Assassin’s Creed Origins tour a Roma e Milano

Dall’8 al 10 settembre, presso la Microsoft House di Milano e dal 15 al 17 settembre a Roma al Vigamus-Museo del Videogioco, si terrà l’atteso Assassin’s Creed Origins – The Tour, esclusivo appuntamento pensato per tutti i fan in occasione del quale provare in anteprima Assassin’s Creed Origins, l’ultimo episodio del videogioco di Ubisoft. Assassin’s Creed Origins sarà disponibile in tutto il mondo dal 27 ottobre 2017 per Xbox One X e le altre console della famiglia Xbox, PlayStation 4 Pro, PlayStation 4 e CP Windows 10.

I fan del gioco amato da intere generazioni potranno vestire i panni di Bayek, un guardiano dell’Egitto e ultimo appartenente della tribù dei Medjay – popolazione nubiana che abitava la regione Medja del Sudan settentrionale – la cui storia personale porta alla nascita della Confraternita degli Assassini. A fare da sfondo alla storia del gioco sono sono la natura selvaggia africana e le leggendarie città dell’antico Regno, rappresentate da sei ambientazioni esclusive, da Alessandria d’Egitto alle tombe di Giza.

Nel corso del Tour verrà mostrato ai fan anche l’ultimo atteso trailer presentato alla GamesCom 2017, in cui è possibile riconoscere i volti di personaggi epici come Cleopatra, Giulio Cesare e Tolomeo XIII, scenari mozzafiato e una trama intricata ed avvincente. Un video manifesto in cui il messaggio celebra la fine del vecchio mondo e l’inizio di una nuova era, per mano del protagonista.

La decennale saga di Assassin’s Creed inizia nel 2007, una storia leggendaria che ha attraversato diverse epoche, dalla Gerusalemme del 12° secolo alla Rivoluzione Francese di fine 1700. Un “cast” stellare di personaggi storici del calibro di Leonardo da Vinci e Napoleone Bonaparte, raccontato attraverso un meticoloso lavoro di ricerca che ha permesso di vincere più di 100 premi internazionali e risultare nei primi posti dei giochi più venduti di sempre, con quasi 4 milioni di copie solo in Italia. Un mito amato da intere generazioni con più di 10 milioni di fan in tutto il mondo su Facebook e quasi un milione su Instagram, che oggi, dopo due anni di attesa, torna a rivivere.

Il nuovo capitolo è costato quattro anni di ricerche storiche e perfezionamenti tecnologici, condotti da un team internazionale di sviluppatori degli studi di Singapore, Sofia, Chengdu, Shanghai, Bucarest e Kiev, guidati da Ubisoft Montreal.

Torneo del pugno d’acciaio al Vigamus

Sabato 3 giugno il Torneo del pugno d’acciaio illuminerà il ring del Vigamus (dalle 10:00 – 20:00 in via Sabotino 4, Roma) )! Una giornata all’insegna del picchiaduro più amato di sempre in occasione del attesissimo ritorno con Tekken 7. Sfide, tornei, premi, attività e tante incredibili sorprese per tutti gli appassionati di Heihachi e compagni. Siete pronti? Bene, perché l’appuntamento è sull’arena del Museo del Videogioco con il Tekken 7 Day: No pain, no gain! Un grande appuntamento per tutti i fan di Tekken in cui parteciperà anche il nostro fratellino Leon Chiro, grande cosplayer internazionale, e altri ospiti che coinvolgeranno i fan in diverse attività con la possibilità di vincere tantissimi premi che saranno messi in palio ai vincitori! Il Link dell’evento è https://www.facebook.com/events/1529332263765357/.

Tekken 7 è un picchiaduro sviluppato e pubblicato da Bandai Namco. Settimo capitolo della serie Tekken. Il gioco sarà il primo della serie ad usufruire del motore grafico Unreal Engine. Tekken 7 è uscito nelle sale giochi giapponesi nel mese di marzo del 2015. Una versione arcade aggiornata, Tekken 7: Fated Retribuition, è uscita sempre in Giappone a luglio 2016, che include nuove arene, costumi, oggetti e personaggi. La stessa versione è in programma di uscire anche per Microsoft Windows, Playstation 4 e Xbox One il 2 giugno 2017.

