Paperino si Trasforma in Wolverine: L’Incredibile Crossover Marvel

Scopri l’incredibile trasformazione di Paperino in Wolverine nel nuovo fumetto Marvel! Questo luglio, Marvel Comics porta una ventata di novità con l’introduzione di iconici personaggi Disney nel suo universo di fumetti. Dopo il successo dell’edizione speciale su Zio Paperone, si prepara a lanciare un’avventura senza precedenti: “What If…? Donald Duck Became Wolverine?” o “E se…? Paperino fosse diventato Wolverine?”.

Immergiti in una narrazione audace e innovativa, frutto della creatività di talentuosi autori italiani. Luca Barbieri, noto per le sue opere come Dragonero e Topolino, si cimenta nella sceneggiatura, mentre Giada Perissinotto, apprezzata per i suoi lavori su W.I.T.C.H. e Topolino, dà vita ai personaggi con i suoi disegni.

La storia si inserisce perfettamente nella tradizione dei “What If…?” di Marvel Comics, esplorando un universo alternativo dove Paperino incarna Wolverine. Ispirata alla saga del 2008 “Vecchio Logan” di Mark Millar e Steve McNiven e al classico “Arma X” del 1993 di Barry Windsor Smith, questa narrazione ti porterà in un futuro post-apocalittico dove i supereroi sono un ricordo lontano.

Preparati a incontrare mashup straordinari di personaggi Disney e Marvel, come Topolino/Occhio di Falco e Pippo/Hulk, in una storia che ridefinisce i confini dell’immaginazione. Non perderti questa epica fusione di mondi, dove l’eroismo incontra il fascino senza tempo dei personaggi Disney. Segna il tuo calendario e unisciti a noi in questa avventura mozzafiato!

Uncle $crooge and the Infinity Dime: il nuovo album Marvel parla Italiano!

Marvel Comics ha finalmente dato il benvenuto a un’icona dei fumetti Disney nel suo albo dedicato a Paperon de’ Paperoni. Con l’uscita di “Uncle $crooge and the Infinity Dime #1” questo giugno, i lettori avranno l’opportunità di vivere un’avventura unica con il papero più ricco del mondo. Scritto da Jason Aaron, uno dei talenti più prolifici di Marvel, e accompagnato da una squadra di artisti di fumetti italiani di talento (Paolo Mottura, Francesco D’Ippolito, Vitale Mangiatordi con la copertina regular realizzata da Lorenzo Pastrovicchio), questa produzione  rappresenta una collaborazione senza precedenti tra Marvel Comics e Disney. Dopo quasi 80 anni dalla sua prima apparizione, Zio Paperone si prepara ad esplorare il Multiverso alla ricerca di un malvagio alter ego intenzionato a diventare l’onnipotente Scrooge-Sopratutto.

In questo speciale di grandi dimensioni (di cui vedete la variant cover del leggendario Alex Ross), i lettori potranno rivivere la prima apparizione di Scrooge nel leggendario fumetto Christmas on Bear Mountain, mentre si immergono in una nuova e entusiasmante era. Con la comparsa di Paperino,Qui, Quo e Qua e altri personaggi di supporto, la storia promette di essere un’avventura epica e avvincente per i fan di lunga data e i nuovi lettori.

Jason Aaron ha condiviso la sua eccitazione per questa collaborazione unica, sottolineando l’importanza e l’influenza di Zio Paperone nella storia dei fumetti. Con una trama ricca di azione e colpi di scena inaspettati, i lettori sono invitati a prendere parte a una missione unica e coinvolgente insieme alla papera più dura del mondo.

“Uncle $crooge and the Infinity Dime #1” rappresenta un momento storico nell’universo dei fumetti, unendo due potenti giganti dell’intrattenimento per creare un’esperienza indimenticabile. Con il team artistico che offre la magia classica di Disney e l’entusiasmo palpabile dei creatori coinvolti, questo fumetto promette di essere un successo senza precedenti.

Il Destino di Paperone

Dicembre è un mese di grandi celebrazioni: oltre all’avvicinarsi delle feste più amate, si festeggia il 75° anniversario di Zio PaperonePanini Comics rende omaggio al magnate di Paperopoli con il numero 3499 di Topolino – disponibile in edicola, fumetteria e su Panini.it da mercoledì 14 dicembre – che ospita lo Zione già in copertina, con l’inconfondibile tratto di Fabio Celoni, oltre che in storie e redazionali a lui dedicati.

