Zio Paperone sbarca nell’universo Marvel: Frank Miller disegna la variant cover del primo fumetto Disney targato Marvel Comics!

News bomba per i fan dei fumetti: il leggendario disegnatore Frank Miller, celebre autore di opere come “Il ritorno del Cavaliere Oscuro” e “Sin City”, ha firmato la variant cover di “Uncle Scrooge & the Infinity Dime” (“Zio Paperone e il decino dell’infinito”), la prima storia Disney mai prodotta da Marvel Comics!

L’albo, in uscita negli Stati Uniti il 19 giugno 2024, segna un incontro epocale tra due colossi del fumetto e promette di entusiasmare i lettori di tutte le età. La storia, scritta da Jason Aaron – acclamato sceneggiatore di Thor, Wolverine e Avengers – porterà Zio Paperone alle prese con un’avventura cosmica mozzafiato.

Un sogno che diventa realtà

La collaborazione tra Disney e Marvel non è una novità assoluta: già in passato i due editori avevano unito le forze per progetti speciali. Tuttavia, “Uncle Scrooge & the Infinity Dime” rappresenta un passo storico, segnando l’ingresso ufficiale di Topolino e i suoi amici nell’universo Marvel.

L’idea di una storia di Zio Paperone scritta da Jason Aaron era già nell’aria da tempo: nel 2017, durante un’intervista a Lucca Comics & Games, lo sceneggiatore aveva espresso il suo desiderio di realizzare un simile progetto. Ora, questo sogno diventa finalmente realtà.

Un albo da non perdere

Con la variant cover di Frank Miller e la storia di Jason Aaron, “Uncle Scrooge & the Infinity Dime” si preannuncia come un albo imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti. Un’occasione unica per immergersi in un’avventura che unisce l’iconico mondo Disney all’epica atmosfera Marvel.

Preparatevi a vivere un’avventura leggendaria!

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Zio Paperone celebra il 75° anniversario

Il celebre personaggio Disney Zio Paperone festeggia il 75° anniversario! Siete pronti per una grande festa, lunga un mese? Panini Comics celebra questa ricorrenza con tanti volumi pensati per rendere omaggio al magnate di Paperopoli, disponibili in libreria, fumetteria e su Panini.it e con storie inedite, aneddoti e curiosità tutte da scoprire su Topolino e sul mensile Zio Paperone.

È il più duro dei duri, il più furbo dei furbi e ha sempre fatto quadrare i conti… nonostante i tanti nemici e detrattori, pronti a derubarlo (i Bassotti e Amelia), oppure a sminuirne i meriti (Cuordipietra e Rockerduck). Paperon de’ Paperoni è apparso per la prima volta nella storia Christmas on Bear Mountain (Il Natale di Paperino sul Monte Orso) di Carl Barks, pubblicata sulla rivista Four Color n. 178 nel dicembre 1947 e da quel momento non si è mai fermato.

Carl Barks l’ha inventato ispirandosi allo Scrooge di Dickens, evolvendone poi la figura e costruendo intorno a lui un mondo complesso e credibile, Don Rosa gli ha costruito una bellissima biografia, Romano Scarpa ha sottolineato la sua dimensione affettiva, Guido Martina ne ha mostrato le magagne, Rodolfo Cimino l’ha spedito in giro per il mondo alla ricerca di tesori incredibili. Ne è uscito un Papero più umano che mai! Una figura leggendaria che ha saputo ritagliarsi uno spazio anche nella storia dell’animazione Disney, apparendo tanto sul piccolo schermo (la serie televisiva Ducktales) che sul grande, fino ad aggiudicarsi un lungometraggio tutto per lui.

Per celebrare al meglio il settantacinquesimo anniversario dello Zione e ripercorrerne la storia e le avventure più belle, da giovedì 15 dicembre sarà disponibile il volume Vita e dollari di Paperon de’ Paperoni, che ripropone il titolo uscito nel 1968 nella collana Oscar Mondadori, corredando le storie originarie con un ampio apparato redazionale inedito. Zio Paperone e la scavatriceZio Paperone e la clessidra magicaZio Paperone e il ventino fataleZio Paperone e la disfida dei dollariZio Paperone e la stella del poloZio Paperone e la dollarallergia e Zio Paperone e il tesoro delle sette città di Cibola: le sette storie “cult”, tutte firmate da Carl Barks ora raccolte in una nuova edizione pregiata cartonata da collezione.

