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The Sandman 2: l’epico finale del sogno di Neil Gaiman arriva su Netflix

Tutte le storie, anche le più magiche, prima o poi devono trovare la loro conclusione. E così, anche The Sandman, la serie Netflix ispirata al leggendario fumetto di Neil Gaiman, si avvia al suo gran finale. Ma non temete, cari sognatori: prima che cali il sipario, ci attende un’ultima stagione che promette meraviglia, caos e una raffica di colpi di scena degni degli Eterni. Netflix ha finalmente pubblicato il trailer ufficiale e ha rivelato le date: The Sandman tornerà con Volume 1 il 3 luglio 2025, seguito dal Volume 2 il 24 luglio, e un episodio bonus il 31 luglio, tutti disponibili in esclusiva sulla piattaforma.

Il protagonista, ovviamente, sarà ancora una volta Tom Sturridge nei panni di Morfeo, mentre la regia è affidata a Jamie Childs, già noto ai fan per il suo stile visionario e perfettamente in sintonia con l’estetica onirica della serie. Ma, attenzione: questa sarà l’ultima stagione. Un addio annunciato, sì, ma anche doloroso per tutti coloro che hanno seguito le avventure del Signore dei Sogni sin dalla prima apparizione nel 2022.

La trama si preannuncia densa e tormentata: Dream sarà costretto ad affrontare una serie di scelte impossibili per salvare sé stesso, il Regno del Sogno e persino il mondo della veglia dalle conseguenze delle sue antiche colpe. Per ottenere redenzione, dovrà confrontarsi con volti noti e nuove minacce – tra dei, mostri, umani e membri della sua stessa famiglia eterna. Il cammino verso il perdono non sarà mai stato così pericoloso… né così affascinante.

Il cast si arricchisce ulteriormente in questa stagione conclusiva. Accanto a Sturridge ritroveremo Kirby Howell-Baptiste, Mason Alexander Park, Donna Preston, Esmé Creed-Miles, Adrian Lester, Barry Sloane, Patton Oswalt, Vivienne Acheampong, Gwendoline Christie e Steve Coogan. Ma le vere sorprese arrivano con i nuovi volti mitologici: Freddie Fox sarà Loki, Clive Russell interpreterà Odino e Laurence O’Fuarain vestirà i panni di un impetuoso Thor. Una triade divina che spalancherà le porte a conflitti cosmici e battaglie memorabili.

Chi conosce i fumetti di Gaiman avrà già intuito che ci stiamo addentrando nel cuore di Season of Mists, uno degli archi narrativi più amati. La serie ci porterà nel bel mezzo di un banchetto tra Eterni, fate, angeli, demoni e divinità nordiche, dove Morfeo dovrà decidere chi guiderà l’Inferno. Un dilemma etico, politico e spirituale che metterà a dura prova la sua già precaria serenità. E se l’arrivo di Orfeo – il figlio di Morfeo e Calliope – non bastasse a complicare le cose, ci penseranno Delirio e Distruzione, due dei fratelli più enigmatici degli Eterni, ad aggiungere benzina sul fuoco. Le tensioni familiari non sono mai state così esplosive.

Ma non è solo il pantheon fantastico a fare da motore a The Sandman: è la riflessione continua su ciò che ci rende umani. Morfeo, con la sua natura divisa tra dovere e desiderio, continua a essere il simbolo perfetto di questa lotta interiore. La seconda stagione approfondirà i temi dell’identità, del sacrificio e del potere del perdono, mentre il protagonista si ritroverà costretto a confrontarsi con i propri limiti e con l’eredità delle sue scelte.

Dietro le quinte, troviamo ancora una volta lo showrunner Allan Heinberg, affiancato dai produttori esecutivi David S. Goyer e dallo stesso Neil Gaiman. Quest’ultimo, nonostante le recenti controversie personali, ha confermato che la decisione di concludere la serie non è legata ad alcuna vicenda esterna, ma rappresenta piuttosto il compimento naturale dell’arco narrativo immaginato fin dall’inizio. La seconda stagione, infatti, copre il materiale restante dei fumetti, portando a termine la visione originale dell’autore britannico.

E ora, con l’uscita imminente, il countdown è partito: l’attesa è carica di aspettative. I fan si chiedono se la serie sarà in grado di mantenere il livello qualitativo della prima stagione e, soprattutto, se riuscirà a dare una conclusione degna a uno degli universi più affascinanti mai trasposti sullo schermo.

The Sandman ha dimostrato come anche le storie più complesse e dense di simbolismo possano trovare spazio nella cultura pop di oggi. Ha saputo conquistare spettatori vecchi e nuovi con il suo linguaggio poetico, le sue immagini evocative e il suo profondo messaggio sull’immaginazione, la memoria e il tempo. E adesso che siamo giunti al capitolo finale, ci resta solo da sognare un ultimo sogno, quello che chiuderà il cerchio e lascerà il segno nel cuore di chi ha seguito Morfeo nel suo lungo e tormentato viaggio.

E voi, siete pronti a dire addio a The Sandman? Avete teorie su come si concluderà la storia o speranze su quali personaggi torneranno in scena? Scriveteci nei commenti o condividete l’articolo sui vostri social per continuare a tenere vivo il regno del sogno, almeno un po’ più a lungo…

“Avengers: Doomsday” – Il Rinvio che Fa Crescere l’Hype di un’Epica Apocalisse Marvel

Lo ammetto, quando ho letto la notizia del rinvio ufficiale di Avengers: Doomsday al 18 dicembre 2026, il mio primo istinto è stato quello di lasciarmi andare a un melodrammatico “NOOOO!” da cinecomic-dipendente. Ma, come ogni fan di lunga data dell’Universo Cinematografico Marvel (MCU), ho imparato che ogni rinvio cela una promessa: quella di un’esperienza più grande, più curata, e forse ancora più spettacolare.

Questo film, che segna il quinto capitolo della saga degli Avengers, non è solo un altro tassello del mosaico narrativo Marvel. È il cuore pulsante di una nuova fase, un colosso cinematografico pronto a riscrivere le regole del gioco e a condurre l’MCU in territori mai esplorati. Dietro la macchina da presa torneranno i fratelli Russo, che ci hanno già regalato momenti leggendari come il “portali aperti” di Endgame e il climax devastante di Infinity War. Stavolta, però, la posta in gioco è ancora più alta: nuove alleanze, nuovi nemici, e soprattutto… nuovi mondi.

Doctor Doom: un ritorno, un’icona, una rivoluzione

E qui arriva il colpo di scena che ha fatto saltare il banco: Victor Von Doom, l’iconico Doctor Doom, sarà interpretato da Robert Downey Jr.. Sì, avete letto bene. L’uomo che ha dato vita a Tony Stark/Iron Man per oltre un decennio torna nel MCU, ma questa volta come il più affascinante e pericoloso dei villain. La scelta è audace, quasi provocatoria, eppure così intrinsecamente marveliana da sembrare inevitabile.

Doctor Doom non è solo un nemico. È il nemico. Una mente brillante, un tiranno con un codice morale distorto, e un potere che sfida persino quello degli dei. Inserirlo come antagonista principale in Avengers: Doomsday promette una narrazione oscura, ricca di dilemmi morali e scontri titanici.

Un nuovo assemble per gli Avengers

Con l’uscita di scena di alcune figure storiche, era inevitabile un rinnovamento nella squadra degli Avengers. E Marvel ha deciso di non lesinare. Torneranno Thor (Chris Hemsworth), Sam Wilson come il nuovo Capitan America (Anthony Mackie) e Bucky Barnes/Soldato d’Inverno (Sebastian Stan). Ma a brillare sono soprattutto le nuove aggiunte: i Fantastici Quattro finalmente nel cuore dell’MCU.

Vanessa Kirby è la nuova Invisible Woman, Pedro Pascal darà volto e carisma a Mr. Fantastic, Joseph Quinn incendierà lo schermo come Johnny Storm, e Ebon Moss-Bachrach porterà potenza e umanità nella Cosa. A questo punto, è chiaro che il team degli Avengers non sarà più lo stesso. Sarà più variegato, più instabile, ma forse proprio per questo più interessante.

Multiverso, ritorni storici e il caos che ci piace

Se c’è una parola che ormai è diventata sinonimo di MCU è “multiverso”. Ed è chiaro che in Avengers: Doomsday sarà una componente fondamentale. Il ritorno di Loki (Tom Hiddleston), dopo le incredibili svolte della sua serie solista, si intreccia con le trame oscure del Dottor Destino, promettendo uno scontro di ideologie e poteri che potrebbe scuotere le fondamenta stesse dell’universo Marvel.

