Joe Manganiello: il Live Action di DragonLance non s’ha da fare

Joe Manganiello, famoso attore americano noto per la serie televisiva “True Blood” e i film “Magic Mike” e “Magic Mike XXL”, ha confermato che la serie live-action di Dragon Lance non verrà realizzata nonostante i suoi sforzi nello svilupparla negli ultimi anni. L’attore, regista e produttore aveva ricevuto una risposta positiva per lo script della serie, ma purtroppo non sarà prodotta.

Manganiello, che abbiamo visto nel film “Rampage” del 2018 e che ha recitato anche come super-cattivo “Deathstroke” nel film “Justice League”. è anche il direttore creativo della linea di abbigliamento da strada Heavy Metal chiamata Death Saves, che trae ispirazione dal fantasy degli anni Ottanta. Con questo progetto, l’attore ha cercato di omaggiare i pionieri del gioco vintage, le opere d’arte, i film e la musica, cercando di suscitare l’immaginazione di una nuova generazione di appassionati di giochi, lettori, cinefili e amanti dell’horror. Ha anche lavorato con “Dungeons & Dragons” per reinterpretare alcune delle creature e delle immagini più iconiche del gioco.

Essendo dunque un vero Nerd, Joe Manganiello si è dimostrato davvero dispiaciuto nel condiviere la notizia del mancato sviluppo della serie live-action di Dragon Lance, causato dalla vendita di eOne da parte di Hasbro e dai deludenti risultati del gioco di Dragonlance nel 2022. Dragonlance non sembra essere una proprietà che gli attuali responsabili di Wizards in the Coast sono interessati a sviluppare ulteriormente.

La serie di romanzi Dragonlance racconta la storia di un gruppo di eroi che si batte contro divinità oscure e forze malvagie. Manganiello aveva lavorato allo sviluppo della sceneggiatura insieme alle scrittrici Tracy Hickman e Margaret Weis, concentrandosi sulla creazione di un mondo più dettagliato. L’attore ha aggiunto che aveva pianificato una prima stagione fantastica per la serie e che voleva realizzarla perché desiderava provare quell’entusiasmo e quelle sensazioni elettrizzanti. Aveva preparato oltre 1000 pagine di concept e look book per i personaggi e il mondo della serie, con l’obiettivo di dare un aspetto unico ai draghi, mai visto prima. La serie sarebbe stata un omaggio a quei personaggi amati che hanno venduto 35 milioni di copie in tutto il mondo.

Joe ha anche sottolineato che il progetto non era stato scritto male, ricevendo feedback positivi da importanti figure nel mondo del fantasy. Tuttavia, nonostante gli sforzi per valutare alternative, al momento non è riuscito a trovare un nuovo spazio per il progetto. Nonostante la delusione per la serie di Dragon Lance, Joe Manganiello rimane un grande appassionato di Dungeons & Dragons e ha affermato di essersi offerto di acquistare i diritti del marchio per proporre il progetto altrove. Al momento, però, i suoi sforzi non hanno avuto successo, ma l’attore rimane fiducioso che in futuro qualcuno possa rivalutare il progetto o che la società possa avere nuove persone alla guida che ne riconoscano il valore.

Come si è evoluta la letteratura Fantasy e Sci-fi dagli anni ’80 ad oggi?

La letteratura fantasy e di fantascienza sono due generi che hanno da sempre affascinato e stimolato l’immaginazione di molti lettori, ma che hanno anche subito diverse trasformazioni e reinterpretazioni nel corso del tempo. Dal punto di vista antropologico, possiamo analizzare come è cambiata la percezione di questo genere e dei suoi fruitori negli ultimi quarant’anni, tenendo conto dei diversi contesti storici, culturali e sociali che hanno influenzato la produzione e la ricezione di queste opere.

Gli anni ’80 sono stati un decennio di grande fermento e innovazione nel campo della letteratura fantasy e di fantascienza, grazie anche alla diffusione di nuove tecnologie e media, come il cinema, la televisione, i videogiochi e i fumetti, che hanno ampliato le possibilità espressive e creative degli autori. In questo periodo, si assiste a una maggiore varietà e sperimentazione di temi, stili e generi, che spaziano dalla fantascienza hard, basata su rigorose basi scientifiche, alla fantascienza soft, più incentrata sugli aspetti sociali e umani, dal fantasy epico, ispirato alle mitologie e alle saghe medievali, al fantasy urbano, ambientato in contesti moderni e realistici. Alcuni esempi di opere di successo di questo periodo, che si poggiano sulle solide basi de Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien e dellla saga di Dune di Frank Herbert, la serie di Neuromante di William Gibson, il ciclo di Shannara di Terry Brooks, la saga di Dragonlance di Margaret Weis e Tracy Hickman e il romanzo L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón.

La percezione di questo genere e dei suoi fruitori, tuttavia, non è sempre stata positiva, anzi, spesso è stata oggetto di pregiudizi e stereotipi. La letteratura fantasy e di fantascienza è stata vista da molti come una forma di evasione dalla realtà, una lettura per bambini o adolescenti, una manifestazione di immaturità o di alienazione. I lettori di questo genere sono stati etichettati come nerd, geek, sognatori, isolati, emarginati, incapaci di relazionarsi con il mondo reale. Questa visione negativa è stata alimentata anche da alcuni episodi di cronaca nera che coinvolsero, secondo ignoranza dei media, da sedicenti appassionati Nerd.

Gli anni 2000 e 2010, invece, hanno visto una maggiore diffusione e popolarità della letteratura fantasy e di fantascienza, sia tra il pubblico che tra la critica, grazie anche al successo di alcune opere trasposte in altri media, come il cinema, la televisione e il web. In questo periodo, si assiste a una maggiore integrazione e contaminazione tra il genere fantastico e altri generi, come il thriller, il giallo, il romance, il noir, il western, il gotico, il postmoderno. Alcuni esempi di opere di successo di questo periodo sono la saga di Harry Potter di J.K. Rowling, la saga paranormal romance di Twilight di Stephenie Meyer, la serie di Game of Thrones di George R.R. Martin, la trilogia di Hunger Games di Suzanne Collins e il “ritorno” della saga prequel di Star Wars che diede nuovo slancio al cosìdetto “universo espanso di Guerre Stellari” (ora Legends).