Per riscoprire Paperon de’ Paperoni visto da uno dei Maestri del fumetto Disney, c’è La saga di Paperon de’ Paperoni di Don Rosa, vincitrice dell’Eisner Award, che torna per l’occasione in un nuovo esclusivo formato cartonato. In questo volume sono raccolti tutti i dodici capitoli principali che raccontano la leggendaria epopea di Paperone, da grintoso e giovanissimo lustrascarpe a cacciatore di tesori perduti intorno al mondo: un’esistenza straordinaria, che si intreccia a quella di altri personaggi come Paperino, i BassottiCuordipietra Famedoro e vere guest star come P.T. BarnumGeronimoJesse JamesBuffalo BillJack LondonAnnie OakleyRobert Peary e il Presidente Theodore Roosevelt. Un pezzo da collezione davvero da non perdere. 

È già disponibile in libreria, fumetteria e su Panini.it Pianeta Paperone, con quattro storie sulla vita del Papero più̀ ricco del mondo. I testi di Vito Stabile e i disegni di Marco Rota raccontano la quotidianità̀ del multimiliardario in La panchina ispiratrice (tratta da Topolino 3390), Mai più limousine (da Topolino 3411), Il segreto del tuffo (da Topolino 3427) e Come ai vecchi tempi (apparsa per la prima volta su Topolino 3453). Questo volume cartonato impreziosito dalla copertina telata con dettagli dorati si arricchisce anche di un ricco approfondimento editoriale con due lunghe interviste agli autori.

E poi, si sa che a Paperone piace molto rievocare i suoi leggendari trascorsi dei tempi della Corsa all’Oro, quando iniziò a costruire la sua fortuna negli impervi territori dello Yukon, fra nevi, torrenti, alci, orsi e… agguerriti rivali nella caccia alla pepita più grande. Scenario di epiche imprese da cercatore, ma anche di amori e amicizie che sopravvivranno al tempo, il Klondike è come una vena aurifera che non si esaurisce mai, ed è infatti sempre ben vivo nella mente (e nel cuore) di Paperone: fonte di grandi ricordi, ma anche meta di nuove avventure.

Il volume Il Klondike di Paperone raccoglie una selezione delle migliori storie dedicate alle gesta dello Zione in questa terra mitica, a partire da Zio Paperone a nord dello Yukon di Carl Barks, per proseguire con altri classici firmati tra gli altri da Rodolfo CiminoGiorgio CavazzanoRoberto Vian. In allegato a questo volume, inoltre, l’esclusiva versione variant della statua di Paperone cercatore – disegnata da Emmanuele Baccinelli – che sarà allegata anche al numero 3500 di Topolino, e che solo in questa edizione sarà provvista della base!

E proprio Topolino, nei suoi numeri in uscita a dicembre, celebrerà Zio Paperone con tante storie e redazionali. In particolare, il numero 3499 disponibile da mercoledì 14 dicembre, sarà da non perdere perché proporrà il primo dei cinque episodi di Il destino di Paperone, un’imperdibile storia sceneggiata e disegnata da Fabio Celoni che racconta della scalata al successo di Zio Paperone, dopo che fu ridotto sul lastrico a causa di un affare di lenticchie…

Infine, immancabile l’appuntamento mensile con Zio Paperone, il magazine dedicato allo Zione che con il numero 54 (in edicola, fumetteria e su Panini.it da giovedì 15 dicembre) avrà 16 pagine in più e una speciale copertina dorata. Questa uscita dedicata all’anniversario proporrà una selezione di storie appassionanti, a partire da Zio Paperone e la corona dei desideri, nella quale lo Zione e i nipoti vanno nei Caraibi a caccia di un tesoro, e Zio Paperone in… un altro Natale sul Monte Orso di Tito Faraci e Giorgio Cavazzano, sequel ideale della nota storia di Carl Barks. Torna inoltre Don Rosa con Zio Paperone e l’ultima slitta per Dawson, grande storia Superstar legata all’epopea del Klondike.

Un mese di grandi appuntamenti, dunque, per celebrare al meglio la personalità magnetica, le avventure e le “ricchezze” di Paperon de’ Paperoni. L’appuntamento è a dicembre in libreria, fumetteria, edicola e su Panini.it. Aggiornamenti e dettagli su Topolino.it e sui canali social ufficiali di Topolino.

