La regina stellare Pamela Padmé Piccioni

Nella ricerca “stellare” di nuovi talenti cosplay che si sono lasciati ispirare dalla saga creata di George Lucas questa volta siamo arrivata a Roma per conoscere la creatività di Pamela Piccioni, una ragazza di 25 anni, “impersonatrice” e Cosplayer da quasi 12 anni. 

A proposito di “portare in scena”, la bravissima Pamela gestisce e partecipa numerosi gruppi cosplay tra i quali: Horror Squad (interpretando Kayako Saeki da Ju-On: The Grudge che, grazie alla sua abilità come contorsionistica ha ricevuto numerosi premi e Bela Dimitrescu una antagonista principale del videogioco Resident Evil: Village) e Star Wars: Rome One Base (come Padmé Amidala e Rey dalla saga Star Wars).

Pamela, sin da piccola ha mostrato interesse e passione nel campo della recitazione, iniziando giovanissima ad avere ruoli importanti in spettacoli. Proprio grazie a questa esperienza (e grazie a delle giuste compagnie!), negli anni successivi, venne a conoscenza di un particolare mondo: quello dell’arte che si crea e si indossa, il Cosplay. Il suo primo Cosplay “alle prime armi”, nel 2011, fu proprio Kayako Saeki e, successivamente, anch’esso creato a mano, Emily La Sposa Cadavere. Da quel lontano giorno viene invitata a diversi progetti amando tutti i tipi di eventi, dai contest, ai raduni, ai semplici fotocosplay, fiere e via dicendo.

Da quel momento, ogni anno, Pamela si impegna a creare sempre qualcosa di nuovo tra i quali: Malefica (da Maleficent), Sarah Sanderson (da Hocus Pocus), Laughing Jack e Jeff The Killer (dalle Creepypasta), Harley Quinn (Suicide Squad), Jinx (League Of Legends), Pennywise (IT), Kara ( da Detroit: Become Human), Frodo Baggins (dal Signore Degli Anelli ), Sally (da The Nightmare Before Christmas), Sylvie (dalla serie Loki ), Rey e Padme (da Star Wars), Bruno Madrigal (da Encanto) Mary Poppins, Bill Kaulitz (leader della band Tokio Hotel – premiato più di 6 volte), V-Kim Taehyung (membro dei BTS) e tantissimi altri ancora. Ogni sua “scelta” è determinata da una precisa scintilla creativa: essendo però una grande fanatica del mondo Horror e di Star Wars, i Cosplay che ama di più sono appunto quello di Kayako e Padmé Amidala. Pamela si è sempre ispirata a Cosplayer stranieri, ammirandone i vari talenti e metodi, coltivandone qualcosa a proprio timbro, così da plasmare la propria figura.

Nella realizzazione dei Cosplay, secondo Pamela, tutti affrontano il quesito “meglio che lo compro questo o rischio e lo creo?“. La nostra talentuosa amica pensa che un Cosplayer può adottare la scelta che ritiene più giusta, in base alle proprie abilità e disponibilità. Nella sua carriera artistica non ha mai sperimentato un outfit “Original”, anche se è rimasta affascinata da alcune creazione di creativi a lei vicini trovandoli molto particolari e fuori dal comune.

Secondo Pamela, negli ultimi anni il Cosplay si è evoluto in modi diversi sempre più geniali, non solo a livello creativo ma anche sociale riuscendo a stabile rapporti personali simili a vere e proprie famiglie, amicizie fraterne o storie d’amore.

Dal punto di vista della così detta “industria del Cosplay”, Pamela ha prestato la sua creatività e il suo talento in moltissime occasioni “lavorative”, dopotutto, secondo la nostra amica stellare è un processo estremamente positivo perchè in questo modo si riescono a conciliare la propria passione con il proprio lavoro. L’importante, vuole sottolineare Pamela, è riuscire a far intrecciare la vita professionale e quella creativa in modo che siano entrambe proattiva senza che l’una soffochi l’altra. La nostra Cosplayer, oltre ad essere una talentuosa Cosplayer, ha anche altri Hobby altre tanto interessanti: ama disegnare, videogiocare, fare cortometraggi, cantare, suonare e quest’ultimo dettaglio è anche il suo lavoro principale: è una brava neo-onicotecnica, diplomata e certificata. 