Sono di Celoni disegni e sceneggiatura di Il Destino di Paperone, un’imperdibile storia che racconta della scalata al successo di Zio Paperone, dopo che fu ridotto sul lastrico a causa di un affare di lenticchie… Quest’avventura in 5 episodi, impreziosita dai colori di Luca Merli, è la prima storia Disney sceneggiata da Fabio Celoni, che commenta:

Sono sempre stato innamorato della figura di Paperone, lo trovo un personaggio straordinario, incredibilmente umano, come tutti quelli creati dal grande Carl Barks. Ma in Paperone c’è una profondità speciale e mi è venuta voglia di esplorarla, così mi sono chiesto: “Ma come sarebbe se…?” Ovvero, come reagirebbe Paperone davanti a un fallimento tanto grande da minare tutte le sue sicurezze? L’ho messo davanti al suo peggiore incubo, perdere la sua intera fortuna ma anche il suo passato, le memorie delle sue avventure”.

 

Su Topolino 3499, Zio Paperone è protagonista di un’altra storia da non perdere, dalla trama evocativa, che porterà i lettori nel passato del multimiliardario più amato di tutti i tempi, disegnata dal Maestro Giorgio Cavazzano e scritta da Marco NucciFama.

Le celebrazioni per lo Zione continuano, poi, sull’immancabile appuntamento mensile con il magazine Zio Paperone. Il numero 54 – in edicola, fumetteria e su Panini.it da giovedì 15 dicembre – avrà 16 pagine in più e una speciale copertina dorata e proporrà una selezione di storie appassionanti, a partire da Zio Paperone e la corona dei desideri, nella quale lo Zione e i nipoti vanno nei Caraibi a caccia di un tesoro, e Zio Paperone in… un altro Natale sul Monte Orso di Tito Faraci e Giorgio Cavazzano, sequel ideale della nota storia di Carl Barks. Torna inoltre Don Rosa con Zio Paperone e l’ultima slitta per Dawson, grande storia Superstar legata all’epopea del Klondike.

E, ovviamente, non mancano le proposte in libreria, con i volumi speciali dedicati a Zio Paperone, tutti da collezionare (ottime idee regalo da far trovare sotto l’albero!): Vita e dollari di Paperon de’ Paperoni, che ripropone il titolo uscito nel 1968 nella collana Oscar Mondadori, corredando le storie originarie con un ampio apparato redazionale inedito; La saga di Paperon de’ Paperoni di Don Rosa, vincitrice dell’Eisner Award, per riscoprire Paperon de’ Paperoni visto da uno dei Maestri del fumetto Disney; Pianeta Paperone, con quattro storie sulla vita del Papero più̀ ricco del mondo con i testi di Vito Stabile e i disegni di Marco Rota; Il Klondike di Paperone che raccoglie una selezione delle migliori storie dedicate alle gesta di Zio Paperone in questa terra mitica.

Zio Paperone è quindi il fulcro di grandi appuntamenti, su Topolino (e non solo…) L’appuntamento è con Topolino 3499 da mercoledì 14 dicembre e con Zio Paperone da giovedì 15 dicembre in edicola, fumetteria, edicola e su Panini.it. Senza dimenticare che questo numero di Topolino sarà disponibile anche in formato megapack, con l’Album Ufficiale Calciatori Panini 2022-2023 e 5 bustine di figurine, la raccolta più celebre al mondo. Una sorpresa che renderà felici i tifosi di ogni età! Aggiornamenti e dettagli su Topolino.it e sui canali social ufficiali di Topolino.

Zio PPaperone è il più duro dei duri, il più furbo dei furbi e ha sempre fatto quadrare i conti… nonostante i tanti nemici e detrattori, pronti a derubarlo (i Bassotti e Amelia), oppure a sminuirne i meriti (Cuordipietra e Rockerduck). Paperon de’ Paperoni è apparso per la prima volta nella storia Christmas on Bear Mountain (Il Natale di Paperino sul Monte Orso) di Carl Barks, pubblicata sulla rivista Four Color n. 178 nel dicembre 1947 e da quel momento non si è mai fermato. Carl Barks l’ha inventato ispirandosi allo Scrooge di Dickens, evolvendone poi la figura e costruendo intorno a lui un mondo complesso e credibile, Don Rosa gli ha costruito una bellissima biografia, Romano Scarpa ha sottolineato la sua dimensione affettiva, Guido Martina ne ha mostrato le magagne, Rodolfo Cimino l’ha spedito in giro per il mondo alla ricerca di tesori incredibili. Ne è uscito un Papero più umano che mai! Una figura leggendaria che ha saputo ritagliarsi uno spazio anche nella storia dell’animazione Disney, apparendo tanto sul piccolo schermo (la serie televisiva DuckTales) che sul grande, fino ad aggiudicarsi un lungometraggio tutto per lui.

