Jim Henson Idea Man sarà disponibile dal 31 Maggio

Sono disponibili il trailer ufficiale e la key art del documentario Jim Henson Idea Man che debutterà il 31 maggio su Disney+.. Diretto dal premio Oscar Ron Howard, Jim Henson Idea Man racconta la storia dello straordinario artista e visionario Jim Henson. Nei suoi 36 anni di carriera, Henson ha creato alcuni dei personaggi più amati al mondo, tra cui i classici Muppet come Kermit la rana e Miss Piggy e tutti gli iconici abitanti di Sesame Street, tra cui Big Bird, Grover, Cookie Monster e Bert ed Ernie. Henson ha anche diretto film fantasy molto amati come Dark Crystal e Labyrinth – Dove tutto è possibile.

Jim Henson Idea Man | Trailer Ufficiale | Disponibile dal 31 Maggio | Disney+

Prodotto con la piena partecipazione e collaborazione della famiglia Henson, Jim Henson Idea Man offre uno sguardo profondo e senza precedenti sull’illustre e rivoluzionaria carriera di Henson e sulla sua complessa vita personale. Utilizzando filmati d’archivio, fotografie, schizzi e diari personali di Henson inediti, oltre a interviste con coloro che lo conoscevano meglio, il film è un ritratto autorevole di uno dei creatori più ispirati e iconoclasti del mondo.

Il documentario originale Disney Branded Television è prodotto da Imagine Documentaries. Ron Howard è anche produttore insieme a Brian Grazer, Sara Bernstein, Margaret Bodde, Justin Wilkes, Mark Monroe e Christopher St. John. Paul Crowder, Meredith Kaulfers e Michael Rosenberg sono gli executive producer.

Genius: MLK/X: la serie Disney+ su Martin Luther King Jr. e Malcolm X

Sono disponibili la key art e il trailer della serie antologica Genius: MLK/X. Per la prima volta, la docuserie esplora le vite di due geni iconici: Martin Luther King Jr. e Malcolm X. Genius: MLK/X arriverà mercoledì 13 marzo in esclusiva su Disney+ in Italia.

Genius: MLK/X | Trailer Ufficiale | Disney+

La nuova stagione della serie antologica Genius: MLK/X si concentra su due figure iconiche: Martin Luther King Jr. (interpretato da Kelvin Harrison Jr.) e Malcolm X (interpretato da Aaron Pierre). La serie ripercorre gli anni della formazione, influenzati da padri forti e ingiustizie, e le storie complesse e complementari che hanno plasmato le loro identità, rendendoli il cambiamento che desideravano vedere nel mondo. Questa serie offre uno sguardo intimo sulle loro vite, mostrandoli non solo come leader pubblici, ma anche come mariti, padri, fratelli e figli, mettendo in luce la loro umanità dietro le iconiche figure. Con le loro formidabili mogli, Coretta Scott King (interpretata da Weruche Opia) e Betty Shabazz (interpretata da Jayme Lawson), al loro fianco, King e X emergono come due visionari che hanno guidato un movimento.

Brian Grazer, Ron Howard e Kristen Zolner sono produttori esecutivi per Imagine Television, mentre Reggie Rock Bythewood, Gina Prince-Bythewood e Francie Calfo sono produttori esecutivi per Undisputed Cinema. Raphael Jackson Jr. e Damione Macedon sono showrunner e produttori esecutivi. Gigi Pritzker e Rachel Shane sono produttori esecutivi per Madison Wells, mentre Sam Sokolow è produttore esecutivo per EUE/Sokolow. Jeff Stetson (The Meeting) ha scritto l’episodio pilota ed è produttore esecutivo. Channing Godfrey Peoples (Miss Juneteenth) ha diretto l’episodio pilota ed è stato anche produttore esecutivo. L’ambasciatore Shabazz ha svolto il ruolo di consulting producer. La serie è prodotta da 20th Television, parte dei Disney Television Studios.

Happy Days, compie 50 anni: i ruggenti anni della nostra infanzia

Happy Days, compie 50 anni! Il 15 gennaio 1974 negli Stati Uniti (dicembre 1977 in Italia) andava in onda la prima puntata di questo “telefilm” che ha fatto la storia della televisione. Con protagonisti come Ron Howard, Henry Winkler e Erin Moran, Happy Days ha portato alla gloria i suoi interpreti grazie al suo successo travolgente. Negli anni ’70, gli Stati Uniti erano in piena crisi economica e politica a causa della guerra del Vietnam e dell’inflazione. La popolazione americana aveva bisogno di ritornare a valori più semplici e la serie Happy Days di Garry Marshall è stata la risposta perfetta a questa esigenza. Ambientata negli anni ’50, seguiva le vicende della famiglia Cunningham e dei loro amici, offrendo uno sguardo nostalgico e ottimista in un’epoca più ingenua e positiva.

