PAFF! International Museum of Comic Art

Il PAFF! diventa International Museum of Comic Art: il 10 marzo 2023, con il patrocinio del Ministero della Cultura e la media partnership di Rai FVG, è in programma il taglio del nastro, un’anteprima su invito per scoprire l’esposizione permanente ospitata nell’innovativo contenitore culturale che ha sede a Pordenone. Sabato 11 e domenica 12 marzo l’apertura al pubblico (su prenotazione) è gratuita.

Sostenuto da Regione Friuli Venezia Giulia e da Comune di Pordenone, il PAFF! organizza, promuove e ospita inoltre mostre temporanee di importanza nazionale e internazionale dei grandi maestri del fumetto mondiale. La struttura sarà arricchita da una bibliomediateca ed entro la fine dell’anno di un archivio con deposito climatizzato. Il Centro va così a completare la sua già corposa offerta che dal 2018 coniuga cultura, formazione, educazione, didattica, ricerca e intrattenimento attraverso lo strumento divulgativo del fumetto.

Sotto la direzione artistica del suo fondatore, Giulio De Vita, il PAFF! International Museum of Comic Art è una realtà unica in Italia che trova analogie, per concept e dimensioni, solo nelle capitali europee (Parigi, Bruxelles).

L’esposizione permanente, la cui curatela è stata affidata a Luca Raffaelli (esperto e storico del fumetto), offre attraverso un allestimento multimediale e interattivo l’opportunità di ammirare circa 200 tavole originali dei più famosi fumettisti di tutti i tempi e oltre 500 fra schizzi, fogli di sceneggiatura, pubblicazioni storiche e rare, costumi di scena utilizzati in film tratti da fumetti, scenografie e filmati provenienti da tutto il mondo tramite acquisti, prestiti e donazioni. All’interno dei 2.200 metri quadrati di spazi espositivi del PAFF!, la collezione permanente si estende su uno dei piani del museo, è suddivisa in 9 differenti sezioni e comprende tavole originali di numerosissimi maestri e disegnatori straordinari come Andrea Pazienza, Art Spiegelman, Benito Jacovitti, Carl Barks, Charles M. Schulz, Chester Gould, Floyd Gottfredson, George McManus, Giorgio Cavazzano, Hugo Pratt, Magnus, Milo Manara, Milton Caniff, Alex Raymond, Will Eisner.

Luca Raffaelli ha dato una chiave di lettura originale alla narrazione del percorso espositivo: quella dei diversi formati con cui il fumetto – nei suoi oltre cento anni di vita – è stato letto, conosciuto e amato in ogni angolo del pianeta, a seconda delle culture, delle condizioni economiche e delle abitudini sociali dei lettori. È così che in America sono nate prima le tavole domenicali nei supplementi a colori dei quotidiani statunitensi, poi le strisce e i comic book. In Italia troviamo invece il formato giornale (quello del primo “Corriere dei Piccoli”) e le strisce di “Tex”, poi portate al successo dal formato che porta il suo nome; in Francia i volumi chiamati “albùm” in Giappone i tankobon, libretti dove vengono pubblicati i manga di successo. Il PAFF! si connota dunque come l’unico Museo al mondo dedicato al fumetto che ponga al centro dell’attenzione il raffronto tra le tavole originali e le riproduzioni, i giornali, gli albi, i libri su cui i fumetti vivono.