Zio Paperone e i segreti del deposito

Dai disegni originali ai progetti degli architetti per raccontare la storia di Zio Paperone e svelare per la prima volta i segreti e le planimetrie del suo fantastico deposito!

Avarissimo, self-made duck, papero più ricco del mondo, in quasi settant’anni di onorata carriera Paperon de’ Paperoni è diventato uno dei personaggi più amati del fantastico universo Disney. Dal 13 giugno al 27 settembre WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (Viale Campania 12) gli dedica una mostra davvero unica per raccontare la sua straordinaria storia, personale ed editoriale, con un insolito e avvincente viaggio tra i segreti più segreti del suo deposito! Quanto denaro contiene quel bizzarro edificio blindato che domina Paperopoli dall’alto di una collina? Quanto è grande? Quali sistemi di sicurezza lo proteggono dagli assalti della Banda Bassotti e della fattucchiera Amelia? Dove e come vive il papero più ricco del mondo? Quante monete può contenere davvero? Se esistesse veramente come sarebbe fatto? Quanto dovrebbe essere grande un edificio per contenere davvero i 9 fantasticatilioni, 4 biliongilioni, 6 centifrugalilioni, 8700 dollari e 16 cents che dice di possedere Zio Paperone? A tutte queste domande e a tante altre risponde la mostra Zio Paperone e i segreti del deposito, nata da un’idea di Ferdinando Zanzottera e realizzata da WOW Spazio Fumetto, Andrea Tardito, Luca Sgambi e Ferdinando Zanzottera con il Patrocinio della Scuola di Architettura Civile (corso di studi in Architettura delle Costruzioni) del Politecnico di Milano e in collaborazione con il settimanale Topolino.

La mostra Zio Paperone e i segreti del deposito propone un percorso a tappe che accompagna il visitatore alla scoperta di questo fantastico personaggio e di tutto il suo mondo. Si inizia quindi con una sezione dedicata al grande disegnatore americano Carl Barks, creatore del personaggio, che lo disegnò per la prima volta nel 1947 per una storia intitolata “Il Natale di Paperino su Monte Orso”. Chiaramente ispirato a Ebenezer Scrooge, l’odioso e avarissimo protagonista de Il canto di Natale di Charles Dickens, Paperone (in originale Uncle Scrooge) conquistò subito il cuore dei lettori diventando sempre più protagonista a fianco di Paperino, Qui Quo e Qua e di tutti gli altri paperi Disney. Grazie a tavole originali e albi rari provenienti dall’archivio della Fondazione Franco Fossati (come il numero 677 di Topolino Giornale che nel febbraio 1948 ce lo mostra nella sua prima apparizione italiana) e la riproduzione delle pagine delle storie più amate si possono scoprire i lati più affascinanti e divertenti del suo carattere: eccolo dunque impegnato a seguire decine di lucrosi affari, tirare sul prezzo d’acquisto di qualche nuova azienda, respingere gli assalti dei visitatori troppo insistenti a suon di pedate meccaniche o ad allagare Paperopoli di lacrime quando scopre di aver guadagnato un nichelino in meno!

Una sezione della mostra è poi dedicata alla sua straordinaria famiglia, una vera e propria dinastia di Paperi di cui abbiamo imparato ad amare molti esponenti, dal nipote Paperino ai nipotini Qui, Quo e Qua, da Gastone a Nonna Papera, fino a Paperoga: ma quale grado di parentela li lega uno all’altro? Grazie a un’installazione multimediale interattiva realizzata appositamente per la mostra da GlobalMedia si potranno scoprire tutti i legami di parentela della grande dinastia dei paperi ricostruita dal disegnatore americano Don Rosa nel 1993 grazie ad anni di studi genealogici e fumettologici e a una fitta corrispondenza con Carl Barks. Ovviamente molto spazio sarà dedicato anche ai nemici di sempre, che da anni cercano di assaltare la fortuna del ricco Zione: dalla Banda Bassotti alla strega Amelia che vuole impossessarsi della mitica Numero Uno, la prima monetina guadagnata da Paperone. Amelia, creata nel 1961 da Carl Barks, non vive a Paperopoli, bensì alle pendici del Vesuvio. E per rendere ancora più evidente la sua italianità, per meglio rappresentare il fascino di questa strega affascinante e pericolosa Barks si ispirò a un’altra eccellenza nostrana, la splendida attrice Sophia Loren. E proprio alla produzione italiana di storie Disney, la più prolifica al mondo, sarà dedicato molto spazio: dagli autori storici come Romano Scarpa, a maestri come Giorgio Cavazzano e Marco Rota fino agli ultimi autori di ultima generazione come Corrado Mastantuono e Andrea Freccero, una galleria di tavole e copertine originali dedicate a Paperone ci aiuta a scoprire come sia cambiato graficamente il personaggio ma anche il suo carattere.

