Cristina D’Avena – Ti Cercherò: La sigla italiana di Genshin Impact

A partire da oggi, Venerdì 14 Aprile, è disponibile sul canale YouTube di Cristina D’Avena la canzone Ti Cercherò, dedicata a Genshin Impact. La nostra amata Cristina ha dedicato la sua nuova canzone al videogioco del momento.

La paladina delle sigle italiane, che tante emozioni ha regalato a generazioni di giovani (e diversamente tali), non ha perso occasione per rimanere sulla cresta dell’onda. Ti Cercherò è disponibile per l’ascolto su YouTube, Spotify e tutte le piattaforme digitali. È la prima volta che Cristina D’Avena scrive e interpreta una canzone dedicandola a un videogioco, piuttosto che ad un cartone animato o a una serie tv. E per questa “inaugurazione” ha scelto proprio Genshin Impact, titolo di punta di Hoyoverse, nonché uno tra i più popolari al momento.

Se non sapete di cosa sto parlando, allora vi invito prima a scaricare e provare questo fantastico titolo. Genshin Impact per PC è disponibile per il download sul suo sito ufficiale, ma anche sullo store di PlayStation. Se invece giocate da smatrphone o tablet, potete trovarlo su Google Play Store di Android.

Ma ora godiamoci il video

Cristina D'Avena - Ti cercherò (Genshin Impact) - Official Video

I magnifici eroi (vinile 45 giri)

“Dieci Magnifici Eroi, sono i Magnifici Eroi, che nessuno mai Fermerà!”. Come diceva un vecchio proverbio, “l’uomo non vive di solo pane”, anche gli appassionati di serie tv non vivono di soli episodi, infatti molto spesso, una serie può piacere anche solo per la sigla, infatti oggi vi parlerò di una sigla che io ho sempre adorato.

Negli anni 80, nelle reti locali, imperversava una serie televisiva d’animazione, non giapponese, benché molti degli episodi erano ispirati alle serie nipponiche, ma coreana, la serie televisiva si chiamava “Dieci Magnifici Eroi”, ed era una serie animata che comprendeva vari capitoli, ognuno riguardante un determinato personaggio, ogni capitolo era composto da un minimo di due episodi e massimo quattro episodi, come fossero delle serie brevi, e molte di queste serie si ispiravano a eroi come i Gatchaman, Fantaman, Astroboy, Kyashan e così via. Come caratterizzazione, non era il massimo, e anche la trama era molto  “ingenua”, infatti ripercorreva il suo equivalente nipponico ma in maniera più sbrigativa e in alcuni episodi anche approssimativa, però il bello di questa serie, almeno qui in Italia, è che quando veniva trasmessa, era la sigla di apertura, “I Magnifici Eroi!”.

I dieci magnifici eroi - videosigla ending

Questo è uno dei pochi casi dove la sigla fa la differenza, infatti, almeno nel mio caso, non mi perdevo un episodio, pur di sentire cantare la sigla e poi alla fine dell’episodio, ricantarla quasi in karaoke, non vi dico poi quando comprai il vinile. Questo piccolo esempio di capolavoro, su mio parere personale, in quanto è una delle mie sigle preferite che uso anche come suoneria del cellulare, è stata realizzata in formato 45 Giri in vinile, con i due lati dedicati alla canzone: Lato A la canzone completa, Lato B la versione strumentale, non vi dico quando mi feci regalare da bambino il vinile quanto rendevo sordi i miei genitori mentre la cantavo in Loop. Prodotta e distribuita dalla Lupus/dischi Ricordi, è scritta ed eseguita dai Fratelli Balestra che all’epoca si facevano conoscere con lo pseudonimo “I Condor” realizzatori di tante altre belle sigle dei nostri nostalgici cartoni animati. Come ho detto, è solo il mio parere personale come sempre, ma questa è una delle sigle più orecchiabili e belle che abbia mai sentito e il mio 45 giri me lo tengo stretto stretto.

https://www.youtube.com/watch?v=NNabwzx9tsI

Strange music: sigle di serie tv e film suonate con oggetti

Ultimamente ha preso il via la moda di suonare cover di serie tv, in particolare del Trono di Spade, con vari e inusuali oggetti. Tutto ciò ha portato gli autori della stramberia ad avere un immediato successo tra i fan ma anche tra i semplici curiosi, aumentando le visualizzazioni dei video in pochissimo tempo.