Il successo di Happy Days è stato enorme e ha rappresentato un ritorno al passato per un pubblico desideroso di romanticismo e semplicità. Il personaggio iconico di Fonzie, interpretato da Henry Winkler, è diventato un simbolo della serie, portando la sua fama a livelli stratosferici. Nonostante l’uscita di Ron Howard dopo la settima stagione, la serie è riuscita a mantenere il suo fascino fino alla fine, con la sua ultima stagione nel 1984. Happy Days è una serie che affronta con leggerezza e ironia i temi della vita familiare degli anni ’50, aggiungendo un tocco di teppismo e intrigo con il personaggio di Fonzie. Un mix perfetto di commedia e dramma che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo e che continua ad essere amata ancora oggi, a 50 anni dalla sua prima messa in onda.

Personaggi

  • Richie Cunningham, interpretato da Ron Howard: un tipico bravo ragazzo, con la faccia pulita e un po’ secchione; di questi tempi si direbbe uno sfigato ma all’epoca era definito semplicemente un “pivello”. Queste sue caratteristiche non lo rendono certo popolare con le ragazze che lui con i suoi amici “pivelli” cerca disperatamente di abbordare. Lui studia alla Jefferson High School di Milwaukee nel Wisconsim (la cittadina dove è ambientato il serial) e passa il suo tempo libero con gli amici nel locale Arnold, una specie di paninoteca.
  • Howard Cunningham, interpretato da Tom Bosley: è il padre di Richie ed è la figura di riferimento per tutti i personaggi. Egli ha un buon consiglio per tutti; sia per i suoi figli che per gli amici dei suoi figli, tuttavia anche lui imparerà dai giovani e scoprirà man mano che i suoi figli cresceranno che il mondo è cambiato da quanto lui faceva il cuoco nell’esercito. Howard è un piccolo imprenditore proprietario di una ferramenta, inoltre è mebro della “Loggia del Leopardo” una specie di confraternita di quarantenni di cui lui fu eletto Gran Puba.
  • Marion Cunningham, interpretata da Marion Ross: è la madre di Richie e ricopre il ruolo di una casalinga che vive praticamente per i figli che per lei sono e saranno sempre i suoi bambini; difficilmente accetterà che Richie sia cresciuto, che possa farsi crescere i baffi e persino arruolarsi nell’esercito e andare in Groenlandia. Spesso Marion diventa il simbolo delle casalinghe frustrate che hanno dovuto abbandonare il lavoro per accudire i figli e un marito pantofolaio che è peggio di un bambino.
  • Joanie Cunningham, interpretata da Erin Moran: è la sorellina teenager di Richie. Come tutte le sorelle piccole Joanie è una rompiscatole però riveste un ruolo comico di primo piano all’interno della serie e nel corso degli anni avrà sempre maggiore spazio fino ad ottenere una serie tutta sua, spin-off, di Happy Days (Joanie loves Chucky)
  • Warren “Potsie” Weber, interpretato da Anson Williams: è il miglior amico di Richie e come lui è un “pivello”. Insieme a Richie è sempre a caccia di ragazze, rimediando dei solenni due di picche. A differenza di Richie però Potsie riveste il ruolo dell’amico un po’ ingenuo. Il personaggio di Potsie è caratterizzato da una bella voce tanto da essere il cantante del piccolo complessino di Arnold, dove Richie è il sassofonista e Ralph è alla batteria.
  • Ralph Malph, interpretato da Don Most: altro amico di Richie riveste il ruolo di comico del gruppo e con la sua verve comica cerca di far innamorare le ragazze.
  • Arthur “Fonzie” Fonzarelli, interpretato da Henry Winkler:sulla figura di Fonzie sono stati scritti interi volumi. Ci limiteremo a dire che viene introdotto come elemento destabilizzante della serie ricoprendo la figura del teppista appartenente alle band degli anni cinquanta. Tuttavia man mano finisce per ricoprire il ruolo del protagonista all’interno di Happy Days e la serie finirà per identificarsi con lui.
  • Chuchi Arcola, interpretato da Scott Baio:è il cugino di Fonzie. Più volte nella serie si cercò di far entrare elementi appartenenti alla famiglia Fonzarelli, ricordo il nipotino Spadino, un bimbo di dieci anni che vestiva come Fonzie e si comportava come lui. Ma Chuchi è stato l’unico a resistere nella serie fino ad assumere un ruolo di primo piano come fidanzato di Joanie dopo la partenza di Richie.
  • Arnold (Matsuo Takahashi), interpretato da Pat Morita:è il padrone di Arnold’s. l locale dove si incontrano i ragazzi del serial. Successivamente fu sostuito alla direzione del locale (che rimase Arnold’s) da Alfred Del Vecchio interpretato da Al Molinaro.