Inoltre accetta di buon grado le critiche costruttive che, a volte, le hanno posto, anzi vanno “ascoltate e coltivate”, chiaramente, se la critca sfocia nella mancanza di rispetto, non le considero minimamente anzi….

“…non devono esserci discriminazioni o limiti, il Cosplay se piace è fatto per tutti. Ogni personaggio se preferito, può essere fatto da chiunque! Proprio perché è una forma d’arte personale… ognuno è libero di esprimersi come vuole, può mostrarsi per quello che realmente è e per come vuole… Si sa, in ogni campo ci sono dei contro e pro, ci sono persone e persone, modi e modi!”.

Pamela ci lascia con un consiglio di cuore a tutti coloro che vogliono intraprendere questa passiona creativa:

“… buttarsi, scegliete un qualcosa che vi piace, un qualcosa con cui vi sentite a vostro agio e buttatevi. Non importa la difficoltà che potrete incontrare! Nessuno nasce imparato o con la creatività alle stelle o con le proprie disponibilità e talento a mille. Iniziate! Magari fatelo con dei tutorial, consultate qualche Cosplayer di vostra conoscenza, iniziate insieme anche! Ma buttatevi e vedrete che man mano diventerete una macchina di creatività e talento! Tutto sta è cominciare!”.

Per approfondire il talento di Pamela, vi invitiamo a visitare i suoi profili Facebook e Instagram.

Star wars: Queen’s Shadow

Quando Padmé Naberrie, “Regina Amidala” di Naboo, si dimette dalla sua posizione, la neoeletta regina le chiede di diventare la rappresentante di Naboo al Senato Galattico. Padmé non è sicura di assumere il nuovo ruolo, ma non può rifiutare la richiesta di servire la sua gente. Insieme alle sue ancelle più fedeli, Padmé deve capire come navigare nelle insidiose acque della politica e forgiare una nuova identità oltre l’ombra della regina.

Il romanzo di E.K. Johnston Queen’s Shadow, romanzo che racconta il periodo in cui Padme Amidala ha trascorso come senatrice di Naboo. Costretta, suo malgrado, a rapportarsi con le varie losche trame politiche del senato galattico andrà a crearsi un nuovo ruolo ed una nuova identità, “La Regina delle Ombre”.

L’autore, E.K. Johnston,  ha commentato con entusiasmo l’iniziativa, raccontando del suo speciale rapporto con Padme:

“Ho incontrato Padre venti anni fa, quando ero un ragazzo, e l’ho ammirata molto. Adesso che sono più vecchio di quando lei sia mai stata, la ammiro ancora di più. Ha combattuto contro una forza inarrestabile, senza mai arrendersi o rinunciare a quello in cui credeva. A volte ha agito in maniera fin troppo ferma, ma sempre avendo in mente per cosa combattere, senza fermarsi”.

Ha inoltre dichiarato che a breve presenterà il prequel di “Queen’s Shadow” intitolato: “Queen’s Peril”. Il nuovo libro uscirà in estate, ed è già possibile  Preordinarlo.

Star Wars al femminile: Forces of Destiny

Star Wars: Forces of Destiny, conosciuta anche come Star Wars: Forze del destino, è una serie animata americana in 2D che ha conquistato il cuore dei fan di Guerre stellari. Ideata da Dave Filoni, Carrie Beck e Jennifer Muro, la serie è prodotta dalla Lucasfilm Animation e da Ghostbot. L’obiettivo della serie è quello di mettere al centro dell’azione le avventure dei personaggi femminili, provenienti da diverse epoche dell’universo di Star Wars, e mostrare come le loro scelte influenzino il loro destino. Negli episodi abbiamo ritrovato e troveremo la Principessa Leia (con la voce di Shelby Young), Padmé Amidala (Catherine Taber), Jyn Erso (Felicity Jones), Ahsoka Tano (Ashley Eckstein), Maz Kanata (Luptia Nyong’o) e Rey (Daisy Ridley) e le già mitiche Sabine Wren (Tiya Sircar) e Hera Syndulla di Rebels!

