Paolo Virzì torna al cinema con “Un altro Ferragosto”, dal 7 marzo al cinema

“Un altro Ferragosto”, il nuovo film di Paolo Virzì, uscirà al cinema il 7 marzo. Questa pellicola, prodotta da Lotus Production, una società appartenente al Leone Film Group con la collaborazione di Rai Cinema e distribuita da 01 Distribution, è il sequel del celebre “Ferie d’Agosto” del 1996, che ha fruttato a Virzì il premio David di Donatello come Miglior Film.

La trama del film si svolge durante una serata d’agosto del 1996 nella casa di Ventotene, dove il giornalista Sandro Molino trascorreva le vacanze. In quella sera, la sua compagna Cecilia gli confessa di essere incinta. Adesso, il figlio di Sandro, Altiero Molino, è diventato un imprenditore digitale di ventisei anni e decide di tornare a Ventotene con il suo marito fotomodello per riunire vecchi amici attorno al padre malandato e regalargli un’ultima vacanza. Tuttavia, Altiero non si aspettava di trovare l’isola in tumulto a causa del matrimonio di Sabry Mazzalupi con il suo fidanzato Cesare. Sabry, una ragazzina goffa e figlia del bottegaio romano Ruggero, è diventata una celebrità del web e il suo matrimonio è diventato un evento mondano che richiama l’attenzione dei media e di misteriosi emissari del nuovo potere politico. Così, due fazioni di villeggianti provenienti da due scene italiane apparentemente inconciliabili si ritroveranno a Ferragosto per una sfida definitiva.

Virzì, prima di dirigere il film, ha dichiarato di essere entusiasta di riunire gli attori del cast originale insieme a nuovi talenti. Il cast stellare del film include Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Christian De Sica, Laura Morante, Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni, Anna Ferraioli Ravel, e la partecipazione di Emanuela Fanelli, Rocco Papaleo, Paola Tiziana Cruciani e Agnese Claisse. Altri attori che si uniscono al cast sono Gigio Alberti, Claudia Della Seta, Lorenzo Fantastichini, Liliana Fiorelli, Raffaella Lebboroni, Milena Mancini, Maria Laura Rondanini, Ema Stokholma, Lele Vannoli e Silvio Vannucci.

Il pubblico potrà godersi “Un altro Ferragosto” a partire dal 7 marzo e assistere a questa interessante storia di incontri e scontri tra diverse realtà italiane.

Un’ora sola di Serena Corvaglia

A pochi giorni dalla scomparsa dell’indimenticabile Giuliano Montaldo sarà online dal 14 settembre in esclusiva su RaiPlay e Rai Cinema Channel il cortometraggio “Un’ora sola” di Serena Corvaglia con Filippo Scicchitano e Sofia Iacuitto e con la partecipazione straordinaria di Giuliano Montaldo e Vera Pescarolo. Si tratta dell’ultimo lavoro al quale ha partecipato il regista e artista.

Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, ricorda Giuliano Montaldo, primo presidente della società dal 1999 al 2004:

Vogliamo continuare ad onorare la memoria di Giuliano e mantenerla viva nei nostri cuori. Per questo renderemo disponibile dal 14 settembre su RaiPlay e Rai Cinema Channel il cortometraggio “Un’ora sola”, l’ultimo progetto al quale Giuliano Montaldo ha partecipato, il progetto di una giovane autrice, a testimonianza del rapporto privilegiato del grande regista con le nuove generazioni. Anche qui, in quest’ultima interpretazione, ritroviamo la sua sottile ironia, il piacere di mettersi in gioco, l’amore per la vita e per la sua compagna di sempre, Vera Pescarolo, protagonista con lui di questo corto, un “divertissement” intelligente, ricco di spunti, che vi farà divertire ed emozionare”.

Roma, anni Sessanta. Due innamorati si incontrano in segreto sotto la finestra di un palazzo e poi corrono liberi, fino a raggiungere una fiammante Fiat 500. Bianca, candida come il sentimento che li unisce. Eppure, nel modo in cui i giovani si muovono e scherzano tra loro compare qua e là qualche dettaglio stonato… Vera è avventurosa, Giuliano invece più pavido. Quando parcheggiano in un angolino nascosto di fronte al mare, è proprio lui a dire che forse non sono pronti per fare l’amore. Che succederebbe se fosse troppo intenso? Se fosse troppo bello, sarebbero poi in grado di tornare alle loro vite di sempre? I dubbi di Giuliano guastano il momento. Ma poi la coppia si lascia andare sulle note di una canzone che sembra avere particolare importanza nella loro storia: “Un’ora sola”, di Ornella Vanoni. Finalmente si baciano, e sembra di vedere due adulti che si amano, altro che ragazzini alle prime armi. Qual è il loro segreto?

