Ilarya “Yui” Partipilo: dalla Puglia una scintilla di creatività condivisa

Ilarya Partipilo, in arte Yui, è una cosplayer pugliese che cerca di migliorare giorno dopo giorno i propri lavori così da poter raggiungere sempre più persone e stringere magari nuove amicizie. Il suo nickname su ig è “yujirachi.cos” ed è l’unione di tre parole: Yu che sta per “Yuji” (nome di un suo oc) + jirachi, uno dei suoi pokémon preferiti e cos che sta appunto per “cosplay”.  Purtroppo Yui non partecipa a molti eventi a causa della distanza, ma cerca di frequentare la maggior parte delle fiere in Puglia. Tra le sue preferite lo Zoocomix a Fasano e il Comicon a Napoli.

Ilarya non ama soltanto cimentarsi con il cosplay, adora anche disegnare, in particolare dipingere su tela elementi naturali come i fiori. Il suo preferito è il giglio ragno rosso che ha anche tatuato sull’avambraccio destro! La nostra cosplayer adora anche cantare e giocare ai videogiochi, in particolare i pokémon, i souls e gli indie rpg! Non si tira indietro nemmeno per una partita in competitivo a tekken con i suoi amici.

La prima volta che Yui si è affacciata nel mondo cosplay? Insieme alla sua migliore amica, nel lontano 2017, portarono al Bgeek a Bari, Mika e Yu di Owari no Seraph, la versione da bambini interamente realizzata a mano. Sicuramente non il miglior cosplay di Yui, poiché agli inizi, ma con il tempo è riuscita a fare passi da gigante fino ad arrivare agli attuali cosplay: Makima (Chainsaw Man), Zero two (Darling in the franxx), Todoroki Shoto (My Hero Academia),  Yae Miko (Genshin Impact), Jolyne Kujoh (Jojo), Rizu Kyun (My Dress-Up Darling), Lucy (Cyberpunk Edgerunners), Mavis (Hotel Transylvania), Reze (Chainsaw Man) e molti altri sulla tabella di marcia, so stay tuned!

Il cosplay a cui Ilarya è più legata è sicuramente quello di Makima, sia perchè ama il personaggio per come le sta, ma anche perché riprese a far cosplay (dopo un lungo periodo di pausa) proprio partendo dal famoso diavolo del controllo.

Yui non è molto esperta nel cucire, per cui preferisce comprare i vestiti che servono per un cosplay, mentre per quanto riguarda accessori/armi si diverte a craftarli. Molto spesso utilizza legno e das o comunque qualcosa che ha alla portata di mano in casa, proprio come sta facendo per il suo bastone di Frieren.

Secondo Ilarya, non ci sono delle regole scritte per essere un bravo cosplayer, ma sicuramente un punto fondamentale secondo Yui è quello di divertirsi sempre e scegliere di fare il cosplay di un personaggio con cui ci si sente a proprio agio. Certo, uscire dalla comfort-zone può essere utile, ma interpretare un personaggio che kinniamo è tutt’altra storia! Yui ha come modello d’ispirazione @norafawn ♡ una famosissima cosplayer e influencer americana dallo stile super particolare e sexy.

Ultimamente possiamo notare che stanno aumentando a dismisura i cosplay degli “original character” ovvero di personaggi inventati dai cosplayer stessi e Ilarya pensa non ci sia nulla di male nel dar vita ad un proprio personaggio, è pur sempre un cosplay, forse anche più difficile da realizzare perché non si ha un punto di riferimento preciso da cui partire.

Yui considera incredibile quanto sia cresciuto negli ultimi anni il mondo del cosplay. Se tempo fa gli anime e i manga erano un interesse di nicchia, adesso anche persone che non sono particolarmente into questo mondo ne restano affascinate. Secondo Yui è più che lecito guadagnare con la propria passione. Far cosplay è un hobby davvero poco economico, basti anche solo pensare al costo di una singola parrucca e del materiale che serve per acconciarla. Yui pensa che ci siano due categorie per il cosplay, ovvero chi lo fa come hobby perché lo trova divertente o comunque per sfogare la propria creatività e chi, invece, fa della propria passione un lavoro e in questo caso si potrebbe anche parlare di “Industria” legata ai cosplay, semplicemente perché si mette in moto tutto un sistema, tra fotografi, set, editing e molto altro. La nostra cosplayer pugliese appartiene alla prima categoria, anche se le piacerebbe davvero tanto che questa sua passione diventasse un lavoro a tutti gli effetti, ma è consapevole che è una strada molto difficile da percorrere. In ogni caso non c’è assolutamente nulla di male nel continuare con le proprie passioni, dando il massimo anche solo con i mezzi di cui si è a disposizione e ricordate: una foto scattata da sola/o non vuol dire sia poco professionale rispetto ad una scattata da un fotografo!

Ovviamente secondo Yui i social svolgono una funzione fondamentale per crescere e far conoscere i propri lavori a quante più persone possibili, infatti si dovrebbe cercare di tenerli attivi e sfruttare i trend famosi al momento.

Un aneddoto che Yui vorrebbe raccontare è quanto le manca far cosplay di coppia o di gruppo. In passato, l’unica volta che partecipò al Lucca Comics & Games con la sua migliore amica, portarono rispettivamente Dazai e Chuuya di Bungou Stray Dogs e Yui ricorda che fu un sacco divertente scherzare insieme e conoscere altri cosplayer che interpretavano personaggi del loro stesso anime. Il consiglio che si sente di dare a chi si approccia a questo fantastico mondo per la prima volta è di essere voi stessi/e! Metteteci tutto il vostro impegno, la vostra passione e divertitevi. Non fatevi abbattere da commenti negativi di persone che magari non vi conoscono nemmeno e sopratutto cercate di non entrare in competizione con gli altri. Purtroppo è uno dei difetti di questa grande community, ma ricordate che non è una gara! Pensate a voi stessi/e e a quanto vi divertiate da soli o in compagnia dei vostri amici nei panni del vostro character preferito. ~

Per approfondire il talento di Ilarya “Yui” Partipilo vi invitiamo a visitare il suo profilo ufficiale Instagram e di supportarla su Ko-fi.

Capitan EG Johnny Depp Cosplay: l’arrembaggio di Musica e Cosplay

Emiliano Gessa, in arte EG Johnny Depp Cosplay è un artista romano e cosplayer e performer dal 2008, noto per essere impersonator di Johnny Depp e dei suoi personaggi più iconici, soprattutto Capitan Jack Sparrow. Presentatore e giurato di vari eventi cosplay sul territorio nazionale. Presidente e fondatore del gruppo “La Ciurma della Perla Nera Cosplay Italia” nato nel 2019 e che vanta sui social migliaia di follower.

