Il ritorno in auge della Homepage: la rivincita dei siti web

Un’era dominata dai social media volge al termine?

Nilay Patel, caporedattore di The Verge, ha recentemente definito il sito web della sua pubblicazione come “l’ultimo sito web sulla terra”.

Una battuta ironica, certo, visto l’enorme numero di siti web ancora attivi, tra cui Facebook.com. Ma c’è anche un pizzico di verità in questa affermazione. Per gran parte degli ultimi dieci anni, le homepage dei siti web sono state relegate in secondo piano, con i media che si affidavano ai social media per diffondere i loro contenuti. The Verge, tuttavia, si è dimostrata un’eccezione, investendo molto nella sua homepage anche quando era fuori moda farlo. Nel 2022, ha lanciato un’importante riprogettazione con l’obiettivo di rendere il sito una destinazione più dinamica, includendo un “Storystream” di brevi post e punti di luce simili a tweet che forniscono decine di aggiornamenti in tempo reale ogni giorno. Il nuovo Verge assomigliava meno a una pubblicazione tradizionale e più a un feed di social media, suscitando inizialmente perplessità tra gli osservatori del settore. Perché preoccuparsi di fare ciò che le piattaforme social fanno già meglio? La homepage era morta. TikTok era il futuro.

“La reazione immediata è stata ‘Questo è destinato a fallire, nessuno andrà mai più in una homepage'”, ha ricordato Patel. Poi, Twitter è imploso sotto la guida di Elon Musk e tutte le principali piattaforme sociali si sono allontanate dalla distribuzione delle notizie. Alla fine, la riprogettazione di The Verge ha funzionato. Secondo la società, il numero di “utenti fedeli” (definiti come quelli che hanno cinque o più sessioni sul sito in un mese di calendario) è aumentato del quarantasette per cento nel corso del 2023. Sebbene non sia un titolo di interesse generale, The Verge continua ad essere il singolo sito più visitato sotto l’ombrello di Vox Media, la sua società madre. Si potrebbe sostenere che il suo restyling, ora oggetto di ammirazione tra i dirigenti dei media e gli editori, annunci la rivincita della homepage.

Un passo indietro per un salto in avanti

Per lungo tempo, le principali piattaforme social hanno funzionato come i grandi magazzini digitali per i contenuti multimediali, offrendo un po’ di tutto in una volta. Twitter, in particolare, è servito come sportello unico per notizie e intrattenimento per molti utenti online. Nei venti-dieci, la convinzione comune era che il contenuto fosse meglio distribuito ai consumatori dalle piattaforme social attraverso raccomandazioni algoritmiche personalizzate. Leggi tutte le notizie sui tuoi feed di Facebook o Twitter. Gli articoli di notizie circolavano come singoli URL, fluttuanti nell’etere dei feed dei social media, separati dai loro editori originali. Con rare eccezioni, le homepage sono state ridotte al ruolo di cartelloni pubblicitari di marca; potresti controllarle di passaggio, ma non erano dove si trovava l’azione.

Ora l’infrastruttura di distribuzione digitale si sta sgretolando, diventando inefficace sia per gli editori che per gli utenti. I social network, già poco brillanti per le notizie, sono sopraffatti dalla disinformazione e dai contenuti generati dall’intelligenza artificiale. La ricerca basata sull’intelligenza artificiale minaccia di capovolgere il modo in cui gli articoli ottengono il traffico da Google. I media basati su testo hanno ceduto il modo di accedere a video brevi di teste parlanti ospitate su TikTok, Instagram o YouTube. Se non è così che preferisci prendere informazioni, sei sfortunato. Circondato da contenuti di bassa qualità, il cittadino digitale sta scoprendo che il modo migliore per trovare ciò che un tempo otteneva dai social media è quello di digitare un URL in una barra del browser e visitare un singolo sito. Molti di questi siti, nel frattempo, hanno lavorato duramente per sentirsi un po’ più come i social media, con aggiornamenti costanti, stimoli visivi e un senso di interazione sociale. Patel ha affermato: “Quello che dovevamo fare era rubare le mosse dalle piattaforme”.