 Serena Corvaglia ha dichiarato:

“Tutti noi amiamo perderci in un bel ricordo. Riportare alla memoria le esperienze più intense ci rassicura. Ci dà conferma che abbiamo vissuto. Ma cosa accade quando il passato ci appare migliore del presente? Dove lo troviamo il coraggio di andare avanti, quando ci accorgiamo che alcune emozioni sono andate perdute per sempre? Queste sono le domande che Giuliano e Vera si pongono in “Un’ora sola”, un cortometraggio che contemporaneamente cerca di allontanarci da una visione troppo spesso negativa e pessimistica sulla tecnologia. Ogni giorno nascono nuove possibilità, per nuove esperienze: e se alcune ci permettessero di celebrare l’amore?”.

Un Matrimonio Mostruoso dal 21 giugno al cinema

Un Matrimonio Mostruoso, il sequel di  Una Famiglia Mostruosa, arriva al cinema il 21 giugno, diretto da Volfango De Biasi, con un cast d’eccezione: Massimo Ghini, Paola Minaccioni, Ilaria Spada, Ricky Memphis, Cristiano Caccamo, Emanuela Rei, Maurizio Mattioli, Elisa Di Eusanio, Claudio Greg Gregori, Paolo Calabresi, e con Sara Ciocca, Vincenzo Sebastiani, Irene Girotti e Mattia Lucentini.

UN MATRIMONIO MOSTRUOSO di Volfango De Biasi (2023) - Trailer Ufficiale

Non è sempre vero che se ne vanno i migliori. É passato a miglior vita Nando, capofamiglia del clan Cornicioni. Sembra che, per una tragica fatalità, sia finito in una doccia di cemento a presa rapida. Il triste evento ha riunito la famiglia umana di Luna, figlia di Nando, e quella mostruosa del marito Adalberto. I parenti, affranti, ignorano che Nando non è nell’aldilà ma in un lontano paradiso fiscale. L’unica a sapere è sua moglie Stella, abbandonata senza un soldo e alla ricerca di un modo per saldare i debiti del “defunto” marito.Stella decide di approfittare della crisi matrimoniale tra il consuocero Vladimiro e Brunilde, riuscendo a scalzare nel cuore del vampiro la strega. Ma Brunilde non si dà per vinta… è pronta a tutto per salvare il suo secolare matrimonio.

Un Matrimonio Mostruoso è prodotto da Fulvio e Federica Lucisano. Una produzione Italian International Film con Rai Cinema, distribuito da 01Distribution.

Rai Cinema Channel VR

In occasione di StartupItalia Open Summit 2022 Winter Edition, il più importante evento dedicato alla cultura dell’innovazione in programma a Milano il D, Rai Cinema presenta la nuova App in realtà virtuale Rai Cinema Channel VR. Rai Cinema – che già nel 2019 è stata la prima media company a lanciare un’App VR tutta italiana – presenta la nuova versione della sua app VR multipiattaforma e cross-device disponibile gratuitamente sui visori di nuova generazione Oculus Quest 2 e a breve anche sullo store PICO. La App è anche disponibile in una versione smartphone rinnovata su Ios e Android.

Novità di questa versione aggiornata è un nuovo ambiente full 3D navigabile e interattivo con due sale cinema e una library free con oltre 100 contenuti esclusivi per vivere un’esperienza immersiva al fianco delle star sui red carpet dei festival cinematografici, guardare interviste e immergerti in corti e documentari lineari e VR. L’App VR di Rai Cinema si conferma così come un’esperienza visiva esclusiva che lega il cinema con l’entertainment, rivolgendosi ad un pubblico vasto che supera i confini del pubblico tradizionale che guarda cinema e tv.

Scaricare l’App

L’applicazione è fruibile sia da mobile sia da visore ed è disponibile su:

– App Store: per gli smartphone Apple
– Play Store: per gli smartphone Android
– Oculus Lab: per i visori Oculus Quest 2 *

* Ad oggi la App è presente nella sezione “App Lab” di Oculus non figurando ancora nello store principale ma Rai Cinema ha effettuato tutti i passaggi tecnici necessari rispettando le regolari linee guida di pubblicazione e la App ha superato tutte le procedure di verifiche.