Numerose e davvero uniche le opere presenti, di cui si segnalano una tavola originale di Vittorio Giardino (una rarità poterla ammirare in una mostra) e un’opera di Maus (il premiatissimo fumetto di Art Spiegelman) che poi non è stata inserita nella pubblicazione finale, nonchè tavole e strisce storiche e preziosissime: per la prima volta tutti questi originali vengono accompagnati nell’esposizione e “scoperti” dal visitatore nelle varie riproduzioni proposte nel corso del tempo. Alcuni esempi: di una tavola di Felix the Cat di Otto Messmer (datata 1933) è presente la pagina del quotidiano statunitense a colori e la pagina che nel 1937 ha riproposto il Corriere dei Piccoli (emendata dai balloon, come si faceva un tempo), dell’Eternauta (il fumetto di fantascienza del desaparecido argentino Hèctor G. Oesterheld degli anni Cinquanta) è presente il formato orizzontale, anticipato dall’adattamento che ne ha fatto in verticale Ruggero Giovannini per Lanciostory negli anni Settanta, una tavola di Carl Barks, l’inventore di Zio Paperone è pubblicata in formati diversi a seconda delle necessità.

Il PAFF! International Museum of Comic Art espone in tre teche principali le opere realizzate da altrettanti grandi artiste: una tavola molto intensa da “La gabbia“, prestata da Silvia Ziche, un originale dell’artista underground Bambi Kramer e un’opera originale di Persepolis, celeberrimo romanzo a fumetti di Marjane Satrapi.

Sul piano della tutela e delle particolarità dell’allestimento, il museo rappresenta una novità assoluta nel mondo del fumetto: le tavole sono custodite in mobili che preservano i materiali proteggendoli dai danni della luce. L’effetto è quello di una wunderkammer (stanza delle meraviglie, scrigno degli oggetti preziosi, raccolta di curiosità), ma anche di un archivio accessibile al pubblico, che invita all’interazione e alla scoperta.

Per quanto riguarda la parte multimediale, in stretta connessione con le opere presenti nel percorso museale, è interessante sottolineare la presenza di contributi “storici” provenienti dalla Cineteca di Bologna, dall’Istituto Luce, dalle Teche Rai, dalla RSI (Radio Televisione Svizzera Italiana) e dalla RTS (Radio Televisione Svizzera), materiali d’archivio e frammenti filmici di ultima uscita come quello tratto da “Hugo in Argentina” del regista Stefano Knuchel (presentato al Festival di Locarno nel 2022), opere underground come “Tuono” di Dario Marani (un ritratto divertente e sincero del fumettista Andrea Paggiaro in arte Tuono Pettinato, scomparso prematuramente nel 2021), le “pillole di approfondimento” sulle diverse sezioni presentate dal curatore della mostra permanente Luca Raffaelli, le interviste sul “Futuro del fumetto” (60 secondi per riflettere sulle sorti della nona arte) con gli interventi di Alberto Abruzzese, Licia Troisi, Andrea Bernardelli, Alpraz, Andrea Fontana, Davide Di Giorgio, Fabiano Ambu e Vorticerosa/Rosa Puglisi e quelli della “Filiera del fumetto” che raccontano le fasi della sua realizzazione (sono intervenuti Giovanni Barbieri, Vittorio Giardino, Laura Scarpa, Francesco Artibani, Valerio. Bindi, Maurizio Clausi, Enrico Pierpaoli e Giuseppe Palumbo).

Tra i maggiori prestatori, si segnala Giancarlo Soldi (regista e sceneggiatore) che ha messo a disposizione una selezione dei suoi documentari dedicati al mondo del fumetto (Nuvole parlanti, Graphic Reporter, Letteratura disegnata, Come Tex Nessuno mai, Nessuno Siamo Perfetti) e le irresistibili pillole di “Little Nemo, realizzato per la rivista Fumettologica.

Presenti 3 Exhibit, finestre interdisciplinari realizzate in collaborazione con Michela Zalunardo, che approfondiscono, presentando in maniera originale, il rapporto con le altre arti.

Non solo fumetti: la mostra permanente espone una statua di Joker di Adrian Tranquilli, alcuni oggetti che testimoniano il successo del fumetto e dei suoi personaggi, un Diabolik rimontato perché il piccolo albo potesse diventare una grande strenna natalizia, una rappresentazione del protofumetto realizzata da Davide Toffolo (storie illustrate, che ornano la Colonna Traiana o che erano pubblicate a disegni sui periodici dell’Ottocento, e che anticipano la nascita dell’industria e del successo del fumetto).