Vigamus, il Museo del Videogioco di Roma, è il primo Museo italiano interamente dedicato al Videogioco. Il Museo è gestito da Fondazione Vigamus, Ente riconosciuto dalla Prefettura di Roma con Parere positivo del Ministero dei Beni Artistici e Culturali e Del Turismo con Protocollo 976/2014, costituito nel giugno 2013 e impegnato nella preservazione, la ricerca e la divulgazione dei beni fisici e digitali legati allo strumento d’espressione digitale. Fenomeno di massa, espressione artistica dell’era digitale e medium interattivo, il videogioco è ormai entrato a far parte dell’immaginario contemporaneo, divenendo uno dei più complessi sistemi di produzione di significati. Per natura legato alla componente tecnologica, il videogioco evolve continuamente, rivoluzionando a sua volta l’intero sistema delle arti, e combinandosi con esso.Obiettivo di Fondazione VIGAMUS è promuovere e diffondere la consapevolezza del portato culturale del videogioco in Italia, Paese caratterizzato da un vasto pubblico di giocatori. Il videogioco si va così ad inserire nella struttura del patrimonio storico-artistico del Bel Paese, il cui primato nel mondo è assolutamente indiscutibile. L’innovazione culturale, più che quella tecnologica, rappresenta il fondamento per la nascita di una vera cultura del videogioco, artefatto che merita di essere conosciuto e studiato, e prima di tutto, preservato.

Zigamus: zombi al museo!

Zigamus è un’avventura testuale multipiattaforma di genere umoristico e paradossale. Scritta dal famoso autore di interactive fiction Marco Vallarino, è stata pensata come gioco promozionale per Vigamus, il Museo del Videogioco di Roma. L’azione, che vede il giocatore fronteggiare un’invasione di zombi, si svolge nello stesso museo del videogioco. Per sbarazzarsi dei mostri mangiacervelli bisognerà utilizzare i cimeli del museo come armi, inventandosi le azioni più strampalate.

È arrivato un nuovo coin-op al Vigamus: si chiama “Zombies Attack!” e dovrebbe essere il gioco definitivo in fatto di survival horror. Peccato che sia un po’ troppo realistico per i vostri standard: non appena accendete il cabinato, un nugolo di zombi putrefatti e affamati esce dallo schermo e dilaga per le sale del museo, in cerca di cervelli da sgranocchiare. Toccherà a te salvare il Vigamus: sicuramente, in giro per il museo, troverai qualcosa di utile per fronteggiare l’orripilante minaccia. Quindi occhi aperti e… niente panico!

In un gioco di avventura a interfaccia testuale ogni azione va digitata secondo la sintassi verbo + oggetto: >prendi la palla, >apri la porta, >esamina la giacca, >indossa il cappello, >parla alla ragazza, >attacca lo zombi…
Per spostarti da un luogo all’altro, indica la direzione in cui vuoi andare: >nord (abbreviato n), >sud (s), >est (e), >ovest (o). Il comando >inventario (i) ti permetterà di visualizzare l’elenco degli oggetti che possiedi, >guarda (g) ristamperà la descrizione del luogo in cui ti trovi, >punti ti dirà a che punto sei della storia. Con >save potrai salvare la posizione di gioco su file, per richiamarla in memoria con >load. I verbi che potrai usare in questo gioco sono: prendi (t), esamina (x), dai, parla, indossa, togli, apri, chiudi, rompi, attacca (k), colpisci, picchia, taglia, lancia, accendi, spegni. Eccezionalmente in questo gioco è ammesso anche il verbo usa, ma cerca di non abUSArne!
Esaminare gli arredi e i particolari citati nelle descrizioni dei luoghi ti permetterà di trovare qualche oggetto nascosto e scoprire indizi utili per andare avanti nel gioco. Digita >aiuto per rileggere queste istruzioni, >crediti per vedere i crediti del gioco. Se pensi di esserti bloccato, chiedi aiuto su fb.com/avventuretestuali oppure a marcovallarino@hotmail.com.

Clicca qui per scaricare il gioco!

Ti è piaciuto ZIGAMUS? Vuoi provare altre avventure testuali? Allora visita subito il sito di Marco Vallarino, per giocare altri titoli come l’acclamato Darkiss.

