Arriva in Italia “Bastions”, la nuova serie animata K-POP

Cosa succede quando dei giovani supereroi si scontrano tra di loro per conquistarsi la popolarità del pubblico?

Questo è il fulcro di Bastion, una serie animata curata dai BTS,  il più famoso gruppo K-POP, che nel 2020, con il disco Map of  the soul:7 è diventata la band più venduta nella storia della musica coreana.

Bastions è una miniserie anime della durata di 5 puntate, ma è anche un grande esperimento che vuole unire la musica K-POP alla fertile produzione animata del paese. Da qualche anno a questa parte abbiamo visto come l’animazione ed il cinema coreano sono stati in  grado di regalarci dei prodotti di alto livello e certamente Bastion è uno di questi.

La storia è molto semplice: un gruppo di giovani supereroi salvano la terra dal “solito” nemico che la vuole distruggere. Ma poi scoprono di essere diventati, di fatto degli ” idols”: il pubblico li adora. Iniziano quindi a scontrarsi tra di loro pur di ottenere la massima popolarità possibile.Cosa succederà?

BASTIONS | OFFICIAL TRAILER

Dove vederlo?

Bastions è importato in Italia da  Crunchyroll ed è disponibile in Stream sulla piattaforma a partire dal 13 Marzo 2023. Per chi non conoscesse la piattaforma, vi invitiamo a provarla. Crunchyroll offre infatti una delle più grandi collezioni di anime in licenza. Inoltre ma soprattutto è possibile avere accesso alle serie Giapponesi e Coreane in contemporanea alla loro uscita nei paesi d’origine.

Le Idol Giapponesi: Musica, Anime e Manga

Le idol giapponesi sono delle star adolescenti che si occupano di varie attività artistiche, come il canto, il ballo, la recitazione, il doppiaggio: vere star dell’entertainment nipponico. Il loro successo si basa principalmente sul loro aspetto esteriore, che deve essere alla moda e carino, e sulla loro immagine pubblica, che deve essere perfetta e pura. Le idol sono considerate dei modelli da seguire per i giovani giapponesi, che si identificano con le loro aspirazioni e i loro sogni. Tuttavia, il mondo delle idol nasconde anche dei lati oscuri, come lo sfruttamento da parte delle agenzie, la pressione sociale, le restrizioni contrattuali e il fanatismo dei sostenitori.

Le idol giapponesi hanno avuto origine negli anni Sessanta del XX secolo, ma hanno raggiunto il massimo splendore negli anni Ottanta, quando sono nati numerosi gruppi e solisti di grande popolarità. Tra questi, si possono ricordare Seiko Matsuda, Akina Nakamori, Kyoko Koizumi, Onyanko Club, Hikaru Genji e molti altri. Il fenomeno delle idol si è poi evoluto negli anni Novanta, con l’emergere di nuove tendenze musicali e di nuovi stili di performance. Tra i gruppi più famosi di questo periodo, si possono citare le Morning Musume, le Speed, gli SMAP, gli Arashi e i KAT-TUN. A partire dagli anni Duemila, le idol hanno conosciuto una nuova espansione, grazie alla diffusione di internet e dei social media, che hanno permesso una maggiore interazione con i fan. Tra i gruppi più influenti di questo periodo, si possono menzionare le AKB48, le Nogizaka46, le Momoiro Clover Z, le Perfume, o le mitiche Babymetal.

Le idol giapponesi non sono solo delle star musicali “reali”, ma anche delle protagoniste di anime e manga, sia come personaggi che come doppiatrici. Infatti, molti anime e manga sono dedicati al tema delle idol, raccontando le loro storie, le loro sfide, le loro emozioni e le loro passioni. Tra i titoli più noti, si possono elencare Creamy Mami, Macross, Idol Densetsu Eriko, Idol Project, Perfect Blue, Kirarin Revolution, The Idolmaster, Love Live!, Wake Up, Girls!, Idolish7 e molti altri. Inoltre, molte idol sono anche delle seiyū, ovvero delle doppiatrici di anime e videogiochi, che spesso prestano la loro voce anche a dei personaggi che sono delle idol. Tra le seiyū-idol più famose, si possono nominare Nana Mizuki, Aya Hirano, Aoi Yūki, Kana Hanazawa, Maaya Uchida, Inori Minase, Nijika Ishimori e tante altre.

Le idol giapponesi hanno avuto un grande impatto nella pop culture mondiale, diffondendo la loro musica, il loro stile e la loro cultura in vari paesi. Grazie alla globalizzazione e alla popolarità degli anime e dei manga, le idol giapponesi hanno conquistato il cuore di molti fan stranieri, che le seguono e le sostengono con entusiasmo. Inoltre, le idol giapponesi hanno anche ispirato la nascita di altri fenomeni simili in altre nazioni, come le idol coreane, le idol cinesi, le idol thailandesi e le idol filippine. Le idol giapponesi sono quindi delle icone culturali che rappresentano il fascino, la creatività e la diversità del Giappone contemporaneo.

Chi sono gli Otaku?

Noi siamo Nerd, quindi siamo tutti, fondamentalmente “Otaku”. Dopotutto, il primo impatto con la cultura Giapponese o col mondo giapponese in generale per molti di noi è avvenuto grazie alla prima diffusione di manga e anime tra gli anni ’80 e ’90, grazie ai primi fumetti editi in Italia o alla diffusione dei cartoni animati su MTV nella famosa “Anime Night”.

Ormai, molti di coloro che seguono gli animene in lingua originale hanno familiarità con alcuni termini esclusivamente giapponesi: come ad esempio i suffissi onorifici “chan”, “kun”, “sama” o “sensei”.  Questo porta con sé anche alcune storpiature o errori nell’utilizzo della terminologia, vedasi in particolare la parola otaku che, usato tantissimo in Occidente, indica gli appassionati di anime e manga, anche se in Giappone assume una connotazione diversa.

Letteralmente “Otaku” significa “casa, dimora” e si usa anche per rivolgersi a qualcuno con cui non si è in rapporti stretti (un equivalente del nostro “Lei”). Il termine assume un significato sarcastico attorno agli anni ’80 e viene usato dal giornalista Akio Nakamori per indicare i fan inopportuni, quindi il senso di disagio correlato.

Per anni nell’immaginario giapponese si è pensato a un otaku come a un quattrocchi brufoloso e in sovrappeso che non si lava e non socializza, le cui uniche attività sono quelle di giocare ai videogiochi leggere manga e guardare anime, sognando di sposare una waifu, il personaggio femminile in 2d di cui si è innamorato.

Il corrispettivo al femminile è rappresentato da una ragazza schiva, dall’aspetto poco attraente, con una passione per gli shonen-ai e gli yaoi (storie omosessuali tra ragazzi) che passa le giornate a giocare ai dating sim (“simulatore di appuntamenti”).

Quindi in Giappone un otaku rappresenterebbe esclusivamente un disadattato con manie ossessive. Anche se il rovescio della medaglia pone questa cultura in un posto di rilievo nell’economia giapponese, come vediamo ad esempio con il quartiere di Akihabara, questo ha fatto sì che si sia avuta una lenta apertura mentale nei confronti di questa subcultura.

Akihabara e Ikebukuro non sono le uniche occasioni di incontri per gli otaku: poiché esistono anche fiere dedicate, come ad esempio il Tokyo Game Show, una delle più grandi fiere dell’Asia dove gli sviluppatori mostrano in anteprima i giochi che verranno rilasciati sul mercato. Per chi ama i manga, invece, esiste il Comiket, il Comic Market è la più grande fiera del fumetto al mondo e si tiene due volte all’anno a Tokyo. 

