12 poster di Star Wars made in Japan!

Durante l’anno prossimo la Star Wars Celebration sbarcherà in Giappone e in vista di questo ritorno, vale la pena esplorare alcuni dei rari poster di film giapponesi di Star Wars che mostrano disegni unici e che non sono stati utilizzati in nessun’altra parte del mondo. I fan e i collezionisti sono sempre alla ricerca di articoli esclusivi e il mercato giapponese ha da sempre offerto una vasta gamma di prodotti creati appositamente per il suo pubblico. Tra giocattoli, premi alimentari, abbigliamento e poster, i fan di Star Wars possono trovare una varietà di articoli che non si trovano altrove.

Durante la trilogia originale negli anni ’70 e ’80, i team di marketing di tutto il mondo avevano la libertà di creare campagne di poster di Star Wars su misura per soddisfare le esigenze del pubblico locale. Questo ha portato alla creazione di una vasta gamma di immagini pubblicitarie accattivanti e originali. Tuttavia, con l’avvento della trilogia dei prequel, molti mercati hanno condiviso le stesse immagini pubblicitarie, ad eccezione degli Stati Uniti. Ma negli ultimi anni, la tendenza è tornata a creare design di poster regionali, offrendo ai fan la possibilità di aggiungere pezzi unici alla propria collezione.

I 12 poster di film giapponesi di Star Wars presentati qui sono particolarmente interessanti per i fan che desiderano avere una visione completa e dettagliata della loro collezione. Noterete che i poster dei prequel non sono inclusi, poiché durante quel periodo non erano stati creati design esclusivi per il Giappone.

Uno dei primi poster in anteprima di Star Wars prodotti in Giappone mostrava un campo stellare azzurro intenso e uno slogan accattivante che anticipava l’avventura epica del film. Un altro poster illustrato dall’artista Seito riprendeva la composizione del poster americano, ma con modifiche ai volti dei personaggi e al posizionamento dei droidi. Questi due esempi dimostrano l’attenzione ai dettagli e l’impegno nel creare design distinti per il mercato giapponese.

Uno dei poster più rari è il teaser della “Revenge of the Jedi“, unico al di fuori degli Stati Uniti a utilizzare il titolo provvisorio del film. Questo poster è estremamente difficile da trovare e rappresenta una vera gemma tra i collezionisti. Altri poster di collage fotografico per Il ritorno dello Jedi mostrano la vastità epica del film e trasmettono l’atmosfera cinematografica in modo magistrale.

Anche poster per i film spin-off come L’avventura degli Ewoks e Il Ritorno degli Ewoks mostrano l’attenzione ai dettagli e il fascino fantasy dei film. Infine, due poster esclusivi per Rogue One: A Star Wars Story e Solo: A Star Wars Story mettono in mostra immagini suggestive e originali che rappresentano i personaggi chiave e l’azione dei film. Questa carrellata di poster unici offre uno sguardo approfondito e dettagliato sulla varietà di design creati esclusivamente per il mercato giapponese. I fan e i collezionisti avranno la possibilità di aggiungere pezzi unici e rari alla propria collezione, catturando l’essenza e lo spirito di Star Wars in un modo nuovo e affascinante.

Fonte: starwars.com/news/star-wars-japanese-posters

Chi è Han Solo, la canaglia più leggendaria di tutta la Galassia?

Star Wars, una saga amata da milioni di fan in tutto il mondo, ha introdotto molti personaggi iconici. Uno di questi è Han Solo, il contrabbandiere spaziale interpretato dal leggendario Harrison Ford. Nel film Solo: A Star Wars Story, ambientato prima della trilogia originale, il personaggio è interpretato da Alden Ehrenreich.