Emiliano è anche il fondatore e chitarrista del gruppo “Almost A Fxxxing Band nato nel 2017, una Cover Rock Band che ripropone tra i più famosi brani della storia del rock 70/80/90.

Come Capitan Jack Sparrow tra il 2021 e 2023 sale su vari palcoscenici come presentatore di eventi a livello nazionale come “Sulle Tracce del Drago” a L’Aquila nel 2022 o il “ComiGame” di Fontenuova nel 2023 e ancora il Sabina Cosplay Contest di Palombara Sabina e Spazio Comics di Colleferro. Spesso ospite e giurato in gare cosplay come ad ottobre 2022 presso il Cioccotuscia di Viterbo e presso altre manifestazioni sul territorio.

 

Dal 2023 è il volto di alcuni video promozionali sulle varie piattaforme social di noti locali del litorale laziale, girati da professionisti del settore. Non manca il suo impegno nel sociale e senso di solidarietà attraverso visite organizzate in ospedali come il Bambin Gesù di Palidoro e altri eventi di beneficenza con l’associazione “Supereroi senza superpoteri” Il suo motto, parafrasando il buon Capitan Jack … “Non è la destinazione, ma il viaggio che conta”!

 

Per poter scoprire l’enorme talento di Emiliano vi invitiamo a visitare i profili ufficiali su Facebook (personale), Facebook (impersonator), Instagram.

 

Le foto di questo articolo sono di David Beciani, Fulvio Pastorino, Daniela Benvenuto e The Eye of The Photographer 

ErikAyumi Cosplayer e Sirena

ErikAyumi è la talentuosa cosplayer e sirena che, con immenso onore, vogliamo presentarvi oggi sulle nostre pagine. Originaria di un paesino arroccato sulle colline della Lunigiana, da sempre le sue grandi passioni riguardano il mondo della natura, delle piante e degli animali, e il mondo delle arti, della musica e del cosplay. Ha scelto il suo nickname unendo il suo nome di battesimo (Erika) e lo storico nickname che utilizzava quando navigava sui forum da adolescente (Ayumi).

Da bambina, ErikAyumi adorava travestirsi e il carnevale rappresentava un momento di grande divertimento, grazie alla capacità della mamma e della nonna in ambito sartoriale, ha potuto vestire da sempre i panni delle sue eroine. Crescendo e frequentando i suoi amati forum, viene a conoscenza di un magico evento chiamato ‘’Lucca Comics’’ e all’istante decide di voler prenderne parte. Così nel 2007 partecipa al suo primo Lucca Comics nei panni di Itachi, personaggio tratto da Naruto. Da lì continua a frequentare questa fiera, con e senza cosplay, fino a che nel 2013 inizia ad approcciarsi in modo più assiduo al mondo cosplay, iniziando a frequentare anche altre fiere: per lo più ‘’Il magico mondo del cosplay’’ che si svolge al Parco Sigurtà, e ‘’ Festival del fumetto’’ di Novegro, anche se Lucca Comics rimane la sua fiera del cuore.

Erika si immerge nel mondo del cosplay con grande passione soprattutto perché, grazie ad esso, ha modo di sfogare la sua creatività, tutti i suoi abiti e gran parte dei suoi accessori sono realizzati a mano da lei stessa, insieme al prezioso aiuto della mamma per quanto riguarda la parte sartoriale. Le piace poter creare con le sue mani e questa attività le permette di poter dar forma ai più disparati oggetti utilizzando i più svariati materiali. Infatti la ricerca dei materiali e la preparazione dei vari componenti dei suoi costumi è l’attività che più l’appassiona, oltre che indossare i propri cosplay per fiere o servizi fotografici. Questa attività le ha inoltre dato modo di poter esorcizzare la sua timidezza ed avere maggiore confidenza con il suo corpo, sfruttando le sue doti da trasformista per essere più sicura di sé nella vita reale.

Fino ad ora non ha realizzato moltissimi costumi ma ha preferito concentrare le sue risorse per produrre cosplay di buona qualità e creare più versioni dei personaggi che le stanno più a cuore, come ad esempio Flora delle Winx, di cui ha realizzato ben cinque versioni. Flora è infatti uno dei suoi cavalli di battaglia, insieme al cosplay di Elsa da Frozen alla quale è particolarmente legata anche da un legame affettivo. Ha inoltre realizzato due versioni di Nico Robin da One Piece, Evelynn KDA e un’originale versione punk di Buttercup dalle Super Chicche ispirata da Jessica Nigri. Attualmente però, spinta dall’esigenza di voler esprimere la sua creatività in modo più ampio, si sta dedicando al mondo degli ‘’original’’, anche se alcuni pensano che snaturino il senso del cosplay. A detta di Erika, invece, gli original cosplay regalano al cosplayer maggiore libertà di esprimere la propria fantasia e la possibilità di fare sfoggio delle proprie doti artistiche.

Da quando ha iniziato a frequentare le fiere il mondo del cosplay è molto cambiato, racconta, soprattutto con l’avvento dei social dove ormai la cultura nerd e la figura del cosplayer sono state ampiamente sdoganate, andando al passo con i tempi e diventando una vera e propria industria. Purtroppo ha notato un drastico cambiamento nell’approcciarsi al mondo cosplay dove le persone molte volte preferiscono inseguire il numero di like anzi che una più personale passione, rendendo il tutto molto più piatto, conforme. Secondo lei l’unica regola per diventare bravi cosplayer è seguire la propria passione e unicità, vestire i panni di personaggi che ci piacciono e ci appassionano senza curarsi delle mode, in questo modo sia la creazione del costume che l’interpretazione diventa più facile, divertente e soprattutto soddisfacente!

Nella vita reale, ci racconta che il cosplay non le ha mai causato problemi, anzi è per lei motivo di orgoglio perché, fortunatamente, ha sempre trovato lungo la sua strada persone che per questo l’hanno incoraggiata, sostenuta e ammirata, mai derisa. Grazie al cosplay ha anche avuto modo di avvicinarsi al mermaiding (tecnica di nuoto pinnato che simula il movimento di una sirena) entrando a far parte di un gruppo di nuoto chiamato ‘’Ligurian Pod’’ all’interno del quale è apprezzata proprio per le sue doti da cosplayer. In questo modo ha la possibilità di unire la grande passione per il cosplay con quella per il nuoto e per il mare, avendo in questo modo trovato una grande valvola di sfogo ulteriore che unisce all’arte creativa e anche l’attività fisica. Erika è inoltre una grande amante di musica, ha studiato per 10 anni musica imparando a suonare chitarra elettrica, classica e pianoforte ma per impegni di studio ha dovuto abbandonare, le piacerebbe poter riuscire a prendere delle lezioni di canto per poter unire anche questo tassello al suo bagaglio creativo ed aprire un ulteriore capitolo nella sua carriera da cosplayer.

