Van Helsing, il noto cacciatore di vampiri, è reclutato da una misteriosa organizzazione per sradicare il male rappresentato dal Principe delle Tenebre, conte Dracula. Nel corso della sua missione, Van Helsing si trova ad affrontare una schiera di mostri leggendari, tra cui l’uomo lupo e la creatura di Frankenstein, che hanno giurato fedeltà a Dracula. L’unica alleata di Van Helsing in questa battaglia è la principessa Anna Valerius, interpretata da Kate Beckinsale, che si unisce a lui nella sua crociata contro il male. A differenza delle donne delicate dell’epoca vittoriana, Anna è una guerriera forte e indipendente, determinata a vendicare la sua famiglia, da secoli in lotta contro Dracula. Insieme, Van Helsing e Anna, armati fino ai denti da Carl, l’ingegnoso assistente di Van Helsing, si lanciano in una caccia senza quartiere contro i mostri più famosi della letteratura horror. Tuttavia, le tre mogli di Dracula non resteranno a guardare e faranno di tutto per proteggere il loro segreto e garantire la sopravvivenza della loro specie.
Il film, uscito nelle sale nel 2004 e prodotto dalla Universal Pictures, è un omaggio ai film horror gotici degli anni ’60 e ’70, con una trama che richiama pellicole come “Al di là del mistero” e “La casa degli orrori”. Nonostante il budget elevato di 148 milioni di dollari, il film ha incassato oltre 300 milioni di dollari in tutto il mondo, di cui 121 negli Stati Uniti. In concomitanza con l’uscita del film, è stato pubblicato anche un videogioco per Xbox, PlayStation 2 e Game Boy Advance, che ha permesso ai fan di immergersi ancora di più nell’universo di Van Helsing.”
I fumetti e i manga horror offrono storie di paura e suspense che sono una lettura affascinante. Dai classici della vecchia scuola ai moderni successi, ci sono una serie di fumetti e manga horror che sono diventati dei must per i fan dell’horror. In questo articolo esamineremo i 10 migliori fumetti e manga horror che hanno conquistato i cuori di molti lettori.
1. Uzumaki di Junji Ito: Questo manga horror è ambientato nella città Gifu e segue la storia di Kirie Goshima, che si ritrova ad affrontare una strana maledizione. La maledizione è legata all’ossessione di una persona per gli uzumaki, una forma di spirale che appare in tutte le forme possibili. Il manga offre scene spaventose e sconvolgenti che difficilmente dimenticherai.
2. L’ombra delle streghe di Junji Ito: Questo manga horror segue la storia di una ragazza che viene trasformata in una strega da uno spirito maligno. La storia è ricca di suspense e mistero ed è costellata da orribili creature e mostruose creature.
3. Hellsing di Kouta Hirano: Questo manga horror ruota intorno all’Agenzia di investigazione Hellsing, che è impegnata a proteggere l’Inghilterra dai vampiri. Il manga è ricco di combattimenti, azione e suspense, e offre una trama complessa che ti terrà sulla punta dei piedi.
4. La Città delle Bestie di Naoki Urasawa: Questo manga horror è ambientato nella città di Tōkyō e segue la storia di un ex detective che cerca di svelare un mistero relazionato a una strana creatura. Il manga offre un mix di thriller, horror e fantascienza che renderà la lettura coinvolgente.
5. The Walking Dead di Robert Kirkman: Questo fumetto horror segue la storia di un gruppo di persone che lottano per sopravvivere in un mondo post-apocalittico infestato da zombie. Il fumetto offre una trama ricca di suspense e horror che ti terrà attaccato alle pagine.
6. Berserk di Kentaro Miura: Questo manga horror segue la storia di un guerriero solitario che si unisce a una compagnia di mercenari. Il manga è ricco di combattimenti, orrori e mistero, e offre un mix di azione e suspense che terrà il lettore incollato alle pagine.
7. The Demon Prince of Momochi House di Aya Shouoto: Questo manga horror segue la storia di una ragazza che si trasferisce in una vecchia casa e scopre che è abitata da un principe demone. Il manga è ricco di mistero, suspense e orrori che terranno il lettore in sospeso.
8. L’attacco dei Giganti di Hajime Isayama: Questo manga horror segue la storia di un gruppo di persone che lottano per sopravvivere in un futuro post-apocalittico in cui la razza umana è minacciata da enormi mostri chiamati Giganti. Il manga offre un mix di azione e suspense che terranno il lettore avvinto.