Solo: A Star Wars Story

Originario di Corellia, Han Solo, nel film “Solo: A Star Wars Story“, affronta le sue origini e le sfide incontrate nella galassia durante l’ascesa dell’Impero Galattico. Dopo aver lavorato per Lady Proxima a Corellia fallendo nel recuperare un prezioso minerale chiamato coassio, Han riesce a fuggire e si arruola nell’Impero, dove gli viene dato il cognome “Solo”. Incontra poi il contrabbandiere Tobias Beckett, il suo amore Val Beckett e Chewbacca, e insieme cercano di recuperare il coassio, ma vengono intercettati da una banda di pirati guidati da Enfys Nest. Dopo diversi eventi, Han, Chewbacca e Qi’ra riescono a dare il coassio al misterioso Dryden Vos, ma scoprono che Beckett li ha traditi. Qi’ra uccide Vos e parte per incontrare il leader dell’Alba Cremisi, mentre Han ottiene il Millennium Falcon in una partita a Sabacc contro Lando Calrissian e parte con Chewbacca verso Tatooine per nuove avventure.

… Verso un pianeta desertico

Nella sua vita di contrabbandiere, Han si imbatté in un’offerta molto allettante da parte del hutt Jabba, di un trasporto di spezie nel sistema lontano. Ma durante il pericoloso viaggio si ritrovò davanti ad un blocco imperiale, per sfuggire decise di abbandonare il carico e di riparare nel sistema di Kessel, dove, sfruttando la velocità e le contenute dimensioni del Falcon, riuscì a seminare le navi imperiali nell’ammasso di buchi neri.Ma Jabba non la prese bene e mise una grossa taglia sulla sua testa.

Trilogia originale

Per sua fortuna, tornata al pianeta di Jabba, Tatooine,trovò un semplice lavoretto per estinguere il suo debito: accompagnare due strani sconosciuti, Luke Skywalker e Obi-Wan Kenobi su Alderaan. Ma il viaggio non finì mai, invece di Alderaan Han trovò il satellite imperiale “Morte Nera” ad attenderlo e decise di aiutare Luke e Obi-Wan a liberare una principessa, presumibilmente  ricchissima, rinchiusa all’interno della stazione. Il resto è STORIA.

Han, pur comparendo all’inizio della saga come un personaggio avido ed egoista: capisce ben presto il suo ruolo nella salvezza della Galassia e non pensa due volte ad aiutare Luke nella mitica battaglia di Yavin contro la MORTE NERA, sbaragliando il caccia stellare di Vader. E non solo, poche settimane dopo andò alla ricerca di Luke sul pianeta ghiacciato di Hoth, salvandolo da morte certa.

Successivamente però la base dell’Alleanza su Hoth venne attaccata dalle Forze Imperiali e Han, insieme a Chewbacca, Leia e C-3PO, fu costretto a scappare a bordo del Falcon.Durante il viaggio in una barriera di asteroidi, Han e Leia capirono di essere attratti l’una per l’altra. La loro unione sarà importantissima per le sorti della nuova repubblica.

Durante la fuga Han decise di rifugiarsi da un suo vecchio amico, Lando Calrissian su Bespin, la Città delle Nuvole. Ma la città era presieduta dalle forze imperiali e i nostri amici vennero catturati da Vader. Han venne fatto ibernare nella grafite e consegnato a Boba Fett, che lo portò a Jabba The Hutt, per riscuotere la sua taglia. Han venne liberato in seguito dai suoi amici nel palazzo di Jabba su Tatooine.

Ebbe un ruolo importantissimo durante la battaglia di Endor. Si occupò in prima persona della distruzione del generatore di scudi della seconda Morte Nera, che permise alla Flotta Ribelle di eliminare la potente stazione imperiale e di porre così fine alla Guerre Civile Galattica.

Tra le due trilogie…

Nel destino di Han Solo, la trilogia originale di Star Wars rappresenta solo un capitolo della sua storia. Dopo aver combattuto a fianco dell’Alleanza Ribelle e di Luke Skywalker nella lotta contro l’Impero e Darth Vader, la vita di Han continua ad essere piena di avventure fino all’arrivo de Il risveglio della Forza.

Dopo Il ritorno dello Jedi, Han si sposa con Leia Organa e i due hanno un figlio chiamato Ben. Sebbene la relazione sentimentale tra Han e Leia non sia stata il fulcro della serie, la loro chimica ha contribuito a rendere i personaggi più interessanti. Dopo il matrimonio, Han e Leia iniziano una vita insieme piena di avventure, a cominciare dalla luna di miele a bordo della nave stellare Halcyon. Durante il viaggio, si trovano nel mezzo dei rimanenti dell’era imperiale e decidono di continuare a lottare per la pace.