Ma la vera chicca per noi fan di lunga data è un’altra: il ritorno degli X-Men storici. Patrick Stewart e Ian McKellen riprendono i ruoli di Xavier e Magneto, e si uniscono a loro Alan Cumming (Nightcrawler), Rebecca Romijn (Mystica), James Marsden (Ciclope) e… finalmente! Channing Tatum come Gambit. È un sogno che si realizza. Anzi, un crossover di proporzioni colossali che fonde il vecchio e il nuovo in un’unica, potente narrazione.

I Nuovi Avengers e altri rinforzi

Non finisce qui. Doomsday sarà anche il film dei Thunderbolts* anzi, dei “Nuovi Avengeres”. Vedremo nuovamente Florence Pugh (Yelena), David Harbour (Guardiano Rosso), Wyatt Russell (Agente U.S.), Hannah John-Kamen (Ghost) e altri nomi già noti, pronti a portare grigi sfumature morali in uno scenario sempre più instabile. Simu Liu (Shang-Chi) e Tenoch Huerta (Namor) aggiungeranno un tocco di mitologia e misticismo, rendendo il quadro ancora più ricco.

Un’attesa che può solo aumentare il desiderio

Il rinvio a dicembre 2026 potrebbe sembrare una delusione, ma se c’è una lezione che abbiamo imparato dai precedenti film Marvel è che la pazienza viene premiata. Kevin Feige e soci sanno che il tempismo è tutto. Se serve più tempo per concludere accordi con attori come Tom Holland o magari persino Chris Evans, ben venga. L’idea di un ritorno di questi volti noti, anche solo per un cameo, basterebbe a mandare in visibilio ogni sala.

E poi diciamolo: un’uscita natalizia ha sempre un certo fascino. È già successo con Star Wars, e sappiamo com’è andata.

Il futuro dopo Doomsday

Un altro motivo per essere entusiasti è che Doomsday getterà le basi per il successivo, epico evento: Avengers: Secret Wars. E se già solo i nomi coinvolti in Doomsday fanno girare la testa, immaginate cosa potremmo aspettarci da Secret Wars. Si parla di universi che collassano, di eroi che combattono versioni alternative di se stessi, di alleanze impossibili… e, forse, di un addio definitivo a ciò che conosciamo.

Ma per ora, godiamoci l’attesa. Gustiamoci ogni leak, ogni trailer, ogni dichiarazione degli attori. Perché Avengers: Doomsday non sarà solo un film. Sarà un evento. Di quelli che si ricordano. Di quelli che si rivedono decine di volte. Di quelli che, come Endgame, diventano parte della nostra memoria collettiva nerd.

E voi cosa ne pensate? Vi entusiasma il ritorno di Robert Downey Jr. come Doctor Doom? Chi vorreste vedere in Secret Wars? Parliamone nei commenti e, se vi va, condividete l’articolo con i vostri amici nerd: è tempo di prepararci al giorno del giudizio… Marvel style!

What If…?: La Serie Animata che Esplora le Incertezze del Multiverso Marvel

Nel vasto universo del Marvel Cinematic Universe (MCU), What If…? rappresenta un’operazione unica e affascinante, portando il concetto di multiverso in una forma che non avevamo mai visto prima. Creata da A.C. Bradley per il servizio di streaming Disney+, questa serie animata è un affascinante esperimento che risponde alla domanda “E se le cose fossero andate diversamente?” prendendo spunto dalla famosa serie di fumetti What If…? di Marvel Comics. La serie, che segna l’esordio dell’animazione per i Marvel Studios, si allontana dalla tradizionale narrazione dei film del MCU, esplorando versioni alternative dei personaggi e degli eventi che li riguardano, mantenendo però la stessa atmosfera e i temi che hanno reso celebre l’universo cinematografico Marvel.

La Nascita di What If…? e il Multiverso Marvel

L’idea di creare una serie animata che esplorasse storie alternative nacque nel settembre 2018, quando i Marvel Studios annunciarono ufficialmente lo sviluppo di un progetto basato sui fumetti di What If…?. Quello che doveva essere un semplice esperimento si è trasformato in un pilastro dell’espansione del multiverso Marvel, che si è intensificata grazie alla crescente importanza di concetti come i vari universi paralleli, le dimensioni alternative e le infinite possibilità narrative. La serie, quindi, non solo si inserisce nel filone delle produzioni Marvel su Disney+, ma funge anche da chiave interpretativa per il futuro del MCU, presentando il multiverso come un concetto in continua espansione.

La Prima Stagione: La Magia delle Possibilità Infinite

La prima stagione di What If…?, disponibile dal 11 agosto 2021, è composta da 9 episodi e funge da introduzione al progetto. Ogni episodio si concentra su un “What If?” diverso, portando a risvolti narrativi inattesi e talvolta sorprendenti. In questi episodi, gli eroi del MCU si trovano a dover affrontare scelte alternative a quelle che hanno definito la loro storia nei film live-action, con esiti che sconvolgono il corso naturale degli eventi. La serie ha scelto di raccontare queste storie attraverso gli occhi di The Watcher, un alieno osservatore del multiverso che, pur promettendo di non intervenire, si trova coinvolto emotivamente nelle vicende dei protagonisti.

Nonostante il potenziale altissimo, la prima stagione ha suscitato opinioni contrastanti tra i fan. Se da un lato la scrittura e le soluzioni visive sono state apprezzate, dall’altro non sono mancati episodi che hanno deluso le aspettative. Il tono di What If…? è stato spesso altalenante, oscillando tra il drammatico e l’irriverente, con qualche momento di pura follia che ha strizzato l’occhio ai fan dei film Marvel più tradizionali, ma che ha talvolta sacrificato la coerenza narrativa. La stagione ha, tuttavia, regalato episodi molto potenti, come quello che racconta la tragedia di Doctor Strange, il cui amore lo porta a distruggere la realtà stessa. Episodi come questi sono riusciti a catturare l’attenzione degli spettatori, ma il tono complessivo ha lasciato spazio a critiche, in particolare per l’eccessiva ironia in alcuni momenti.

La Seconda Stagione: Nuove Storie e Rinnovato Slancio Creativo

La seconda stagione di What If…? ha debuttato il 22 dicembre 2023, con 9 episodi che hanno portato la serie su nuovi sentieri. Rispetto alla stagione precedente, questa edizione ha saputo mescolare meglio caos e coerenza, mantenendo la formula narrativa originale ma con spunti più freschi e intriganti. Ogni episodio, come da tradizione, esplorava scenari alternativi, ma alcuni di questi hanno saputo guadagnarsi un posto speciale nel cuore dei fan, come l’episodio “E se… Happy Hogan avesse salvato il Natale?”, una vera e propria parodia di Die Hard in chiave Marvel, e l’introduzione di Kahhori, il primo supereroe nativo americano del MCU.

Una delle grandi qualità di questa stagione è stata la sua capacità di rinnovare l’interesse dei fan grazie all’inclusività e a un mix di nostalgia e azione che ha saputo stimolare il pubblico, offrendo nuove prospettive su storie familiari e arricchendo il lore del multiverso Marvel con nuovi eroi e leggende. Il finale della stagione ha poi messo in connessione gli episodi, creando un ponte tra il passato e il futuro della serie, e aprendo la strada a sviluppi potenzialmente significativi per l’MCU.

La Terza Stagione: Un Addio con Pochi Applausi

Nonostante la solidità della seconda stagione, le aspettative per la terza stagione di What If…? erano elevate. Purtroppo, la conclusione della serie, prevista per dicembre 2024, non ha soddisfatto appieno le aspettative di molti. Con 8 episodi, la terza stagione ha seguito la stessa struttura delle precedenti, ma è stata percepita come un capitolo conclusivo che ha cercato di risolvere le trame e le questioni sollevate negli episodi precedenti. Tuttavia, la serie non è riuscita a capitalizzare pienamente sul suo potenziale, con alcuni episodi che non sono riusciti a trovare il giusto equilibrio tra originalità e coerenza narrativa.

Anche se ci sono stati momenti emozionanti e alcuni episodi indimenticabili, la terza stagione di What If…? ha lasciato un retrogusto amaro per via di alcune scelte narrative e stilistiche che non sono riuscite a soddisfare i fan più esigenti. L’Osservatore, protagonista ormai più attivo, ha avuto un ruolo centrale, ma il finale della serie ha deluso le aspettative, con la sensazione che potesse fare di più in termini di innovazione e profondità. Seppur alcuni episodi abbiano avuto un buon impatto, la serie nel suo complesso non è riuscita a mantenere il livello di eccellenza che i fan si aspettavano.

