Partecipa “socialmente” ai 75 anni di Tex

Il 2023 è l’anno in cui si celebra il settantacinquesimo compleanno di Tex, il ranger più famoso della storia del fumetto italiano. Sergio Bonelli Editore lo festeggia con un logo speciale che apparirà su tutte le sue copertine! A partire da gennaio e fino al termine di dicembre, sulle copertine di tutti gli albi di Tex troverete il logo speciale celebrativo realizzato da Elena Giampaoli che vedete nel banner in alto.

Purtroppo, Facebook ha tolto la possibilità di personalizzare automaticamente la foto profilo. Non è quindi possibile ripetere ciò che è stato fatto cinque anni fa, ma se volete comunque celebrare nei social network questo importante anniversario texiano, potete farlo utilizzando la cornice che trovate a questo link.

Supereroi (secondo noi, poi boh, fate voi…)

EF edizioni (www.efedizioni.com) ha annunciato, per metà novembre, l’uscita di Supereroi (secondo noi, poi boh, fate voi…) manuale satirico sulle super creature in oggetto che ha come autore Roberto Corradi, con i disegni di Maurizio Di Bona “The Hand” e la preziosa prefazione di Gian Ruggero Manzoni
 
Tutti abbiamo sognato di avere dei superpoteri, di volare con tanto di mantello, con la superforza e i raggi x, come quelli dell’Intrepido ma funzionanti. Ecco, “Supereroi” esplora il mondo tutt’altro che perfetto dei beniamini dei fumetti di tutti che quando da geometri diventano bolidi che sfrecciano nel cielo per correggere i torti, si portano appresso un mondo. Un mondo di normalità che Corradi e Di Bona (The Hand) con ostinazione qui ricercano nei giganti che diventano verdi o nei paperi mascherati. Perché il mondo non è solo una cabina dove cambiarsi e diventare Superman ma anche lo scoprire all’improvviso di essere senza monetina per poter telefonare e chiedere “ma l’indirizzo preciso dell’incendio, scusi, qual è?” Perciò buona lettura a tutti quelli che credono che le spagnolette di Super Pippo stupiscano soprattutto perché vengono ingollate intere e a tutti gli altri che forse, dopo questo libro, si porranno il problema. E quando i problemi sono questi …benvenuta felicità.
 

40 supereroi smascherati, tirati per il mantello, spiegati e smontati per un totale di 157 pagg. … portentose!

 

Elenco dei personaggi trattati:

Ralph Supermaxieroe, Batman, Superman, Spider-Man, Super Pippo, Uomo Mascherato, L’incredibile Hulk, Black Widow, Catwoman, Aquaman, Wonder Woman, Mork, Supertelegattone, The Flash, Green Lantern, Mystica, Paperinik, Capitan America, Occhio di Falco, Zorro, Iron Man, Thor, Sandokan, Capitan Marvel, Tarzan, Wolverine, Bud Spencer, Elektra, Diabolik, I Fantastici Quattro, Asterix, Tex Willer, Daredevil, Deadpool, Mandrake, Spirit, Black Panther, Popeye, L’Uomo Tigre, Rambo.
 
 
Roberto Corradi (1976) romano, deve i suoi inizi a Corrado Mantoni. Ha lavorato con Alberto Sordi, ha inspiegabilmente diretto quattro settimanali umoristici, ha fatto un po’ di personaggi a 610 e al Ruggito del Coniglio, ha pubblicato dei libri e scritto spettacoli per il teatro, la tv… cose così. Sa fare anche il pandoro che quando uno legge questa bio, è l’unica cosa che poi si ricorda.
 
Maurizio Di Bona (1971) è un illustratore napoletano noto come “The Hand”. Ha collaborato con Beppe Grillo, Gillian Anderson e la compianta Dolores O’Riordan dei Cranberries. Ha pubblicato è tutto un Manga Manga (EF edizioni 2020), Cose da Runners (Becco Giallo 2016) e Chi ha paura di Giordano Bruno (Mimesis 2006). Quando non disegna va a correre per trovare le giuste ispirazioni.
 
 

Chi è Tex Willer?

Tex Willer è uno dei personaggi più iconici del fumetto italiano, creato nel 1948 da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini. Questo famoso ranger del Texas è diventato un simbolo di avventura, coraggio e giustizia per generazioni di lettori. Tex Willer è un uomo dalla stazza imponente, con i capelli neri e gli occhi azzurri penetranti. Indossa sempre un cappello da cowboy, una giacca marrone con bordi frangiati, stivali e pantaloni di pelle. Porta sempre con sé il suo fedele Winchester Model 1837, con il quale è estremamente abile nel tiro.