La cultura otaku comprende anche altre passioni, vediamo quindi gli idols, ragazzi e ragazze che, da solisti o in gruppo, si esibiscono in concerti o show televisivi e che contano innumerevoli seguaci che rappresentano la loro ragione di esistere. 

 

Idol Italiane: Vania Gatto, in arte Linx Linch

Continua il nostro viaggio tra il talento delle Idol Italiane: oggi vi presentiamo Vania Gatto, in arte Linx Linch. La talentuosa creativa nasce a Milano il 25 aprile 1993, da genitori modesti ma rispettabili; nonostante la natività lombarda però si trasferisce in tenera età in Calabria a seguito della separazione dei suoi genitori. Sarà in terra Calabra che si avvicinerà fin dall’infanzia all’arte ed alla musica grazie alla passione di suo zio Piero, con cui si passava solo pochi anni, sempre pronto a prestarle i suoi dischi migliori, ed a suo Zio Sergio, il quale è tutt’ora inventore ed organizzatore del Peperoncino Jazz Festival, uno dei più importanti festival musicali della Calabria.

Vania inizia a calcare i palchi calabresi a 16 anni come frontgirl del gruppo Rock Soul Storm, che si scioglierà poco dopo il diploma. Sarà però l’inizio della sua carriera accademica che la vedrà studiare tecnica vocale Pop e Jazz, partecipare ad un coro Gospel ed allo studio delle arti sceniche presso la facoltà di scienze delle comunicazioni e Dams dell’Unical (Università della Calabria). 

Nel 2015, quasi per gioco e spinta da alcuni amici, Linx Linch inizierà ad avvicinarsi al mondo Cosplay dapprima e, rispolverando l’antica passione adolescenziale per anime e manga, al mondo Idol, scoprendo quella che sarebbe diventata la sua carriera definitiva.  Continuerà a lavorare come Cantate e Cosplayer in Calabria fino al 2019, salvo poi trasferirsi a Milano, dove continuerà a collaborare con diversi gruppi e associazioni del territorio.

Il nome d’arte Linx Linch deriva dalla fusione di Lince – il suo animale totem e preferito – e il cognome del regista David Lynch che ammira moltissimo. Linx è sempre stata una persona curiosa e appassionata; con la maturità ha capito di essere multipotenziale, quindi di passioni ne ha davvero tantissime. Certamente la musica, il teatro, la creazione e la manifattura.. per questo il Cosplay, che fonde un po’ tutte queste passioni in una, è per lei il miglior mezzo d’espressione che ci sia. Altra grande passione è la Rievocazione storica d’epoca Vichinga ed il mondo Norreno.

Secondo Vania, essere un Idol significa avere una grande passione, tanta forza di volontà e soprattutto un sogno enorme da seguire. Se però all’estero sono dei veri e propri fenomeni culturali, in Italia ancora è qualcosa di nicchia, per pochi. Ma non è necessariamente un male: questa è un ottima base per aspiranti Idol italiane di portare questo sogno a livelli più alti. Linx ha sempre amato stare sul palco, esibirsi, raccontare le proprie emozioni in musica! Per questo fin da quando per la prima volta vide un episodio di “Love Live” – noto anime a tema idol – ha sognato di fare la stessa cosa: esprimere il proprio sogno con altre ragazze come lei su un palco! Ovviamente all’inizio fu solo un sogno ad occhi aperti e solo da poco questa possibilità si è concretizzata.

Vania prese la decisione di diventare una Idol nell’estate del 2019 grazie proprio alla Niia! Vide quasi per caso i profili social di questo gruppo e d’impulso decise di proporsi come Idol, per realizzare finalmente questo sogno. Da quel momento non vedeva l’ora di calcare i palchi italiani per potersi esibire. Le occasioni però sono arrivate solo nel settembre del 2021 a causa della terribile pandemia di cui siamo stati tutti testimoni. Per fortuna la Niia però è riuscita a sopperire la mancanza di eventi live con progetti in streaming che le hanno comunque consentito di esprimersi.

Ogni Idol, così come ogni Cosplayer, ha per Vania un suo modo del tutto personale di vivere queste due particolari forme d’arte; per alcuni non c’è alcuna connessione tra le due cose, vivendole come due forme d’arte valide ma distanti. Per Linx invece le due realtà coesistono e si mescolano tra loro continuamente, difatti a Linx piace definirsi “Una IdolCosplayer!” Ed è proprio grazie a questo connubio tra Cosplay e mondo Idol che Linx non ha un vero e proprio “personaggio” fisso! Si diverte ad impersonare tanti personaggi diversi, dalle principesse Disney ai più classici personaggi degli anime! Ma crea spesso degli Original, solitamente di impronta Fantasy, con cui ama esibirsi anche durante le sue performance da Idol, preferendo di gran lunga creare autonomamente i propri costumi piuttosto che acquistarli, cosa che però accade di tanto in tanto. Così come per il Cosplay, che si tratti di fotografie o contenuti audio video, Linx preferisce di gran lunga quando possibile rivolgersi a persone di settore competenti, sebbene in più occasioni abbia provato a cimentarsi autonomamente.

Essere se stessi, essere autentici, è, secondo Linx Linch, il regalo più difficile e prezioso che una persona possa donare a se stessa e agli altri; è un percorso che dura una vita intera ed incomincia nel momento in cui ci si dimentica del giudizio e delle aspettative altrui e si accoglie la propria vocazione. Tantissime persone le hanno detto che non avrebbe dovuto nemmeno iniziare a fare la Cosplayer o la Idol; perché non era ritenuta abbastanza di talento, abbastanza bella; ma soprattutto per via della sua fisicità curvy, che non corrisponde di certo allo stereotipo di bellezza che ci propone tutt’ora la nostra quotidianità. Ma non si è lasciata fermare da questa idea ed ha trasformato, grazie a tutte le persone che invece in lei ci credono e la sostengono, questa vocazione nel suo vero lavoro. Tutta la sua vita è orientata in questa direzione! Tranne la sua vita privata ed i suoi affetti, che ritiene di tenere separati per preservarli, preferendo discutere di musica e arte piuttosto che della sua vita privata, che si tratti di una discussione dal vivo o semplicemente sui social.

I Social per Linx significano una parte abbastanza importante della sua vita lavorativa ed hanno influito molto sulle sue scelte e sul suo modo di essere un Idol; per lei sono un mezzo importante per raccontare la propria passione e la propria musica ma anche un modo per creare un rapporto di rispetto e condivisione con chi la segue e la sostiene: attualmente ha raggiunto 19K su IG, social che predilige rispetto agli altri, e punta entro l’anno ai 20K. Ma come in tutte le cose, se da una parte i social le hanno permesso di crescere come artista, hanno anche un carico pesante, che porta con se tanti flame e critiche a volte pesanti. Tra le tante certamente quelle legate al Bodyshaming sono le più difficili da superare e quelle più dolorose; altro grande problema invece è la sessualizzazione delle artiste e delle cosplayer, che purtroppo i social hanno decisamente fomentato; tuttavia questi lati oscuri non possono e non devono oscurare la parte più gioiosa e divertente di essere una Idol, nella vita come sul web.