Forse l’era delle piattaforme ci ha fatto perdere di vista l’obiettivo di un sito web. I siti web migliori sono luoghi in cui puoi tornare più volte al giorno o alla settimana per un lotto di contenuti selezionati che non sono per forza di cose di tutto e di più. Andare lì regolarmente è un segnale di intenzione e lealtà: invece di aspettare passivamente che i feed

Novacon ritorna il 6 e 7 luglio 2024 al Parco e Villa Cicogna di Trecate (NO)

Novacon, il rinomato festival del fumetto, games, cosplay e cultura pop, festeggerà quest’anno i 20 anni di Capitan Nova in un’edizione straordinaria che si terrà presso Trecate (NO), Parco e Villa Cicogna. Questo anniversario tanto atteso cadrà proprio a luglio 2024 e promette di regalare emozioni e sorprese uniche. L’organizzazione di Novacon, a cura di Emmetre Service S.a.s. di Oleggio (No), agenzia specializzata in organizzazione eventi e pubblicità, in collaborazione con La Buteghina, ha preparato un programma ricco di contenuti appassionanti. Il festival, patrocinato dal Comune di Novara, attraverso l’Assessorato alla Cultura, avrà luogo il 6 e 7 luglio 2024, trasformando il parco e la villa in un vero e proprio regno per gli amanti del fumetto e del gaming.

Con mostra mercato, che ospiterà espositori e rivenditori specializzati, Artist Alley, self area e autoproduzioni, Novacon offrirà una panoramica completa delle ultime novità del settore. Gli appassionati potranno trovare ogni genere di fumetto e manga, scoprire artisti emergenti e collezionare edizioni limitate delle proprie opere preferite.

Un’attenzione particolare sarà dedicata al mondo del cosplay, con incontri, interviste e l’imperdibile gara di cosplay organizzata da MJCosplayeventi, garanzia di qualità nel panorama cosplayer italiano. Il contest si svolgerà la domenica 7 luglio 2024 e vedrà i partecipanti sfidarsi in affascinanti reinterpretazioni dei propri personaggi preferiti.

Ma Novacon non si limita solo al fumetto e al cosplay.

Durante il festival sono previsti laboratori e workshop che spaziano dalla sceneggiatura al game design, dalla stampa 3D al doppiaggio, passando per il giapponese scritto e parlato. Partecipare a questi eventi significa immergersi a 360 gradi nella cultura pop e avere l’opportunità di acquisire nuove competenze e conoscenze.

Un’edizione speciale come quella di Novacon 2024, in cui vengono celebrati i 20 anni di Capitan Nova, non poteva che riservare sorprese strepitose. Infatti, grazie alla preziosa collaborazione con Emmetre Edizioni, i Guardiani Italiani Universe e il mitico Fumettista Esplosivo – Fabrizio De Fabritiis, gli amanti del fumetto potranno incontrare e scambiare quattro chiacchiere con grandi personalità del settore.

Novacon si conferma, dunque, un appuntamento imperdibile per gli appassionati di fumetto, games, cosplay e cultura pop. Il festival non solo offre una panoramica completa di ciò che accade nel mondo dell’intrattenimento, ma permette anche di entrare in contatto con artisti e professionisti del settore, creando un’esperienza unica e coinvolgente per tutti i partecipanti.

La settima stagione di Black Mirror è in arrivo: cosa possiamo aspettarci?

I fan di “Black Mirror” possono gioire: la pluripremiata  serie di Charlie Brooker farà il suo ritorno con una settima stagione su Netflix nel 2025. Sì, avete capito bene, la notizia è fresca di presentazione dall’evento Next tenutosi a Londra, e i dettagli sono incredibilmente promettenti.

Questa nuova stagione della serie antologica fantascientifica sarà composta da sei episodi coordinata da Charlie Brooker, Annabel Jones e Jessica Rhoades, che torneranno come produttori esecutivi per regalarci ancora una volta la loro visione unica e spesso inquietante dei tempi moderni.

La sesta stagione è stata un vero trionfo di critica e di pubblico, raggiungendo la top 10 in 92 paesi e mantenendosi al vertice della classifica globale degli show in lingua inglese di Netflix per quattro settimane consecutive. Questi numeri sono la prova tangibile di quanto il pubblico sia ancora affascinato dalla descrizione che Brooker fa del futuro, con un occhio sempre attento alle imperscrutabili relazioni tra tecnologia e società.

E cosa ci riserverà questa nuovissima stagione? Beh, chi ha seguito con attenzione le geniali previsioni di “Black Mirror” sa che nulla è mai scontato. La serie ha toccato argomenti sensibili come la privacy dei dati, i social media, la realtà virtuale e molto altro ancora, spesso offrendo uno sguardo inquietante su quello che potrebbe accadere se non teniamo gli occhi ben aperti di fronte al progresso tecnologico.