9. The Promised Neverland di Kaiu Shirai: Questo manga horror segue la storia di un gruppo di bambini che vivono in un orfanotrofio apparentemente idilliaco, ma che in realtà è una trappola mortale. Il manga offre un mix di mistero, suspense e orrori che terranno il lettore inchiodato.
10. Death Note di Tsugumi Ohba: Questo manga horror segue la storia di uno studente di nome Light Yagami che trova un quaderno magico con una misteriosa capacità di uccidere chiunque il suo possessore desideri. Il manga è ricco di suspense e mistero e offre un mix di azione e horror che terranno il lettore incollato alle pagine.
Questi 10 fumetti e manga horror sono certamente alcuni dei più grandi classici dell’horror. Offrono trame ricche di suspense, mistero e orrore che terranno il lettore incollato alle pagine. Se sei un appassionato di horror, questi fumetti e manga horror sono sicuramente un must.
“Drifters” è una serie anime che porta lo spettatore in un mondo dove la storia si mescola con il fantasy, con una spruzzata di dark humor e intrighi politici. L’adattamento dell’omonimo manga di Kouta Hirano, famoso per “Hellsing”, ci fa entrare nell’affascinante e tumultuoso periodo Sengoku (1467-1603), un’epoca caratterizzata da guerre continue e scontri tra clan. Ma, al contrario di molte storie di “viaggio nel tempo” o “isekai”, “Drifters” prende una strada un po’ diversa: il protagonista, il samurai Toyohisa Shimazu, non viene trasportato indietro nel tempo, ma si ritrova catapultato in un altro mondo, in un contesto fantastico che mescola creature mitologiche come elfi, goblin, orchi e draghi.
La trama è, senza ombra di dubbio, il cuore pulsante di “Drifters”. Si apre con Toyohisa, un giovane guerriero che sta per morire sul campo di battaglia, ma che, invece di cedere al suo destino, viene trasportato in un altro mondo. Qui, l’intreccio si fa complesso e affascinante, presentando una guerra senza esclusioni di colpi tra personaggi storici provenienti da epoche diverse, tutti “trascinati” in questa nuova dimensione. Ma la guerra, in “Drifters”, non è solo un conflitto fisico. È una lotta per il potere, per rimodellare il mondo, una battaglia dove non è facile capire chi siano i “buoni” e chi i “cattivi”, proprio come ci aveva insegnato anche “Hellsing”.
Nonostante le premesse intriganti, la serie pecca in alcuni aspetti cruciali. Se “Hellsing” era un’opera di grande potenza visiva e tematica, “Drifters” sembra essere una versione più “comoda”, con personaggi e dinamiche piuttosto stereotipati e con un tono che, a volte, scivola verso la banalità. Il manga di Hirano è noto per le sue caratterizzazioni forti e spigolose, ma nell’anime i protagonisti come Toyohisa, Oda Nobunaga e Nasu no Yoichi sembrano diventare troppo unidimensionali. La loro lotta per la gloria e il dominio è presentata in modo quasi celebrativo, senza mai scavare a fondo nel loro conflitto interiore o nei dilemmi morali che dovrebbero sorgere quando si è coinvolti in una guerra senza senso. Le loro strategie, per quanto efficaci, appaiono troppo “perfette”, quasi senza sbavature, e la loro sete di sangue viene ripetutamente giustificata senza mai mostrarne la vera devastazione emotiva.
Ciò che rende ancora più problematico l’approccio della serie è l’uso eccessivo di scene comiche e gag che, pur cercando di alleggerire il tono e aggiungere una nota di leggerezza, finiscono per smorzare il pathos delle scene più drammatiche. In “Hellsing” le brevi incursioni nel comico erano sgradevoli ma funzionali, mentre in “Drifters” si percepisce che queste scene, seppur integrate meglio, sono così numerose da finire per diluire il dramma e la tensione. Le battaglie, che dovrebbero essere il cuore pulsante dell’anime, diventano quindi una serie di eventi vuoti e ripetitivi, in cui la violenza, pur presente, non riesce mai a scuotere veramente lo spettatore.