Per agevolare e accompagnare il visitatore verso una migliore fruizione dell’innovativo museo, il PAFF! ha introdotto nel proprio staff la figura del mediatore museale: una decina di operatori affiancano il pubblico per assistere e suggerire il miglior modo per assaporare ogni aspetto del sorprendente allestimento.

Entro la fine del 2023, l’International Museum of Comic Art si arricchirà anche di un archivio con deposito climatizzato per la conservazione delle tavole, dei disegni e delle pubblicazioni facenti parte della collezione del Museo. Il deposito sarà caratterizzato da un impianto di precisione ad alta efficienza energetica per mantenere gli ambienti a una temperatura costante di 18 gradi e a un’umidità relativa non superiore al 45 per cento.

Zio Paperone celebra il 75° anniversario

Il celebre personaggio Disney Zio Paperone festeggia il 75° anniversario! Siete pronti per una grande festa, lunga un mese? Panini Comics celebra questa ricorrenza con tanti volumi pensati per rendere omaggio al magnate di Paperopoli, disponibili in libreria, fumetteria e su Panini.it e con storie inedite, aneddoti e curiosità tutte da scoprire su Topolino e sul mensile Zio Paperone.

È il più duro dei duri, il più furbo dei furbi e ha sempre fatto quadrare i conti… nonostante i tanti nemici e detrattori, pronti a derubarlo (i Bassotti e Amelia), oppure a sminuirne i meriti (Cuordipietra e Rockerduck). Paperon de’ Paperoni è apparso per la prima volta nella storia Christmas on Bear Mountain (Il Natale di Paperino sul Monte Orso) di Carl Barks, pubblicata sulla rivista Four Color n. 178 nel dicembre 1947 e da quel momento non si è mai fermato.

Carl Barks l’ha inventato ispirandosi allo Scrooge di Dickens, evolvendone poi la figura e costruendo intorno a lui un mondo complesso e credibile, Don Rosa gli ha costruito una bellissima biografia, Romano Scarpa ha sottolineato la sua dimensione affettiva, Guido Martina ne ha mostrato le magagne, Rodolfo Cimino l’ha spedito in giro per il mondo alla ricerca di tesori incredibili. Ne è uscito un Papero più umano che mai! Una figura leggendaria che ha saputo ritagliarsi uno spazio anche nella storia dell’animazione Disney, apparendo tanto sul piccolo schermo (la serie televisiva Ducktales) che sul grande, fino ad aggiudicarsi un lungometraggio tutto per lui.

Per celebrare al meglio il settantacinquesimo anniversario dello Zione e ripercorrerne la storia e le avventure più belle, da giovedì 15 dicembre sarà disponibile il volume Vita e dollari di Paperon de’ Paperoni, che ripropone il titolo uscito nel 1968 nella collana Oscar Mondadori, corredando le storie originarie con un ampio apparato redazionale inedito. Zio Paperone e la scavatriceZio Paperone e la clessidra magicaZio Paperone e il ventino fataleZio Paperone e la disfida dei dollariZio Paperone e la stella del poloZio Paperone e la dollarallergia e Zio Paperone e il tesoro delle sette città di Cibola: le sette storie “cult”, tutte firmate da Carl Barks ora raccolte in una nuova edizione pregiata cartonata da collezione.

Per riscoprire Paperon de’ Paperoni visto da uno dei Maestri del fumetto Disney, c’è La saga di Paperon de’ Paperoni di Don Rosa, vincitrice dell’Eisner Award, che torna per l’occasione in un nuovo esclusivo formato cartonato. In questo volume sono raccolti tutti i dodici capitoli principali che raccontano la leggendaria epopea di Paperone, da grintoso e giovanissimo lustrascarpe a cacciatore di tesori perduti intorno al mondo: un’esistenza straordinaria, che si intreccia a quella di altri personaggi come Paperino, i BassottiCuordipietra Famedoro e vere guest star come P.T. BarnumGeronimoJesse JamesBuffalo BillJack LondonAnnie OakleyRobert Peary e il Presidente Theodore Roosevelt. Un pezzo da collezione davvero da non perdere. 