E c’è persino una grande novità: la settima stagione includerà un sequel della celebre puntata “alla Star Trek” della quarta stagione, dove il destino dell’equipaggio della Uss Callister sarà affrontato dopo la morte di Robert Daly, il bizzarro creatore del popolare gioco online ispirato alla famosa serie televisiva.

Quindi, sintonizzatevi e preparatevi per una nuova ondata di angoscia, inquietudine e riflessioni sui meandri della tecnologia moderna con la promettente settima stagione di “Black Mirror”. E ricordate: il futuro è più vicino di quanto possiate pensare.

Fibra VS ADSL: l’eterno duello delle reti Internet

Nell’epoca digitale in cui viviamo, avere accesso a una connessione Internet affidabile è diventato essenziale per molteplici aspetti della nostra vita quotidiana. Due tecnologie si contendono il mercato: l’ADSL e la fibra ottica. Entrambe offrono connessioni ad alta velocità, ma presentano differenze significative che è importante considerare al momento di scegliere la connessione più adatta alle nostre esigenze.

L’ADSL sfrutta i cavi telefonici esistenti per offrire connessioni Internet ad alta velocità, mentre la fibra ottica utilizza cavi in fibra ottica per trasferire dati a velocità incredibilmente elevate. La fibra ottica è nota per la sua velocità di trasferimento dati ultra rapida e per la sua affidabilità, rendendola sempre più popolare tra coloro che cercano prestazioni di rete di alto livello.

L’ADSL è ampiamente disponibile, anche in aree remote, ed è spesso più economica rispetto alla fibra ottica. Tuttavia, ha una velocità di trasferimento dati limitata e la sua affidabilità può variare in base alla qualità dell’infrastruttura locale. D’altra parte, la fibra ottica offre velocità di trasferimento dati superiori e una connessione estremamente affidabile, anche se potrebbe non essere ancora disponibile ovunque e tende ad essere più costosa rispetto all’ADSL.

La scelta tra ADSL e fibra ottica dipenderà dalle nostre esigenze, dalla nostra ubicazione e dal nostro budget. Se la fibra ottica è disponibile nella nostra zona e possiamo permetterci un piano più costoso, potrebbe essere la scelta migliore per ottenere prestazioni di rete superiori. Al contrario, se cerchiamo una connessione affidabile a un prezzo accessibile e la fibra ottica non è ancora disponibile, l’ADSL potrebbe essere la soluzione più adatta.

In conclusione, sia l’ADSL che la fibra ottica offrono vantaggi unici e possono essere valide opzioni per connettersi a Internet. Analizziamo attentamente le nostre esigenze e le opzioni disponibili nella nostra zona prima di prendere una decisione informata sulla connessione Wi-Fi che meglio si adatta al nostro stile di vita e alle nostre attività online. Se hai bisogno di una connessione Internet affidabile, prendi in considerazione l’uso di un comparatore di tariffe per trovare l’offerta migliore per le tue esigenze.

Fonte: offerta-internet.it/meglio-fibra-adsl.

Sconnessi Day: perché e come partecipare alla giornata senza tecnologia

Il 22 febbraio è il giorno in cui si celebra lo Sconnessi Day, una giornata dedicata a staccare la spina dai dispositivi elettronici e riscoprire il valore delle relazioni umane. Si tratta di un’iniziativa nata nel 2010 negli Stati Uniti, con lo scopo di sensibilizzare le persone sui rischi della dipendenza dalla tecnologia e suggerire loro delle alternative più sane e gratificanti.

Lo Sconnessi Day si basa su 10 principi, che invitano a evitare l’uso di smartphone, tablet, computer, televisione e altri apparecchi tecnologici per 24 ore, e a dedicarsi invece ad attività come leggere, scrivere, meditare, fare sport, giocare, cucinare, fare volontariato, passare del tempo con la famiglia e gli amici, e così via. L’idea è di ritrovare il contatto con se stessi e con gli altri, senza le distrazioni e le pressioni della vita digitale.

Lo Sconnessi Day non è solo una sfida personale, ma anche un movimento globale che coinvolge migliaia di persone in tutto il mondo. Negli anni, sono stati organizzati eventi di disconnessione in diverse città, come New York, Los Angeles, Londra, Parigi, Berlino, Tel Aviv e molte altre. Anche alcune celebrità e aziende hanno aderito all’iniziativa, come Richard Branson di Virgin e OnePlus, dimostrando che anche il mondo degli affari può beneficiare di una pausa dalla tecnologia.

