J-POP Manga presenta Devillady di Go Nagai

Arriva in libreria, fumetteria e in tutti gli store online dal 24 aprile una delle opere più attese dell’universo demoniaco di Go Nagai

“Sta per iniziare un grande capovolgimento su scala globale!
Un cambiamento che il genere umano, in tutta la sua storia, non ha mai sperimentato!”

Tutti conoscono Devilman, l’indimenticabile ragazzo-demone di Go Nagai, ma forse meno noto è il suo corrispettivo femminile: Devillady! Dopo la serie completa di Devilman e Mao DanteJ-POP Manga arricchisce la Go Nagai Collection con Devillady, l’edizione definitiva di una delle opere più iconiche dell’universo demoniaco del sensei. Il primo volume della serie sarà disponibile in libreria, fumetteria e in tutti gli store online a partire dal 24 aprile.

Quando Jun Fudo, ex atleta olimpica e professoressa in un istituto superiore, viene trascinata in un mondo infernale dalla violenza di uomini trasformati in Devil Beast, esseri mostruosi assetati di sangue, si risveglia in lei la creatura che sentiva agitarsi nell’ombra della sua anima. Diventa così un Devilman che, nonostante l’aspetto femminile, sul campo di battaglia è feroce e implacabile: Devillady! Il maestro Go Nagai ci porta di nuovo in un universo fatto di brutalità, sesso, depravazioni e demoni che terranno il lettore con il fiato sospeso!.

Le porte dell’inferno si spalancano e ancora una volta Go Nagai crea un personaggio senza tempo destinato a rimanere a lungo nel nostro immaginario e a popolare le nostre fantasie più oscure e recondite. Il primo volume dell’edizione definitiva di Devillady vi aspetta in libreria, fumetteria e in tutti gli store online a partire dal 24 aprile!

Devillady
di Go Nagai
1 di 9
Formato – 12×16,9 – Bross. Con Sovracc.
Pagine – 456, B/N
Prezzo – 12,00 €

Il manga di Devilman

Devilman è un manga di Gō Nagai che ha ottenuto grande successo durante la sua pubblicazione sulla rivista Weekly Shōnen Magazine di Kōdansha dal 1972 al 1973. L’opera è stata poi adattata in una popolare serie televisiva anime dalla Toei Doga, trasmessa in Giappone per la prima volta dalla rete televisiva TV Asahi dal 1972 al 1973. Ha inoltre avuto un adattamento OAV e una trasposizione cinematografica live-action nel 2004, oltre a numerosi manga spin-off. Devilman ha ricevuto grandi lodi da parte della critica e ha avuto un grande successo di pubblico. È considerato uno dei capolavori di Gō Nagai insieme ad altre opere come Mazinger Z e Mao Dante. L’anime di Devilman ha contribuito allo sviluppo e al successo dell’animazione giapponese negli anni settanta, considerati il periodo d’oro dell’animazione giapponese.

La trama del manga ruota attorno alla vita di Akira Fudo, che viene sconvolta quando il suo amico Ryo Asuka gli rivela che la Terra sta per essere invasa dai demoni, esseri mostruosi ibernati per secoli nei ghiacci che stanno per risvegliarsi. Secondo Ryo, i demoni avrebbero vissuto sulla Terra prima dell’avvento dell’uomo e ora vogliono riprendere il controllo del pianeta. L’unico modo per sconfiggerli è che Akira prenda il controllo dei poteri dei demoni stessi per combatterli alla pari. Così, Akira si fonde con Amon, il più potente e terribile dei demoni, e diventa Devilman. Solo grazie al suo spirito puro e al suo amore per Miki, riesce a controllare i poteri di Amon e a utilizzarli per difendere l’umanità.

Il manga di Devilman è stato successivamente raccolto in cinque volumi pubblicati tra il 1972 e il 1973. È stato ripubblicato più volte in diverse edizioni e numeri di volumi da Kodansha. Nel 2003, Kodansha ha pubblicato una nuova versione del manga per il mercato giapponese, anche tradotta in inglese. A livello internazionale, il manga è stato tradotto anche in Francia, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud e Italia. La prima versione inglese è stata pubblicata negli Stati Uniti nel 1986, ma non ha riscosso molto successo. In Italia, il manga è stato pubblicato da diverse case editrici, tra cui Granata Press, Dynit, D/Visual e J-Pop.

