Microneedling: cos’è, come funziona e benefici

Il microneedling è un trattamento cosmetico non invasivo che utilizza aghi sottili per creare micro-perforazioni nella pelle. Queste perforazioni stimolano la produzione di collagene e elastina, che sono proteine che aiutano a mantenere la pelle sana e giovane.

Come funziona il microneedling?

Il microneedling viene eseguito da un operatore qualificato che utilizza un dispositivo chiamato dermaroller o dermapen. Il dermaroller è un cilindro con una serie di aghi disposti su una superficie rotante. Il dermapen è un dispositivo a batteria che utilizza una serie di aghi che si muovono avanti e indietro velocemente.

L’operatore applica una crema anestetica sulla pelle prima del trattamento. Una volta che la pelle è insensibile, procede a passare il dermaroller o il dermapen sulla zona da trattare. La profondità degli aghi può essere regolata a seconda dell’area da trattare e del risultato desiderato.

Benefici del microneedling

Il microneedling può essere utilizzato per trattare una varietà di problemi cutanei, tra cui:

  • Rughe
  • Cicatrici da acne
  • Smagliature
  • Macchie solari
  • Pori dilatati
  • Perdita di capelli

Il microneedling può anche essere utilizzato per migliorare l’aspetto della pelle in generale, rendendola più liscia, uniforme e luminosa.

Sicurezza del microneedling

Il microneedling è generalmente considerato un trattamento sicuro. Tuttavia, è importante rivolgersi a un operatore qualificato per evitare complicazioni.

Ecco alcuni possibili effetti collaterali del microneedling:

  • Arrossamento
  • Gonfiore
  • Secchezza
  • Sensibilità al sole

Questi effetti collaterali sono generalmente lievi e scompaiono da soli entro pochi giorni.

Costo del microneedling

Il costo del microneedling varia a seconda della zona da trattare, della profondità degli aghi e dell’operatore. In generale, il prezzo di una seduta di microneedling si aggira tra i 100 e i 300 euro.

Conclusione

Il microneedling è un trattamento efficace per migliorare l’aspetto della pelle. È un trattamento sicuro e non invasivo che può essere eseguito da un operatore qualificato.

Dove si può fare il microneedling?

Il microneedling può essere eseguito in una clinica di medicina estetica o da un estetista qualificato. È importante scegliere un operatore che sia esperto nel trattamento e che utilizzi dispositivi sterili e monouso.

Chi è Laura Wisemermayd?

Laura Iurilli, in arte Wisemermayd, è entrata a far parte del mondo cosplay nel 2015 ed è una truccatrice professionista appassionata di anime, manga, videogiochi e del mondo Disney.  È specializzata in trasformazioni makeup ma da qualche anno si è messa in gioco anche nel mondo dello styling di parrucche. Il cosplay è una delle sue più grandi passioni e grazie ad esso le piace mettersi in gioco ogni volta con makeup, crafting e wig making sempre più elaborati.

Elena “lemoncakecrng” Tsygourova: cosplayer e make-up artist di talento

Con estremo piacere vi presentiamo la creatività Cosplay della giovanissime e talentuosa Elena Tsygourova: il suo nickname su Instagram, “lemoncakecrng” è nato diversi anni fa. Per un periodo era ossessionata da un gruppo musicale chiamato My Chemical Romance, in particolare con il cantante Gerard Way. Lui aveva i capelli gialli e su internet giravano vari edit e meme relativi ai limoni per questo motivo. Poi aggiungendo semplicemente cake e crng che sta per cringe. Prima di essere una cosplayer, Elena si è sempre espressa creativamente con il disegno, prendendo anche corsi di manga. Considera il trucco un’altra forma d’arte con la quale esprimersi.

” … da quando mi sono trasferita a Milano dalla Svizzera per fare una scuola di Makeup sono cambiate parecchie cose, me compresa, e spero che posso sfruttare tutte le possibilità e esperienze che questa città ha da offrire”.

Elena ha scoperto il mondo dei manga e anime quando una sua compagna di classe al liceo l’ha portata in una fumetteria della sua zona e da lì l’interesse si è sviluppato sempre più. Avendo già una passione per il cucito e il makeup ha trovato nel cosplay una passione che potesse unire tutto quanto.