Per seguire il talento di Erika, vi invitiamo ad accedere ai suoi profili ufficiali:

Ringraziamo Claudia per le foto:  www.instagram.com/clanchan_/

Milena Vigo, in arte Morrigan Lynx

Milena Vigo è una talentuosa e iconica cosplayer milanese che stimiamo da tantissimi anni per la sua eclettica creatività. Un’artista dal ricco curriculum, avendo interpretato in veste di cosplayer ufficiale i personaggi delle saghe più famose come Lara Croft in Tomb Raider per Square Enix, ma anche Nina Williams in Tekken 7 per la nota Bandai Namco Entertainment e Cammy White per i tornei di Street Fighter legati al noto videogioco di Capcom, anche se non è fra questi il personaggio che ha scelto come icona per caratterizzarsi.

Con il nome d’arte di “Morrigan Lynx”, Milena ha trasformato le sue passioni in vera e propria espressione artistica partendo, come tutti noi da un semplice hobby. Il suo nickname viene dal personaggio di Morrigan del noto picchiaduro Darkstalker: Milena usava proprio questo character come come avatar nei forum e nelle chat a fumetto dei primi anni 2000. La parte “Lynx”, che significa lince in inglese, proviene dal suo amore per i felini: le due parole, insieme, si fondono perfettamente!

Nel 2007 ha iniziato a lavorare presso le fiere del fumetto come standista vendendo vestiti ed accessori in stile J-Rock, Gothic Lolita ma i suoi veri primi passi nel mondo cosplay furono l’anno successivo con l’obiettivo di partecipare agli eventi della leggendaria  A.Na.Co (Associazione Nazionale Cosplay) e conoscere nuove persone. Il suo primo cosplay fu Eva dal terzo capitolo del videogioco Metal Gear Solid: Milena nascose la sua partecipazione a tutti, indossando un casco che il personaggi portava nei primi momenti di gioco con la speranza di non farsi riconoscere. Ma la sua interpretazione (e il suo “svelamento”) fu così epocale che quello che doveva essere il primo e ultimo cosplay della sua carriera fu solamente la pietra miliare su cui costruire un sogno!

In pochi anni, Milena è riuscita a traformare il suo “passatempo” in un vero lavoro, che conduce tuttore insieme ad altre attività che ha sempre svolto durante questi anni, lavorando nel settore dell’ arte e spettacolo, nel cinema indipendente, in radio e nell’ intrattenimento sia dal vivo che online. Ha lavorato con case produttrici di videogiochi per la promozione di noti titoli interpretando i personaggi delle saghe piu’ famose per Bandai Namco e Capcom come anche per Deep Silver, Bethesda , Ubisoft, Konami.

Come ha dichiarato in diverse occasioni, il cosplay al quale Milena è maggiormente legata è Jill Valentine di Resident Evil, personaggio che interpreta da più di 10 anni all’ interno della Umbrella Italian Division, l’associazione ufficiale italiana dedicata a Resident Evil. La nostra creativa ha studiato moltissimo questo personaggio, non solo leggendo i libri e giocando ai videogiochi della saga, ma anche analizzandone la psicologia in modo da creare una versione “verosimile” ed efficace e portarlo in scena nel miglior modo possibile. Dopotutto, Jill è cambiata moltissimo nel corso della narrazione della saga di Resident Evil svelando una personalità complessa molto interessante, con mille sfaccettature, che ha messo alla prova più volte la sua capacità di interpretazione.

Milena realizza ogni cosplay da sola, con materiali che acquista personalmente. Grazie al suo innato talento, si diverte molto costruire ogni singolo pezzo del costume, cucire i vari tessuti, acconciare le parrucche, creare armi o reperirle nel caso si tratti di pistole o fucili realmente esistenti. Per Milena, l’atto creativo è la parte più affascinante e, sicuramente quella che le da òa soddisfazione più grande. Morrigan Lynx ha anche creato numerosi costumi originali negli anni perchè è giustamente convinta che progettare e realizzare un “original” sia un atto molto importante per sfogare la propria creatività senza basarsi su personaggi editi.

Milena ha partecipato a numerosi contest, vincendo anche molti riconoscimenti, soprattutto per somiglianza ed interpretazione come il contest di Miami al Florida Supercon: da alcuni anni ha “trasformato” la sua posizione da partecipante a giurata/ospite, essendo diventata (lo diciamo con orgoglio) una vera icona del settore capace di giudicare il talento altrui con perizia e professionalità. Per la talentuosa (e modesta) Morrigan Lynx essere in giuria non significa essere vip, o migliore degli altri, essere in giuria è una responsabilità seria, la responsabilità di dover decidere a chi dare i premi, selezionando i partecipanti secondo moltissimi criteri. Significa, citando una sua intervista su Senzalinea.it:

“… dover giudicare le lacrime e le fatiche di chi come te ha passato le notti in bianco per finire il suo costume, dover giudicare chi come te trema dietro le quinte prima di esibirsi. Quando si fa parte di una giuria non bisogna dimenticare che dietro ad un costume c’è un essere umano, un cuore che batte per la tua stessa passione, ed anche se questa è una competizione, nulla va preso con leggerezza. A questo proposito credo che in giuria debbano essere messe sempre e soltanto persone che abbiano vissuto l’ hobby dall’ altra parte, che sappiano costruire, interpretare, che abbiano gareggiato, perso e vinto come tutti quelli che dovranno giudicare”.

Secondo Milena il nostro paese vanta numerosi cosplayer di altissimo livello con manifestazioni di fama internazionale: dai primissimi cosplayer il fenomeno si è evoluto tantissimo, vuoi per la socializzazione digitale che è cresciuta di pari passo vuoi per la sua “commercializzazione” a volte coatta e pericolosa. Dopotutto il Cosplay, per la nostra amica creativa era iniziato come un modo per divertirsi e divertire i propri amici, stimolare la propria creatività e fare nuove amicizie in un ambiente sano, privo di reale competizione. Ora quasi si è perduta quella valenza di hobby ma assume spesso la connotazione di “modeling” poichè, purtroppo, la maggior parte delle persone preferisce acquistare o commissionare il proprio cosplay ed esibirsi semplicemente con esso sfilando sul palco. Come la stessa Milena ha dichiarato in un’intervista a Cosplayhub.com:

“… sono una di quelli che rimpiangono i tempi passati, dove si faceva un costume per farsi dire “quanto sei stato bravo!” e non “quanto sei bello!”, dove le esibizioni erano fatte per emozionare il pubblico, e regalare uno spettacolo, che stupisse ogni volta gli altri cosplayer, in una competizione molto più sana, dove c’era spazio per tutti, ed eri felice e soddisfatto, quando gli altri lo erano per te. Ora c’è il livello più alto, parlando di costumi ed armature, dovuto alla naturale evoluzione di alcuni cosplayer ed alle commissioni acquistare da altri, ma onestamente per molte cose avrei preferito continuare a vedere costumi meno perfetti, ma fatti col cuore da chi poi li indossava orgoglioso in fiera”.

