Izamal: la città gialla dello Yucatán – Un paradiso dorato per gli amanti della cultura e della storia

Nel cuore del Messico, immersa nella penisola dello Yucatán, si trova un tesoro nascosto che aspetta di essere scoperto: Izamal, la città gialla. Un luogo magico dove ogni edificio è dipinto di un caldo giallo ocra, creando un’atmosfera accogliente e solare che riflette la vivacità del suo popolo.

Perché Izamal è gialla?

Il mistero del colore giallo di Izamal affonda le sue radici nella storia e nella leggenda. C’è chi narra che l’usanza derivi da un antico rituale per scongiurare l’epatite, mentre altri raccontano di un capitano spagnolo affascinato da una città dorata vista chissà dove. Un’altra ipotesi, legata alla visita di Papa Giovanni Paolo II, suggerisce che il giallo sia stato scelto in onore del Vaticano.

Indipendentemente dalle sue origini, il giallo di Izamal non è un semplice colore. È un simbolo di luce, forza, pace e, naturalmente, del mais, alimento sacro per i Maya e base della cucina messicana. Passeggiare tra le sue vie, gustando una deliziosa marquesita (un dolce tipico con cioccolato e formaggio), è come immergersi in un quadro vivente, dove ogni angolo regala emozioni uniche.

Cosa fare a Izamal?

  • Perdersi tra i vicoli del centro storico: Ammira la bellezza delle facciate gialle, lasciati avvolgere dall’atmosfera unica di questa città magica.
  • Visitare il Convento di San Antonio de Padua: Un imponente complesso del XVI secolo costruito sulle rovine di un’antica piramide Maya. Il suo cortile è il secondo più grande al mondo, dopo quello di San Pietro a Roma (o almeno, così dicono gli abitanti di Izamal!).
  • Scalare la piramide di Kinich Kak Moo: Sali in cima a questa struttura sacra dedicata al dio del sole Maya e goditi un panorama mozzafiato sulla città gialla e la foresta circostante.
  • Esplorare i siti archeologici Maya: Izamal vanta un ricco passato precolombiano, testimoniato da diverse rovine Maya, tra cui la piramide di Kinich Kak Moo e il Kinich Ak’bal.
  • Assaggiare la cucina locale: Degusta i sapori autentici dello Yucatán in uno dei tanti ristoranti tipici. Non perdere l’occasione di provare la cochinita pibil, un piatto a base di maiale marinato e cotto lentamente in foglie di banano.
  • Immergersi nella cultura locale: Visita i mercati artigianali, partecipa a una tradizionale rappresentazione folkloristica o semplicemente conversa con la gente del posto per scoprire l’autentica anima di Izamal.

Izamal è un luogo magico che conquista il cuore dei viaggiatori con la sua bellezza, la sua storia e la sua atmosfera unica. Un vero gioiello dello Yucatán che non può mancare nel tuo itinerario di viaggio in Messico.

L’Hotel degli Hobbit: l’esperienza da sogno nel cuore del Messico

Avete mai sognato di vivere nella magica Terra di Mezzo, circondati da spettacolari paesaggi e immersi nella natura? Bene, adesso potete rendere questo sogno realtà grazie all’incredibile Hotel Tapasoli, situato a Xilitla, in Messico. Questo straordinario hotel, costruito dal brillante imprenditore messicano Alberto Muñoz González, offre ai visitatori una vera e propria esperienza da hobbit, con camere che sono autentiche riproduzioni delle caratteristiche case dei personaggi creati da J.R.R. Tolkien.

Immerso nella splendida città surrealista di Xilitla, famosa per i suoi meravigliosi paesaggi tropicali e le architetture mozzafiato, l’Hotel Tapasoli è composto da sei tane sotterranee che possono ospitare due o quattro persone. Ogni camera è stata costruita utilizzando solo materiali naturali e seguendo un approccio eco-friendly per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente circostante. Con uno sguardo attento alla sostenibilità delle risorse naturali, Muñoz González ha creato un’attrazione che non solo attrae turisti da tutto il Messico, ma anche visitatori internazionali.