Ma perché partecipare al Sconnessi Day? Quali sono i vantaggi di staccare la spina per un giorno?

Ecco alcuni motivi per provare questa esperienza:

  • Ridurre lo stress: la tecnologia può essere fonte di stress, ansia e frustrazione, sia per il sovraccarico di informazioni che per le aspettative sociali. Staccare la spina può aiutare a rilassarsi, respirare e ritrovare la calma.
  • Migliorare la salute: la tecnologia può avere effetti negativi sulla salute fisica e mentale, come disturbi del sonno, mal di testa, problemi alla vista, postura scorretta, isolamento, depressione e altro. Staccare la spina può favorire il riposo, il movimento, l’attenzione e l’umore.
  • Aumentare la creatività: la tecnologia può inibire la creatività, limitando la capacità di immaginare, sognare, inventare e risolvere problemi. Staccare la spina può stimolare la fantasia, la curiosità, l’espressione e l’innovazione.
  • Rafforzare le relazioni: la tecnologia può interferire con le relazioni umane, creando distanza, incomprensione, gelosia e conflitti. Staccare la spina può migliorare la comunicazione, l’empatia, l’affetto e la fiducia.
  • Apprezzare la vita: la tecnologia può distogliere l’attenzione dal presente, facendo perdere di vista le cose importanti e belle della vita. Staccare la spina può aiutare a vivere il momento, a godere dei piccoli piaceri e a essere grati.

Come partecipare allo Sconnessi Day?

Non c’è una regola fissa, ma solo una raccomandazione: spegnere o mettere in modalità aereo tutti i dispositivi tecnologici per 24 ore, dal tramonto del 21 febbraio al tramonto del 22 febbraio. Poi, scegliere come trascorrere il tempo a propria discrezione, seguendo i propri interessi, passioni e bisogni. Si può partecipare da soli, in coppia, in famiglia o in gruppo, a casa o fuori, in città o in natura. L’importante è disconnettersi dal web e connettersi con se stessi e con gli altri.

Se ti senti pronto a provare questa sfida, unisciti allo Sconnessi Day e scopri cosa succede quando stacchi la spina. Potresti rimanere sorpreso dai risultati e decidere di ripetere l’esperienza più spesso. O magari potresti capire che non ne hai bisogno, perché sai già come gestire il tuo rapporto con la tecnologia in modo equilibrato e consapevole. In ogni caso, il Sconnessi Day è un’occasione per riflettere sul tuo stile di vita e sulle tue priorità, e per fare un regalo a te stesso e alle persone che ami. Buona disconnessione! 😊

Il “ragazzo sofferente” del meme svela la verità: ecco cosa stava succedendo davvero!

Ve lo ricordate? Quel meme iconico con un ragazzo che, con espressione sofferente, trattiene a stento un peto in presenza di una bella ragazza.

Ebbene, il “ragazzo sofferente” ha finalmente svelato la verità!

Correva l’anno 2013 quando la foto, scattata da un suo amico, divenne virale in tutto il web.

All’epoca il ragazzo aveva solo 16 anni e, contrariamente a quanto si possa pensare, non stava affatto trattenendo un peto!

Ecco le sue parole:

“Non ero flatulento, assolutamente no! È più una specie di trucco da party, tipo trattengo il respiro e piego la testa, non so se ha un senso.”

La foto, quindi, era stata scattata intenzionalmente con l’obiettivo di creare un contenuto divertente.

Un caso più unico che raro, considerando che la maggior parte dei meme nasce per caso, da uno scatto spontaneo al momento giusto.

La storia del “ragazzo sofferente” ci dimostra che, fin dai primi anni dei social, l’intuito per il potenziale virale dei contenuti era già ben sviluppato in alcuni utenti.

Cosa ne pensate di questa rivelazione?

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Brand del fashion: verso un futuro senza confini tra digitale e fisico

Il mondo del fashion sta vivendo una profonda trasformazione, guidata dall’avvento del digitale e delle nuove tecnologie. I confini tra reale e virtuale si stanno assottigliando, aprendo nuove possibilità per i brand di comunicare e interagire con i propri clienti.