Un’era è passata ed è iniziata un’altra, con la speranza che con questa nuova visione del Cosplay non si esaurisca quelle fiamme meravigliose che sono la creatività e la passione, motrici stesse di questo eccezionale fenomeno.

 

Vi invitiamo dunque a scoprire il talento e la creatività di Milena nei seguenti link:

Burrovolo. Cominciamo bene.

Burrovolo viene da un piccolo paesino dei colli Trevigiani ed è cresciuta in una fattoria a pane, nutella e cartoni animati. Fin da bambina ama giocare tra campi e boschi immedesimandosi in personaggi improbabili. Durante le sue avventure, infatti, salva il modo innumerevoli volte come Yellow Ranger, esplora foreste alla ricerca di antichi reperti come Relic Hunter, escogita ingegnose trappole a protezione delle sue basi segrete, scopre antichi fossili nel suo periodo da archeologo e viviseziona girini durante un intensa estate da biologa di stagni.

Adolescenza, tra immaginazione e volontariato.

Questo suo vivere di fantasie ha reso Burrovolo una ragazza piuttosto timida, che preferiva rifugiarsi in libri, film e fumetti popolati da creature magiche, piuttosto che relazionarsi troppo con gli altri. Negli anni, forte del desiderio di portare nel mondo reale un pò della magia di cui aveva sempre letto, sviluppa il crescente desiderio di “creare qualcosa”. Riesce a sfogare questo suo estro creativo e contemporaneamente a farsi apprezzare dalla comunità del suo piccolo paesino, grazie ai diversi gruppi di volontariato di cui ha fatto parte. Acquista maggiore consapevolezza dell’hobby creativo che vorrebbe praticare nel suo tempo libero grazie all’organizzazione di un workshop fotografico a tema “fatato”, con mostra finale, tenutosi nel 2015 al Molinetto della Croda.

Irregular Cosplayer.

Graphic designer di professione, “crafter” per scelta, ha il suo imprinting con il mondo Cosplay dopo il suo primo Lucca Comics nel 2012. Grazie a questo “mondo” scopre la gioia di interpretare, finalmente, quei personaggi che la affascinano e il piacere che comporta la sfida di realizzarli quanto più fedeli possibile. Burro ama definirsi un “irregular cosplayer”, il suo atavico amore per le creature fantastiche la porta ad alternare la creazione di costumi basati su personaggi inventati a quella di Cosplay veri e propri.

I Cosplay di Burrovolo

I primi cosplay non si possono definire propriamente tali. Abbozza una versione femminile di Link, evolve commissionando un vestito non troppo fedele da Tauriel e la parte sartoriale del costume da Honey Moon (big eroe 6), l’altra la crea utilizzando per la prima volta il foam. Il primo progetto di cui va fiera e crea totalmente da sola è la Principessa Mononoke, della quale farà successivamente un upgrade personalizzandola. Si cimenta successivamente in un progetto più ambizioso ed elabora il cosplay di Aloy da Horizon Zero Dawn, lavorando diversi materiali tra cui foam, cuoio e tessuti. Gli amici la convincono a partecipare ad una competizione dove vince un premio e la possibilità di partecipare alla finale del Contest Nazionale di Lucca del 2019. Gondul, Valchiria di God of War 4, diventa quindi il suo secondo più grande progetto, che porta a termine in 7-8 mesi. Mai utilizzati e forse non vedranno mai la luce, Merida e Shera giacciono incompleti nell’armadio, cuciti durante la quarantena del 2020.

Gli Originals di Burrovolo

Fate, Streghe, Elfi e Kelpie la affascinano fin da adolescente e la ispirarono nella creazione dei suoi primi Originals, che sfoggia con orgoglio in occasione dei carnevali di Venezia. Folklore, sfumature horror e un pizzico di steampunk caratterizzando quasi tutti i costumi e le maschere che ama realizzare.

Creatività random

Burrovolo adora creare, lo abbiamo capito, ed oltre a cosplay ed originals si diletta in lavoretti di ogni tipo. Dal trasformare bancali in sedie e tavolini per il terrazzo a preparare le buste degli inviti per il suo matrimonio riciclando vecchi fogli di carta. Crea grimori, che saltuariamente vende su Etsy, borse, candele, vede draghi in tronchi di legno ed è sempre alla ricerca di nuove cose da provare.

Le fiere

Burro ama le fiere, soprattutto spendere i suoi stipendi in giochi da tavolo che colleziona. Non è molto il tempo che può dedicarci, ma ha degli appuntamenti fissi con i piccoli eventi attorno a casa che cerca sempre di rispettare. Le manifestazioni più grandi ha cui ha partecipato sono: Lucca Comics (tutti gli anni dal 2012), Sigurtà, Play di Modena, Bologna Nerd e Cartooncomics a Milano. Spera di partecipare al Romics e a qualche evento sulle fate.

Curiosità:

Un nome che ha origine da una storia d’infanzia. Da bambina, Burro, adorava le farfalle, in particolare le “Vanessa Atalanta”.  Ogni estate ce n’era una nel cortile della casa della nonna e tutti i giorni, alternando momenti di corsa a momenti di immobilità, passava del tempo a giocarci. In questo modo, la bestiola, si addomesticò diventando molto amichevole arrivava al punto di posarsi spontaneamente sulle persone. Il nickname nasce quando Burro comincia a pensare ad un nome da utilizzare online su videogiochi o forum. Prova inizialmente con le varie declinazioni di Farfalla (Butterfly, VanessaAtalanta, NymphalidaeVanessa) ma le risultano spesso non disponibili o poco convincenti. Da qui l’illuminazione, “butter-fly” viene diviso in due parole e tradotto, male, in Burro e Volo.