La vita di Han è strettamente legata a Chewbacca, il suo fedele copilota. I due si incontrano quando Chewie viene ridotto in schiavitù dopo l’Ordine 66 emesso dall’Impero. Dopo aver scappato insieme, diventano amici intimi e si imbarcano in varie missioni avventurose. Insieme liberano Kashyyyk dal dominio dell’Impero e si uniscono per liberare gli schiavi su Kessel, contribuendo a riportare la giustizia nei luoghi oppressi.

Il matrimonio di Han e Leia dà loro un figlio, Ben, che viene chiamato come il vecchio maestro Jedi che ha introdotto Han alla Ribellione. Ben ha una connessione speciale con Leia attraverso la Forza, ma idolatra suo padre e sogna di diventare un pilota come lui. Tuttavia, le pressioni della carriera di Han e Leia portano Ben a sentirsi solo, aprendo la strada all’azione malevola di Snoke nel suo subconscio. Ben si allena con suo zio Luke, ma l’attrazione verso il lato oscuro lo porta a diventare Kylo Ren.

Dopo il ritiro di Han dal ruolo di contrabbandiere, decide di dedicarsi alle corse spaziali, dimostrando ancora una volta le sue abilità di pilota eccezionale. Ma il dramma familiare aumenta quando Ben si avvicina sempre di più al lato oscuro e Han e Leia si separano. Anche se rimangono sposati e si amano, devono affrontare l’angoscia di vedere il loro figlio perdersi.

Trilogia sequel

Infine, il destino di Han si compie quando viene ucciso da suo figlio Kylo Ren nel tentativo di riportarlo alla luce. Questo sacrificio diventa la base della futura redenzione di Kylo Ren.Dopo la sua morte, Han ritorna come un ricordo sopito nella mente del figlio, cercando di convincere Ben a redimersi e aiutare Rey e la Resistenza a sconfiggere definitivamente il Primo Ordine e il malvagio Palpatine, che si è scoperto essere ancora vivo. Ben, sconvolto dalla morte di sua madre Leia e commosso dalle parole di conforto del padre, getta nella grande distesa d’acqua la sua spada laser, pentendosi di tutto il male che ha causato. Ma, appena si volta di nuovo verso il padre, scopre che la sua immagine è scomparsa.

Nonostante la morte di Han, il suo personaggio rimane immortale nella mente dei fan e nella storia di Star Wars. È diventato un simbolo del passato, del presente e del futuro della saga. Anche se non è più fisicamente presente, la sua presenza è ancora sentita e amata dai fan di Star Wars in tutto il mondo.Han Solo è uno dei personaggi più amati della saga di Star Wars. La sua storia, dal suo inizio come giovane contrabbandiere al suo destino tragico, ha affascinato milioni di fan in tutto il mondo. Nonostante la sua morte, il suo spirito vive ancora nei cuori dei fan e nella saga di Star Wars.

CURIOSITÀ

Nel 1977, Mario Maldesi, il direttore del doppiaggio di Guerre Stellari, prese la decisione di cambiare i nomi di alcuni personaggi del film. Questa scelta era motivata dalla necessità di rendere i nomi più armoniosi linguisticamente e più facili da pronunciare in sincrono con il labiale dei personaggi americani. Questa scelta era comune nelle opere di genere fantasy. Ad esempio, il nome “Han” con la “h” aspirata, è stato trasformato in “Ian”. Questo nuovo nome è stato utilizzato nei film, nelle serie tv, e anche in alcuni romanzi, fumetti e videogiochi in cui il personaggio è apparso, fino all’uscita del film Star Wars: Il risveglio della Forza. Con l’uscita di questo film, è stato ripristinato il nome originale, che è stato utilizzato anche nelle opere pubblicate successivamente.

Un personaggio chiamato Han Solo comparve per la prima volta nel primo abbozzo del soggetto di “Guerre Stellari“, ma si trattava di un mostro con la pelle verde, privo di naso e con grandi branchie. Già in questa che nella prima vera stesura si trattava di un guerriero Jedi, che aiutava il Generale Luke Skywalker, dalla seconda in poi divenne il contrabbandiere che conosciamo.