Curiosità

E’ interessante osservare il ruolo che ha l’automobile all’interno di Happy Days. L’auto viene vista come un vero status symbol, un pivello senza nemmeno un automobile e poco più di zero. Nella serie troveremo dunque delle splendide automobile anni 50. La cabriolet di Ralph gialla con le fiamme sulle fiancate, la DeSoto anni quaranta tuitta chiusa di Howard che una volta Fonzie truccherà e farà correre come un missile, la decapottabile di Richie.

Nelle prime due serie compare la famiglia Cunningham è composta da cinque persone. Richie ha un fratello più grande Chuck Cunningham che gioca a basket. Chuck scomparirà poi senza nessuna spiegazione nelle serie successive.

Happy Days vanta almeno tre spin-off: Laverne&Shirley (che compaiono nella serie come delle amiche di Fonzie), Mork&Mindy (in Happy Days compare Mork, caratterizzato un po’ diversamente che nella serie successiva ma sempre interpretato dal grandissimo Robin Williams), Joanie loves Chuchi.

Nella serie ha fatto un’apparizione Chaterine Kelly Lang l’attrice che in Beautiful interpreta Brooke Logan Forrester.

Willow – La serie: le info e il futuro

Willow, la nuova avventura fantasy targata Lucasfilm e Imagine Entertainment, basata sul classico film del 1988 è una serie epica con una sensibilità contemporanea, ambientata in una terra incantata dalla bellezza mozzafiato. Questa nuova produzione di Disney+, vanta un cast internazionale eterogeneo con Jonathan Kasdan, Ron Howard, Wendy Mericle.

Disney+ | Willow - Disponibile In Esclusiva dal 30 Novembre

La storia ebbe inizio con un aspirante mago di un villaggio Nelwyn e una bambina destinata a unire i regni, che insieme contribuirono a distruggere una regina malvagia e a bandire le forze dell’oscurità. Sono passati molti anni dalla vittoria di Willow, Sorsha e Madmartigan contro la strega Bavmorda. Ora, in un mondo magico in cui prosperano brownies, stregoni, troll e altre creature mistiche, Madmartigan è partito lasciando il regno per andare a cercare un antico manufatto da utilizzare contro le forze del male, lasciando a corte sua moglie Sorsha, i loro due figli e in segreto Elora Danan, prescelta a salvare e regnare su Tir Asleen, la bambina salvata da Willow e Madmartigan nel film originale. Un improbabile gruppo di eroi è destinato a partire per una pericolosa missione in luoghi lontani dalla propria casa, dove devono affrontare i propri demoni interiori e unirsi per salvare il proprio mondo.

Jon M. Chu (In the Heights – Sognando a New York, Crazy & Rich), regista dell’episodio pilota (scritto da Jonathan Kasdan) e produttore esecutivo insieme agli showrunner Jonathan Kasdan (Solo: A Star Wars Story) e Wendy Mericle (Arrow), ha dichiarato:

Essendo cresciuto negli anni ‘80, Willow ha avuto un profondo effetto su di meLa storia degli eroi più coraggiosi nei posti meno probabili ha permesso a me, un ragazzo asiatico-americano cresciuto in un ristorante cinese che voleva andare a Hollywood, di credere nel potere della nostra volontà, nella determinazione e, naturalmente, nella magia interiore. Poter lavorare con i miei eroi, da Kathleen Kennedy a Ron Howard, è molto più di un sogno che si avvera. Per me è un momento da ricordare. Jon Kasdan e Wendy Mericle hanno aggiunto a questa storia senza tempo nuovi personaggi all’avanguardia e sorprese deliziose e non vedo l’ora che il mondo possa vivere con noi questo viaggio epico”.

Ron Howard, regista del film originale Willow, ritorna come produttore esecutivo della serie con Bob Dolman, sceneggiatore del film originale, che sarà il consulting producer e ha dichiarato in fase di preproduzione:

“È emozionante a livello creativo non solo rivisitare il mondo e i personaggi concepiti per la prima volta da me, George Lucas e Bob Dolman, ma anche vedere tutto ciò prendere il volo in un modo così rinnovato, divertente e cinematografico attraverso l’immaginazione di Jon Kasdan e del Team Willow… “Non si tratta di un nostalgico ritorno al passato, ma di uno slancio creativo ed è uno spasso farne parte”.