È già disponibile in libreria, fumetteria e su Panini.it Pianeta Paperone, con quattro storie sulla vita del Papero più̀ ricco del mondo. I testi di Vito Stabile e i disegni di Marco Rota raccontano la quotidianità̀ del multimiliardario in La panchina ispiratrice (tratta da Topolino 3390), Mai più limousine (da Topolino 3411), Il segreto del tuffo (da Topolino 3427) e Come ai vecchi tempi (apparsa per la prima volta su Topolino 3453). Questo volume cartonato impreziosito dalla copertina telata con dettagli dorati si arricchisce anche di un ricco approfondimento editoriale con due lunghe interviste agli autori.

E poi, si sa che a Paperone piace molto rievocare i suoi leggendari trascorsi dei tempi della Corsa all’Oro, quando iniziò a costruire la sua fortuna negli impervi territori dello Yukon, fra nevi, torrenti, alci, orsi e… agguerriti rivali nella caccia alla pepita più grande. Scenario di epiche imprese da cercatore, ma anche di amori e amicizie che sopravvivranno al tempo, il Klondike è come una vena aurifera che non si esaurisce mai, ed è infatti sempre ben vivo nella mente (e nel cuore) di Paperone: fonte di grandi ricordi, ma anche meta di nuove avventure.

Il volume Il Klondike di Paperone raccoglie una selezione delle migliori storie dedicate alle gesta dello Zione in questa terra mitica, a partire da Zio Paperone a nord dello Yukon di Carl Barks, per proseguire con altri classici firmati tra gli altri da Rodolfo CiminoGiorgio CavazzanoRoberto Vian. In allegato a questo volume, inoltre, l’esclusiva versione variant della statua di Paperone cercatore – disegnata da Emmanuele Baccinelli – che sarà allegata anche al numero 3500 di Topolino, e che solo in questa edizione sarà provvista della base!

E proprio Topolino, nei suoi numeri in uscita a dicembre, celebrerà Zio Paperone con tante storie e redazionali. In particolare, il numero 3499 disponibile da mercoledì 14 dicembre, sarà da non perdere perché proporrà il primo dei cinque episodi di Il destino di Paperone, un’imperdibile storia sceneggiata e disegnata da Fabio Celoni che racconta della scalata al successo di Zio Paperone, dopo che fu ridotto sul lastrico a causa di un affare di lenticchie…

Infine, immancabile l’appuntamento mensile con Zio Paperone, il magazine dedicato allo Zione che con il numero 54 (in edicola, fumetteria e su Panini.it da giovedì 15 dicembre) avrà 16 pagine in più e una speciale copertina dorata. Questa uscita dedicata all’anniversario proporrà una selezione di storie appassionanti, a partire da Zio Paperone e la corona dei desideri, nella quale lo Zione e i nipoti vanno nei Caraibi a caccia di un tesoro, e Zio Paperone in… un altro Natale sul Monte Orso di Tito Faraci e Giorgio Cavazzano, sequel ideale della nota storia di Carl Barks. Torna inoltre Don Rosa con Zio Paperone e l’ultima slitta per Dawson, grande storia Superstar legata all’epopea del Klondike.

Un mese di grandi appuntamenti, dunque, per celebrare al meglio la personalità magnetica, le avventure e le “ricchezze” di Paperon de’ Paperoni. L’appuntamento è a dicembre in libreria, fumetteria, edicola e su Panini.it. Aggiornamenti e dettagli su Topolino.it e sui canali social ufficiali di Topolino.

Buon Compleanno Paperino!