Verdetto finale

What If…? è stata una serie animata che ha saputo portare qualcosa di diverso nell’universo Marvel, esplorando il multiverso con episodi alternativi che, purtroppo, non sempre sono riusciti a tenere alta la qualità su tutti i fronti. Tuttavia, la serie ha avuto il merito di aprire nuove porte narrative, regalando momenti di riflessione e azione a tutti gli appassionati del MCU. Seppur non priva di alti e bassi, What If…? rimane un progetto imprescindibile per chi segue il multiverso Marvel e per chi è curioso di vedere cosa sarebbe successo se gli eroi più amati avessero preso decisioni diverse, esplorando una dimensione infinita di possibilità.

Joulupukki: La Storia Oscura del Babbo Natale Finlandese

In Finlandia, la figura che oggi conosciamo come Babbo Natale ha radici ben più oscure e affascinanti di quanto possa sembrare. Joulupukki, che in finlandese significa “capra di Natale”, è un personaggio che nel corso dei secoli ha subito una notevole trasformazione. Sebbene oggi sia sinonimo di bontà, regali e spirito natalizio, la sua origine è legata a tradizioni ben più macabre e misteriose.

La versione moderna di Babbo Natale, con la sua slitta trainata da renne e il suo sacco pieno di regali, è una figura rassicurante che porta gioia ai bambini di tutto il mondo. Ma per comprendere appieno Joulupukki, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo, nel cuore della Finlandia, dove la figura di questo personaggio era tutt’altro che allegra. Infatti, la leggenda vuole che Joulupukki discendesse da caproni che trainavano il carro di Thor, il potente dio del tuono della mitologia nordica. In questo contesto, Joulupukki non era semplicemente un uomo anziano che distribuisce regali; era una creatura metà umana e metà capra, con un aspetto sicuramente inquietante.

Nel passato, Joulupukki non si limitava a premiare i bambini buoni, come fa oggi, ma la sua giustizia era più severa e cruda. Secondo le tradizioni più antiche, il buon vecchio Joulupukki si spostava non su una slitta attraverso il mondo, ma girovagava per la Finlandia bussando alle porte. Se gli apriva un bambino che si era comportato bene, gli regalava un dono, un gesto che ancora oggi simboleggia il lato positivo della sua figura. Tuttavia, se il bambino era cattivo, il regalo non era affatto qualcosa di gradito: Joulupukki lo frustava, lo puniva severamente e, in alcuni racconti, lo rapiva per portarlo con sé nel suo regno. Una sorta di avvertimento per i più discoli, che non si limitava al semplice carbone.

Questa versione di Joulupukki è simile a quella del Krampus, la celebre figura mitologica alpina che, invece di premiare i bambini buoni, punisce i cattivi, spesso in modo altrettanto violento. Le somiglianze con il Krampus e con le Perchten, creature demoniache delle tradizioni alpine, sono evidenti. Come questi personaggi oscuri, Joulupukki rappresentava il lato spaventoso del Natale, una figura che incuteva timore ma anche rispetto, come simbolo di giustizia.

Con l’avvento del cristianesimo, la figura di Joulupukki si è evoluta, perdendo la sua natura di capra e assumendo un aspetto più amichevole e rassicurante. Il demone che frustava e rapiva i bambini cattivi ha ceduto il posto a un Babbo Natale più simpatico, che non solo regala regali, ma incarna anche i valori della generosità e del perdono. Tuttavia, non ha dimenticato le sue origini mitologiche: le capre che in passato trainavano il carro di Joulupukki sono diventate renne, che oggi accompagnano il moderno Babbo Natale nel suo viaggio intorno al mondo.

Questa trasformazione di Joulupukki, da demone punitivo a dolce portatore di regali, è un riflesso di un cambiamento più ampio che ha riguardato molte figure mitologiche nel corso della storia. Nel caso di Joulupukki, la sua evoluzione è un esempio di come le tradizioni popolari possano adattarsi e trasformarsi nel tempo, pur mantenendo in sé tracce delle antiche credenze. Joulupukki è un perfetto esempio di come il folklore e la mitologia si intrecciano con le tradizioni natalizie moderne. La sua figura, che inizia come una creatura inquietante metà uomo e metà capra, è diventata un simbolo di gioia e condivisione. Nonostante la sua evoluzione, Joulupukki non ha mai perso del tutto il suo legame con le antiche tradizioni e la sua storia continua a vivere nel cuore della Finlandia e, più ampiamente, nelle celebrazioni natalizie di tutto il mondo.

di Alessandro “Thaurwath” Ahrens

Godzilla contro la Marvel: l’epico crossover che scuoterà l’universo dei fumetti nel 2025

Nel 2025, il mondo dei fumetti si prepara a vivere uno degli eventi più straordinari e attesi della sua storia: Godzilla si scontrerà con alcuni degli eroi più iconici dell’universo Marvel, dando vita a un crossover che promette azione, distruzione e scontri leggendari. Questa miniserie in sei numeri autoconclusivi vedrà il celebre kaiju giapponese confrontarsi con eroi del calibro di Fantastici Quattro, Hulk, Spider-Man, X-Men e Thor, creando un incontro senza precedenti tra due mondi ormai leggendari.

Il primo capitolo di questa saga, intitolato Godzilla vs. Fantastic Four, è previsto per il 19 marzo 2025 e segnerà l’inizio di un crossover che unirà il potere distruttivo di Godzilla con la complessità e l’imprevedibilità dell’universo Marvel. A firmare la sceneggiatura di questo epico incontro troviamo Ryan North, con i disegni affidati al celebre John Romita Jr.. Il fumetto si aprirà con un evento catastrofico che cambierà il destino di New York e forse dell’intero pianeta: King Ghidorah, il drago a tre teste già noto ai fan di Godzilla, tornerà più potente che mai, assumendo il ruolo di araldo di Galactus, uno degli esseri cosmici più temibili dell’universo Marvel.

Nel bel mezzo di questa minaccia apocalittica, i Fantastici Quattro sono chiamati a intervenire per fermare la distruzione di New York e del mondo intero. Tuttavia, contro una forza come quella di King Ghidorah, potenziato dal Potere Cosmico, il destino sembra segnato. Ma c’è una speranza: l’intervento inaspettato di Godzilla, che si alleerà con Silver Surfer per contrastare il devastante potere del drago spaziale. Quella che ne scaturirà sarà una battaglia titanica, con conseguenze che rischiano di cambiare per sempre gli equilibri dell’universo Marvel. Non si tratta solo di un incontro tra mostri, ma di un duello tra forze cosmiche che coinvolgerà i più grandi eroi della Terra.

A rendere ancora più imperdibile questa serie, ci saranno le copertine variant, realizzate da artisti del calibro di Mark Bagley, Nick Bradshaw e Lee Garbett. Queste edizioni speciali offriranno delle interpretazioni uniche dei personaggi e delle scene iconiche della storia, trasformando ogni copia in un vero e proprio pezzo da collezione.

Il progetto non si ferma a questo primo capitolo. La miniserie Godzilla vs. si sviluppa attraverso sei albi autoconclusivi, ognuno dei quali vedrà Godzilla affrontare un gruppo di eroi Marvel differente. Da Spider-Man a Hulk, passando per Thor e gli X-Men, ogni numero esplorerà nuove dinamiche tra il kaiju giapponese e i protagonisti dell’universo Marvel. Ogni scontro sarà ambientato in epoche diverse, unendo il passato e il presente di entrambe le realtà fumettistiche per creare un mix esplosivo di azione, storia e personaggi iconici.

Dietro a questa miniserie ci sono anche alcuni dei migliori talenti del panorama fumettistico internazionale. Tra gli autori coinvolti, troviamo Jason Aaron, Fabian Nicieza, Joe Kelly, Gerry Duggan, Giuseppe Camuncoli e Aaron Kuder, artisti che garantiranno una qualità narrativa e visiva senza pari, dando vita a storie ricche di emozione, colpi di scena e, ovviamente, battaglie mozzafiato.

Questa collaborazione tra Marvel e il mondo di Godzilla non è un caso isolato. Negli ultimi anni, Marvel ha intrapreso numerose iniziative che mescolano i suoi universi con quello del fumetto giapponese. La serie mini-comic Ultraman x Avengers, lanciata nel 2023, e la collezione Marvel Comics: A Manga Tribute, sempre dello stesso anno, sono solo alcuni esempi di come la Casa delle Idee abbia esplorato nuovi orizzonti collaborativi. Inoltre, collaborazioni con autori giapponesi come Eiichi Shimizu per la creazione delle armature di Tech-On Avengers e il fumetto Deadpool: Samurai hanno contribuito a cementare il legame tra i fumetti Marvel e il panorama giapponese. L’incontro tra Godzilla e i supereroi Marvel rappresenta, quindi, solo l’ultimo capitolo di una serie di esperimenti riusciti nel mescolare culture e storie diverse, creando qualcosa di unico e irripetibile.