Una selezione di contenuti è anche disponibile in VR 360° anche sul sito di Rai Cinema.

Caratteristiche App

Una volta scaricata la App ed indossato il visore, potrai scoprire il nuovo ambiente full 3D navigabile in cui potrai muoverti con il controller o camminare fisicamente nello spazio circostante. Nel Foyer avrai a disposizione dei punti interattivi come un proiettore storico del Museo Nazionale del Cinema di Torino ricostruito in 3D, l’angolo dei premi Rai Cinema e gli ingressi per le 2 sale cinema con oltre 100 contenuti lineari e VR 360°. Selezionando le locandine, verrai proiettato direttamente nella sala per visionare il contenuto scelto. Troverai i video lineari all’interno della Sala Cinema, mentre i video 360° sulla sfera della Sala VR. L’App dà accesso a contenuti streaming ed è pertanto necessario avere una connessione internet attiva sul proprio dispositivo.

L’offerta di contenuti

Con l’App potrai fruire contenuti esclusivi lineari e VR 360° per vivere un’esperienza immersiva nel “cinema virtuale” di Rai Cinema al fianco delle star sui red carpet dei festival cinematografici, guardare interviste, backstage e immergerti in corti e documentari lineari e VR

“Solitaire” il primo corto animato sul metaverso

Renaud ha 85 anni e vive a Parigi con la sua fidata sedia a rotelle / badante. È solitario, abitudinario, serenamente bloccato da anni all’ultimo piano di un palazzo di Montmartre. Ma se arrivasse all’improvviso una nuova dirimpettaia a scombussolare la sua routine? E se tornasse ad entrambi una voglia irrefrenabile di non vivere più in solitaria?

Rai Cinema lancia il primo cortometraggio italiano nel metaverso, un’opera d’animazione di Edoardo Natoli. Il lancio del primo corto nel metaverso è un ulteriore passo del percorso di ricerca e sperimentazione Rai Cinema iniziato nel 2019 con il lancio della prima App di realtà virtuale, la pubblicazione di due libri dedicati alle nuove tecnologie immersive e ai nuovi storytelling digitali e lo sviluppo di numerosi progetti transmediali a tematica sociale.

Il metaverso di Rai Cinema è un ambiente totalmente gratuito e facilmente accessibile da pc o da smartphone senza necessità di registrazione dove gli utenti possono immergersi in uno spazio completamente dedicato al cinema nel metaverso, vedere gratuitamente contenuti cinematografici, vivere eventi in streaming e interagire con poster e oggetti iconici del cinema per un’esperienza esclusiva e coinvolgente ed esplorare, attraverso il proprio avatar, l’isola di Rai Cinema. Recentemente è stata anche ospitata la versione digitale della mostra “NFT Cinema. Digital Storytelling e Metaverso” a cura di Simone Arcagni e Mattia Nicoletti, ancora accessibile nella sala foyer di Rai Cinema nel metaverso.

 

Rai Cinema ospita una mostra su NFT e Cinema nel Metaverso

Rai Cinema continua il suo percorso di innovazione, ricerca e sperimentazione dei linguaggi partecipando alla creazione di una mostra su NFT e cinema nel mondo del Metaverso.Nello spazio di Rai Cinema nel Metaverso The Nemesis – gratuito e facilmente accessibile da pc o smartphone – sarà infatti possibile scoprire ed esplorare la versione digitale della mostra “NFT Cinema. Digital Storytelling e Metaverso” a cura di Simone Arcagni e Mattia Nicoletti che sarà ospitata anche – in versione fisica – a RomeVideoGame Lab a Cinecittà dal 3 al 6 novembre. Una produzione Cinecittà per RomeVideoGameLab in collaborazione con Rai Cinema e ANICA – Unione Editori e Creators Digitali.

Una mostra su NFT e cinema nel mondo del Metaverso per testimoniare come il digitale e il Metaverso debbano essere pensati come una opportunità ulteriore della produzione cinematografica. Un percorso tra aste, offerte, mostre e lanci per mostrare le diverse forme di relazione tra il mondo del cinema e gli NFT. Si tratta di un percorso storico e critico che seleziona alcuni casi particolarmente indicativi e specifici di questo rapporto mettendo in evidenza i diversi approcci, le pratiche e le modalità. Una mostra che è frutto di una ricerca più ampia che intende interrogare queste tecnologie mettendo in evidenza i processi e i possibili impatti, con un focus sul mondo della produzione cinematografica.