Nelle versioni successive Solo compariva per la prima volta in compagnia di una donna aliena, la quale è presente nel primo montaggio della scena in questione, in cui Han la allontana, quando Luke e Obi-Wan gli si avvicinano. Nel successivo incontro col cacciatore di taglie Greedo, nella versione di “Guerre Stellari” del 1977, è Han il primo a sparare, ma non nell’Edizione Speciale del 1997.

Solo: A Star Wars Story

Diretto dal regista premio Oscar Ron Howard, il film Solo: A Star Wars Story trasporta il pubblico in un’incredibile avventura al fianco di Han Solo (Alden Ehrenreich), il furfante più amato della galassia. Il viaggio, ricco di azione, racconta il primo incontro di Han con il suo futuro amico e copilota Chewbecca (Joonas Suotamo) e il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian (Donald Glover), nonché il suo passato avventuroso con la ladra Qi’ra (Emilia Clarke) e il criminale professionista Beckett (Woody Harrelson).

Han Solo (Alden Ehrenreich) è un giovane furfante che sogna di fare il colpo grosso della sua vita, così da potersi comprare una nave spaziale e fuggire nello spazio. Dopo una serie di avventure, sembra che il grande colpo sia finalmente arrivato. Tuttavia, le cose non andranno bene per lui e i suoi nuovi compagni. Gli spin-off dedicati a Star Wars, da quando il franchise è passato sotto la direzione della Disney, si sono rivelati un terreno fertile per sperimentare nuovi modi di raccontare la trilogia originale conclusa nel 1983. Rogue One ha aperto la strada dimostrando che c’era ancora molto da dire in termini di narrazione. Solo: A Star Wars Story, il secondo capitolo di questo progetto, è un film dedicato al famoso contrabbandiere spaziale interpretato per la prima volta da Harrison Ford. L’obiettivo è raccontare una storia inedita che aiuti lo spettatore a conoscere meglio un personaggio amato ma ancora misterioso per molti. La Disney, dopo aver licenziato i registi Miller e Lord a causa di divergenze creative, ha scelto Ron Howard come regista, anche se non sembra essere la scelta migliore per un film sui contrabbandieri spaziali.

Diretto da Ron Howard, il cast dell’irresistible film di avventure galattiche comprende: Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca. Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

Purtroppo, il risultato lascia un po’ a desiderare. In un franchise che ha sempre cercato di sperimentare e proporre qualcosa di nuovo, Solo: A Star Wars Story rappresenta un brusco stop, con una realizzazione finale che sembra voler abbracciare un approccio più tradizionale. Ron Howard trasforma Han Solo da pirata spaziale in un coraggioso cowboy. Tutta la storia acquista tratti tipici del genere western, fino a includere una spettacolare rapina su un treno, con tutti i cliché del caso, e concede grande attenzione ai dettagli come cinturoni sfilacciati, impugnature di Blasters, sguardi sfidanti e inquadrature di sagome oscure. Solo è uno di quei casi in cui la sceneggiatura dice una cosa e la regia va nella direzione opposta, lasciando il pubblico confuso, non tanto per quanto riguarda la logica degli eventi, ma per il fatto che il film sembra mancare di un elemento fondamentale, anche se non è chiaro quale sia. Forse l’epica spaziale è completamente assente, forse l’attore non si adatta bene al ruolo e lo rende anacronistico rispetto al Solo che abbiamo conosciuto e immaginato per decenni. Un interrogativo che purtroppo non riceve una risposta.

