atlantide” è considerato uno dei migliori giochi d’avventura di tutti i tempi, ed è stato molto apprezzato dalla critica e dai fan. Il gioco ha ispirato numerosi altri giochi d’avventura e ha contribuito a creare il genere del gioco d’avventura punta e clicca. Il quarto vero capitolo di Indiana Jones è un gioco d’avventura punta e clicca classico che offre un’esperienza di gioco unica e personalizzata. Con la sua trama intrigante, personaggi ben sviluppati, grafica accattivante e colonna sonora avventurosa, il gioco è un must-play per gli appassionati di giochi d’avventura e gli amanti della saga di Indiana Jones.

Star Wars:The Old Republic: Legacy of the Sith

In onore dell’imminente decimo anniversario di Star Wars: The Old Republic, BioWare ha svelato Legacy of the Sith, la prossima grande espansione che segna l’inizio di un nuovo entusiasmante periodo per l’acclamato MMORPG. Legacy of the Sith si baserà nuovamente sulla trama dinamica di Star Wars: The Old Republic: i giocatori prenderanno parte a una campagna militare finalizzata a proteggere un pianeta che, avendo scoperto il piano definitivo del rinnegato Sith Darth Malgus, si è rivelato vitale per la loro fazione. L’espansione presenta anche miglioramenti all’esperienza dei giocatori di SWTOR con la nuova funzionalità, Combat Styles, che espande le opzioni a loro rivolte, e con una serie di aggiornamenti della qualità della vita. I fan di Star Wars avranno l’opportunità di riscoprire la pluripremiata storia di Star Wars: The Old Republic all’interno di Legacy of the Sith in questa stagione su PC tramite SWTOR.com e Steam, dando il via alla celebrazione del decimo anniversario che si svolgerà per tutto il 2022 e introdurrà nuovi contenuti, eventi, aggiornamenti e altro ancora.

 

Legacy of The Sith Expansion Announcement Livestream (With SWTOR Team Pre-Show)

Legacy of the Sith porterà i giocatori in un’avventura ai confini della galassia, incluso il pianeta acquatico di Manaan, alla ricerca di Darth Malgus. L’aggiornamento principale aumenterà il numero massimo di livelli che i giocatori possono raggiungere da 5 a 80. Le sfide più difficili di sempre di Star Wars: The Old Republic saranno inoltre introdotte da nuove missioni collaborative, tra cui un Flashpoint ambientato in una tomba in cima a una montagna sul remoto pianeta Elom, e un’operazione che si svolge fra i resti di una stazione di ricerca nello spazio profondo.

L’ultima espansione introdurrà la nuova funzione Combat Styles, che espande ulteriormente la profonda esperienza personalizzata di SWTOR. Gli stili di combattimento consentiranno ai giocatori di realizzare la loro fantasia finale di Star Wars, scegliendo in modo indipendente una storia di classe specifica e combinandola con set di abilità di altre classi tecnologiche o armi correlate. I vecchi e i nuovi giocatori possono aspettarsi miglioramenti anche nella creazione del loro prossimo personaggio di Star Wars, attraverso un sistema di creazione del personaggio perfezionato. Gli aggiornamenti alle esperienze di oggetti e di equipaggiamento e il design semplificato delle classi migliorano inoltre ulteriormente l’esperienza di Star Wars: The Old Republic per tutti i giocatori.

Per ulteriori informazioni su Star Wars: The Old Republic – Legacy of the Sith, visita www.swtor.com

Exit mobile version