Per i fan di Godzilla e della Marvel, questo crossover è senza dubbio uno degli eventi più attesi del 2025. La qualità delle storie, il mix di personaggi leggendari e l’epicità degli scontri fanno di Godzilla vs. Fantastic Four solo l’inizio di una saga che promette di essere indimenticabile. Se siete appassionati di storie che combinano battaglie spettacolari, azione senza sosta e personaggi iconici, non potete perdervi questo evento che, in un modo o nell’altro, cambierà il volto delle storie Marvel. Godzilla è pronto a combattere per il nostro mondo, ma riuscirà a fermare la minaccia cosmica che incombe? Scopritelo con Godzilla vs. Fantastic Four, un incontro epico che darà il via a una saga che lascerà il segno.

Le collaborazioni tra Disney e Marvel con “Zio Paperone e il Decino Dell’Infinito” e “What If…?”

Panini Comics presenta una serie di avventure assolutamente speciali e fuori dall’ordinario, frutto dell’eccezionale collaborazione tra Disney e Marvel, una partnership attesissima dagli appassionati che ha destato scalpore nel mondo del fumetto. Disponibili in fumetteria e su Panini.it, anche un volume e una serie di albi assolutamente da collezionare, data la loro eccezionalità e particolarità: Zio Paperone e il decino dell’infinito (Uncle Scrooge and the Infinity Dime) e la serie What if…?, con i primi imperdibili titoli in versione albetto.

Zio Paperone e il decino dell’infinito è una storia evento che segna un incontro tra l’universo Disney e quello Marvel. Scritto da Jason Aaron, autore noto per il suo lavoro su Wolverine, Thor e gli Avengers, e disegnato da cinque artisti italiani – Paolo Mottura, Francesco D’Ippolito, Alessandro Pastrovicchio, Vitale Mangiatordi e Giada Perissinotto – questo fumetto esplora tematiche supereroistiche come il multiverso, universi paralleli e missioni cosmiche, pur mantenendo la tradizione di Zio Paperone e la Banda dei Paperi. La storia, presentata in anteprima in Italia sul numero 3579 di Topolino, è ora disponibile in un’edizione cartonata con contenuti extra, tra cui interviste agli autori e illustrazioni delle 12 copertine variant, realizzate da autori di fama. La cover, inedita in Italia, è opera di Gabriele Dell’Otto.

Jason Aaron, grande appassionato dei fumetti Disney, ha voluto infondere nel suo lavoro il dinamismo dei classici di Carl Barks e Don Rosa, aggiungendo però il tocco unico dell’universo Marvel. In Zio Paperone e il decino dell’infinito, il famoso personaggio dei Paperi affronta un’avventura epica con un nemico inaspettato e un finale ricco di colpi di scena. Aaron ha dichiarato che, se il suo lavoro è stato fatto correttamente, questa è una storia che può divertire chiunque, anche chi non ha mai letto un fumetto di Paperone.

La storia è accompagnata anche da una spettacolare cover di Alex Ross, che ha usato tecniche tradizionali come l’acquerello gouache per creare un effetto simile a quello di Barks, aggiungendo aerografo per rifinire la figura e il cielo. Questa pubblicazione celebra l’incontro tra due universi iconici, offrendo ai lettori una nuova e affascinante visione delle avventure di Zio Paperone.

Per la prima volta in Italia, inoltre, le 12 copertine variant di Zio Paperone e il decino dell’infinito sono disponibili nel loro formato originale comic book. In fumetteria e su Panini.it sono già disponibili sei imperdibili versioni (quelle di Frank Miller, Lorenzo Pastrovicchio, Peach Momoko, Ron Lim, Skottie Young e Walt Simonson). I successivi 6 albi con le ulteriori cover (firmate da Esad Ribic, Elizabeth Torque, Pepe Larraz, John Romita Jr., Steve McNiven, J. Scott Campbell) saranno disponibili a partire da giovedì 21 novembre in fumetteria e su Panini.it e dal venerdì alla Milan Games Week & Cartoomics.

Dalla collaborazione tra Disney e Marvel si sviluppa il progetto What if…?, frutto di un team creativo che coinvolge diversi autori italiani. Già presentata nelle scorse settimane su Topolino, per la prima volta in Italia le prime due storie nel loro formato originale.

In What if…? Paperino diventa Wolverine!, una storia scritta da Luca Barbieri e disegnata da Giada Perissinotto, Paperino si trasforma nel famoso mutante Wolverine, dando vita a un’avventura che mescola i mondi Disney e Marvel. Il progetto celebra i novantesimi e cinquantesimi anniversari di Paperino e Wolverine, rispettivamente, e presenta una premessa originale in cui il papero scavezzacollo e irascibile, noto per la sua impazienza, assume i tratti del feroce X-Men. La trasformazione avviene quando Paperino, vestito da marinaio, riceve i poteri di Wolverine, diventando il “mutante artigliato” che appare per la prima volta come avversario di Hulk nel 1974, per poi diventare un’icona del fumetto e del cinema. La storia è il frutto di una collaborazione tra Disney e Marvel, con un team creativo italiano. La copertina rovesciata del fumetto è realizzata da Ron Lim, veterano del fumetto americano noto per il suo lavoro su Silver Surfer, mentre i disegni interni sono di Giada Perissinotto, che, pur rimanendo fedele alla tradizione Disney, ha saputo infondere un’atmosfera marvelliana nella sua arte. L’autrice ha dichiarato che la fusione di Wolverine con Paperino non è stata difficile, poiché nella sua immaginazione i due personaggi sono già molto simili. Entrambi hanno un carattere irascibile, una vita segnata da sfortune e un’incredibile resilienza. La difficoltà principale è stata studiare le pose iconiche di Wolverine e i suoi vari costumi nel corso degli anni.

Luca Barbieri, lo sceneggiatore, ha spiegato che l’abbinamento tra Paperino e Wolverine è stato naturale, dato che entrambi sono caratterizzati da scoppi di ira e una vita piena di tragedie. Ha sottolineato come Paperino, con la sua personalità sfortunata e collerica, fosse perfetto per incarnare un personaggio come Logan, che condivide la stessa determinazione e tenacia. Per Barbieri, Paperino e Wolverine sono “due gemelli separati alla nascita”, il che ha reso facile sovrapporre i loro tratti caratteriali e trasporli nella trama.

What If…? Paperino diventa Thor! è una storia che esplora l’idea fantastica di Paperino che ottiene i poteri di Thor. Il papero, in un viaggio archeologico con i suoi nipoti Qui, Quo e Qua, scopre un misterioso bastone vichingo che lo trasforma nel Dio del Tuono, donandogli il potere di brandire Mjolnir. In un’epica battaglia contro invasori alieni, Paperino affronta le sue nuove capacità divinità, dimostrando che, nonostante la sua goffaggine, è capace di sorprendere. La storia, scritta da Steve Behling e Riccardo Secchi, con i disegni di Lorenzo Pastrovicchio, mescola l’umorismo disneyano con l’epicità dell’universo Marvel, creando un racconto tanto assurdo quanto affascinante.

Il racconto si ispira al debutto di Thor nel Journey Into Mystery #83, ma offre una rivisitazione leggera e ironica, tipica di Paperino. La trama, sebbene sembri stravagante, esplora la trasformazione di Paperino da un papero goffo e insicuro a un eroe divino, mentre deve salvare Paperopoli dall’invasione aliena. La fusione tra il mondo Disney e Marvel rappresenta una frontiera affascinante per i fan di entrambi gli universi, ed è un tributo all’eredità di Paperino, che quest’anno celebra il suo novantesimo anniversario.

Dietro questa avventura c’è un team creativo di talento, con una narrazione che bilancia azione e umorismo. Lorenzo Pastrovicchio, con il suo stile distintivo, ha creato un Paperino che indossa l’armatura di Thor, portando sulla scena il meglio della comicità disneyana e della spettacolarità dei supereroi Marvel. Questo progetto fa parte di una crescente collaborazione tra Disney e Marvel, con storie precedenti come “Zio Paperone e il Decino dell’Infinito” e “What If…? Paperino diventa Wolverine” che hanno mescolato i due mondi.

Twilight of the Gods: la serie mitologica di Zack Snyder!