Nel 2017 ha realizzato il suo primo cosplay di Misa Amane prendendo vestiti dall’armadio. In seguito, con l’aiuto di sua madre ha cucito il suo primo cosplay, il personaggio Sheherazade da Magi, per un cosplay di coppia con una sua amica che ha fatto Morgana. II cosplay che ha realizzato sono: Jinx ed Evelynn da Lol, Hu Tao, Kaeya, Gorou e Kokomi da Genshin Impact. Neytiri da Avatar, Diamond da Land of Lustrous, Yumeko da Kakegurui, Lizzy da Black Butler, D.va da Overwatch, Party Poison da Danger Days, Jolyne, Dio Brando e Trish Una da Jojo, Bloom e Bloom Oscura da Winx, Junko Enoshima da Danganronpa, Fluttershy e Twilight da My Little Pony, Asuka e Rei da Evangelion. E questo è solo per menzionarne alcuni. In passato ha fatto diversi closet cosplay utilizzando i vestiti che già possedeva con minime variazioni che ha trovato molto divertente durante la quarantena. Il cosplay al quale è più legata è sicuramente Jinx: ha dovuto metterci diverso impegno e ore di lavoro perché la parrucca è complicata da lavorarci assieme e alcuni outfit ha dovuto modificarli apposta per sentirsi più a suo agio nel cosplay. Elena trova il concetto di Original molto affascinante. Alla fine è molto affine al disegnare un personaggio proprio semplicemente creandone il design con i vestiti piuttosto che con carta e matita.

Per molto tempo Elena  ha dovuto produrre i propri cosplay da sola cucendoli o assemblandoli con quello che trovava. Ultimamente ha cominciato anche a comprarli, soprattutto per cosplay troppo complessi o con stampe difficili da ricreare. Crearli a mano dà una maggiore soddisfazione personale col tempo impiegato e ci si affeziona. È anche molto comodo poiché si possono fare più modifiche e personalizzarli a piacere.

Per Elena si diventa bravi nel cosplay provando e riprovando, la pratica e l’esercizio migliorano la propria abilità. Seguendo vari cosplayer si è fatta influenzare da tutti e si è sentita spronata nel produrre vari cosplay di molti personaggi per sperimentare la propria creatività. Secondo lei grazie alla possibilità di poter acquistare i cosplay molte più persone hanno cominciato a scoprire questo hobby fantastico. Ed è più normale commissionare ad altri cosplayer i vari prop.

La nostra talentuosa lemoncakecrng  ama partecipare a raduni fra cosplayer ma preferisce le fiere dove c’è la possibilità di incontrare e conoscere altre persone che condividono i suoi interessi e acquistare vari articoli che non si vedono tutti i giorni. Dal punto di vista “digitale”, secondo Elena, i social media e lo streaming hanno avuto un grande impatto a diffondere ulteriormente il cosplay e a popolarizzarlo trasformandolo, per alcuni versi, in una vera e propria industria: fortunatamente, molti lo fanno ancora amatorialmente per il puro piacere di dimostrare il proprio affetto verso i propri personaggi preferiti. Se poi i cosplayer riescono a guadagnare dalla propria passione è soltanto positivo.

“… il consiglio è di insistere a provare, e mettersi in contatto con altre persone appassionate, scambiarsi consigli e crearsi una comunità positiva. Seguite le vostre passioni, indipendentemente dalle critiche che subite, tutti hanno una possibilità nel mondo del cosplay!”.

Nella vita sociale ha altri amici nel mondo del cosplay ed è un emozione unica fare un gruppo tratto dallo stesso anime o videogioco. Il cosplay occupa diverso tempo della sua vita privata per cucire, assemblare e costruire. Infine nella vita professionale sta tentando di unire la sua professione di Makeup Artist al mondo dei cosplayer. Purtroppo è  capitato a volte nelle fiere più piccole ma spesso si trattava di ragazzini molto giovani che non capivano ne il rispetto per il cosplay e il tempo impiegato per farlo, ne il senso del personaggio. L’unica soluzione con questo tipo di persone è ignorarli o trovare un gruppo di amici in cui si è accettati. Mentre da persone della sua stessa età ha ricevuto critiche sullo spazio che occupano, sui soldi spesi per produrli e su come sia un’attività inutile.

Elena ci racconta un aneddoto: era il 2019 e per tutto l’anno ha portato alle fiere il cosplay di Party Poison, un personaggio dei Danger Days ideato dal cantante dei My Chemical Romance, nessuno ha riconosciuto il personaggio. Poi verso la fine dell’anno a Lucca una persona lo ha riconosciuto e il giorno dopo era giunta la notizia che il gruppo si era ricongiunto, quindi era davvero emozionante.

Per approfondire lo straordinario talento di Elena Tsygourova vi invitiamo a visitare i suoi profili Cosplay e da Makeup artist.

La foto di copertina è di Computermuseo

Il grande successo di EffectUs Digital 2021

Il 25 e 26 settembre 2021 in diretta live da Roma, sulle pagine ufficiali di YouTube e Facebook dell’omonima Associazione Culturale, si è tenuta la settima edizione della convention made in Italy interamente dedicata agli Effetti Speciali di Trucco: EffectUs Event. Data la situazione globale l’evento si è rinnovato ed ha assunto, nuovamente, una forma digi- tale grazie al supporto degli sponsor Baburka Production, Viva Fx, Tilt Makeup e Miroballi, Baburka Cinema Craft, Fairy Academy, Fermax, Memo SRL, Mr. Dashbo, Neill’s MateRials, Rete Doc, Rocchetti&Rocchetti, Samas Cases, Stan Winston School, The Make Up Artist School.