Linx Linch lascia alfine un prezioso consiglio a tutte coloro vogliano esprimere la propria creatività come “Idol”:

“Non lasciate mai che qualcun altro decidi cosa potete fare, cosa potete essere e cosa potete diventare! Certo, non sarà facile, ma un sogno è tanto più grande quanto più è forte la nostra volontà di realizzarlo. E per quanto sia difficile, complicato, a volte doloroso, non smettete mai di provarci”.

Per approfondire il talento di Vania Gatto vi invitiamo a visitare i suoi profili all’indirizzo:  linktr.ee/LinxLinch  

Idol Italiane: Yume Lee

Il talento artistico di Yume Lee sboccia ufficialmente nel 2016 come coverist e cantante solista. Appassionata della cultura giapponese e coreana, si è presto avvicinata alla musica asiatica dapprima grazie alle sigle di apertura e chiusura degli anime, per poi cominciare ad ascoltare gruppi e cantanti definiti «idol», partendo dalle più comuni idol giapponesi fino a raggiungere i territori coreani. Nata e cresciuta a Verona, si è poi trasferita nella provincia romana, territorio sul quale ha, anche se in rare occasioni, operato maggiormente. Tutto ciò che pubblica, dalle cover alle foto, è autoprodotto: oltre a registrare, Yume Lee si occupa dell’audio mixing e del video editing di tutte le sue cover.

La passione per la musica e il canto nasce durante il periodo delle scuole elementari: nei pomeriggi liberi, una piccola Yume Lee e la sorella maggiore si dilettavano a cantare i brani dei Nightwish a tutto volume nel salotto di casa. Da quel suo primo approccio al canto, spronato dalla figura di sua sorella, Yume Lee si rende conto di quanto sia divertente cantare e da quel momento non ha più voluto abbandonare quella sua passione crescente.

Il suo primo vero approccio con la cultura idol giapponese avvenne nel 2013, quando scoprì il franchise di Love Live! School Idol Festival. Già da qualche anno appassionata alla cultura nipponica e agli anime giapponesi, il franchise è stato solo uno dei tanti pretesti che aveva per avvicinarsi e conoscere la musica giapponese in tutto tondo. Da Love Live! è passata ad ascoltare gruppi come le Buono!, fino ad arrivare ad uno dei suoi gruppi preferiti di sempre: le Kalafina, delle quali si è perdutamente innamorata — e per le quali ha creato soltanto di recente un progetto interamente dedicato, affiancata a due colleghe NIIA (New Italian Idols Alliance), Hiyoko e Linx Linch, chiamato Heikou no Maiden.

Nel settembre del 2014 pubblica la sua prima cover jpop nel suo canale YouTube, dapprima chiamato banalmente Yumecchan. «Nocte of Desperatio» di Chata, canzone ispirata alla serie Mahō Shōjo ☆ Madoka Magica, rimane uno dei brani a cui Yume Lee è più legata, tanto da averci fatto una cover remake successivamente nel 2016, in una versione migliorata.

Nel maggio del 2015, Yume Lee fa il suo debutto come Yume in un gruppo idol amatoriale chiamato Amaya, assieme ad altre tre ragazze, sul palco del Mercatino Giapponese di Roma. Nel gruppo ci rimane poco a causa di problemi personali che l’hanno vista costretta ad abbandonare l’idea di esibirsi con le ragazze a soli pochi mesi di distanza. Sono state solamente tre, infatti, le esibizioni dal vivo a cui Yume ha preso parte con il gruppo, tra cui una al Festival dell’Oriente di giugno, al Laghetto dell’EUR di Roma, dove le ragazze hanno fatto la conoscenza di un signore giapponese che, di passaggio, le ha ascoltate e si è complimentato con loro per l’esibizione e l’ottima pronuncia della lingua giapponese.

 

Nell’agosto dello stesso anno, quindi, Yume Lee abbandona il gruppo Amaya, dopo essersi esibita un’ultima volta sul palco del Mercatino Giapponese, vincendo con le ragazze il piccolo contest canoro a cui avevano preso parte. Il 2015, comunque, non è stato solo l’anno della prima esperienza come idol dal vivo di Yume Lee. Il 2015 ha segnato anche l’inizio della sua passione per la musica kpop, genere che attualmente Yume Lee sente più affine alla sua persona e alla sua immagine di cantante. Nonostante l’addio alle Amaya, Yume Lee non ha mai smesso di fare ciò che più le piaceva fare: cantare e reinterpretare i brani che più le piacevano. Infatti, ha continuato a pubblicare cover soliste sul suo canale YouTube individuale, introducendosi sempre di più alla musica sudcoreana, fino a diventare il suo genere fisso. Partendo da gruppi famosi e molto acclamati come le Girls’ Generation, a piccole stelle nascenti come le Oh My Girl!, Yume Lee ha proposto una grandissima varietà di brani, con il tentativo di sperimentare e variare sia nei generi quanto nel modo di utilizzare la sua voce. Si è avvicinata al rap, che fino a poco prima non aveva mai osato sfiorare, così come ha voluto provare ad interpretare brani molto potenti e «catchy», fino ad arrivare a ciò che attualmente sente la rispecchi di più: le ballad. Attualmente la sua più grande ispirazione a livello musicale è Kim Taeyeon, cantante sudcoreana, leader e main vocalist delle Girls’ Generation, alla quale si sente particolarmente vicina come tecnica vocale.

Da quando ha ripreso le attività da solista, purtroppo, Yume Lee non ha avuto molte occasioni per esibirsi su un palco dal vivo. L’ultima esperienza di canto dal vivo risale nel maggio del 2017, dove ha avuto modo di portare un brano di Taeyeon, «U R», ad una piccola sagra patronale locale, nel quartiere in cui si era trasferita da pochissimo, dove ha ricevuto un sacco di consensi dagli spettatori, la maggior parte dei quali non aveva alcuna conoscenza della musica asiatica.

 

[ 170528 ] 태연 (TAEYEON) — U R | live cover by yume lee

 

Dopo quella piccola esibizione, purtroppo, Yume Lee ha soltanto avuto modo di dedicarsi al suo canale YouTube, preferendo la comodità e la sicurezza delle mura di casa ai palchi che avrebbe potuto calcare, a causa di una forte ansia sociale nata ed alimentata da atti di bullismo subiti durante le scuole superiori. Chiusasi in se stessa, ha deciso di evitare il contatto con il pubblico, trovando nel suo canale YouTube e nelle cover registrate nel comfort della propria camera, una potente valvola di sfogo. Yume Lee voleva cantare, voleva farsi sentire, ma al tempo stesso aveva molta paura del giudizio altrui. Dietro ad uno schermo avrebbe potuto sopportare anche le critiche più aspre, ma vis-à-vis era troppo da gestire, proprio a causa della sua ansia. Ha continuato a pubblicare cover, sia da solista che in collaborazioni saltuarie con alcune sue amicizie conosciute online, cambiando il suo pseudonimo da Yumecchan a Yume Lee. La nascita di questo nuovo «nome d’arte» è dovuta ad una sua esigenza di avere qualcosa che facesse riferimento al Giappone, mai veramente abbandonato, ma che introducesse altresì la sua nascente passione per la musica sudcoreana. Yume da «sogno» in giapponese, nickname affibbiatole da una conoscenza sulla piattaforma di forumcommunity, e Lee come il cognome di Lee Taemin, uno dei suoi idol coreani preferiti.