Il mercato del fashion digitale:

Il mercato del fashion digitale è ancora in fase di sviluppo, ma si stima che crescerà a un ritmo sostenuto nei prossimi anni. Questo nuovo mercato offre diverse opportunità per i brand, che possono:

  • Vendere capi di abbigliamento digitali: i consumatori, soprattutto le nuove generazioni, sono sempre più propensi ad acquistare capi digitali da indossare nei mondi virtuali.
  • Creare esperienze immersive: i brand possono creare esperienze immersive per i propri clienti, come ad esempio sfilate virtuali o negozi virtuali.
  • Personalizzare i prodotti: le tecnologie digitali permettono di personalizzare i prodotti in base alle esigenze e ai gusti dei clienti.

L’importanza della community:

Le community online sono diventate un punto di riferimento per i consumatori, che le utilizzano per condividere opinioni, consigli e idee. I brand possono creare o unirsi a queste community per:

  • Interagire direttamente con i clienti: le community permettono ai brand di costruire relazioni più strette con i propri clienti.
  • Comprendere le esigenze dei clienti: le community possono essere una fonte preziosa di informazioni per i brand, che possono utilizzarle per migliorare i propri prodotti e servizi.
  • Promuovere i propri prodotti: le community possono essere utilizzate per promuovere i propri prodotti e per aumentare la brand awareness.

I casi di Nike e 9dcc:

Nike e 9dcc sono due brand che hanno già adottato con successo strategie di marketing digitale. Nike ha creato la community .Swoosh, dove i membri possono co-creare sneakers digitali e partecipare a esperienze esclusive. 9dcc ha invece lanciato una collezione phygital, che combina capi fisici e digitali.

Conclusioni:

Il futuro del fashion è digitale. I brand che sapranno sfruttare le nuove tecnologie e creare esperienze immersive per i propri clienti saranno quelli che avranno maggior successo.

Il 6G, la rivoluzione della connessione mobile

La fase iniziale del progetto per la creazione della rete mobile di sesta generazione, nota come 6G, sta per giungere a termine. Entro un anno, infatti, assisteremo all’inizio delle trasmissioni dei primi segnali, che raggiungeranno velocità fino a un terabit al secondo.

Velocità e copertura

La caratteristica più rivoluzionaria del 6G, tuttavia, non sarà solo la straordinaria velocità, ma anche la possibilità di ricevere il segnale ovunque, anche in luoghi difficilmente raggiungibili come le gallerie. Questo rappresenterà una svolta epocale, eliminando la necessità delle tradizionali celle telefoniche e consentendo la navigazione e la telefonia senza interruzioni o rallentamenti in qualsiasi luogo.

Benefici

Il 6G promette di portare vantaggi significativi, andando oltre la semplice velocità di connessione. Si prevede che si integrerà fortemente con l’intelligenza artificiale, contribuirà in modo decisivo allo sviluppo della guida autonoma e faciliterà il dialogo con le costellazioni satellitari. Inoltre, trasformerà l’esperienza di realtà virtuale, aumentata ed estesa in qualcosa di mai sperimentato prima, aprendo le porte all’industria 5.0 e creando anche nuove opportunità di lavoro.

Impatto ambientale

Un aspetto cruciale del 6G è la sua capacità di ridurre l’impatto ambientale. Questa nuova tecnologia di comunicazione consuma meno energia rispetto alle sue controparti precedenti e contribuirà a ridurre l’inquinamento elettromagnetico. Inoltre, si prevede che il 6G possa abbattere il divario digitale, connettendo anche le zone remote attualmente prive di collegamenti a Internet via cavo o wireless.

Sviluppo internazionale

L’Italia sta attivamente partecipando a questo avanzamento tecnologico attraverso programmi come Deterministic6G presso la Scuola Superiore Sant’Anna. L’Unione Europea ha stanziato finanziamenti significativi, con un impegno di 900 milioni di euro entro il 2027 per sostenere lo sviluppo del 6G. Anche a livello internazionale, si stanno compiendo sforzi per stabilire uno standard condiviso, e colossi dell’informatica e delle telecomunicazioni stanno studiando dispositivi che sfruttano appieno la potenza di questa nuova autostrada wireless.

Conclusione

Il 6G è una tecnologia rivoluzionaria che promette di cambiare radicalmente il modo in cui viviamo e lavoriamo. La fase sperimentale è già in corso, e ci aspettiamo di vedere l’effettiva implementazione del 6G e tutti i suoi benefici entro il 2030.

L’evoluzione degli ebook in minisiti internet interattivi

Gli ebook sono ormai una realtà consolidata nel mercato editoriale. Negli ultimi anni, però, si sta assistendo a una nuova tendenza: l’evoluzione degli ebook in minisiti internet interattivi.