Tuttavia, questo non toglie merito alla resa visiva e dinamica che Howard conferisce al film. In effetti, se dobbiamo arrivare a un compromesso, Solo: A Star Wars Story è un ottimo film d’avventura che si basa su pochi elementi fondamentali come l’amore, l’azione e i compagni di viaggio. Questi elementi sono gestiti molto bene, a partire dal mentore di Han Solo, Beckett (Woody Harrelson), e la vecchia fiamma di Han, Qi’ra (Emilia Clarke), che sembra nascondere dei segreti. Il personaggio meglio riuscito è sicuramente Lando Calrissian interpretato da Donald Glover, un altro contrabbandiere spaziale che, grazie al suo fascino affilato e al suo stile di vita eccentrico, risulta essere forse il personaggio più interessante del film, anche più di Solo stesso. È difficile definire questo film un passo falso o il risultato necessario di una produzione travagliata. In ogni caso, Howard cerca di fare del suo meglio per consegnare un capitolo della saga che, anziché guardare al futuro, si accontenta di un risultato concreto ottenuto con il minimo sforzo, anche se forse un po’ troppo modesto.

Dichiarazioni del Cast

Nel corso di un’intervista, Glover ha parlato del suo personaggio e dell’incontro avvenuto con Billy Dee Williams, storico interprete di Lando.

“Volevo sapere, sarò tipo l’unico ragazzo nero dell’universo in quel momento: ero tipo ‘come ti sei immedesimato tu? Quali erano i tuoi pensieri?’. Mi ha dato dei buoni consigli a riguardo, mi ha detto di essere me stesso il più possibile, rendendo il personaggio una persona vera, piuttosto che l’identità  di un intero gruppo di persone.”

Anche Emilia Clarke, attrice nel Trono di spade, ha parlato del suo personaggio, mai apparso prima nell’universo di George Lucas. Sostiene che Qi’ra conosce Han già da molto tempo, ma qualcosa li porterà poi a intraprendere strade diverse.

“C’è una cosa in tutta la relazione che non puoi capire. E questa cosa è Qi’ra. Ogni volta che pensi di averla capita, ti rendi conto di non averlo fatto appieno, il che è davvero difficile da recitare. L’obiettivo è che l’ombra di Qi’ra sia presente in Han. Lei è un aspetto del personaggio così com’è quando lo incontriamo per la prima volta.”

Curiosità Made in China!

Star Wars: The Last Jedi, amato e odiato dai fan di tutto il mondo, in Cina è stato un clamoroso flop, tant’è che è stato addirittura ritirato con anticipo dalle sale. ComicBook.com e altri, riportano che in Cina Solo: A Star Wars Story ha cambiato il titolo in Ranger Solo, nella speranza di avere migliori risultati al botteghino senza il nome di Star Wars a esso associato. Una fan, Gavin Feng, riporta il fatto in questo tweet, ossia che con la traduzione dal cinese, la dicitura Star Wars è magicamente scomparsa, e il titolo ufficiale è diventato Ranger Solo,  possiamo vedere lo stesso risultato nei media locali Mtime.

La Cina, comunque, non è l’unico territorio in cui il film ha ottenuto un cambiamento del titolo, in Spagna è stato pubblicato come “Han Solo: Una storia di Star Wars” per evitare qualsiasi tipo di confusione.  Il cambio di titolo in Cina, è un ovvio tentativo di confondere il pubblico, o almeno di allontanare l’associazione con Star Wars, essendo The Last Jedi il terzo film di Star Wars uscito in tre anni consecutivi, la Cina è apparentemente sopraffatta dalla quantità di contenuti necessari per comprendere l’intera storia. È vero che i principali blockbuster pubblicati nei mercati asiatici spesso cambiano titolo, per adeguarsi e tradurre meglio una cultura diversa, come avvenne per Thor: Ragnarok, che divenne Thor: Battle Royale quando fu spedito oltreoceano in Giappone. Solo Rogue One è andato meglio in Cina, questo perché: “Per molti fan, la storia di Rogue One  ha fatto pensare alla storia rivoluzionaria della Cina”, ha sottolineato Chen Tao, che gestisce un forum fan di Star Wars cinese. “Molti personaggi erano proprio come i membri del Partito Comunista che si sono sacrificati per la rivoluzione”.

Il Millennium Falcon, la “vecchia carretta” più famosa della galassia

Il Millennium Falcon è senza dubbio uno degli iconici veicoli presenti nella saga di Star Wars. Non una semplice astronave ma uno dei protagonisti più amati nel franchise creato da George Lucas.  Apparso per la prima volta nel 1977 nel film originale “Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza“, il Millennium Falcon è diventato una pietra miliare della cultura popolare, adorato da fan di tutte le età in tutto il mondo.