Fantafestival: 36 edizioni e non sentirle

Immancabile appuntamento per tutti gli appassionati di cinema fantastico, il 36° Fantafestival arriva in piena estate, a metà Luglio. I numerosi lungometraggi e cortometraggi in programmazione, provenienti da tutte le parti del mondo, si contenderanno ancora una volta gli ambiti Pipistrelli d’Oro, assegnati durante la cerimonia di chiusura.

Il Fantafestival nasce nel 1981, erede delle esperienze di alcuni appassionati di cinema fantastico che erano stati parte del risveglio di interesse per il genere registrato nella seconda metà degli anni ’70. In particolare il festival è diretta derivazione delle rassegne nazionali di cinema di fantascienza organizzate per il circuito “Italnoleggio” negli anni ’74-’77 e delle grandi kermesse di cinema fantastico con le quali il Cineclub Tevere di Roma connotò la propria programmazione a partire dal ’75. Iniziato al cinema Clodio di Roma nell’ottobre del 1981 e poi passato, negli anni, come sede principale al complesso Capranica-Capranichetta, al Barberini, al Quattro Fontane e al Savoy, il festival si è sempre caratterizzato per il taglio popolare, aperto verso il grande pubblico degli appassionati. In alcune occasioni è stato esportato anche in altre grandi città italiane, con contemporanee a Milano, Ravenna, Napoli, Verona e Genova. Grazie alle numerose collaborazioni internazionali nel 1986 è tra i soci fondatori della European Fantastic Film Festivals Federation, fortemente voluta dal Fantafestival e realizzata insieme ai festival di Bruxelles, di Sitges (Spagna) e di Oporto (Portogallo). Superati i trent’anni di attività il Fantafestival è ancora vitale e si aggiorna continuamente con le nuove tendenze e realtà del cinema fantastico.

Quest’anno i cinema presso i quali si svolgerà la manifestazione sono il Multisala Savoy Roma (che ospiterà l’evento dal 13 al 17 luglio) e L’isola del cinema (dal 18 al 24 luglio). Il programma della trentaseiesima edizione del Fantafestival è definito e on line sul sito:http://www.fanta-festival.it/programma-2016/ . Due settimane di proiezioni in anteprima di film e cortometraggi, incontri ed eventi speciali e due location davvero esclusive, per poi ritrovarsi a settembre. Oltre cento le opere presentate fra lungometraggi e cortometraggi, provenienti da ogni parte del mondo e per il primo anno in collaborazione con la Roma Lazio Film Commission un Focus speciale sul cinema di genere dell’America Latina, grazie al gemellaggio con il Festival Blood Window.

La cerimonia di apertura della kermesse, prevista per la prima serata del 13 luglio nella sala 1 del My Cityplex Savoy, si aprirà in compagnia del regista Luigi Cozzi che presenterà in anteprima mondiale il suo ultimo lavoro, Blood on Méliès’ Moon (Italia, 2016), film che vede il suo ritorno alla regia dopo 27 anni. A questo titolo si uniscono titoli come The Blind King (2016) di Raffaele Picchio (regista del censurato Morituris 2011) e Alienween (2016) di Federico Sfascia, horror dai toni demenziali e con un’effettistica splatter volutamente esagerata. Tra i film stranieri, German Angst (2015 Germania) di Jörg Buttgereit, Michal Kosakowski e Andreas Marschall, morboso horror ad episodi tedesco; Vampyres (2015 Spagna) di Victor Matellano e per il primo anno in collaborazione con la Roma Lazio Film Commission un Focus speciale sul cinema di genere sudamericano, grazie al gemellaggio con il Festival Blood Window: tra i film selezionati l’ossessivo rape&revenge Luna de miel di Diego Cohen (2015 Messico).