Questo entusiasmante progetto è stato annunciato per la prima volta nell’aprile 2017 durante la Star Wars Celebration ad Orlando. Forces of Destiny è parte di un grande franchise sviluppato da Disney Consumer Products and Interactive Media, che include anche una linea di giocattoli Hasbro e una serie di libri dedicati ai giovani fan di Star Wars. La serie rappresenta una pietra miliare nella storia di Lucasfilm, essendo il primo prodotto animato in 2D riconosciuto come canonico, dopo il grande successo della serie Clone Wars dell’Universo espanso.

Gli episodi che compongono la serie hanno una durata di soli due-tre minuti, ma riescono a racchiudere tanta azione e avventura. I primi otto episodi sono stati rilasciati su YouTube nel luglio 2017, seguiti da altri otto nell’autunno dello stesso anno. La seconda stagione, composta da altri otto episodi, è stata pubblicata nel 2018. Gli episodi, oltre ad essere disponibili online su YouTube, sono stati trasmessi anche su Disney Channel, raggiungendo così un vasto pubblico di appassionati.

Forces of Destiny ha raggiunto un grande successo grazie alla sua capacità di catturare l’essenza di Star Wars e di mostrare il coraggio e la determinazione delle eroine del franchising. La serie è un omaggio al potere delle donne nell’universo di Star Wars, offrendo nuove prospettive e avventure emozionanti per tutti i fan della saga. Non vediamo l’ora di scoprire quali nuove avventure ci riserva il futuro di Star Wars: Forces of Destiny.

Sands of Jakku

Su Jakku, Rey porta BB-8 a casa, dove BB-8 può rimanere fino a quando qualcuno non viene per il droide. Un verme della notte affamato ingoia BB-8 e scompare nella sabbia. Rey salva BB-8 colpendo il verme nascosto con un tiro fortunato del suo quarterstaff. Rey nutre il verme di rottami, placando il suo appetito.

BB-8 e i banditi

Finalmente oggi incontriamo la Principessa Leia che dovrà affrontare un viaggio con il piccolo Ewok Wicket (appena dopo essersi presentato con la celebre parola “Ciuccia”). I due dovranno raggiungere il villaggio degli animaletti pelosi dove poi saranno trovati da Luke, Han e soci. Finalmente sarà spiegato il perché del vestito stile squaw che indossa la Principessa sul pianeta boscoso!

Ewok in fuga

Finalmente incontriamo la Principessa Leia che dovrà affrontare un viaggio con il piccolo Ewok Wicket (appena dopo essersi presentato con la celebre parola “Ciuccia”). I due dovranno raggiungere il villaggio degli animaletti pelosi dove poi saranno trovati da Luke, Han e soci. Finalmente sarà spiegato il perché del vestito stile squaw che indossa la Principessa sul pianeta boscoso!

La via del Padawan

Questo cortometraggio è ambientato sul Pianeta Capitale Coruscant durante la Guerra dei Cloni e ha come protagonista una giovanissima Ahsoka Tano, padawan del maestro Anakin Skywalker, che comparirà insieme a Yoda!

Bestie della Base Echo

In questo episodio incontriamo la Principessa Leia nella Base Echo sul pianeta ghiacciato di Hoth, dove l’Alleanza Ribelle si era rifugiata dopo la battaglia su Yavin 4 e la distruzione della Morte Nera. Prima dell’arrivo del Generale Veers la nostra Principessa dovrà affrontare, come il fratello, un pericoloso Wampa, con R2-D2 e Chewbacca!Questo episodio è un riferimento ad una scena tagliata de “L’Impero colpisce ancora” in cui, appunto alcuni Wampa facevano irruzione nella Base Ribelle su Hoth. 

L’impostore

The Imposter Inside è ambientato sul Pianeta Capitale Coruscant durante la Guerra dei Cloni: vediamo nuovamente Ahsoka Tano che cerca di difendere Padmè da una sua ancella che si rivela invece essere una cacciatrice di taglie!