 Zio Paperone raggiunge il numero 50

Ad agosto si celebra un traguardo importante: Zio Paperone, il mensile edito da Panini Comics che raccoglie le più belle avventure con protagonista il plurimiliardario di Paperopoli, raggiunge il numero 50 e lunedì 15 agosto arriva in edicola, fumetteria e su e su Panini.it con un numero in doppia edizione tutto da collezione e le sue tante storie ricche di avventura e divertimento.

Questo numero speciale di Zio Paperone contiene una storia inedita a bivi di Vito Stabile e Giuseppe FacciottoZio Paperone e il dilemma cilindrico. C’è poi un ospite d’onore: il cartoonist americano Don Rosa, con un approfondimento a lui dedicato e la storia Zio Paperone in Qualcosa di veramente speciale. Un numero da collezione, dunque, reso ancora più speciale da un apparato redazionale pensato per queste celebrazioni e con una foliazione aumentata: ben 16 pagine extra e una copertina con una speciale lavorazione metal.

Zio Paperone 50 è disponibile anche con copertina variant a tiratura limitata (solo in fumetteria e su Panini.it), con metal dorato, sbalzi e verniciatura ibrida! L’appuntamento è per lunedì 15 agosto.

Who is Don Rosa?

Keno Don Hugo Rosa, noto semplicemente come Don Rosa, è l’uomo che a suo tempo fu definito l’erede di Carl Barks, il più grande dei disegnatori del mondo dei Paperi creato da Walt Disney. Malgrado da numerosi anni non possa più esercitare attivamente la sua opera di disegnatore a causa di una malattia agli occhi è stato il creatore di Zio Paperone, Amelia, Gastone, Rockerduck, Cuordipietra Famedoro, Edi, le Giovani Marmotte, la Banda Bassotti, il vicino Jones e una miriade di altri personaggi.
 
Il nome Keno è stato ereditato dal nonno Gioachino Rosa, emigrato negli Stati Uniti da Maniago, una cittadina in Friuli all’inizio del XX secolo: questi aveva accorciato il suo nome prima in Chino e poi in Keno per renderne più semplice la pronuncia in inglese. L’artista non ha mai nascosto il suo amore per l’Italia e anzi è sempre andato orgoglioso delle sue radici, e conserva ancora numerosi cimeli del nonno italiano, tra i quali un baule, che è diventato quasi un marchio di fabbrica, inserito anche nelle sue storie (è il baule pieno di adesivi e ricordi di Zio Paperone).
 
Universalmente noto per aver ricostruito l’Albero Genealogico della dinastia dei Paperi disneyani, autore di tante storie scientificamente basate sulla tradizione impostata da Barks, Don Rosa è apprezzato soprattutto per la sua opera fumettistica più complessa, la Saga di Paperon de’ Paperoni (The Life and Times of $crooge McDuck). Vi racconta, in dodici dettagliatissimi capitoli, la vita e le opere del Papero più ricco del mondo, mostrandone le origini scozzesi, i genitori e i parenti, sino all’approdo negli USA (nello stato del Calisota) dove la sua famiglia si intreccia con quella dei Paperi americani discendenti dal fondatore di Paperopoli, Cornelius Coot. In particolare, incontriamo il figlio di Nonna Papera, che dopo aver sposato una delle due sorelle di Paperone dà alla luce Paolino Paperino e sua sorella Della, poi madre di Qui, Quo e Qua. A questi dodici capitoli se ne aggiungono altri di approfondimento, realizzati in seguito, dove tra le altre cose si raccontano le gesta di Buffalo Bill, l’incontro con il presidente degli States Theodore Roosevelt e la storia d’amore del giovane Paperone con la ballerina di cafè chantant Doretta Doremì, ai tempi della corsa all’oro nel Klondike.
 
Il 13 febbraio 2013 Don Rosa dichiara ufficialmente il suo ritiro da autore Disney. Tra i tanti motivi, il più rilevante, è per i diritti della Disney, infatti i suoi problemi alla vista sarebbero un elemento secondario. Come da lui scritto non gli venivano pagati i diritti per le ristampe e molte altre cose.
 
 

Zio Paperone e i segreti del deposito

Dai disegni originali ai progetti degli architetti per raccontare la storia di Zio Paperone e svelare per la prima volta i segreti e le planimetrie del suo fantastico deposito!