Il popolarissimo personaggio di Donald Duck esordiva il 9 giugno del 1934 nel cortometraggio cinematografico animato “The Wise Little Hen“ (La Gallinella Saggia), appartenente alle Silly Symphonies. Da allora, il papero più famoso del mondo è apparso oltre 150 cortometraggi e mediometraggi cinematografici. Paperino, così ribattezzato in Italia, è un personaggio poliedrico che sperimenta sia le gioie dell’amicizia sia le frustrazioni provocate dalle futili seccature della vita quotidiana  e proprio per questo motivo i fan di tutte le età possono identificarsi facilmente nei suoi numerosi cambi d’umore. Paperino è il migliore amico di Topolino ed è fidanzato con Paperina sulla quale cerca costantemente di far colpo. Ha un atteggiamento da spaccone ma in fondo è facile ferire il suo ego e ogni fallimento lo fa sentire alquanto frustrato. Tuttavia, nonostante questi suoi adorabili limiti, Paperino è un buono dal cuore d’oro e ha moltissimi fan in tutto il mondo.

Qualche curiosità in pillole

  • Paperino esordì al cinema il 9 giugno 1934 nel cortometraggio d’animazione La Gallinella Saggia, appartenente alle Silly Symphonies: in questo corto, la combinazione tra le divertenti buffonate di Paperino e il suo carattere irascibile conquistò subito il pubblico che si innamorò del personaggio;
  • In lingua originale la prima voce di Paperino apparteneva a Clarence “Ducky” Nash, che dopo cinquant’anni fu sostituito dall’animatore della Disney Tony Anselmo;
  • Il secondo nome di Paolino Paperino è Fauntleroy;
  • Paperino ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame e nel 1958 presentò la cerimonia di consegna degli Oscar® insieme a Bob Hope, Jack Lemmon, David Niven, Rosalind Russell e James Stewart;
  • Lo zio di Paperino è Paperon de’ Paperoni, magnate scozzese e intrepido avventuriero. Paperone crede nel risparmio, nel duro lavoro, nell’ingegno e nella dedizione nei confronti degli affari;
  • Qui, Quo e Qua, i nipoti combinaguai di Paperino, vivono con la loro mamma Dumbella “Della” Duck a Paperopoli nello stato del Calisota (USA) e Paperino si prende spesso cura di loro;
  • Paperino appare in milioni di fumetti venduti in oltre 40 paesi in tutto il mondo;
  • All’interno dell’area EMEA, Paperino è apparso in dozzine di serie e programmi televisivi Disney, tra cui La Casa di Topolino su Disney Channel e Disney Junior e I Corti di Topolino su Disney Channel e Disney XD; 
  • Paperino è apparso in ogni spettacolo di Disney On Ice fin dal debutto di Walt Disney’s World On Ice nel 1981;
  • Lo spettacolo Walt Disney’s World On Ice – Donald Duck’s Birthday ha debuttato in Europa nel 1988: era uno show pieno di starnazzi, perseveranza e amicizia creato per celebrare il compleanno di Paperino;
  • Nel 2017 Paperino è stato il protagonista di una collezione di moda targata Gucci. Questa linea d’abbigliamento comprendeva T-shirt, felpe con cappuccio, maglieria e scarpe. Anche le case di moda JC De Castelbajac e Monnalisa hanno creato svariati articoli di moda che avevano per protagonista il famoso papero.

Donald Duck è un papero bianco con becco e piedi arancioni. Solitamente indossa una blusa e un berretto da marinaio. Secondo l’albero genealogico ideato da Don Rosa in base alle indicazioni contenute nelle storie a fumetti di Carl Barks è figlio di Ortensia de’ Paperoni (sorella di Paperon de’ Paperoni) e Quackmore Duck (figlio di Nonna Papera). Ha una sorella gemella, Della Duck, madre di Qui, Quo, Qua. La prima apparizione del personaggio risale al 1934 nel cortometraggio La gallinella saggia diretto da Wilfred Jackson nel quale Paperino è il vicepresidente del Circolo dei pigri che ha come presidente Meo Porcello. I due si riveleranno degli inguaribili scansafatiche.