La sconosciuta

The Stranger è il settimo episodio della nuova serie animata Lucasfilm dedicata alle eroine di Star Wars ed diffuso sul canale ufficiale Youtube di Disney pochi minuti fa. Settimo di otto episodi diffusi sulla piattaforma video dal primo fino al 9 luglio nei quali abbiamo ritrovato e troveremo la Principessa Leia (con la voce di Shelby Young), Padmé Amidala (Catherine Taber), Jyn Erso (Felicity Jones), Ahsoka Tano (Ashley Eckstein), Maz Kanata (Luptia Nyong’o) e Rey (Daisy Ridley) e le già mitiche Sabine Wren (Tiya Sircar) e Hera Syndulla di Rebels! The Strange è ambientato durante Rogue One: Jyn Erso (Felicity Jones) sarà impegnata a riconsegnare un cucciolo ad una bambina contro un drappello di stormtrooper!

Una taglia pericolosa

Gli stormtrooper scortano Leila su Lothal. Sabine Wren mette in scena il rapimento di Leila in modo che Leila, lavorando segretamente per l’Alleanza Ribelle, possa fornire a Sabine un nastro dati sulle posizioni della base imperiale. Tuttavia, il droide cacciatore di taglie IG-88 li attacca per il nastro. Leila mette gli stormtrooper contro IG-88. Leila passa con successo il nastro a Sabine e torna alla sua scorta.

La nuova recluta

Questo episodio ha come protagoniste la ribelle mandaloriana Sabine Wren e la sua amica Ketsu che abbiamo conosciuto nella serie Rebels! Il primo di otto nuovi episodi si intitola “Newest Recruit” e racconta di una missione per trasportare carichi di cibo per la Ribellione: le due guerriere che hanno abbandonato il Clan del Sole Nero si imbattono in un plotone di di stormtrooper imperiali. Divertente la scena finale con il cammeo del capitano Hera Syndulla con il droide Chopper.

L’impresa del caccia stellare.

The Starfighter Stunt vede come protagoniste Padmé, Ahsoka e, ovviamente, il mitico R2-D2 alle prese con una battaglia stellare contro un droide dei Separatisti a bordo dei mitici caccia di Naboo!

Star Wars Forces of Destiny | The Starfighter Stunt | Disney

Un localizzatore sospetto.

In questo cortometraggio di Star Wars: Forces of Destiny, dal titolo “Tracker Trouble”, ritrroviamo Rey, Finn e Chewbacca – e Han Solo – che dovranno districarsi con un segnalatore sul Millenium Falcon!

Insegnarti, dovrò

Al tempio Jedi, Anakin vuole insegnare ad Ahsoka, ormai frustrata, come usare due spade laser contemporaneamente. Yoda interviene e le insegna una preziosa lezione sull’importanza dell’individualità.

L’impresa del caccia stellare

Mentre Ahsoka insegna a Padmé come pilotare un caccia N-1, un caccia droide Vulture li attacca. Padmé deve usare le sue abilità appena apprese nel pilotaggio per aiutarli a fuggire.

Alleati occasionali

Sabine aiuta Jyn a sfuggire dall’inseguimento di alcuni stormtrooper e Jyn aiuta Sabine. Nota: questo è ultimo episodio con Felicity Jones come voce di Jyn Erso.

Banchetto imperiale

Leila ordina a Ian di contrattare con la collega pilota Hera Syndulla delle razioni da dare a degli Ewok affamati.

Pericolo Happabore

Rey scopre un Happabore ostinato e immobile seduto sulla nave che avrebbe dovuto rimorchiare.

Una ragazza da schianto

Sabine con riluttanza lascia che Ketsu prenda in prestito il suo speeder preferito per una missione segreta.

Partenza affrettata

Hera e Sabine liberano una navetta imperiale, ma poiché Sabine si stava precipitando, salgono a bordo della nave sbagliata ed è piena di stormtrooper! Chopper pilota la navetta corretta e salva i suoi amici a mezz’aria.

Compagnia inaspettata

Ahsoka si unisce ad Anakin in una missione pianificata solo per lui e Padmé. Anakin, sconvolto dall’intrusione, imposta una traiettoria di volo più veloce che li mette sulla traiettoria di un blocco separatista. I tre devono mettere da parte le divergenze per superare il blocco.

