Happy Days, compie 50 anni: i ruggenti anni della nostra infanzia

Happy Days, compie 50 anni! Il 15 gennaio 1974 negli Stati Uniti (dicembre 1977 in Italia) andava in onda la prima puntata di questo “telefilm” che ha fatto la storia della televisione. Con protagonisti come Ron Howard, Henry Winkler e Erin Moran, Happy Days ha portato alla gloria i suoi interpreti grazie al suo successo travolgente. Negli anni ’70, gli Stati Uniti erano in piena crisi economica e politica a causa della guerra del Vietnam e dell’inflazione. La popolazione americana aveva bisogno di ritornare a valori più semplici e la serie Happy Days di Garry Marshall è stata la risposta perfetta a questa esigenza. Ambientata negli anni ’50, seguiva le vicende della famiglia Cunningham e dei loro amici, offrendo uno sguardo nostalgico e ottimista in un’epoca più ingenua e positiva.

Il successo di Happy Days è stato enorme e ha rappresentato un ritorno al passato per un pubblico desideroso di romanticismo e semplicità. Il personaggio iconico di Fonzie, interpretato da Henry Winkler, è diventato un simbolo della serie, portando la sua fama a livelli stratosferici. Nonostante l’uscita di Ron Howard dopo la settima stagione, la serie è riuscita a mantenere il suo fascino fino alla fine, con la sua ultima stagione nel 1984. Happy Days è una serie che affronta con leggerezza e ironia i temi della vita familiare degli anni ’50, aggiungendo un tocco di teppismo e intrigo con il personaggio di Fonzie. Un mix perfetto di commedia e dramma che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo e che continua ad essere amata ancora oggi, a 50 anni dalla sua prima messa in onda.

Personaggi

  • Richie Cunningham, interpretato da Ron Howard: un tipico bravo ragazzo, con la faccia pulita e un po’ secchione; di questi tempi si direbbe uno sfigato ma all’epoca era definito semplicemente un “pivello”. Queste sue caratteristiche non lo rendono certo popolare con le ragazze che lui con i suoi amici “pivelli” cerca disperatamente di abbordare. Lui studia alla Jefferson High School di Milwaukee nel Wisconsim (la cittadina dove è ambientato il serial) e passa il suo tempo libero con gli amici nel locale Arnold, una specie di paninoteca.
  • Howard Cunningham, interpretato da Tom Bosley: è il padre di Richie ed è la figura di riferimento per tutti i personaggi. Egli ha un buon consiglio per tutti; sia per i suoi figli che per gli amici dei suoi figli, tuttavia anche lui imparerà dai giovani e scoprirà man mano che i suoi figli cresceranno che il mondo è cambiato da quanto lui faceva il cuoco nell’esercito. Howard è un piccolo imprenditore proprietario di una ferramenta, inoltre è mebro della “Loggia del Leopardo” una specie di confraternita di quarantenni di cui lui fu eletto Gran Puba.
  • Marion Cunningham, interpretata da Marion Ross: è la madre di Richie e ricopre il ruolo di una casalinga che vive praticamente per i figli che per lei sono e saranno sempre i suoi bambini; difficilmente accetterà che Richie sia cresciuto, che possa farsi crescere i baffi e persino arruolarsi nell’esercito e andare in Groenlandia. Spesso Marion diventa il simbolo delle casalinghe frustrate che hanno dovuto abbandonare il lavoro per accudire i figli e un marito pantofolaio che è peggio di un bambino.
  • Joanie Cunningham, interpretata da Erin Moran: è la sorellina teenager di Richie. Come tutte le sorelle piccole Joanie è una rompiscatole però riveste un ruolo comico di primo piano all’interno della serie e nel corso degli anni avrà sempre maggiore spazio fino ad ottenere una serie tutta sua, spin-off, di Happy Days (Joanie loves Chucky)
  • Warren “Potsie” Weber, interpretato da Anson Williams: è il miglior amico di Richie e come lui è un “pivello”. Insieme a Richie è sempre a caccia di ragazze, rimediando dei solenni due di picche. A differenza di Richie però Potsie riveste il ruolo dell’amico un po’ ingenuo. Il personaggio di Potsie è caratterizzato da una bella voce tanto da essere il cantante del piccolo complessino di Arnold, dove Richie è il sassofonista e Ralph è alla batteria.
  • Ralph Malph, interpretato da Don Most: altro amico di Richie riveste il ruolo di comico del gruppo e con la sua verve comica cerca di far innamorare le ragazze.
  • Arthur “Fonzie” Fonzarelli, interpretato da Henry Winkler:sulla figura di Fonzie sono stati scritti interi volumi. Ci limiteremo a dire che viene introdotto come elemento destabilizzante della serie ricoprendo la figura del teppista appartenente alle band degli anni cinquanta. Tuttavia man mano finisce per ricoprire il ruolo del protagonista all’interno di Happy Days e la serie finirà per identificarsi con lui.
  • Chuchi Arcola, interpretato da Scott Baio:è il cugino di Fonzie. Più volte nella serie si cercò di far entrare elementi appartenenti alla famiglia Fonzarelli, ricordo il nipotino Spadino, un bimbo di dieci anni che vestiva come Fonzie e si comportava come lui. Ma Chuchi è stato l’unico a resistere nella serie fino ad assumere un ruolo di primo piano come fidanzato di Joanie dopo la partenza di Richie.
  • Arnold (Matsuo Takahashi), interpretato da Pat Morita:è il padrone di Arnold’s. l locale dove si incontrano i ragazzi del serial. Successivamente fu sostuito alla direzione del locale (che rimase Arnold’s) da Alfred Del Vecchio interpretato da Al Molinaro.