Devilman ha ispirato diversi spin-off e crossover, alcuni scritti e illustrati da Gō Nagai stesso e altri da altri autori. La serie ha avuto anche adattamenti televisivi e volumi unici come “Devilman – Time Travellers” e “Amon – The Darkside of Devilman”, che approfondiscono la storia e l’origine dei demoni.

Ammo: il gioco di ruolo

In occasione del ritorno del capolavoro italiano Lex Arcana, vogliamo ricordarvi un altro gioco di ruolo “tricolore” che ebbe un discreto successo sopratutto per la sua ambientazione molto “manga”. Ammo è un gioco di ruolo creato da Mirko Caruccio, Barbara Chies e Piero Cioni ed edito da Planetario nel lontano 1994 con un’ambientazione scifi/fantasy/horror basata sulle produzioni nipponiche di quel periodo di cui gli autori erano fan (tra i quali i riferimenti più diretti sono per le serie Silent Möbius, Bubblegum Crisis, Devilman, Patlabor, Borgman, Dirty Pair, Tekkaman Blade, AD Police, Heavy Metal Skin Panic 001 Maddox, Armored Trooper Votoms). Ovviamente nel gioco sono presenti anche i robottoni che non erano previsti nella prima stesura del gioco, come hanno dichiarato gli autori al lancio del prodoto, ma che erano stati aggiunti per volontà dell’editore che era convinto che avrebbe avuto così un maggiore successo di pubblico.

Un periodo meraviglioso quello di metà degli anni ’90, quando la parola “nerd” non era ancora di moda e quando le fiere del fumetto erano frequentate da poche migliaia di appasionati. Proprio negli anni in cui sostanzialmente prese piede il fenomeno cosplay in Italia, questo gioco di ruolo porta gli “otaku” in un’ambientazione futuristica, nella Kyoto del 2030 dove, dopo il ritrovamento di una’astronave aliena in orbita attorno a Titano, la tecnologia terrestre fa un salto in avanti sfruttando l’energia mentale. La scoperta di questa nuova fonte energetica viene annunciata al mondo dal professor Shuichi Yamagata, uno scienziato che stava studiando un artefatto rinvenuto sulla nave aliena, una sorta di gigantesca armatura. Yamagata non era l’unico scienziato ad interessarsi a questa nuova forma di energia: anche il professor Tsukamoto, alle prese con lo studio di un altro reperto alieno, ritrovato sulla stessa nave e chiamato D-Destroyer, era giunto agli stessi risultati di Yamagata. Tsukamoto però desiderava l’esclusiva della scoperta e decise di usare il suo artefatto, pensando che fosse una bomba, per tentare di distruggere Kyoto, la città dove viveva Yamagata, ed eliminare il rivale. Il D-Destroyer, una volta attivato, distrusse il laboratorio di Tsukamoto stesso, uccidendolo, prima di partire alla volta di Kyoto e schiantarsi sulla Kyoto Tower. Nonostante la grande luce emessa dall’ordigno, la forza distruttiva non si rivelò particolarmente preoccupante. Due giorni dopo questo avvenimento, però, dalle fondamenta del centro commerciale sottostante la Kyoto Tower cominciarono a comparire strane creature, ostili a qualsiasi forma di vita incontrassero. A causa di questa condotta violenta vennero chiamate “demoni” e l’esercito fu costretto a intervenire costruendo delle mura d’acciaio, altissime, intorno al centro della città (da quel momento in poi chiamato Core). Nonostante la cinta muraria i demoni riuscivano ad uscire dal Core e minacciavano Kyoto, che sembrava ormai spacciata, fino a quando il professor Yamagata insieme a un gruppo di ragazzi equipaggiati con delle armature potenzianti, o battlemover, riuscirono a respingere l’ondata di demoni all’interno delle mura. Il gruppo prenderà il nome di “Codimensional Combat Corp).