EffectUs Event, organizzato dall’omonima Associazione Culturale (composta da professionisti del Make-Up Effetti Speciali, studenti, dilettanti e volontari), nasce da un’esigenza collettiva di incontrarsi, conoscersi, scambiare tecniche o idee e network, in una logica di condivisione artistica. Nasce così un evento unico, un mix di salotto d’artista, momenti di formazione e spazio espositivo. Effectus è un evento che mette in stretto contatto tutte le parti che ruotano intorno all’universo di Special Makeup Effects: fornitori di materiali, laboratori industriali, produttori, specialisti, scuole, studenti, amatori e cinefili, creando interazioni uniche, collaborazioni future, opportunità di lavoro e crescita artistica e professionale.

L’evento si è strutturato in due dirette da oltre 6 ore l’una, con in contemporanea una fiera online e due contest tenuti su Zoom e una mostra d’arte digitale. Ospiti e pubblico italiani ed internazionali hanno preso parte all’evento, confermando la notOrietà dello stesso a livello sempre più internazionale. Un pubblico molto giovane ed estremamente competente si è trovato affiancato a semplici curiosi e neofiti che hanno potuto muovere i primi passi attraverso workshop e conferenze bilingue (italiano e inglese) tenuti da professionisti del settore. Solo nelle due giornate dell’evento le due dirette hanno collezionato oltre 2000 interazioni da tutto il mondo tra Facebook e Youtube. Inoltre, rimanendo queste fruibili gratuitamente online i numeri stanno crescendo quotidianamente.

Per poter rivedere le registrazioni delle dirette qui di seguito la playlist delle rispettive giornate:

 

EffectUs Event 2021

Per una panoramica dettagliata delle due giornate segue il link per scaricare il CATALOGO dell’evento: http://www.effectusevent.com/wordpress/wp-content/uploads/2021/10/Effectus-Catalogo-2021-low.pdf

Grazie al contributo di ben 44 artisti internazionali è stata allestita per l’occasione una mostra virtuale con i loro capolavori che rimarrà visibile fino al 25 ottobre 2021. 141 opere prove- nienti da Italia, Inghilterra, Spagna, Ucraina e molti altri paesi suddivise in due gallerie di cui seguono i link:

 

EffectUs Digital Art Exhibition 2020 - Trailer

Due i contest di questa edizione: quello Face Makeup FX che ha visto ben 19 partecipanti provenienti da Italia, India, Spagna, Russia e quello di scultura, con 7 partecipanti provenienti da Germania, Inghilterra, Spagna, Italia, Francia. Nei due contest le vincitrici di questa edizio- ne sono state: per Face Makeup Fx ha ottenuto il primo posto Nory Turx (Russia), il secondo posto Valentina Bruseghini (Italia) e terzo posto Noelia Yarey (Spagna) oltre a due menzioni speciali, rispettivamente a Martina Varotto (Italia) e Yagna Sahapathi (India); per la scultura ha ottenuto il primo posto Carla Owen (Inghilterra), il secondo posto François-Xavier Huet (Francia) e il terzo posto Niko Weber (Germania).

Dieci espositori provenienti da tutta Europa hanno preso parte all’evento offrendo i loro servizi e occasioni speciali ai partecipanti, tra queste scuole di trucco e corsi professionali come quelli di Rocchetti&rocchetti, The Makeup Artist School, Fairy Academy e Viva Fx, Consulenza di fatturazione con Rete Doc, protesi standard con Baburka Cinema Crafts, prodotti specialistici con Tilt Makeup e Fermax, Strumenti di Scultura Artigianale con Miroballi e Borse per Professionisti del Cinema Artigianale con Samas Cases.

Tra i numerosi convegni e workshop che si sono tenuti nei due giorni, gli argomenti trattati spaziano dalle tecniche del mondo del trucco come l’invecchiamento delle mani o l’uso di colori ad alcool fino alla lettura e analisi del libro paga in collaborazione con Rete Doc, per garantire una maggiore diffusione tutto è stato tenuto in italiano e inglese.