Curiosità

E’ interessante osservare il ruolo che ha l’automobile all’interno di Happy Days. L’auto viene vista come un vero status symbol, un pivello senza nemmeno un automobile e poco più di zero. Nella serie troveremo dunque delle splendide automobile anni 50. La cabriolet di Ralph gialla con le fiamme sulle fiancate, la DeSoto anni quaranta tuitta chiusa di Howard che una volta Fonzie truccherà e farà correre come un missile, la decapottabile di Richie.

Nelle prime due serie compare la famiglia Cunningham è composta da cinque persone. Richie ha un fratello più grande Chuck Cunningham che gioca a basket. Chuck scomparirà poi senza nessuna spiegazione nelle serie successive.

Happy Days vanta almeno tre spin-off: Laverne&Shirley (che compaiono nella serie come delle amiche di Fonzie), Mork&Mindy (in Happy Days compare Mork, caratterizzato un po’ diversamente che nella serie successiva ma sempre interpretato dal grandissimo Robin Williams), Joanie loves Chuchi.

Nella serie ha fatto un’apparizione Chaterine Kelly Lang l’attrice che in Beautiful interpreta Brooke Logan Forrester.

Star Wars e l’America anni’50

Sunday, monday Happy Star wars Days,
Tuesday, Wednesday, Happy Star Wars Days.
Thursday, Friday, Happy Star Wars Days.
The Empire comes, My falcon hums,
Ready to race to you.
These days are all,
Share them with me. (oh Leia)
Goodbye Death Star, hello cosmic blue.
There’s nothing can hold me when I hold you.
Feels so right, it can’t be wrong.
Rockin’ and rollin’ all week long.

Star Wars, la celebre saga creata da George Lucas, rappresenta un omaggio alla cultura americana degli anni ’50 in modi profondi e significativi. I valori di dovere, onore e lealtà che permeano la trama riflettono l’ideale di sacrificio e coraggio tipico di quell’epoca, influenzata dalla Guerra Fredda e dalla minaccia comunista. L’estetica retrò della saga richiama le immagini e i miti degli anni ’50, con costumi, scenografie e armi che richiamano lo stile della fantascienza di quegli anni. Le navi spaziali che assomigliano a vecchie macchine volanti e i mondi alieni che richiamano gli stili architettonici dell’epoca creano un’atmosfera che evoca il passato.

Guardando in modo più approfondito, possiamo trovare interessanti collegamenti tematici tra la saga famigliare dei Cunningham di “Happy Days” e quella degli Skywalker di “Star Wars”. Entrambe le storie mettono in evidenza l’importanza della famiglia, la crescita personale dei protagonisti, il ruolo del mentore e il conflitto interiore che i personaggi devono affrontare. Immaginando una fusione tra i mondi di “Happy Days” e “Star Wars”, possiamo creare una trama avvincente in cui i personaggi devono affrontare nuove sfide e mettere alla prova il loro coraggio e la loro fedeltà ai valori di giustizia e amicizia. La combinazione di temi e archetipi delle due saghe familiari offre un terreno fertile per una narrazione coinvolgente e appassionante.

Da “Happy Days” a “American Graffiti”, possiamo vedere come George Lucas abbia saputo catturare l’essenza della cultura americana degli anni ’50 attraverso le sue opere cinematografiche. Con attori come Ron Howard e Harrison Ford che hanno contribuito a entrambe le produzioni, possiamo apprezzare come i temi e i personaggi di quegli anni abbiano influenzato e ispirato una delle saghe più iconiche della storia del cinema.

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