Avarissimo, self-made duck, papero più ricco del mondo, in quasi settant’anni di onorata carriera Paperon de’ Paperoni è diventato uno dei personaggi più amati del fantastico universo Disney. Dal 13 giugno al 27 settembre WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (Viale Campania 12) gli dedica una mostra davvero unica per raccontare la sua straordinaria storia, personale ed editoriale, con un insolito e avvincente viaggio tra i segreti più segreti del suo deposito! Quanto denaro contiene quel bizzarro edificio blindato che domina Paperopoli dall’alto di una collina? Quanto è grande? Quali sistemi di sicurezza lo proteggono dagli assalti della Banda Bassotti e della fattucchiera Amelia? Dove e come vive il papero più ricco del mondo? Quante monete può contenere davvero? Se esistesse veramente come sarebbe fatto? Quanto dovrebbe essere grande un edificio per contenere davvero i 9 fantasticatilioni, 4 biliongilioni, 6 centifrugalilioni, 8700 dollari e 16 cents che dice di possedere Zio Paperone? A tutte queste domande e a tante altre risponde la mostra Zio Paperone e i segreti del deposito, nata da un’idea di Ferdinando Zanzottera e realizzata da WOW Spazio Fumetto, Andrea Tardito, Luca Sgambi e Ferdinando Zanzottera con il Patrocinio della Scuola di Architettura Civile (corso di studi in Architettura delle Costruzioni) del Politecnico di Milano e in collaborazione con il settimanale Topolino.

La mostra Zio Paperone e i segreti del deposito propone un percorso a tappe che accompagna il visitatore alla scoperta di questo fantastico personaggio e di tutto il suo mondo. Si inizia quindi con una sezione dedicata al grande disegnatore americano Carl Barks, creatore del personaggio, che lo disegnò per la prima volta nel 1947 per una storia intitolata “Il Natale di Paperino su Monte Orso”. Chiaramente ispirato a Ebenezer Scrooge, l’odioso e avarissimo protagonista de Il canto di Natale di Charles Dickens, Paperone (in originale Uncle Scrooge) conquistò subito il cuore dei lettori diventando sempre più protagonista a fianco di Paperino, Qui Quo e Qua e di tutti gli altri paperi Disney. Grazie a tavole originali e albi rari provenienti dall’archivio della Fondazione Franco Fossati (come il numero 677 di Topolino Giornale che nel febbraio 1948 ce lo mostra nella sua prima apparizione italiana) e la riproduzione delle pagine delle storie più amate si possono scoprire i lati più affascinanti e divertenti del suo carattere: eccolo dunque impegnato a seguire decine di lucrosi affari, tirare sul prezzo d’acquisto di qualche nuova azienda, respingere gli assalti dei visitatori troppo insistenti a suon di pedate meccaniche o ad allagare Paperopoli di lacrime quando scopre di aver guadagnato un nichelino in meno!

Una sezione della mostra è poi dedicata alla sua straordinaria famiglia, una vera e propria dinastia di Paperi di cui abbiamo imparato ad amare molti esponenti, dal nipote Paperino ai nipotini Qui, Quo e Qua, da Gastone a Nonna Papera, fino a Paperoga: ma quale grado di parentela li lega uno all’altro? Grazie a un’installazione multimediale interattiva realizzata appositamente per la mostra da GlobalMedia si potranno scoprire tutti i legami di parentela della grande dinastia dei paperi ricostruita dal disegnatore americano Don Rosa nel 1993 grazie ad anni di studi genealogici e fumettologici e a una fitta corrispondenza con Carl Barks. Ovviamente molto spazio sarà dedicato anche ai nemici di sempre, che da anni cercano di assaltare la fortuna del ricco Zione: dalla Banda Bassotti alla strega Amelia che vuole impossessarsi della mitica Numero Uno, la prima monetina guadagnata da Paperone. Amelia, creata nel 1961 da Carl Barks, non vive a Paperopoli, bensì alle pendici del Vesuvio. E per rendere ancora più evidente la sua italianità, per meglio rappresentare il fascino di questa strega affascinante e pericolosa Barks si ispirò a un’altra eccellenza nostrana, la splendida attrice Sophia Loren. E proprio alla produzione italiana di storie Disney, la più prolifica al mondo, sarà dedicato molto spazio: dagli autori storici come Romano Scarpa, a maestri come Giorgio Cavazzano e Marco Rota fino agli ultimi autori di ultima generazione come Corrado Mastantuono e Andrea Freccero, una galleria di tavole e copertine originali dedicate a Paperone ci aiuta a scoprire come sia cambiato graficamente il personaggio ma anche il suo carattere.