Ma l’Hotel Tapasoli non è solo un luogo da sogno per gli amanti di Tolkien.

Questo progetto ha avuto un impatto significativo sulla comunità locale, contribuendo allo sviluppo dell’artigianato di Xilitla e aprendo nuove opportunità economiche per la zona. Grazie al successo dell’hotel, i prodotti regionali sono diventati famosi e hanno portato benefici tangibili all’economia locale.

Naturalmente, vivere l’esperienza di una notte in una di queste case hobbit ha un prezzo elevato, che ammonta a 2.600 dollari per quattro persone. Tuttavia, coloro che decidono di investire in questa esperienza unica non resteranno delusi. L’incantevole atmosfera dell’hotel e il paesaggio mozzafiato della Huasteca messicana trasporteranno i visitatori in un mondo magico, così come descritto nei libri di Tolkien.

Quindi, se amate Tolkien, le suggestive case hobbit e l’ecologia, non potete perdervi l’Hotel Tapasoli a Xilitla, in Messico. Questo posto straordinario vi offrirà l’opportunità di immergervi nella natura, vivere in un vero e proprio sogno e di entrare in contatto con la magia delle opere di Tolkien. Cosa state aspettando? Preparatevi a vivere un’esperienza da libro, che difficilmente dimenticherete!

Il Messico festeggia i Dia de Muertos

Il Messico offre un momento davvero speciale da vivere durante la stagione del Dia de Muertos, la festa che si celebra tra la fine di ottobre e i primi di novembre e che ha radici profonde nella cultura precolombiana. In ogni civiltà, è da sempre stato un modo di rendere omaggio ai defunti e nel corso dei secoli, attraverso conquiste e scambi culturali, le tradizioni si sono stratificate, mantenendo peculiarità proprie di ogni Paese.

Oggi, abbiamo Halloween, una festa con travestimenti e giochi per bambini, di origini celtiche ben note. Molti di noi hanno visto e amato la rappresentazione del Dia de Muertos nel film Disney-Pixar Coco. Le origini di questa festa risalgono a migliaia di anni fa, quando le popolazioni precolombiane, come gli Aztechi, i Toltechi e i Nahua, consideravano la morte una fase naturale del ciclo della vita. I morti erano ancora membri della comunità, tenuti in vita nella memoria e nello spirito, e durante il Dia de Muertos tornavano temporaneamente sulla Terra. La celebrazione degli indigeni messicani per i propri antenati si è fusa nel corso dei secoli con la cultura cattolica spagnola, creando un’unica festa in cui religione e spiritualità affrontano in modo naturale e giocoso il tema dell’aldilà e il mistero della morte, con un tocco di allegria che diventa una celebrazione della vita stessa.

Nel 2008, l’UNESCO ha riconosciuto l’importanza del Dia de Muertos inserendolo nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Oggi la festa è celebrata da Messicani di ogni religione ed etnia, ma al suo cuore rimane una riaffermazione della vita indigena.

I preparativi per il Dia de Muertos iniziano con molta anticipo.

Le famiglie costruiscono degli altari domestici, chiamati ofrendas, dove espongono le foto dei defunti, insieme a fiori, candele, incenso, acqua, sale e altri oggetti che rappresentano i quattro elementi. Sull’altare vengono anche collocati i cibi e le bevande preferite dai morti, come il pan de muerto (pane dolce decorato con ossa di pasta), i tamales (involtini di mais ripieni di carne o formaggio), il mole (salsa piccante a base di cioccolato), il tequila o il pulque (bevanda alcolica fermentata). Inoltre, si aggiungono dei teschi di zucchero o di cioccolato, decorati con colori vivaci e scritte con il nome del defunto o con frasi ironiche.