La serie, che è la prima avventura targata Lucasfilm non appartenente all’universo Star Wars dal 2015, si svolge anni dopo gli eventi del film originale Willow. Introduce nuovi personaggi nel regno incantato delle fate regine e dei mostri a due teste di Eborsisk e dà il benvenuto al suo omonimo eroe, Willow Ufgood, interpretato ancora una volta dall’ineguagliabile Warwick Davis cha ha commentato:

Tanti fan mi hanno chiesto nel corso degli anni se Willow sarebbe tornato e ora sono entusiasta di dire loro che lo farà davvero… Molti mi hanno detto di essere cresciuti con Willow e che il film ha influenzato il loro modo di vedere l’eroismo nel nostro mondo. Se Willow Ufgood può rappresentare il potenziale eroico di tutti noi, allora è un personaggio che sono estremamente onorato di reinterpretare”.

Kathleen Kennedy, Michelle Rejwan, Jon M. Chu, Jonathan Kasdan, Wendy Mericle, Ron Howard e Imagine Television saranno i produttori esecutivi, con Roopesh Parekh e Hannah Friedman impegnati come co-produttori esecutivi. Inoltre, Bob Dolman sarà il consulting producer e Julia Cooperman la produttrice. La produzione prevede di tornare ai paesaggi drammatici e incantati del Galles, dove è stato girato gran parte del film originale. Il presidente di Lucasfilm ha dichiarato:

Questa è una nuova ed entusiasmante era alla Lucasfilm per raccontare storieLa visione di Jon Chu, insieme alla scrittura di Jon Kasdan e Wendy Mericle, porterà Willow verso nuove ed entusiasmanti direzioni per la serie. Riunire Ron Howard e Warwick Davis nel mondo di Willow è qualcosa che entrambi volevano fare da tempo e non potrei essere più orgogliosa dell’incredibile squadra che abbiamo messo insieme per portare questa serie su Disney+”.

Il sito web Deadline ha recentemente riportato la probabile cancellazione di una seconda stagione di Willow a causa di un’ampia rivalutazione dei prodotti appartenenti ai franchise proprietari di Lucasfilm e al maggior controllo di Disney sulle spese per i contenuti in streaming. La notizia sarebbe stata smentita dallo stesso sceneggiatore della serie Jonathan Kasdan che ha commentato la decisione affermando che la seconda Stagione 2 era già stata pianificata dal team creativo dichiarando:

La scorsa settimana è stata presa la decisione di liberare dagli impegni contrattuali il nostro cast principale per perseguire altre opportunità che potevano presentarsi per loro nel corso del prossimo anno… Con tutti i film e le serie televisive in produzione in tutto il mondo, mi sembra ingiusto limitare la disponibilità di un attore senza una chiara idea di quando si avrà di nuovo bisogno di loro. La cosa è ulteriormente complicata dalla semplice realtà che le sceneggiature a cui stiamo lavorando richiedono altrettanti attori con i quali non esiste alcun vincolo contrattuale… Ma ecco cosa è altrettanto vero: con il supporto entusiasta e incrollabile di Lucasfilm e Disney, abbiamo sviluppato e scritto quello che speriamo sarà un VOLUME II più divertente, ricco, oscuro e migliore, basato sui personaggi e sulla storia dei nostri primi otto capitoli (il Wyrm sopravvive!)”.

Han Solo e il Tempio Perduto

Harrison Ford è uno degli attori più celebri e amati del cinema mondiale, grazie ai suoi ruoli in due franchise leggendari: Indiana Jones e Star Wars. In entrambi i casi, Ford ha interpretato personaggi iconici, avventurosi e carismatici, che hanno segnato la storia del cinema e la fantasia di milioni di spettatori. Ma quali sono le somiglianze e le differenze tra i due personaggi? E come ha influito l’età dell’attore sulla sua performance nel quinto capitolo di Indiana Jones, in uscita nel 2023?

Han Solo: il contrabbandiere spaziale

Han Solo è il primo personaggio che ha reso famoso Harrison Ford, nel 1977, quando è apparso nel primo film della saga di Star Wars, Una nuova speranza. Ford era stato scelto da George Lucas, che lo aveva già diretto in American Graffiti, su suggerimento di Steven Spielberg. Han Solo è un contrabbandiere spaziale, proprietario della nave Millennium Falcon, che si unisce alla ribellione contro l’Impero Galattico. È un personaggio sarcastico, coraggioso, leale e innamorato della principessa Leia. Ford ha interpretato Han Solo in quattro film della saga: Una nuova speranza, L’Impero colpisce ancora, Il ritorno dello Jedi e Il risveglio della Forza. In quest’ultimo film, del 2015, Han Solo muore per mano di suo figlio Ben Solo, alias Kylo Ren, passato al lato oscuro della Forza.