Sfortunatamente, però, tra il 2018 e il 2019 si ammala svariate volte, contraendo continue bronchiti asmatiche, che finiscono per danneggiarle irrimediabilmente i bronchi. Dal 2019, infatti, ogni attività canora di Yume Lee subisce uno stop, poiché non era più in grado di cantare. Da quell’anno in poi, ciò a cui Yume Lee si dedica è la completa cura di se stessa, nel tentativo di trovare un modo per riprendere a praticare quell’unica cosa che la faceva stare bene: il canto. Nonostante i pareri dei medici fossero molto severi e si fosse sentita dire che riprendere a cantare nelle sue condizioni sarebbe stato molto difficile e che, anche in caso di miglioramenti, non avrebbe più potuto farlo come una volta, Yume Lee non riesce a rinunciare completamente al suo sogno. Si rimbocca le maniche e, tra una terapia ed un’altra, riesce a riprendersi in maniera discreta.

Nel giugno del 2020, Yume Lee torna in scena pubblicando una nuova cover, che segna il suo piccolo ritorno sulla piattaforma.

태연 (Taeyeon) – 비밀 (Secret) | cover by yume lee

Nell’agosto del 2020 prende coraggio e contatta la NIIA (New Italian Idols Alliance), su Instagram. Dopo aver seguito da lontano le vicende delle idol italiane, decide di rimettersi in gioco come solista, proponendosi al progetto, il quale la accoglie a braccia aperte. Dal suo ingresso nella NIIA, i maggiori eventi a cui prende parte sono i festival interni che vengono organizzati dalla community, primo fra tutti l’ONF, il primo online festival targato NIIA e trasmesso sul loro canale Twitch, a tema natalizio. In quell’occasione si cimenta in una cover sia canora che ballata, sua prima vera performance da idol solista, che sembra riscuotere molto successo. Continuano così le attività nel progetto NIIA , fino all’arrivo del NIIAnimation Memories, festival online organizzato dalla NIIA nel Giugno 2021, in collaborazione con Spazio Sigle che indice un mini-award che avrebbe premiato due performance: una per le idol NIIA e una per gli artisti stranieri che ne avrebbero preso parte.

Yume Lee propone la sua interpretazione del brano «Pesca la tua carta, Sakura», prima sigla italiana dell’anime Card Captor Sakura. Grazie a questa sua cover, Yume Lee risulta essere una delle vincitrici dello Spazio Sigle Award e, un mese dopo, viene pubblicata sul canale di Spazio Sigle la sua prima intervista, affiancata dalla sua performance vocale del brano.

https://youtu.be/-ep1z7YTafw

 

Attualmente Yume Lee è ancora alla ricerca di una vera e propria identità. Le piace molto sperimentare ed interpretare brani diversi e, pur essendo molto convinta del percorso fatto fino ad ora, ha ancora qualche incertezza su quello che vuole fare, sul tipo di performer che le piacerebbe essere, così come il messaggio che vorrebbe trasmettere con la sua voce. Così come le idee sulla sua immagine di idol e performer non sono ben definite, anche la differenza tra Anna e Yume Lee non è lampante: pur tentando di separare la vita privata da quella di artista, Yume Lee percepisce la sua figura di idol come una delle sue sfaccettature, una di quelle che la rendono la persona che è. Ha anche partecipato alle audizioni per il ruolo di doppiatrice di un progetto di idol 2D targato Zeta Flare, un pianista e produttore musicale americano. Yume Lee è riuscita a passare le audizioni, diventando ufficialmente la voce per il personaggio di Nozomi Akehoshi, assieme alla collega Masayume Berry nei panni di Hikari Nijino. Nonostante le difficoltà a livello fisico che sono recentemente riemerse, Yume Lee non demorde: è intenzionata a tornare in scena più forte di prima e a portare contenuti sempre nuovi ed incisivi. Le piacerebbe moltissimo lavorare al suo primo singolo originale, ma per il momento si sta concentrando sulla propria salute.

 

Per approfondire il talento di Yume Lee vi invitiamo a visitare i suoi profili ufficiali:  Youtube, Instagram, Twitter e Soundcloud

 

Idol Italiane: Valentina Dorigatti in arte Masayume Berry

Inizia il viaggio di Satyrnet attraverso delle Idol Italiane. Oggi vi presentiamo il talento di Masayume Berry (spesso chiamata semplicemente Berry), nome d’arte di Valentina Dorigatti, una talentuosa idol, vtuber e cosplayer italiana della provincia di Milano. Da sempre appassionata del fantastico e della cultura giapponese, inizia a fare cosplay nel 2008 e debutta come idol nel 2015. È attualmente parte di un duo chiamato Blooming! e dal 2019 inizia la sua carriera solista. Nel 2019 ha fondato la community NIIA (New Italian Idols Alliance), che unisce idol e aspiranti idol da tutta Italia per creare una rete di collaborazione e promozione. Nel 2020 pubblica il suo primo brano originale, “Not the Best!”.

Valentina inizia ad utilizzare il nome “Masayume” (sogno che diventa realtà) sulle piattaforme forumfree e forumcommunity, ma essendo un nickname comune ci sono diversi utenti con lo stesso nome. Così decide di aggiungere qualcosa in più, che possa rappresentarla, e la scelta ricade su “Berry” perché, come dice lei, “Le bacche sono carine!”.

 

Fin da piccola, Valentina ha sempre avuto una passione per la musica e per lo spettacolo, in particolare per la recitazione e il canto, anche se, a detta di sua madre, da piccola era stonata. Questo però non l’ha mai fermata da avere sempre ruoli di rilievo negli spettacoli che venivano organizzati a scuola. Inizia ad appassionarsi alla musica giapponese dalle scuole medie e scopre il mondo idol qualche anno dopo grazie al franchise “The Idolm@ster”. 

Dal 2010, dopo essersi appassionata al mondo idol, inizia a pubblicare sul web delle cover di ballo e canto ispirate alle sue idol preferite, questo la porta a conoscere altre ragazze appassionate del settore e partecipare ad alcune collaborazioni. Poco dopo, con alcune amiche conosciute su internet, entra a far parte del suo primo gruppo idol, che però non uscì mai dalla sala prove. Negli anni successivi si dedica principalmente al cosplay e inizia a realizzare da sola parte dei suoi costumi. Partecipa a dei contest cosplay cercando di esibirsi nei panni delle sue idol preferite, ma soffrendo di una forte ansia spesso non riesce a portare a termine le esibizioni e per un po’ mette da parte il sogno di fare la idol.

Nel 2015 incontra nuovamente una delle ragazze con cui aveva collaborato anni prima e quest’ultima le chiede di esibirsi di nuovo con lei e altre ragazze come idol. Berry, che non ha mai veramente abbandonato la sua passione e che spera che condividere il palco con qualcuno possa aiutarla a superare la sua ansia, accetta l’offerta e nel Settembre del 2015 debuttano come Eien Dolls alla Fumettopoli di Milano. Le Eien Dolls si sciolgono poco dopo, a causa del trasferimento di alcuni membri, così Berry e Hiyoko, altro membro del gruppo, decidono di ricominciare da capo come duo con il nome di Blooming! e riescono ad esibirsi a diversi eventi sia grandi che piccoli (come ad esempio Monster of Dolls, Comics sul Serio, Japan Night, iComix, ecc.). Nel 2019 le Blooming! incontrano Ocean Tsuki, che da loro fan diventa loro amica ed esprime loro il suo desiderio di diventare anche lei una idol. Così, nel Febbraio del 2019, Berry propone alle sue amiche l’idea di contattare gli eventi utilizzando una mail in comune: quella che poi diventò la NIIA, New Italian Idols Alliance.