Tutti i giorni, due gli eventi speciali: la mostra personale “Luctus Ignis” di Mariano Baino, pluripremiato regista e sceneggiatore partenopeo residente a New York e la realtà virtuale al Fantafestival a cura del Vigamus, Museo del videogioco che mette a disposizione degli ospiti del festival una postazione di realtà virtuale. Il Fantafestival, diretto da Alberto Ravaglioli e promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Lazio e l’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale con la Roma Lazio Film Commission, si sposterà il 18 luglio nella splendida location de L’Isola del Cinema per la cerimonia di premiazione e tanti altri incontri e proiezioni esclusive fino al 24 luglio. Tra questi spiccano la serie di cinque incontri gratuiti su Star Trek  – organizzati in collaborazione con l’associazione culturale Nel Blu Studios – in occasione del 50° anniversario della serie TV e in contemporanea con l’uscita nelle sale dell’ultimo film Star Trek Beyond diretto da Justin Lin con Chris Pine e Zoe Saldana. Gli incontri, organizzati con il patrocinio dello Star Trek Italian Club (STIC) e il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Roma, si terranno dal 20 al 24 luglio alle ore 22:00 allo Schermo Tevere.

 

MUA Cosplay: Come usare il lattice liquido?

Bentornati anche questa settimana a MUA Cosplay, la rubrica di Satyrnet dedicata al make-up. In questa occasione, pensando a quale argomento sarebbe stato utile affrontare, ho deciso di parlare del lattice liquido. Si tratta di un materiale molto comune e molto versatile, dalle molte possibilità di applicazione nel trucco e al di fuori di esso. La gomma di lattice proviene dagli alberi del caucciù, e veniva usata dalle popolazioni indigene per le sue proprietà impermeabilizzanti. Quando venne scoperta dagli europei, per poter spedire e vendere il materiale, si rese necessaria la stabilizzazione della gomma: la vulcanizzazione, trattando il lattice con dello zolfo, ne mantiene l’elasticità; l’aggiunta di ammoniaca ne mantiene lo stato liquido.

La composizione del lattice liquido è un fattore molto importante da considerare prima di utilizzarlo, perché determina la necessità di prestare alcune accortezze: sia la gomma del lattice che l’ammoniaca sono sostanze potenzialmente allergizzanti, per cui in mancanza di certezze è meglio provare il materiale su una zona limitata di pelle prima di procedere ad un’applicazione più estesa; per la presenza di ammoniaca, il lattice liquido non va utilizzato su donne in gravidanza; infine la presenza di zolfo influisce sulla catalisi del silicone al platino per poliaddizione, quindi nel caso in cui doveste utilizzarlo insieme al lattice premuratevi di farlo catalizzare prima delle applicazioni successive. Dopo aver tenuto conto di queste piccole precauzioni, siete pronti per utilizzare il vostro fantastico lattice liquido!

Ma come? In questa sede ovviamente tratterò gli utilizzi strettamente legati al make-up, saltando quelli per l’impermeabilizzazione di materiali o similari che, per quanto importanti, ci portano fuori argomento. Il lattice liquido si presta a diverse tipologie di applicazione, alcune delle quali direttamente su pelle. In questa categoria troviamo la tecnica dell’invecchiamento e quella del lattice-carta (chiamiamola così!). L’invecchiamento con il lattice permette di evidenziare le normali pieghe della pelle dando l’idea di piccole rughe in zone precise; se infatti picchiettiamo il lattice su zone di pelle tirate nella direzione del muscolo facciale, per poi lasciarlo asciugare e tamponarlo con del talco o della cipria, in quelle zone si formeranno delle pieghe perpendicolari alla direzione dello stiramento. Se non vi risulta molto chiaro, non demordete: più in là approfondiremo l’argomento in un articolo dedicato interamente all’invecchiamento. Il modo più semplice per spiegare il metodo in lattice e carta, invece, è la similitudine con la carta pesta in stile Art Attack: si tratta di stratificazioni di lattice e carta sul viso, eventualmente anche di ovatta, che permettono di modificare l’anatomia del volto con l’effetto di una pelle rovinata ed escoriata; dunque è un metodo semplice ed efficace per creare un zombie in poco tempo! Il lattice liquido inoltre è utile per la creazione di piccole protesi, colandolo all’interno degli stampi di ciò che volete riprodurre. Così come quando parlavamo della copertura delle sopracciglia con piccole protesi, anche in questo caso è importante che nel fare le diverse colate si lascino i bordi della futura protesi sottili, per renderli il più possibile sfumati e camuffati con la pelle. Inoltre è necessario fare attenzione a che non si formino delle pozze di lattice all’interno dello stampo, che farebbero fatica ad asciugarsi, avvalendosi anche dell’utilizzo di un phon per capelli. Infine, al momento di rimuovere la protesi dallo stampo, fate attenzione a stendere del talco su tutta la superficie interna ed esterna della protesi, poiché altrimenti diverse parti di lattice asciutto a contatto tenderebbero ad attaccarsi tra di loro. Per l’applicazione delle protesi, vi rimando all’articolo sulle colle epidermiche.  Il lattice liquido è facilmente reperibile in diversi negozi, anche di diverse tipologie. Il lattice prettamente da make-up ha una concentrazione di ammoniaca minore, e si può trovare in diversi negozi online e fisici di articoli per trucco o teatrali. Ricordo sempre la possibilità di acquistarlo presso la Kryolan. Altrimenti, soprattutto per l’utilizzo non epidermico e a colata del lattice, è venduto nei negozi di restauro con un’alta concentrazione di gomma.