Shock nella navicella

Durante il loro avvicinamento a Canto Bight, Finn e Rose incontrano un branco di creature nell’atmosfera. Quando un tentacolo colpisce la navetta e manda in cortocircuito BB-8, Finn e Rose devono collaborare per riparare BB-8 e far atterrare la navetta in sicurezza.

Lo scambio di Jyn

Un bambino Chadra-Fan strappa via la collana di cristallo kyber di Jyn che incomincia a dargli la caccia. Quando finalmente cattura il bambino e recupera la sua collana, si rende conto che il bambino ha solo fame e gli dà il suo frutto.

Corri, Rey, corri

Mentre cerca all’interno di uno Star Destroyer dei rottami, Rey viene messa alle strette da Teedo che è alla ricerca di una pezzo prezioso. Rey cerca di avvertire Teedo che la rimozione di quel pezzo attiverà il collasso della nave, ma lo fa comunque e lei lo aiuta tuttavia a scappare portandolo in salvo dopo che è stato messo fuori combattimento dalla caduta di detriti.

Padmé Amidala: regina, guerriera, madre

Padmé Amidala è un personaggio del franchise di Star Wars, presente nella trilogia prequel e interpretata da Natalie Portman. Padmé è una delle figure più importanti della saga, essendo la moglie del Cavaliere Jedi Anakin Skywalker e la madre di Luke Skywalker e Leia Organa, due dei più grandi eroi della galassia. Padmé è stata una leader coraggiosa e idealista, che ha servito come Regina e poi Senatrice di Naboo, e che ha lottato per la pace e la democrazia nella Repubblica Galattica. La sua vita e la sua morte hanno avuto conseguenze drammatiche per il destino della galassia, segnata dalla nascita dell’Impero Galattico e dalla caduta degli Jedi.

Questo articolo ripercorre la biografia di Padmé Amidala, analizzando il suo ruolo e la sua personalità nelle diverse fasi della sua esistenza, dalla sua ascesa al potere come Regina di Naboo, alla sua relazione segreta con Anakin Skywalker, fino alla sua tragica fine su Polis Massa.

Regina di Naboo

Padmé Naberrie nacque nel 46 BBY (Before the Battle of Yavin) in un villaggio di montagna sul pianeta Naboo, da una famiglia di nobili origini. Fin da bambina, Padmé dimostrò una notevole intelligenza, sensibilità e spirito di servizio, dedicandosi al volontariato e alla politica. A soli otto anni, aiutò gli abitanti del mondo di Shadda-bi-Boran ad evacuare il loro sistema stellare morente; a undici anni divenne Allieva Legislatrice, e si distinse all’interno del Programma Legislativo Giovanile tanto da essere eletta a soli dodici anni supervisore della città di Theed, capitale di Naboo.

La tradizione di Naboo, che non aveva pregiudizi riguardo l’età degli individui ai vertici del potere, facilitò l’ascesa al potere di Padmé. Nel 32 BBY, a soli quattordici anni, Padmé fu eletta democraticamente Regina di Naboo, assumendo il nome regale di Amidala. Come Regina, Padmé si impegnò a difendere gli interessi e i valori del suo popolo, promuovendo la cultura, l’arte, l’educazione e la cooperazione tra le diverse specie che abitavano il pianeta, in particolare i Gungan, una razza anfibia spesso in conflitto con gli umani.

Invasione di Naboo

Poco dopo la sua elezione, Padmé dovette affrontare una grave crisi politica, causata dal blocco commerciale imposto dalla Federazione dei Mercanti, un’organizzazione criminale che agiva sotto l’influenza di un misterioso signore dei Sith, Darth Sidious. La Federazione, infatti, voleva costringere Naboo a firmare un trattato che avrebbe legittimato la sua occupazione militare del pianeta, in cambio della fine del blocco. Padmé, tuttavia, si rifiutò di cedere al ricatto, e resistette all’invasione con l’aiuto di due Jedi, Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi, inviati dal Cancelliere Supremo Finis Valorum per negoziare una soluzione pacifica.