Questioni di estetica

Il design del Millennium Falcon, così come lo conosciamo adesso è stato realizzato da Joe Johnston evolvendo alcuni prototipi precedenti.

“… c’era una navicella che doveva essere quella di Han Solo, ma poi scoprimmo che era troppo simile a quella di una serie chiamata Space 1999, e George non voleva copiare nessuno, perciò disse: “Ci serve subito un’altra navicella“. Ero sotto pressione, nel mio appartamento, mi guardai attorno e notai una pila di piatti sporchi. Pensai: “Wow, se metto un piatto qui e uno qui, sembra un disco volante. E se piazzo qui il motore, si capisce come dovrebbe volare“.

In realtà, il primo ad essere assunto per lavorare su questo progetto fu Colin Cantwell, designer e modellista. Il suo primo schizzo rappresentava una nave molto realistica e poco fantastica, con enormi motori posteriore  e una parte anteriore allungata e sottile. A questa primissima idea si è aggiunta la mente geniale di Ralph McQuarrie, che ha ideato la cabina di pilotaggio sferica e l’ha posizionata in punta. Praticamente era l’astronave Discovery di 2001: Odissea nello Spazio e siccome Lucas non voleva che somigliasse a niente, tutto è stato scartato e il lavoro è ricominciato da capo.

A quel punto è entrato in campo Joe Johnston che ha sintetizzato tutti gli sforzi e le idee dell’epoca in un’astronave con tre motori dietro e una parte anteriore lunga e sottile, corrispondente al motore centrale. Il risultato ha soddisfatto talmente tanto le richieste di Lucas che si partì immediatamente con la produzione del primo modello.

Intanto però in tv approdò in il leggendario Eagle Transporter della serie Spazio 1999, praticamente identica a questa versione del Millennium Falcon. Ormai il modello del Falcon era pressocchè ultimato e aveva consumato un terzo delle risorse a disposizione di Lucas. Ma al genio non c’è mai fine e questo “tranello mediatico” convise i designer a creare un nuovo concept che definì: “Il massimo dell’eccellenza nel design. In ogni campo” optando per un design più rotondo, prendendo il concept scartatato e  “avvolgendolo” in un disco volante. La prima versione del modello seguiva questa idea, con un radar che spuntava fuori e la cabina di pilotaggio ancora davanti al centro. Il vero colpo di genio fu trasformare  le “mandibole” frontali che inizialmente dovevano circondare la cabina di pilotaggio (che fu spostata di lato) in un elemento iconico e riconosbile. Peisamo che l’avete già capito, intanto, il vecchio modello del Millennium Falcon, ormai scartato, fu trasformato nella leggendaria Corvetta Corelliana Tantive IV!  In tempi più recenti, Dan Fogler è il designer della Industrial Light And Magic che per i nuovi film si è occupato, tra le altre cose, di ridisegnare l’astronave di Han Solo.

In una galassia lontana lontana…

Costruita su Corellia nel lontano 60 BBY, la nave misura 35 metri di lunghezza e 27 metri di larghezza. Durante le guerre dei cloni, il Falcon era presente durante la costruzione di un edificio della Repubblica a Coruscant poco dopo la battaglia di Coruscant. Tuttavia, al di là di queste informazioni, il passato dell’astronave rimane avvolto nel mistero. Inizialmente impiegato come “cargo leggero” da mercanti “legali”, il Falcon cadde poi nelle mani di contrabbandieri come Han Solo e il suo amico Chewbacca, membri dell’Alleanza Ribelle che si opponeva all’Impero Galattico. Fu durante il periodo del contrabbando che la storia di questa leggendaria nave iniziò a prendere forma. Successivamente, Lando Calrissian divenne il nuovo capitano del Falcon insieme al suo droide copilota femmina L3-37. Calrissian apportò molte modifiche alla nave per renderla più sicura durante le loro attività illegali. Aggiunse un lussuoso piano bar per le sue feste private, un guscio di salvataggio nella mandibola e getti di raffreddamento. Durante una partita di Sabacc su Vandor-1, Calrissian incontrò Han Solo e lo tradì, facendolo perdere la partita. Successivamente, i due si unirono per compiere un audace colpo su Kessel, durante il quale Solo, ferito, dovette prendere il controllo del Falcon e compiere una Rotta di Kessel in meno di 12 parsec. In seguito, Solo vinse la nave in una partita di Sabacc su Numidian Prime e scoprì di essere stato ingannato da Lando. Dopo aver ottenuto il Falcon, Solo apportò ulteriori modifiche, tra cui armatura, armi, motori e sensori migliorati. Oltre al contrabbando, il Falcon venne utilizzato anche per spacciare merci, in particolare la Spezia per conto di Jabba the Hutt. Ma lasciamo da parte le avventure e soffermiamoci sulle specifiche tecniche della nave.