A tal proposito non poteva mancare una sorpresa in diretta dalle pagine del settimanale Topolino: in mostra, infatti, sono esposte in grande anteprima le tavole della nuova saga estiva La grande corsa (contro il tempo) scritta da Bruno Enna e disegnata da Alessandro Perina. La storia, che si svolge interamente a Paperopoli, ha inizio proprio nelle stanze del Deposito dove, a consolare un affranto Zio Paperone, ritroviamo tutti i componenti della famiglia dei Paperi ignari del fatto che, da lì a poco, si ritroveranno a viaggiare nel tempo partecipando a un incredibile Gran Premio di Paperopoli che mette in palio la salvezza della Numero Uno.

Dopo aver ben compreso chi sia Zio Paperone, il visitatore approda al deposito, ossia al “tempio” in cui lo Zione custodisce ciò a cui tiene di più: il suo patrimonio! Citato per la prima volta nel 1951, disegnato da Carl Barks per la storia Paperino e la banda dei Segugi, per quel che apprendiamo nella storia di Don Rosa Bassotti contro deposito (2001), il deposito è stato costruito dall’architetto Frank Lloyd Drake nel 1902, sorge sulla collina Ammazzamotori che domina Paperopoli e rappresenta uno dei simboli più riconoscibili della città, come il Colosseo per Roma o la Torre Eiffel per Parigi. Del resto la storia della città di Paperopoli è strettamente collegata a quella del deposito: nel 1579 Sir Francis Drake fonda un forte, che battezza Drake Borough, che nel 1818 viene ceduto al colono Cornelius Coot, che lo rinomina Forte Paperopoli. Coot crea la milizia Truppe delle Marmotte (in inglese Woodchucks Militia) e con queste truppe difende la collina del forte dagli attacchi degli inglesi prima e successivamente dagli indiani e dagli spagnoli. Nel 1899 suo nipote Casey Coot, cede la proprietà del vecchio forte a un giovane Paperon de’ Paperoni, che successivamente vi costruirà il suo famoso deposito. Lo spirito che anima lo Zione è dunque lo stesso che mosse i Padri Pellegrini che colonizzarono il Nuovo Mondo e non a caso il disegnatore Don Rosa collega storicamente la costruzione dell’edificio e dell’intera città di Paperopoli al mito fondativo americano. Con il trascorrere degli anni e delle storie a fumetti la città ha assunto caratteristiche sempre più definite, tanto che nell’estate 2014 sulle pagine del settimanale Topolino è apparsa a puntate una vera e propria guida turistica della città, di cui sono esposte alcuni splendidi bozzetti a matita disegnati dall’autore italiano Blasco Pisapia.

Dalla città intera si passa poi a vedere nel dettaglio la vita quotidiana nel deposito: oltre alla vasca contenente i celeberrimi tre ettari cubici di denaro, verranno passati in rassegna l’ufficio dove zio Paperone conclude lucrosi affari, la biblioteca dove recupera notizie sui tesori disseminati in ogni parte del mondo e le altre aree del deposito. Nonostante sia forse l’edificio più famoso del mondo dei fumetti, il deposito ha spesso cambiato forma, seguendo le idee del vulcanico Paperone e degli altrettanto geniali autori che ne hanno narrato le avventure. Non mancheranno poi i sistemi di difesa messi a punto negli anni per difendere il Deposito da seccatori, questuanti e nemici vari, dai cannoni spara aglio per Amelia al classico cannone per i Bassotti. Il deposito, la sua struttura, le sue stanze saranno analizzate con rigore filologico dagli esperti Andrea Tardito, architetto e appassionato Disney, e Ferdinando Zanzottera, già docente di Storia dell’Architettura (Politecnico di Milano).