Uno spazio raggiungibile come detto anche in versione digitale – da pc o smartphone – nelle stanze di Rai Cinema sul metaverso The Nemesis. Lo spettatore potrà così raggiungere lo spazio espositivo virtuale e avere un’esperienza diversa delle opere passeggiando con il proprio avatar. Tra gli NFT presentati anche il primo NFT di Rai Cinema ‘RaiCinema2500Pics’ realizzato da Brivido&Sganascia, un collage di 2.500 foto dei red carpet dei Festival più importanti del mondo e prodotto in collaborazione con Consensys, partner tecnologico di The Nemesis.

La dichiarazione di Paolo Del Brocco, Amministratore Delegato di Rai Cinema:

“Il nostro primo NFT presentato in occasione del lancio del Metaverso di Rai Cinema è un ulteriore tassello del nostro percorso di posizionamento sui temi dell’innovazione e di costruzione di una cultura digitale nel campo dell’audiovisivo. Oltre al ruolo principale di affiancare e promuovere la produzione cinematografica, Rai Cinema ha il compito di garantire un presidio culturale italiano dei media innovativi, sostenere ed alimentare i nuovi linguaggi e storytelling digitali con l’obiettivo di avvicinare nuovi pubblici alla cultura cinematografica”.

“Dante” di Pupi Avati

Dante è un film diretto da Pupi Avati ispirandosi al romanzo L’alta Fantasia, il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante che narra la vita del poeta Dante Alighieri raccontata da Giovanni Boccaccio.

Dante muore in esilio a Ravenna nel 1321.

Settembre 1350. Giovanni Boccaccio viene incaricato di portare dieci fiorini d’oro come risarcimento simbolico a Suor Beatrice, figlia di Dante Alighieri, monaca a Ravenna nel monastero di Santo Stefano degli Ulivi. Nel suo lungo viaggio Boccaccio oltre alla figlia incontrerà chi, negli ultimi anni dell’esilio ravennate, diede riparo e offrì accoglienza al sommo poeta e chi, al contrario, lo respinse e lo mise in fuga. Ripercorrendo da Firenze a Ravenna una parte di quello che fu il tragitto di Dante, sostando negli stessi conventi, negli stessi borghi, negli stessi castelli, nello spalancarsi delle stesse biblioteche, nelle domande che pone e nelle risposte che ottiene, Boccaccio ricostruisce la vicenda umana di Dante, fino a poterci narrare la sua intera storia.

“Nei miei tanti film ho raccontato quanto possa essere eccezionale, addirittura eroica, la normalità degli esseri umani. Ora invece ho cercato di dire che, per quanto sublime, il genio, condivide, come farebbe ognuno di noi, le angustie che ci riserva la vita.  Poter narrare Dante Alighieri  per la sua umanità , è stato quel dono  che attendevo da vent’anni ”  

Pupi Avati

DANTE di Pupi Avati (2022) - Trailer Ufficiale HD

 

Diabolik e il Metaverso secondo la RAI

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha comunicato ufficialmente la sua entrata nel Metaverso di Rai TV. Per l’occasione tutti hanno avuto la possibilità di visitare la Mostra 3D ispirata al film Diabolik dei Manetti bros. Il celebre personaggio  dei fumetti, creato nel 1962 da Angela e Luciana Giussani è stato protagonista a di una challenge che ha visto i giocatori sfidarsi per vincere l’accesso alla visione di un inedito special cut, realizzato durante la lavorazione del primo capitolo del film, e la skin di Diabolik.

Che cos’è il Metaverso? 

Un mondo completamente virtuale in cui ci sono negozi, cinema, scuole e università, natura meravigliosa, palestre e molto altro che ora è persino difficile immaginare, ad esempio il teletrasporto su altri pianeti. E per entrare in questo mondo basta indossare occhiali o casco per la realtà mista (MR). Questo è il Metaverso, un concetto emerso molto tempo fa ma diventato popolare solo nel 2021 grazie all’affermazione di Mark Zuckerberg secondo cui l’obiettivo principale di Facebook è trasformarsi da social network in metaverso nei prossimi anni.