Specifiche tecniche

L’astronave è un YT-1300 Corellian, progettato per il trasporto di merci, ma trasformato in un vascello spaziale altamente personalizzato. È stato soprannominato Millennium Falcon dal suo pilota, Han Solo, come un modo per indicare il lungo periodo di tempo che ha trascorso con lui, nonché il valore sentimentale che rappresenta per lui. La grandezza del Falcon è di 35 metri di lunghezza e 27 metri di larghezza. Può sostenere un carico di 100 tonnellate e ha una massa di 198 tonnellate. È in grado di raggiungere una velocità di 1.050 km/h all’interno dell’atmosfera e superare la velocità della luce nello spazio grazie alla propulsione iperguida. Questo sistema di propulsione sfrutta i wormhole, ovvero le “rughe” nello spazio-tempo, per consentire alla nave di viaggiare a velocità incredibili. Purtroppo, nonostante le teorie scientifiche sulla possibilità di wormhole siano ampiamente accettate, non abbiamo ancora avuto modo di trovarne uno né di attraversarlo, essendo necessaria una materia esotica per mantenerlo aperto.

Uno sguardo all’estetica

Quello che rende il Millennium Falcon unica è il suo aspetto distintivo. L’astronave è caratterizzata dalla sua forma rettangolare e dalla struttura irregolare, che la rende riconoscibile tra molte altre imbarcazioni nello spazio. Non possiede la lucentezza di molte altre navi stellari che appaiono nella saga, ma è piuttosto malconcia e logora, riflettendo la personalità del suo proprietario, Han Solo. Il rivestimento esterno del Falcon è stato ampiamente modificato, con la maggior parte dello scafo della nave sostituita da una cromatura densa e sottile e da corazze militari recuperate da altre navi, tra cui un incrociatore imperiale abbandonato. Questa armatura rinforzata permette al capitano di intraprendere manovre rischiose e di volare attraverso campi di asteroidi senza subire danni. Tuttavia, nonostante queste migliorie, le piani di Han non sempre vanno come previsto e spesso il rivestimento esterno è l’unico motivo per cui sopravvive per affrontare nuove avventure.  Grazie a uno dei suoi contatti da contrabbandiere, Han è riuscito a ottenere dei generatori di scudi avanzati, solitamente utilizzati su navi spaziali da guerra. Questi scudi sono in grado di deviare facilmente i colpi laser, il che è particolarmente utile in combattimenti con altre astronavi militari. Quanto ai cannoni laser, il Falcon ne è equipaggiato con 4: uno sulla torretta della nave e 3 lungo lo scafo. La loro posizione può essere regolata sia in orizzontale che in verticale.

Un interno a prova di furto

All’interno, il Millennium Falcon è dotata di una vasta gamma di sistemi e tecnologie avanzate. Dispone di scomparti per lo stoccaggio, armi, un cockpit spazioso e lo sfortunatamente non funzionante gioco degli holochess – Dejarik. È un vascello vivibile, con spazio sufficiente per permettere alle sue occupanti di passeggiare a bordo, e persino di nascondersi in caso di bisogno.