Un altro elemento tipico del Dia de Muertos sono le calaveras, delle rappresentazioni umoristiche e satiriche della morte sotto forma di poesie, disegni o costumi. Le calaveras sono spesso dedicate a personaggi famosi o politici, ma anche a persone comuni. La più famosa calavera è la Catrina, una figura scheletrica vestita con abiti eleganti e un cappello a falda larga, che simboleggia la vanità umana e l’uguaglianza davanti alla morte.

Tra le calaveras dipinte e fatte di dolci di zucchero, gli altari coloratissimi e gli scheletri vestiti con abiti variopinti, si può percepire una semplice continuità tra vita e morte che rasserena l’animo. Lo spirito di questa celebrazione incarna l’essenza stessa del Messico, un luogo dove gli elementi del realismo magico sudamericano si incontrano con un modo di vivere contemporaneo che guarda con grande rispetto alle tradizioni del passato. Durante il Dia de Muertos, le famiglie visitano i cimiteri dove sono sepolti i loro cari e li adornano con fiori, soprattutto quelli di cempasúchil (calendula messicana), che hanno un colore arancione intenso e un profumo intenso. Si crede che questi fiori aiutino a guidare le anime dei morti verso i loro altari. Nei cimiteri si svolgono anche delle veglie notturne, dove si pregano rosari, si cantano canzoni e si raccontano storie sui defunti. L’atmosfera è allegra e festosa, non triste o lugubre.

Essere presenti durante le celebrazioni del Dia de Muertos è senza dubbio un modo per immergersi nell’autenticità di questo luogo meraviglioso. Grandi feste si svolgono a Città del Messico, nella zona meridionale del Paese e nella penisola dello Yucatan, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente che ti permette di apprezzare appieno la cultura e la spiritualità messicana.

PortAventura in cerca di acquirenti, Universal tra i possibili candidati

PortAventura, il più grande e famoso parco a tema della Spagna, potrebbe cambiare presto proprietario. Le società di private equity Investindustrial e Kohlberg Kravis Roberts & Co. (KKR), che controllano il 99,9% del capitale di PortAventura World, hanno messo in vendita le loro partecipazioni, valutando il resort a circa 1 miliardo di euro. ¹

Secondo il quotidiano economico CincoDías, le due società hanno incaricato JP Morgan Chase di trovare potenziali acquirenti, tra cui fondi di investimento, operatori turistici e gruppi del settore dell’intrattenimento. ¹

Tra questi ultimi, spicca il nome di Universal Parks & Resorts, la divisione di NBCUniversal specializzata nella gestione di parchi a tema in tutto il mondo. Universal, che ora si chiama Universal Destinations & Experiences, ha già avuto una relazione con PortAventura in passato, quando ne era proprietaria e gestore tra il 1998 e il 2004. ²

All’inizio di quest’anno, alcune fonti avevano rivelato che Universal era interessata a ricomprare PortAventura, per rafforzare la sua presenza in Europa e competere con il rivale Disney, che possiede Disneyland Paris. ³ Ora che PortAventura è ufficialmente in vendita, Universal potrebbe cogliere l’occasione per tornare a gestire il resort spagnolo.

La storia di PortAventura

PortAventura ha una lunga e complessa storia, che coinvolge diversi attori e cambiamenti di nome. Il progetto originale del parco a tema fu ideato da Anheuser-Busch, la multinazionale americana produttrice di birra, e Grand Tibidabo, S.A., la società proprietaria del parco divertimenti Tibidabo a Barcellona.

Tuttavia, Grand Tibidabo si ritirò dal progetto durante la costruzione del parco, a causa di problemi finanziari. Altri investitori entrarono a far parte della società, tra cui il gruppo Tussauds, noto per le sue celebri case delle cere. Il parco aprì nel 1995 con il nome di Port Aventura (con lo spazio tra le due parole), ed era diviso in cinque aree tematiche ispirate a diverse regioni del mondo: Mediterrània, Polynesia, Cina, Messico e Far West.