Tutti conoscono la sigla del Trono di spade, che è di per sé molto bella ed è composta da Ramin Djawadi, tedesco di origine iraniana. Però non tutti conoscono la versione della sigla suonata con bicchieri da vino. Lo Youtuber Dan Newbie, già famoso nel web grazie ad altri suoi video dello stesso stampo, ha infatti suonato anche la colonna sonora di Frozen “Let it go”, la soundtrack di Super Mario Bros e molto altro, sfruttando oggetti di uso comune, anche vegetali.

Game Of Thrones Theme Song On Wine Glasses, Pans and a Water Jug

Dan Newbie, però, non è l’unico a esserci cimentato in una impresa simile, infatti nel canale Youtube di It’s a small world, possiamo trovare la sigla del Trono, suonata con delle calcolatrici, che conta più di 80.000 visualizzazioni dalla data di pubblicazione, che è il 10 gennaio.

 

Non manca la versione gattini che miagolano la sigla, ma questo è un altro discorso, anche se tenero e irresistibile.

Passando a un altro colosso, non mancano strani rifacimenti inerenti il tema di Star Wars, suonato ad esempio con una matita o la paletta di plastica per girare il caffé, ma anche con il tesla o con i floppy drive.

Star Wars - Imperial March on Eight Floppy Drives

L’11 luglio 2017 Pietro Festa ha pubblicato un libro dal titolo Strange Music Hero – Come avere successo suonando uno strumento strano. Uno Strange Music Hero è colui che con coraggio decide di abbracciare la sua passione per la musica rendendola la pietra angolare della sua vita. Si tratta di una persona ordinaria che in campo musicale compie qualcosa di straordinario e inaspettato per la maggior parte delle persone che lo circondano, risultato dell’allineamento al proprio ‘sentire essenziale’. L’autore – appassionato di strumenti musicali strani, o per meglio dire poco convenzionali – raccoglie in quest’opera i suoi studi, esperienze e intuizioni per presentarci nuovo paradigma musicale che potrebbe rappresentare la via alternativa ai percorsi convenzionali preconfezionati. Come ave​re suc​ces​so suo​nando uno strumento strano, parte da una definizione non convenzionale di successo; una definizione autentica che ci mette in condizione di porci domande raramente vagliate prima… Cos’è il successo per te? Che tipo di esperienze vuoi vivere? Attraverso i tre capitoli che si occuperanno di atteggiamento mentale, sviluppo artistico e professionale, questo testo vuole dare una prima grande mano fornendo validi spunti a coloro che sentono la chiamata alla musica ma non hanno una guida che li supporti.

Sigle Cartoon… non solo per bambini!

La creazione  e la realizzazione di una sigla per cartoni animati, non è qualcosa di così semplice e immediato come si potrebbe credere. La sonorizzazione di un cartone avviene sulla colonna internazionale, materiale audio fornito dal distributore della casa madre. A questa colonna, con effettistica sempre uguale, viene aggiunto il cantato nella lingua del paese distribuzione.

Leggi tutto “Sigle Cartoon… non solo per bambini!”

Cos’è una sigla?

Ogni sigla è formata dal doppiaggio, dal commento sonoro e da un leit motiv. Il commento è costituito da tutti i rumori che accompagnano la scena; il liet motiv invece è un vero e proprio brano musicale che ricorre per tutta la serie e viene utilizzato per sottolineare l’arrivo del protagonista e comunque nella scena madre del cartone animato. Si può fare un esempio in “braccio di ferro”, il liet motiv è la colonna portante di tutta la serie, e questo motivetto viene ripreso più volte quando la scena si sposta su una parte fondamentale e quindi sulla scena madre della puntata.

La sigla di un cartone, diversamente da come accadeva precedentemente, ora è una vera e propria canzone e non più un brano strumentale come accadeva prima. La durata della sigla è fissata per 1 minuto e mezzo ed il ritornello si presenta dopo 16 misure. Ogni cartone animato ha una sua sigla di testa ed una di coda, che è il pretesto per far scorrere i credits.