Per il Lazio e in particolare Roma consiglio vivamente il lattice liquido di Antichità Belsito. Spero di non aver lasciato troppi dubbi aperti con questo articolo, e se così fosse spero di chiarirli con approfondimenti successivi. Come sempre vi saluto e rimando, per qualsiasi domanda o per qualche richiesta particolare per i prossimi articoli, alla mia pagina Facebook https://www.facebook.com/stronatigiuliamua e al mio profilo Instagram JulietMUA https://instagram.com/julietmua/

Satoru Iwata, grazie da tutti noi!

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Ci dispiace molto riportare questa ferale notizia, nella notte tra sabato e domenica si è spenta una delle icone più importante del mondo Videoludico internazionale Satoru Iwata, il presidente di Nintendo. Una breve informativa sul sito corporate dell’Azienda Nipponica – “Notification of Death and Personnel Change of a Representative Director (President)”-  ha annunciato la scomparsa del presidente a soli 55 anni, Genyo Takeda e Shigeru Miyamoto avranno la posizione di Representative Director .

Iwata aveva preso il posto di Hiroshi Yamauchi nel 2002 e ha gestito la fase post lancio di GameCube e la rinascita del brand con le uscite di Wii, Wii U, Nintendo DS e Nintendo 3DS. Il suo background come programmatore negli HAL Laboratories fa di questo genio, non il classico manager, ma qualcuno che amava seriamente il proprio lavoro, dichiarò: “Sul mio biglietto da visita c’è scritto presidente, Nella mia mente sono uno sviluppatore. Ma nel cuore, rimarrò sempre un giocatore”. Iwata fu l’uomo della rinascita della Nintendo: convinto che i videogiochi dovessero essere qualcosa di accessibile a tutti, e non esclusiva di pochi appassionati, nel 2006 fu l’artefice del successo planetario del Wii e dei successivi Nintendo DS e 3DS come rilancio delle “console portatili” in netto contrasto con un mercato che si affacciava sempre di più a game per smarphone.

Per Iwata era così importante la sua azienda che, dati gli scarsi successi della  Wii U, aveva deciso di tagliare a metà il suo stipendio per aiutare la Nintendo e dare un segnale forte agli investitori. Ed è stato proprio il fattore umano a farlo diventare uno dei personaggi più importanti di quest’industria. Iwata ha sempre cercato un contatto diretto coi fan, dimostrando quando fosse in grado, nonostante la sua carica, di prendersi molto poco sul serio e creare un rapporto di fiducia coi giocatori.

 

Tantissimi i “vip” dell’industria videoludica globale che hanno voluto omaggiare Satoru Iwata: da Shuhei Yoshida a Adam Boyes, passando per Phil Spencer, Major Nelson, Hideki Kamiya, Neil Druckmann e Andrea Pessino. In segno di cordoglio per la morte di Satoru Iwata, Nintendo of America ha annunciato che oggi non pubblicherà notizie sui suoi canali social. Marco Accordi Rickards, direttore di Game Republic e del Vigamus di Roma,  in un post su Facebook, lo ricorda così “Sono stato molto tempo a pensare a cosa scrivere… se scrivere. Il fatto è che Satoru Iwata se ne va a soli 55 anni, e la dimensione umana del fatto supera in me ogni considerazione, pur vera, sul valore professionale. Penso ai suoi cari, prima ancora che a tutti noi fan, noi cultori della Grande N. E mi sento triste. Addio, Presidente. Da oggi, nel cielo, brilla uno Sfavillotto in più.” Il grande Fabio D’Anna, scrittore di saggi e importante giornalista di settore:  “Dopo Hiroshi se ne va un altro grande presidente. Ciao Satoru, ci mancherai… Un presidente visionario e grande anche umanamente, lo ricordiamo con affetto”.