Nel 1998, il gruppo Tussauds vendette la maggior parte delle sue azioni a Universal Studios, la famosa casa cinematografica americana. Il parco fu quindi ribattezzato Universal’s Port Aventura (con l’apostrofo), ed era considerato il primo parco europeo dell’azienda. Universal aggiunse una sesta area tematica al parco, chiamata Woody Woodpecker’s KidZone (poi rinominata SésamoAventura), dedicata ai bambini e ai personaggi dei cartoni animati.

Universal trasformò anche l’area circostante al parco in un resort turistico, chiamato Universal Mediterranea (senza apostrofo). Il resort comprendeva due hotel (Hotel PortAventura e Hotel El Paso) e un parco acquatico (Costa Caribe). Nel 2002, fu inaugurata una nuova attrazione all’interno del parco: Templo del Fuego (Tempio del Fuoco), uno spettacolo con effetti speciali ambientato in un tempio azteco.

Nel 2004, NBCUniversal (la società madre di Universal Studios) vendette tutte le sue partecipazioni in PortAventura a La Caixa, la principale banca spagnola. Il resort fu quindi rinominato PortAventura (senza spazio né apostrofo), e il parco acquatico fu ampliato con nuove attrazioni. Nel 2007, fu aperta una nuova area tematica nel parco: SesamoAventura, dedicata ai personaggi di Sesame Street (conosciuti in Italia come Sesamo Apriti).

Nel 2010, Investindustrial, una società di private equity italiana, acquistò il 50% del resort da La Caixa, in collaborazione con la stessa banca. Successivamente, Investindustrial acquisì anche le azioni rimanenti di La Caixa, diventando l’unico proprietario di PortAventura. Nel 2013, KKR comprò il 49,9% del resort da Investindustrial, che mantenne il 50,1%. Il resort fu rinominato PortAventura World (con lo spazio), e il parco acquatico fu ribattezzato PortAventura Caribe Aquatic Park.

Nel 2017, fu aperto un secondo parco a tema all’interno del resort: Ferrari Land, dedicato al famoso marchio italiano di automobili sportive. Il parco ospita diverse attrazioni ispirate al mondo della Formula 1, tra cui Red Force, la montagna russa più alta e veloce d’Europa. Il resort conta ora sei hotel tematici, tra cui Hotel Ferrari, l’unico hotel al mondo dedicato alla casa di Maranello.

PortAventura oggi

PortAventura è attualmente il parco a tema più visitato della Spagna e il sesto più visitato d’Europa, con circa 3,5 milioni di visitatori all’anno. Il resort offre un’ampia varietà di attrazioni per tutti i gusti e le età, tra cui montagne russe, spettacoli dal vivo, ristoranti, negozi e aree verdi.

Il parco a tema principale ha sei aree tematiche: Mediterrània, Polynesia, Cina, Messico, Far West e SesamoAventura. Ogni area ha le sue attrazioni caratteristiche, come Shambhala (la montagna russa con la caduta più alta d’Europa) in Cina, Hurakan Condor (la torre di caduta libera più alta d’Europa) in Messico, Stampida (la montagna russa in legno più lunga d’Europa) nel Far West e Street Mission (la prima dark ride interattiva dedicata a Sesame Street) in SesamoAventura.

Il parco acquatico Caribe Aquatic Park ha un tema caraibico e offre scivoli d’acqua, piscine a onde, aree per bambini e una spiaggia artificiale. Tra le attrazioni più popolari ci sono King Khajuna (lo scivolo a capsula più alto d’Europa) e Rapid Race (una corsa a bordo di tappeti scivolosi).