Tra gli ospiti speciali delle conferenze online, c’erano nomi nazionali e internazionali provenienti da Spagna, Francia, Inghilterra, Italia. Il sabto sono stati presenti sul palco digitale dell’evento Nacho Diaz spagnolo FX truccatore con oltre venti anni di esperienza. I suoi crediti includono: Timecrimes, A Monster Calls, While at War, Veronica, The Endless Trench e Below Zero. Come freelance partecipa a Crimson Peak, Game of Thrones, The Hobbit, 1917; Francesca Contolini con Rete Doc, una realtà che permette di aggregare professionisti della cultura, dello spettacolo e dello Studio Metis, di cui è una delle creatrici insieme a Chiara Chiappa con cui si occupa di amministrazione del personale e consulenza per la gestione delle risorse umane in azienda di tutti i settori, in particolare nel terzo settore per la gestione delle imprese sociali, dopo 6 anni, Neil Gorton, un artista trucco speciale effetti dall’Inghilterra, è ancora una volta istigato da società senza scopo di lucro e cooperative. Tra i suoi molti crediti ci sono Saved the Soldier Ryan, I figli degli uomini e la serie Doctor Who. Noto per essere un innovatore che sperimenta nuovi materiali e tecniche e per il suo approccio nella condivisione delle conoscenze, fondatore di Prosthetic Magazine e Prosthetic Event che portano avanti questa filosofia.

La domenica la giornata si è aperta con un convegno sulle possibilità di gestione amministrativa e fiscale di un laboratorio FX moderato da Mario Melillo per i servizi Doc Professional attivi nel campo della cultura e dello spettacolo insieme a effettisti italiani fondatori della associazione Valentina Visintin (Presidente), Andrea Leanza e Giulia Giorgi. La giornata si conclude con Pierre Olivier Persin, trucco fx artista francese con oltre 100 produzioni tra cui: Blu è il colore più caldo, Paly, Babysitting 2, The Swarn, Un Happy Event, Mon Roi, La Fille De Brest, Un Illustre Inconnu, Sparring; l’artista ha collaborato anche a produzioni internazionali come Border, War World Z, Avengers Infinity War e nelle ultime tre stagioni di Game of Thrones.

Per info  http://www.effectusevent.com

EffectUs Event 2021 – Digital Edition

Effect us Event celebra anche quest’anno – il 25 e il 26 settembre 2021 – lo Special Make-up Effects, il nome internazionale degli Effetti Speciali di Trucco, l’arte che consente di modificare il volto umano per raggiungere nuove sembianze, mettendo in atto una metamorfosi della fisionomia, utilizzata in particolar modo nel mondo dello spettacolo (cinema, televisione, teatro) oppure per eventi particolari. Effect us Event, è l’unico evento nazionale di settore, che ha avuto il suo esordio nel 2015 a Roma. Anche in questa edizione “digitale”, l’evento ha l’obiettivo di creare un contatto fra tutte le figure che ruotano intorno all’universo del Make-up Effetti Speciali e delle creazioni speciali: fornitori di materiali, laboratori di settore, produttori, specialisti, scuole, studenti, amatori e cinefili; creando così interazioni uniche, future collaborazioni, opportunità lavorative e di crescita, sia artistica che professionale. Due giornate di workshop, conferenze, proiezioni di cortometraggi, dimostrazioni dal vivo, scultura dal vivo, presentazioni di libri e contest di Make-up Effetti Speciali e body painting. 

 

Effectus 2020 Digital Edition Official Trailer

Data l’emergenza globale anche per quest’anno l’evento si terrà in chiave digitale con due giornate di live da 6 ore ciascuna sul canale Youtube dell’Associazione, all’interno delle quali si terranno workshop, conferenze, dibattiti ed in parallelo su Zoom i classici contest di Makeup Fx e Scultura i cui finalisti saranno premiati durante le dirette. Inoltre con appoggio sul sito di EffectUs sarà mantenuta la fiera di settore ma in chiave digitale con speciali scontistiche. Infine la sezione mostra dell’evento sarà replicata in una galleria d’arte digitale che rimarrà aperta al pubblico per un mese intero.

 

EffectUs Digital Art Exhibition 2020 - Trailer

L’evento quest’anno sarà totalmente gratuito e per questo l’Associazione promuove il supporto alle attività tramite donazione libera. EffectUs è un evento unico nel suo genere, una commistione tra un salotto d’artista, momenti di formazione e spazio fieristico. A brevissimo sarà annunciata la timetable del programma delle due giornate: le due giornate si apriranno alle 12.00 per concludere il loro ricco programma alle 19.00.  Vi consigliano di visitare sezione dedicata Programma in costante aggiornamento effectusevent.com/programma/ 

Per info:  www.effectusevent.com   |    facebook.com/effectusevent   |   fb.me/e/gWUE8sw4X

Chi è Veronica “Weronique Art” Bottigliero?