Amanti della mitologia norrena e delle epiche battaglie, preparatevi a essere completamente rapiti! È arrivato il momento di lasciarvi travolgere dalla grandiosità di Twilight of the Gods, l’attesissima serie animata che rivoluziona il panorama delle narrazioni mitologiche. Questa nuova creazione di Zack Snyder, disponibile su Netflix dal 19 settembre 2024, segna un punto di svolta nel suo percorso artistico, trasportando gli spettatori in un universo fantastico, ispirato dalle leggende nordiche più affascinanti e sanguinose. Netflix descrive la serie come una “nuovissima, audace e spettacolare visione animata della mitologia norrena”. Questo richiamo alle grandi battaglie, ai gesti eroici e alla disperazione non è solo un richiamo alla narrazione mitologica tradizionale, ma anche un invito a esplorare i temi universali di amore, perdita e redenzione attraverso un’ottica fresca e innovativa.

Zack Snyder, noto per le sue visioni audaci e stilizzate nel mondo del cinema, ha deciso di avventurarsi nel regno dell’animazione con Twilight of the Gods, la sua prima serie animata. Dopo il ricevimento tiepido di Rebel Moon, il regista ha trovato un nuovo modo di esprimere la sua creatività, lasciando alle spalle i vincoli del live-action e abbracciando un’estetica visiva che spinge verso nuovi confini. Il risultato è una serie che non solo omaggia la mitologia norrena, ma lo fa con uno stile unico e mozzafiato, che sfida le convenzioni e invita a una riflessione profonda sulla rappresentazione delle divinità e delle loro mitiche battaglie.

La transizione dal live-action all’animazione non ha portato a una perdita del distintivo stile di Snyder; piuttosto, ha amplificato i suoi temi ricorrenti. Twilight of the Gods segue Sigrid, una guerriera di origini ibride, umana e gigante, la cui vita viene stravolta quando Thor, il Dio del Tuono, stermina la sua famiglia il giorno del suo matrimonio. Dalla vendetta scaturisce il titolo di “La Sposa di Sangue”, e Sigrid intraprende un viaggio all’insegna del riscatto, accompagnata da una compagnia variegata di personaggi che sembrano usciti da una campagna di Dungeons & Dragons. I membri del gruppo di Sigrid, tra cui il bardo Egill, il nano berserker Andvari e la lottatrice Hervor, portano con sé storie uniche e complesse. Sebbene il background di Sigrid sia ben delineato, non tutte le narrazioni riescono a brillare. Ad esempio, Leif, il promesso sposo di Sigrid, appare come una mera ombra del suo personaggio, mentre la storia di Hervor regala momenti di intensa emotività. Tuttavia, la caratterizzazione di altri membri del gruppo, come Ulfr e la Seid-Kona Áile, risulta poco sviluppata e troppo frettolosa, culminando in un episodio che sembra più un riempitivo che un contributo significativo alla trama.

Un aspetto che non sfugge all’occhio critico è l’esplicita rappresentazione della sessualità. Le scene sensuali sono abbondanti e audaci, riflettendo una libertà narrativa che l’animazione consente. Questo approccio ricorda i toni di 300, con un’evidente predilezione per l’eccesso. Nonostante ciò, la serie rischia di apparire quasi voyeuristica, poiché si sofferma maggiormente sugli aspetti carnali piuttosto che su quelli sentimentali. Anche le divinità asgardiane non sono esenti da tali vizi, in un racconto che si sforza di umanizzare anche i personaggi divini, rivelando una loro vulnerabilità e una caducità di fronte ai desideri terreni. Loki, in particolare, si distacca dalle rappresentazioni tradizionali, apparendo più come un eroe tragico che come un antagonista senza scrupoli. Questa scelta, pur avvicinandosi alla versione della Marvel, offre una freschezza al personaggio, mentre Thor ricorda le sue incarnazioni videoludiche, specialmente nella serie God of War. Il pantheon norreno viene rappresentato con cura, facendo riferimento a storie e miti ben noti, regalando momenti di riconoscimento ai cultori della mitologia scandinava.

Dal punto di vista visivo, l’animazione è un punto forte di Twilight of the Gods. La resa di luoghi iconici come Jotunheim e Vanaheim è mozzafiato, esaltando la maestosità del paesaggio norreno. Tuttavia, alcuni aspetti tecnici, in particolare le scene di combattimento, risultano meno curate, con animazioni che appaiono talvolta un po’ incerte, specialmente nelle battaglie più intense. Snyder non teme di esplorare la violenza in modo eccessivo; la brutalità dei combattimenti è rappresentata in maniera acrobatica e visivamente intrigante. Questo approccio, pur contribuendo a mantenere alta l’adrenalina, mette in discussione il pathos delle azioni, lasciando spazio a un intrattenimento sfrenato. La trama, pur essendo lineare e priva di complessità, riesce a intrattenere grazie a un ritmo serrato e a scelte visive audaci.

In Twilight of the Gods, Snyder sfrutta appieno il potere dell’animazione per esprimere visivamente ciò che sarebbe stato difficile o impossibile rappresentare con il live-action. L’animazione non solo permette una libertà creativa maggiore, ma consente anche di esplorare nuovi stili e approcci visivi. Il risultato è un look stilizzato e cartoonesco che ricorda le opere dello studio irlandese Cartoon Saloon, famoso per il suo lavoro con film come Song of the Sea e The Secret of Kells. Questo cambiamento di direzione stilistica potrebbe sorprendere alcuni, ma è chiaramente una scelta voluta per rendere omaggio alla mitologia nordica con un tocco artistico distintivo. Zack Snyder ha dichiarato di essere profondamente entusiasta di questo progetto, sottolineando quanto abbia dedicato tempo e passione alla sua realizzazione. “Ne sono davvero entusiasta,” ha affermato il regista. “Ci ho lavorato ogni giorno per tantissimo tempo ed è fantastica. Non vedo l’ora che il pubblico possa scoprire questa serie.” Il suo entusiasmo è palpabile e si riflette in ogni aspetto di Twilight of the Gods, dalle complesse trame di vendetta alle spettacolari battaglie che definiscono la serie.

Twilight of the Gods non è solo un progetto ambizioso di Zack Snyder, ma una celebrazione della mitologia nordica che promette di incantare e travolgere gli spettatori con il suo mix di visione artistica e narrazione epica. Preparatevi a immergervi in un mondo di battaglie spettacolari e trame avvincenti, dove ogni episodio promette di essere un’esperienza indimenticabile. Twilight of the Gods è un intreccio di sangue, ghiaccio e sesso, una produzione pienamente in stile Zack Snyder, che riafferma con forza le idee e la concezione stessa del grande e del piccolo schermo del cineasta americano, nonostante le dure critiche degli ultimi anni e il quasi-ritiro dalle scene. Si tratta di una serie che ripesca a piene mani dalle pellicole che hanno reso Snyder famoso, a partire dal franchise di 300, confezionato in una produzione più digeribile rispetto agli ultimi kolossal del regista. Twilight of the Gods fornisce agli spettatori una reinvenzione della mitologia norrena ammaliante, innovativa e, talvolta, persino emozionante.

L’Avengers Day a Cinecittà World è il 21 settembre 2024

Il 21 settembre, Cinecittà World si trasformerà nel palcoscenico dell’evento più epico dell’anno: Avengers Day. Questo straordinario appuntamento promette di regalare a tutti gli appassionati di supereroi una giornata indimenticabile, ricca di emozioni, sorprese e momenti da vivere intensamente. A partire dal momento in cui si varcano i cancelli di Cinecittà World, i visitatori saranno immersi in un universo parallelo, popolato dai leggendari personaggi che hanno scritto la storia dei fumetti e del cinema. La presenza dei sosia di Tony Stark, Thor, Doctor Strange, Capitan America, Spiderman e molti altri, renderà l’atmosfera elettrizzante. Questi cosplayers, celebri per la loro somiglianza straordinaria con gli eroi originali, daranno vita ai protagonisti dell’universo Marvel, permettendo a tutti di scattare foto memorabili e di interagire con i propri idoli.

La magia dell’evento non si ferma qui. L’arrivo di un ospite a sorpresa, uno dei doppiatori più famosi, aggiungerà un ulteriore tocco di eccitazione. La sua performance esclusiva sarà un momento clou della giornata, capace di lasciare tutti senza fiato. La possibilità di ascoltare dal vivo la voce che ha dato vita a uno dei personaggi più amati della saga sarà un’esperienza unica, che resterà impressa nella memoria dei presenti.