Nel settembre del 2019 Masayume Berry decide che è il momento di provare anche da solista e apre il suo canale Youtube, visto che aveva chiuso quello vecchio in cui pubblicava le cover durante le scuole superiori dopo alcuni atti di bullismo. Poco dopo inizia a lavorare al suo primo brano originale, che pianifica di far debuttare dal vivo alla fiera locale del suo paese (Garben Fantasy) nel 2020, ma la pandemia da COVID 19 cambia un po’ le carte in tavola e a Marzo 2020 Masayume Berry pubblica sul suo canale youtube la prima bozza del suo singolo di debutto “Not the BEST!”.

“Not the Best!” viene rilasciata ufficialmente sugli store il 25 Luglio 2020 e, nel corso del 2021, Masayume Berry pubblica diversi brani originali, di cui si occupa sempre della scrittura dei testi, in Italiano e in Giapponese sul suo canale Youtube e sul suo profilo BandCamp, facendo un crowdfunding per finanziare la loro pubblicazione sugli store nell’anno successivo. Nel luglio del 2021 debutta anche come Vtuber, utilizzando un avatar 2D disegnato da lei con sembianze simili alle sue e in aggiunta orecchie, denti e coda da castoro (ufficialmente un “castoro mannaro”). Questo perché il suo compagno spesso la paragona affettuosamente a quell’animale. Nel 2022 ha in programma di rilasciare sugli store i brani pubblicati precedentemente in versione revisionata e nuovi brani che sono attualmente in lavorazione.

Le Eien Dolls al loro debutto a Fumettopoli, 2015

Masayume Berry non ha una netta separazione tra la sua identità come idol e la sua vita reale e spesso nelle sue live su Twitch racconta cosa le succede o si sfoga se ha problemi sul lavoro o altre questioni personali. Come idol le piace esplorare diversi generi musicali e stili, ma la sua estetica è principalmente legata alle fragole, scelta fatta dopo aver aggiunto la parola “berry” al suo nome d’arte, che inserisce sempre nei suoi costumi fatti a mano. Dopo il debutto come vtuber anche il “castoro” è diventato una parte importante della sua estetica. Il suo colore tematico è il rosso, che oltre ad essere il colore delle fragole è anche il colore del suo personaggio preferito di The Idol@ster, Haruka Amami, a cui si ispira principalmente.

Masayume Berry si ispira principalmente alle idol degli anime, ma ha anche dei modelli reali a cui fa riferimento. Uno di questi sono le Chubbiness, purtroppo non più in attività, un gruppo idol prodotto dal comico e cantante Pikotaro, che aveva come tematica principale il fatto di essere “cicciottelle” ma in salute. Ha come mascotte un castoro fragoloso chiamato Strawbeaver, che ha un ruolo importante nel suo background da vtuber e nella storia di come è diventata un “castoro mannaro”.

 

Le Blooming! a Monster of Dolls, 2019

Masayume Berry ha sempre ricevuto numerose critiche per questo suo desiderio di essere una idol, spesso considerato infantile. Il termine idol storicamente identifica un artista giovane che si sta formando per entrare nel mondo dello spettacolo e di solito il pubblico segue il percorso dell’artista e fa il tifo per lui dagli inizi fino al raggiungimento del successo. In origine il termine idol portava con sé molti vincoli derivanti dalla cultura giapponese, poiché un artista per definirsi idol doveva rispettare determinati canoni e regole (astensione da relazioni romantiche, dagli alcolici, ecc). Questa cosa non è stata mantenuta nell’ambiente idol fuori dal Giappone (e anche in Giappone negli ultimi anni ci sono diverse realtà che stanno andando contro questa cosa), quindi anche in Italia chi si definisce idol solitamente non sottostà alle regole rigide e spesso arretrate che sono legate al concetto di idol più classico. Questa cosa purtroppo genera parecchia diffidenza da parte di alcuni fan italiani (ma in generale occidentali) delle idol giapponesi, che sostengono che le idol italiane non sono vere idol e che non dovrebbero definirsi tali. 

Poco dopo il debutto delle Eien Dolls (2015) dei ragazzi si sono presentati sulla loro pagina facebook insultando le ragazze e dicendo che facevano schifo e che dovevano “ammazzarsi”. Negli anni successivi sono continuati ad arrivare saltuariamente insulti da fan delle “vere idol” indignati, anche dopo la fondazione della NIIA. Addirittura sono arrivati messaggi agli account social NIIA, che sono gestiti principalmente da Berry, dicendo che le fiere italiane non dovrebbero dare spazio e spendere soldi per le idol italiane e che dovrebbero usare quei soldi per le vere idol giapponesi.

Per approfondire il talento di Valentina Masayume Berry vi invitiamo a visitare i suoi profili ufficiali:  Carrd, Youtube, Twitch, Ko-Fi, Instagram, Twitter, Facebook, BandCamp e Spotify.

 

Discografia

  • Not the BEST! (2020)

Lyrics & Mix: Masayume BERRY

Linguistic Revision: Raphaelle Chronobell

Music: Pure Smile

  • Ajisai no Kokoro (2021)

Lyrics & Mix: Masayume BERRY

Linguistic Revision: Raphaelle Chronobell,Ocean Tsuki

Music: 問題society

  • Foodie! LEVEL UP! (2021)

Lyrics, Music & Mix: Masayume BERRY

  • BERRY SCARY NIGHT (2021)

Lyrics: Masayume BERRY

Linguistic Revision: Raphaelle Chronobell

Music: ryjones

Mix: Amuzani the Great

Back Vocals: Amuzani the Great, Puchiko

  • DOKI DOKI CHRISTMAS (2021)

Lyricss: Masayume BERRY

Linguistic Revision: Raphaelle Chronobell

Music: taylorhcomposer (Taylor Harris)

Mix & Back Vocals: Amuzani the Great

La New Italian Idols Alliance

La NIIA (New Italian Idols Alliance) nasce nel Febbraio del 2019 per rispondere ad una semplice domanda: “Come faccio a contattare gli eventi per esibirmi come idol?“. Dato che i primi membri della community erano del nord Italia, e inizialmente non si aspettavano di incontrare particolare interesse, il nome originale era proprio “Northern Italy Idols Alliance“, ma già dopo qualche mese iniziarono ad entrare nel gruppo ragazze da tutta Italia quindi il nome diventò ufficialmente “New Italian Idols Alliance”!

https://youtu.be/vH5mLc7oNFg?t=9

A quasi un anno dalla fondazione viene organizzato il primo idol festival targato NIIA, all’interno della manifestazione Festival del Fumetto (Novegro) in collaborazione con Ochacaffé. Questo è stato il primo evento dal vivo che ha visto insieme membri della community da nord a sud Italia. (…e anche l’ultimo, perché un mese dopo arrivò la pandemia da Covid19!)

【NIIA LIVE】1st Idol Festival / Festival del Fumetto (Novegro) / Feb 2020

Oltre al motivo scatenante dimediare tra le Idol e gli eventi” lo scopo della NIIA è quello di creare una community per condividere una passione comune e collaborare fra artisti: così dopo diversi mesi di pandemia, prendendo spunto da altre iniziative simili all’interno della community Idol internazionale, la NIIA inizia ad organizzare festival online. Questo tipo di festival, che vedono la trasmissione di performance pre-registrate presentate tramite la piattaforma Twitch, vedono la partecipazione sia dei membri dell’alleanza che di idol amatoriali da tutto il mondo e anche di qualche ospite speciale (ad esempio i Raggi Fotonici, The Spleen Orchestra, Melancholiaah e altri).