Con Carl Barks si ha la crescita del personaggio e i successivi approfondimenti nel carattere. Agli inizi della sua carriera Barks realizza una gag nel corto Modern Inventions dove una macchina-barbiere rade il fondoschiena di Paperino, scambiandolo per la sua testa, iniziando una lunga collaborazione con Jack Hannah col quale prima fa esordire Qui, Quo e Qua nel corto I nipoti di Paperino e poi realizzando la sua prima storia a fumetti, Paperino e l’oro del pirata, che è anche la prima storia avventurosa mai scritta con Paperino protagonista negli Stati Uniti. La creatività di Barks porta la Western Publishing, editore dei fumetti Disney, a pubblicarne i lavori nella collana Walt Disney’s Comics and Stories, dove realizza storie di vita quotidiana di non più di dieci tavole, e Four Color, dove realizza storie di ampio respiro che contribuiranno a porre le basi per il Paperino avventuroso che, negli anni successivi, andrà a caccia di tesori accompagnando lo zio Paperone. Del primo gruppo si ricordano Paperino nel tempo che fu!, dove Paperino e nipoti fanno un viaggio nella California del 1848, in quelle del secondo abbiamo Paperino e il mistero degli Incas, una storia che porterà i paperi a Testaquadra, una città dove tutto è quadrato e le cose rotonde sono vietate, a parte la bussola del professor Sentimento Cuorcontento di Sacramento (California), conservata come cimelio nel museo locale oppure Paperino sceriffo di Valmitraglia nella quale il personaggio entra a contatto anche con il vecchio west americano, o Paperino e l’anello della mummia ambientata nell’Egitto, o i misteri dell’Africa Nera ambientazione di storie come Paperino e il feticcio, Paperino nell’Africa più nera e Paperino e la valle proibita.Oltre alle avventure in giro per il mondo Barks impegna il personaggio in gag dove è impegnato in molti lavori spesso improbabili (p.e., accordatore di campanelli, propagandista di farina, venditore di frullini, incantatore di serpenti) tutti destinati al fallimento. L’unico lavoro “permanente” è quello di lucidatore di monete al servizio di Paperone pagato «30 centesimi di dollaro all’ora» nonostante l’inflazione.L’ampia mole di storie e di parenti creata da Barks gli suggerisce, nel corso degli anni cinquanta, di realizzare un albero genealogico a suo uso e consumo, dal quale anni dopo il disegnatore Don Rosa trarrà ispirazione per realizzare l’albero genealogico dei paperi, dal quale risulta che Paperino è il figlio di Quackmore Duck, uno dei figli di Nonna Papera, e di Ortensia de’ Paperoni, sorella dello zio Paperone, nonché fratello gemello di Della Duck, la madre di Qui, Quo e Qua.

In Italia il personaggio appare per la prima volta in un supplemento del settimanale Topolino edito dalla Casa Editrice Nerbini nel 1935 e successivamente, con il passaggio dei diritti alla Mondadori, guadagna una testata propria con il settimanale Paperino nel 1937 edito dalla A.P.I. e successivamente inizia ad apparire su tutte le testate Mondadori che pubblicano materiale Disney. Le prime storie realizzate in Italia apparvero tra il 1937 e il 1940 nel settimanale Paperino realizzate da Federico Pedrocchi, coadiuvato talvolta da altri autori come Nino Pagot, nel quale il personaggio era protagonista di storie lunghe e avventurose molto prima che questo avenisse negli Stati Uniti dove all’epoca le strisce a fumetti di Al Taliaferro erano sostanzialmente auto-conclusive e si dovrà aspettare Carl Barks nel 1942 per averne di equivalenti. Oltre che in Italia anche in Inghilterra c’erano già stati dei tentativi di storie a più ampio respiro con Paperino protagonista, realizzati da William A. Ward, che vedevano Paperino in compagnia prima di Donna Duck (un’antesignana di Paperina, dalle origini messicane) e poi del marinaio Mac, un personaggio presto dimenticato. In quegli anni era abbastanza semplice introdurre nuovi personaggi per le storie di Paperino, vista l’assoluta mancanza di comprimari. Ma quasi nessuno dei personaggi introdotti da Pedrocchi sopravvisse al suo autore. Col gli anni decine di altri autori italiani si occuparono del personaggio a cominciare da Luciano Bottaro, Giovan Battista Carpi e Romano Scarpa e successivamente Giorgio Cavazzano, Massimo De Vita e Marco Rota.