Il secondo parco a tema Ferrari Land ha un tema italiano e offre attrazioni legate al mondo delle corse e della velocità. Tra le attrazioni più spettacolari ci sono Red Force (la montagna russa più alta e veloce d’Europa), Flying Dreams (un simulatore di volo che ripercorre i luoghi più belli del mondo) e Thrill Towers (due torri di caduta libera con effetti sonori e visivi).

Gli hotel del resort hanno diversi temi e categorie, per adattarsi alle esigenze e al budget dei visitatori. Gli hotel sono: Hotel PortAventura (a quattro stelle, con tema mediterraneo), Hotel El Paso (a quattro stelle, con tema messicano), Hotel Caribe (a quattro stelle, con tema caraibico), Hotel Gold River (a quattro stelle superior, con tema western), Hotel Colorado Creek (a quattro stelle superior, con tema naturale) e Hotel Ferrari (a cinque stelle, con tema Ferrari). Gli ospiti degli hotel hanno accesso illimitato ai parchi a tema e al parco acquatico. Il resort dispone anche di un centro congressi con una capacità di 4.000 persone, un campo da golf con tre percorsi da 18 buche e un campeggio con bungalow e piazzole per tende e camper.

Alieni: la grande attesa

L’umanità ha sempre sognato l’incontro con gli alieni. In questa estate 2023, le notizie di avvistamenti e rivelazioni sembrano confermare che l’attesa è finalmente finita.

Corpi alieni, astronavi e dichiarazioni governative

In Messico, sono state presentate al Congresso due mummie aliene di mille anni fa. Negli Stati Uniti, veterani dell’esercito hanno testimoniato di aver avvistato oggetti volanti non identificati. E la NASA ha annunciato di avere in corso una ricerca su questo fenomeno.

Il 12 settembre 2023, due mummie aliene sono state presentate al Congresso messicano. Secondo il giornalista e ufologo Jaime Maussan, le mummie risalgono a mille anni fa e sono state trovate in Perù.

I corpi sono quelli di due esseri di piccola statura, con occhi ovali e a fessura, boccuccia e tre dita per mano. Sono stati trovati in miniere di diatomee e successivamente fossilizzati.

Le reazioni

La notizia del ritrovamento ha fatto il giro del mondo, suscitando un grande interesse e curiosità. Alcuni esperti hanno espresso scetticismo, mentre altri hanno affermato che le mummie potrebbero essere autentiche.

Il ritrovamento di mummie aliene in Messico è un evento che ha scosso gli ambienti ufologici e non solo. L’autenticità delle mummie è ancora da stabilire, ma la notizia ha alimentato le speranze di molti di un contatto con una civiltà aliena.

Il desiderio di credere

Nonostante le smentite ufficiali, la speranza di un incontro con gli alieni è ancora viva. È un desiderio che affonda le sue radici nella nostra natura, e che è alimentato dalla vastità dell’universo.

Conclusione

L’incontro con gli alieni è una possibilità reale. Ma, al momento, non ci sono prove definitive. Nel recente Oppenheimer si parla del celebre paradosso di Enrico Fermi: «Se l’universo è pieno di alieni, dove sono tutti quanti?»…la ricerca continua, e solo il tempo ci dirà se la grande attesa è finalmente finita.

I presunti cadaveri alieni di Jaime Maussan

No, la foto di copertina non si riferisce alla mummificazione di E.T., il meraviglioso extraterreste creato da Carlo Rambaldi per il film di Steven Spielberg, si tratta invece di un’istantena di un momento che si potrebbe definire “topico” durante un’audizione pubblica presso il  Congresso messicano, dove alcuni esperti hanno testimoniato la loro esperienza sulla presenza di agli Uap, i “Fenomeni anomali non identificati” (altresì noti Ufo) e di esseri extraterrestri. Il deputato Sergio Gutiérrez Luna, promotore dell’iniziativa, ha fatto prestare giuramento ai relatori, tra cui un ex pilota della Marina statunitense, un astrofisico di Harvard e un giornalista investigativo. Quest’ultimo, Jaime Maussan, ha sorpreso tutti mostrando due piccoli sarcofagi contenenti quelli che ha definito come i resti di due “esseri non umani”.