Anche la Mole Antonelliana entra nel Metaverso

I tour virtuali saranno possibili in collaborazione con Rai Cinema, fruibile via browser e tramite app . Si riconosceranno la Mole Antonelliana – sede del Museo Nazionale del Cinema – ma vi si potrà anche accedere all’interno e iniziare il tour virtuale della mostra Diabolik oppure travestirsi da Diabolik per un percorso a ostacoli che attraverso la “gamification” dell’esperienza consente di ottenere le preziose stelle della Mole. Il portale del nuovo mondo digitale è ormai aperto, tra VR, XR, virtual tour, gamification e metaverso. 

“Il Paradiso del Pavone” di Laura Bispuri

Dopo l’anteprima alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Concorso Orizzonti, arriverà al cinema dal 16 giugno il terzo lungometraggio di Laura Bispuri, Il Paradiso del Pavone (elenco sale a breve su nexodigital.it).

Prodotto da Vivo film con Rai Cinema e Match Factory Productions, con il sostegno di MiC-Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Lazio e Film und Medien Stiftung NRW, Il Paradiso del Pavone annovera tra i suoi interpreti Dominique Sanda, Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Carlo Cerciello, Fabrizio Ferracane, Leonardo Lidi, Tihana Lazović, Yile Yara Vianello, Ludovica Alvazzi Del Frate, Carolina Michelangeli e vede la partecipazione di Maddalena Crippa. A dirigerli la pluripremiata Laura Bispuri, già regista di Vergine giurata e Figlia Mia.

IL PARADISO DEL PAVONE: al cinema dal 16 giugno.

La storia si svolge in un giorno d’inverno, quando Nena (Domenique Sanda) riunisce la famiglia per festeggiare il suo compleanno. Ci sono proprio tutti: il marito Umberto (Carlo Cerciello), i figli Vito (Leonardo Lidi) e Caterina (Maya Sansa) con la cugina Isabella (Yile Yara Vianello), la nuora Adelina (Alba Rohrwacher) e l’ex genero Manfredi (Fabrizio Ferracane) con la sua nuova fidanzata Joana (Tihana Lazović), la nipote Alma (Carolina Michelangeli), la domestica Lucia (Maddalena Crippa) con sua figlia Grazia (Ludovica Alvazzi Del Frate). E poi c’è Paco, il pavone di Alma. Nell’attesa di un pranzo che non arriverà mai, Paco si innamora di una colombetta dipinta in un quadro. Un amore impossibile che mette in discussione tutta la famiglia, chiamata a riflettere sulla verità dei propri sentimenti e sul senso profondo di ciò che resta e di ciò che invece scompare per sempre.

Spiega Laura Bispuri:

Ci sono film che insegui per anni e altri che all’improvviso entrano nella tua vita e ti sorprendono. Il paradiso del pavone è un piccolo viaggio nell’intimità e nell’autenticità degli esseri umani: un film su una famiglia allargata in cui tutti si parlano ma nessuno si ascolta davvero. Finché un evento inaspettato costringe i protagonisti a guardarsi negli occhi e a svelarsi per ciò che sono. Ed è come se la loro vita diventasse improvvisamente la nostra, in uno specchio di sentimenti che ci fa riflettere sulla complessità dei rapporti umani, sul mistero della perdita, sulle mille voci che ci parlano da dentro, sull’importanza del silenzio, sulla nostra costante ricerca dell’amore”.

Il Paradiso del Pavone è distribuito al cinema da Nexo Digital, in collaborazione con FICE.

La nuova sala cinematografica permanente in realtà virtuale

Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia torna ad avere una sala cinematografica: a partire da sabato e domenica 12-13 e 19-20 febbraio, dopo quarant’anni dalla chiusura del cinema ospitato in quello che è oggi l’Auditorium, il Museo, grazie alla partnership con Rai Cinema, allestisce una VR Zone permanente in Sala Bifora.

All’interno di VR Cinema, la nuova sala in realtà virtuale, attraverso l’utilizzo di visori Pico Interactive, sarà infatti possibile per il pubblico del Museo immergersi all’interno delle più innovative frontiere della filmografia, tra sperimentazione e interattività.

Cortometraggi su temi di attualità, docufilm inediti, interviste esclusive a grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale sono i contenuti selezionati da Rai Cinema Channel VR, la piattaforma di Rai Cinema dedicata alla creazione di produzioni originali in realtà virtuale (VR), che nel corso dell’anno si succederanno nel palinsesto VR Cinema del Museo.