La storia di Tex Willer si svolge nel periodo post-guerra civile americana, principalmente nella regione del Texas e dei territori circostanti. Siamo nei primi anni del 1870, quando l’America occidentale era ancora una frontiera selvaggia e instabile, sconvolta dalla lotta incessante tra coloni e nativi americani.

Tex, insieme ai suoi amici e compagni d’avventura, Kit Carson e Tiger Jack, si batte contro i nemici della giustizia, come banditi, trafficanti di armi, gangster e fuorilegge di ogni genere. Il personaggio di Tex Willer è la personificazione perfetta del vecchio West, ritraendo i valori tradizionali dell’onestà, dell’eroismo e della lealtà.

Uno dei tratti distintivi di Tex Willer è la sua passione per la giustizia. Agisce come un rappresentante della legge, risolvendo le controversie e punendo i colpevoli, spesso optando per metodi non convenzionali. Tex crede che il sistema giudiziario sia spesso inadeguato nel punire gli uomini malvagi, quindi è disposto a fare ciò che è necessario per garantire che la giustizia venga fatta.

Il personaggio di Tex Willer è anche noto per la sua etica rigorosa e per il rispetto verso i nativi americani. Non solo ha imparato moltissimo dalle culture tribali, ma è anche diventato amico di molte tribù locali, come i Navajo e gli Apaches. Tex è sempre pronto ad aiutare i nativi americani nella difesa dei loro diritti e del loro territorio.

Ma nonostante tutta la sua serietà, Tex Willer può essere un uomo divertente e amichevole. Ha un senso dell’umorismo sottile e spesso fa battute sarcastiche, che fanno sorridere i lettori. È anche un grande amante della musica, suonando abilmente il flauto di pan, che usa spesso per rilassarsi nelle rare occasioni di pausa.

Tex Willer non è solo un personaggio di fumetti, ma è diventato un’icona culturale e sociale. Il suo messaggio di coraggio, giustizia e rispetto per le diverse culture è stato apprezzato da generazioni di lettori, sia giovani che adulti. Il suo impatto sulla cultura popolare italiana è rinomato e il suo volto è ancora oggi presente in innumerevoli prodotti, tra cui giocattoli, film e vestiti.

Tex Willer è un’icona senza tempo che incarna lo spirito del West americano. Il suo senso della giustizia, il suo coraggio e il suo rispetto per i valori tradizionali lo rendono un personaggio amato e stimato da tutti gli appassionati di fumetti. E nonostante sia presente da oltre settant’anni, Tex Willer continuerà ad affascinare le generazioni future con le sue avventure intraprendenti e memorabili.

Il destino del Cowboy: da eroe del west a icona della pop culture

Il cowboy è una figura emblematica della cultura americana, che ha origine nel XIX secolo, quando i coloni si spingevano verso le terre selvagge dell’ovest alla ricerca di opportunità e avventura. Il cowboy era il simbolo del pioniere, del frontiersman, dell’uomo libero e indipendente, che viveva a contatto con la natura e si guadagnava da vivere con il bestiame. Il cowboy era anche un guerriero, che doveva affrontare i pericoli della frontiera, come i banditi, i nativi americani, gli animali selvatici e le intemperie.

Il cowboy ha iniziato ad entrare nell’immaginario collettivo grazie alla letteratura popolare, che ne esaltava le gesta e le virtù. Tra i primi autori che hanno contribuito a creare il mito del cowboy ci sono Owen Wister, con il suo romanzo The Virginian (1902), considerato il primo western moderno, e Zane Grey, con i suoi numerosi romanzi ambientati nel west, come Riders of the Purple Sage (1912). Questi romanzi erano spesso pubblicati a puntate su riviste popolari, come il Saturday Evening Post, e avevano un grande successo di pubblico.

Il passo successivo nell’evoluzione del cowboy è stato il cinema, che ha portato sul grande schermo le avventure dei personaggi letterari e ne ha creato di nuovi. Il primo film western è considerato The Great Train Robbery (1903), diretto da Edwin S. Porter, che mostrava una rapina a un treno da parte di una banda di fuorilegge. Da allora, il genere western si è sviluppato in diverse direzioni, dando vita a sottogeneri come il western epico, il western comico, il western revisionista e il western spaghetti. Tra gli attori che hanno interpretato il ruolo del cowboy sullo schermo ci sono nomi celebri come John Wayne, Gary Cooper, Clint Eastwood, James Stewart e Henry Fonda. Tra i registi che hanno dato lustro al genere ci sono John Ford, Howard Hawks, Sergio Leone, Sam Peckinpah e Quentin Tarantino.