Veronica Lucia Bottigliero, laureata in Discipline delle Arti Visive della Musica e dello Spettacolo all’Università degli studi di Salerno è conosciuta nel mondo dell’Arte come “Weronique Art” e dal 2012 lavora, come professionista, nell’ambito del Face e Body Painting sia come Artista  che come  performer.  Grande amante dell’arte a 360° oltre a dipingere sin dalla più tenera età e ad essere lavora professionalmente nel mondo del Teatro e dello Spettacolo come Attrice. Dunque, le sue performance sono lo studio e la sintesi di un’enorme devozione all’Arte attraverso tutte le sue sfaccettature.

Body Painting- The Devil Man- Vlog

Nel Novembre 2016 partecipa come Body Painter al famoso format televisivo “Tu Si Que Vales” (Albania) riscuotendo grande successo. Da anni collabora e partecipa come Artista Body Painter con gradi eventi di fama internazionale. Eventi ai quali ha preso parte con le sue creazioni: Giffoni Fiml Fesival edizioni dal2014 al 2017,Mojoca Festival edizioni dal 2014 al 2017,Monteforte body painting fesitval verona 2014, Faenza body art festival 2015, Riccione Body art festival 2016,  Etna Comics Catania 2017″, Italian Body painting Festival  Garda 2017, Tattoo convention Firenze2017, Sanremo Body painting Festival presso Casasanremo 2018.

Per info: instagram.com/weroniqueart

MUA Cosplay: Making of Kid Bu

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step by step

Bentornati alla rubrica di Satyrnet dedicata al make-up. Romics è appena finito e ci stiamo tutti ancora riprendendo dal trauma psico-fisico, per cui volevo cogliere l’occasione per parlare del make-up che ho realizzato sabato 3 ottobre in fiera. Su proposta di Gianmarco Pezzino, cosplayer di Roma che ha deciso di sottoporsi alle mie grinfie, e grazie all’aiuto dei miei fidati compagni d’arme (Emanuele David e Roberta Budicin), è stato possibile dar vita a questa gommosa creatura. Ho pensato che sarebbe stato bello parlare di questo progetto e spiegarne la realizzazione step by step.

I passaggi che stanno alla base di questo lavoro sono pochi e non troppo complicati, soprattutto perché ho scelto per motivi logistici di realizzare tutte le protesi in lattice. Dopo un primo momento di progettazione e misurazioni, ho cominciato a scolpire. Sono partita dal viso, scolpendo sopracciglia, zigomi e naso di Bu sul calco del volto con una plastilina a durezza media: la difficoltà reale di questa scultura è che il naso non dovrebbe esserci, e per ridurne il più possibile la protundenza ho cercato di aumentare il volume ai lati del naso. La scultura che potete vedere in foto è il prototipo su cui ho poi effettuato alcune modifiche. In seguito, utilizzando una testina per calotte Kryolan (quella rossa) ho scolpito il cappuccio con una plastilina più morbida, con antenna, orecchie e fori laterali. Dopodiché è venuto il momento dello stampaggio in gesso alabastrino, che non presenta le impurità del gesso scajola e permette una maggiore pulizia dello stampo. Stampare il volto è stato abbastanza semplice, perché non presentava particolari sotto squadri (NDR: punti della scultura che in seguito alla colata di gesso possono rendere difficoltosa l’estrazione dello stampo). Lo stampo del cappuccio è stato invece effettuato bivalve, cioè dividendo lo stampo di 360º in due emisferi, come una conchiglia, proprio per il problema dei sottosquadri di cui sopra. Terminato lo stampaggio, ho cominciato con le colate di lattice. Consapevole che sarebbe stato tutto monocolore, ho colorato internamente il lattice con un pigmento rosa. Facendo questa operazione è utile tenere a mente che il lattice liquido è bianco, ma diventa trasparente/tendenzialmente giallognolo asciugando; questo significa che il colore del lattice liquido dovrà essere molto più chiaro di quello che vogliamo ottenere nelle protesi, come potete vedere nelle foto. Ad ogni colata di lattice è seguita un’asciugatura con l’asciugacapelli (notare Honoka che fa il tifo per me dal PC!). Dopo diverse colate, entrambe le protesi, viso e cappuccio, sono pronte per essere estratte. Qui bisogna avere l’accortezza di stendere del talco su tutte le superfici di lattice, perché altrimenti tenderebbero ad attaccarsi le une alle altre. Per l’applicazione del make-up mi sono appoggiata allo stand dell’Accademia di Trucco Professionale, che ringrazio per la disponibilità e l’aiuto prestatomi. Ho iniziato applicando il cappuccio e poi la protesi del volto; come colla epidermica ho utilizzato il prosaide. Tutti i bordi delle protesi sono poi stati coperti con il bondo, il mix di prosaide e polvere di silicio di cui ho già accennato in precedenza. La colorazione è stata poi effettuata tutta in Aquacolor Kryolan Magenta (R21), con chiaroscuri sul corpo e sul volto in polveri viola e prugna. Anche i fori sulle clavicole e sulle braccia sono stati realizzati in Aquacolor nero Atelier. Fissato il tutto, il make-up è finito!