I due Jedi riuscirono a liberare Padmé e alcuni dei suoi fedeli, e la portarono a bordo della loro nave, con l’intento di raggiungere il pianeta Coruscant, sede del Senato Galattico, per chiedere aiuto alla Repubblica. Durante il viaggio, però, la nave fu danneggiata dal fuoco nemico, e dovette atterrare sul pianeta Tatooine per effettuare delle riparazioni. Qui, Padmé conobbe per la prima volta Anakin Skywalker, un giovane schiavo dotato di una straordinaria sensibilità alla Forza, che si offrì di aiutarli vincendo una pericolosa gara di pod. Padmé rimase colpita dal coraggio e dalla gentilezza di Anakin, e instaurò con lui un legame di amicizia e di affetto.

Battaglia di Naboo

Dopo aver lasciato Tatooine, Padmé e i Jedi arrivarono finalmente su Coruscant, dove Padmé si presentò davanti al Senato per denunciare la situazione di Naboo e chiedere l’intervento della Repubblica. Tuttavia, il Senato si dimostrò inefficiente e corrotto, e il Cancelliere Valorum fu destituito da una mozione di sfiducia promossa dal Senatore di Naboo, Palpatine, che si candidò come suo successore. Padmé, delusa e frustrata, decise di tornare su Naboo per organizzare una resistenza armata contro la Federazione, con l’aiuto dei Jedi e dei Gungan, con cui stipulò un’alleanza storica. Padmé, infatti, riconobbe il capo dei Gungan, Boss Nass, come sovrano legittimo di Naboo, e gli chiese il suo aiuto in cambio della promessa di una futura convivenza pacifica tra i due popoli.

Padmé e i suoi alleati elaborarono un piano per liberare Naboo: i Gungan avrebbero attirato le forze della Federazione in una battaglia campale, mentre un gruppo di piloti avrebbe attaccato la nave comando nemica dallo spazio, e Padmé e i Jedi avrebbero assaltato il palazzo reale per catturare i leader della Federazione e costringerli a ritirarsi. Il piano, però, incontrò diverse difficoltà: i Gungan furono sopraffatti dai droidi da battaglia, i piloti non riuscirono a penetrare lo scudo della nave comando, e i Jedi dovettero affrontare un temibile Sith, Darth Maul, che uccise Qui-Gon Jinn e ferì Obi-Wan Kenobi. Padmé, però, non si arrese, e con l’aiuto di alcuni dei suoi guardie e di Anakin, che si era infiltrato nella nave comando, riuscì a raggiungere la sala del trono e a disarmare i leader della Federazione, ponendo fine all’invasione. Obi-Wan, poi, riuscì a sconfiggere Darth Maul, e Anakin distrusse la nave comando, disattivando tutti i droidi da battaglia. La battaglia di Naboo si concluse con una vittoria dei nativi, che celebrarono la loro liberazione e la loro unione con una grande festa.

Senatrice di Naboo

Padmé Amidala fu una senatrice di Naboo nel Senato Galattico, dopo aver completato il suo mandato come regina del suo pianeta. Come senatrice, Padmé si impegnò a difendere i valori di pace, giustizia e democrazia, e si oppose alla creazione di un esercito della Repubblica e alle misure autoritarie del cancelliere Palpatine. Padmé fu una delle fondatrici del Movimento dei Lealisti, un gruppo di senatori fedeli al cancelliere e alla Repubblica, e del Gruppo Delegati, un’organizzazione segreta che si opponeva alla deriva dittatoriale del cancelliere. Padmé fu anche una delle principali sostenitrici del dialogo con i separatisti, che avevano scatenato la guerra dei cloni contro la Repubblica. Padmé fu una senatrice rispettata e influente, che si guadagnò l’ammirazione e l’amicizia di molti suoi colleghi, come Bail Organa, Mon Mothma, Onaconda Farr e Jar Jar Binks.