Il fumetto è un altro mezzo che ha contribuito a diffondere la figura del cowboy nella pop culture. Tra i primi fumetti western ci sono Buck Jones (1933), creato da Dick Calkins e basato sull’omonimo attore cinematografico, e Red Ryder (1938), creato da Fred Harman e Stephen Slesinger. Questi fumetti erano pubblicati su giornali e riviste e avevano un tono avventuroso e romantico. Negli anni ’40 e ’50 si assiste a una fioritura di fumetti western, sia americani che europei, che spaziano dal realismo al fantastico. Tra i più famosi ci sono Tex Willer (1948), creato da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini per il mercato italiano, Lucky Luke (1946), creato da Morris e René Goscinny per il mercato francese, Blueberry (1963), creato da Jean-Michel Charlier e Jean Giraud per il mercato francese, Jonah Hex (1972), creato da John Albano e Tony DeZuniga per la DC Comics, e Preacher (1995), creato da Garth Ennis e Steve Dillon per la Vertigo.

Il videogame è l’ultimo mezzo che ha dato nuova vita al cowboy nella pop culture. Tra i primi videogiochi western ci sono Gun Fight (1975), uno dei primi sparatutto a due giocatori, Outlaw (1976), un gioco arcade prodotto da Atari, e Boot Hill (1977), un gioco arcade prodotto da Midway. Negli anni ’80 e ’90 si assiste a una maggiore varietà di generi e stili nei videogiochi western, che includono avventure grafiche, strategici, platform e simulazioni. Tra i titoli più noti ci sono The Oregon Trail (1985), un gioco educativo che ripercorre la storica migrazione verso l’ovest, Lone Ranger (1991), un gioco d’azione basato sulla serie televisiva, Sunset Riders (1991), un gioco arcade a scorrimento orizzontale, e Desperados: Wanted Dead or Alive (2001), un gioco di strategia in tempo reale. Negli anni 2000 e 2010 si assiste a una rinascita del genere western nel videogame, grazie a titoli di grande successo come Red Dead Revolver (2004), Gun (2005), Call of Juarez (2006), Red Dead Redemption (2010) e Red Dead Redemption 2 (2018). Questi giochi offrono al giocatore un’esperienza immersiva e realistica, in cui può esplorare vasti scenari, interagire con vari personaggi, svolgere missioni e combattere con armi e cavalli.

In conclusione, il cowboy è una figura che ha attraversato la storia della pop culture, adattandosi ai diversi mezzi e tempi. Il cowboy è stato ed è ancora fonte di ispirazione e fascino per molti artisti e appassionati, che ne apprezzano le caratteristiche di eroismo, libertà, avventura e ribellione. Il cowboy è un’icona che non tramonta mai.

Tex e il Signore degli abissi

Sempre in argomento di cinecomics, vedendo in tv “Ombre Rosse” di John Ford, con il grande John “Duca” Wayne, film per altro molto bello, e risistemando la mia collezione di fumetti “Tex”, mi è venuto in mente il classico “flash”, inteso come lampo vero e proprio, non come il personaggio di Barry Allen, “ma io Tex l’ho visto in carne e ossa!”. Infatti avevo ragione, di Tex fecero un film, oltretutto di produzione completamente italiana.

Diretto da Duccio Tessari, il film venne alla luce col titolo: “Tex e il Signore degli Abissi”, alla metà degli anni ’80. Per il ruolo di Tex venne scelto l’attore Giuliano Gemma, già protagonista di film western come “Una pistola per Ringo” e “Il ritorno di Ringo”. Per i ruoli rispettivi di Kit Carson e dell’amico pellerossa Tiger Jack, vennero scelti William Berger e Carlo Mucari. Per la realizzazione del film vennero prese come spunto delle storie a fumetti dello stesso Tex, “El Morisco”, “Sierra Encantada” e “Il Signore dell’Abisso”.

https://www.youtube.com/watch?v=HZ06f55i45I

Durante una perlustrazione, alcuni pellerossa trovano delle misteriose pietre di colore verde. Col tempo, si viene a scoprire che queste pietre hanno la capacità di mummificare qualunque essere vivente che colpiscono e renderlo più duro della roccia. Da quel momento nella regione, un misterioso Stregone, grazie all’utilizzo di queste magiche pietre, sta dominando con pugno di ferro e terrore. Per risolvere questo mistero, viene inviato il Ranger Tex Willer, accompagnato dai sui amici e compagni Kit Carson e Tiger Jack. Dopo molte peripezie tra i canyon, varie sparatorie e agguati, riescono a scoprire il covo dello Stregone e dove egli trova le pietre magiche. Alla fine Tex e i suoi amici riusciranno a sconfiggerlo e a distruggere le pietre una volta per tutte.