Il sistema di gioco è un sistema ad abilità  che prevede “l’uso di due dadi a sei facce. I personaggi hanno 18 caratteristiche di base e un numero di abilità quasi illimitato dato che ogni giocatore, in accordo con il regista, può anche inventarne e non seguire quelle proposte dal manuale. Il valore delle abilità può aumentare durante lo svolgimento del gioco con la spesa di punti esperienza. Le azioni e il combattimento sono gestiti con un lancio di dadi a cui si somma il punteggio dell’abilità e il punteggio della caratteristica ad essa collegata. Il sistema dei danni è peculiare dato che non esistono punti ferita, ma i danni vanno a incidere direttamente sulle caratteristiche dei personaggi, rendendo gli stessi via via meno efficaci. Un sistema semplice, immediato, elastico e funzionale si può fare di tutto: dalla creazione dei personaggi fino alla descrizione dell’ambientazione, le regole raramente si intralciano tra loro e rendono molta fluida la meccanica di gioco. Un manuale interessante, privo delle classiche autoreferenzialità di molti autori italiani, con illustrazioni al passo con i tempi (erano gli anni ’90). D’altra parte il gioco presenta alcuni errori tipici di molti sistemi “alla prima edizione” ovvero la mancanza di approfondimento nei poteri non magici, lo sbilanciamento della magia e della tecnologia robotica. Tutto sommato un bel gioco che non ha avuto tanto successo e non ha mai goduto di un nutrito gruppo di appassionati con cui creare campagne basti pensare che poco prima del passaggio di secolo, sullo storico sito di “Gilda Anacronisti”  fu creato un play by email di Ammo, chiamato Kyoto 2030, ma venne chiuso quasi subito per mancanza di giocatori.

In origine erano previste due espansioni al manuale principale, ma, purtroppo l’editore si tirò indietro nonostante gli autori avessero già finito di scrivere e illustrare il primo dei nuovi manuali e avessero già cominciato l’altro.

Devilman G – Grimoire N. 1: La genesi del demone

È in dirittura d’arrivo lo spin-off di Devilman che ripercorre le origini del celeberrimo antieroe: il primo volume di Devilman G – Grimoire, di Go Nagai e Rui Takato, sarà disponibile in fumetteria, libreria e Amazon dal 14 Marzo. Il grido di una ragazzina fa alzare il sipario su una nuova leggenda: la bestia infernale si risveglia e il suo nome è Amon! Quando risplendono le zanne e gli artigli dell’implacabile demone e si dispiegano le sue ali, il mondo viene avvolto nuovamente dalle fiamme e da fiumi di sangue fresco…

A metà fra la parodia del genere majokko e la classica, disturbante storia nagaiana a base di splatter, erotismo e lacerazione, il manca che approfondisce la storia di Akira.

Dal 14 Marzo Devilman G – Grimoire n. 1 sarà disponibile in fumetteria, libreria e Amazon! Go Nagai non ha bisogno di presentazioni. Nato a Wajima, Giappone, nel 1945, è il creatore dei più famosi “mecha”, giganteschi robot guidati da piloti che li manovrano dall’interno, il cui capostipite è Mazinga Z, e l’autore dell’uomo diavolo Devilman. Tra le sue opere Edizioni Star Comics ha pubblicato DEVILMAN VS HADESGOMADEN SHUTENDOJI e SATANIKUS ENMA KERBEROS.