Questa tendenza è stata inaugurata da alcuni progetti pioneristici, come Make Something Wonderful, un ebook dedicato alla vita e al lavoro di Steve Jobs, e Poor Charlie’s Almanack, un ebook che raccoglie gli insegnamenti del braccio destro di Warren Buffett, Charlie Munger.

Questi progetti hanno dimostrato che gli ebook possono offrire un’esperienza di lettura più coinvolgente e ricca di contenuti multimediali. I minisiti interattivi possono includere elementi come:

  • Immagini e video: per rendere i contenuti più visivi e accattivanti.
  • Audio: per offrire un’esperienza di lettura più immersiva.
  • Interattività: per consentire agli utenti di interagire con i contenuti in modo più diretto.

I vantaggi dei minisiti interattivi

I minisiti interattivi offrono una serie di vantaggi rispetto agli ebook tradizionali:

  • Sono più coinvolgenti: l’uso di immagini, video e audio rende la lettura più piacevole e stimolante.
  • Sono più informativi: l’interattività consente agli utenti di approfondire i contenuti in modo più dettagliato.
  • Sono più personali: gli utenti possono personalizzare la loro esperienza di lettura in base ai propri interessi.

Il futuro degli ebook

L’evoluzione degli ebook in minisiti interattivi è una tendenza destinata a consolidarsi nel prossimo futuro. I minisiti interattivi offrono un’esperienza di lettura più coinvolgente e ricca di contenuti multimediali, che è destinata a incontrare il favore dei lettori.

Esempi di minisiti interattivi

Oltre a Make Something Wonderful e Poor Charlie’s Almanack, altri esempi di minisiti interattivi includono:

  • The Visual History of the Universe, un ebook che racconta la storia dell’universo attraverso immagini e video.
  • The Art of War, un ebook che presenta il famoso testo cinese sull’arte della guerra con illustrazioni e animazioni.
  • The Beatles Bible, un ebook che racconta la storia dei Beatles con immagini, video e interviste.

Questi progetti dimostrano che gli ebook possono essere utilizzati per creare esperienze di lettura innovative e coinvolgenti.

SNES Playstation, la leggenda è reale

Questa storia somiglia a una di quelle leggende metropolitane che affollano l’Internet, ma potrebbe rivelarsi invece del tutto corretta. Si tratta del leggendario prototipo “SNES PlayStation”, una console ibrida creata da un accordo tra Nintendo e Sony, creato per garantire la possibilità al Super Nintendo di leggere i CD-ROM.

Dopo la sua presentazione, Nintendo decise di rompere l’accordo con Sony per stringere un’alleanza con la Philips. Sony non si diede per vinta e sfruttò il lavoro svolto su quel particolarissimo SNES per creare quello che sarebbe diventato poi un vero e proprio successo mondiale, ossia la prima PlayStation. Le 500 copie del prototipo furono distrutte, ma leggenda vuole che se ne salvò qualche copia.

Tutto tacque per anni, almeno finché su Internet non cominciarono a diffondersi le immagini proprio di un prototipo di SNES PlayStation! Sarebbero circa 200 i modelli usciti dalla fabbrica: uno di essi era finito all’asta per 31mila dollari, tanto che con il passare degli anni il prezzo della console ha raggiunto la cifra sorprendente di 380mila dollari!

I Made a Nintendo Playstation

Un appassionato giocatore di nome James Channel, famoso per aver realizzato altre straordinarie creazioni, ha recentemente mostrato al mondo come ha realizzato la sua console “SNES PlayStation” personalizzata utilizzando la scocca di un Super Nintendo e dell’hardware di una PlayStation 1. Grazie alla sua determinazione James è riuscito non solamente a riprodurre i giochi della PS1, ma anche alcuni giochi per Nintendo. Quella di James è davvero una conquista incredibile dal punto di vista ingegneristi È vero che l’aspetto estetico della console di James potrebbe non essere identico a quello del prototipo originale, ma alla fine conta il risultato ottenuto. L’importante è che sia riuscito a realizzare una console unica nel suo genere, capace di riprodurre giochi per entrambi i sistemi. È un esempio di genialità e creatività nel campo dei videogiochi, che ci mostra come la passione e l’ingegno possono superare qualsiasi ostacolo. Non possiamo fare altro che congratularci con James per questa straordinaria creazione che ha reso possibile un incontro tra due colossi dei videogiochi, Nintendo e PlayStation. Bravo!

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