I villain, tuttavia, sono una delle poche note positive della serie. Sebbene non ricevano un approfondimento particolare, l’ombra di mistero che li circonda li rende comunque affascinanti. A capo di questo schieramento c’è il misterioso Re Nero, un personaggio che incarna l’odio e il desiderio di distruzione, e che, con il suo esercito di “Ends” (figure storiche che nutrono un odio profondo per l’umanità), si propone come un avversario intrigante. Nonostante ciò, non possiamo fare a meno di notare che molte delle figure secondarie sono meramente funzionali alla trama, senza mai avere un vero impatto sullo svolgimento della storia.
Dal punto di vista tecnico, “Drifters” si presenta con una qualità che lascia un po’ a desiderare. Le animazioni sono generalmente fluide ma approssimative, e le scene di battaglia, che dovrebbero essere il fiore all’occhiello della serie, sono spesso scontate, con pochi momenti che riescono a sorprendere. La computer grafica è utilizzata principalmente nelle scene di massa, ma non risulta invasiva, riuscendo comunque a mantenere un buon equilibrio. I design dei personaggi richiamano un po’ lo stile di “Hellsing”, con figure imponenti e dettagliate, spesso dai volti coperti da un ghigno o da un occhio spiritato. La colonna sonora è, nel complesso, gradevole, con una sigla di apertura che è un vero e proprio “earworm” e una sigla di chiusura dal tono più cupo. Tuttavia, i brani di sottofondo finiscono per passare inosservati, oscurati dal fascino delle sigle principali.
In conclusione, “Drifters” è un’opera che promette molto, ma che, alla fine, risulta un po’ deludente. Il potenziale della trama, con i suoi intrecci storici e la guerra come elemento centrale, viene soffocato da scelte narrative troppo sicure e da un eccessivo uso di battute e sketch comici che smorzano l’intensità dell’opera. Se “Hellsing” aveva la forza di emozionare e scuotere il pubblico con la sua violenza viscerale e la profondità dei suoi personaggi, “Drifters” rimane un anime che, pur offrendo un intrattenimento gradevole, non riesce mai a decollare veramente, diventando un’esperienza di guerra che non ha il coraggio di mostrare la vera brutalità della vita. Se cercate qualcosa che metta in discussione davvero il concetto di guerra, e se vi aspettate personaggi che non siano solo degli iconici simboli della grandezza nipponica, potreste rimanere un po’ delusi.
Nella protestante Inghilterra un’Organizzazione Non Governativa conosciuta come Hellsing è l’ultimo baluardo di difesa contro la pressante piaga dei Vampiri, per fortuna che a guidarla c’è il Primo Non-morto della storia… Lord Alucard – Drakul – Vlad Tepes III.Scritta dal talentuoso Chiaki Konaka (Tehxnolyze, Serial Experiment Lain), Hellsing è una delle serie più tenebrose e spettacolari degli ultimi anni, arricchita da un tratto aggressivo e nervoso, e da un’animazione fluida e dinamica. La serie è oggetto di culto da parte dei fan di horror e vampiri di ambientazione contemporaenea, al pari di prodotti similari come i film americani Vampires e Van Helsing.
Kōta Hirano inizia a muovere i suoi primi passi come autore nel panorama Hentai e qui si fa conoscere per uno stile scarno e frizzante. Ricevette un discreto successo con alcuni H manga come Coyote, la sua opera prima serializzata sulle pagine della rivista Comic Papipo nel 1995, Angel Dust, Gun Mania e Hi-Tension. Dopo diversi anni trascorsi a disegnare donnine, il suo valore viene riconosciuto ed il suo progetto, Hellsing, viene approvato nientepopodimeno che dalla rivista seinen Young King OURs.
Grande la sua soddisfazione, esternata anche in pubblico sul primo volume del Manga; finalmente Kōta Hirano poteva scrivere quello che vuole, come vuole e quando vuole (visto che in Giappone il buon Kota era solito un Tankobon all’anno…). Come si evince dalla sceneggiatura e dalle mille aggiunte a fondo pagina o a fine episodio, Kōta Hiranoè un simpaticone che gioca a prendere in giro un po’ tutto ciò che tocca: dalla serissima e protestante Inghilterra in perenne conflitto col Vaticano a quel tipo poco raccomandabile che guida i neonazisti rifugiati in America Latina del Millennium, per non parlare del personaggio di Alucard che sa essere serio solo quando si tratta di estrarre le sue due pistole…
Hellsing non è stata la prima serie di Hirano ad essere pubblicata in Young King OURs. Nel 1996, erano stati pubblicati due one shot: The Legends of Vampire Hunter, un hentai pubblicato inizialmente dalla rivista ecchi Heavenly Pleasure, ed Hi-And-Low, una storia incentrata sull’Operazione Barbarossa. Assieme a Cross Fire, queste due serie sono accomunate per setting, personaggi e storia dall’essere di fatto prototipi di Hellsing, in favore del quale lo stesso Hirano nel 1998 interruppe la pubblicazione di Hi-And-Low.