Deposito di Zio Paperone su Topolino!

Chi non ha mai sognato di entrare nel Deposito più famoso del mondo, quello di Paperon de’ Paperoni? Arriva con Topolino un gadget da collezione che appassionerà piccoli e grandi lettori: il Deposito di Zio Paperone. A partire da mercoledì 10 marzo con il numero 3407, per quattro settimane, con Topolino ci saranno i pezzi per costruire il playset del Deposito con l’esclusivo meccanismo di apertura “a ventaglio”, i complementi d’arredo, le statuette dello Zione e di Battista. Quattro piani di puro divertimento che si arricchiscono di altri elementi come la limousine “free wheels” di Zio Paperone e le statuette dei Bassotti, allegati rispettivamente a Zio Paperone n. 33 e Paperino n. 490.

Con Topolino 3407 inizia anche l’avventura in tre puntate Zio Paperone, Battista e i segreti del Deposito (sceneggiata da Alessandro Sisti e disegnata da Giuseppe Facciotto), che porterà i lettori a conoscere davvero a fondo le stanze dell’edificio più famoso e impenetrabile di Paperopoli, grazie al suo custode, Battista, il fedele maggiordomo. Il Deposito di Zio Paperone, gadget unico ed estremamente accurato, le cui viste e artwork sono realizzati da Libero Ermetti, “prende vita” proprio dalla storia di Alessandro Sisti, che lo ha dettagliato tenendo conto delle sue caratteristiche peculiari definite nel corso degli anni.

Mentre scrivevo «Zio Paperone, Battista e i segreti del Deposito» – afferma Sisti – ho disegnato mappe e planimetrie del mega-forziere dello Zione, per orientarmi e capire meglio come ci si potevano muovere i nostri eroi, e quando il Direttore Alex Bertani le ha viste, mi ha chiesto se me la sentivo di farne una versione ridotta (il Deposito vero è grandino) da trasformare in un gadget. Certo che sì!”.

Dopo quasi un anno di studio e preparazione alleghiamo a Topolino la nuova versione del Deposito di Zio Paperone” commenta Alex Bertani, Direttore di Topolino “una ricostruzione con caratteristiche mai viste prima e una ricchezza di dettagli da fare impressione. Il Deposito sarà nel contempo un giocattolo con cui i più piccoli potranno divertirsi (completamente accessibile in tutte le sue stanze e con i 3D dei personaggi) ma anche un rigoroso e minuzioso modellino da esposizione!”.

Al Deposito è dedicata la cover di Topolino 3407 a cui si affianca una variant cover sempre con protagonista Zio Paperone con aletta apribile in PVC e brillanti effetti metallici, disponibile solo su Panini.it). Lo stesso numero è anche disponibile con una seconda cover variant da fumetteria, caratterizzata da elementi fluo e dall’effetto lucido/opaco, pensata per un’altra grande celebrazione di questi giorni: i 25 anni di PK, omaggiati nella storia inedita PK – Una Leggendaria Notte Qualunque, firmata da Alessandro Sisti e Lorenzo Pastrovicchio.