Oltre alla straordinaria offerta di intrattenimento, Avengers Day propone un vantaggio imperdibile per tutti i partecipanti. Con soli 29€, sarà possibile non solo accedere al parco e a tutte le 40 attrazioni disponibili, ma anche prendere parte all’evento dedicato agli Avengers. E come se non bastasse, lo stesso biglietto permetterà di esplorare anche Aqua World e Roma World, garantendo una giornata di divertimento completo, capace di soddisfare sia gli appassionati di avventure acquatiche che gli amanti della storia.

Per gli amanti del cosplay, questo evento rappresenta un’occasione da non perdere. La gara di cosplayers, infatti, offrirà a tutti la possibilità di mettere in mostra i propri costumi e le proprie abilità nel replicare i personaggi preferiti. Il vincitore della competizione non solo otterrà il plauso del pubblico, ma si aggiudicherà anche un mega reward, rendendo la vittoria ancora più dolce. E come ogni festa che si rispetti, non può mancare un finale esplosivo. Alla fine della giornata, un DJ set esclusivo darà il via a un’esplosione di musica e divertimento, trasformando il parco in una gigantesca pista da ballo sotto le stelle. Un modo perfetto per concludere una giornata già straordinaria, lasciando tutti con il sorriso sulle labbra e il cuore pieno di ricordi indimenticabili.

Avengers Day a Cinecittà World è più di un semplice evento: è un’esperienza immersiva che trasporta i partecipanti nel cuore dell’azione, facendoli sentire parte di un mondo in cui il coraggio, l’eroismo e la fantasia prendono vita. Un evento pensato per tutte le età, che saprà conquistare grandi e piccini, unendo la passione per i supereroi al puro divertimento.

Non resta che segnare la data sul calendario e prepararsi a vivere un’avventura epica. Per ulteriori informazioni o per prenotare i biglietti, è possibile visitare il sito ufficiale del parco o contattare l’infoline al numero 389 6399300. Cinecittà World è pronta ad accoglierti per una giornata che promette di essere la più straordinaria dell’anno.

La leggenda del Gatto delle foreste norvegesi

Nelle remote e misteriose foreste della Scandinavia, dove il sussurro del vento tra gli alberi si mescola al canto delle creature nascoste, si aggira una figura elegante e fiera, capace di incantare con la sua grazia e bellezza selvaggia. È il gatto delle foreste norvegesi, noto nel suo paese d’origine come Norsk Skogkatt, una razza antica, intrisa di storia e leggenda, che da secoli affascina e incanta gli abitanti delle terre del Nord.

La nascita del gatto delle foreste norvegesi è avvolta nel mito, e si racconta che sia stato creato dalla dea Freya, una delle più potenti e ammirate divinità della mitologia norrena. Freya, affascinata dalla bellezza incontaminata delle foreste norvegesi, volle dar vita a una creatura che potesse incarnare la forza, la grazia e l’indipendenza della natura selvaggia. Così, utilizzando elementi celestiali e terreni, prese stelle cadenti, luce lunare e il soffio del vento che danzava tra gli alberi, e con un tocco di magia modellò il primo gatto norvegese delle foreste. Ogni dettaglio di questa creatura fu pensato con cura e amore: il manto, folto e impermeabile, capace di proteggere il gatto dalle intemperie del rigido clima scandinavo; le zampe, robuste e adatte a scalare gli alberi con agilità; le orecchie, larghe e sensibili, capaci di percepire i più flebili suoni della foresta; e una coda lunga e pelosa, ideale per bilanciarsi tra i rami.

Una volta creato, il gatto norvegese delle foreste prese vita, rivelandosi non solo un abile cacciatore, ma anche un compagno affettuoso, seppur indipendente e avventuroso. Con la sua destrezza e la sua capacità di muoversi furtivamente tra gli alberi, divenne presto il guardiano della foresta, protettore dei suoi segreti e delle creature che vi abitavano. Gli uomini, affascinati dalla sua bellezza e dal suo carattere, iniziarono a considerarlo non solo come un prezioso alleato nella caccia, ma anche come un membro della famiglia, capace di portare fortuna e prosperità. Si diceva che il tocco di un gatto norvegese delle foreste fosse in grado di guarire e lenire le tristezze dell’anima, e che le sue fusa avessero un potere quasi magico.

La storia del gatto delle foreste norvegesi, però, non è solo fatta di miti e leggende. Le prime citazioni storiche risalgono al 1559, quando il sacerdote e naturalista danese Peter Clausson Friis, residente in Norvegia, classificò le linci norvegesi in tre categorie, una delle quali era la “lince-gatto”. È solo nel XIX secolo, grazie al lavoro di scrittori come Peter Christen Asbjørnsen e Jørgen Moe, noti come i “Fratelli Grimm norvegesi”, che le antiche leggende legate a questi gatti furono sistematicamente raccolte e trascritte. Nel 1912, l’artista Olaf Gulbransson immortalò uno Skogkatt in un disegno pubblicato nella sua autobiografia, un’opera che testimoniava la presenza di questi maestosi felini nelle tradizioni e nella cultura del Nord.

Tuttavia, nel corso degli anni, l’ambiente selvaggio della Norvegia cominciò a cambiare. La deruralizzazione e l’addomesticamento di molte aree portarono a un incrocio tra i gatti delle foreste e i gatti domestici a pelo corto, mettendo a rischio le caratteristiche uniche della razza. Il gene del pelo corto, essendo dominante, iniziò a prevalere, rendendo sempre più raro il tipico manto dello Skogkatt. Fortunatamente, già prima della Seconda Guerra Mondiale, alcuni esemplari di questa razza furono presentati in mostre a Oslo, e dopo il conflitto, un gruppo di appassionati iniziò a lavorare per preservare la purezza della razza, selezionando i migliori esemplari disponibili.

Oggi, il gatto delle foreste norvegesi è riconosciuto come una delle razze feline più affascinanti e maestose. Di taglia grande, con una struttura robusta e muscolosa, si distingue per la sua testa triangolare, orecchie grandi e appuntite, spesso adornate da ciuffetti di pelo simili a quelli della lince. I suoi occhi, grandi e ovali, variano dal verde al verde oro, conferendogli un’espressione attenta e vigile. Le zampe, forti e robuste, con le posteriori leggermente più alte delle anteriori, sono perfette per muoversi agilmente sulla neve, grazie anche ai piedi palmati e ai ciuffi di pelo che spuntano tra le dita, impedendo di sprofondare.

Il pelo, semilungo e dotato di un sottopelo lanoso, è ricoperto da uno strato esterno lucido e idrorepellente, che varia in tutti i colori, eccetto le varietà point e i colori chocolate, lilac, cinnamon e fawn. Durante l’inverno, il mantello del gatto delle foreste norvegesi diventa particolarmente folto, con una gorgiera, una criniera e dei “pantaloncini” sulle zampe posteriori che gli conferiscono un aspetto regale e selvaggio al tempo stesso.

In un mondo che cambia rapidamente, il gatto delle foreste norvegesi rimane un simbolo di bellezza senza tempo e di legame profondo con la natura. La sua presenza nelle case di chi ha la fortuna di accoglierlo non è solo un ricordo delle antiche leggende, ma anche un tributo alla magia e all’amore che la dea Freya ha infuso nella sua creazione. Il Norsk Skogkatt continua a vivere tra di noi, con il suo spirito indomito e la sua grazia, portando con sé un frammento di quella foresta incantata da cui proviene.

The Fate of Baldr. Vichinghi e alieni invadono Steam oggi!

Il promettente studio di giochi indie norvegese Ananki Game Studio è orgoglioso di rivelare che The Fate of Baldr è ora lanciato a livello globale su Steam. La pietra miliare più importante per Ananki Game Studio è ora che il viaggio per The Fate of Baldr è reale e il team dietro è entusiasta di rivelare il magico mondo di Baldr alla loro base di fan in costante crescita. Ananki Game Studio è la prova concreta che non è necessaria una grande squadra per sviluppare un titolo tanto atteso. Tutti i fan hanno parlato, l’hype è reale e ora il tempo di attesa è finito con l’uscita di The Fate of Baldr. André Kråkenes, CEO di Ananki AS, ha affermato:

“Dopo tre anni di sviluppo di The Fate of Baldr, sono estremamente orgoglioso della mia squadra. Abbiamo lavorato molto duramente ogni giorno e ora stiamo rilasciando un gioco adatto a uno studio molto più grande. Spero che i sostenitori dei giochi indie lo proveranno e apprezzeranno l’esperienza unica che abbiamo creato”.

L’ispirazione per The Fate of Baldr proviene dalla ricca mitologia norrena, che racconta di dei, dee, creature e eroi leggendari legati alla religione precristiana dei popoli scandinavi. Un mondo ricco di magia, mistero e avventura che ha ispirato il team di Ananki Game Studio a creare un’esperienza di gioco coinvolgente e avvincente.