La percezione di questo genere e dei suoi fruitori, inoltre, è diventata più positiva e accettata, anzi, spesso è stata oggetto di ammirazione e imitazione. La letteratura fantasy e di fantascienza è stata vista da molti come una forma di arricchimento culturale, una lettura per tutti, una manifestazione di creatività e di apertura mentale. I lettori di questo genere sono stati riconosciuti come appassionati, curiosi, intelligenti, sociali, capaci di relazionarsi con il mondo reale. Questa visione positiva è stata favorita anche da alcuni fenomeni sociali, come la nascita e lo sviluppo di comunità online di fan, che si scambiano opinioni, informazioni, esperienze, fan fiction, fan art, ecc., o la diffusione di eventi e manifestazioni dedicati al genere fantastico, come fiere, festival, convegni, cosplay, ecc…

In conclusione, possiamo dire che la letteratura fantasy e di fantascienza è un genere che ha subito una notevole evoluzione e trasformazione nel corso degli ultimi decenni, sia dal punto di vista della produzione che della ricezione, riflettendo e influenzando i cambiamenti storici, culturali e sociali che hanno caratterizzato il nostro tempo. La percezione di questo genere e dei suoi fruitori è passata da una visione negativa e marginale a una visione positiva e mainstream, mostrando come il fantastico sia una dimensione fondamentale e universale dell’esperienza umana.

Dragonlance: Draghi dell’inganno

Dragonlance: Draghi dell’inganno (Dragonlance: Dragons of deceit) è il primo nuovo romanzo dell’universo Dragonlance di Margaret Weis e Tracy Hickman in oltre dieci anni, con i personaggi preferiti dai fan delle prime due iconiche trilogie, Le Cronache di Dragonlance e Le Leggende di Dragonlance, che hanno avvicinato una generazione di lettori al genere fantasy.
 

Destina Rosethorn si è sempre considerata una figlia prediletta del destino. Ma quando suo padre muore nella Guerra delle Lance, il suo mondo attentamente costruito si infrange in un milione di pezzi. Destina non perde soltanto il suo amato padre, ma anche l’eredità che lui intendeva lasciarle: un fidanzato ricco, il dominio sulle terre di famiglia e sul loro castello. Adesso che non le rimangono altro che il suo acume e la sua determinazione a supportarla, Destina decide di mettere in moto un piano molto audace: assicurarsi un artefatto di cui ha letto in uno dei libri di suo padre, tornare indietro nel tempo e prevenire la morte del genitore. Per prima cosa deve assicurarsi l’ultimo dispositivo del viaggio nel tempo di proprietà dell’esuberante kender Tasslehoff Burrfoot. Ma per cambiare il tempo, ha bisogno di un altro artefatto magico: il più potente e pericoloso artefatto mai creato. La ricerca di Destina la porta dal regno nanico di Thorbardin alla città di Solace e oltre, mettendo in moto una catena di eventi catastrofici che minacciano di deviare il flusso del tempo, alterando il passato e alterando il futuro per sempre.

Secondo Grimdark Magazine:

“Weis and Hickman intrecciano un racconto che riuscirà a intrigare tanto i nuovi lettori quanto i fan di vecchia data. Ci sono un mix di personaggi vecchi e nuovi e un arco narrativo generale che si appoggia a una mitologia già consolidata, ma riesce comunque a essere un buon punto di partenza per i nuovi lettori. Tutti gli elementi storici importanti vengono forniti attraverso il libro, eppure in qualche gli autori riescono a evitare di ricorrere agli odiati infodump. I nuovi lettori saranno quindi in grado di seguire la trama senza rischiare di confondersi, anche se ci sono cose che i vecchi fan saranno sicuramente in grado di apprezzare di più”.

Margaret Weis Tracy Hickman hanno pubblicato il loro primo romanzo nella saga”Le Cronache di Dragonlance”, I Draghi del Crepuscolo d’Autunnonel 1984. Più di trentacinque anni dopo, hanno realizzato insieme più di trenta romanzi portando i lettori in mondi fantastici. Hickman sta attualmente lavorando con suo figlio, Curtis Hickman, per The VOID, creando storie e progetti per un’esperienza VR totalmente immersiva. Weis insegna il flyball sportivo competitivo delle corse di cani. Lei e Hickman stanno lavorando a futuri romanzi di questa serie.

Il nuovo romanzo della saga “Dragonlance” uscirà a Novembre 2022 anche in Italia per la casa editrice Fanucci ha acquistato i diritti di pubblicazione de “I Draghi dell’Inganno”!

Chi sono i Kender?

I kender sono “razza fantasy” inizialmente sviluppata per l’ ambientazione della campagna di Dragonlance per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons pubblicato da TSR, Inc. nel 1984. Il primo personaggio”kender” è stato Tasslehoff Burrfoot creato da Harold Johnson per le avventure affrontate (e successivamente trascritte in forma di romanzi) con Tracy Hickman e Margaret Weis. Tasslehoff è apparso per la prima volta nel modulo d’avventura di Dragonlance DL1 Dragons of Despair, pubblicato nel marzo 1984 e, nello stesso anno nel romanzo “I draghi del Crepuscolo d’Autunno” .

 

Agli occhi delle altre razze, i kender sono i bambini di Krynn. Sono una razza amante dell’ avventura, curiosa, spontanea che incarna la giovinezza , la voglia di vivere che tutti gli avventurieri condividono ed esistono solo nel mondo di Krynn. Il corrispettivo più simile presente su altri mondi sarebbero gli halflings. Ma la razza halfling si può comparare ad un vero kender solo per quando riguarda l’aspetto fisico. Dove gli halfling vedo una opportunità di accrescere le loro ricchezze, i kender trovano solo l’opportunità di vivere una nuova avventura. I piccoli kender sono caratterizzati da un lasso di attenzione assai breve, da un’intensa curiosità e da una temerarietà che risultano utili in battaglia, ma che li mettono spesso nei guai (assieme a chi viaggia con loro). Conducono una vita spensierata, in cui ogni nuovo giorno è un giorno ricco di meravigliosi segreti in attesa di essere scoperti.