Berserk, il miglior Dark Fantasy della storia

“Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te.” (Friedrich Nietzsche). Ho voluto iniziare con questa frase perchè rappresenta per certi versi il manga di cui vi sto per parlare,Berserk. Berserk è un manga scritto e disegnato da Kentaro Miura pubblicato nel 1989 ( Anche se vi è una versione precedente chiamata Berserk Prototype, che è una versione preliminare del manga). Le vicende di questa magnifica opera si incentrano su Gatsu. Il guerriero nero che è costretto a vagare e soprattutto scontrarsi con esseri demoniaci chiamati Apostoli e cercare vendetta contro cinque entità supreme che hanno un potere che supera la conoscenza umana, stiamo parlando della Mano di Dio. Gatsu per tutta la sua opera cercherà di trovare un modo di evocare questi supremi esseri per compiere la sua vendetta,in particolare per un membro della mano di Dio, Phemt. La storia di Berserk è molto cupa e orrorifica, appartenente al genere dark fantasy. Infatti l’ambientazione dell’opera è basata molto su un contesto medievale/rinascimentale con tinte horror e fantasy, soprattutto quest’ultimo elemento sarà molto presente dalla metà del manga in poi, abbandonando quasi del tutto gli elementi horror o dark della prima metà. Vi sono molte scene di stampo sessuale e di molta gore soprattutto nei combattimenti, ma questi elementi non sono abusati tanto per, ma sono dosati abbastanza bene. Il punto focale di Berserk non è solo una storia ben narrata o i combattimenti estremamente ben fatti, ma sono i personaggi. Quasi tutti i personaggi sono caratterizzati in maniera eccezionale, e loro dialoghi possono creare una forte sintonia tra il lettore e alcuni protagonisti.

Dopo questo ” Magnifico” evento,la narrazione prosegue con l’obiettivo che ho descritto in precedenza. Purtroppo dobbiamo anche dire che il manga ha molte pause discontinue, per colpa dell’autore, infatti è l’unico difetto che posso imputare al manga. L’autore da un paio di anni rilascia capitoli sempre di ottima qualità ma in un tempo troppo lungo, che potrebbe far stancare il lettore. Si,ho detto l’unico difetto che si puo’ imputare a questa opera, perché le varie critiche sorte da molti lettori, personalmente non le trovo così stravolgenti. La presenza del fantasy a discapito del dark puo’ starci. Non si può seguire una linea sempre continua,ma bisogna alleggerirla se risulta troppo dark o troppo pesante. Certo io sono uno estimatore del dark e dell’horror, ma questo cambio di atmosfera non è un difetto per mia personale opinione. Forse quelli che criticano questa scelta, sono arrabbiati per le lunghe pause dell’autore e quindi quei difetti che emergono da alcuni fan non sono altro che conseguenze dei tempi troppo lunghi dell’autore. Certo vi sono qualche sbavatura in questi nuovi elementi,soprattutto in alcuni personaggi o alcuni archi narrativi non all’altezza di altri,ma rimane un opera magnifica pur con i suoi difetti. Nel mio piccolo riassunto ho omesso molte cose di vitale importanza,per non incedere nello spoiler free, ma invito il lettore ad una lettura di questo capolavoro.

I disegni: I disegni di Kentaro Miura sono di altissima qualità.Molti disegni potrebbero essere appesi come quadri, per la cura maniacale di ogni singola tavola. Il suo stile è molto grezzo e brutale. Uno delle sue fonti d’ispirazione è il magaka Go Nagai ( Autore di Devilman) ma rimandi ad artisti come Gustave Doré.

Temi: I temi principali del fumetto di Berserk sono molteplici. Uno dei suoi temi principali è il karma e il concetto disillusione del libero arbitrio. Questo concetto viene spesso riproposto in chiave negativa. L’uomo ha un destino che segue il suo corso ed è già stato scritto. L’unica eccezione lo fa il protagonista dell’opera, Gatsu che con le unghia e con i denti cerca e riesce a superare ostacoli che nessun umano può affrontare. Altri temi sono l’istinto di conservazione,la natura umana e onnipresenza del male in ogni sua forma. Questi temi vengono affrontati tramite la violenza fisica presente in maniera massiccia,ma anche attraverso un tipo di violenza psicologica.