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step by step

Vi rimando alla pagina di Gianmarco, che ha realizzato bracciali e cinta, e sulla pagina potete dare uno sguardo anche agli altri suoi lavori: https://www.facebook.com/GianmarcoShogunCosplay La parte sartoriale è invece di Giulia Mantilli. Come al solito vi reindirizzo alla mia pagina: https://www.facebook.com/stronatigiuliamua E al mio Instragram JulietMUA https://instagram.com/julietmua/ Se avete o trovate foto di Kid Bu inviatemele o taggatemi, oppure scrivetemi se avete qualche domanda o dubbio che io possa chiarire nei prossimi articoli. Alla prossima!

MUA Cosplay: Come correggere i difetti del volto?

Esempi di Contouring con le differenze volumetriche tra maschio e femmina. Le colorazioni sono enfatizzate e drammatiche, molto teatrali, ma permettono di comprendere l’importanza della tecnica chiaroscurale.

Bentornati a MUA Cosplay, la rubrica di Satyrnet dedicata al make-up. Questa settimana ho scelto di concentrare l’attenzione su un argomento che si avvicina più al make-up di bellezza piuttosto che agli effetti speciali, che ho trattato invece nelle scorse settimane. Per questo a qualcuno potrebbe risultare noioso, ma ritengo che siano nozioni semplici ma molto spesso ignorate o traviate. Il concetto di correzione del viso è alla base del make-up, e possiamo distinguere in questo vasto argomento le correzioni cromatiche dalle correzioni volumetriche. Le correzioni cromatiche sono indirizzate all’attenuazione delle discromie, delle macchie della pelle con interventi diversi a seconda del loro colore. La scelta della tonalità del correttore infatti si basa sulla teoria del colore: vi ricordate quella semplice imparata a 5 anni? Ripassiamola in parole semplici. «I colori primari sono tre: giallo, rosso e blu. Giallo+Rosso=Arancione Giallo+Blu=Verde Rosso+Blu=Viola Arancione, verde e viola sono i colori secondari.»

In questo caso parliamo di colori primari sottrattivi, che si utilizzano nella pittura e nel make-up, motivo per cui questi argomenti non risulteranno per nulla nuovi a chi ha seguito un percorso accademico di tipo artistico, o a chi comunque si interessa dell’argomento. I colori primari non si possono formare miscelando altri colori, mentre da essi, con più o meno bianco e nero, si possono formare tutti i colori della scala cromatica. A partire da questi concetti semplicissimi, possiamo definire la complementarietà dei colori. Infatti, un colore secondario è complementare al colore primario che non è utilizzato nel miscelarlo. Quindi, l’arancione è complementare al blu, il verde è complementare al rosso ed il viola è complementare al giallo. La particolarità dei colori complementari è quella di esaltarsi se accostati ma, soprattutto, di “annullarsi” quando sovrapposti. Questa è la base fondamentale per le correzioni cromatiche: per correggere le occhiaie, che tendono ad avere una colorazione bluacea, applicherò un correttore arancione (meglio se illuminante, quindi virante al color albicocca); per attenuare dei rossori diffusi o localizzati, come sui brufoli, stenderò del correttore verde; se la pelle ha una dominante gialla, come nelle donne orientali per fare un esempio, potrò applicare della cipria tendente al lilla. Ecco spiegato il perché in profumeria sono vendute piccole palette di correttori di colori astrusi che vi hanno fatto chiedere almeno una volta “Che ci faccio col correttore verde? Mica sono il Grinch!”. Le correzioni volumetriche, invece, si basano sulla tecnica del chiaroscuro. Laddove un volume rientra, è incavato o scavato, lì si forma un’ombra. Viceversa, se un volume sporge, sarà più chiaro e illuminato delle zone circostanti. Sembra un concetto banale, ma di fatto è la base del famoso “contouring” che, a detta delle trasmissioni televisive e dei siti di living e cosmetica, è la “rivoluzione del make-up”. In realtà le correzioni volumetriche si sono sempre fatte, per accentuare i tratti del viso in teatro oppure per avvicinarsi all’ideale di bellezza dell’epoca cui si appartiene; l’unica differenza è che oggi la questione è molto più enfatizzata ed anche portata all’estremo.

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Questo è un mio make-up before and after: con il correttore arancione ho ridotto le occhiaie, con una base verde ho attenuato il rossore diffuso intorno al naso, e con il chiaroscuro ho sfinato il viso e affilato il naso. La differenza c’è e si vede!