Il gioco presenta un cast di boss iconici tratti dalla mitologia norrena, come i fratelli nani Brokkr ed Eitri, noti per aver forgiato il celebre martello di Thor, Mjølnir. Freya, la dea dell’amore e della guerra, e Hel, la regina della morte, sono solo alcuni dei boss che i giocatori incontreranno durante il loro viaggio attraverso le terre mistiche di Svartalfheim, Alvheim e Helheim.

Con queste novità e molto altro ancora, The Fate of Baldr promette di essere un’esperienza di gioco avvincente e coinvolgente per gli amanti della mitologia norrena e dei giochi di difesa della torre. Aggiungi subito il gioco alla tua lista dei desideri su Steam e preparati per un’avventura epica che ti condurrà attraverso le terre leggendarie dei Vichinghi. Inizia subito il tuo viaggio verso la mitologia norrena e inserisci The Fate of Baldr nella lista dei desideri di Steam. Segui Ananki Game Studio su Discord e sui loro canali social: Facebook, Twitter, TikTok, YouTube e Instagram.

Taschen celebra i Supereroi Marvel: Un Viaggio Epico Attraverso Decenni di Storie

La rinomata casa editrice Taschen ha recentemente lanciato una collana dedicata ai supereroi Marvel, una serie di volumi lussuosi che celebrano l’eredità di questi iconici personaggi.

Un’Odissea Visuale Mozzafiato

La collana, composta da 18 volumi, è un vero e proprio tesoro per gli appassionati. Ogni volume si concentra su un singolo supereroe o un gruppo di supereroi, offrendo un’analisi approfondita della loro storia, dei loro personaggi e del loro impatto sulla cultura pop.

Un Tuffo nella Storia dei Supereroi

I volumi includono una ricca selezione di immagini, tra cui rare copertine di fumetti, illustrazioni originali, schizzi e fotografie. Inoltre, ogni volume presenta testi di esperti del settore che approfondiscono l’impatto culturale e sociale di ogni supereroe.

Un’Esplorazione Dettagliata di Ogni Eroe

Ecco una breve descrizione di alcuni dei volumi più interessanti della collana:

  • Spider-Man:Un’esplorazione completa del famoso Uomo Ragno, dalle sue origini come Peter Parker al suo ruolo iconico nella cultura pop.
  • Iron Man:Un omaggio al genio miliardario Tony Stark e alla sua armatura iconica.
  • Captain America:Un tuffo nella storia del primo Vendicatore e del suo simbolo di speranza e giustizia.
  • The Avengers:Un’analisi approfondita della squadra di supereroi più famosa del mondo e delle loro missioni epiche.
  • X-Men:Un’esplorazione del complesso mondo degli X-Men e della loro lotta per la coesistenza pacifica tra umani e mutanti.
  • Thor:Un viaggio nel regno mitologico di Asgard e le avventure del potente Dio del Tuono.
  • Black Panther:Un omaggio al primo supereroe afroamericano e al suo regno tecnologicamente avanzato di Wakanda.
  • Doctor Strange:Un’immersione nel mistico mondo dello Stregone Supremo e delle sue arti magiche.

Un’Aggiunta Imperdibile per Ogni Collezione

La collana Taschen sui supereroi Marvel è un’opera d’arte imperdibile per gli appassionati di fumetti, cinema e cultura pop. Un regalo perfetto per i fan di tutte le età, questa collana offre un’esperienza di lettura coinvolgente e visivamente ricca che celebra l’eredità duratura di questi personaggi iconici.

Marvel VS DC Comics: Supereroi a confronto

I supereroi hanno da generazioni accompagnato la fantasia di milioni di persone in tutto il mondo: in particolare i personaggi delle due case editrici rivali, Marvel e DC Comics, sono diventati vere e proprie icone Pop, facenti parte della cultura mediale condivisa, ben prima della loro rispettiva trasposizione cinematografica.. Entrambe le case sono rinomate per i loro iconici personaggi, tra cui Spider-Man, Batman, Hulk, Superman, Daredevil e Wonder Woman, che hanno alimentato la passione dei lettori di tutto il mondo per generazioni. Ma quale tra le due è davvero la più popolare? Un recente sondaggio condotto da GAME, noto rivenditore britannico, fornisce una risposta a questa domanda che da decenni accende il dibattito tra i fan.

La casa editrice più popolare

Arriviamo alla domanda cruciale: quale casa editrice è la più popolare? Nel contesto globale, la Marvel continua a mantenere una solida posizione di leadership, essendo la casa editrice preferita in 51 nazioni. D’altro canto, la DC riesce a conquistare il primato solo in 9 nazioni. Questo divario sottolinea la forza della Marvel nel mercato internazionale, anche se la DC resta un forte concorrente.

La popolarità dei supereroi

Il sondaggio rivela che la Marvel gode di un vantaggio grazie all’amatissimo Spider-Man, il supereroe preferito in ben 57 nazioni. Al secondo posto si classifica la DC con Wonder Woman, regina incontrastata in 15 Paesi, seguita da Batman, il Cavaliere Oscuro scelto in 11 nazioni. Anche Iron Man ha ottenuto un posto di rilievo, con preferenze in 10 nazioni, mentre Superman raccoglie consensi in 6 Paesi. Capitano America e Aquaman si dividono il favore di 4 nazioni ciascuno, chiudendo la classifica degli eroi.Passando ai villain, il trono spetta a Thanos, il malvagio titano reso celebre dalla sua presenza nella celebre “Infinity Saga” del Marvel Cinematic Universe. Thanos sbaraglia la concorrenza, incluso il Joker, superandolo per 66 a 21 nazioni. Al terzo posto si posiziona Venom, avversario di Spider-Man. Segue Emplate, villain degli X-Men, noto per la sua capacità di risucchiare energia e viaggiare tra le dimensioni. Altri cattivi degni di nota sono Ultron, Catwoman e Daken, nemico e figlio di Wolverine.

Chi è nato prima?

Chi si avvicina solo ora a questi universi distinti (solo talvolta condivisi come vi abbiamo raccontato parlandovi del Supereroe Access) sicuramente avrà notato una “certa qual somiglianza” tra alcuni eroi (e anti-eroi), vuoi per il nome, vuoi per la back story o per i poteri.

Chi ha copiato chi? Ci sono stati plagi nella narrativa storica dei supereroi?

Domande a cui molti sul web hanno cercato di dare risposta, in modo sicuramente più esaustivo di questo articolo: noi vogliamo solo proporvi una breve (manco tanto) carrellata mettendo a confronto alcuni personaggi come fossero in un “duello” per cercare di capire almeno:

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Se siete arrivati a leggere fino a questa conclusione siete sicuramente VOI i veri supereroi! Come abbiamo analizzato in questo excursus non esaustivo e alquanto caotico, sembrerebbe che sia stata la Marvel ad ispirarsi “più spesso” alla sua rivale Dc Comics in questi decenni. Ma riprendendo la domanda con la quale abbiamo iniziato questo lungo speciale, la vera risposta non risiede nella parola “plagio” ma in quella di “ispirazione reciproca” con tempistiche diverse in ere editoriali molto difformi dato il mutevole gusto del pubblico. Questa “ispirazione” molte volte è stata portatrice di spunti creativi originali (e memorabili) per ampliare la narrazione di un personaggio già creato e per meglio integrarlo in un universo narrativo coerente evolvendolo, man mano, il suo storyline insieme a quello degli altri personaggi dell’universo di riferimento. Quindi è capitato che molti personaggi nati distinti, si evolvano in maniera similare per poi avere un epilogo totalmente diverso coerente con la propria identià. Dopotutto, un secolo di fumetto ha portato a così tanti cambiamenti, reboot, sequel, prequel, spin-off che è arduo discernere con obiettività una linea omogenea.

 

Fonti

Marvel Age 1000: Un’ode al passato e al futuro della Marvel

Un volume antologico per celebrare i 1000 anni di meraviglie Marvel!

Dopo il successo di Marvel Comics 1000, 1001 e Amazing Fantasy 1000, la Casa delle Idee torna a celebrare i suoi iconici personaggi con un nuovo volume antologico: Marvel Age 1000. Un omaggio al passato e uno sguardo al futuro, attraverso otto storie inedite realizzate da alcuni dei più talentuosi artisti del panorama fumettistico.