Indiana Jones: l’archeologo avventuriero

Indiana Jones è il secondo personaggio che ha consacrato Harrison Ford come star del cinema, nel 1981, quando è apparso nel primo film della saga omonima, I predatori dell’arca perduta. Ford era stato scelto da Steven Spielberg, che lo aveva già diretto in Star Wars, su idea di George Lucas. Indiana Jones è un archeologo avventuriero, che si dedica alla ricerca di antichi manufatti e reliquie in giro per il mondo. È un personaggio intelligente, audace, ironico e appassionato. Ford ha interpretato Indiana Jones in quattro film della saga: I predatori dell’arca perduta, Il tempio maledetto, L’ultima crociata e Il regno del teschio di cristallo. Nel 2023 uscirà il quinto film della saga, Indiana Jones e il Quadrante del Destino.

Un confronto tra due icone

Han Solo e Indiana Jones sono due personaggi che hanno molti punti in comune: entrambi sono eroi d’azione, che affrontano situazioni pericolose con spirito avventuroso e senso dell’umorismo. Entrambi hanno una spalla fedele (Chewbecca per Han Solo e Sallah per Indiana Jones) e una donna da conquistare (Leia per Han Solo e Marion per Indiana Jones). Entrambi hanno una forte personalità e un certo fascino da anticonformisti.

Tuttavia, ci sono anche delle differenze tra i due personaggi: Han Solo è un personaggio fantascientifico, ambientato in una galassia lontana lontana, mentre Indiana Jones è un personaggio storico, ambientato nella prima metà del XX secolo. Han Solo è un ribelle che combatte contro un regime tirannico, mentre Indiana Jones è un accademico che si scontra con i nazisti. Han Solo ha una componente magica legata alla Forza, mentre Indiana Jones ha una componente mistica legata alle reliquie sacre.

Citazioni reciproche

Le due saghe cinematografiche di Indiana Jones e Star Wars hanno anche delle citazioni reciproche, che dimostrano la stima e l’affetto tra i due registi George Lucas e Steven Spielberg. Il primo film di Indiana Jones, uscito nel 1981, presenta cameo e tributi a Star Wars, il film di successo di Lucas. Ad esempio, nel film “I Predatori dell’Arca Perduta”, è presente un graffito raffigurante R2-D2 e C-3PO di Star Wars dietro all’Arca dell’Alleanza raggiunta da Indy. Inoltre, nel film successivo “Indiana Jones e il Tempio Maledetto”, c’è una scena in cui appare un locale chiamato “Club Obi Wan”. Anche Star Wars ha omaggiato Indiana Jones in vari modi, come ad esempio nel film “Solo: A Star Wars Story” dove viene ripresa la statuetta dell’idolo d’oro di Indiana Jones. Inoltre, nella serie animata Clone Wars, sono presenti l’Arca dell’Alleanza e il Teschio di Cristallo, che compaiono rispettivamente nel primo e nel quarto film di Indiana Jones. Questi omaggi servono a creare degli “easter egg”, ovvero dei tributi che sorprendono gli spettatori.

L’esperienza di Harrison Ford

Harrison Ford ha interpretato Han Solo e Indiana Jones a distanza di molti anni, mostrando la sua bravura e la sua versatilità come attore. Tuttavia, l’età dell’attore ha influito sulla sua performance nel quinto capitolo di Indiana Jones, in uscita nel 2023. Ford, che ha compiuto 80 anni nel 2023, ha dichiarato in una recente intervista¹ che il personaggio di Indiana Jones è cambiato con il tempo:

L’età ha preso il suo peso, ma la saggezza e l’esperienza sono state acquisite. È la stessa armatura, ma è una Indy diversa come la storia lo ha plasmato. Indy è a un punto in cui non è più l’avventuriero. Ora è un accademico che insegna archeologia“.

Il regista del film, James Mangold, ha aggiunto che il film si concentra sul tema del tempo: “cosa significa essere qualcuno che ha vissuto una vita assurda, per poi sprofondare nella normalità”.

Conclusioni

Indiana Jones e Star Wars sono due saghe cinematografiche che hanno fatto la storia del cinema e che hanno reso celebre Harrison Ford. L’attore ha interpretato due personaggi iconici, Han Solo e Indiana Jones, che hanno molti punti in comune ma anche delle differenze. Le due saghe hanno anche delle citazioni reciproche, che testimoniano il legame tra i due registi e i due attori. Il quinto capitolo di Indiana Jones, in uscita nel 2023, sarà l’occasione per vedere un Harrison Ford invecchiato ma ancora capace di emozionare il pubblico.

Solo: A Star Wars Story

Diretto dal regista premio Oscar Ron Howard, il film Solo: A Star Wars Story trasporta il pubblico in un’incredibile avventura al fianco di Han Solo (Alden Ehrenreich), il furfante più amato della galassia. Il viaggio, ricco di azione, racconta il primo incontro di Han con il suo futuro amico e copilota Chewbecca (Joonas Suotamo) e il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian (Donald Glover), nonché il suo passato avventuroso con la ladra Qi’ra (Emilia Clarke) e il criminale professionista Beckett (Woody Harrelson).