 
 
 

Per quanto riguarda la sonorizzazione, questa avviene su del materiale sonoro che è uguale per tutte le serie, non solo quindi di quelle italiane. Esiste quindi un’unica colonna sonora internazionale. Per scrivere la sigla di un cartone, viene prima presentata a chi si occuperà del lavoro, una sinossi e cioè un riassunto della storia. Prima regola assoluta della creazione delle sigle è che i cartoni animati per i maschietti vengono cantati da voci maschili e al contrario quelli per le femminucce da voci femminili.

 
 
 

Altra regola si riferisce all’utilizzo della voce: la voce deve essere fine, e avvicinarsi il più possibile a quella dei bambini in modo tale da essere subito imitata e ricordata. Non possono essere utilizzate le frequenze basse, e per questo motivo sono state modificate molte sigle che venivano ritenute ansiogene per i bambini per il suono che veniva utilizzato in esse. Oltre a queste regolette, c’è un elenco di 120 parole che si consiglia di non utilizzate all’interno delle sigle e dei cartoni animati (es. guerra, attentato ecc ecc).

 
 

Tra i primi realizzatori di sigle per cartoni animati troviamo i “Cavalieri del Re”. I Cavalieri del Re sono un gruppo musicale composto da Riccardo Zara, sua moglie Clara Maria, suo figlio Jonathan Samuel e sua cognata Guiomar Serena. L’anima del gruppo era Riccardo Zara, che aveva imparato studiando come modello i Beatles la maniera di armonizzare quattro voci. Il gruppo vero e proprio si forma nel 1981 per incidere la sigla de La spada di King Arthur . Era un periodo d’oro per le sigle televisive, soprattutto quelle per i bambini, e altrettanto di moda erano i cartoni animati giapponesi (anime). Questo primo lavoro vendette ben 300.000 copie. Seguirono La maga Chappy e Sasuke, ma il vero record di successo fu la sigla di Lady Oscar che arrivò a vendere 500.000 copie e che resta una delle sigle più famose della televisione italiana.

 
 
 

I Cavalieri Del Re furono una della band nel settore delle sigle di cartoni animati più attive, assieme a Rocking Horse, Superobots, I Micronauti, Galaxy Group e molti altri. Fra i solisti ricordiamo Elisabetta Viviani Heidi, Katia Svizzero, Nico Fidenco, Lino Toffolo e Cristina D’Avena. I rocking Hourse non avendo nel loro gruppo voci femminili cantano le loro sigle  in falsetto, caratteristica delle loro sigle era la musicalità, c’erano più suoni suonati. Vice Tempera e Alberelli facevano invece parte dei “micronauti”, compositori di “daitan3”, “goltrek” e la famosissima “anna dai capelli rossi”.

 
 
 

Altro nome da ricordare è Detto Mariano, che scrive “galaxy group”, “gundam” e “judo boy”. Nel 1928 nasce il primo cartone animato sonoro :“Steamboat Willie” in cui, il più comunemente chiamato topolino, appare per la prima volta nelle vesti di un marinaio. Topolino divenne subito famosissimo e due anni più tardi nel 1930, dopo sedici cortometraggi, iniziò ad essere pubblicata la prima striscia a fumetti dedicata al personaggio creato da Walt Disney.

 

La grande famiglia di Topolino si allarga e nel 1930 viene affiancato a Mickey Mouse il migliore amico dell’uomo, o in questo caso del topo, arriva l’affettuoso cane Pluto. Passano solo due anni e nel 1932 sopraggiungono due nipotini, Tip e Tap, che fanno la loro prima apparizione nel fumetto “Mickey’s Nephews”,

 

L’Italia è stato il primo paese dove Topolino conquistò una rivista tutta sua. Era il 1932 quando Giuseppe Nerbini, edicolante ed editore fiorentino, decise di pubblicare fumetti disegnati e creati in Italia che avevano come protagonista Mickey Mouse.

 
 
 

A parte questi dati tecnici, volevo inserire delle mie impressioni su questo mondo che inizia a circondarci da quando siamo piccoli e che, al contrario di quello che si pensa, cresce insieme a noi anche in età più adulta.Credo che a differenza di un quadro, di una foto, il cartone animato ha in sé una forma d’arte diversa, che varia da cartone a cartone indipendentemente dal suo creatore.E’ un “mondo” che non finirà mai.

 
 
 
 

 

 

di Filomena Menuccia

Exit mobile version