Un viaggio attraverso le epoche Marvel

Marvel Age 1000 ci porta in un viaggio attraverso le epoche della Marvel, dalla Golden Age alla Modern Age. Ritroviamo la Torcia Umana originale del 1939, il primo Capitan Marvel e un giovane Stan Lee alle prese con la creazione dei suoi fantastici universi. Ma non solo: il volume esplora anche temi attuali come la guerra, la distruzione e il dolore, attraverso la lente di personaggi come Silver Surfer e Thor.

Un team creativo d’eccezione

Lo storico editor Tom Brevoort ha riunito un team creativo d’eccezione per questo volume: Mark Waid, Ryan Stegman, Steve McNiven, Rainbow Rowell, Dan Slott, Michael e Laura Allred, Armando Iannucci, Adam Kubert, Jason Aaron, Pepe Larraz, J. Michael Straczynski e Kaare Andrews. Ogni autore e disegnatore porta il proprio stile unico alle storie, creando un caleidoscopio di emozioni e atmosfere.

Un’esperienza di lettura coinvolgente

Marvel Age 1000 non è solo un volume da collezione, ma un’esperienza di lettura coinvolgente e ricca di spunti di riflessione. Le storie sono brevi ma intense, e i disegni sono curati in ogni dettaglio. Un regalo perfetto per gli appassionati di lunga data e per i nuovi lettori che vogliono scoprire la magia dell’universo Marvel.

Il Dio del Tuono in animazione: la serie tv di Thor che non fu

Neil Gaiman, il celebre scrittore di fumetti e romanzi fantasy, ha recentemente svelato un progetto inedito: una serie tv animata di Thor per l’MCU, risalente al lontano 2006.

Un Thor alternativo: la serie, ambientata prima del film del 2011, avrebbe dipinto un ritratto inedito del Dio del Tuono, mostrando un giovane Loki in bilico tra eroismo e malvagità. L’idea di Gaiman era di delineare una profonda evoluzione dei personaggi, impossibile da realizzare all’epoca a causa di vincoli rigorosi che ne limitavano la caratterizzazione.

Un’occasione sfumata: il progetto, purtroppo, non ha visto la luce, ma rappresenta un capitolo affascinante nella storia del MCU. A distanza di quasi vent’anni, i Marvel Studios hanno adottato un approccio più flessibile alle serie tv, permettendo una maggiore libertà creativa.

Un tuffo nel passato: per gli appassionati del personaggio, l’aneddoto narrato da Gaiman offre uno spunto di riflessione su un Thor alternativo, mai esplorato sul grande schermo. Un’occasione persa, forse, ma che alimenta la fantasia e l’immaginazione di chi ama il mondo Marvel.

I fumetti imperdibili per il festeggiare 60° anniversario degli Avengers e degli X-Men

Panini Comics celebra il 60° anniversario degli Avengers e degli X-Men con una ricca selezione dei migliori titoli da scoprire (e riscoprire) per conoscere al meglio alcune dei personaggi più amati del Multiverso Marvel. È il 1963 quando il leggendario team creativo di Stan Lee e Jack Kirby dà vita agli Avengers: un gruppo di possenti eroi, inizialmente composto da Thor, Iron Man, Hulk, Ant-Man e Wasp. Lo stesso anno creano anche il gruppo degli X-Men: cinque adolescenti mutanti dotati di superpoteri. Entrambi i team rappresentano figure di culto che hanno ispirato, con i loro personaggi, intere generazioni di lettori attraverso decenni di storie ricche di emozioni e sconvolgenti avventure.

Per approfondire al meglio la conoscenza degli Avengers, Avengers: 60 potenti anni è il volume ideale per scoprire storia e curiosità dei 60 anni degli Eroi tra i più forti della Terra, guida imperdibile per tutti i fan.  Il duo composto da Marco Rizzo e Fabio Licari in questo volume ripercorre sei decenni di avventure, dalla fondazione agli scontri con Loki e Kang. Da Operazione: Tempesta nella Galassia a Infinity, passando per Guerre Segrete, Avengers: 60 potenti anni è un viaggio lungo gli autori e i personaggi, ricco di illustrazioni, dietro le quinte e interviste.

Panini Comics propone, poi, un albo da collezione inedito, pensato appositamente per l’anniversario, perfetto sia per chi è già appassionato, sia per chi vuole approcciarsi per la prima volta alla conoscenza dei Vendicatori: Noi siamo gli Avengers – 60 Anni. Il volume raccoglie 12 storie che spaziano dal primissimo numero della serie fino alle più recenti avventure, arricchite da un grande apparato redazionale che aiuterà il lettore a destreggiarsi in questi 60 anni di avventure. All’interno dell’antologia anche la folle e divertente storia West Coast Avengers, che racconta un lato diverso dello straordinario gruppo di super eroi.

Si prosegue poi con il rilancio della serie in spillato de Gli Avengers con la nuovissima saga firmata da Jed MacKay (Timeless) e C.F. Villa (X-Men)! Il mondo è in pericolo e l’attacco di Terminus è solo l’inizio di una minaccia ancora più grande che incombe sulla terra… si riunisce così un nuovo gruppo di Avengers composta da La Stella, L’Icona, La Strega, Il Costrutto, Il Dio, L’Ingegnere e infine Il Re. Un’avventura entusiasmante che terrà i lettori incollati ad ogni pagina.

Tra i must-have che non possono assolutamente mancare nella propria collezione dedicata agli Avengers, arriva il volume definitivo con una delle storie più incredibili della Marvel: Avengers divisi. Un’opera a cura di Brian Michael Bendis e David Finch che racconta l’indimenticabile e drammatico inizio della gestione degli Avengers. Una storia coinvolgente caratterizzata dal ritorno di uno dei giustizieri più pericolosi al mondo, creduto morto. Sarà lui a portare gli Avengers alla fine?

 

 

Nella piccola antologia Marvel-Verse: Avengers sono raccolte cinque delle migliori storie firmate dagli autori più importanti della storia del super gruppo: Mark Waid, Brian M. Bendis, George Pérez e tanti altri. Riunite in un volume unico ci sono le avventure più spettacolari, i combattimenti più incredibili e le missioni impossibili compiute dagli eroi simbolo della Marvel a partire da Capitan America a Iron Man, passando per Scarlet e Thor.

In New Avengers: Evasione, i Vendicatori non esistono più, a fermare i criminali più minacciosi ci pensano Capitan America e Iron Man, affiancati da Spider-Man, Wolverine, Spider-Woman, Luke Cage e dal potentissimo Sentry. Un nuovo inizio a cura del duo formato da Brian Michael Bendis e David Finch, per una saga cruciale per il destino dell’Universo Marvel!

60 anni non solo per gli Avengers, dunque, ma anche per gli X-Men. Per celebrare l’evento che ha cambiato, nel lontano settembre del 1963, la storia del fumetto, arriva in una nuova edizione Noi siamo gli X-Men – 60 anni. L’antologia esalta l’affascinante sottobosco mutante Marvel, da Wolverine a Ciclope, da Fenice a Colosso, con le migliori storie create dai più talentuosi autori comics, affiancate da articoli inediti, approfondimenti sui protagonisti e ricchi retroscena.

Per tornare alle origini degli X-Men, invece, un’imperdibile riedizione dei primi numeri della saga realizzata dai due strabilianti creatori Stan Lee e Jack Kirby. Da allora gli Uomini-X hanno vissuto più di mezzo secolo di storie ma gli eroi e i malvagi che incontrerete su queste pagine sono arrivati ai giorni nostri fedeli a se stessi. Questo volume è la lettura perfetta per godere ancora una volta degli esordi del team mutante Marvel.

 

Dalle firme dei migliori autori Marvel c’è poi Marvel-Verse: X-Men, raccolta antologica con il meglio della vita editoriale degli eroi mutanti in cui Wolverine, Tempesta, il Professor X, Ciclope e tanti altri sono alle prese con gli inizi di una difficilissima impresa: proteggere un mondo a loro ostile.

Infine, due Must-Have da non perdere. Il primo è New X-Men: E come Extinzione. Gli Uomini X entrano nel XXI secolo e all’orizzonte si profila un nuovo nemico: Cassandra Nova. Riusciranno a fermarla prima che le sue mani si sporchino ulteriormente di sangue? Scritte da Grant Morrison per i disegni di Frank Quietly, le avventure che hanno dato inizio ad alcune delle pagine più importanti, non solo della storia dei mutanti, ma degli ultimi decenni di fumetto supereroistico.

Il secondo Must-Have da non perdere è Gli stupefacenti X-Men: Talenti pericolosi. Scritto da Joss Whedon (il creatore di Buffy) e disegnato dal fuoriclasse John Cassaday, è la lettura perfetta per scoprire o riscoprire una delle storie più importanti degli Uomini-X con un nuovo stupefacente team di X-Men.