I presunti cadaveri alieni di Jaime Maussan

No, la foto di copertina non si riferisce alla mummificazione di E.T., il meraviglioso extraterreste creato da Carlo Rambaldi per il film di Steven Spielberg, si tratta invece di un’istantena di un momento che si potrebbe definire “topico” durante un’audizione pubblica presso il  Congresso messicano, dove alcuni esperti hanno testimoniato la loro esperienza sulla presenza di agli Uap, i “Fenomeni anomali non identificati” (altresì noti Ufo) e di esseri extraterrestri. Il deputato Sergio Gutiérrez Luna, promotore dell’iniziativa, ha fatto prestare giuramento ai relatori, tra cui un ex pilota della Marina statunitense, un astrofisico di Harvard e un giornalista investigativo. Quest’ultimo, Jaime Maussan, ha sorpreso tutti mostrando due piccoli sarcofagi contenenti quelli che ha definito come i resti di due “esseri non umani”.

Jaime Maussan presenta “seres no humanos" ante Congreso de México

Secondo Maussan, i corpi, che non farebbero parte in nessun modo della linea evolutiva terrestre avendo un DNA sconosciuto “al 30%”. Questi corpi extraterrestri avrebbero una datazione che supera i 1.000 anni e, se non bastasse, sarebbero dotati di impianti fantascientifici fatti di metalli rari, come l’osmio. Inoltre, almeno uno dei due corpi, sempre secondo quanto raccontato dall’ufologo, conterebbe delle uova che essendo, probabilmente in “stato interessante”. Maussan ha sostenuto che dovremmo avere il coraggio di accettare l’idea che siamo visitati da centinaia di annida intelligenze non umane provenienti da altre parti dell’universo. Ha anche suggerito che l’umanità potrebbe essere in grado di viaggiare verso altri universi in un futuro non troppo lontano.

Questi “reperti” dovrebbero appartenere alle “famigerate” mummie di Nazca, una presunta scoperta archeologica nel Perù, che sono già state smentite dalla comunità scientifica internazionale. Si tratta di reperti manipolati per somigliare a esseri alieni, secondo gli esperti. La città di Nazca, famosa per le sue enigmatiche “linee” tracciate nel deserto, è stata al centro di una controversia mediatica negli ultimi anni, dopo che alcuni ricercatori hanno presentato al mondo delle mummie dall’aspetto insolito, definendole “la grande scoperta archeologica del ventunesimo secolo”. Tuttavia, le analisi scientifiche hanno dimostrato che si tratta di una frode, frutto di una “campagna di disinformazione irresponsabile e organizzata”, come ha denunciato il Comitato mondiale per gli studi sulle mummie, una delle principali istituzioni nel settore. Anche le autorità accademiche peruviane, come l’Università San Luis Gonzaga de Ica (Unica), hanno respinto la validità delle mummie, affermando che “non sono umane” e che sono state modificate con tecniche artigianali per creare un’illusione extraterrestre e hollywoodiana.

Le mummie mostrate da Maussan, già noto in passato per altre dichiarazioni “sconvolgenti”, hanno scatenato un dibattito acceso tra i partecipanti al congresso tra i quali alcuni politici e militari statunitensi, tra cui Ryan Graves, ex pilota della Marina e direttore esecutivo di Americans for Safe Aerospace, noto per le sue recenti dichiarazioni al Congresso statunitense a proposito di UFO. Molti dei presenti hanno espresso incredulità e scetticismo riguardo alla veridicità dei corpi, mentre altri si sono lasciati affascinare dalle possibili implicazioni di un incontro con forme di vita extraterrestri. Molti critici hanno sollevato dubbi riguardo alle prove presentate da Maussan e hanno evidenziato la mancanza di rigore scientifico nella sua presentazione. Alcuni hanno parlato di una possibile truffa o di una mancanza di informazioni chiave per affrontare il caso in modo appropriato. L’Istituto di Astronomia dell’Unam ha diffuso una dichiarazione in cui sottolinea che, nonostante i vari studi e il monitoraggio dello spazio, “ad oggi non esiste alcun rapporto osservazionale o sperimentale che fornisca prove dell’esistenza di vita al di fuori della Terra“.

Lo surreale presentazione di Maussan al Convegno ufologico messicano ha sicuramente alimentato l’interesse e la passione per lo studio degli UFO, ma resta da vedere se le affermazioni sulle presunte scoperte aliene saranno accettate o respinte dalla comunità scientifica. Sono necessarie ulteriori analisi e ricerche per valutare la validità delle prove presentate da Maussan e per determinare se questi corpi sono effettivamente di origine extraterrestre.

Nel frattempo, il dibattito sull’esistenza di vita extraterrestre rimane aperto e gli appassionati di ufologia continueranno a cercare prove per sostenere le loro teorie.

Il mistero della Mummia aliena ritrovata a Nazca?

Gli esseri umani sono nati da un ibridazione con una specie aliena? Questa è la domanda che da anni si pongono tutti gli appassionati di fanta-archeologia e che, oggi, forse ha trovato conferma. Parrebbe infatti che in Perù, in una tomba della regione di Nazca, siano state trovate alcune mummie di origine extraterrestre, possibili anelli mancanti tra una specie stellare e la nostra. Siamo abituati a teschi “alieni” in Sud America, come quelli di Paracas: umani eppure allungati fino ad assomigliare ad una lampadina, sono stati sempre stati fulcro di discussioni tra “ufologi” e scienziati che hanno da sempre ritenuto questi ritrovamenti come frutto di una pratica sociale “deformativa”, simile, per certi versi alla pratica delle “donne giraffa” che fanno parte dell’etnia Padaun in Thailandia.

In queste ore, invece, il giornalista Jaime Maussan, noto per i suoi “scoop” sugli alieni, ha diffuso il ritrovamento di alcune mummie, risalente tra il 245 e il 410 d.C, di strane creature di cui il “cranio deforme”  (come dichiara il dottor Konstantin Korotkov, presentando al web – e non in  una rivista scientifica) non sia stato modificato da qualche pratica ma caratteristica biologica di questi individuo. L’archeologo Thierry Jamin e i medici dell’Ospedale di Cusco, dove sono state effettuate alcune analisi radiologiche e poi analisi biologiche sui tessuti della mummia affermano la natura non terrestre dell’organismo mummificato. In una di queste mummie, che è stata chiamata affettuosamente Josephine, si è inoltre rilevato, tramite presunte radiografie, un “impianto” metallico sul torace e tre oggetti radiopachi nello scavo pelvico. Secondo i medici e biologi che hanno effettuato gli esami, i tre oggetti visibili nella pancia sono uova e che fanno pensare ad una origine rettile del corpo umanoide.

Risponde invece l’antropologa Alicia McDermot, dichiarando al portale Ancient Origins: “Gli scienziati dalla mente aperta possono trovarsi in una situazione in cui devono verificare se ci troviamo di fronte ad una scoperta reale, probabile o falsa. In queste situazioni è fondamentale rimanere curiosi ma scettici. Dovremmo mantenere una mente aperta e non essere preoccupati di saltare alle conclusioni di nuove scoperte, anche se in un primo momento sembrano incredibili”.

Noi tendiamo invece ad appoggiare una teoria molto più “terrestre”, quella del ricercatore Nigel Watson che valuta questa strana mummia come una semplice statua di gesso, un falso come tutti gli altri diffusi dal giornalista Jaime Maussan per attirare lettori ai suoi articoli. Scopriremo altri dettagli in una prima conferenza stampa il 2 Luglio 2017

Exit mobile version