 

Hanno la tendenza a raccogliere qualunque cosa che non sia inchiodato a terra. Non lo fanno per ingordigia ma solo per l’immensa curiosità di cui sono dotati sin dalla loro creazione e che li spinge a guardare in forzieri chiusi, a sgattaiolare dentro stanze sorvegliate e a mettere le mani nelle borse e nelle tasche di chiunque solo per scoprire cosa c’è dentro. Tutte le caverne buie devono essere esplorate, tutte le porte chiuse devono essere aperte e tutti i forzieri racchiudono qualcosa di interessante. Di solito non hanno intenzione di tenere quello che hanno trovato, ma scoprono che la persona da cui l’hanno appena preso in prestito se n’è andata o che loro stessi hanno proseguito senza farci caso. L’insaziabile curiosità dei kender li spinge a indagare su ogni cosa… compresi gli oggetti personali altrui. I kender si appropriano di qualsiasi cosa che colga la loro attenzione. Le restrizioni e il senso della riservatezza sono concetti alieni per loro, e il valore monetario di un oggetto non significa assolutamente nulla. Probabilmente verrebbero più affascinati dalla piuma variopinta di un caprimulgo che da uno zaffiro. I kender comprendono il concetto del denaro e il suo valore, ma non capiscono l’avidità o il bisgono di accumulare grandi ricchezze. Perciò oggetti come gioielli, gemme e denaro sono poco interessanti per un kender.Non considerano queste forme di appropriazioni dei furti nel senso in cui lo intendono le altre razze (i kender disprezzano i ladri esattamente quanto le altre creature), i termini usati dai kender sono “prendere in prestito” o “maneggiare” l’oggetto in questione, dal momento che intendono fermamente restituire ciò che hanno prelevato al legittimo proprietario. Il problema è che con così tanti oggetti emozionanti e meravigliosi attorno a loro, si dimenticano di restituire le cose. I kender nel migliore dei casi sono divertiti e nel peggiore dei casi profondamente indignati quando qualcuno li accusa di furto o di borseggio.

 

I giovani kender attorno all’età di 20 anni vengono presi dalla “frenesia del vagabondo” (wanderlust), un intenso desiderio di abbandonare la loro terra natale e di partire per un viaggio di esplorazione. È una necessità impellente che li porta a viaggiare per il mondo in lungo e in largo in cerca di un’avventura eccitante dietro l’altra.
I kender sono affascinati dalla prospettiva di qualcosa di nuovo ed emozionante, e soltanto le circostanze più estreme potranno spingerli ad anteporre la loro incolumità a questo scopo. Perfino la minaccia di una morte imminente non è sufficiente a scoraggiare un kender, in quanto la morte è solo l’inizio di una nuova, grande avventura. Anche se i kender sono dotati di un minimo istinto di autoconservazione e non cercano di gettare via la loro vita in nome dell’avventura, la loro tendenza ad agire d’impulso a spese del buon senso li rende avventati anche nelle situazioni pericolose, una variabile incontrollabile all’interno di qualsiasi gruppo di avventurieri. E quando un kender è annoiato che va veramente temuto. Un kender che non riesca a lare nulla di interessante è pronto a trovare qualcosa di divertente ad ogni costo, spesso con conseguenze disastrose.
Inoltre questa razza incarna l’ideale di libertà. Vagano senza meta e non certo conosciuti per eseguire ordini, a meno che non siano convinti di aver avuto loro stessi quell’idea o non siano interessati abbastanza in quello che potrebbe accadere se seguissero quell’ ordine. Non gli piace essere rinchiusi, sebbene trascorrano molto del loro tempo all’interno di prigioni cittadine e si trovino ripetutamente in luoghi dove non vorrebbero stare. Forniscono sempre delle spiegazioni perfettamente plausibili per ogni accusa che viene loro rivolta.

 

Alcune tra le più usate sono:

“Deve essermi caduto in tasca”
“L’hai lasciato cadere. L’ho raccolto in modo da potertelo ridare”
“Lo tenevo al sicuro. Non si sa mai, qualcuno potrebbe cercare di rubarlo”
“Mi ero dimenticato di averlo. È tuo?”
“Che coincidenza! Ne ho uno proprio uguale!”
“Non volevi regalarlo a me?”

 

E quello che è ancora più frustrante per il proprietario è che il kender è assolutamente sincero e crede davvero a quello che sta dicendo. I kender non sempre si rendono conto di quello che stanno facendo, è più un riflesso condizionato. L’unica cosa che può rendere credibile tutto ciò è osservare qualcuno degli oggetti che è probabile che un kender prenda. Maneggiare un oggetto altrui è un’attività naturale nella vita quotidiana dei kender. La distinzione tra il maneggiare dei kender e il trafugare dei ladri è una differenza sottile e importante. Purtroppo, soltanto i kender riescono a coglierla davvero. Una volta che i kender stringono un’amicizia, la loro fedeltà è sorprendente. Se viene data loro l’opportunità (il che, in effetti, richiede una grande dote di pazienza da parte dei non-kender), i kender stringono legami estremamente duraturi con i loro amici. I kender non provano paura per se stessi, ma ne provano per i loro amici, e questo spesso li spinge a mitigare i loro impulsi. Di fronte al terrore più intenso la maggior parte di loro sente solo una leggera sensazione di oppressione allo stomaco, simile a quella provocata da un’indigestione.

 

C’è una teoria degli gnomi (anche una speranza dei nani) che dice che un kender brucierà se legato e imbavagliato per abbastanza tempo. I kender sono così colmi di energia che è difficile tenerne uno nello stesso posto per troppo tempo. Sono estroversi e passano il loro tempo correndo in giro e incontrando persone nuove, raccontando storie e condividendo le loro esperienze di strada; ma in pochi hanno abbastanza tempo per ascoltare e fidarsi almeno un po’ di un kender.
Quando un kender è arrabbiato o viene minacciato, conosce le esatte parole da dire per portare il nemico ad una rabbia incontrollabile. Hanno sviluppato un talento infallibile per far leva sulle insicurezze, le paranoie e i pregiudizi di un individuo. I kender sono maestri dell’insulto, e sviluppano questa dote fino a farne una forma d’arte. Le beffe di un kender possono spingere il loro bersaglio a dimenticare anni di addestramento e di esperienza, e a farlo infuriare fino a perdere il controllo e a desiderare l’eliminazione del kender beffardo. Sia che si tratti di incitare una folla alla violenza o di far uscire un pericoloso nemico allo scoperto, la capacità di dileggiare può rivelarsi un’arma potente nell’arsenale dei kender.

 

Nonostante la loro piccola taglia, i kender sono sorprendentemente agili e forti. I maschi e le femmine sono alti tra 1,05 e 1,2 metri, e si dice che alcuni raggiungano anche un’altezza di 1,5 metri. Pesano tra i 40 c i 50 kg. I colori degli occhi variano dall’azzurro chiaro al nocciola e i loro capelli sono color sabbia, castani chiari, castani scuri, rossi o ramati. I capelli corti sono più diffusi all’ovest, mentre i kender dell’est preferiscono portare i capelli lunghi. In ogni caso, i capelli dei kender spesso sono acconciati in trecce complicate e decorati con perle e monili. Amano i colori sgargianti, e preferiscono gli abbinamenti contrastanti le mode più stravaganti rispetto agli abiti più discreti. Il primo impulso dei kender quando incontrano una nuova persona, consapevoli dell’importanza di una prima buona impressione, è quello di lisciarsi i vestiti, ripulirsi in fretta e presentarsi porgendo la mano. I vestiti dei kender seguono uno stile puramente individualista, e varia da kender a kender, fatta eccezione per un’unica cosa: i vestiti di tutti i kender devono avere molte tasche in cui riporre i loro gingilli preferiti.