Nel 2021 nasce anche la NIIA Vtubers Partition, un progetto parallelo che si occupa principalmente di promuovere le attività dei Vtubers.

https://youtu.be/RTNXwITwQRk

Nel giorno del terzo anniversario dalla nascita della community (19 Febbraio 2022) viene annunciato il primo brano originale prodotto dal gruppo, dal titolo “Alliance”, che è attualmente in lavorazione.

Potete trovare tutte le informazioni sulla New Italian Idols Alliance e scoprire i diversi profili all’indirizzo: newitalianidolsalliance.carrd.co/#contact

Kyary Pamyu Pamyu, una piccola grande icona pop giapponese.

Kyary (Kiriko Takemura) nasce a Tokyo, 29 gennaio 1993 è una modella, cantante e blogger giapponese. E’ tra i pochi artisti giapponesi conosciuta oltre confine. Intervistata in tutta Europa, é apparsa in vari show ed ha posato per riviste come “Elle”. 

Nasce come fashion blogger e posa come modella della moda “Harajuku” per riviste come “Kera” e “Zipper”. Il suo nome d’arte completo è: “Caroline Charonplop Kyary Pamyu Pamyu”. Piccolina, sia di età che di statura, dalla voce fanciullesca e dall’aria infantile, ha un modo di porsi da “anti-diva”. Nata, appunto, come fashion blogger, la sua fama è cresciuta dopo aver creato delle ciglia finte usate da famosi stilisti giapponesi.  Insieme all’originale designer, Sebastian Masuda, rappresenta la cultura Kawaii (かわ いい, lett. carino, adorabile), nel mondo. Una moda che si è sviluppata specialmente nel quartiere di Tokyo, Harajuku, conosciuto come fucina di nuove tendenze.

Nel luglio-agosto 2011 pubblica la canzone “Pon Pon Pon”, impregnata della cultura kawaii.

PONPONPON - Kyary Pamyu Pamyu (HD) [ENG/JAPAN CC] Music Video

Il video attraverso YouTube, attira l’attenzione del pubblico… fino ad arrivare a 120 milioni di visualizzazioni, è davvero molto infantile ed eccentrico: inizia con un cotton-fioc che esce dal suo orecchio e si trasforma in un microfono. Kyary canta, in uno studio pieni di giocattoli color pastello vomitando “cartoni animati” a forma di bulbi oculari, tra ossa, cervelli e cavallucci a dondolo mentre le balla intorno una signora “cicciotta” senza viso.

Kyary è la regina di “Takeshita Street”, la stradina pedonale super affollata più famosa di Tokyo, nel quartiere di Harajuku, vicino la stazione omonima. Luogo della moda giovanile in cui si trovano un’infinità di negozi per personalizzare il proprio stile. Lì si possono ’incontrare le ormai famose “harajuku-girl”, dei veri e propri manga viventi. Kyary ne faceva parte…c’è un video dove viene intervistata in strada.

Anche se è per tutti, le più famose rappresentanti di questa moda sono le ragazze, le quali hanno acquisito notorietà soprattutto grazie alla canzone della cantante Gwen Stefani, “Le ragazze di Harajuku” contenuta nell’album di debutto dell’artista statunitense “Love Angel”. Pare che anche Kyary ne sia stata ne sia stata influenzata. E qui occorre aprire una parentesi. L’area urbana tra Harajuku e Omotesando, negli anni 90 è stata il centro delle mode giovanili sregolate, con stili eclettici, sovraccarichi di colori e di influenze iper accessoriate. Moda incentivata anche grazie alla chiusura domenicale alle auto… diventando così un facile ritrovo per ragazzi. Alcune riviste di street-art e di mode per adolescenti come: “Fruit”, “Cutie”, “Zipper” e “Kera” e fotografi come: Shoichi Anki ne hanno testimoniato l’originalità e la spontanea vitalità, pubblicando varie foto.

Le ragazzine erano davvero audaci a mostrare capelli colorati, e abiti “fai da te”, con accostamenti senza precedenti per le mode correnti. I colori esagerati del trucco e dei vestiti si ispiravano anche ai “fumetti” con una varietà di stili che va dal Kawaii… alle famose “Gothic lolite”. Secondo alcuni , nel corso degli anni, dopo la riapertura al traffico delle isole pedonali, il carattere originale e provocatorio si è estinto lasciando spazio solo agli aspetti commerciali.  

Sopravvive grazie anche a Kyary che ne è diventata l’ambasciatrice non ufficiale, insieme allo stilista Sebastian Masuda che le ha disegnato il set del video Pon pon pon, ed è lo stilista sia di locali “storici” come “6% Dokidoki” a Una-Harajuku…e sia di locali più recenti come il “Kawaii Monster Cafe” (aperto nel 2015) che attira molti turisti sopratutto asiatici e cinesi.Il kawaii è quindi lo stile che più di tutti rappresenta Harajuku all’estero.

Ma riprendiamo con il discorso musicale su Kyary. Nel maggio 2012, pubblica il primo album: “Pamyu Pamyu Revolution”. Nel giugno del 2013 ha pubblicato il suo secondo album: “Nandacollection”. Nell’aprile 2013, ha firmato un contratto con la statunitense “Sire Records”. Gira anche parecchi spot tra cui alcuni per la Coca Cola e le scarpe Adidas.

adidas Kyary pamyu pamyu  in HARAJUKU 01 「Street」

Nel corso degli anni pubblica diversi album accompagnati da video molto curati ed originali. In realtà, bisogna ricordare, che le musiche e le parole delle canzoni, non sono sue, ma nascono dall’estro dell’eclettico produttore, compositore musicale: “Nakata Yasutaka” (Ne parlo dopo).  Quello che appartiene a Kyary è sicuramente il suo look unico:”una fusione di carineria e stranezza, a tratti disturbante”. Questo utilizzo, al limite del kitsch, di vestiti accessoriati con oggetti tra i più disparati le ha permesso di essere spesso definita la “Lady Gaga giapponese”.

Dopo il raggiungimento dei 20 anni (la maggiore età in Giappone), lo stile di Kyary sembra essere cambiato. Le tematiche delle sue canzoni e dei suoi video appaiono sempre più mirate a parlare della crescita e del cambiamento. Nel singolo da lei inciso “Yume no Hajima Ring Ring”, saluta alcuni dei personaggi da lei interpretati nei video precedenti in un’atmosfera malinconica.

 

kyary pamyu pamyu - Yumeno Hajima Ring Ring(きゃりーぱみゅぱみゅ - ゆめのはじまりんりん) Official Music Video

Qualunque sia il vero significato, Kyary Pamyu Pamyu continua a stupire e ad influenzare fortemente alcune mode giapponesi.

In un’altra canzone dal titolo “Kira Kira Killer” traduzione: “Killer scintillante”, giustappone in perfetta armonia la dolcezza con la follia (Canzone inserita nel film d’animazione americano “Sing” del 2016)

卡莉怪妞 -- Kira Kira Killer (華納official 中字完整版MV)

Da notare anche la reciproca ammirazione con la pop star americana “Katy Perry”. La canzone “Sai & Co” di Kyary ricorda molto il motivo di “California Gurls”. Poi circolano vari video del loro incontro con saluti e abbracci.

