C’è qualcosa di profondamente viscerale nell’idea di ricominciare da capo. Lo sappiamo tutti, lo abbiamo vissuto almeno una volta: il momento in cui tutto cambia, in cui perdiamo ogni punto di riferimento e ci ritroviamo da soli, costretti a capire chi siamo davvero. Forse è per questo che, tra tutti i supereroi, Spider-Man continua a parlarci più di chiunque altro. Perché Peter Parker non è un semidio né un genio miliardario: è un ragazzo. Uno di noi. E proprio per questo, la sua nuova avventura cinematografica, Spider-Man: Brand New Day, in uscita il 31 luglio 2026, ha già il sapore di qualcosa di importante. Non solo per il personaggio. Ma per noi spettatori. Per il Marvel Cinematic Universe. E per l’intera idea di cosa significhi essere un eroe.
Dopo l’epico, caotico e devastante No Way Home, in cui Peter ha compiuto il più doloroso degli atti d’amore — farsi dimenticare da tutti pur di proteggere chi ama — la scena si è fatta silenziosa. Solitaria. Vuota. E in quel vuoto, in quella scelta di annullamento, nasce la promessa di un nuovo inizio. Brand New Day non è solo un titolo. È una dichiarazione. Un invito a guardarci dentro e a chiedere: chi siamo, quando nessuno ci riconosce più?
La pellicola si preannuncia come una virata radicale rispetto alla formula Marvel degli ultimi anni. Il multiverso, le varianti, le grandi guerre cosmiche… tutto messo da parte. Non per sempre, certo, ma per ora. Perché questo film sembra voler fare spazio a qualcosa di più umano, di più piccolo e, proprio per questo, immenso. Peter non dovrà salvare il mondo — almeno non nel senso classico — ma ritrovare sé stesso. Riconnettersi a quella parte di sé che ha perso nel sacrificio. Ricostruire relazioni che non esistono più. E accettare, con dolorosa lucidità, che il mondo è andato avanti senza di lui.
Alla regia troviamo Destin Daniel Cretton, già apprezzato per Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, un autore che sa muoversi tra la spettacolarità e l’introspezione, tra il combattimento e la fragilità. È proprio questa sensibilità che fa ben sperare: la promessa di un film che non cercherà soltanto di stupirci con effetti speciali, ma che ci accompagnerà in un percorso di crescita, perdita e, forse, redenzione.
Il riferimento fumettistico è evidente: Brand New Day è il titolo di una controversa storyline del 2008, in cui Peter, dopo aver perso il matrimonio con MJ a causa di un patto col diavolo (Mephisto, per i curiosi), si ritrova in un mondo dove nessuno sa più chi è. Un’ambientazione che, nella sua amarezza, offre lo scenario perfetto per un’analisi intima del personaggio. Il film non sarà una trasposizione diretta — lo sappiamo — ma la risonanza emotiva con quella saga è palpabile.
Tom Holland torna a vestire i panni dell’eroe con un’energia diversa. Nelle sue dichiarazioni pubbliche ha parlato di questo film come di un nuovo inizio, e il tono con cui ne parla lascia intendere un Peter Parker più adulto, più spezzato, ma anche più profondo. Lo rivedremo accanto a Zendaya, la nostra MJ, e a Jacob Batalon, il fedelissimo Ned. Ma sarà tutto cambiato. Dopo l’incantesimo di Doctor Strange, nessuno di loro ricorda più chi sia Peter. Una condizione narrativa che apre a una miriade di possibilità emotive: come si può amare qualcuno che non ti conosce più? Come si può riavvicinarsi a un amico che ha dimenticato ogni ricordo condiviso?
Tra le novità del cast c’è un nome che ha già scatenato fantasie e teorie: Sadie Sink, straordinaria interprete di Stranger Things. Il suo ruolo non è ancora stato rivelato, ma tra le ipotesi più accreditate ci sono Jean Grey e Firestar, due figure iconiche dell’universo mutante. Se queste speculazioni si rivelassero fondate, Brand New Day potrebbe non solo raccontare la rinascita di Peter, ma fungere da porta d’ingresso per gli X-Men nel MCU. Un passaggio che, personalmente, aspetto con la trepidazione di chi sogna questa fusione da almeno due decenni.
E mentre i riflettori si spostano sul lato emotivo della narrazione, non mancheranno le ombre. A minacciare Peter, secondo i rumor più insistenti, sarà Mr. Negative, villain già noto a chi ha giocato all’eccellente Marvel’s Spider-Man su PlayStation. La scelta è affascinante: Martin Li è un personaggio ambiguo, spezzato tra luce e oscurità, imprenditore filantropo di giorno, criminale alimentato da energia negativa di notte. Il perfetto contraltare per un Peter che cerca equilibrio dentro di sé. Il nome che circola per interpretarlo è quello di Daniel Wu, volto carismatico e versatile, che potrebbe dare profondità a un antagonista finalmente inedito per il grande schermo.
Poi c’è l’ombra del simbionte. Quella macchia nera che aleggia sulla coscienza dell’Uomo Ragno fin dagli anni Ottanta e che il pubblico del MCU ha assaporato solo in parte. Il piccolo residuo di Venom rimasto sulla Terra alla fine di No Way Home è più di un dettaglio: è una promessa. Potremmo davvero vedere Tom Holland alle prese con il costume nero? E se sì, cosa significherebbe per il suo equilibrio, già così fragile? L’idea che Peter debba affrontare anche il proprio lato oscuro, mentre cerca di riscrivere la sua identità, è potentissima. E profondamente coerente con lo spirito della storia.
Molti si chiedono se vedremo di nuovo Tobey Maguire e Andrew Garfield. E se da un lato sembra improbabile che le varianti dell’Uomo Ragno facciano ritorno proprio in questo film, le voci sul loro coinvolgimento in Avengers: Secret Wars restano forti. Brand New Day si posiziona esattamente nel mezzo di un percorso narrativo che include anche Avengers: Doomsday, previsto poco prima. Il che significa che, anche se il multiverso viene messo da parte per ora, l’eco delle sue possibilità è destinata a tornare. Ma intanto, lasciamo che Peter viva questo momento da solo. Perché se c’è una cosa che Spider-Man ci ha insegnato è che la solitudine, per quanto dolorosa, può essere anche lo spazio in cui ricomincia tutto.
In fondo, è questo il cuore del film. L’idea che l’eroismo non sia solo nel salvare vite o combattere mostri, ma anche nel trovare il coraggio di ricostruire, passo dopo passo, il proprio mondo. Anche quando nessuno ti guarda. Anche quando nessuno sa più chi sei.
E io, da fan, da donna, da nerd cresciuta con i fumetti di Spider-Man e con la voce di Peter nella testa che dice “la responsabilità viene con i grandi poteri”, non posso che emozionarmi all’idea di vedere questo nuovo inizio. Un giorno nuovo, sì. Ma anche un giorno vecchio, intriso di memoria, rimorso e speranza.
Spider-Man: Brand New Day non sarà solo un film. Sarà una confessione, un respiro trattenuto, una rinascita.
E voi? Che ne pensate? Vi emoziona questa svolta più intima e malinconica dell’Arrampicamuri, o preferivate il caos del multiverso? Avete teorie folli su Sadie Sink? Sperate anche voi di vedere Tom Holland indossare il simbionte nero? Fatemi sapere tutto nei commenti qui sotto. E se l’articolo vi ha colpiti, condividetelo con i vostri amici nerd: l’universo di Spider-Man è vasto, e le migliori ragnatele si intrecciano insieme. 🕸️💬