Dopo la conclusione di Hellsing nel settembre del 2008, Hirano si è preso un breve periodo di pausa, al termine del quale, nella primavera del 2009, è iniziata sempre sulle pagine di YKO la serializzazione di Drifters.
Hellsing: Cross fire racconta le avventure di due agenti dell’Iscariota XIII (gruppo di cui fa parte anche Alexander Anderson), Heinkell e Yumiko (quest’ultima affetta da sdoppiamento della personalità che la trasforma in una sadica e spietata suora di nome Yumie). Nei tre episodi di Cross fire finora apparsi le due si scontrano con gli eretici che vogliono minare la Chiesa cattolica, nei racconti Hirano non risparmia nessuno: dai musulmani integralisti ai santoni delle religioni di nuova concezione. Continua la lettura di Hellsing: Cross Fire→
Hellsing è un manga scritto e disegnato da Kōta Hirano, prodotto originariamente in Giappone dal 1998 al 30 settembre 2008, data in cui la rivista che ospita Hellsing, Young King OURs, ha pubblicato l’ultimo capitolo dell’opera. In seguito del suo successo, nel 2001 lo studio Gonzo ne ha prodotto una trasposizione animata in 13 episodi. L’anime ripercorre la storia narrata nei primi volumetti, per poi distaccarsi nettamente da esso.
Oltre all’evidente cambiamento della storia (nell’anime dopo l’attacco di Yan e Luke Valentine la trama prende uno svolgimento completamente diverso, nel quale non appare il Millennium poiché al suo posto viene introdotto come nemico il vampiro Incognito), sono presenti un gran numero di differenze: Nell’anime Alucard uccide il vampiro vestito da prete all’interno di una chiesa mentre nel manga tutto avviene in una radura; nell’anime Alucard propone alla ragazza di essere trasformata in vampiro prima di sparare mentre nel manga avviene il contrario; nell’anime lo scontro con Anderson viene diviso in due battaglie; nell’anime Seras ferma Yan che stava per uccidere un soldato della Hellsing prima di affrontarlo con Walter, mentre ciò non avviene nel manga; Seras presa dalla sete di sangue viene fermata da Walter mentre nel manga è Lady Integra a fermarla; Yan viene colpito solo da Lady Integra e poi lui si dà fuoco per evitare di essere torturato, mentre nel manga tutti i membri della tavola rotonda gli sparano ed egli viene fatto bruciare dal chip per non fargli rivelare informazioni preziose; oltre a questo, nell’anime Seras forma una sorta di legame con i soldati al servizio dell’organizzazione, cosa che non accade nel manga, ed inoltre sono stati introdotti anche alcuni episodi nei quali Alucard e Seras affrontano dei vampiri minori.
C’è anche una notevole differenza concettuale: nell’anime un vampiro può trasformare un umano in ghoul mischiando una piccola quantità del suo sangue a quello della vittima quando la morde, mentre per trasformarlo in vampiro deve donare una maggiore quantità di sangue. Nel manga, invece, un vampiro trasforma un essere umano in ghoul quando la vittima non è più vergine: un umano si trasforma in vampiro solo quando è ancora puro ed è di sesso opposto a quello del vampiro.
Il concetto di Inferno e Paradiso, inteso come contrapposizione tra bene e male, luce e tenebra, ordine e caos, è un tema molto presente nella cultura giapponese e, di conseguenza, anche nei manga e anime. Spesso, infatti, le opere di questo genere presentano personaggi, ambientazioni e simboli che richiamano le idee di Inferno e Paradiso, sia in senso religioso che metaforico.