Proprio il Vigamus, questo venerdì 17 luglio, dalle 10 alle 15, ha creato un evento per ricordare il grande Game Designer, un determinante CEO ma anche e soprattutto un gamer come tutti noi. ngresso gratuito per tutti, interventi, postazioni interattive per ripercorrere la storia di un presidente umile e lungimirante insieme a tutti gli appassionati della grande N, i visitatori del VIGAMUS e gli amici di NintendOn.

https://www.facebook.com/events/621060648037201/

Ghostbusters Tribute Day @ Vigamus

Oggi è un giorno davvero importante! L’8 Giugno infatti cade l’anniversario del debutto nelle sale americane del film Ghostbusters, avvenuto 31 anni fa, nel 1984. Per festeggiare questo avvenimento storico, Ghostbusters Italia ha voluto organizzare un Tribute Day proprio ieri, 7 giugno, in ricordo dell’anteprima avvenuta a Los Angeles e di cui potete vedere un filmato eccezionale qui sotto, nelle splendide mura del Vigamus, il primo ed unico Museo del Videogioco in Italia. La sede di Roma ci ha così ospitato in un pomeriggio davvero memorabile e con un programma molto ricco con un paio di sorprese molto gradite. Andiamo con ordine.

Ieri dalle 15.30 gli acchiappafantasmi della sezione romana si sono dati appuntamento assieme a numerosi visitatori per celebrare il film ma anche per far conoscere il futuro del nostro franchise preferito, con il reboot al femminile diretto da Paul Feig ormai prossimo all’inizio delle riprese fra una settimana, e l’ambiziosissimo e straordinario progetto di Edoardo Stoppacciaro di un film omaggio a Ghostbusters ambientato a Roma intitolato REAL.

La sala di proiezione per l’occasione è stata allestita con numerosi gadget e memorabilia dedicati aGhostbusters, le varie e bellissime repliche dei props, più una vetrina di oggetti d’epoca allestita con alcune action figures vintage dei cartoni animati The Real Ghostbusters (ve li ricordate?) e “pezzi” storici sul fenomeno GB e l’Italia all’epoca di quando uscì nel nostro paese, nel lontano Gennaio del 1985 (fra cui i copioni dei doppiaggi dei due film).

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Questa cornice ha ospitato gli interventi di GbMax sulla storia del nostro fan club e dei progetti futuri che riguardano Ghostbusters, di Er Lupo alias Andrea sulla storia del film e di come tre assi della risata come Ramis-Aykroyd-Murray hanno creato un film mito degli anni ’80, di Edoardo Stoppacciarosulla lavorazione di Real e la presentazione di due clip del film inclusa una esclusiva che potete vedere qui sotto.

Ed a proposito di Edoardo, sua è la voce del trailer inedito in ITALIANO del videogame di GB del 2009 realizzato dal nostro fondatore Piero Castiglia che ieri abbiamo proiettato come sorpresa, molto gradita dal pubblico che ha applaudito calorosamente.

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Un altro trailer proiettato è quello italiano realizzato dalla C.e.i.a.d. nel 1984, da allora rimasto inedito e non più recuperato in nessun formato (né vhs, dvd o il recente blu-ray), un pezzo di storia molto interessante che abbiamo recuperato dalla Cineteca Nazionale di Roma che qui ringraziamo calorosamente.

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Infine, Fabio D’Anna del Vigamus ha intrattenuto il pubblico con un excursus nella storia dei videogame di Ghostbusters, dal Commodore 64 ad oggi: e nel museo è possibile inoltre giocare con una demo del primo videogioco.

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La giornata si è conclusa con la proiezione del film Ghostbusters in blu-ray in 4K, e per l’occasione abbiamo distribuito agli spettatori croccante al cioccolato e marshmallow come da tradizione!