Opinioni sul Cosplay

  • Cosplay Vs Originals. Si sente spesso parlare alcuni utenti della comunity di come gli originals snaturino il concetto di Cosplay. Secondo Burrovolo sono due cose simili e al tempo stesso differenti, più per definizione che per concetto. Il Cosplay si basa sulla creazione di costumi di personaggi esistenti creati quanto più fedeli possibile all’originale. Gli Originals sono volti ad esprimere l’estro e la fantasia dei propri creatori. Per Burro un costume di buona fattura, resta un opera pregevole e ammirabile a prescindere dal suo essere una riproduzione o un originale. Anche parlando di competizioni, reputa che l’uno o l’latro meritino i giusti riconoscimenti nel rispetto delle regole che il Contest stesso prevede.
  • Cosplay, Cosplayer e lavoro. Il mondo del cosplay è cresciuto in maniera quasi esponenziale grazie a internet e alla sua comunità. Sempre più fiere ed eventi nascono e anche le persone “comuni” stanno imparando a conoscere questo magico mondo. Purtroppo l’ignoranza è ancora grande e tanti trovano questo hobby frivolo o inadatto a diventare una professione. Molti non sembrano nemmeno rendersi conto che dietro ad un costume, oltre che a persone con una passione, ci sono impegno, creatività e dedizione. Parlando, ad esempio, di Cosmaker possiamo notare come un ragazzo che si approccia alla creazione di un costume vada incontro a un sacco di sfide creative e logistiche. Deve destreggiarsi con l’uso di diverse tecniche e materiali, fare valutazione di costi e benefici, ricerca e sviluppo del personaggio, sia dal punta di vista della creazione del costume che di quello interpretativo. Deve saper “vendere” le sue capacità sui social che vanno gestiti in maniera ponderata secondo il proprio stile di comunicazione. Insomma, secondo Burro, oltre alla recente crescita di questa “industria” dell’intrattenimento, questi fattori possono essere il trampolino di lancio per rendere quelli del Cosplayer o del Cosmaker dei lavori a tutti gli effetti.

BurroSocial

La foto di copertina è di Mauro Scattolini

Ginetta “Chiharu.gin” Coluccia: vera arte pugliese

Oggi vi presentiamo una talentuosa cosplayer pugliese: Ginetta Coluccia. Oltre al cosplay, studia presso la facoltà di Lettere Moderne e si dedica anche alla recitazione e alla danza. Si avvicina al cosplay nel 2016, partecipando alla fiera di “Lecce Cosplay and Comics”, portando il cosplay di Historia Reiss de la serie “L’attacco dei Giganti”. Fino ad ora ha creato altri personaggi come: Aqua de la serie di videogiochi “Kingdom Hearts”, editi Square Enix; Zero Two dalla serie “Darling in the franxx”; Elsa dal film Disney “Frozen”; Reira Serizawa dalla serie “Nana”; Asuna Yuuki dalla serie “Sword Art Online” e tanti altri che si possono trovare sulla sua pagina Instagram “chiharu.gin”. Il suo nome d’arte nasce dall’unione di chiharu, che in giapponese significa “mille primavere” e gin che è l’abbreviazione del suo nome “Ginetta”.

Nella realizzazione dei suoi cosplay preferisce acquistarli o commissionarli, giacché ci sono persone che lavorano nell’ambito cosplay ed è giusto, secondo lei, supportare il lavoro altrui. Tuttavia, le piacerebbe imparare a realizzarli anche da sola. Secondo la sua opinione, infatti, il cosplay non è solo un hobby, ma può diventare anche un lavoro.

Chiharu.gin non è una cosplayer professionista, ma dedica molta passione ai personaggi che crea, inoltre frequenta gli eventi cosplay ed è particolarmente attiva nel suo profilo Instagram. Grazie ai social, il cosplay ha iniziato ad avere più visibilità e permette a questi artisti di raggiungere appassionati e non. Il cosplay è un modo di esprimersi, ecco perché Chiharu lo definisce come una forma d’arte, ed è accessibile a tutti, non si ha bisogno di particolari capacità, ma solo di amore verso il personaggio che si ricrea. Poi, con il tempo si migliora, ma non bisogna precludersi la possibilità di creare e interpretare un personaggio per paura di essere giudicati. Siate voi stessi, sempre.

Per conoscere al meglio la creatività di Ginetta vi consigiamo di visitare i suoi profili Instagram, TiktokShuientertainment.com

Romina ‘Psycoromi’ Sciacca: gioco e cosplay per un talento eccezionale

Anche oggi abbiamo l’onore di presentarvi un vero talento “cosplay”. Romina Sciacca, in arte Psycoromi, è una creativa italiana nata sotto il segno della vergine nell’anno 1996. In oltre 10 anni ha interpretato personaggi protagonisti di videogiochi, anime ed anche original tra cui Quiet di Metal Gear Solid V, Xayah di League of Legends e Nezuko da Demon Slayer.

“Se vedete una cosplayer con tatuati i tasti della Playstation su braccio sono io, salutatemi!”.

Fin da bambina ha sempre avuto una forte attrazione per il mondo giapponese dei  videogiochi e degli anime. Già ai tempi della scuola materna alle bambole prediligeva la Playstation 1 cimentandosi con capolavori come “Metal Gear Solid, “Soul Reaver” e “Tomb Raider”. Anche la passione per gli anime non tarda ad arrivare! Sigle di Giorgio e Cristina per addormentarsi, Dragon Ball, Pokemon, Sailor Moon e soprattutto Sakura Card Captor, la sua preferita in assoluto, tanto da costringere la nonna a cucirle, per carnevale, l’uniforme da gatto da sfoggiare rigorosamente con lo scettro parlante giocattolo! Potrebbe quasi definirsi il suo primo vero cosplay!

 

Nel 2011 partecipa alla sua prima fiera del fumetto, a Torino, dove si imbatte nel mondo del cosplay. Quell’evento scatenerà una passione che tutt’oggi coltiva con impegno e gioia partecipando con ad ogni fiera possibile, dalle più piccole e sconosciute, alle big come Riminicomix e Lucca Comics & Games. Partendo da personaggi semplici e difficilmente riconoscibili come Mello di Death Note, fino ad arrivare ad armature complesse e scomode come quella di Sylvanas di World of Warcraft, Romi si è evoluta ed ha visto crescere insieme a lei la community italiana del cosplay. A distanza di anni, ogni fiera continua a regalarle sempre le stesse emozioni e le consente di apprendere nuove tecniche per riprodurre, sempre più dettagliatamente, i costumi dei suoi personaggi preferiti. Foam, worbla e resine particolari erano fantascienza per lei nel 2011, ora sono materiali che nel suo piccolo laboratorio non mancheranno mai.

“Ho tanti progetti in mente che per qualcuno potrebbero non essere niente di speciale, ma per me hanno davvero un grande significato”.

Romi ci confida di portare nel cuore personaggi del mondo dei videogiochi provenienti spesso da esclusive Sony. La Playstation per lei è una vera e propria fede che ostenta orgogliosamente con un tatuaggio degli inconfondibili simboli del controller.