Han Solo (Alden Ehrenreich) è un giovane furfante che sogna di fare il colpo grosso della sua vita, così da potersi comprare una nave spaziale e fuggire nello spazio. Dopo una serie di avventure, sembra che il grande colpo sia finalmente arrivato. Tuttavia, le cose non andranno bene per lui e i suoi nuovi compagni. Gli spin-off dedicati a Star Wars, da quando il franchise è passato sotto la direzione della Disney, si sono rivelati un terreno fertile per sperimentare nuovi modi di raccontare la trilogia originale conclusa nel 1983. Rogue One ha aperto la strada dimostrando che c’era ancora molto da dire in termini di narrazione. Solo: A Star Wars Story, il secondo capitolo di questo progetto, è un film dedicato al famoso contrabbandiere spaziale interpretato per la prima volta da Harrison Ford. L’obiettivo è raccontare una storia inedita che aiuti lo spettatore a conoscere meglio un personaggio amato ma ancora misterioso per molti. La Disney, dopo aver licenziato i registi Miller e Lord a causa di divergenze creative, ha scelto Ron Howard come regista, anche se non sembra essere la scelta migliore per un film sui contrabbandieri spaziali.

Diretto da Ron Howard, il cast dell’irresistible film di avventure galattiche comprende: Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca. Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

Purtroppo, il risultato lascia un po’ a desiderare. In un franchise che ha sempre cercato di sperimentare e proporre qualcosa di nuovo, Solo: A Star Wars Story rappresenta un brusco stop, con una realizzazione finale che sembra voler abbracciare un approccio più tradizionale. Ron Howard trasforma Han Solo da pirata spaziale in un coraggioso cowboy. Tutta la storia acquista tratti tipici del genere western, fino a includere una spettacolare rapina su un treno, con tutti i cliché del caso, e concede grande attenzione ai dettagli come cinturoni sfilacciati, impugnature di Blasters, sguardi sfidanti e inquadrature di sagome oscure. Solo è uno di quei casi in cui la sceneggiatura dice una cosa e la regia va nella direzione opposta, lasciando il pubblico confuso, non tanto per quanto riguarda la logica degli eventi, ma per il fatto che il film sembra mancare di un elemento fondamentale, anche se non è chiaro quale sia. Forse l’epica spaziale è completamente assente, forse l’attore non si adatta bene al ruolo e lo rende anacronistico rispetto al Solo che abbiamo conosciuto e immaginato per decenni. Un interrogativo che purtroppo non riceve una risposta.

Tuttavia, questo non toglie merito alla resa visiva e dinamica che Howard conferisce al film. In effetti, se dobbiamo arrivare a un compromesso, Solo: A Star Wars Story è un ottimo film d’avventura che si basa su pochi elementi fondamentali come l’amore, l’azione e i compagni di viaggio. Questi elementi sono gestiti molto bene, a partire dal mentore di Han Solo, Beckett (Woody Harrelson), e la vecchia fiamma di Han, Qi’ra (Emilia Clarke), che sembra nascondere dei segreti. Il personaggio meglio riuscito è sicuramente Lando Calrissian interpretato da Donald Glover, un altro contrabbandiere spaziale che, grazie al suo fascino affilato e al suo stile di vita eccentrico, risulta essere forse il personaggio più interessante del film, anche più di Solo stesso. È difficile definire questo film un passo falso o il risultato necessario di una produzione travagliata. In ogni caso, Howard cerca di fare del suo meglio per consegnare un capitolo della saga che, anziché guardare al futuro, si accontenta di un risultato concreto ottenuto con il minimo sforzo, anche se forse un po’ troppo modesto.

Dichiarazioni del Cast

Nel corso di un’intervista, Glover ha parlato del suo personaggio e dell’incontro avvenuto con Billy Dee Williams, storico interprete di Lando.

“Volevo sapere, sarò tipo l’unico ragazzo nero dell’universo in quel momento: ero tipo ‘come ti sei immedesimato tu? Quali erano i tuoi pensieri?’. Mi ha dato dei buoni consigli a riguardo, mi ha detto di essere me stesso il più possibile, rendendo il personaggio una persona vera, piuttosto che l’identità  di un intero gruppo di persone.”

Anche Emilia Clarke, attrice nel Trono di spade, ha parlato del suo personaggio, mai apparso prima nell’universo di George Lucas. Sostiene che Qi’ra conosce Han già da molto tempo, ma qualcosa li porterà poi a intraprendere strade diverse.

“C’è una cosa in tutta la relazione che non puoi capire. E questa cosa è Qi’ra. Ogni volta che pensi di averla capita, ti rendi conto di non averlo fatto appieno, il che è davvero difficile da recitare. L’obiettivo è che l’ombra di Qi’ra sia presente in Han. Lei è un aspetto del personaggio così com’è quando lo incontriamo per la prima volta.”