 

I kender sono dotati di voci querule che diventano acute e beffarde nel momento in cui i kender si arrabbiano e si preparano ad assalire verbalmente le loro vittime. Man mano che i kender invecchiano, le loro voci si fanno leggermente più profonde, ma mantengono comunque la capacità di raggiungere toni notevolmente alti. Quando un kender è emozionato, parla a voce alta e molto rapidamente. I kender sono soliti divagare in lungo e in largo nelle loro conversazioni, passando da un argomento all’altro con facilità. Non sanno mantenere un segreto nemmeno a costo della vita, e rivelano ingenuamente qualsiasi informazione strettamente personale sia riguardo a se stessi che a chiunque altro.

 

I kender possono vivere anche oltre i 100 anni, conservando grande energia e amore per la vita anche in tarda età. L’età adulta ha inizio attorno ai 20 anni, quando si verificano i proni segni di frenesia del vagabondo, mentre la vecchiaia ha inizio attorno ai 70 anni, nel momento in cui la frenesia del vagabondo si placa e i kender decidono di accasarsi (non tutti i kender lo fanno, però). I kender invecchiano sorprendentemente bene, sviluppando solo qualche ruga attorno agli occhi e alcuni capelli grigi alle tempie. I kender dimostrano un profondo rispetto per i loro anziani, dal momento che è raro che la curiosità e la temerarietà dei kender li porti a sopravvivere fino alla fine del loro periodo di frenesia del vagabondo.

 

I kender vanno d’accordo con tutti coloro che incontrano, anche se non si fanno problemi a dichiarare la loro ostilità con chi fà del male ai loro amici. Quando incontrano uno sconosciuto (di qualsiasi razza) i kender porgono immediatamente la mano per presentarsi. Quando un kender ne incontra un altro, danno il via a un discorso che può durare per ore per cercare di determinare in che modo sono imparentati (quasi sempre cercando di passare per lo Zio Trapspringer) e per confrontare gli oggetti più interessanti accumulati nelle tasche e nelle borse. I membri delle altre razze, tuttavia, non trovano i kender interessanti quanto gli stessi kender. l Silvanesti li considerano degli insetti fastidiosi e non amano ricordare che Balif, amico e compagno di avventure del grande fondatore elfico Silvanos, era un kender. Anche se alcuni Qualinesti trovano i kender divertenti e ammirano il senso di fèdeltà che dimostrano nei confronti degli amici, molti sono infastiditi o irritati dal loro comportamento. I nani, sia quelli delle colline che quelli delle montagne, non solo considerano i kender “pomoli di porta fannulloni e buoni a nulla”, ma credono anche che sia una razza di ladri. Gli umani più rigidi, dai Solamnici agli Ergothiani, non amano i kender, e li considerano dei ladruncoli fastidiosi. I kender vanno d’accordo con gli gnomi, con i quali condividono vena grande curiosità. I Kagonesti, per i quali il possesso degli oggetti è qualcosa di assai fugace, e il Popolo delle Pianure, che li considerano un popolo “pazzo”, benedetto dagli Dei, sono sempre felici di unirsi ai kender nel loro girovagare e li accolgono volentieri nelle loro case. Gli orchi, i goblin e i draconici pensano che il solo kender buono sia quello arrosto. I più saggi tra tutte le razze sanno che i kender sono l’animo innocente del mondo, e che il mondo perderebbe qualcosa di prezioso se i kender dovessero mai lasciarlo.

I kender tendono alla neutralità, almeno a prima vista. Non si considerano dei violatori della legge, e dimostrano un grande disprezzo per i “ladri”. Se considerano che una legge è ingiusta (come quando la gente di Istar cercò di imporre ingenti tasse al commercio dei kender), i kender si limitano a ignorarla (gli abitanti di Istar alla fine esentarono i kender da ogni forma di tassa o tariffa). E’ assai raro che un kender si dimostri malvagio, dal momento che i kender tengono in gran conto la vita e la libertà, e sono quasi del tutto incorruttibili (come gli dei dell’Oscurità hanno avuto modo di scoprire).

 

Territori dei kender: Kendermore e Hylo, sull’isola dell’Ergoth del Nord sono le due più fiorenti comunità kender. La società dei kender è diversa da qualsiasi altra società dì Ansalon, trattandosi di un’omnigarchia, dove sono tutti a comandare. Gli individui fanno quello che vogliono, fintanto che non fanno del male a qualcun altro. Oltre ad Hylo ed a Kendermore, è possibile incontrare i kender in ogni angolo di Ansalon (principalmente a causa dell’inevitabile “frenesia del vagabondo” che colpisce tutti i kender, prima o poi, nella vita), anche se buona parte di Ansalon preferirebbe di gran lunga che gli incorreggibili kender vivessero altrove. Anche se i kender rispettano tutte le divinità (per evitare di urtare i sentimenti degli dei). Provano grande rispetto soprattutto per Branchala, Chislev, Mishakal e Gilean. Reorx è considerato un nonno burbero ma benevolo, ma i kender non lo adorano in alcun modo particolare.

 

I kender sono dotati di un loro linguaggio, colloquialmente chiamato “Linguaggio Kender”, e sanno parlare anche il Comune. I kender sono grandi estimatori di storie e racconti, e raramente fanno uso del Linguaggio Kender quando si trovano in compagnia delle altre razze, per evitare di scoraggiare la comunicazione.

 

Ogni kender ha un nome proprio e un nome “scelto” più descrittivo (normalmente, ma non sempre, scelto dal kender stesso) che descriva bene le sue imprese, i suoi trionfi e la sua visione della vita. Hanno l’abitudine di appropriarsi dei nomi particolarmente eroici o popolari per fregiarsi della reputazione di cui gode il proprietario originale. Non è raro incontrare un gruppo di kender girovaghi, tutti dotati dello stesso nome. I kender più giovani spesso si lasciano influenzare dagli anziani o dai parenti. L’importanza dei legami familiari spesso spinge un kender a conservare il nome di famiglia per fedeltà alla famiglia stessa.