Influenze: Le influenze maggiori che hanno portato Kentaro Miura ha creare Berserk sono molteplici. Una su tutte è l’opera filmica e non di Clive Baker, Hellraiser in cui condivide un con l’opera molte ispirazioni dall’orrore carnale, alcuni personaggi e molto altro. Berserk è un manga che si ispira molto alla cultura occidentale, soprattutto nel contesto medievale, molte sue nomenclature, eventi o personaggi si sono ispirati molto al contesto storico del medievo, ma anche alcune cose del periodo rinascimentale. Berserk è stato anche fonte d’ispirazioni per diverse opere, esempio molto lampante, la saga videoludica di Dark souls e Demon’s souls e molte altre influenze di altre opere.

Concludendo questo articolo,posso solo considerare la visione a chi non ha mai letto Berserk. E’ un’opera che va vissuta, e mi dispiace di non aver spiegato per bene la trama, personaggi e quant’altro, perchè questo manga va vissuto e letto. Concludo con una frase di un famoso autore che racchiude un po’ l’essenza di Berserk, soprattutto riguardanti il protagonista, Gatsu.

“La Rabbia è un ACIDO che è più pericoloso nella STIVA in cui è contenuto che su qualsiasi altra cosa su cui è versato. ” Mark Twain.

tratto da: 

Devilman vs Hades

Devilman vs Hades è la serie celebrativa dei 40 anni della serie culto Devilman di Go Nagai e Team MoonIl lavoro del mangaka Go Nagai ha segnato per sempre la storia moderna del fumetto.

In Devilman vs Hades, gli universi dello scintillante Super Robot Mazinger Z e quello nero dal taglio supereroistico di Devilman si fondono in un esclusivo crossover commemorativo, dei 40 anni del demone che fu apripista di uno dei periodi più fiorenti dell’industria dei manga e dell’animazione giapponese.

L’amore per Miki porta Devilman a compiere un viaggio impossibile. Deciso a riprendere l’anima della donna che ama, giunge nel regno degli Inferi per incontrare l’Imperatore delle Tenebre e convincerlo così a strappare la ragazza al freddo abbraccio della morte. Tuttavia, il potente sovrano si trova in un altro luogo a combattere contro un nemico altrettanto temibile. In questa situazione, al giovane demone non resta che mettere in atto un “sacrilego” piano per riuscire a portare in salvo la sua amata…

Inferno e Paradiso: un tema ricorrente nei manga e anime

Il concetto di Inferno e Paradiso, inteso come contrapposizione tra bene e male, luce e tenebra, ordine e caos, è un tema molto presente nella cultura giapponese e, di conseguenza, anche nei manga e anime. Spesso, infatti, le opere di questo genere presentano personaggi, ambientazioni e simboli che richiamano le idee di Inferno e Paradiso, sia in senso religioso che metaforico.

In Giappone, l’inferno è spesso associato al concetto buddhista dell’inferno di Naraka. Naraka, che letteralmente significa “inferno”, è un luogo di sofferenza estrema in cui le anime dei peccatori vengono condannate a vivere dopo la morte. Secondo la dottrina buddhista, il regno di Naraka è composto da più di ottantaquattro mila inferni diversi, ognuno dei quali è dedicato a un particolare peccato o crimine commesso durante la vita. Le anime che vengono condannate a Naraka vengono sottoposte a terribili tormenti che riflettono i loro peccati specifici.Un aspetto unico dell’inferno in Giappone è rappresentato dai cosiddetti “jigoku meguri”, ossia i “pellegrinaggi dell’inferno”. Si tratta di percorsi sacri che conducono i visitatori attraverso diverse rappresentazioni dell’inferno buddhista. Questi luoghi di culto spesso includono statue realistiche raffiguranti le anime tormentate e le pene inflitte loro. I jigoku meguri sono un modo per i fedeli di riflettere sulle conseguenze dei loro peccati e di cercare la redenzione.