ZAGOR TV : Breve Clip da Tex e il signore degli abissi

Per poterlo rendere più verosimile al fumetto, il regista Duccio Tessari, introdusse durante il film, varie scene statiche, sperando che la cosa potesse essere apprezzata dal pubblico e dai fan, ma, nonostante tutto, compresa la sceneggiatura dello stesso Bonelli, creatore del personaggio, il film fu un vero e proprio flop cinematografico. Pur avendo eseguito una bella interpretazione, Giuliano Gemma venne criticato dai fan, che ritennero l’attore fisicamente non idoneo per la parte di Tex. Alla fine anche lo stesso Bonelli non fu soddisfatto della riuscita del film, ritenendo che poteva essere realizzato molto meglio.

In effetti con “Tex e il Signore degli Abissi“, per chi ha letto i fumetti, questo film non ha molto a che vedere, però come western è tutto sommato discreto e può essere visto senza né lode né frode. Si tratta di un altro esempio di film che se avesse avuto un altro titolo, oppure i protagonisti non fossero stati quelli, magari avrebbe avuto un’accoglienza migliore da parte del pubblico.

Tex Willer Magazine n.14

La quattordicesima uscita della rivista gratuita curata dal Tex Willer Forum presenta, come di consueto, un ricco menu. Il tema principale è quello del Texone, con un argomentato articolo sulla storia della collana Speciale Tex voluta da Sergio Bonelli e una lunga intervista a Enrique Breccia, maestro argentino che ha illustrato “Capitan Jack”, il texone attualmente in edicola. Poi, un omaggio della Scuola Romana di Fumetto al nostro Ranger e un documentato escursus storico volto a risolvere i dubbi sulla reale esistenza di Tex. Completano questa uscita un reportage sulla terza mostra del Club Tex Portugal e l’articolo intitolato “Tex e le figurine”.

La copertina è opera del disegnatore Giacomo Danubio. Per scaricare il numero 14 di Tex Willer Magazine in formato pdf, cliccate qui.

Tex, un eroe che non invecchia

Nell’ambito dell’edizione 2008 di Romics – Festival del fumetto e dell’animazione, che ha avuto luogo come ogni anno alla Nuova Fiera di Roma – Domenica 5 Ottobre sono stati assegnati i premi più ambiti: tra questi, uno dei “Romics d’oro” è andato a Tex, storico fumetto italiano nato dalla penna e dal genio di Sergio Bonelli nel 1948.

Leggi tutto “Tex, un eroe che non invecchia”

I sessant’anni di Tex a Romics

Nel corso del Festival di Romics  si festeggiano i sessanta anni di Tex, lo storico personaggio emblema della casa editrice Bonelli. Non poteva mancare certo un omaggio all’interno dell’evento, in un clima di festa, i disegnatori di Tex fanno un passamano raccontandoci le loro esperienze all’interno delle Bonelli e del loro coinvolgimento “totale” con il proprio lavoro dalle grosse soddisfazioni.
 
 

Quello di Tex è un lavoro a più mani che nel corso degli anni ha cambiato penna mantenendo una coerenza unica. “Un lettore che apre il libro deve riconoscere immediatamente Tex Willer”, stando alle loro parole. E dietro ciò si nasconde un lavoro attento e minuzioso, che mostra le differenze artistiche dei vari disegnatori senza per questo modificare quello che è l’immaginario collettivo ben definito del personaggio. Quello che si evince dal meeting è che lavorare per la Bonelli è (come immaginabile) motivo di grande orgoglio e il risultato è un clima quasi famigliare tra tutti gli “addetti ai lavori”. Ci sono state battute esilaranti, scambi di complimenti, simpatici aneddoti e domande da parte del pubblico che denotano un forte attaccamento (degno dei fan più assidui) al personaggio e quindi a chi da anni lo porta a noi lettori.

 
 

Tutto questo avviene, come detto, all’interno di Romics, un evento che da anni continua a funzionare e a coinvolgere migliaia di persone. In una struttura, quella della nuova Fiera di Roma, moderna e accogliente e molto ben gestita. Il fenomeno del cosplay esplode in maniera completa regalando un clima di festa ma allo stesso tempo “surreale” per quelli che sinora questo universo lo hanno visto solo dall’esterno. Un esperienza affascinante dunque, anche per chi del fumetto non fa la propria ragione di vita.

 

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