In Giappone, l’inferno è spesso associato al concetto buddhista dell’inferno di Naraka. Naraka, che letteralmente significa “inferno”, è un luogo di sofferenza estrema in cui le anime dei peccatori vengono condannate a vivere dopo la morte. Secondo la dottrina buddhista, il regno di Naraka è composto da più di ottantaquattro mila inferni diversi, ognuno dei quali è dedicato a un particolare peccato o crimine commesso durante la vita. Le anime che vengono condannate a Naraka vengono sottoposte a terribili tormenti che riflettono i loro peccati specifici.Un aspetto unico dell’inferno in Giappone è rappresentato dai cosiddetti “jigoku meguri”, ossia i “pellegrinaggi dell’inferno”. Si tratta di percorsi sacri che conducono i visitatori attraverso diverse rappresentazioni dell’inferno buddhista. Questi luoghi di culto spesso includono statue realistiche raffiguranti le anime tormentate e le pene inflitte loro. I jigoku meguri sono un modo per i fedeli di riflettere sulle conseguenze dei loro peccati e di cercare la redenzione.
D’altra parte, il paradiso nella cultura giapponese è spesso rappresentato dal concetto di “Jodo”, che significa “terra pura”. È il regno di Amitabha Buddha, uno dei Buddha principali del Buddhismo Mahayana. Secondo la dottrina buddhista, Amitabha Buddha ha creato Jodo, un luogo di beatitudine e felicità eterna, per le anime che lo invocano con sincerità e pie devozione. Quindi, raggiungere Jodo è considerato l’obiettivo finale di molti buddhisti giapponesi. La rappresentazione del paradiso giapponese cambia a seconda del periodo storico e dell’influenza culturale. Nel periodo Heian (794-1185 d.C.), ad esempio, il concetto di Terra Pura era molto popolare e veniva spesso rappresentato in opere d’arte come i dipinti del paradiso e gli antichi testi buddhisti chiamati “sutras della Terra Pura”. Queste opere d’arte mostrano paesaggi idilliaci, fiori di loto e figure angeliche che guidano le anime verso la Terra Pura.
Nonostante queste varie rappresentazioni di inferno e paradiso, nell’immaginario collettivo giapponese queste concezioni non sono viste come luoghi a cui si va dopo la morte, ma come dimensioni o stati di coscienza presenti nel mondo di qui e ora. Pertanto, la spiritualità giapponese si concentra spesso sull’importanza di vivere una vita virtuosa e sulla ricerca della pace interiore nel presente.
Un esempio di manga e anime che tratta esplicitamente il tema di Inferno e Paradiso è Tenjō Tenge, un manga del 1997 di Oh! great, edito in Italia da Planet Manga. La storia si svolge nel prestigioso Istituto Todou, il cosiddetto “paradiso dei combattenti”, una scuola dove viene insegnata esclusivamente l’arte del combattimento.
In Death Note: un manga e anime di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, il protagonista Light Yagami trova un quaderno soprannaturale che gli permette di uccidere chiunque scrivendo il suo nome. Light decide di usare il quaderno per eliminare i criminali e creare un mondo perfetto, ma si scontra con il geniale detective L, che cerca di fermarlo. Il tema di Inferno e Paradiso è presente nella contrapposizione tra Light, che si considera un dio della giustizia, e L, che rappresenta la legge umana. Inoltre, il quaderno appartiene a Ryuk, uno shinigami (dio della morte) che proviene da un mondo infernale. Il manga è stato edito in Italia da Planet Manga, mentre l’anime da Dynit.
Nel capolavoro di Kentaro Miura, Berserk, il protagonista Guts è un guerriero combatte contro mostri e demoni in un mondo medievale e oscuro. Guts è stato segnato da un marchio che lo rende preda degli apostoli, esseri umani che hanno sacrificato i loro cari in cambio di poteri infernali. Guts cerca di vendicarsi di Griffith, il suo ex amico e leader della Banda dell’Avvoltoio, che ha tradito i suoi compagni per diventare un membro della Mano di Dio, un gruppo di cinque esseri supremi che governano il destino del mondo. Il tema di Inferno e Paradiso è presente nella lotta tra il bene e il male, la libertà e il fato, la speranza e la disperazione.