Curiosità Made in China!

Star Wars: The Last Jedi, amato e odiato dai fan di tutto il mondo, in Cina è stato un clamoroso flop, tant’è che è stato addirittura ritirato con anticipo dalle sale. ComicBook.com e altri, riportano che in Cina Solo: A Star Wars Story ha cambiato il titolo in Ranger Solo, nella speranza di avere migliori risultati al botteghino senza il nome di Star Wars a esso associato. Una fan, Gavin Feng, riporta il fatto in questo tweet, ossia che con la traduzione dal cinese, la dicitura Star Wars è magicamente scomparsa, e il titolo ufficiale è diventato Ranger Solo,  possiamo vedere lo stesso risultato nei media locali Mtime.

La Cina, comunque, non è l’unico territorio in cui il film ha ottenuto un cambiamento del titolo, in Spagna è stato pubblicato come “Han Solo: Una storia di Star Wars” per evitare qualsiasi tipo di confusione.  Il cambio di titolo in Cina, è un ovvio tentativo di confondere il pubblico, o almeno di allontanare l’associazione con Star Wars, essendo The Last Jedi il terzo film di Star Wars uscito in tre anni consecutivi, la Cina è apparentemente sopraffatta dalla quantità di contenuti necessari per comprendere l’intera storia. È vero che i principali blockbuster pubblicati nei mercati asiatici spesso cambiano titolo, per adeguarsi e tradurre meglio una cultura diversa, come avvenne per Thor: Ragnarok, che divenne Thor: Battle Royale quando fu spedito oltreoceano in Giappone. Solo Rogue One è andato meglio in Cina, questo perché: “Per molti fan, la storia di Rogue One  ha fatto pensare alla storia rivoluzionaria della Cina”, ha sottolineato Chen Tao, che gestisce un forum fan di Star Wars cinese. “Molti personaggi erano proprio come i membri del Partito Comunista che si sono sacrificati per la rivoluzione”.

Warwick Davis ricorda ai fan che Star Wars è nato per intrattenere

Warwick Davis fa parte del franchise di Star Wars dal 1983, anno nel quale ha preso parte a Il Ritorno dello Jedi. È apparso poi in altri Episodi della saga, come La Minaccia FantasmaIl Risveglio della ForzaGli Ultimi Jedi e nello spin-off Rogue One: A Star Wars Story.

In una delle sue ultime interviste, Davis ha rivelato di aver saputo tardi che i pareri sull’ultimo film uscito a dicembre: The Last Jedi sono stati variegati e sia negativi che positivi. Alla richiesta di un commento sulle divisioni, l’attore ha ricordato che ogni parere è  legittimo e che è  normale una risposta non positiva. Tuttavia, l’attore ha invitato ad abbassare i toni delle discussioni  e a non “litigare” sulla saga, tenendo  a mente che Star Wars è un prodotto di intrattenimento e come tale va considerato, come dicevo in un mio articolo, va bene la passione ma resta sempre un Film.

Non avevo idea che [Gli Ultimi Jedi] avesse diviso molto le opinioni ma è qualcosa che può succedere. Qualsiasi film è in qualche modo divisivo: alcune persone lo apprezzano, altre no. Io amerò sempre Star Wars. È un prodotto di intrattenimento, non è una dichiarazione politica. Esiste affinché la gente possa divertirsi. Si tratta di andare al cinema e perdersi un po’ in quel mondo. È escapismo puro, permette di dimenticarsi per un paio d’ore del ventunesimo secolo. Era questa la filosofia di George Lucas per Star Wars, ovvero mettere in piedi una divertente avventura!

Davis sarà anche in Solo: A Star Wars Story, film in cui lo vedremo di nuovo accanto al regista Ron Howard, che lo ha diretto nel 1988 in Willow.

Solo: nuove riprese in arrivo?

Davvero strano: nuovo dilemma sul secondo capitolo della Star Wars Anthology “Solo: A Star Wars Story “… mancano solo 4 mesi all’uscita nelle sale cinematografiche del film (25 maggio 2018) di Ron Howard ed è probabile la produzione di nuove sequenza dopo una prima fase di creazione, con la regia di Phil Lord e Chris Miller abbastanza travagliata!
Secondo un utente di Reddit, già noto per aver anticipato molti accadimenti reali, e quindi riportato da Comicbookmovie.com, si dovrebbe tornare sul set da fine gennaio per tre settimane di riprese con il possibile slittamento della data di rilascio nelle sale.
Cosa vedremo in questo film prodotto da Kathleen Kennedy e Ali Shearmur? Vi ricordiamo che nel cast ci saranno Alden Ehrenreich,  Emilia Clarke, Donald Golver, Woody Harrelson, Phoebe Waller-Bridge e Paul Bettany.