 

tratto da http://drl4thage.wikidot.com/kender

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Dragonlance: la nuova serie di Margaret Weis e Tracy Hickman

Margaret Weis e Tracy Hickman annunciano un accordo di licenza pluriennale con Wizards of the Coast per la produzione di una nuova serie di tre libri di romanzi di Dragonlance. La nuova trilogia restituirà ai fan i personaggi più amati dei romanzi originali insieme all’introduzione di un nuovo forte protagonista. I libri saranno pubblicati da Del Ray Books, marchio di Penguin Random House. Sebbene una data di pubblicazione non sia stata ancora formalmente fissata, anticipano l’annuncio dell’uscita del primo libro entro la fine dell’anno. “Non potremmo essere più felici di tornare nel mondo che amiamo“, dice Margaret Weis. “… siamo entusiasti di essere in grado di farlo per gli attuali amanti di Krynn portando i nostri amati personaggi a una nuova generazione di lettori“.

Il primo romanzo classico di Dragonlance, I Draghi del Crepuscolo d’Autunno, è stato scritto da Weis e Hickman e pubblicato nel 1984. Da allora, più di 190 romanzi sono stati pubblicati nell’ambientazione ispirata al gioco D&D. Weis e Hickman hanno collaborato a numerose serie negli ultimi 30 anni, inclusi progetti ambientati nel mondo di Classic Dragonlance e al di fuori di esso. Due serie degne di nota sono The Death Gate Cycle e The Darksword Series, entrambe pubblicate da Penguin Random House. “Ringraziamo i fan di Dragonlance per aver reso possibile questo viaggio”, afferma Tracy Hickman. “Abbiamo scritto questa serie per ringraziarli di questo fantastico viaggio lungo una vita … e per il nostro desiderio che si unissero ancora una volta a noi sulla strada per Solace.”

La licenza per la serie è stata assicurata da Weis & Hickman nel 2018. La loro recente controversia con Wizards of the Coast è stata risolta alla fine del 2020, con tutte le parti contente di aver raggiunto un accordo su come andare avanti con la trilogia. Tutti sono concentrati sulla produzione della migliore serie possibile e non commenteranno la disputa passata se non per dire che è stata risolta.

DragonLance: La sfida dei gemelli

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La sfida dei gemelli (titolo originale Test of the Twins) è un romanzo fantasy scritto da Tracy Hickman e Margaret Weis e pubblicato per la prima volta nel 1986 in America dalla TSR. È il terzo romanzo della trilogia delleLeggende di Dragonlance. La trama è basata sulla versione romanzata dei moduli di avventura per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons della serie DL, pubblicato anch’esso dalla TSR.

Il mago Raistlin, assetato di potere, tesse il fatale incantesimo e finalmente il Portale si schiude al suo cospetto…  Altrove, il fratello gemello Caramon aziona il magico congegno che gli permette di viaggiare nel tempo e, seguito dal Kender Tasslehoff, si ritrova proiettato in un’ epoca e in un luogo sconosciuti dove lo attende una spaventosa realta’. Intanto Raistlin si inoltra nell’ Abisso dove lancera’ l’ estrema sfida a Takhisis, la Regina delle Tenebre. Cosi’ si chiude la seconda epica trilogia che ebbe inizio con il primo volume delle Cronache di Dragonlance, quando un drappello di amici si riuni’ alla Taverna dell’ Ultima Casa. Ma l’ avventura continua con la Saga degli Eroi.

DragonLance: La guerra dei gemelli

 

La Guerra dei Gemelli (titolo originale War of the Twins) è un romanzo fantasy scritto da Tracy Hickman e Margaret Weis e pubblicato per la prima volta nel 1989 in America dalla TSR. È il secondo romanzo della trilogia delle Leggende di Dragonlance. La trama è basata sulla versione romanzata dei moduli di avventura per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons della serie DL, pubblicato anch’esso dalla TSR.

L’ imponente montagna si e’ abbattuta su Krynn e gli dei hanno distrutto il Tempio di Istar. E’ trascorso un secolo ormai e il continente di Ansalon e’ una terra desolata i cui poveri abitanti lottano tenacemente per la sopravvivenza, avversati dalla peste, della carestia e da una guerra spietata. Fuggito dalla predestinata citta’ di Istar, Raistlin, il mago dai poteri straordinari, attua un incantesimo per esiliare il fratello gemello Caramon e la stupenda chierica Crysania in un’ epoca del futuro. E intanto, nella Torre della Stregoneria, si accinge a predisporre um piano per abbattere il Portale e sfidare a morte la Regina Nera. Ma, uno alla volta, i piani di Raistlin vengono scoperti. Sara’ troppo tardi quando si accorgera’ di trovarsi a un passo dall’ essere risucchiato dalle spire del tempo. Ora per lui non c’e’ piu’ nessuna via di scampo…

Dragonlance: I Draghi dell’alba di Primavera

I draghi dell’alba di primavera (titolo originale Dragons of Spring Dawning) è un romanzo fantasy scritto da Margaret Weis e Tracy Hickman e pubblicato per la prima volta nel 1985 in America dalla TSR. La trama è basata sulla versione romanzata dei moduli di avventura per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons della serie DL, pubblicato anch’esso dalla TSR.

 