Tornando a noi, la tecnica chiaroscurale permette di creare volumi nuovi anche laddove non vi sono, oppure enfatizzare tratti già esistenti per esaltarli al meglio: applicare un tono chiaro porta in rilievo una zona, come per lo zigomo, mentre applicare un tono scuro scava la zona interessata, come l’incavo sotto lo zigomo o i lati del naso se vogliamo sfinarlo. Non serve creare i tipici mascheroni da video-tutorial, quelli pesanti che rendono bene in foto mentre dal vivo fanno pensare a Moira Orfei. Basta anche un’ombra leggera con un po’ di polvere e un velo di illuminante dove occorre. Teniamo giusto presente che la terra, il fard bronzeo spesso con dei brillantini, non si presta a creare un’ombra; l’ombra per sua natura ha una dominante fredda, perché è assenza di luce. Quindi applicare la terra sotto l’osso zigomatico può risultare gradevole alla vista ma non crea un’ombra, è una reminiscenza degli anni ’80, e probabilmente lo avete visto fare dalla mamma almeno una volta. Viceversa, per gli illuminanti spesso se ne trovano di perlati, che sono anche molto belli (soprattutto sulle pelli scure, meravigliosi), ma vanno usati con parsimonia. Infatti un prodotto che riflette la luce steso su una superficie con delle irregolarità accentua questi difetti, ed il perché è molto semplice: il prodotto riflette la luce che colpisce la pelle in direzioni diverse, sottolineando dove presenti, piccole rughe, dislivelli o cicatrici. Con queste poche e brevi nozioni sulla correzione cromatica e volumetrica potete pensare di cambiare otticamente anche radicalmente il vostro viso, con una resa ottimale soprattutto in fotografia (e per il cosplay fa sempre comodo!).

Concludo con un saluto e ricordandovi di scrivermi per qualsiasi domanda, dubbio o richiesta particolare per i prossimi articoli (anzi, per favore, scrivetemi! Così so cosa scrivere!). Sono reperibile h24 sulla mia pagina Facebook, Giulia Stronati Make-Up Artist https://www.facebook.com/stronatigiuliamua Oppure al mio account Instagram, JulietMUA https://instagram.com/julietmua/

MUA Cosplay: Come creare un cosplay di Avatar?

Innanzitutto voglio chiarire il significato di “cosplay”. Da Wikipedia: “Cosplay è la pratica che consiste nell’indossare un costume che rappresenti un personaggio (n.d.r. di un cartone animato, ma anche di un film), ed interpretarne il modo di agire”. Quindi, in poche parole, travestirsi da Avatar e imitarne le azioni. Semplice! Premesso che i cosplayer in Italia si ritrovano tutto l’anno in numerosi eventi, pubblicizzati su Internet attraverso i loro portali, perché non realizzare il travestimento da Avatar e partecipare a questo tipo di manifestazioni. Creare vestito e trucco di un Avatar non è molto complicato, a parte l’altezza… (che non è necessaria). Ecco alcuni suggerimenti, suddivisi in due parti: questa riguardante la faccia e la seconda inerente il corpo.

Occhi: Un paio di lenti a contatto gialle sono necessarie, per rendere il proprio travestimento quanto più credibile possibile. Dagli ottici oppure online (un esempio clicca qui).

Naso: Volendo essere dei maniaci perfezionisti, il naso è largo e schiacciato, quasi rettangolare. La soluzione è di realizzarne uno in lattice, secondo queste istruzioni, in inglese, ma ben illustrate e dettagliate.

Orecchie: Un paio di piccole orecchie con la punta tipo elfo vanno più che bene. L’unico particolare è la colorazione blu. Nei negozi specializzati nei travestimenti è facile trovare tali orecchie, su Internet dei “padiglioni elfici”, molto simili a quelli dei nostri beniamini Avatar, sono visibili qui .

Denti: Avete notato che i canini sono molto sporgenti, simili a quelli dei vampiri? Per questo tipo di “intervento dentario” è sufficiente andare in uno dei tanti negozi specializzati in travestimenti. Si consiglia di acquistare i soli canini, molto più realistici. Un esempio? Clicca qui.

Volto: Per diventare un Avatar bisogna tingersi la faccia di blu! Si, sembra così banale, ma in realtà bisogna truccarsi con le giuste tonalità e sfumature, secondo i disegni e le geometrie osservabili sui volti della principessa Neytiri o di Jake. Ecco un tutorial per un makeup “avatariano” realizzato da Massimo Salitore.

Per l’occorrente da una qualsiasi profumeria, ovvero clicca qui.

 tratto e continua a leggere su  blog10000facce

Diventa un cosplay Avatar! (seconda parte)

MUA Cosplay: Come usare il lattice liquido?