Relazione con Anakin Skywalker

Durante il suo soggiorno su Naboo, Padmé si riavvicinò ad Anakin, e i due iniziarono a provare dei sentimenti reciproci, che però erano proibiti dal Codice Jedi, che vietava agli Jedi di avere legami affettivi. Padmé cercò di resistere al suo amore per Anakin, ma non riuscì a negare i suoi sentimenti, soprattutto quando i due furono catturati dai separatisti su Geonosis, e condannati a morte nell’arena. Prima di affrontare il loro destino, Padmé confessò ad Anakin di amarlo, e i due si baciarono. Fortunatamente, i due furono salvati dall’arrivo di Obi-Wan e di un esercito di cloni, creato segretamente su Kamino da un misterioso Jedi, Sifo-Dyas. La battaglia di Geonosis segnò l’inizio della Guerra dei Cloni, un conflitto galattico tra la Repubblica e i separatisti, guidati dal Conte Dooku, un ex Jedi caduto al Lato Oscuro.

Dopo la battaglia, Padmé e Anakin si sposarono segretamente su Naboo, con la sola presenza di C-3PO e R2-D2 come testimoni. I due dovettero però separarsi subito dopo, per dedicarsi ai loro rispettivi ruoli nella guerra. Padmé continuò a svolgere il suo lavoro di senatrice, cercando di trovare una soluzione pacifica al conflitto, e opponendosi alle misure autoritarie e restrittive imposte dal Cancelliere Palpatine, che aveva ottenuto dei poteri speciali dal Senato per gestire la crisi. Padmé si unì al Comitato per la Pace, un gruppo di senatori che promuovevano il dialogo con i separatisti, e fondò il Gruppo Delegati, un’organizzazione segreta che si opponeva alla deriva dittatoriale del Cancelliere.

Padmé e Anakin si incontrarono raramente durante la guerra, e comunicarono principalmente tramite ologrammi. I due si amavano profondamente, ma il loro matrimonio era costantemente minacciato dalle circostanze e dai segreti. Padmé, infatti, non sapeva che Anakin era tormentato da incubi premonitori, che gli mostravano la sua morte durante il parto. Anakin, invece, non sapeva che Padmé era incinta di due gemelli, che aveva scoperto durante una visita medica. Padmé cercò di rassicurare Anakin, dicendogli che il loro amore li avrebbe protetti, ma Anakin era sempre più spaventato e insicuro, e iniziò a dubitare della lealtà di Padmé e degli Jedi.

Fine della guerra e morte

Nel 19 BBY, la guerra dei cloni giunse al suo culmine, con l’attacco dei separatisti a Coruscant, e il rapimento del Cancelliere Palpatine da parte del Generale Grievous, il comandante dei droidi. Anakin e Obi-Wan riuscirono a salvare il Cancelliere, e a uccidere il Conte Dooku, su ordine di Palpatine. Padmé fu felice di rivedere Anakin, e gli rivelò di essere incinta. Anakin fu inizialmente felice, ma poi fu di nuovo assalito dai suoi incubi, che gli facevano temere di perdere Padmé come aveva perso sua madre. Palpatine, che in realtà era il signore dei Sith Darth Sidious, si approfittò della paura di Anakin, e gli disse che esisteva un modo per salvare Padmé dalla morte: il Lato Oscuro della Forza. Palpatine gli rivelò di essere un Sith, e gli offrì di diventare suo apprendista, promettendogli di insegnargli il segreto per sconfiggere la morte. Anakin, sconvolto, denunciò Palpatine agli Jedi, ma poi cambiò idea, e lo aiutò a sfuggire all’arresto, tradendo gli Jedi e giurando fedeltà a Sidious, che lo battezzò Darth Vader.

Padmé assistette impotente alla caduta della Repubblica e degli Jedi, che furono sterminati da Palpatine con l’Ordine 66, un comando segreto che costrinse i cloni a rivoltarsi contro i loro generali. Padmé cercò di contattare Anakin, ma non ricevette risposta. Allora, decise di recarsi su Mustafar, il pianeta vulcanico dove Anakin si era recato per eliminare i leader dei separatisti, su ordine di Palpatine. Padmé fu accompagnata da Obi-Wan, che si era nascosto a bordo della sua nave, e che voleva affrontare Anakin per fermare la sua follia. Padmé arrivò su Mustafar, e implorò Anakin di tornare con lei, dicendogli che lo amava e che lo avrebbe aiutato a redimersi. Anakin, però, era ormai completamente dominato dal Lato Oscuro, e credette che Padmé lo avesse tradito portando Obi-Wan con sé. Anakin, allora, strangolò Padmé con la Forza, e la lasciò priva di sensi. Obi-Wan, poi, ingaggiò un duello con Anakin, che si concluse con la sconfitta e la mutilazione di quest’ultimo. Obi-Wan prese Padmé e la portò su Polis Massa, una base medica, dove Padmé diede alla luce due gemelli, che chiamò Luke e Leia, prima di morire. Le cause della sua morte non furono fisiche, ma psicologiche: Padmé aveva perso la volontà di vivere, dopo aver visto l’uomo che amava diventare un mostro.