A tal proposito non poteva mancare una sorpresa in diretta dalle pagine del settimanale Topolino: in mostra, infatti, sono esposte in grande anteprima le tavole della nuova saga estiva La grande corsa (contro il tempo) scritta da Bruno Enna e disegnata da Alessandro Perina. La storia, che si svolge interamente a Paperopoli, ha inizio proprio nelle stanze del Deposito dove, a consolare un affranto Zio Paperone, ritroviamo tutti i componenti della famiglia dei Paperi ignari del fatto che, da lì a poco, si ritroveranno a viaggiare nel tempo partecipando a un incredibile Gran Premio di Paperopoli che mette in palio la salvezza della Numero Uno.

Dopo aver ben compreso chi sia Zio Paperone, il visitatore approda al deposito, ossia al “tempio” in cui lo Zione custodisce ciò a cui tiene di più: il suo patrimonio! Citato per la prima volta nel 1951, disegnato da Carl Barks per la storia Paperino e la banda dei Segugi, per quel che apprendiamo nella storia di Don Rosa Bassotti contro deposito (2001), il deposito è stato costruito dall’architetto Frank Lloyd Drake nel 1902, sorge sulla collina Ammazzamotori che domina Paperopoli e rappresenta uno dei simboli più riconoscibili della città, come il Colosseo per Roma o la Torre Eiffel per Parigi. Del resto la storia della città di Paperopoli è strettamente collegata a quella del deposito: nel 1579 Sir Francis Drake fonda un forte, che battezza Drake Borough, che nel 1818 viene ceduto al colono Cornelius Coot, che lo rinomina Forte Paperopoli. Coot crea la milizia Truppe delle Marmotte (in inglese Woodchucks Militia) e con queste truppe difende la collina del forte dagli attacchi degli inglesi prima e successivamente dagli indiani e dagli spagnoli. Nel 1899 suo nipote Casey Coot, cede la proprietà del vecchio forte a un giovane Paperon de’ Paperoni, che successivamente vi costruirà il suo famoso deposito. Lo spirito che anima lo Zione è dunque lo stesso che mosse i Padri Pellegrini che colonizzarono il Nuovo Mondo e non a caso il disegnatore Don Rosa collega storicamente la costruzione dell’edificio e dell’intera città di Paperopoli al mito fondativo americano. Con il trascorrere degli anni e delle storie a fumetti la città ha assunto caratteristiche sempre più definite, tanto che nell’estate 2014 sulle pagine del settimanale Topolino è apparsa a puntate una vera e propria guida turistica della città, di cui sono esposte alcuni splendidi bozzetti a matita disegnati dall’autore italiano Blasco Pisapia.

Dalla città intera si passa poi a vedere nel dettaglio la vita quotidiana nel deposito: oltre alla vasca contenente i celeberrimi tre ettari cubici di denaro, verranno passati in rassegna l’ufficio dove zio Paperone conclude lucrosi affari, la biblioteca dove recupera notizie sui tesori disseminati in ogni parte del mondo e le altre aree del deposito. Nonostante sia forse l’edificio più famoso del mondo dei fumetti, il deposito ha spesso cambiato forma, seguendo le idee del vulcanico Paperone e degli altrettanto geniali autori che ne hanno narrato le avventure. Non mancheranno poi i sistemi di difesa messi a punto negli anni per difendere il Deposito da seccatori, questuanti e nemici vari, dai cannoni spara aglio per Amelia al classico cannone per i Bassotti. Il deposito, la sua struttura, le sue stanze saranno analizzate con rigore filologico dagli esperti Andrea Tardito, architetto e appassionato Disney, e Ferdinando Zanzottera, già docente di Storia dell’Architettura (Politecnico di Milano).