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Orgogliosi del nostro Ghostbusters Tribute Day, anzitutto vogliamo ringraziare il Vigamus e il suo staff per la l’ospitalità e la cortesia, i nostri soci accorsi per l’occasione e ovviamente il pubblico accorso che si è palesemente divertito anche nella parte finale dove hanno indossato l’equipaggiamento degli acchiappafantasmi e scattato numerose fotografie ricordo.

Per info: http://www.gbitalia.it/

Vigamus: Oculus Room

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L’attesa è finalmente finita. La Oculus Room si evolve ed entra nella nuova generazione! Solo al VIGAMUS, potrete provare Oculus Rift DK2, la nuova versione del rivoluzionario visore per la realtà virtuale creato da Oculus VR! Preparatevi a cambiare per sempre il vostro concetto di gaming: Oculus Rift DK2, grazie a nuove, straordinarie feature, annulla completamente la barriera tra gioco e giocatore, dandovi un’impareggiabile illusione di presenza.

OCULUS ROOM è l’unica sala permanente al mondo aperta ai visitatori dove provare Oculus Rift, il visore per la realtà virtuale che potrebbe rivoluzionare per sempre il modo di giocare e di intendere il videogioco. Solo al VIGAMUS, i visitatori potranno provare l’ebbrezza di indossare il visore e scoprire che cosa vuol dire immergersi nel mondo virtuale del proprio videogioco preferito e osservarlo dagli occhi del protagonista!

La sala è realizzata in partnership con Oculus VR e ha come media partner ufficiale Oculus Rift Italia. L’esperienza è fruibile senza alcun extra sul costo del biglietto. I giochi disponibili all’interno della sala saranno regolarmente variati, per offrire ai visitatori un’esperienza sempre nuova e sorprendente. 

http://www.vigamus.com/

Oculus Rift è uno schermo da indossare sul viso (in inglese HMD, head-mounted display) per la realtà virtuale. Le sue caratteristiche sono la bassa latenza e un ampio campo di visuale. Sviluppato da Oculus VR, ha ottenuto un finanziamento di 16 milioni di dollari di cui 2,4 milioni dalla campagna Kickstarter. La società è stata fondata da Palmer Luckey e dai cofondatori di Scaleform. Il kit di sviluppo è in corso di uscita commerciale. Il 25 marzo 2014 la società è stata acquistata da Facebook.

Ma cosa è il VIGAMUS? Per chi non lo sapesse il Museo del Videogioco di Roma, è il primo Museo italiano interamente dedicato al Videogioco. Il Museo è gestito da Fondazione VIGAMUS, Ente riconosciuto dalla Prefettura di Roma con Parere positivo del Ministero dei Beni Artistici e Culturali e Del Turismo con Protocollo 976/2014, costituito nel giugno 2013 e impegnato nella preservazione, la ricerca e la divulgazione dei beni fisici e digitali legati allo strumento d’espressione digitale. Fenomeno di massa, espressione artistica dell’era digitale e medium interattivo, il videogioco è ormai entrato a far parte dell’immaginario contemporaneo, divenendo uno dei più complessi sistemi di produzione di significati. Per natura legato alla componente tecnologica, il videogioco evolve continuamente, rivoluzionando a sua volta l’intero sistema delle arti, e combinandosi con esso.Obiettivo di Fondazione VIGAMUS è promuovere e diffondere la consapevolezza del portato culturale del videogioco in Italia, Paese caratterizzato da un vasto pubblico di giocatori. Il videogioco si va così ad inserire nella struttura del patrimonio storico-artistico del Bel Paese, il cui primato nel mondo è assolutamente indiscutibile. L’innovazione culturale, più che quella tecnologica, rappresenta il fondamento per la nascita di una vera cultura del videogioco, artefatto che merita di essere conosciuto e studiato, e prima di tutto, preservato.

http://www.vigamus.com/

Save Vigamus!

fs

Nelle ultime ore, sulle principali testate, una notizia riguardante gli amici eterni del Vigamus, il Museo del Videgioco. Simone Toscano, sulle pagine di TgCom 24 ha scritto: “Vigamus, il Museo dei Videogiochi (e molto altro) della Capitale, divenuto nell’arco di pochi anni punto di riferimento delle (sotto)culture giovanili romane, che in quei locali hanno trovato luogo di incontro, di sfogo, di espressione. Una realtà vivace da 80mila visitatori l’anno, tra i pochi musei del genere al mondo, gemellata con l’omonimo museo di Berlino. Tutto destinato a finire, forse. A chiudere, ad essere cancellato con un colpo di spugna. E questa cosa non può passare nel silenzio…”.