Kyary Pamyu Pamyu meets Katy Perry[English Captions]

Riguardo all’autore delle sue canzoni: Nakata Yasutaka è uno dei produttori musicali più famosi in Giappone, fondatore del duo “Capsule”, provieniente dalla scena musicale di Tokyo, la cosiddetta “Shibuya Kei”. Si esibisce con la cantante “Toshiko Koshijima” in grandi “discoteche”, dietro consolle da DJ, suonando ritmi elettronici techno che in alcuni momenti diventano davvero ossessivi e acidi. Questo dimostra che è un musicista molto eclettico. Compone sia canzoni dai motivetti orecchiabili che rimangono in testa, sia musiche elettroniche ripetitive quasi dark. Suona tutto da solo…con varie tastiere elettroniche e computer. Riesce a passare da sonorità ossessive a canzoni con ritornelli infantili (come quelle per Kyary) impreziosite da reminiscenze di musica tradizionale Giapponese. Ha l’aria da ragazzo timido, e anche un poco inquietante, come si raffigura con ironia nel video “Crazy Party Night” dove appare come un “clown” simile a IT).

 

Kyary Pamyu Pamyu - Crazy Party Night-Pumpkins Strike Back- Official Music Video

Ha capelli tinti di biondo e spesso veste di nero su una pelle chiarissima.

Appena il suo duo Capsule ha avuto riscontri di pubblico ha cominciato a produrre dischi per altri. (Tra cui anche: “In to the blue” di Kylie Minogue): auasi sempre successi commerciali. Ho prodotto e lanciato anche il gruppo delle “Perfume”, tre ragazzine di Hiroshima uscite dalla ASH (Actor’s School Hiroshima), che hanno raggiunto il primo posto delle classifiche giapponesi con il loro album d’esordio del 2007. Fanno “sold out” in pochi giorni nei palasport più importanti del Paese. Idolatrate, spesso al centro di grandi palchi su cui ballano e cantano, in un semi-playback robotico, i loro pezzi pop-sintetici.

Perfume  「One Room Disco」Live 💕「ワンルーム・ディスコ」

Kyary è meno sexy delle “Perfume”, ma la trovo più originale. Infatti non so se neanche possa essere accostata alle “idol giapponesi” . – Adolescenti famose nel mondo dello spettacolo soprattutto in virtù dell’aspetto esteriore che viene percepito come alla moda e
“carino e aggraziato” (kawaii). Alla loro immagine è associato altresì il concetto di purezza, il quale implica, soprattutto per quanto riguarda le idol femminili, l’evitare qualsiasi coinvolgimento sessuale e comportamento amorale, che porta le stesse a essere considerate alla stregua di sorelle minori o ragazze della porta accanto. Non so quanto Kyary sia un personaggio costruito…ma se anche fosse non c’è da scandalizzarsi… anche band ben più selvagge e trasgressive sono nate a tavolino…come gli irriverenti e ribelli “Sex Pistol” (Il regista Julien Temple racconta nel suo film la storia di un progetto nato a tavolino per distruggere e autodistruggersi, un prodotto anti-sistema che fu immediatamente inglobato dal sistema stesso, assimilato, digerito e sputato).

Allora complimenti… a partire dal musicista Nakata Yasutaka, alla costumista, agli autori delle coreografie e delle scenografie e all’efficiente staff.

Per quanto riguarda me, la prima volta che ho sentito un brano di Kyary è stato mentre camminavo alla fiera del fumetto del Comicon di Napoli e mi ha colpito per l’originalità delle sonorità. (Nelle grosse fiere del fumetto, tra i Cosplay, Kyary è più conosciuta per via della vicinanza del mondo comics alla cultura pop giapponese). Ritornato a casa sono andato a vedere i suoi video e mi sono subito piaciuti per la loro dimensione surreale ed infantile piena di colori e fantasia. Li ho trovati stranamente e inaspettatamente vicini al mio immaginario.

Il look di Kyary è davvero originale con i suoi abiti adolescenziali, carnevaleschi e barocchi, con pettinature colorate e piene di fiocchi. Nei suoi video ci sono accostamenti stravaganti, come nella canzone: “Candy Candy” che inizia con un dolce motivetto da carillon in uno studio Tv… con quattro ballerine immobili con la faccia coperta da numeri. Si passa ad un cipolla, e poi stacco su una stradina dove Kyary corre (al rallenty) con una fetta biscottata in bocca, mentre passa davanti ad un cancello con dietro una panda parcheggiata. (Avrà un significato? Oppure vuol dire solo che ci sono molte auto italiane in Giappone?). Quando Kyary raggiunge lo studio televisivo comincia un “normale” balletto dove però la finzione del palco è svelata dalla visione dei fondali e del “chroma key” Poi Kyary comincia a mitragliare una cipolla parlante….ed ad innalzare un grande lecca lecca a forma di cuore.

 

きゃりーぱみゅぱみゅ - CANDY CANDY , Kyary Pamyu Pamyu - CANDY CANDY

Kyary è un’interessante e originale artista di j-pop aperta all’elettro e alla techno che è in linea con la dimensione infantile dell’immaginario della cultura pop giapponese. E’ talmente considerata un’icona pop nazionale che è stata scelta come ospite d’onore per il “Japan day” ad Expo Milano 2015. Ed è stata una dei supporter del Padiglione Giapponese a Milano.

@Expo Milano 2015 - Interview to Kyary Pamyu Pamyu after the concert

Io, all’epoca, non sapevo neanche come si articolasse esattamente una esposizione universale…ma quando lessi della sua partecipazione ad Expo Milano 2015…presi coraggio e partii per provare a realizzare dei video su di lei ed a cercare di intervistarla. Ma di questo spero di parlarne in maniera approfondita in un prossimo articolo.

Sayonara.

Roberto Di Vito

Idol stage & Ochacaffè assieme a Lucca

Idol Stage, in collaborazione con Associazione Italia Giappone Ochacaffè, torna anche quest’anno a Lucca Comics & Games,con 9 artiste, 5 giorni di perfomance live e conferenze.

Le perfomance live delle idol si terranno nell’Area Show del Japan Live adiacente la Japan Town. Ecco il calendario degli eventi:

Live Performance:

  • Mercoledì 30 Ottobre dalle 17:00 alle 19:00
  • Giovedì 31 Ottobre dalle 11:00 alle 12:30
  • Venerdì 1 Novembre dalle 11:00 alle 12:20
  • Sabato 2 Novembre dalle 15:30 alle 17:00
  • Domenica 3 Novembre dalle 10:30 alle 12:00

Al termine di ogni concerto le nostre artiste si sposteranno all’interno dell’area Meet & Greet dove i fan potranno incontrarle e scattarsi una polaroid per avere un ricordo del concerto.

Le idol di Idol Stage

Per la prima volta al Lucca Comics le idol delle next generation di Idol Stage: Ringo, Lia e le shikiGAMI, sub-unit del famoso gruppo idol Shiki Project; torneranno le COS-MiX, il gruppo nato sotto la stella di Idol Stage, che hanno conquistato il pubblico di Italia’s Got Talent 2019 arrivando alle semifinali dello show; ascolteremo Merodii R con il suo sound elettronico recentemente influenzato dopo un lungo viaggio in Cina; Rei tornerà ad esibirsi dopo la sua esperienza in Giappone; Chiizu Dreamer proporrà un repertorio tutto nuovo grazie ad una serie di canzoni adattate in giapponese; Meiko riuscirà a travolgere di emozioni i fan trasmettendo la sua passione per la musica; Hikari Pastel con la sua musica farà breccia nel cuore del pubblico.