Ovviamente come non citare Devilman, il un manga e anime di Go Nagai, in cui il protagonista Akira Fudo si fonde con un demone chiamato Amon, diventando il Devilman, un essere che ha il corpo di un demone e il cuore di un umano. Akira usa i suoi poteri per combattere contro le forze demoniache che vogliono distruggere l’umanità, ma si trova anche a dover affrontare la paura e l’odio degli esseri umani, che lo considerano un nemico. Il tema di Inferno e Paradiso è presente nella dualità tra umano e demoniaco, amore e odio, vita e morte. Il manga è stato edito in Italia da Dynamic Italia , mentre l’anime da Yamato Video .
Questi sono solo uno dei tanti esempi di manga e anime che trattano il tema. Altri esempi sono ellsing, Fullmetal Alchemist, Naruto, Bleach, Saint Seiya, Evangelion e molti altri. In queste opere, il concetto di Inferno e Paradiso non è sempre inteso in senso religioso, ma spesso assume un significato simbolico, metaforico o filosofico, legato alla natura umana, alla morale, alla scelta, alla libertà, alla salvezza e alla dannazione. Inoltre, il tema di Inferno e Paradiso non è sempre rappresentato in modo manicheo, ma spesso presenta sfumature, ambiguità e contraddizioni, che rendono i personaggi e le storie più complessi e interessanti.
Inghilterra, Terzo Millennio dopo Cristo; la vita scorre tranquilla scandita dai ritmi della borsa, della televisione, di internet, mentre nell’oscurità si muove qualcosa: piccoli borghi a nord di Londra vengono periodicamente assaltatati da qualche maniaco omicida; questi uccide il maggior numero di cittadini e succhia loro il sangue.
La Millennium Organization, sotto la guida del Generale Krieg, sta cercando di riportare il Nazismo in Europa dopo essersi rifugiato in America Latina. Tra le figure di spicco dell’organizzazione ci sono i vampiri, controllati da microchip che ne fanno degli schiavi, e alcuni personaggi notevoli. Uno di questi è Incognito, che viene ucciso da Alucard nel 13° episodio dell’anime. Nel manga, i compagni di Incognito subiscono anch’essi la stessa sorte infelice.
Nella saga di Hellsing , la Divisione XIII Iscariota Organismo segretissimo agli ordini della monarchia più antica di tutti i tempi, il Vaticano; si occupa di mantenere sotto controllo le varie missioni cattoliche in giro per il mondo, di sedare piccole rivolte nei paesi del terzo mondo (vedi il breve Manga “Cross Fire” sempre di Kota Hirano), di annientare la piaga dei Vampiri nei paesi che seguono l’ortodossia della Chiesa, e soprattutto di mettere i bastoni fra le ruote a quegli infedeli dei protestanti dell’Hellsing.
Scritta dal talentuoso Chiaki Konaka (Tehxnolyze, Serial Experiment Lain), Hellsing è una dei manga più tenebrosi e spettacolari degli ultimi anni, arricchita da un tratto aggressivo e nervoso, e diventata un cult nella sua versione anime grazie ad un’animazione fluida e dinamica. La serie è oggetto di culto da parte dei fan di horror e vampiri di ambientazione contemporaenea, al pari di prodotti similari come i film americani Vampires e Van Helsing.
Punto di forza di Hellsing è il suo carismatico e ambiguo antieroe, il vampiro Alucard, un killer opportunista che stermina i suoi simili al soldo della Hellsing Organization, organizzazione britannica segreta. Lo affianca Seras Victoria, una poliziotta da poco contaminata dal morso di un vampiro.
Kota Hirano nasce nel panorama Hentai e qui si fa conoscere per uno stile scarno e frizzante; dopo diversi anni trascorsi a disegnare donnine, il suo valore viene riconosciuto ed il suo progetto, Hellsing, viene approvato nientepopodimeno che dalla Shonengahosha. Grande la sua soddisfazione, esternata anche in pubblico sul primo volume del Manga; finalmente può scrivere quello che vuole, come vuole e quando vuole (visto che in Giappone il buon Kota pubblica un Tankobon all’anno…). Come si evince dalla sceneggiatura e dalle mille aggiunte a fondo pagina o a fine episodio, Kota Hirano è un simpaticone che gioca a prendere in giro un po’ tutto ciò che tocca: dalla serissima e protestante Inghilterra in perenne conflitto col Vaticano a quel tipo poco raccomandabile che guida i neonazisti rifugiati in America Latina del Millennium, per non parlare del personaggio di Alucard che sa essere serio solo quando si tratta di estrarre le sue due pistole…