“Sono consapevole della mia costante evoluzione ed ora finalmente riesco ad interpretare personaggi per me prima impensabili come Quiet di Metal Gear Solid V, Ellie di The Last of Us e addirittura la sconosciutissima Yorda di Ico.  Non voglio fermarmi, voglio continuare ad imparare e trasformarmi in quante più eroine possibili dei miei videogame preferiti”.

I social network sono il fulcro nonchè trampolino di lancio del suo hobby: attraverso Instagram e TikTok riesce a connettersi ad appassionati di cosplay in tutto il mondo. Ha conosciuto tantissime persone e formato una piccola community di fedelissimi che la seguono e supportano la sua arte. Questi utenti sono importantissimi per lei in quanto le danno sempre la forza per far crescere la sua passione anche nei momenti in cui sembra che le condizioni non lo permettano per colpa dei costi troppo elevati. Per questo non demonizza la monetizzazione, anzi! Secondo lei è giusto che il cosplay porti dei profitti, anche piccoli, per poter rientrare delle spese soprattutto se si vogliono interpretare personaggi complessi. Romi infatti vorrebbe interpretare molti più personaggi provenienti dal mondo videogiochi, magari con complesse armature e armi smisurate come World of Warcraft, ma questo richiederebbe maggiori sacrifici a livello economico. Si concentra, pertanto ad un solo grande progetto l’anno, da sfoggiare al Lucca Comics. Per girare le fiere più piccole opta per creazioni più semplici o direttamente per l’acquisto di costumi più comodi.

“Alla fine non importa che il cosplay sia acquistato su internet o realizzato con sudore e fatica,  l’importante è divertirsi e vestire i panni del personaggio preferito”.

Nonostante questa realtà sia consolidata già da molto tempo e sia riconosciuta a livello mondiale, è ancora molto difficile far accettare il cosplay all’interno di determinati ambienti e contesti. In maniera molto schietta Romi ci ha detto:

“Sono restia a scrivere il mio vero nome all’interno dei social o a condividere foto cosplay sui profili personali… Sono ancora troppe le persone ‘bigotte’ che ti giudicano negativamente”….

O persone, aggiunge, che considerano frivolo e inutile questo fenomeno pertanto risulta molto difficile, secondo lei, far coesistere la vita privata e quella nerd.

Come una vera eroina Sailor, sdoppia quindi la sua personalità e tiene ben distinta la parte Romi (ragazza socialmente attiva e pacata) dalla parte Psyco (videogiocatrice accanita e cosplayer social dipendente). Ciò non la scoraggia ad incitare gli amici e i follower a girare tra i cosiddetti “normie” in costume per un set fotografico o a fare mangiate, post fiera, in luoghi pubblici. Il consiglio che vuole dare a tutti i ragazzi che vogliono iniziare a fare cosplay è di NON VERGOGNARSI MAI, non farsi scoraggiare dalle critiche e di indossare sempre orgogliosamente i propri costumi!

 “Possiamo essere ciò che vogliamo”.

Se volete approfondire la creatività di Psycoromi, vi consigliamo di “connettervi” attraverso questi link:

– LinkTree: https://linktr.ee/Psycoromi  

– Instagram: https://www.instagram.com/psycoromi/

– TikTok: https://www.tiktok.com/@psycoromi

 

Leon Chiro: la star italiana del cosplay mondiale

Leon Chiro è un caro amico: ho avuto la possibilità, e l’onore, di conoscerlo sin dalle sue prime performance vedendo crescere un talento che, in poco tempo, ha raggiunto la fama mondiale. Scrivere la sua biografia è alquanto difficile, essendo Leon un personaggio poliedrico e affascinante: riassumendo, oltra ad essere un cosplayer internazionale,  è un personal trainer, modello, influencer ed ex atleta della Nazionale italiana e, ora, anche wrestler affermato. Si è laureato in studi universitari e ha conseguito una laurea in comunicazione digitale e marketing nei videogiochi presso la Vigamus Academy.

Per lo più interpreta i personaggi dei videogiochi; la maggior parte degli “accessori”, se così possono essere chiamati, come armature, armi e accessori, sono realizzati totalmente a mano. Tra i suoi personaggi più famosi ricordiamo, ovviamente, All Might, di My Hero Academia, Aguilar De Nerha da Assassin’s Creed e McCree di Overwatch ma sono così tanti e stupendi che è difficile tenerne conto! 

In un’intervista con Overblog ha dicharato, parlando dei sui cosplay ha dichiarato:
“Beh, ho iniziato a fare il cosplay nel 2011, lavoravo nel mondo della moda e volevo solamente provare a fare un servizio fotografico con un tema di videogioco. Poi ho scelto il mio cosplay di Tidus e ancora non sapevo cosa fosse il cosplay. Un mio amico mi ha parlato di cosplay, mi ha portato alla prima fiera e mi ha lasciato lì consigliandomi di socializzare e farmi amici …  poi ho scoperto il magico mondo del cosplay e ho iniziato sin dalla prima fiera a partecipare ad un contest, ho iniziato a vincere una serie di competizioni, una dopo l’altra, poi tutto è stato una reazione a catena come essere invitato come giuria, come ospite e così via. “

Tra le sue “ispirazioni” ovviamente non può mancare Maul Cosplay che, secondo Leon, si può considerare uno dei migliori cosplayer maschili di sempre: bello, talentuoso, con foto sono stupende … un’ottima fonte di ispirazione per tutti i cosplayer di sesso maschile.  In un’intervista a Stay Nerd ha anche annoverato:

“Rick Boer (RBF-Productions-NL), un idolo al livello artistico ed una persona d’oro nella vita di tutti i giorni. Siamo grandi amici, ma prima dell’amicizia c’è un profondo rispetto che ho per lui, specialmente per la sua umiltà, bontà d’animo e sincerità. Lui rappresenta un ideale da seguire secondo me. Insieme a lui, voglio nominare anche il mio migliore amico Philippe Lauby, col quale amo condividere ogni esperienza Cosplay e non, perché il Cosplay è soprattutto AMICIZIA. Vorrei fare il nome di altri due artisti, Elffi Cosplay e Liui Aquino che insieme ai due citati prima, rappresentano gli ideali che rispetto maggiormente. È bello condividere tutto con un sorriso ma soprattutto mantenere sempre l’umiltà specialmente verso i fan, che senza di loro nessuno di noi sarebbe l’artista che è oggi”.

