Game of Thrones: quando tornerà Jon Snow?

Jon Snow, membro della Casa Stark e figlio bastardo di Eddard Stark, ha dato molto da parlare negli ultimi tempi. La sua identità è stata a lungo un mistero nei libri e solo nella serie televisiva Il Trono di Spade è stata rivelata la verità sulla sua madre. Alla fine dell’ottava stagione, Jon viene arrestato per aver ucciso la Madre dei Draghi e si trova al centro di una controversia tra i sostenitori di Daenerys e la famiglia Stark. Dopo un concilio di lord e lady di Westeros, Jon è costretto a tornare ai Guardiani della notte per accontentare entrambe le fazioni.

L’annuncio di una serie spin-off su Jon Snow ha suscitato grande interesse tra i fan, che sperano che questa nuova serie possa dare al personaggio una chiusura più soddisfacente rispetto alla serie originale. Kit Harington tornerà nei panni di Jon Snow per esplorare le sue origini come Targaryen e la sua vera eredità. Nonostante non ci siano ancora dettagli sulla trama o sul cast, i fan sono entusiasti di vedere cosa riserva il futuro per Jon Snow e sperano che questa serie possa finalmente dare al personaggio il finale che merita.

Mentre i fan della serie originale dovranno aspettare per sapere cosa riserverà il futuro per Jon Snow, i dirigenti di HBO hanno confermato che al momento non ci sono progetti concreti in merito. Le sceneggiature di Game of Thrones sono ancora in fase di sviluppo, con il prequel Dunk and Egg che ha ricevuto il via libera per essere realizzato. Tuttavia, per quanto riguarda Jon Snow, al momento non sembra esserci nessun progetto in programma. Resta da vedere cosa riserverà il futuro per il nostro amato personaggio e se potremo rivederlo sul piccolo schermo in futuro.

Come si è evoluta la letteratura Fantasy e Sci-fi dagli anni ’80 ad oggi?

La letteratura fantasy e di fantascienza sono due generi che hanno da sempre affascinato e stimolato l’immaginazione di molti lettori, ma che hanno anche subito diverse trasformazioni e reinterpretazioni nel corso del tempo. Dal punto di vista antropologico, possiamo analizzare come è cambiata la percezione di questo genere e dei suoi fruitori negli ultimi quarant’anni, tenendo conto dei diversi contesti storici, culturali e sociali che hanno influenzato la produzione e la ricezione di queste opere.

Gli anni ’80 sono stati un decennio di grande fermento e innovazione nel campo della letteratura fantasy e di fantascienza, grazie anche alla diffusione di nuove tecnologie e media, come il cinema, la televisione, i videogiochi e i fumetti, che hanno ampliato le possibilità espressive e creative degli autori. In questo periodo, si assiste a una maggiore varietà e sperimentazione di temi, stili e generi, che spaziano dalla fantascienza hard, basata su rigorose basi scientifiche, alla fantascienza soft, più incentrata sugli aspetti sociali e umani, dal fantasy epico, ispirato alle mitologie e alle saghe medievali, al fantasy urbano, ambientato in contesti moderni e realistici. Alcuni esempi di opere di successo di questo periodo, che si poggiano sulle solide basi de Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien e dellla saga di Dune di Frank Herbert, la serie di Neuromante di William Gibson, il ciclo di Shannara di Terry Brooks, la saga di Dragonlance di Margaret Weis e Tracy Hickman e il romanzo L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón.

La percezione di questo genere e dei suoi fruitori, tuttavia, non è sempre stata positiva, anzi, spesso è stata oggetto di pregiudizi e stereotipi. La letteratura fantasy e di fantascienza è stata vista da molti come una forma di evasione dalla realtà, una lettura per bambini o adolescenti, una manifestazione di immaturità o di alienazione. I lettori di questo genere sono stati etichettati come nerd, geek, sognatori, isolati, emarginati, incapaci di relazionarsi con il mondo reale. Questa visione negativa è stata alimentata anche da alcuni episodi di cronaca nera che coinvolsero, secondo ignoranza dei media, da sedicenti appassionati Nerd.

Gli anni 2000 e 2010, invece, hanno visto una maggiore diffusione e popolarità della letteratura fantasy e di fantascienza, sia tra il pubblico che tra la critica, grazie anche al successo di alcune opere trasposte in altri media, come il cinema, la televisione e il web. In questo periodo, si assiste a una maggiore integrazione e contaminazione tra il genere fantastico e altri generi, come il thriller, il giallo, il romance, il noir, il western, il gotico, il postmoderno. Alcuni esempi di opere di successo di questo periodo sono la saga di Harry Potter di J.K. Rowling, la saga paranormal romance di Twilight di Stephenie Meyer, la serie di Game of Thrones di George R.R. Martin, la trilogia di Hunger Games di Suzanne Collins e il “ritorno” della saga prequel di Star Wars che diede nuovo slancio al cosìdetto “universo espanso di Guerre Stellari” (ora Legends).

La percezione di questo genere e dei suoi fruitori, inoltre, è diventata più positiva e accettata, anzi, spesso è stata oggetto di ammirazione e imitazione. La letteratura fantasy e di fantascienza è stata vista da molti come una forma di arricchimento culturale, una lettura per tutti, una manifestazione di creatività e di apertura mentale. I lettori di questo genere sono stati riconosciuti come appassionati, curiosi, intelligenti, sociali, capaci di relazionarsi con il mondo reale. Questa visione positiva è stata favorita anche da alcuni fenomeni sociali, come la nascita e lo sviluppo di comunità online di fan, che si scambiano opinioni, informazioni, esperienze, fan fiction, fan art, ecc., o la diffusione di eventi e manifestazioni dedicati al genere fantastico, come fiere, festival, convegni, cosplay, ecc…

In conclusione, possiamo dire che la letteratura fantasy e di fantascienza è un genere che ha subito una notevole evoluzione e trasformazione nel corso degli ultimi decenni, sia dal punto di vista della produzione che della ricezione, riflettendo e influenzando i cambiamenti storici, culturali e sociali che hanno caratterizzato il nostro tempo. La percezione di questo genere e dei suoi fruitori è passata da una visione negativa e marginale a una visione positiva e mainstream, mostrando come il fantastico sia una dimensione fondamentale e universale dell’esperienza umana.

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