Le comunicazioni sono gestite da una grande parabola che combina sensori fotoelettrici per rilevare la presenza di astronavi circostanti. Questa parabola può anche bloccare le trasmissioni provenienti da navi vicine e nascondere la posizione del Falcon. Per la difesa, Han ha nascosto un blaster antiuomo vicino alla rampa di carico e due lanciamissili a concussione nella parte anteriore della nave. Queste armi consentono al Falcon di respingere i detriti spaziali e affrontare navi stellari molto più potenti. Inoltre, Han ha migliorato i sensori della nave con una poderosa rectenna collegata a un potente computer. Il Falcon è anche dotato di un raggio traente, due proiettori nelle mandibole anteriori che generano un campo di forza capace di attirare oggetti fino a 900 kg da una distanza di 30 metri. La nave è inoltre equipaggiata con due fari di prua per il volo notturno.

Una delle modifiche più famose apportate da Han al Falcon è l’aggiunta degli scompartimenti per il contrabbando, che sono stati visti esplicitamente nel primo film di Star Wars. Questi spazi sono molto comuni nelle navi dei contrabbandieri e Han li utilizza abitualmente per nascondere la merce illecita.

La nave più veloce della galassia

La nostra amata vecchia carratta è famosa per la sua velocità e manovrabilità eccezionale. I motori del Falcon sono due propulsori subluce a carburante liquido-metallico SRB42 Girodyne, ampiamente modificati. Funzionano grazie a una fusione nucleare che produce scorie radioattive. Con il suo iperdrive, l’astronave è in grado di raggiungere velocità superiori a quelle della luce, consentendo ai suoi occupanti di navigare rapidamente attraverso l’ampio universo di Star Wars. Questa caratteristica ha permesso alla Falcon di sfuggire a molti nemici nel corso dei film.

Un’icona pop

Oltre alla popolarità dell’astronave, il Millennium Falcon è anche famosa per i suoi leggendari piloti. Han Solo, un abile contrabbandiere e scaricatore, è sicuramente il volto più noto dell’astronave. La sua straordinaria abilità nel pilotare la Millennium Falcon, insieme al suo copilota Wookiee, Chewbacca, ha sicuramente contribuito al suo status di celebrità tra i fan. Oltre ad Han e Chewbacca, ilMillennium Falcon è stata pilotata anche da altri personaggi chiave della saga di Star Wars. Lando Calrissian, amico storico di Han Solo, ha assunto temporaneamente il controllo della Millennium Falcon alla fine “L’Impero colpisce ancora“. In seguito, l’astronave è stata utilizzata anche da Rey, uno dei protagonisti della nuova trilogia.

Il Millennium Falcon ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare. Rappresenta la possibilità di un’avventura spaziale emozionante e la lotta contro le forze oscure presenti nell’universo di Star Wars. È un simbolo di forza, coraggio, determinazione e amicizia. La vecchia carretta è molto più di una semplice astronave nella saga di Star Wars. È diventata un’icona della fantascienza, amata e riconosciuta dagli appassionati di tutto il mondo. Questo leggendario vascello spaziale, con la sua velocità, il suo aspetto inconfondibile e i suoi coraggiosi piloti, resterà per sempre nel cuore dei fan di Star Wars come uno dei simboli più familiari ed eterni della galassia lontana, lontana.

Solo: nuove riprese in arrivo?

Davvero strano: nuovo dilemma sul secondo capitolo della Star Wars Anthology “Solo: A Star Wars Story “… mancano solo 4 mesi all’uscita nelle sale cinematografiche del film (25 maggio 2018) di Ron Howard ed è probabile la produzione di nuove sequenza dopo una prima fase di creazione, con la regia di Phil Lord e Chris Miller abbastanza travagliata!
Secondo un utente di Reddit, già noto per aver anticipato molti accadimenti reali, e quindi riportato da Comicbookmovie.com, si dovrebbe tornare sul set da fine gennaio per tre settimane di riprese con il possibile slittamento della data di rilascio nelle sale.
Cosa vedremo in questo film prodotto da Kathleen Kennedy e Ali Shearmur? Vi ricordiamo che nel cast ci saranno Alden Ehrenreich,  Emilia Clarke, Donald Golver, Woody Harrelson, Phoebe Waller-Bridge e Paul Bettany.
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