Jaime Maussan presenta “seres no humanos" ante Congreso de México

Secondo Maussan, i corpi, che non farebbero parte in nessun modo della linea evolutiva terrestre avendo un DNA sconosciuto “al 30%”. Questi corpi extraterrestri avrebbero una datazione che supera i 1.000 anni e, se non bastasse, sarebbero dotati di impianti fantascientifici fatti di metalli rari, come l’osmio. Inoltre, almeno uno dei due corpi, sempre secondo quanto raccontato dall’ufologo, conterebbe delle uova che essendo, probabilmente in “stato interessante”. Maussan ha sostenuto che dovremmo avere il coraggio di accettare l’idea che siamo visitati da centinaia di annida intelligenze non umane provenienti da altre parti dell’universo. Ha anche suggerito che l’umanità potrebbe essere in grado di viaggiare verso altri universi in un futuro non troppo lontano.

Questi “reperti” dovrebbero appartenere alle “famigerate” mummie di Nazca, una presunta scoperta archeologica nel Perù, che sono già state smentite dalla comunità scientifica internazionale. Si tratta di reperti manipolati per somigliare a esseri alieni, secondo gli esperti. La città di Nazca, famosa per le sue enigmatiche “linee” tracciate nel deserto, è stata al centro di una controversia mediatica negli ultimi anni, dopo che alcuni ricercatori hanno presentato al mondo delle mummie dall’aspetto insolito, definendole “la grande scoperta archeologica del ventunesimo secolo”. Tuttavia, le analisi scientifiche hanno dimostrato che si tratta di una frode, frutto di una “campagna di disinformazione irresponsabile e organizzata”, come ha denunciato il Comitato mondiale per gli studi sulle mummie, una delle principali istituzioni nel settore. Anche le autorità accademiche peruviane, come l’Università San Luis Gonzaga de Ica (Unica), hanno respinto la validità delle mummie, affermando che “non sono umane” e che sono state modificate con tecniche artigianali per creare un’illusione extraterrestre e hollywoodiana.

Le mummie mostrate da Maussan, già noto in passato per altre dichiarazioni “sconvolgenti”, hanno scatenato un dibattito acceso tra i partecipanti al congresso tra i quali alcuni politici e militari statunitensi, tra cui Ryan Graves, ex pilota della Marina e direttore esecutivo di Americans for Safe Aerospace, noto per le sue recenti dichiarazioni al Congresso statunitense a proposito di UFO. Molti dei presenti hanno espresso incredulità e scetticismo riguardo alla veridicità dei corpi, mentre altri si sono lasciati affascinare dalle possibili implicazioni di un incontro con forme di vita extraterrestri. Molti critici hanno sollevato dubbi riguardo alle prove presentate da Maussan e hanno evidenziato la mancanza di rigore scientifico nella sua presentazione. Alcuni hanno parlato di una possibile truffa o di una mancanza di informazioni chiave per affrontare il caso in modo appropriato. L’Istituto di Astronomia dell’Unam ha diffuso una dichiarazione in cui sottolinea che, nonostante i vari studi e il monitoraggio dello spazio, “ad oggi non esiste alcun rapporto osservazionale o sperimentale che fornisca prove dell’esistenza di vita al di fuori della Terra“.

Lo surreale presentazione di Maussan al Convegno ufologico messicano ha sicuramente alimentato l’interesse e la passione per lo studio degli UFO, ma resta da vedere se le affermazioni sulle presunte scoperte aliene saranno accettate o respinte dalla comunità scientifica. Sono necessarie ulteriori analisi e ricerche per valutare la validità delle prove presentate da Maussan e per determinare se questi corpi sono effettivamente di origine extraterrestre.

Nel frattempo, il dibattito sull’esistenza di vita extraterrestre rimane aperto e gli appassionati di ufologia continueranno a cercare prove per sostenere le loro teorie.