La conferenza

Idol Stage sarà coinvolto in una conferenza, venerdì 1 novembre alle ore 18:00 nella “Sala Incontri Cappella Guinigi” all’interno della Japan Town. In questa conferenza sarà esaminato il mondo idol ed il suo sviluppo in Italia con Idol Stage. Scopriremo, tramite le varie interviste, il loro punto di vista, la determinazione e il lavoro che ha spinto a coltivare questa passione trasformandola in quello che oggi conosciamo come Idol Stage.

L’associazione giapponese Ochacaffè porta il Giappone in Italia con conferenze, mostre, concerti giapponesi, lavorando sia con la cultura pop che quella tradizionale, e patrocinando corsi di lingua in Italia e in Giappone

Sito web: https://www.idolstage.com/

 

Valley-Con 2019

Valley-Con è una nuova realtà nel panorama italiano degli appassionati di J-Pop e Cosplay ed è di fatto la prima fiera cosplay nella Val d’Elsa, quel suggestivo territorio nelle campagne toscane che seguendo il corso del fiume Elsa, si pone tra il Senese, la Val di Cecina e il Chianti. Questa nuova manifestazione toscana si terrà il 14 settembre (dalle ore 12 alle ore 24) e il 15 settembre (dalle ore 11 fino alle 21.30) presso il Palazzetto dello Sport Colle Basket in via Liguria a Colle Val d’Elsa.

L’evento, organizzato dal gruppo Valley Mates in collaborazione con Basket Colle, è basato moltissimo sul così detto K-Pop, ovvero la musica pop della Corea del Sud. Molti artisti e gruppi musicali k-pop si sono discostati dalla propria patria d’origine, e hanno sfondato nei mercati musicali di tutta l’Asia orientale e delle comunità asiatiche all’estero. La popolarità di questo genere viene considerata come conseguenza e parte della cosiddetta korean wave o hallyu wave (onda coreana), un movimento musicale che ha portato la cultura coreana sotto le luci della ribalta a partire dai tardi anni novanta.

Nel corso del Valley-Con infatti ci saranno tante iniziative per celebrare la passione per il Pop Coreano, come palestre per esibizioni casual e un vero e proprio saggio di danza della crew QT3 che eseguirà una performance sulle note di BTS, Pentagon, NctU e molti altri! Inoltre, tra notizie inerenti al kpop e gossip apriranno una porta sul mondo coreano e ciò che lo circonda: la crew realizzano cover delle più grandi Hit sudcoreane, unendo la passione per la danza e quella per la Corea in un’unica performance. Infine, per gli appassionati di questo generale musicale, si svolgerà nella giornata di sabato un Flash Mob ispirato al brano Idol del gruppo sudcoreano BTS (di seguito il video della coreografia da imparare!).

BTS 'Boy With Luv' mirrored Dance Practice

Ospiti d’onore per quanto riguarda la parte musicale del Valley Con sono le simpaticissime Idol Italiane “Hime Honey” che si esibiranno alle alle ore 22.30. Le Honey Hime sono un gruppo j-pop di stampo idol attivo dal 2015. Doki, Kanako e Puchiko sono tre ragazze con una grande passione per il mondo idol e la cultura giapponese; insieme hanno realizzato moltissimi progetti con lo scopo primario di diffondere la loro musica e questa cultura in Italia e nel mondo! Nel 2016 hanno pubblicato il loro primo album di canzoni originali “Bee Yourself” la cui canzone di punta “Honey Hype!” ha vinto il premio “Best Original Song 2017” nel programma televisivo J-MELO sulla tv NHK in Giappone. Alla fine del 2017 hanno pubblicato una nuova canzone in collaborazione con Sinclaire Style dal titolo “We wanna have it all” che è attualmente venduta sul mercato nipponico dalla famosa casa discografica Avex.I loro concerti sono un mix di ballo e canto con uno spettacolo costruito appositamente per saper stupire e appassionare anche lo spettatore più scettico. Quest’anno portano il loro nuovo tour “Queen Bee” un mix di potenza ed energia che vi saprà far immergere in un vero e proprio concerto in stile “idol”.

Honey☆Hime 「 HONEY HYPE!  」 (MV)

Nel pomeriggio del 14 settembre, sul palco del Valley-Con, si terrà una sfida a suon di ballo sulle note degli idoli del k-pop. Le iscrizioni per gruppi e singoli saranno in loco il giorno stesso, dalle 10.00 alle 15.00 e si richiede ai partecipanti di portare con se una traccia audio su pennina USB. Una giuria decreterà i vincitori: un singolo e un gruppo. Per info sul contest dance K-pop: facebook.com/events/2942447295773362/

La domenica sarà invece dedicata al fenomeno Cosplay, con il classico Contest, un talk show a tema e la presentazioni di vari artisti che si esibiranno sul palco. Ospite d’eccezione della giornata è Francesca Pace, Fiore di Luna che canterà le sigle della Disney e di Cristina D’avena. Coraggiosa come Merida, solare come Ariel, ingenua come BIancaneve, sognatrice come Cenerella, Fiore di Luna (di cui potete vedere una foto come copertina di questo articolo ad opera di Antonio Starace Ps), è una cosplayer e performer dal 2009. Soprano prima presso Coro liceale F. Eriques diretto dal maestro Fabrizio Barchi, poi presso Coro Giovanile Vox Art diretto dal maestro Andrea Rossi, Francesca atttualmente studia Canto presso Charleston Musica con la maestra Daphne Nisi.

Parte del Tuo Mondo - La Sirenetta | Fiore di Luna Live || Part of your world Italian Version ||

Insiema a Fiore di Luna, sul palco di Valley-Con si esibiranno anche i TekkaBand che eseguiranno  le più famose sigle dei cartoni animati e dei telefilm degli anni ’70 e ’80, interpretate in chiave rock, ma fedelmente all’originale. Ufo Robot, Lupin III, Lady Oscar, Jeeg Robot d’Acciaio, Carletto principe dei mostri, Happy Days, Mork & Mindy, Furia il cavallo del West, Daitarn III e tante altre. La particolarità della band sono i mash-up tra le sigle e le più famose canzoni della storia del rock. I componenti della TekkaBand sono musicisti che frequentano da più di venti anni la scena delle Rock band fiorentine.

Infine segnaliamo, tra i diversi ospiti di Valley-Con, segnaliamo Mattia Riganti, ideatore e direttore artistico di Doppiaggio in carrozza. Mattia nasce come ballerino di danza classica per poi avvicinarsi al mondo del cinema con artisti noti come Pino Strabioli, Alexis Sweet, Rossella Izzo, Federico Micali. A soli 20 anni si trova a collaborare come consulente previdenziale per le produzioni presso la Fonoroma. Uno degli studi di doppiaggio più storici e importanti. Da circa un anno e mezzo ha creato doppiaggioincarrozza: una scuola di voce e doppiaggio che si propone di formare professionisti nel campo della voce e del doppiaggio.

Il costo per l’entrata è di €5 per i cosplayer e € 8 ingresso normale. Per informazioni, questa la pagina facebook ufficiale dell’evento: facebook.com/events/386230785301239/; la mail a cui scrivere è invece valley.coninfo@gmail.com

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