Con questo volume giunge al termine la prima saga dei libri ambientati nel mondo di Dragonlance. Il romanzo riprende i toni avventurosi del primo volume, ma il clima non è più quello goliardico di una male assortita compagnia di eroi in missione. È ormai chiaro che quella che minaccia Krynn è una vera e propria guerra, che rischia di portare alla distruzione del mondo. Gli eroi, ora separati, si trovano ad affrontare gravi pericoli, oltre alla parte oscura del loro animo, in una battaglia ben più dura di quella che si può ingaggiare con un esercito. Per alcuni di loro si pongono delle scelte cruciali. Meno scanzonato dei precedenti (non mancano tuttavia i momenti divertenti) il romanzo riprende il tema dell’amicizia, mai abbandonato del tutto, nel momento in cui la fiducia viene tradita. La primavera si sta avvicinando per i nostri eroi, divisi ormai in due gruppi. A Flotsam, Tanis Mezzelfo si prepara a partire con i suoi compagni a bordo della Perechon, dopo aver passato quattro giorni nell’abbraccio amoroso della Signora delle Tenebre, Kitiara. Ma le parole che si è fatto scappare con lei in questi giorni sono troppe, e, mentre la nave si allontana dal porto, i compagni assistono sgomenti alla visione del drago blu di Kitiara, Skie, che si lancia al loro inseguimento. Il timoniere della Perechon è infatti Berem, l’Uomo dalla Gemma Verde, che la Regina delle Tenebre sta cercando così ossessivamente dall’inizio della guerra. Terrorizzato dalla vista del drago, Berem scaglia la nave al centro del Mare del Sangue di Istar, dove i compagni cadono preda del maelstrom. Sottocoperta, intanto, Raistlin si accinge ad usare il globo dei draghi che ha preso a Silvanesti per scappare dalla nave ormai condannata. Sotto gli occhi attoniti di Tanis e Caramon, il mago rivela a Tanis come durante la sua Prova lui abbia deliberatamente ucciso un’immagine illusoria di suo fratello, dopodiché svanisce assieme al globo. Sballottata dalle acque, con le vele a brandelli, la nave affonda nel maelstrom trascinando con sé il dolore di Caramon per l’ultimo, definitivo tradimento del gemello. A Kalaman, intanto, è stata celebrata l’eroica vittoria dei Cavalieri di Solamnia alla Torre del Sommo Chierico, e Laurana, con un’abile manovra politica da parte di Lord Gunthar, è stata proclamata “Generale Dorato” delle residue truppe dei Cavalieri di Solamnia. Gilthanas e Silvara sono tornati dal viaggio che avevano intrapreso, con una notizia buona ed un’altra orribile: essi hanno infatti scoperto che i draconici, dei quali la Regina Oscura si serve per i suoi loschi piani, sono stati creati corrompendo orribilmente le uova dei draghi buoni, che Takhisis aveva giurato di non toccare mai. Armati di questa orribile conoscenza, i due sono riusciti a convincere i draghi metallici a rompere il giuramento che li vincolava a non apparire mai più su Krynn, e li hanno messi al servizio di Laurana e dei Cavalieri di Solamnia. Un nuovo problema minaccia però la sicurezza del mondo: a Laurana arriva infatti un messaggio menzognero di Kitiara che la informa di come Tanis Mezzelfo, per aver ricevuto una ferita durante una battaglia al fianco degli eserciti di Takhisis, sia ormai moribondo e desideri averla al suo fianco durante le ultime ore di vita. La Signora delle Tenebre le propone pertanto di scambiare Tanis con Bakaris, un comandante degli eserciti di Kitiara (nonché suo amante) che Tas ha catturato nel corso dell’ultima battaglia. Per non aver voluto credere alla possibilità di una trappola, Laurana vi cade in pieno e viene catturata dal Cavaliere della Morte servo di Kitiara, Lord Soth. Intanto, Tanis e i suoi compagni, compreso Berem, sono finiti sul fondo del Mare di Sangue di Istar, salvati dagli elfi marini e portati nelle rovine dell’antica città. Mentre Caramon, ancora sconvolto per l’abbandono di Raistlin, vive qualche breve attimo di intimità con Tika, Tanis riesce a convincere un elfo del mare, Apoletta, a riportarli in superficie per continuare la battaglia. Ma, giunti a Kalaman, i compagni trovano la cittadinanza prostrata dall’angoscia e con orrore vengono a sapere del rapimento dell’amatissimo Generale Dorato, di cui Tanis Mezzelfo è l’indiretto responsabile. Per cercare di salvare, se non la vita di Laurana, almeno le sorti della guerra, gli amici si muovono verso Neraka, dove si trova il nuovo tempio della Regina Oscura. Per strada, gli eroi raccolgono di nuovo Fizban, che li aiuta ad arrivare alla città maledetta: con lui diciamo addio anche a Flint, stroncato da un attacco cardiaco a Godshome, che è il primo ad accorgersi della vera natura del loro sbadato compagno e che se ne va serenamente accompagnato dal vecchio mago. Giunto a Neraka, il gruppo viene nuovamente diviso: Tanis, spacciatosi per un ufficiale dell’esercito draconico, viene infatti riconosciuto da Kitiara che lo porta via con sé in parata, mentre Caramon, Tika, Berem e Tas vengono catturati e gettati in prigione. Prima della presentazione di quella sera, in cui Laurana verrà offerta in dono alla Regina delle Tenebre, Tanis svela chiaramente a Kitiara il suo progetto di liberare la fanciulla elfica a qualunque costo, ed ella lo istruisce su come fare in cambio della sua collaborazione. Anche la Signora delle Tenebre, infatti, ha un suo progetto personale: mettere le mani sulla Corona del Potere di Lord Ariakas, che garantisce a chiunque la possieda il comando assoluto degli Eserciti dei Draghi. Nelle segrete del tempio, intanto, un sicario draconico di Kitiara, Gakhan, è stato mandato a recuperare l’Uomo Eterno, ma questi lo uccide con la sua forza sovrumana e poi scappa nei sotterranei, inseguito da Caramon. Nel frattempo, Tika e Tas fanno da esca ed attirano gli inseguitori dalla parte sbagliata, ma ecco avverarsi l’incubo di Silvanesti: mentre cercano di scassinare una porta per uscire all’esterno del tempio, infatti, Tika viene ferita gravemente da un draconico, e Tasslehoff fa scattare inavvertitamente una trappola nella serratura e viene punto da un ago avvelenato. Caramon e Berem, guidati dalla voce della sorella che l’Uomo Eterno sembra sentire più forte ad ogni istante, giungono infine nelle profondità dei sotterranei del tempio, in prossimità della colonna dalla quale trecento anni prima Berem ha scalzato la gemma. Ma qui li attende l’ultimo guardiano: il redivivo Raistlin, passato alle Vesti Nere. Tanis, intanto, ha prestato giuramento davanti alla Regina delle Tenebre per servirla in eterno, seguendo le istruzioni di Kitiara, e si accinge a giurare fedeltà ad Ariakas. Ma sentendo nelle sue orecchie la voce di Raistlin che gli infonde coraggio e si offre di aiutarlo, il mezzelfo pugnala a morte il comandante degli Eserciti dei Draghi e gli ruba la Corona, scagliandola tra la folla. Nel parapiglia che segue, Laurana e Tanis riescono a fuggire, ma d’un tratto l’intera struttura del tempio comincia a tremare orribilmente: è Raistlin che, tradendo la Regina delle Tenebre, ha permesso a Berem di scagliarsi contro la colonna ingioiellata, provocando la morte dell’Uomo Eterno e la sconfitta di Takhisis. Nella fuga precipitosa dei due fratelli, Raistlin trova il modo di ripagare il debito con i suoi vecchi amici aiutando Tasslehoff, che è ad un passo dalla morte per colpa del veleno. Una volta giunti all’esterno, i gemelli si separano, benché Caramon scongiuri Raistlin con tutte le sue forze di portarlo con sé. L’ultima benedizione ai compagni viene data da Fizban, che serenamente li attende vicino al tempio distrutto, e che si rivela essere niente meno che il potente dio Paladine, supremo avversario della Regina Oscura. L’equilibrio è dunque ristabilito, e i compagni possono rilassarsi: Caramon e Tika meditano di tornare a ricostruire Solace, mentre Laurana e Tanis si riscoprono indissolubilmente uniti, anche se l’ombra di Kitiara grava ancora e graverà sempre sulle loro teste. Intanto, a Palanthas, un oscuro mago dalla pelle dorata si avvicina alla Torre della Grande Stregoneria. Ad un suo cenno, la maledizione cessa di uccidere per la prima volta da trecento anni, le porte si schiudono e il sig
nore del passato e del presente può passare. Raistlin è giunto a casa.