Bentornati anche questa settimana a MUA Cosplay, la rubrica di Satyrnet dedicata al make-up. In questa occasione, pensando a quale argomento sarebbe stato utile affrontare, ho deciso di parlare del lattice liquido. Si tratta di un materiale molto comune e molto versatile, dalle molte possibilità di applicazione nel trucco e al di fuori di esso. La gomma di lattice proviene dagli alberi del caucciù, e veniva usata dalle popolazioni indigene per le sue proprietà impermeabilizzanti. Quando venne scoperta dagli europei, per poter spedire e vendere il materiale, si rese necessaria la stabilizzazione della gomma: la vulcanizzazione, trattando il lattice con dello zolfo, ne mantiene l’elasticità; l’aggiunta di ammoniaca ne mantiene lo stato liquido.

La composizione del lattice liquido è un fattore molto importante da considerare prima di utilizzarlo, perché determina la necessità di prestare alcune accortezze: sia la gomma del lattice che l’ammoniaca sono sostanze potenzialmente allergizzanti, per cui in mancanza di certezze è meglio provare il materiale su una zona limitata di pelle prima di procedere ad un’applicazione più estesa; per la presenza di ammoniaca, il lattice liquido non va utilizzato su donne in gravidanza; infine la presenza di zolfo influisce sulla catalisi del silicone al platino per poliaddizione, quindi nel caso in cui doveste utilizzarlo insieme al lattice premuratevi di farlo catalizzare prima delle applicazioni successive. Dopo aver tenuto conto di queste piccole precauzioni, siete pronti per utilizzare il vostro fantastico lattice liquido!

Ma come? In questa sede ovviamente tratterò gli utilizzi strettamente legati al make-up, saltando quelli per l’impermeabilizzazione di materiali o similari che, per quanto importanti, ci portano fuori argomento. Il lattice liquido si presta a diverse tipologie di applicazione, alcune delle quali direttamente su pelle. In questa categoria troviamo la tecnica dell’invecchiamento e quella del lattice-carta (chiamiamola così!). L’invecchiamento con il lattice permette di evidenziare le normali pieghe della pelle dando l’idea di piccole rughe in zone precise; se infatti picchiettiamo il lattice su zone di pelle tirate nella direzione del muscolo facciale, per poi lasciarlo asciugare e tamponarlo con del talco o della cipria, in quelle zone si formeranno delle pieghe perpendicolari alla direzione dello stiramento. Se non vi risulta molto chiaro, non demordete: più in là approfondiremo l’argomento in un articolo dedicato interamente all’invecchiamento. Il modo più semplice per spiegare il metodo in lattice e carta, invece, è la similitudine con la carta pesta in stile Art Attack: si tratta di stratificazioni di lattice e carta sul viso, eventualmente anche di ovatta, che permettono di modificare l’anatomia del volto con l’effetto di una pelle rovinata ed escoriata; dunque è un metodo semplice ed efficace per creare un zombie in poco tempo! Il lattice liquido inoltre è utile per la creazione di piccole protesi, colandolo all’interno degli stampi di ciò che volete riprodurre. Così come quando parlavamo della copertura delle sopracciglia con piccole protesi, anche in questo caso è importante che nel fare le diverse colate si lascino i bordi della futura protesi sottili, per renderli il più possibile sfumati e camuffati con la pelle. Inoltre è necessario fare attenzione a che non si formino delle pozze di lattice all’interno dello stampo, che farebbero fatica ad asciugarsi, avvalendosi anche dell’utilizzo di un phon per capelli. Infine, al momento di rimuovere la protesi dallo stampo, fate attenzione a stendere del talco su tutta la superficie interna ed esterna della protesi, poiché altrimenti diverse parti di lattice asciutto a contatto tenderebbero ad attaccarsi tra di loro. Per l’applicazione delle protesi, vi rimando all’articolo sulle colle epidermiche.  Il lattice liquido è facilmente reperibile in diversi negozi, anche di diverse tipologie. Il lattice prettamente da make-up ha una concentrazione di ammoniaca minore, e si può trovare in diversi negozi online e fisici di articoli per trucco o teatrali. Ricordo sempre la possibilità di acquistarlo presso la Kryolan. Altrimenti, soprattutto per l’utilizzo non epidermico e a colata del lattice, è venduto nei negozi di restauro con un’alta concentrazione di gomma.

Per il Lazio e in particolare Roma consiglio vivamente il lattice liquido di Antichità Belsito. Spero di non aver lasciato troppi dubbi aperti con questo articolo, e se così fosse spero di chiarirli con approfondimenti successivi. Come sempre vi saluto e rimando, per qualsiasi domanda o per qualche richiesta particolare per i prossimi articoli, alla mia pagina Facebook https://www.facebook.com/stronatigiuliamua e al mio profilo Instagram JulietMUA https://instagram.com/julietmua/

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