Truth or Dare: Scegliete tra “Obbligo o Verità”

In molti film Horror, per evocare sia volontariamente che involontariamente dei demoni oppure delle anime malvagie o spiriti maligni, sono stati utilizzati diversi riti o strumenti, dai libri in latino antico nascosti nelle biblioteche liceali, dalle tavolette Ouija, dalle bambole dall’aria spaventosa, dai cellulari alle vecchie VHS, video su Youtube o semplici macchine fotografiche polaroid fino ad arrivare ai i vecchi filmati Super8, però mai avrei pensato che si potesse evocare una sorta di demone, giocando a un vecchio gioco per bambini, che ormai viene utilizzato solo per far passare le serate noiose oppure per mettere a dura prova l’amicizia, è questo il caso del film che in questi giorni è uscito nelle sale cinematografiche, Truth or Dare “Obbligo o Verità” diretto da Jeff Wadlow e prodotto dalla Blumhouse Productions e distribuito per l’Italia dalla Universal Pictures.

Obbligo o Verità (Truth or Dare) - Trailer Italiano Ufficiale del terrificante horror

 

Un gruppo di amici che frequenta l’università e che dividono lo stesso convitto, decidono di andare in Messico per passare un paio di settimane all’insegna del divertimento più sfrenato tra alcool, sesso e libertà da ogni vincolo. Nel loro peregrinare in cerca di divertimento Olivia, Markie, Lukas, Penelope Tyson e Brad, giungono alla cittadina di Rosarito, qui dopo vari bagordi Olivia conosce Carter e dopo aver fatto amicizia, propone a lei e ai suoi amici di continuare la serata in un altro posto che a suo parere è molto più divertente, dopo alcuni attimi di tentennamenti, il gruppo accetta di seguire Carter. Giungono così tra le rovine di quella che scoprono essere di una chiesa abbandonata da decenni, qui dopo aver bevuto riso e scherzato, Carter propone di fare il gioco di Obbligo o Verità, in un primo momento Olivia e i suoi amici rifiutano in quanto lo considerano un gioco infantile, ma poi iniziano a giocare. A un certo punto iniziano ad accadere cose strane, Olivia ha delle strane visioni e sensazioni, infatti Carter confessa a Olivia di averli tutti ingannati e di averli spinti a giocare per aver salva la vita e che da adesso in poi i gioco li obbligherà a giocare e dovranno anche sottostare alle regole senza sottrarsi da esse o rifiutarsi di giocare pena la morte più atroce. Sul momento nessuno gli crede, ma quando ritornano alla vita di tutti i giorni, però Olivia comincia a essere perseguitata insieme ai suoi amici da scritte o messaggi che recitano “Obbligo o Verità”, da quel momento per Olivia e i suoi amici ci sarà un crescendo di prove da superare e terribili verità da svelare, la cui posta in palio è la loro stessa vita.

Un film che poteva essere fatto meglio, per certi versi scontato, infatti si capisce quasi da subito che è il classico Horror dove a mo’ di domino iniziano a morire uno dopo l’altro, dopo alcuni minuti dall’inizio del film viene da chiederci, “ma quand’è che muoiono tutti così finisce il film?”, in effetti non è voler essere cattivi, ma vi sono alcune parti che sono veramente pesanti e noiose, e in alcuni casi la soluzione appare evidente che viene quasi da chiedersi, “ma i protagonisti di questi film sono tutti cerebrolesi?” Utilizzare come mezzo di evocazione il gioco Obbligo o Verità era una idea carina, peccato sia stata strutturata male, “quando vedremo un Horror dove utilizzeranno il gioco della Bottiglia?”però questo è solo il mio di parere, magari potrebbe essere il film che fa per voi e almeno per curiosità potreste vederlo e dargli una possibilità, a parer mio c’è veramente di meglio.

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