A chiudere il percorso espositivo è l’accattivante sezione curata dall’ingegnere Luca Sgambi, professore a contratto alla Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano, e dei suoi studenti del corso di laurea magistrale in Architettura – Architettura delle Costruzioni, che durante l’anno accademico 2013-2014 hanno affrontato la progettazione strutturale dell’edificio. Svelato per la prima volta nella storia da Don Rosa negli Stati Uniti nel 2001 per la storia Bassotti contro Deposito, il progetto tecnico strutturale del deposito di Zio Paperone è stato sviluppato in aula, con rigore e metodo scientifico, attraverso lezioni stimolanti, originali e divertenti che hanno coinvolto e appassionato tutti gli studenti del corso. Dall’analisi della storia del personaggio di Zio Paperone si sono individuati i requisiti che sono stati assunti come vincolanti per le successive scelte progettuali. Per esempio, la contestualizzazione della città Paperopoli nello stato del Calisota, topograficamente coincidente con l’Alta California, è stata la motivazione didattica per affrontare temi legati all’ingegneria sismica e per esaminare fenomeni di interazione dinamica (sloshing) difficilmente offerti dai corsi universitari in Architettura. La progettazione della vasca delle monete ha richiesto l’ideazione e l’esecuzione in aula di prove sperimentali per ricavare parametri ingegneristici (indice dei vuoti e angolo di natural declivio delle monete) chiaramente non presenti nella letteratura tecnica, nonché una lunga fase di brainstorming e di conceptual design per individuare la struttura più idonea a sopportare l’enorme spinta generata dai 35.000 metri cubi di monete contenuti nel deposito! La parte del deposito adibita a uffici ha visto gli studenti impegnati nella progettazione di strutture civili, composte da travi e pilastri in calcestruzzo armato e coperture in travi reticolari in acciaio. Il tutto grazie alla collaborazione di esperti delle discipline tecnologiche (architetto Gabriele Nizzi), impiantistiche (ingegnere Antonio Cammi) e compositive (architetti Andrea Botta e Fabio Lepratto) che con passione e competenza si sono sentiti coinvolti in questo progetto. Un ringraziamento speciale alla società HSH S.R.L. di Padova (http://www.hsh.info/) che ha fornito un software di calcolo professionale (Straus 7) per lo studio dettagliato del comportamento strutturale.

Grazie alla collaborazione del laboratorio +Lab del Politecnico di Milano, diretto dalla professoressa Marinella Levi, Zio Paperone, la città di Paperopoli e il deposito prenderanno vita in installazioni, plastici e statuette realizzati attraverso l’innovativa tecnologia della stampa 3D: a partire dai disegni degli autori Disney verranno disegnati i modelli tridimensionali, riprodotti poi in laboratorio con la stampa in materia plastica. Sarà inoltre presente una mappa interattiva multimediale della città di Paperopoli, realizzata da GlobalMedia, grazie a cui sarà possibile vedere spettacolari animazioni tridimensionali degli edifici più conosciuti della città. Agli artisti de La fabbrica delle miniature invece il compito di modellare una vera e propria statua del vecchio papero e di realizzare con minuzia di particolari l’interno del deposito, con uffici, sala del tesoro e camera da letto. Per rimarcare l’aspetto scientifico e didattico della mostra, durante tutto il periodo di esposizione verranno organizzati incontri con professori universitari, scienziati e architetti che sviscereranno, in modo adatto a un pubblico di tutte le età, i temi che la mostra tocca: urbanistica, statica, ingegneria dei materiali e molto altro. Si scoprirà così se la invenzioni di sceneggiatori e disegnatori ha basi scientifiche o sono completamente irreali. Inoltre incontri con autori, laboratori di disegno, dimostrazioni di stampa 3D, laboratori di “riciclo creativo” – attività molto amata da Zio Paperone! – e molto altro animeranno i weekend di WOW Spazio Fumetto.

Anche la celebre cake designer Barbara Perego non ha voluto rinunciare alla sfida creando un deposito/torta davvero magnifico quanto appetitoso creato interamente in pasta di zucchero! Durante il periodo della mostra verranno anche organizzati laboratori di fumetto in collaborazione con la redazione di Topolino, per ragazzi dagli 8 anni in su. Architetti, progettisti e fumettisti del futuro grazie all’aiuto di sceneggiatori, disegnatori e giornalisti del giornale, creeranno nuove storie dedicate al Deposito e a Zio Paperone.

Dal 13 giugno  al 27 settembre 2015. Presso WOW SPAZIO FUMETTO – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano, Viale Campania 12 – Milano Info: 02 49524744/45 – www.museowow.it – Ingresso 5 euro (ridotto 3 euro) Orario mostra: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00. Chiusura estiva: da lunedì 3 agosto a lunedì 31 agosto

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