D’altra parte, il paradiso nella cultura giapponese è spesso rappresentato dal concetto di “Jodo”, che significa “terra pura”. È il regno di Amitabha Buddha, uno dei Buddha principali del Buddhismo Mahayana. Secondo la dottrina buddhista, Amitabha Buddha ha creato Jodo, un luogo di beatitudine e felicità eterna, per le anime che lo invocano con sincerità e pie devozione. Quindi, raggiungere Jodo è considerato l’obiettivo finale di molti buddhisti giapponesi. La rappresentazione del paradiso giapponese cambia a seconda del periodo storico e dell’influenza culturale. Nel periodo Heian (794-1185 d.C.), ad esempio, il concetto di Terra Pura era molto popolare e veniva spesso rappresentato in opere d’arte come i dipinti del paradiso e gli antichi testi buddhisti chiamati “sutras della Terra Pura”. Queste opere d’arte mostrano paesaggi idilliaci, fiori di loto e figure angeliche che guidano le anime verso la Terra Pura.

Nonostante queste varie rappresentazioni di inferno e paradiso, nell’immaginario collettivo giapponese queste concezioni non sono viste come luoghi a cui si va dopo la morte, ma come dimensioni o stati di coscienza presenti nel mondo di qui e ora. Pertanto, la spiritualità giapponese si concentra spesso sull’importanza di vivere una vita virtuosa e sulla ricerca della pace interiore nel presente.

Un esempio di manga e anime che tratta esplicitamente il tema di Inferno e Paradiso è Tenjō Tenge, un manga del 1997 di Oh! great, edito in Italia da Planet Manga. La storia si svolge nel prestigioso Istituto Todou, il cosiddetto “paradiso dei combattenti”, una scuola dove viene insegnata esclusivamente l’arte del combattimento.

In Death Note: un manga e anime di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata,  il protagonista Light Yagami trova un quaderno soprannaturale che gli permette di uccidere chiunque scrivendo il suo nome. Light decide di usare il quaderno per eliminare i criminali e creare un mondo perfetto, ma si scontra con il geniale detective L, che cerca di fermarlo. Il tema di Inferno e Paradiso è presente nella contrapposizione tra Light, che si considera un dio della giustizia, e L, che rappresenta la legge umana. Inoltre, il quaderno appartiene a Ryuk, uno shinigami (dio della morte) che proviene da un mondo infernale. Il manga è stato edito in Italia da Planet Manga, mentre l’anime da Dynit.

Nel capolavoro di Kentaro Miura, Berserk, il protagonista Guts è un guerriero combatte contro mostri e demoni in un mondo medievale e oscuro. Guts è stato segnato da un marchio che lo rende preda degli apostoli, esseri umani che hanno sacrificato i loro cari in cambio di poteri infernali. Guts cerca di vendicarsi di Griffith, il suo ex amico e leader della Banda dell’Avvoltoio, che ha tradito i suoi compagni per diventare un membro della Mano di Dio, un gruppo di cinque esseri supremi che governano il destino del mondo. Il tema di Inferno e Paradiso è presente nella lotta tra il bene e il male, la libertà e il fato, la speranza e la disperazione.

Ovviamente come non citare Devilman, il un manga e anime di Go Nagai, in cui il protagonista Akira Fudo si fonde con un demone chiamato Amon, diventando il Devilman, un essere che ha il corpo di un demone e il cuore di un umano. Akira usa i suoi poteri per combattere contro le forze demoniache che vogliono distruggere l’umanità, ma si trova anche a dover affrontare la paura e l’odio degli esseri umani, che lo considerano un nemico. Il tema di Inferno e Paradiso è presente nella dualità tra umano e demoniaco, amore e odio, vita e morte. Il manga è stato edito in Italia da Dynamic Italia , mentre l’anime da Yamato Video .

Questi sono solo uno dei tanti esempi di manga e anime che trattano il tema. Altri esempi sono ellsing, Fullmetal Alchemist, Naruto, Bleach, Saint Seiya, Evangelion e molti altri. In queste opere, il concetto di Inferno e Paradiso non è sempre inteso in senso religioso, ma spesso assume un significato simbolico, metaforico o filosofico, legato alla natura umana, alla morale, alla scelta, alla libertà, alla salvezza e alla dannazione. Inoltre, il tema di Inferno e Paradiso non è sempre rappresentato in modo manicheo, ma spesso presenta sfumature, ambiguità e contraddizioni, che rendono i personaggi e le storie più complessi e interessanti.

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