 

Nel terzo libro della Trilogia di Weis e Hickman, che racconta come si conclude la Guerra delle Lance, i lettori trovano finalmente risposta ad alcune delle tante domande che venivano spontanee leggendo i precedenti volumi; allo stesso tempo, però, si creano nuovi misteri, che giustificano il proseguimento dell’avventura in una nuova Trilogia, ovvero Le leggende di Dragonlance (Il destino dei gemelli, La guerra dei gemelli, la sfida dei gemelli). Il tono generale del volume è più ottimista rispetto agli altri due: i protagonisti si lanciano con sempre più entusiasmo nella lotta contro Takhisis. Alcuni personaggi, che prima erano considerati di poco valore, fanno cambiare idea al lettore, in un susseguirsi di colpi di scena. In ordine di preferenza, questo volume si colloca tra il secondo ed il primo.

tratto da: http://drl4thage.wikidot.com/i-draghi-dell-alba-di-primavera

Il film de “I Draghi del Crepuscolo d’Autunno”

La notissima saga letteraria di Dragonlance, vero punto di riferimento per tutti gli appassionati del genere Fantasy è diventato un film a cartoni animati. Il primo capitolo della sagaI Draghi del Crepuscolo d’Autunno” scritto nel lontano 1984 da Margaret Weis e Tracy Hickman, è stato rilasciato solo per il mercato home video nell’autunno 2007 sotto etichetta Paramount.

Il ritorno dei draghi di Takhisis sembra togliere ogni speranza di pace agli abitanti di Krynn, ma anche nel buio più totale c’è sempre una luce che brilla. Si crea infatti un’alleanza fra un gruppo di eroi tra cui: la Regina delle tenebre, elfi, gnomi, cavalieri, barbari, che tutti insieme si mettono alla ricerca della mitica Dragonlance. Ce la faranno i nostri eroi? Una storia avvincente in cui Il Bene e il Male sono impegnati in una lotta estenuante e senza esclusioni di colpi. Il primo volume della Trilogia ha inizio con la presentazione di coloro che sono alla Locanda dell’Ultima Casa a Solace. Non sono lì per caso ma grazie ad un patto siglato cinque anni prima. C’è un assente però. Iniziano a circolare voci su di un enorme esercito che si starebbe radunando nel Nord. A questo punto i protagonisti dell’avventura partono per capire che sta succedendo nel mondo di Krynn.

La regia della pellicola è stata affidata ad un veterano delle produzioni animati “fantasy” Will Meugniot (The X-Men e The Real Ghostbusters) mentre la sceneggiatura è stata adattata da Giorgio Strayton (Cleopatria 2525″, “Xena: Warrior Princess” e “Hercules: The Legendary Journeys) con il contributo delle due autrici originali.

Qualche giorno dopo l’annuncio della realizzazione della pellicola nel blog ufficiale dell’attrice Lucy Lawless, anche l’autrice originale della saga, Margaret Weis ha deciso di parlare nel suo forum di questa produzione:

Cari amici, avrei voluto aspettare fino al momento del “WAHOO Big Announcement” sul sito di dragonlance movie, ma dato che Lucy Lawless ci ha anticipato, è bene che voi sappiate cosa stia succedendo. Paramount Studios sta realizzando “I Draghi del Crepuscolo d’Autunno” come lungometraggio animato per un pubblico adulto. Permetterà al sito del film di fornirvi dettagli sul regista, lo sceneggiatore, la casa di animazione e tutto il resto.Per il momento vi basti sapere che Tracy e io abbiamo lavorato con la produzione per oltre un anno. E’ stato meraviglioso lavorare con loro. Ci hanno permesso di controllare lo script e ci hanno contattato per le nostre opinioni. […] Ci hanno mostrato tutti gli artwork e chiesto la nostra approvazione (cosi come al direttore artistico di WoTC per Dragonlance). Abbiamo lavorato anche con i ragazzi del Whitestone Council per questo. Da quello che ho visto, sarà stupendo! La grafica è grandiosa. Speriamo che qualche illustrazione venga pubblicata sul sito del film. E Tracy e Io parleremo ancora del film prossimamente e può darsi che ci porteremo alcuni artwork nel tour che daremo per i libri. Siamo veramente eccitati per tutto questo!

Margaret

Dragonlance avrebbe meritato un investimento ben più “sostanzioso”. Memori del successo al botteghino del Signore degli Anelli abbiamo davvero sperato in una produzione di pari livello… ok ci eravamo solo illusi. Un film di animazione si traduce di solito in un abbassamento di target d’età, una semplificazione della storia per renderla adatta ad un pubblico più giovane, questa almeno è la prassi in “occidente”. L’equazione cartoni animati = roba da bambini è (purtroppo) quasi sempre rispettata. Se fosse stato realizzato da uno studio giapponese allora probabilmente ci saremmo trovati davanti un prodotto molto diverso. Inoltre la sola uscita in DVD fa intendere che si tratta comunque di un film a basso budget, meno costi, prodotto di qualità medio-bassa.
La Toonz Animation ha curato la produzione vera e propria insieme alla Commotion Pictures e Epic Level Entertainment, con il “conceptual artwork” di Kunoichi. Il risultato? Un misto di disegni 2D tradizionali e 3D in computer graphic. Un mix estetico particolare… i personaggi che appaiono come un normale cartone animato ed i draghi (e draconici) molto più dettagliati. Davvero curioso il risultato nelle scene in cui questi due aspetti appaiono contemporaneamente a video. Una scelta estetica che potrebbe non piacere a molti ma, tutto sommato passabile, non fosse altro che per la novità. A questo punto però forse sarebbe stato meglio fare tutto in 3D, la storia presenta molte situazioni spettacolari ed un maggiore impatto grafico avrebbe di sicuro giovato.

Nel cast dei doppiatori si leggono i nomi di Michael Rosenbaum (Lex Luthor di Smalville nei panni di Tanis), Lucy Lawless (Goldmoon) e Jason Marsden (Tasselhoff). Il sito ufficiale del film è Dragonlance-Movie.com, già noto a tutti gli appassionati per le numerose info che ha fornito negli scorsi anni sugli spoiler di eventuali produzioni hollywoodiane sulla saga … vi ricordate il noto volto di Keanu Reeves versione Raistlin?