Inutile dire che ero proprio io ad ospitare sul palco il giovane Leon che è diventato, in pochissimi anni (ma con tanta passione e determinazione) è uno dei principali concorrenti nei contest cosplay internazionali vincendo numerosi concorsi nei principali eventi in Italia e in Europa, ad esempio è stato il rappresentante italiano ECG alle finali europee del Japan Expo 2016. È stato invitato come Special Guest in più di 100 eventi in più di 45 paesi diversi in tutto il mondo, giudicando un enorme numero di contest cosplay e partecipando a panel di approfondimento e conferenze. Con una media di 4 eventi / convegni al mese, Leon è anche un collaboratore ufficiale come Cosplayer e Influencer per grandi aziende videoludiche come Ubisoft (Assassin’s Creed \ Watch Dogs), Bandai Namco (All Might – My Hero One’s Justice) e Square Enix (Gladiolus – Final Fantasy XV), Capcom (menzione d’onore per il suo Dante ) – Attualmente lavora per Riot Games come Cos-Model ufficiale per il campione Rakan di League Of Legends  Ha lavorato per la 20th Century Fox alla campagna promozionale di Assassin’s Creed: The Movie (2016). Leon è dunque una delle figure più iconiche della comunità di Assassin’s Creed: dal 2016 è stato ufficialmente riconosciuto come il volto italiano del franchise. Attualmente collabora come testimonial anche per Cool2U (Community Manager), Cosplay Mat and CosAll. 

Sul concetto di Cosplay e business, in un’intervista a StayNerd, Leon ha dichiarato:

“Io sono estremamente soddisfatto della mia arte del Cosplay al livello professionale, non lo dico per egocentrismo ma per fierezza! La fierezza e l’emozione nel pensare di essere arrivato a guadagnare bei soldi ogni mese, quando tutto è cominciato attaccando due pezzi di Forex (PVC) con due gocce di colla a caldo. È qualcosa che mi rende molto fiero e felice ogni volta che ci penso. Dal mio punto di vista, ogni mese ho almeno 2-3 eventi dove sono invitato come ospite, eventi in cui sono pagato ovviamente (oltre al totale rimborso del viaggio + hotel). I prossimi eventi, per esempio (oltre alle date Italiane) saranno a Istanbul e Madrid. Il Cosplay per me rappresenta sempre un hobby. Un hobby che mi sta facendo girare il mondo e mi fa guadagnare i soldi di cui ho bisogno per pagarmi l’università, i materiali per le mie nuove creazioni e tutti gli “sfizi” di cui necessito per continuare a produrre con fomento ciò che amo fare”.

Leon Chiro è una persona estremamente carismatica, amabile con i suoi fan, che in più occasioni lo hanno “ricompensato” con regali di ogni tipo, da artwork ispirati alla sua persona, ai biscotti o ai cupcake con il suo volto: per lui “i tifosi” sono estremamente importanti e apprezza – ed esorta – costantemente il loro supporto. D’altro canto, la fama, purtroppo, ha portato anche molti hater che più volte hanno tentato di “sabotare” la sua creatività, ne parla lo stesso Leon in una intervista a Overblog:

“… era come un gruppo privato di persone che volevano sabotare la mia pagina, si sono semplicemente organizzati per segnalare in massa la mia pagina e il mio profilo dichiarando che si trattava di un’identità falsa, e poi è stato un processo lungo perché normalmente è quasi impossibile riavere le tue cose ma … ci sono riuscito grazie alle persone che mi seguono…  ho raccolto più di 3000 firme di persone che mi volevano di nuovo su Facebook, è stato molto …  Quindi è stato un momento molto difficile e tragico perché ho avuto tutto indietro grazie alle persone che mi seguono. Perché cerco sempre di diffondere positività in tutto il mondo, e poi ho recuperato tutta la positività da tutto il mondo riprendendomi i miei social media”.

Per Leon Chiro il cosplay è qualcosa che si fa con il cuore:  è mettere tutto lo sforzo, anzi il “fomento”, possibile per interpretare un personaggio nella sua interezza; questo processo creativo lo porta a trasformarsi “perfettamente” in ogni personaggio scelga. Il cosplay è un hobby molto bello e che come Leon stesso definisce con la parola iconica “felicità” … e il nostro ragazzo riesce a trasmettere questo messaggio, con forza e positività, in ogni sua performance ad ogni evento.

se volete approfondire il grande talento di Leon Chiro vi consigliamo di visitare i suoi profili ufficiali:

Scarlet Prior: passione scarlatta

Sabrina, conosciuta come Scarlet Prior (nik name composto dal nome “Scarlet”, che è legato al colore rosso, il suo colore preferito, e “Prior”, cognome ripreso dalla protagonista della serie “Divergent”, che lei ha amato), si è avvicinata al mondo del cosplay grazie al Lucca Comics. Prima da spettatrice, ed in seguito presenziando dal 2009 come cosplayer. Fin da subito rimase affascinata da questo mondo, perché era riuscita a trovare persone appassionate come lei. La cosplayer che per lei è sempre stata fonte di ispirazione è Giorgia Vecchini, in arte Giorgia Cosplay. Ricorda che, quando tornò dal suo primo Lucca da spettatrice, cercò la parola “cosplay” su Google e le foto di Giorgia capeggiarono nella pagina di ricerca e lei ne rimase affascinata.

Fin da piccola ha sempre avuto la passione per i manga, fumetti ed anime, ma vivendo in un piccolo paese i suoi coetanei l’hanno sempre un po’ presa in giro per questa sua strana “ossessione”, come la chiamavano loro. Così lei sfogava questa sua vena artistica  scrivendo fanfiction e disegnando i suoi personaggi preferiti. Ma grazie al Cosplay ha potuto conoscere persone con la quale condividere questa passione ed ad oggi può contare su tanti amici con cui passare giornate spensierate in fiera.

Purtroppo, per via del suo lavoro e del fatto che abita un po’ lontana dalle città in cui spesso vengono fatte alcune delle più grandi fiere d’Italia, non riesce a presenziare a molti eventi. I suoi preferiti rimangono però il Romics di Roma e Lucca Comics. È inoltre molto affezionata a questo evento Toscano, un po’ perché è stato grazie ad esso che ha conosciuto questo mondo, un po’ perché, essendo un evento grande, ha la possibilità di rivedere amici e fare set nelle bellissime location della città.

Ad oggi ha all’attivo molti personaggi, come Kai di Beyblade, Sally da Nightmare Before Christmas, Anna ed Elsa da Frozen, Lady Gaga dal videoclip “Judas”, Jareth da Labirynth, e molti altri, e negli anni è riuscita anche a prendere parte ad un corso di cucito che le ha permesso di iniziare a cucire i suoi vestiti. Ama molto creare, perché è una cosa che la rilassa ed indossare i vestiti che ha creato lei stessa le da maggiore soddisfazione. Ciò non toglie che ogni cosplayer possa comprare o commissionare i suoi abiti. È fermamente convinta che il “fai da te” non sia indice di “migliore”. Lei stessa a volte, per mancanza di tempo o altro, opta per comprare vestiti già pronti, oppure commissionare se sa di non riuscire a farli. Essere un buon cosplayer, secondo lei, non dipende da ciò che indossi, ma da come ti poni nei panni di quel personaggio. Non ama solo vestire i loro panni, ma calarsi nella parte cercando di ricreare movenze o espressioni, come è stato per Bellatrix ed il Cappellaio matto, che ha fatto in una versione rivisitata. Questi sono i suoi cosplay alla quale è più legata, perché sono quelli che le hanno dato maggiore riscontro positivo.