Eredità

La morte di Padmé Amidala fu un evento tragico, che segnò la fine di un’era e l’inizio di un’altra. Padmé fu una delle ultime vittime della guerra dei cloni, e una delle prime vittime dell’Impero Galattico, che si instaurò subito dopo la sua scomparsa. Padmé fu anche una delle principali cause della caduta di Anakin Skywalker, che divenne il malvagio Darth Vader, il braccio destro di Palpatine. Anakin, infatti, si lasciò sedurre dal Lato Oscuro nella speranza di salvare Padmé, ma in realtà la condannò a morte con le sue azioni. Anakin, però, non seppe mai che Padmé aveva dato alla luce due figli, che furono nascosti da Obi-Wan e dal Maestro Jedi Yoda, per proteggerli dall’Impero e dal loro stesso padre.

Padmé, però, non fu solo una vittima, ma anche una eroina, che lasciò un’eredità di speranza e di luce nella galassia. Padmé fu una leader coraggiosa e idealista, che si batté per la pace e la democrazia, e che ispirò molte persone con il suo esempio. Padmé fu anche una madre amorevole, che diede alla luce due figli destinati a cambiare il destino della galassia. Luke e Leia, infatti, ereditarono da Padmé il suo spirito ribelle e il suo senso di giustizia, e divennero due dei più grandi eroi della galassia, che guidarono l’Alleanza Ribelle contro l’Impero, e che riuscirono a redimere Anakin, che si sacrificò per salvare Luke da Palpatine, e per distruggere il Lato Oscuro.

Padmé non doveva morire!

Padmé Amidala è stata una figura straordinaria, che ha vissuto una vita ricca di eventi e difficoltà, lasciando un’impronta indelebile nella storia della galassia. Una regina, una senatrice, una moglie e una madre, nonché una leggenda. Il suo bagliore luminoso non si è mai spento, rendendola un’icona senza tempo. La sua morte è uno dei momenti più strazianti della saga, ma ha segnato il percorso di Anakin verso il male. Tuttavia, i piani originali di George Lucas non includevano la morte di Padmé. Secondo l’idea iniziale, lei avrebbe dovuto sopravvivere al parto e nascondersi su Alderaan con Leia, morendo poi per cause sconosciute. Questo avrebbe reso la trama meno cupa e avrebbe risolto un importante buco di trama.

Nel “Episodio VI – Il ritorno dello Jedi“, quando Luke e Leia scoprono di essere gemelli, il Jedi chiede alla principessa di loro madre. Leia ricorda chiaramente sua madre, anche se era ancora bambina quando l’ha persa. Questo ha sempre lasciato perplessi i fan, poiché sembra contraddire la morte prematura di Padmé. Una teoria popolare sostiene che la sensibilità di Leia alla Forza le abbia permesso di conservare i ricordi della madre, ma questo argomento non funziona completamente poiché anche Luke è sensibile alla Forza, eppure non ha alcun ricordo di Padmé. La morte di Padmé in “Episodio III” ha creato un problema di continuità, mentre il piano originale di Lucas avrebbe reso il passaggio tra la trilogia prequel e la trilogia originale più fluido. Lucas non ha mai chiarito completamente perché abbia scelto una fine così tragica per Padmé, ma la sua sofferenza e la sua fine prematura hanno reso il percorso di Anakin/Vader ancora più intenso e drammatico. Perdere l’amore della sua vita è stata una svolta cruciale per il personaggio e ha accentuato la sua attrazione verso il Lato Oscuro.

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