Lorenzo D’Albergo, sulle pagine di Repubblica.it scrive: “Vigamus, il museo del videogioco nel cuore del quartiere Prati, è sotto sfratto. La determinazione dirigenziale recapitata sul finire di marzo ai gestori dell’esposizione, i ragazzi della Aiomi (Associazione italiana opere multimediali e interattive), parla chiaro: il Comune ha disposto la riacquisizione degli spazi di via Sabotino 4, la vecchia sede del municipio. I mille metri quadrati interrati concessi in era Alemanno ai creatori del museo del videogame sono stati ristrutturati e, a partire dal 2013, riempiti con console vintage e simulatori di ultima generazione. Ora, però, il Campidoglio ha deciso di riappropriarsi degli spazi. Non c’è Super Mario, Gameboy o Playstation che tenga: come fanno sapere dall’assessorato al Patrimonio, dopo gli scandali di Affittopoli e Morosopoli, è finito il tempo degli affidamenti diretti…”

Ma la situazione non è così drastica: riportiamo il post di Marco Accordi Rickards, direttore del Museo, che tranquillizza i migliaia di fan:  “La situazione è totalmente tranquilla e sotto controllo: da tempo sappiamo della situazione e stiamo parlando col Comune per sistemare tutto. Siamo allineati al 100%: era un atto dovuto, come lo è necessariamente il nostro ricorso al TAR. Mi dispiace solo che in Italia le cose debbano essere sempre così complicate e lunghe… Ad ogni modo tranquilli: il VIGAMUS sta benissimo, non chiude affatto e anzi ha grandi progetti in arrivo! Comunque un caloroso grazie a tutti per il sostegno e la solidarietà dimostrati oggi!”.

Ma cosa è il VIGAMUS? Per chi non lo sapesse il Museo del Videogioco di Roma, è il primo Museo italiano interamente dedicato al Videogioco. Il Museo è gestito da Fondazione VIGAMUS, Ente riconosciuto dalla Prefettura di Roma con Parere positivo del Ministero dei Beni Artistici e Culturali e Del Turismo con Protocollo 976/2014, costituito nel giugno 2013 e impegnato nella preservazione, la ricerca e la divulgazione dei beni fisici e digitali legati allo strumento d’espressione digitale. Fenomeno di massa, espressione artistica dell’era digitale e medium interattivo, il videogioco è ormai entrato a far parte dell’immaginario contemporaneo, divenendo uno dei più complessi sistemi di produzione di significati. Per natura legato alla componente tecnologica, il videogioco evolve continuamente, rivoluzionando a sua volta l’intero sistema delle arti, e combinandosi con esso.Obiettivo di Fondazione VIGAMUS è promuovere e diffondere la consapevolezza del portato culturale del videogioco in Italia, Paese caratterizzato da un vasto pubblico di giocatori. Il videogioco si va così ad inserire nella struttura del patrimonio storico-artistico del Bel Paese, il cui primato nel mondo è assolutamente indiscutibile. L’innovazione culturale, più che quella tecnologica, rappresenta il fondamento per la nascita di una vera cultura del videogioco, artefatto che merita di essere conosciuto e studiato, e prima di tutto, preservato.

http://www.vigamus.com/

Apre il ViGaMus: il Museo del Videogioco

Anche i videogiochi avranno un museo interattivo completamente dedicato. Il ViGaMus (Video Game Museum) sarà presentato da AIOMI, l’Associazione Italiana Opere Multimediali Interattive – Movimento per la Cultura del Videogioco (www.aiomi.it) giovedì 20 maggio nella splendida cornice della Sala Gianfranco Imperatori di Civita a Piazza Venezia, Roma, alla presenza del Ministro della Gioventù On. Giorgia Meloni con la partecipazione di numerose autorità. Il Video Game Museum è in fase di realizzazione con il patrocinio del Ministero della Gioventù, dell’Assessorato ai Beni Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, di Assoknowledge, e della Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Un progetto importante ideato da AIOMI e che vedrà la collaborazione di Zètema per il supporto tecnico e gestionale.

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