Le piacerebbe inoltre provare a dare sfogo alla sua fantasia creando un original. Secondo alcuni non sono considerati “cosplay”, invece secondo lei è un modo per esprimere sé stessi. In un original si può mettere in pratica tutta la fantasia di cui siamo provvisti. Conosce molti ragazzi che si dedicano maggiormente alla realizzazione di Original e lei li segue con passione.

Però a volte non è considerato un vero cosplayer nemmeno chi lo fa per lavoro. Lei pensa che ognuno possa fare quello che vuole e che ama, e che può farlo nel modo in cui vuole. Non è sbagliato guadagnare con il cosplay, perché pensa che lavorare amando ciò che si fa sia la massima aspirazione per tutti.

Purtroppo però questo mondo non è sempre tutto rosa e fiori, perché molte volte le persone ne aggrediscono delle altre solo perché, magari, la parrucca non è del colore esatto, o perché i materiali usati non sono secondo loro dei materiali all’avanguardia. Inoltre lei stessa è stata vittima di uno spiacevole aneddoto, con il suo cosplay di Atena dai Cavalieri Dello Zodiaco. Alcune persone avevano preso la sua foto in cosplay e postata su alcuni gruppi per prenderla in giro per la sua forma fisica, considerata non conforme per quel personaggio. Lei la ritiene una cosa molto triste soprattutto perché ci sono persone molto fragili. Lei odia le prese in giro, soprattutto perché le ha vissute sulle sua pelle e sa come ci si sente. Che una persona sia troppo alta, troppo bassa, troppo magra o troppo in carne non giustifica che possano permettersi di giudicare, soprattutto in cosplay. In fondo il cosplay è una passione ed è così che andrebbe vissuta, con amore e spensieratezza. Ed è quello che vorrebbe dire a chi si sta avvicinando a questo mondo per la prima volta. Gli ingredienti principali per diventare un “cosplayer” sono proprio questi: mettere passione e cuore in quello che si fa e viverlo come un modo per evadere dalla realtà di tutti i giorni. Ma, soprattutto, di non viverlo pensando di essere superiori agli altri.

Grazie ai social questo mondo è sempre più conosciuto ed è grazie ai Social che un cosplayer riesce a farsi notare ed esprimere sé stesso.

Link ai profili:

Facebook: https://www.facebook.com/sharmagicosplay

Instagram: https://www.instagram.com/scarlet_prior/

Tik tok: https://vm.tiktok.com/ZS5FsQEx/

Nasce CosplayerItalia.it

Finalmente è attivo il nuovo dominio www.cosplayeritalia.it, la nuova homepage del gruppo Satyrnet in cui approfondire il fenomeno che tutti noi amiamo! Satyrnet, si occupa da oltre 20 anni di divulgare questa passione made in Japan come vera e propria espressione creativa e artistica. Come una delle prime realtà che hanno promosso il fenomeno Cosplay, Satyrnet ha realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di settore. Il portale www.satyrnet.it e la sua vastissima community online sono tutt’ora uno dei punti di riferimento per gli appassionati. Gianluca Falletta ha partecipato alla produzione del Festival del Fumetto di Romics, RomaComics & Games, Gaming e Cartoon Days e ora collabora con i principali festival italiani quali LuccaComics & Games, Milano Cartoomics e Napoli Comicon.

Il Cosplay (costume – play) è una neo-tradizione giapponese diffusa sin dagli inizi degli anni 80 dopo il successo di serie Tv (come Gundam) e la diffusione sempre maggiore di Manga, termine usato per identificare il fumetto nipponico. Questo fenomeno, in realtà importato dagli States dove cominciava a diffondersi sin da un decennio precedente, è da ricollegare per la cultura nipponica all’antica tradizione del travestimento medievale. Qualunque sia la sua origine, il cosplay è la pratica che consiste nell’indossare un costume e interpretare il personaggio in questione; poiché il fenomeno si diffonde a livello globale dal Giappone, la maggior parte dei cosplayer preferisce rifarsi a personaggi della tradizione manga, ma oramai la scelta del costume da creare interessa anche su personaggi di videogiochi, serie tv, film e letteratura.

Gli appassionati, oltre ad interpretare nelle convention e fiere dedicate il proprio personaggio preferito, si riuniscono anche spontaneamente per il solo piacere di fare cosplay e partecipare a photoset.

In Europa il fenomeno vede la diffusione, grazie anche alla fortunata serie TV “Dragon Ball” che ha aperto all’occidente il variegato mondo delle Anime giapponesi, portandolo alla diffusione di massa, verso la metà degli anni novanta: la data di riferimento, in Italia, si fa risalire alla Lucca Comics & Game nel 1997,dove per la prima volta ci fu una vera e propria sfilata di cosplay, ma il fenomeno era sicuramente già presente, con la differenza di non essere organizzato. Immediatamente dopo il fenomeno prese piede anche a Roma e vide come protagonista, sin dai suoi primi timidi passi, Satyrnet, fondata nel 1999 e diventata Associazione Culturale nel 2003.

A oggi il fenomeno è visto come un atto di creatività grassroots, ossia che nasce dal basso e si esplica per via orizzontale; il fan rilegge la realtà e gli oggetti secondo i propri interessi e desideri, è per questo che si può parlare, riprendendo il pensiero di Jhon Fiske, di economia culturale ombra, perché in parte i prodotti alimentano l’economia globale ( con i fumetti o vestiti ) e in parte l’economia propria della comunità, il fatto di far circolare questi prodotti aiuta a definire la propria identità e cultura. Un punto di contatto tra le grandi organizzazioni produttive e i fan è dato dai numerosi Fan – club che svolgono un ruolo fondamentale come Opinion makers o Pruducer e entrano di fatto a far parte delle organizzazioni.

Con il nuovo dominio www.cosplayeritalia.it, i cosplayer italiani avranno una “casa online”, dove condividere la propria creatività, la propria passione e, per gli organizzatori di eventi, un luogo perfetto per diffondere i propri eventi e trovare interessanti collaborazioni.

Oltre al sito  www.cosplayeritalia.it, vi consigliamo di approfondire questa passione creativa sul gruppo Facebook di Satyrnet (Cosplay Italian Community) e sulla neonata Pagina Facebook (Cosplayer italiani). 

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