Grazie a Snapchat e alle lenti in realtà aumentata create ad hoc per l’occasione sarà possibile vestire i panni di Zio Paperone ed immergersi nel suo mondo. Scansionando lo snapcode che si trova sul numero 3407 la lente consentirà di scattare selfie con tuba, occhiali e monete. Solo sul numero 3407 con la prima parte del deposito e su quello con la variant cover dello Zione, inoltre, inquadrando un secondo snapcode, la cover si potrà visualizzare il Deposito in 3D con effetti speciali visivi e sonori. Condividere con gli amici il proprio volto da papero non è mai stato così semplice!

 

Infine, per approfondire la storia di questo magnifico edificio, Panini Comics presenta anche Il Deposito di Zio Paperone, un volume da collezione che raccoglie al suo interno le più belle storie a fumetti in cui il Deposito diventa il vero protagonista (tra gli autori: Carl BarksRomano ScarpaMarco RotaGiorgio Cavazzano), per scoprire così le più curiose e sconosciute forme in cui è stato rappresentato, dalla versione roulotte a quella sotterranea. In apertura, un saggio a cura di Giacomo Delbene e Mila Nikolić (architetti e PhD, grandi appassionati di fumetto) racconta l’evoluzione del disegno e dell’architettura della “casa-cassaforte” nel corso degli anni. Il Deposito di Zio Paperone sarà disponibile in libreria, fumetteria e su Panini.it a partire da giovedì 18 marzo.

Un mese all’insegna della fantasia e della scoperta, grazie a una selezione di proposte perfette per chi ha sempre sognato di tuffarsi in una piscina piena di monete! Insieme a Topolino, ai periodici Panini Disney e al volume di pregio Il Deposito di Zio Paperone sarà un marzo indimenticabile. Topolino c’è!

Carl Barks – Il signore di Paperopoli di Thomas Andrae

 Il più grande narratore del XX secolo. Così è stato definito Carl Barks, l’uomo dei Paperi, il creatore di Paperon De’ Paperoni, non a caso  nato nel 1901 e morto nel  2000. Il libro “Carl Barks: Il signore di Paperopoli – Zio Paperone e la crisi della modernità di Thomas Andrae è la più importante biografia critica dell’autore e della sua opera, per la prima volta pubblicata in italiano. Per Andrae l’opera di Barks riflette l’epoca in cui è nata, con la crisi del maschio e l’avvento del femminismo (Paperino tiranneggiato da Paperina), la fine del self-made man (di cui Paperone è l’ultimo esponente), il contrasto netto fra la cultura occidentale e le altre (in un misto di esotismo, rimpianto per i tempi andati, e disincanto). In un periodo di grandi sconvolgimenti per il mondo a partire dalla Seconda Guerra mondiale, passando per l’Era Atomica e la Guerra Fredda, Barks ironizza sul mondo che cambia, mettendo in scena le sue storie di paperi.

 

Un saggio profondo e al tempo stesso scorrevole, l’ideale compendio per La Grande Dinastia dei Paperi, la ristampa cronologica di tutte le storie di Barks pubblicata in allegato al Corriere della Sera. Imperdibile per tutti gli appassionati di grande fumetto, disneyano e non. Questa edizione, con una introduzione di Andrae appositamente scritta per il pubblico italiano, presenta anche una ricca galleria di omaggi all’Uomo dei Paperi realizzati da grandi autori, italiani e stranieri, disneyani e non, come Corrado Mastantuono, Silvia Ziche, Giuseppe Camuncoli, Donald Soffritti, Rick Veitch, Mark Crilley, Giorgio Cavazzano e tanti altri.

 

Thomas Andrae è professore al dipartimento di cinema della San Francisco State University. Da sempre studioso di pop culture in generale e di fumetti in particolare, è stato uno dei collaboratori della Carl Barks Library, l’edizione definitiva di tutta l’opera disneyana delll’Old Duck Man. Carl Barks il signore di Paperopoli  di Thomas Andrae – Brossurato, 17×24, 300 pagine circa (b/n e colori), 25 euro – Disponibile da febbraio 2009     

Exit mobile version