Star Wars e l’America anni’50

Sunday, monday Happy Star wars Days,
Tuesday, Wednesday, Happy Star Wars Days.
Thursday, Friday, Happy Star Wars Days.
The Empire comes, My falcon hums,
Ready to race to you.
These days are all,
Share them with me. (oh Leia)
Goodbye Death Star, hello cosmic blue.
There’s nothing can hold me when I hold you.
Feels so right, it can’t be wrong.
Rockin’ and rollin’ all week long.

Star Wars, la celebre saga creata da George Lucas, rappresenta un omaggio alla cultura americana degli anni ’50 in modi profondi e significativi. I valori di dovere, onore e lealtà che permeano la trama riflettono l’ideale di sacrificio e coraggio tipico di quell’epoca, influenzata dalla Guerra Fredda e dalla minaccia comunista. L’estetica retrò della saga richiama le immagini e i miti degli anni ’50, con costumi, scenografie e armi che richiamano lo stile della fantascienza di quegli anni. Le navi spaziali che assomigliano a vecchie macchine volanti e i mondi alieni che richiamano gli stili architettonici dell’epoca creano un’atmosfera che evoca il passato.

Guardando in modo più approfondito, possiamo trovare interessanti collegamenti tematici tra la saga famigliare dei Cunningham di “Happy Days” e quella degli Skywalker di “Star Wars”. Entrambe le storie mettono in evidenza l’importanza della famiglia, la crescita personale dei protagonisti, il ruolo del mentore e il conflitto interiore che i personaggi devono affrontare. Immaginando una fusione tra i mondi di “Happy Days” e “Star Wars”, possiamo creare una trama avvincente in cui i personaggi devono affrontare nuove sfide e mettere alla prova il loro coraggio e la loro fedeltà ai valori di giustizia e amicizia. La combinazione di temi e archetipi delle due saghe familiari offre un terreno fertile per una narrazione coinvolgente e appassionante.

Da “Happy Days” a “American Graffiti”, possiamo vedere come George Lucas abbia saputo catturare l’essenza della cultura americana degli anni ’50 attraverso le sue opere cinematografiche. Con attori come Ron Howard e Harrison Ford che hanno contribuito a entrambe le produzioni, possiamo apprezzare come i temi e i personaggi di quegli anni abbiano influenzato e ispirato una delle saghe più iconiche della storia del cinema.

Inferno si presenta in Toscana

Il film Inferno che si basa sull’altrettanto famoso best seller di Dan Brown sarà presentato in anteprima mondiale a Firenze, luogo dove si sono svolte la maggioranza delle riprese cinematografiche. Per l’importante evento si prevedano tre giorni tra il 6 e l’8 ottobre durante i quali moltissimi attori di Hollywood saranno presenti a Firenze.

Il film Inferno girato in gran parte a Firenze dal regista Ron Howard sarà lanciato proprio nella famosa citta Toscana. Il colossal che si basa sull’altrettanto famoso best seller di Dan Brown sarà presentato ufficialmente in grande stile, la programmazione dell’evento prevede tre giorni tra il 6 e l’8 ottobre durante i quali moltissimi attori di Hollywood saranno presenti a Firenze. Saranno un migliaio solo gli invitati provenienti dagli Stati Uniti, un evento di altissimo livello che mette Firenze al centro del cinema che conta e che prevede anche la presenza delle più alte cariche della città e molto probabilmente anche del presidente del consiglio.

Nonostante Firenze non necessiti di pubblicità questo appuntamento è comunque un grandissimo spot per la città e per tutte le sue bellezze artistiche. Il 6 ottobre, il film Inferno sarà presentato nel Salone de’ Cinquecento dove ci sarà il cast completo del film che saranno ascoltati e fotografati da giornalisti e telecamere provenienti da tutto il mondo.  Il 7 ottobre è in programma un grande party al Forte Belvedere, dove i protagonisti del film Inferno si ritroveranno immersi in un luogo dal quale si possano godere viste panoramiche mozzafiato su Firenze. L’8 ottobre è previsto l’evento clou quando il film Inferno di Ron Howard sarà proiettato per la prima volta in assoluto, il colossal sarà proiettato nella grande sala del Teatro dell’Opera che è in grado di ospitare 2.000 persone. La casa di produzione americana Warner Bros-Sony dopo aver valutato le varie opzioni ha scelto proprio Firenze per presentare l’importante film Inferno, una scelta che ha voluto premiare la città in cui è stato girato la maggior parte delle scene del film e alla quale si è ispirato anche il famosissimo Dan Brown autore del best seller sl quale si basa la trama del film.

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