Protagonisti del mese di febbraio saranno Vulcano – diretto dal regista Omar Rashid e proiettato in anteprima proprio al Museo -, un documentario sull’eruzione del vulcano islandese Fagradalsfjall con voce narrante di Valentina Lodovini, Happy Birthday, il cortometraggio sul fenomeno degli hikikomori con le musiche di Achille Lauro e Being an astronaut, il primo film in VR mai girato nello spazio che racconta la preparazione degli astronauti.

È un piacere iniziare con Rai Cinema una collaborazione che si inserisce in modo naturale nell’offerta culturale di attività digitali proposte dal Museo al suo pubblico, allargando allo stesso tempo lo sguardo verso il mondo del cinema. Con questo nuovo programma daremo spazio – e voce – alle migliori produzioni nazionali e internazionali e ai più innovativi autori e creators che stanno sperimentando linguaggi innovativi per raccontare la scienza, la tecnologia e la società in un modo totalmente inaspettato. Con i primi 3 titoli in programmazione, porteremo i nostri visitatori a poche centinaia di metri da un vulcano in eruzione, proveremo l’emozione di una space walk all’esterno della stazione spaziale internazionale e racconteremo una storia intima all’interno di una famiglia italiana che sta festeggiando un compleanno molto particolare. In occasioni speciali, accompagneremo inoltre la visione dei film con visite guidate nelle sezioni espositive per un’esperienza ancora più immersiva e coinvolgente”, commenta Luca Roncella, Responsabile Gaming & Digital Interactivity Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.

Il Museo si avvale della partnership con Rai Cinema per variare e implementare la sua tipologia di offerta di contenuti in VR, cui si aggiungono prodotti autoriali dal taglio cinematografico di genere fiction e documentario sui temi di scienza, società e attualità, per un’esperienza visiva unica in uno spazio permanente e suggestivo.

In occasione di weekend speciali, sarà inoltre possibile abbinare alle attività virtuali anche visite guidate nelle sezioni espositive legate ai temi dei film e partecipare a incontri dedicati con esperti, curatori del Museo e autori dei contenuti cinematografici.

L’apertura di un nuovo spazio VR permanente rappresenta per Rai Cinema un altro passo nel nostro percorso di posizionamento sui temi dell’innovazione e di costruzione di una cultura digitale nel campo dell’audiovisivo. Siamo felici di poter aggiungere un altro polo di fruizione delle nuove forme di linguaggio cinematografico in un network in continua evoluzione. Come servizio pubblico sentiamo il bisogno di facilitare l’esperienza audiovisiva in ogni sua declinazione, di avvicinare ogni tipo di pubblico rendendo la fruizione del VR sempre più accessibile e creando un ponte tra gli spettatori e i produttori” spiega Paolo Del Brocco Amministratore Delegato di Rai Cinema.

Il progetto VR Cinema si inserisce all’interno di una più ampia missione del Museo volta all’utilizzo dei linguaggi e delle tecnologie digitali per la valorizzazione del proprio patrimonio, sia come parte dell’esperienza della visita, sia al di fuori sfruttando la rete e le tecnologie mobili. Il Museo rappresenta un’eccellenza tecnologica e ne è una voce autorevole, essendo stato il primo museo in Italia a creare, nel 1997, un proprio sito web e un ufficio dedicato allo sviluppo delle strategie e dei linguaggi digitali, oltre ad essere oggi l’unico in Italia ad avere nel proprio organico un game specialist, esperto di game design.

Il settore del gaming e dell’interattività è infatti da anni parte integrante della strategia digitale del Museo che, nello specifico, si impegna nella ricerca, progettazione e realizzazione di applied games per le proprie aree espositive, mostre temporanee e piattaforme mobile come strumento per favorire la conoscenza, l’interpretazione e l’inclusione dei propri pubblici.

Pervasività e integrazione degli strumenti e dei linguaggi del digitale sono una componente strategica importante per declinare la realtà museale, valorizzandone il patrimonio e l’offerta culturale al fine di ampliare il dialogo con pubblici e stakeholder, rafforzare la reputazione dell’istituzione e contribuire alla diffusione di una cultura scientifica autorevole.

Essendo infatti il digitale uno dei principali protagonisti dello sviluppo della società contemporanea, anche il suo racconto come tematica è diventato imprescindibile per un museo di scienza e tecnologia, che diventa così un luogo principe sia per l’uso del digitale, che per il racconto e l’interpretazione di questa rivoluzione tecnologica che ha trasformato il mondo in così pochi anni.

Exit mobile version