A chiudere il percorso espositivo è l’accattivante sezione curata dall’ingegnere Luca Sgambi, professore a contratto alla Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano, e dei suoi studenti del corso di laurea magistrale in Architettura – Architettura delle Costruzioni, che durante l’anno accademico 2013-2014 hanno affrontato la progettazione strutturale dell’edificio. Svelato per la prima volta nella storia da Don Rosa negli Stati Uniti nel 2001 per la storia Bassotti contro Deposito, il progetto tecnico strutturale del deposito di Zio Paperone è stato sviluppato in aula, con rigore e metodo scientifico, attraverso lezioni stimolanti, originali e divertenti che hanno coinvolto e appassionato tutti gli studenti del corso. Dall’analisi della storia del personaggio di Zio Paperone si sono individuati i requisiti che sono stati assunti come vincolanti per le successive scelte progettuali. Per esempio, la contestualizzazione della città Paperopoli nello stato del Calisota, topograficamente coincidente con l’Alta California, è stata la motivazione didattica per affrontare temi legati all’ingegneria sismica e per esaminare fenomeni di interazione dinamica (sloshing) difficilmente offerti dai corsi universitari in Architettura. La progettazione della vasca delle monete ha richiesto l’ideazione e l’esecuzione in aula di prove sperimentali per ricavare parametri ingegneristici (indice dei vuoti e angolo di natural declivio delle monete) chiaramente non presenti nella letteratura tecnica, nonché una lunga fase di brainstorming e di conceptual design per individuare la struttura più idonea a sopportare l’enorme spinta generata dai 35.000 metri cubi di monete contenuti nel deposito! La parte del deposito adibita a uffici ha visto gli studenti impegnati nella progettazione di strutture civili, composte da travi e pilastri in calcestruzzo armato e coperture in travi reticolari in acciaio. Il tutto grazie alla collaborazione di esperti delle discipline tecnologiche (architetto Gabriele Nizzi), impiantistiche (ingegnere Antonio Cammi) e compositive (architetti Andrea Botta e Fabio Lepratto) che con passione e competenza si sono sentiti coinvolti in questo progetto. Un ringraziamento speciale alla società HSH S.R.L. di Padova (http://www.hsh.info/) che ha fornito un software di calcolo professionale (Straus 7) per lo studio dettagliato del comportamento strutturale.

Grazie alla collaborazione del laboratorio +Lab del Politecnico di Milano, diretto dalla professoressa Marinella Levi, Zio Paperone, la città di Paperopoli e il deposito prenderanno vita in installazioni, plastici e statuette realizzati attraverso l’innovativa tecnologia della stampa 3D: a partire dai disegni degli autori Disney verranno disegnati i modelli tridimensionali, riprodotti poi in laboratorio con la stampa in materia plastica. Sarà inoltre presente una mappa interattiva multimediale della città di Paperopoli, realizzata da GlobalMedia, grazie a cui sarà possibile vedere spettacolari animazioni tridimensionali degli edifici più conosciuti della città. Agli artisti de La fabbrica delle miniature invece il compito di modellare una vera e propria statua del vecchio papero e di realizzare con minuzia di particolari l’interno del deposito, con uffici, sala del tesoro e camera da letto. Per rimarcare l’aspetto scientifico e didattico della mostra, durante tutto il periodo di esposizione verranno organizzati incontri con professori universitari, scienziati e architetti che sviscereranno, in modo adatto a un pubblico di tutte le età, i temi che la mostra tocca: urbanistica, statica, ingegneria dei materiali e molto altro. Si scoprirà così se la invenzioni di sceneggiatori e disegnatori ha basi scientifiche o sono completamente irreali. Inoltre incontri con autori, laboratori di disegno, dimostrazioni di stampa 3D, laboratori di “riciclo creativo” – attività molto amata da Zio Paperone! – e molto altro animeranno i weekend di WOW Spazio Fumetto.

Anche la celebre cake designer Barbara Perego non ha voluto rinunciare alla sfida creando un deposito/torta davvero magnifico quanto appetitoso creato interamente in pasta di zucchero! Durante il periodo della mostra verranno anche organizzati laboratori di fumetto in collaborazione con la redazione di Topolino, per ragazzi dagli 8 anni in su. Architetti, progettisti e fumettisti del futuro grazie all’aiuto di sceneggiatori, disegnatori e giornalisti del giornale, creeranno nuove storie dedicate al Deposito e a Zio Paperone.

Dal 13 giugno  al 27 settembre 2015. Presso WOW SPAZIO FUMETTO – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano, Viale Campania 12 – Milano Info: 02 49524744/45 – www.museowow.it – Ingresso 5 euro (ridotto 3 euro) Orario mostra: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00. Chiusura estiva: da lunedì 3 agosto a lunedì 31 agosto

Exit mobile version