In definitiva si tratta di un buon prodotto. Mi piace che qualcuno abbia preso in considerazione la trasposizione in film di questa amata saga, e che abbia realizzato un’opera tutto sommato buona. Mi piace pensare (e sperare) che si sia creato un altro precedente, che altri libri fantasy diverranno presto prodotti cinematografici. Certo è che con maggiori investimenti e diverse scelte realizzative questo film avrebbe potuto essere un capolavoro.

Dragonlance: I Draghi della notte d’inverno

I draghi della notte d’inverno (titolo originale Dragons of Winter Night) è un romanzo fantasy scritto da Tracy Hickman e Margaret Weis e pubblicato per la prima volta nel 1985 in America dalla TSR. È il secondo romanzo della trilogia delle Cronache di Dragonlance. La trama è basata sulla versione romanzata dei moduli di avventura per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons della serie DL, pubblicato anch’esso dalla TSR.

 

Sul mondo incombono orrende sciagure ora che gli eroi sono stati separati. L’ oscura profezia e incubi agghiaccianti li tormentano, mentre vanno alla ricerca dei misteriosi globi dei draghi e della leggendaria Dragonlance… Un Drappello di eroi risolleva le sorti del mondo ma si tratta di una tregua fragile e precaria, che potrebbe dissolversi per sempre nel freddo pungente d’ una notte d’ inverno. Cavalieri e barbari, elfi e guerrieri, gnomi, maghi sapienti dai poteri oscuri continuano la loro ricerca della leggendaria Dragonlance e la lotta senza esclusione di colpi contro Takhisis, la Regina delle Tenebre.

Nel mondo fantastico di Krynn continua la saga degli Eroi delle Lance. Il chierico Oscuro e Signore dei Draghi Lord Verminaard è stato distrutto e la Regina dell’Oscurità, Takhisis, ha incassato con rabbia la sua sconfitta. L’Uomo dalla Gemma Verde è scomparso e i dischi di Mishakal sono stati ritrovati, portando speranza in un mondo perseguitato dalle tenebre. La guerra è ormai cominciata, eserciti di draghi si radunano sotto la protezione della Regina delle Tenebre, e la compagnia sarà costretta a separarsi; nuove speranze animano però le forze del bene: Theros Ironfeld, il fabbro dal braccio d’argento, crea le nuove Dragonlance, i Cavalieri di Solamnia scendono in campo a protezione della Torre del Sommo Chierico, viene trovato un globo magico in grado di dominare i draghi, viene rivisto l’Uomo dalla Gemma Verde e un drago d’argento scende in campo in favore degli eroi… I compagni, rifugiatisi nel regno dei nani di montagna, vengono incaricati, assieme al chierico Elistan, di raggiungere l’antica città di Tarsis alla ricerca delle leggendarie navi alate. Nel tentativo di trovare una copertura, Tanis fronteggia un inaspettato incontro… Kitiara, la donna che per lungo tempo ha amato, incrocia nuovamente il suo destino… ma l’incontro non è piacevole come egli aveva a lungo sperato: Kitiara è infatti adesso una Signora dei Draghi. Gli Eroi vengono separati nella distruzione della città di Tarsis; si ritroveranno in un incubo, quello creato da Lorac, capo degli elfi Silvanesti, per cercare di fermare l’avanzata delle armate della Regina Oscura. Raistlin, esce vincitore dallo scontro, e diviene il possessore del Globo dei Draghi che Lorac aveva tentato di utilizzare, perdendo la vita e l’anima. Un altro Globo viene recuperato con fatica alla Muraglia di Ghiaccio da un gruppetto con a capo Laurana; ciò provoca l’ira del Drago che lo custodisce, il quale li costringe al naufragio su un’isola sconosciuta, dove essi si imbattono negli elfi scampati dalla distruzione di Qualinesti e Silvanesti. Il popolo degli Elfi è orgoglioso e radicato nelle sue tradizioni e da sempre si considera una razza superiore; la principessa, figlia del Portavoce dei Soli, da tempo lontana da quella ristretta mentalità, riesce ora a scorgere la pazzia del suo popolo. Rinunciando alla sua famiglia aiuta i compagni a portare il Globo, unica salvezza, lontano dall’isola. Una strana Elfa, Silvara, aiuta il gruppo nella fuga, ma un segreto più grande di lei la costringe ad una dura scelta. Il globo viene portato via da parte del gruppo seguendo la volonta’ della strana ragazza; viene condotto a Solamnia da Sturm, Laurana e dagli altri Cavalieri che hanno partecipato all’impresa. Oscuri sono i motivi di questa decisione e il dubbio inizia a serpeggiare nelle menti dei presenti. Una volta a destinazione, Sturm incontra finalmente ciò che rimane dell’onorevole ordine dei Cavalieri di Solamnia. Un’interna lotta per il potere dilania quelli che un tempo erano uomini onorevoli, gli antichi valori paiono essere dimenticati e solo un testardo attaccamento alla Misura fa sì che esistano ancora i Cavalieri. Sturm ed i suoi compagni si trovano a dover fronteggiare una impresa impossibile, la difesa della Torre del Sommo Chierico contro cui un esercito nemico è pronto a scagliarsi. Nella città di Kalaman, nello stesso momento, Tanis e i suoi sono alle prese con l’altro Globo dei Draghi. Raistlin pare in grado di poterlo dominare, i poteri del mago sono cresciuti, tanto da preoccupare il mezzelfo. C’è bisogno di recuperare gli antichi manoscritti, i libri di magia nei quali sono nascosti gli incantesimi per comprendere e dominare il Globo…In tutto questo Fizban, lo strambo mago incontrato per caso tempo addietro e creduto morto, fa nuovamente capolino tra le pieghe del destino della piccola compagnia: un insolito personaggio il cui potere non viene svelato ma se ne comprende l’importanza. E l’uomo con la gemma nel petto? É lui la chiave di volta del piano della Regina Oscura, la sua scomparsa il più grave ostacolo ai suoi sogni di dominio. Laurana, ormai nota come il Generale Dorato, difende con insperato successo la Torre del Sommo Chierico dalle Armate dei Draghi Blu; decisivo risulta l’aiuto di Sturm Brightblade, il quale, nella scena conclusiva, muore per mano di Kitiara, sua vecchia amica ed amante.

 

Il secondo volume delle Cronache di Dragonlance di Margaret Weis e Tracy Hickman è molto appassionante e sicuramente non mancherà di affascinare i fan del Fantasy, in fuga dalla routine quotidiana e in cerca di un’ avvincente puntata dell’ eterna lotta del Bene contro il Male.

 

tratto da http://drl4thage.wikidot.com/i-draghi-della-notte-d-inverno

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